La Settimana n. 15 del 22 aprile 2012

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IL GRANELLO DI SENAPE per gli sposi Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

22 aprile 2012

di monsignor Ezio Morosi

l Sacramento del Matrimonio incarica gli sposi di essere Idella portatori della novità evangelica, dell’amore, dell’onestà, giustizia, del servizio, del perdono, della solidarietà… tutti valori che possono ridare “ossigeno” al mondo. È una missione che può sembrare troppo grande, ma Colui che fa nuove tutte le cose cammina accanto agli sposi. Il Matrimonio cristiano dona un cuore nuovo e rende capaci di amare come ama Dio. Il Matrimonio cristiano è un chiamata divina, a vivere una visione nuova del rapporto tra uomo e donna, è un invito a guardare in alto, dove un’altra comunione di persone vive nell’amore: la SS. Trinità.

La missione della Caritas e gli impegni del Comune: due braccia diverse che devono collaborare per sostenere le situazioni di povertà. L’intervista a suor Raffaella Spiezio, presidente della Fondazione Caritas, dopo il dibattito degli ultimi giorni, a proposito dei fondi per il sociale

Non giriamo le spalle ai poveri

PROGETTO CULTURALE Convegno giuridico

Matrimonio, un cantiere aperto egli ultimi giorni sulla stampa si è molto parlato di carità, di fondi destinati ai poveri, di progetti, ecc… A leggerla così sembra quasi che ci sia un contrasto tra chi è in prima linea nell’aiuto ai più deboli, ma in realtà non è così come la fanno apparire? «Ho letto ciò che è emerso dai giornali… La comunicazione mediatica spesso per creare interesse si prende l’onere di essere la piattaforma del confronto e del dialogo, ma sappiamo bene che solo l’incontro e la relazione portano a costruire qualcosa di positivo. I giornali hanno il prezioso compito di far conoscere ciò che accade nella nostre città, di "tenere alta l’attenzione" sui temi di maggiore importanza. Nuove povertà si sono affacciate in modo prepotente nel tessuto sociale locale ed è necessaria, oggi più che mai, una vera coesione per offrire risposte efficaci e concrete. È necessario interrogarsi sulle cause e prevenirle. L’emergenza abitativa, lo ripeto ancora una volta, non è la sola povertà che affligge il nostro territorio, pur costituendone l’apice. La Caritas ogni giorno si interroga, progetta e, con creatività, cerca di trovare risposte alle diverse fragilità. È da ammirare anche il grande servizio che tante caritas parrocchiali svolgono sul territorio, offrendo sostegno ai servizi sociali. Quando incontro i responsabili delle Caritas o le assistenti sociali spesso raccontano di come è viva e forte questa sinergia. La Chiesa, attraverso la Caritas, ha una missione specifica che, è bene ricordare, non coincide propriamente con il "fare" attività. La Caritas è un organo pastorale chiamato ad

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Verso nuove forme di consenso nel matrimonio civile ?

Suor Raffaella Spiezio ricorda l’ispirazione e la metodologia delle Caritas e sottolinea l’importanza di fare squadra per i progetti caritativi: «Noi non siamo solo un braccio esecutivo gratuito di altri» evangelizzare e testimoniare la carità. Ci ricorda che è il principio dell’amore a guidare la nostra vita e per questo è necessario essere segno di comunione. La Caritas si propone di educare la società al senso della solidarietà e della fraternità, attraverso una pedagogia dei fatti, che concretamente si sviluppa attraverso le opere ed i servizi gestiti dalla Fondazione Caritas Livorno Onlus. Essa è chiamata a rispondere a quelli che sono i bisogni dell’uomo, senza guardare la provenienza, la religione, l’etnia, la residenza anagrafica, ecc… Tutto questo avviene nella donazione quotidiana e nell’amore gratuito di tanti volontari e operatori. "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date…" (Mt 10,8). La carità è essenza irrinunciabile della Chiesa: se prendessimo i Vangeli e strappassimo le pagine dove Gesù si relaziona con i poveri rimarremmo con poche pagine tra le mani. Facciamo solo ciò che per vocazione ci è chiesto. Il Vescovo e la Caritas hanno il compito di animare e sensibilizzare, in concreto significa indicare all’attenzione e alla coscienza di tutti i bisogni reali della gente, i problemi, le sofferenze fisiche e morali, le varie espressioni di povertà e

di emarginazione vicine e lontane. Questa è la sua azione profetica». QUALI SONO LE CONVENZIONI ATTUALI TRA COMUNE DI LIVORNO E FONDAZIONE CARITAS? «Le convenzioni al momento sono: - Contributo per mensa, pasti a domicilio e pacchi viveri (88.074,00 euro) - Emergenza abitativa (77.835,24 euro) - Convenzione Carte Kalibra e Contratti collaborativi (13.000,00 euro) A tutto questo però mi sento di aggiungere che la Caritas svolge tantissimi servizi nella piena gratuità. L’80% delle persone che incontriamo e serviamo ogni giorno non sono assistiti da nessuno. Mi riferisco al servizio nelle carceri, svolto nella piena gratuità da tantissimi volontari. A questo proposito è doveroso un ringraziamento ed un ricordo speciale a Wally Sgherri Seller che ci ha lasciato qualche mese fa. Per non parlare dei servizi ai senza fissa dimora, ai tantissimi immigrati presenti nel nostro territorio, delle risposte al bisogno di casa ed accoglienza che vanno al di là di quanto previsto dalle convenzioni già presenti. Nel trimestre gennaio - marzo abbiamo, nella sola struttura

DI

NICOLA SANGIACOMO

el futuro si puo’ ipotizzare di potersi sposare senza N andare davanti al Sindaco o a un suo delegato per esprimere pubblicamente il reciproco consenso: è

del Porto di Fraternità, accolto le richieste di 11403 persone. È importante, a mio avviso, ribadire che centro della Caritas è la gratuità! Questo è possibile perché ci proponiamo di seguire passo dopo passo la provvidenza e confidiamo sulla generosità delle persone cercando di valorizzare al massimo il dono ricevuto». COSA MANCA ANCORA? «Forse è meglio chiedersi cosa è possibile fare ancora! Mi auguro che la collaborazione costruita fino ad oggi diventi sempre più concreta, fattiva e si rinforzi. Noi non possiamo assolutamente, e non vogliamo, sostituirci al Comune perché ha dei chiari diritti e doveri ed è questo che si aspetta ogni cittadino. La situazione di povertà crescente ci chiede di essere seduti allo stesso tavolo per rispondere al meglio e con attenzione, senza sprecare risorse ed energie. Questo non vuol dire che la nostra collaborazione debba essere percepita solo come funzionale: non siamo solo un braccio esecutivo gratuito di altri! Concludo rinnovando il nostro impegno a trovare cammini comuni perché al centro del nostro agire e delle nostre scelte ci sia sempre la persona, soprattutto quella che si trova in maggiori difficoltà». c.d.

questa l’ipotesi che sta alla base della riflessione del prossimo convegno giuridico promosso dal Progetto Culturale. La famiglia è ancora in testa ai desideri degli italiani, secondo anche quanto rilevano le indagini statistiche più autorevoli, anche molto recenti. Nella nostra città tuttavia il numero dei matrimoni celebrati con solo rito civile sta subendo un vistoso calo. Il grande desiderio di famiglia e la diminuzione complessiva dei matrimoni è una contraddizione solo apparente se pensiamo al notevole aumento delle convivenze, che spesso costituiscono la forma sempre più utilizzata per costruire di fatto una famiglia aperta anche alla generazione di figli. Un fenomeno rilevante che merita di essere approfondito, senza perdere di vista il significato fondamentale della formazione di una nuova famiglia e il suo grande rilievo sociale, riconosciuto anche dalla Costituzione italiana. Se il principio a cui si ispira la legislazione del nostro paese è quindi la tutela della famiglia, come nucleo fondante della nostra società, diventa prioritario definire, in ambito legislativo, quando questa puo’ dirsi validamente formata. La forma attuale di manifestazione del consenso al patto matrimoniale prevede una dichiarazione esplicita da realizzarsi in forma pubblica e solenne davanti a un pubblico ufficiale; ma non è stato sempre così e non è detto che questa modalità debba restare immutata anche in futuro. All’interno della commissione giuridica del Progetto culturale è così maturata una riflessione che mira a capire se, nell’attuale realtà sociologica, si possano configurare nuove forme di manifestazione del consenso matrimoniale, diverse da quella tradizionale che conosciamo. Lo scopo di questa ricerca è quello innanzitutto di arrivare a tutelare il soggetto debole della coppia che, in caso di convivenza che non sia confluita nel matrimonio, risulta privo di diritti essenziali anche se ha formato di fatto una famiglia e ha generato dei figli. Una questione rilevante che, come ha anticipato il Vescovo nel corso del recente incontro dei cattolici impegnati in politica, ispira il prossimo convegno giuridico programmato per venerdì 11 maggio sul tema "Matrimonio, un cantiere aperto". Per sviluppare questa riflessione è stato programmato l’intervento di due autorevoli docenti dell’Università di Pisa, la professoressa Giardina, ordinario di diritto privato, e il professor Conforti, titolare della cattedra di diritto ecclesiastico. Coordinerà la serata di approfondimento il giudice Ugo De Carlo, responsabile della commissione giuridica del Progetto Culturale


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TOSCANA OGGI

LA SETTIMANA DI LIVORNO

22 aprile 2012

LE PROPOSTE DEL Servizio Civile

Alla Caritas... si può fare a Caritas diocesana di Livorno, in conforLnemità al bando di Servizio Civile della RegioToscana, sta procedendo alla selezione di 3 ragazzi/e da impiegare per la realizzazione del progetto: «Si può fare». Se sei interessato a vivere un’esperienza di crescita e fraternità presenta la domanda, insieme… Si può fare. I volontari saranno impiegati in attività di accoglienza, ascolto ed animazione rivolte ad italiani e stranieri Chi volesse può presentare domanda entro e non oltre le ore 14 del 27 aprile 2012 presso la sede del Porto di Fraternità in via delle Cateratte 13, Livorno. La selezione è fissata giorno 02 maggio 2012 a partire dalle 09.30. La modulistica è consultabile sul sito istituzionale della regione www.serviziocivile.toscana.it oppure sul sito www.giovanieservizio.caritastoscana.it Per info e contatti: segreteria Caritas Diocesana di Livorno: 0586884693; segreteria@caritaslivorno.it

Un anno al Centro Mondialità di Livorno GIOVANI AL SERVIZIO DEL CONSUMO CRITICO E DELLA SOLIDARIETÀ CONSAPEVOLE

l Centro Mondialità Sviluppo Isono Reciproco di Livorno rende noto che disponibili presso l’Associazione 4 posti per giovani da avviare al Servizio Civile Regionale nell’ambito del progetto “Giovani al servizio del consumo critico e della solidarietà consapevole”. Le attività in cui saranno inseriti i volontari riguardano la promozione del Commercio equo e solidale e della Bottega del Mondo del CMSR, lo sviluppo di strumenti informativi e comunicativi inerenti l’economia solidale in generale, la realizzazione di attività educative sul consumo consapevole e la sostenibilità ambientale rivolte alle Scuole del territorio. Possono presentare domanda tutti i cittadini italiani e stranieri che siano in età compresa tra i 18 e i 30 anni (35 per i diversamente abili) e siano residenti in Toscana o ivi domiciliati per motivi di studio o lavoro. Le domande devono essere presentate entro il giorno 27 Aprile al CMSR, via della Madonna n. 32 – 57123 Livorno. Per maggiori informazioni visitate il sito www.cmsr.org o contattate il CMSR (lunedì – venerdì, ore 9-13 e 15-18; tel 0586 887350).

La parola alla CARITAS DIOCESANA

Il Fondo di solidarietà Famiglie e lavoro DI

ENRICO SASSANO*

intenzione della raccolta per la Quaresima di questo anno ha ripreso e rilanciato quella del 2010, quando la crisi economicofinanziaria incominciava a far sentire i suoi effetti. I finanziamenti al fondo, attraverso la raccolta della Quaresima, permisero solo pochi interventi e quindi l’efficacia fu molto limitata. La proposta di questo anno ha le stesse finalità perché nel frattempo la situazione è precipitata e il numero delle persone e delle famiglie che manifestano l’incapacità di sostenersi nei bisogni primari, è salito vertiginosamente. Dunque il fondo si propone di sostenere le famiglie in difficoltà economica (perdita del lavoro, mobilità, reddito insufficiente) e di porre in essere interventi di promozione al lavoro destinati a giovani inoccupati e disoccupati in età adulta. Una duplice finalità: la prima di prevenire e superare le emergenze con interventi di sostegno a singoli e famiglie garantendo l’accesso al diritto alla salute, alla casa, all’istruzione, a condizioni di vita dignitose; la seconda di formare al lavoro favorendo anche la maturazione di esperienze di servizio con il sostegno economico dei destinatari ed il fine di reinserirli nel lavoro.

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Le offerte della Quaresima di Carità arrivate fino ad oggi cco l’elenco delle offerte finora E pervenute in curia per la Quaresima di Carità, che andranno ad incrementare il Fondo Parrocchia S. MARTINO Salviano 212,30; parrocchiaSS. Pietro e Paolo in Colognole 10,00; parrocchia SACRA FAMIGLIA 100,00; parrocchia S.GIUSTO PARRANA 15,00; parrocchia S. TERESA DEL BAMBIN GESU’ 300,00; parrocchia S.CUORE E S. NICOLA 30,00; Mons. Giusti raccolta pro-carità

dalle loro situazioni. Un servizio prezioso che permette alla comunità cristiana di mostrare il volto amorevole del Signore Risorto (siamo in un tempo privilegiato), lui che ha ascoltato i bisogni di tanta gente nel loro profondo e li ha risanati nel corpo e nello spirito. Un grande insegnamento per ogni credente che compie il servizio di ascolto nelle comunità parrocchiali. Sarà quindi il parroco e/o il

1.000,00; parrocchia S. SIMONE 500,00; Parrocchia S. ANDREA 800,00; Apostolato della Preghiera 40,00; Parrocchia SS. MARIA ASSUNTA E LORENZO 50,00; Parrocchia S. CATERINA 65,00; parrocchia S.MARTINO IN SALVIANO 294,95; Parrocchia N.S. DI LOURDES 493,69; parrocchia SS.ANNUNZIATA DEI GRECI 359,91; Parrocchia S. ANNA 440,00; Parrocchia S. GIOVANNI BOSCO 500,00; Parrocchia S. BENEDETTO 235,00; parrocchia S. JACOPO 1.773,41; parrocchia S. AGOSTINO 800,00. Totale 8.019,26

responsabile dell’accompagnamento della persona o della famiglia che attiverà la richiesta che sarà poi seguita dal Centro di Ascolto diocesano. Un regolamento specifico garantisce la correttezza delle erogazioni attraverso la verifica, in istruttoria, dei criteri generali di ammissibilità delle richieste. Saranno verificati il reddito, i sostegni familiari, la volontà di collaborazione alla realizzazione del progetto e i

LA DOTAZIONE DEL FONDO Il Fondo ha una possibilità di intervento molto più importante del precedente perché la sua base iniziale è costituita dal finanziamento di 60.000 euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, molto sensibile, in particolare nel suo presidente avv. Luciano Barsotti, alla condizione di tante famiglie livornesi che drasticamente ridotte nelle proprie possibilità economiche, hanno perso la capacità di soddisfare i bisogni primari di cibo, casa, lavoro. Il fondo sarà poi alimentato dai contributi di singoli, Enti pubblici e privati che intendono sostenere il progetto.

contributi a sostegno della Comunità parrocchiale di provenienza. QUALI SOSTEGNI È POSSIBILE OTTENERE Gli interventi sono normalmente unici, diluiti nel tempo, per permettere anche periodiche verifiche della loro efficacia. Saranno privilegiati i prestiti, per la valenza educativa della restituzione. Sarà possibile ottenere contributi per spese sanitarie, di istruzione, per i bambini, per l’abitazione. Si proporranno borse lavoro e, come detto, forme di microcredito per difficoltà temporanee da attivare per singoli e famiglie. Durante il tempo dell’intervento sarà essenziale l’accompagnamento dei Centri di Ascolto, al fine di affiancare, sostenere e vigilare che chi beneficia del contributo non resti solo nella sue difficoltà. CHI GESTISCE IL FONDO Per gli interventi di microcredito e borse lavoro è stata costituita una commissione composta da un rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, dal Presidente della Fondazione Caritas onlus, dal Direttore dell’Ufficio per la pastorale della Carità , dal Responsabile del Centro di Ascolto Diocesano e dal Responsabile del Progetto. Per tutti gli altri interventi la gestione è affidata ad una Equipe composta dal Presidente della Fondazione Caritas onlus, dal Direttore dell’Ufficio per la pastorale della Carità , dal Responsabile del Centro di Ascolto Diocesano e dal Responsabile del Centro di Ascolto diocesano per le Famiglie. * direttore ufficio diocesano di pastorale della carità

COME OTTENERE L’INTERVENTO Il riferimento principale saranno le Parrocchie e i loro Centri di Ascolto Caritas Parrocchiali. Sono i luoghi dove è possibile conoscere le situazioni; dove i parroci e i volontari dei Centri accolgono le persone e le ascoltano, entrano in amicizia con loro, le conoscono nei loro bisogni e le accompagnano per risollevarle

L’INIZIATIVA IN COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

A maggio il «Festival della Carità» ell’ambito della Consulta provinciale del Volontariato suor Raffaella Spiezio, presidente della Fondazione Caritas ha illustrato l’iniziativa del "festival della carità" che si terrà in Piazza XX settembre nei giorni 19 e 20 maggio, in concomitanza con la festa patronale di Santa Giulia. Il tema sarà: "C’è posto per tutti - In una terra ospitale il richiamo all’accoglienza" e sarò una vera e propria festa intesa come il luogo dove ci si incontra più volentieri e lo scopo è quello dell’integrazione con le comunità straniere in un clima di reciproca condivisione. Nello stesso tempo sarà anche un momento di far cono-

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scere alla cittadinanza tutto ciò che di positivo viene fatto a Livorno per l’integrazione e per coinvolgere il mondo giovanile verso le problematiche dell’accoglienza. È già stato stilato un programma di massima ma tutte le Associazioni possono intervenire dando il proprio contenuto di idee e suggerimenti. Il Festival si aprirà il 19 pomeriggio alle 15 con attività di animazione per tutti i bambini, italiani e stranieri, preparate con la Commissione per i disabili. Subito dopo porterà il suo saluto il Vescovo Giusti, il Presidente della Provincia Kutufà e le altre Istituzioni, quindi verranno aperti gli stand delle As-

sociazioni di Volontariato che vorranno partecipare; in serata ci sarà "Il mondo a tavola", un "apericena" etnico con la partecipazione di alcune comunità straniere, poi si alterneranno sul palco i Gruppi musicali giovanili. Nella mattinata del 20 maggio è invece previsto uno spettacolo teatrale e nel pomeriggio una celebrazione eucaristica. Durante le due giornate ci sarà la possibilità di allestire mostre di diverso genere, specialmente fotografiche, con la possibilità di incontrarne gli autori e per l’occasione verranno realizzati anche dei workshop. Gi. Gi.


TOSCANA OGGI

LA SETTIMANA DI LIVORNO

22 aprile 2012

CONOSCIAMO MEGLIO IL Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta

I volontari con il«basco rosso» DI FABIO FIGARA

lleviare le sofferenze dei bisognosi, lenire il dolore dei sofferenti e prestare soccorso nelle calamità: questi sono i motivi, che spingono migliaia di volontari laici, spesso già appartenenti ad altre forme associative di stampo cattolico, ad aderire al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in sigla C.I.S.O.M. un’articolazione del ben noto Sovrano Ordine Ospedaliero e Militare di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Quest’ultimo è un ente internazionale legato alla Santa Sede, del quale fanno parte sia religiosi che laici. I volontari con il «basco rosso», come si definiscono gli appartenenti al C.I.S.O.M., intervengono per attività di primo soccorso medico e di protezione civile nei confronti delle popolazioni in difficoltà, svolgendo tale attività sia a livello nazionale che internazionale. A livello internazionale operano con il Malteser International, il corpo di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, tramite il quale, lavorando in collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite, hanno fornito importante supporto medico in America centrale, in Kuwait, a Timor Est, nei Balcani e in Afghanistan, fino alle recenti missioni in aiuto ai terremotati del Cile e di Haiti. Le missioni sono coadiuvate da un importantissimo apparato diplomatico di cui si avvale lo stesso Ordine di Malta. In molte città, durante grandi manifestazioni di massa, quali processioni religiose ma anche eventi organizzati dalle autorità laiche, è richiesta l’assistenza del C.I.S.O.M. perché in grado di organizzare efficienti presidi medici e di primo soccorso. Il C.I.S.O.M. è suddiviso per Aree e Raggruppamenti, e i volontari livornesi fanno parte del Raggruppamento toscano, avente sede logistica a Firenze, che a sua volta fa parte dell’Area "Centro Italia". Insieme agli altri volontari italiani, hanno già partecipato con la Protezione civile al soccorso dei terremotati de L’Aquila, gestendo due campi di accoglienza e, recentemente, prestando aiuto nei paesi alluvionati della Lunigiana. Durante l’emergenza freddo hanno collaborato con la Caritas diocesana. «Noi volontari del C.I.S.O.M. - spiega Pier Paolo SARDI, capogruppo del

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Nei locali diocesani, in via Fagiuoli, il comitato livornese del C.I.S.O.M. ha aperto la propria sede nell’ottobre scorso. Prossima l’inaugurazione ufficiale con la presenza del Vescovo comitato livornese - operiamo come se appartenessimo ad una grande famiglia, il cui unico scopo è prestare soccorso al prossimo, avvalendosi di un’organizzazione solida e strutturale. Nessun comitato è lasciato a se stesso dalla sede regionale o nazionale, come purtroppo succede in altre realtà associative di questo tipo, e questa è la grande forza del nostro Corpo». Attualmente collaborano al soccorso medico dei profughi che sbarcano a Lampedusa (dove gli sbarchi si sono recentemente incrementati con l’arrivo della stagione primaverile) e hanno iniziato un’importante collaborazione con l’Associazione nazionale Diabetici, che li ha visti già impegnati in un’importante rassegna tenutasi recentemente a Firenze. Pur avendo il comitato fiorentino come riferimento per l’apparato logistico, il C.I.S.O.M. di Livorno ha in dotazione proprie attrezzature per poter intervenire immediatamente, in caso di necessità, sul territorio e nelle

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Venerdì 20 aprile alle 17 alla Camera di Commercio

Welfare e lavoro ella Sala Capraia della Camera di ComN mercio di Livorno, venerdì 20 aprile alle 17 avrà luogo un incontro dal titolo «Lavoro, welfare, volontariato: la risposta dei cattolici». L’incontro che sarà aperto dai saluti di monsignor Giusti, vedrà protagonisti tre relatori: BEPPE FIORONI, Deputato, già Ministro della Pubblica Istruzione; MARCO IMPAGLIAZZO, Prof. Storia contemporanea Uni. Stranieri di Perugia, Presidente Nazionale Comunità Sant’Egidio, Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura; ANDREA OLIVERO, Presidente Nazionale ACLI, Portavoce Forum Terzo Settore. L’iniziativa, introdotta da Gabriele Scognamillo dell’Associazioen «IdeaLi» e coordinata da MAURO TEDESCHINI, Direttore del quotidiano «La Nazione», si propone di aprire una riflessione sull’importanza dell’esperienza cattolica in relazione al diritto al lavoro, nel mondo produttivo e in quello dell’associazionismo e del volontariato. L’incontro è aperto al pubblico.

In cattedrale la Pasqua degli Ucraini

«Cristo è davvero risorto» a Pasqua per il popolo ucraino è la festa popolarmente più importante dell’anno. Alla Pasqua gli ucraini si preparano astenendosi dai cibi grassi e dalle carni per 7 settimane prima della ricorrenza. I giorni precedenti viene preparata la Paska, tipico dolce pasquale e decorate le uova; l’uovo di Pasqua, pysanky, è una tradizione nata proprio in Ucraina. Il cestino con la paska le uova e le altre pietanze tradizionali, illuminato con le candele pasquali, viene benedetto in chiesa nella mattina di Pasqua. Così anche a Livorno gli immigrati di origine ucraina hanno gremito la cattedrale nel pomeriggio di domenica; il mondo orientale infatti segue per le feste il calendario giuliano e la Pasqua quest’anno cadeva domenica 15. La comunità ucraina ha partecipato davvero numerosa riempiendo quasi la cattedrale, al centro è stata posta l’icona della resurrezione con una fila interminabile di fedeli che si sono fermati a onorarla prima di fare la comunione. Padre Volodymyr Lyupak, il cappellano di Livorno, alla fine della messa è passato per benedire i cestini di pasqua, poi ha salutato i fedeli dicendo «Gesù è risorto» a cui hanno risposto: «davvero è risorto»; e questo sarà il saluto che gli ucraini si scambiano incontrandosi nella prossima settimana. L.C.

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zone limitrofe, nell’arco di circa un’ora: oltre a due tende da quindici posti l’una, dispone di un carrello di pronto intervento, di una torre faro da sei metri, di un generatore da 8 kw e di una pompa da 100 m3/h. Prossimamente il gruppo livornese del C.I.S.O.M. sarà impegnato con varie attività sul territorio, nell’attesa di poter siglare ufficialmente un protocollo d’intesa con l’Amministrazione locale per collaborare nel campo della protezione civile e dell’assistenza ai bisognosi. Nell’ambito del programma di addestramento "Pegaso 2012", che si terrà nei giorni 21 e 22 aprile, i volontari del raggruppamento toscano ed umbro si eserciteranno con i nostri Paracadutisti presso i campi di addestramento dei "Lustrissimi", in via Campo di Marte, e di "Valle Ugione", in cui simuleranno un intervento di soccorso per popolazioni terremotate, con allestimento di campi di soccorso medico e tendopoli con l’ausilio di pompe e gruppi elettrogeni. Il campo di "Valle Ugione", in

particolare, è molto adatto per tali esercitazioni per la presenza di locali diroccati e di cunicoli sotterranei. All’esercitazione interverrà anche la Guardia di Finanza con l’ausilio di un elicottero modello AB-412. Successivamente, nel corso della festa per il Volontariato che si terrà a Livorno dal 20 maggio, a ridosso della festività di Santa Giulia, il C.I.S.O.M. parteciperà alla manifestazione con la ricostruzione di una tendopoli. Per l’occasione il Vescovo inaugurerà ufficialmente la sede del gruppo. Dopo l’estate sono in programma corsi con i Vigili del Fuoco e, probabilmente, con il 118 per il primo soccorso. «Il C.I.S.O.M. - continua Sardi è alla ricerca costante di nuove forze per incrementare il proprio operato, in particolare è alla ricerca di personale volontario medico e paramedico, che sia ovviamente di dichiarata fede cattolica. Inoltre, data l’importanza che sin dalle origini ha avuto la formazione dei giovani all’interno del Corpo, per avvicinarli alle attività caritative, il Gruppo livornese è alla ricerca anche di ragazzi e ragazze, magari già facenti parte di associazioni di volontariato o di aggregazioni cattoliche quali i boy-scout, interessati ad approfondire le modalità del primo soccorso». Per ogni informazione è possibile recarsi in sede, in Via Fagiuoli 1, o contattare i volontari al numero 388.3423514 oppure all’e-mail gruppo.livorno@cisom.org. Altre informazioni sugli interventi del gruppo in campo nazionale ed internazione si possono trovare visitando la pagina www.ordinedimaltaitalia.org/c isom


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TOSCANA OGGI

LA SETTIMANA DI LIVORNO

22 aprile 2012

Agenda del VESCOVO

VENERDÌ 20 APRILE 9.30 benedizione dell’auto della casa famiglia Scotto a Stagno 11.00 in vescovado, incontro con i vicari episcopali 17.00 alla Camera di Commercio, saluto al convegno dell’Associazione IdeaLi dal titolo «Lavoro, welfare, volontariato: la risposta dei cattolici» 21.00 nell’ambito della visita pastorale al I vicariato, incontro con il consiglio pastorale vicariale al centro culturale in via delle Galere SABATO 21 APRILE 8.00 pellegrinaggio diocesano a Montenero e a seguire S. Messa 18.00 S. Messa e cresime alla chiesa di Santa Lucia ad Antignano DOMENICA 22 APRILE 11.00 S. Messa e cresime alla chiesa di San Sebastiano LUNEDÌ 23 APRILE Nella mattina, udienze sacerdoti in vescovado Dal pomeriggio di lunedì 23 aprile al 24 aprile il Vescovo è a Roma per il comitato progetti beni culturali GIOVEDÌ 26 APRILE 9.30 incontro con i sacerdoti giovani in vescovado 21.00 nell’ambito della visita pastorale al I vicariato incontro con la misericordia e le arciconfraternite in cattedrale VENERDÌ 27 APRILE Nella mattinata, udienze laici in vescovado 17.00 convegno catechistico regionale a Poggio a Caiano SABATO 28 APRILE Convegno catechistico regionale a Poggio a Caiano DOMENICA 29 APRILE 10.30 S. Messa e cresime alla chiesa di San Giovanni Bosco a Coteto 17.00 alla chiesa di Santa Caterina, conferenza sulle opere realizzate con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno 18.00 S. Messa per la festa patronale alla chiesa di Santa Caterina

Libri da LEGGERE

di Mo.C.

Zuccolini R.,Pietroluci R,- Shahbaz Bhatti. Vita e martirio di un cristiano in Pakistan- Ed. Paoline, pp.170, euro 14,00. E’ trascorso un anno da quando Shahb Bhatti, che ricopriva la carica di ministro per le Minoranze del Pakistan, a soli quaranta due anni, veniva ucciso mentre attraversava senza scorta il centro di Islamabad. Nato a Lahore nel 1968 da una famiglia cristiana, fu educato fin da piccolo alla fede cattolica e il padre, insegnante, influenzò molto le sue scelte. Fin da giovanissimo Shahbaz aveva nel Vangelo il suo punto di riferimento e la sua consolazione nei momenti di angoscia e l’attaccamento alla Chiesa locale fu l’occasione per aprirsi al mondo e per conoscere i problemi della Chiesa in Pakistan. Ad appena tredici anni il Venerdì Santo decise di “essere testimone per la vita dell’amore e del sacrificio di Cristo” ponendosi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivevano in quella terra islamica. Da allora la sua vita sarà rivolta a tutti i perseguitati, anche verso altre minoranze religiose e maturerà la coscienza che solo riunendo le diverse anime del Paese, potrà contribuire alla costruzione di una società di uguali diritti. Impegnato politicamente per la giustizia e per i diritti solo nel 2008 accettò l’incarico di ministro raggiungendo risultati insperati per la sua capacità di dialogo e di mediazione. Fu assassinato il 2 marzo 2011 dai musulmani, ma con questo martirio brilla l’esempio di un politico cristiano che non ha ricercato il proprio interesse ma ha servito il proprio Paese e i più deboli tra i suoi concittadini.

Diocesi informa Domenica 22 Aprile

Il Futuro del Paese nel cuore dei giovani Conoscere, partecipare, sostenere

Giornata per l’Università Cattolica arissimi, il prossimo 22 Aprile si celebrerà l’86^ Giornata per l’Università Cattolica, che precede di una settimana, la celebrazione di Domenica 29 Aprile, a Roma, verrà proclamato beato Giuseppe Toniolo che dell’Ateneo del Sacro Cuore è precursore. Desidero che ogni Comunità sia sensibile al sostegno dell’Università Cattolica, per aiutare concretamente ad accogliere e formare oltre 1600 giovani meritevoli provenienti dall’Italia e da tutto il mondo, favorendo inoltre la diffusione di strumenti che possano trasformare la fede in cultura. Il sostegno all’Università Cattolica è anche un modo per contribuire ad un progetto culturale aperto e disponibile ai giovani che spesso oggi sono per il mondo adulto un pianeta sconosciuto: sconosciuti i loro desideri più profondi, il loro atteggiamento di fronte alla società e alla Chiesa, sconosciuto il sistema di valori in cui credono, e che gli adulti tendono ad interpretare e talvolta a giudicare senza conoscere. Ogni parrocchia dovrebbe avere un suo progetto culturale, a carattere divulgativo e accessibile a tutti: la fede cerca la ragione. La testimonianza cristiana ne ha un bisogno estremo! + Simone, Vescovo

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BREVI DALLA DIOCESI

Incontro Diaconi SABATO 21 APRILE ALLE 16.30 Presso la cripta di S. Jacopo, incontro dei diaconi permanenti, relazione di don Alberto Vanzi dal tiolo "La diaconia di Gesù come impegno costante, gratuito e competente di ogni ministro ordinato"

Consulta pastorale familiare SABATO 28 APRILE 16.00 Presso il Vescovado, incontro della consulta di pastorale familiare

Preghiera per le vocazioni GIOVEDÌ 3 MAGGIO Alla chiesa di S. Rosa,durante la consueta adorazione eucaristica alle 21 nella chiesa di S. Rosa, sarà recitata una preghiera speciale per le vocazioni.

le proposte di PHARUS VIAGGI

CASCIA 05 - 06 MAGGIO SABATO 05 MAGGIO: LIVORNO - CASCATE DELLE MARMORE CASCIA Ore 06 circa partenza da Livorno in bus per Cascia. Sosta lungo il percorso per la visita della Cascata delle Marmore, la più grande d’Europa, decantata nei secoli per la sua bellezza. Tempo a disposizione per la visita libera della zona e al termine tempo a disposizione per il pranzo libero. Nel pomeriggio, partenza per Cascia. All’arrivo sistemazione in albergo, cena e pernottamento. DOMENICA 06 MAGGIO: CASCIA - LIVORNO Dopo la prima colazione in albergo visita al moderno Santuario di Santa Rita. All’interno un’urna di cristallo e argento ne custodisce il corpo. Santa Messa e al termine, visita del vicino monastero dove si trova la cella dove la Santa visse quarant’anni come monaca agostiniana e dove morì, l’oratorio con il Crocifisso miracoloso, il cortile con la vite dei prodigi. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio partenza per Roccaporena, breve visita del borgo con la casa natale, la chiesa dove si sposò, l’orto che amorevolmente coltivava e nel quale fiorì la rosa in pieno inverno tra la neve. Al termine della visita partenza per Livorno, dove l’arrivo è previsto in serata. QUOTA euro120,00 QUOTA euro 110,00

min. 30 paganti min. 40 paganti

Supplemento camera singola euro 15,00 (disponibilità limitata) La quota comprende: Viaggio in bus GT per tutta la durata del tour - trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno al pranzo del secondo giorno - sistemazione in hotel cat. 3* a Cascia - bevande incluse ai pasti - ingresso alla Cascata delle Marmore - assicurazione. La quota non comprende: pranzo del primo giorno - mance ingressi extra - tutto quanto non indicato alla voce "la quota comprende".

RAPALLO E SANTA MARGHERITA LIGURE 1 MAGGIO Ore 7,00 partenza da Livorno per Rapallo, situata al centro del Golfo del Tigullio. Il centro storico di origine medioevale, offre la possibilità di fare shopping nei numerosi negozi e di visite culturali ad interessanti monumenti: l’Antico Castello sul mare, la Torre civica, la Basilica, il Monastero delle Clarisse. Salita al Santuario di N.S. di Montallegro, uno dei più importanti luoghi Mariani della Liguria, meta di pellegrinaggi da ogni parte d’Italia. Il Santuario è raggiungibile da una funivia, unica in tutta la Liguria, da cui si gode un panorama mozzafiato sull’intero Golfo. Tempo a disposizione per la visita individuale e possibilità di partecipare alla Santa Messa. Al termine rientro a Rapallo e pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in motonave a Santa Margherita Ligure, una delle perle del Tigullio. Lo splendido porticciolo, la passeggiata con il susseguirsi di case colorate che l’accompagnano, il mare, i pescherecci tipici della tradizione ligure rendono Santa Margherita uno dei luoghi indimenticabili della Liguria. Tempo a disposizione per la visita libera. Al termine, partenza in bus per il rientro a Livorno previsto in serata. QUOTA euro 50,00 LA QUOTA COMPRENDE: viaggio in bus - funivia Rapallo/Santuario di Montallegro/Rapallo - motonave Rapallo/Santa Margherita Ligure - assicurazione. LA QUOTA NON COMPRENDE: pranzo - mance - ingressi extra personali in genere.


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LA SETTIMANA DI LIVORNO ......

Il vescovo che subì l’attacco dinamitardo Lo stemma di MEZZETTI

Monsignor Mezzetti scrisse al Papa per far sì che i livornesi potessero ottenere l’indulgenza plenaria visitando la cattedrale ogni anno per la festa del voto opo un periodo di Sede vacante durante il quale resse la diocesi il Vicario Capitolare Mons. Bagalà Blasini, venne nominato, il 25 settembre 1874, vescovo di Livorno il canonico del Duomo di Lucca e Pro Vicario generale di quella diocesi Mons. Raffaele Mezzetti. Nel 1871 aveva già predicato a Livorno per la Quaresima; era perciò già conosciuto dai Livornesi. Uomo del popolo era nato a Lucca il 25 settembre 1825. Venne consacrato vescovo a Roma il 3 gennaio 1875. Giunse a Livorno il 9 gennaio in treno e venne accompagnato in carrozza alla residenza vescovile che era, come ora, presso il Seminario. Il giorno stesso della sua consacrazione indirizzò ai Livornesi la sua prima lettera pastorale nella quale dopo una introduzione a carattere biblico, si presentò come vescovo ed espose il suo programma pastorale teso a testimoniare Cristo senza mescolarsi agli affari mondani. Subì un attentato dinamitardo durante il suo primo pontificale in Cattedrale in occasione della festa del Voto, ma non ci furono conseguenze. Il primo provvedimento fu l’istituzione del Collegio Gavi nei locali del Seminario per l’istruzione ginnasiale di alunni esterni. Fra gli alunni poté annoverare anche Guido Alfani (il noto sacerdote e geologo fiorentino, tra i maggiori sismologi italiani, direttore dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze, che perfezionò e inventò numerosi apparecchi sismici).

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Il Collegio dei Parroci si occupò durante questo periodo dei matrimoni civili e dell’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Venne istituito il Collegio dei Consultori della Diocesi, una specie di Consiglio Presbiterale ante litteram. Provvide inoltre ad una riforma degli uffici di Curia: oltre alla figura del Vicario generale e a quella del Cancelliere, che già esistevano, vennero aggiunti un Cancelliere sostituto, un Segretario archivista, un Camerlengo ed uno Scritturale. Fino ad allora gli Uffici di Curia e l’archivio avevano avuto la loro sede in Cattedrale, mentre il Vescovo risiedeva in Seminario. Questo comportava un certo disagio al Vescovo nel caso di pratiche urgenti, così, con un decreto, decise che il Cancelliere sostituto doveva svolgere anche le funzioni di Archivista e Camerlengo. Il Vescovo prese anche l’iniziativa di richiedere al Vescovo di Brescia il corpo di S. Giulia, che era allora custodito nel seminario di quella città, ma senza successo. Per la festa del Voto ottenne dal Papa che i Livornesi potessero lucrare l’indulgenza plenaria vistando la Cattedrale il 27 gennaio di ogni anno in perpetuo. Ogni anno scrisse una lettera pastorale in occasione della quaresima. In totale quattro lettere oltre la prima. La seconda trattava del dovere della istruzione religiosa; La terza parlava del 50° anniversario o della ordinazione episcopale di Pio IX;, la quarta era un invito alla conversione e un invito a non

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insegnare frettolosamente il catechismo ai fanciulli; la quinta era il commento alla enciclica del papa Leone XIII contro le nuove sette religiose e politiche. In quest’ultima lettera rilevante è la frase che esprime il desiderio di pace fra la Chiesa e lo Stato italiano. Nel 1880 si ammalò

gravemente e si recò a Bagni di Lucca per farsi curare, ma il 16 agosto decide di rinunciare al suo Ufficio. Il Vaticano accolse la sua rinunzia al titolo di Vescovo di Livorno nominandolo Vescovo di Evaria. Morì a Lucca il 28 dicembre 1886. a cura di Maria Luisa Fogolari

I nostri VESCOVI

MONSIGNOR RAFFAELE MEZZETTI...

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LA SETTIMANA DI LIVORNO

22 aprile 2012

LA MESSA IN CARCERE

Due prime Comunioni alle «Sughere» e carceri delle Sughere in questi mesi Lsistemazione. sono in fase di ristrutturazione e di Nonostante i molti disagi, il vescovo Simone con il cappellano Michele Sigillino dei Trinitari e alcuni volontari, hanno celebrato la S. Pasqua con alcuni detenuti, due dei quali hanno ricevuto per la prima volta il sacramento della Eucaristia. Erano presenti anche diverse guardie carcerarie e il Direttore delle carceri. È stata una celebrazione molto partecipata e commovente perché l’accesso per la prima volta ai sacramenti per i detenuti non è un fenomeno che si verifica frequentemente. Questo testimonia come l’assidua presenza del cappellano e di alcuni volontari, nonostante le difficoltà interne, facciano sì che col tempo, coloro che hanno intrapreso un cammino di conversione arrivino poi a chiedere di ricevere i Sacramenti. Monsignor Giusti durante l’omelia si è soffermato a considerare come l’evento della Risurrezione ponga ai credenti e non, molte domande. Il primo atteggiamento deve essere quello dell’indagine, e in questo sia gli Atti degli Apostoli che i Vangeli, se saputi ben leggere ed interpretare ci danno delle risposte molto chiare. Pietro è uno dei testimoni più attendibili perché solo dopo la Risurrezione comincia a fare i miracoli a partire dalla guarigione dello storpio alla scalinata del Tempio a Gerusalemme. Era pieno di Spirito Santo e non più quel codardo e traditore che avevamo visto essere durante il processo di Gesù davanti a Caifa e a Ponzio Pilato. L’evento della Risurrezione lo aveva trasformato, ora è pronto a morire per Gesù fino al martirio e accadde così anche agli altri Apostoli che lo avevano abbandonato durante la Passione. La Resurrezione è legata ad eventi concreti come dimostrano anche le fonti pagane; Giuseppe Flavio è uno fra gli storici che con maggiore attendibilità attesta di questo evento anche per i racconti fatti dai centurioni romani, molti dei quali si erano poi convertiti al cristianesimo. Concludendo la riflessione il Vescovo ha invitato a rivolgersi a Dio con due ali: quella dell’intelligenza che permette di riconoscerlo nella storia e negli avvenimenti concreti e quella dell’amore che ha trasformato tutti coloro che si sono accostati alla fede come i Santi: chi crede in Cristo Risorto passa dalla sofferenza alla gioia e il cambiamento è radicale e immediato: questa è la Pasqua. Mo.C.

GLI AUGURI ecumenici

ome di consueto durante le festività, il Vescovo ha incontrato i rappresentanti C delle diverse confessioni cristiane e le persone che si impegnano nell’ambito del dialogo ecumenico e interreligioso per scambiarsi gli auguri fraterni. Quest’anno erano presenti padre Ciprian Katalin Kalfa, pastore della chiesa ortodossa Romena, i pastori Marco Fornerone e Klaus Langeneck della chiesa Valdese, rappresentanti del SAE, del Movimento dei Focolari e dei Cooperatori Paolini, insieme a don Piotr Kownacki, direttore dell’ufficio diocesano per l’ecumenismo.

Le immagini DELLA PASQUA

In preghiera e a tavola con i poveri Il Giovedì santo vissuto alla Caritas: la testimonianza di una giovane operatrice bbiamo trasformato il giovedì santo in occasione per festeggiare la Pasqua con i nostri amici, un passo che abbiamo voluto condividere perché costruire fraternità è il nostro obiettivo primario. Alle 11.30, con coloro che hanno sentito la necessità di parteciparvi abbiamo vissuto un momento di preghiera che ha scosso alcuni dei partecipanti; il ricordare che in qualunque situazione ci troviamo, soltanto nella disposizione a lasciarci incontrare, Dio vive e risorge nelle nostre vite ha suscitato commozione. L’abbiamo comunque vissuta insieme. A seguire la festa: un centinaio dei nostri ospiti abituali, un pranzo diverso dal solito pensato nella ricchezza delle nostre diversità, presente nel menù anche un piatto (il cous-cous) familiare ad una rappresentanza numerosa. La partecipazione gioiosa di tutti, ospiti, volontari ed operatori ha contribuito a rendere l’atmosfera davvero piacevole. Al termine, anche se non è certo ciò che di più importante ci siamo donati nella giornata, abbiamo consegnato dei piccoli pensieri con la speranza di aver lasciato ad ognuno un po’di pace e serenità. Valentina Vaccari, operatrice Caritas

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A STAGNO

La visita del Vescovo e nuovo mezzo per la casa famiglia Borrelli enerdì 20 aprile prossimo, presso la V Casa Famiglia Borrelli a Stagno, sarà inaugurato un nuovo automezzo acquistato dalla Cassa di Risparmi di Livorno. Saranno presenti le autorità locali ed il vescovo monsignor Giusti che proprio qualche giorno prima delle festività pasquali si è recato alla struttura di Stagno per salutare i ragazzi della casa famiglia, celebrando la Messa insieme al parroco di San Luca e San Leonardo, don Grajper. All’evento erano presenti il presidente della Fondazione Scotto, Fabio Cei e la signora Enrica Monticelli, responsabile del centro, il personale addetto e molti volontari caritas, oltre a molti cittadini di Stagno. S.M

La via Crucis nelle vie del centro n tanti hanno partecipato alla Via Crucis guidata dal Vescovo lungo le vie cittadine del quartiere Venezia. Ecco un brano della riflessione di monsignor Giusti lungo le stazioni del percorso: Nel Crocifisso contempliamo il volto dell’amore, dell’amore totale, pieno. Siamo salvi per l’amore. Grazie all’amore di un uomo che sa morire per Dio, di un Dio che vuole morire per l’uomo. È l’Amore che salva. È l’Amore che ci salva. Ieri nella passione di Cristo, oggi nella nostra passione quotidiana. Soltanto se saremo pienezza d’amore saremo salvi. È questo il dramma della nostra vita e della nostra società: l’amore mutilato, parziale, enfatizzato in alcuni suoi aspetti e negato per altri. Le mancanze d’amore, le parzialità d’amore fanno soffrire e provocanti il fallimento dell’amicizie, delle famiglie, della società, della vita. L’incapacità d’essere amore e soltanto amore, è il fallimento dell’uomo fatto per essere a immagine e somiglianza di Dio. L’incapacità ad essere Amore è il fallimento dell’Uomo, è il peccato dell’uomo. L’uomo ha una opportunità unica: essere Amore, essere Dio e come Lui per sempre,

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come l’Amore per sempre. Ma questo è il suo dramma: non saper amare, non voler essere amore e quindi perdere l’occasione della sua vita,

fallire, peccare, morire per sempre perché soltanto l’Amore è per sempre. Il dramma di Dio, il fallimento di un suo figlio è

per l’uomo quello che chiamiamo Inferno, il luogo della perdizione totale, dell’assenza totale di Dio, dell’assenza dell’Amore. Il cuore di Dio si è squarciato sulla croce per perdonare e accogliere. Da parte di Dio, tutto è stato deciso: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno. Da parte di Dio prevale il suo Amore, la sua misericordia. Sta a ciascuno di noi, a me per primo, decidermi ed essere come Dio, soltanto e unicamente Amore.


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LA SETTIMANA DI LIVORNO

22 aprile 2012

All’Oratorio della PARROCCHIA SAN PIO X

Una proposta vincente!

È tempo di crescere insiene

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asseggiando nel quartiere “Sorgenti” un bel sabato pomeriggio soleggiato, specialmente durante una tipica giornata di primavera, vicino alla chiesa di San Pio X, si possono udire le urla festanti di molti ragazzini che frequentano l’oratorio parrocchiale. Gli spazi adiacenti alla parrocchia, inaugurata 32 anni fa, arricchiscono notevolmente un punto di riferimento del quartiere storico delle Sorgenti nato sull’omonima strada provinciale. La comunità di San Pio X da sempre ha voluto fortemente questo tipo di proposta che va ad aggiungersi a quelle che sono le normali attività che una parrocchia tipo riesce a proporre ai propri fedeli. Sin dai tempi dei primi locali adibiti alle funzioni religiose in via Donnini, erano state proposte ai più giovani attività ricreative e laboratori durante il tempo libero settimanale. Nel corso della giovane storia di questa parrocchia si è sempre cercato di affiancare il progetto oratorio alla realtà ecclesiale, non sempre riuscendoci in passato, ma consapevoli che con umiltà e sacrificio i risultati sarebbero comunque arrivati fino ai nostri giorni, cercando di sfruttare l’enorme potenzialità delle persone che gravitano nell’area parrocchiale. Per mostrarci questo il parroco, don Italo Caciagli e il responsabile dell’oratorio Salvatore Mattiello, da due anni direttamente coinvolto in questa realtà, ci accompagnano nelle stanze lungo il corridoio che conduce agli spazi ludicoricreativi della parrocchia delle Sorgenti. È un movimento continuo di persone (animatori,catechisti, adulti e ragazzi) impegnati in diversi

Il gruppo di giovani musicisti di Livorno racconta...

I Rockettari invadono la Capitale (second time) fine marzo si è svolta a Roma la A seconda sessione del laboratorio «Giovani, canto ed educazione alla

Dalla biblioteca al bar, al campo sportivo, alla play station in gruppo, perché l’educazione e la formazione dei ragazzi sia a 360 gradi DI SIMONE

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come una vera e propria associazione sportiva, all’ente di promozione sportivo CSI (Centro Sportivo Italiano».

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ambiti, grazie ai differenti spazi che possiamo trovare dietro e sotto l’edificio parrocchiale, all’interno e soprattutto all’esterno. «Il nostro oratorio – racconta Salvatore - ha spazi e tempi molto articolati: le attività ludico-ricreative e di laboratorio si svolgono il martedì e il giovedì (15-18)per tre ore pomeridiane: bambini e ragazzi possono usufruire di tutti i locali della parrocchia compreso il campino da basket, quello da calcetto. Inoltre hanno a loro disposizione due tavoli da biliardo, un tavolo da ping-pong, un biliardino (calciobalilla), racchette da tennis, fino alla sala audiovisiva dove possono anche giocare, solo se in gruppo, alla play-station». Ma con quale spirito ci si incontra a San Pio X? Che tipo di formazione volete dare ai ragazzi? «Il nostro carisma educativo-pedagogico e formativo, prevede di creare spazi tra i ragazzi del quartiere, e non solo. Qui possono socializzare,

familiarizzare, rispettarsi, condividere, soprattutto volersi bene. Non ammettiamo perciò che i giochi vengano fatti in modo individuale, in un oratorio non possono esistere isolamenti. Addirittura proviamo a dare ai ragazzi anche un’educazione

“economica” con una sottospecie di “barrino” (bar), per imparare a spendere: abbiamo messo prodotti genuini per la merenda, comprati da noi preventivamente e fatti pagare a prezzi di costo, senza alcun scopo di lucro. Anche perché il nostro oratorio è affiliato,

I ragazzi come aderiscono a questa proposta? «Con un’iscrizione all’inizio dell’anno pastorale, i bambini ricevono una tessera da atleta con la quale sono coperti anche relativi ed eventuali infortuni». É vero che avete un doposcuola per ragazzi che in caso di bisogno possono rivolgersi qui in parrocchia? «Sì, un’altra faccia del nostro oratorio è costituito dai gruppi del

“doposcuola” aperti, in genere, ai gradi scolastici di scuola Primaria (scuola Elementare) e scuola Secondaria di Primo grado (Scuola Media). In questi ultimi mesi però si sono verificate alcune richieste anche di scuola Secondaria di Secondo grado (scuola Superiore) riguardo, in

particolare, alla Matematica e Lingua Straniera Inglese. Pertanto i ragazzi possono sfruttare tutte le sale, compresa la nostra Biblioteca, da poco ricatalogata secondo il sistema Dewey». Avete anche una biblioteca parrocchiale? «Si, contiene circa 2.760 testi consultabili anche da esterni proprio nei giorni e nell’ora dei gruppi del doposcuola che si ritrovano il mercoledì e il venerdì pomeriggio per circa 3 ore». Quanta gente di sabato! «L’oratorio rimane aperto alle attività proprie e specifiche della parrocchia quali il Catechismo, il “giocone” del sabato , subito dopo l’incontro di catechismo, fino agli impegni estivi dove per circa 3 o 4 settimane, nei giorni dispari (lun, merc, ven) e fino al pranzo i ragazzi conducono le attività dei “Gruppi estivi” (meglio conosciuto come “GrEst”) dove ancora si svolgono attività ludico-ricreative e culturali, e uscite sul territorio». A chi sono indirizzate queste attività? «Le attività sono aperte a tutti non solo a chi frequenta il catechismo, la fascia d’età più presente è quella tra gli 8 e i 13 anni». Un’ultima riflessione «La nostra è un’esperienza che più che dare, riceve tanto e rende, nel suo piccolo, un buon servizio al territorio e alla comunità ecclesiale. Essa si svolge grazie all’opera silenziosa e semplice di alcuni operatori parrocchiali, che donano veramente tanto del loro tempo per un’attività educativa fondamentale per la società di oggi, che ha sempre più bisogno di valori e punti di riferimento significativi».

fede» organizzato dalla pastorale giovanile e liturgica della Conferenza Episcopale Italiana. Come nella prima parte del corso la Diocesi di Livorno è stata rappresentata da alcuni membri de «I Rockettari di Cristo», un gruppo di giovani amici provenienti da diverse parrocchie della città che, al ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù, ha deciso di mettere in gioco la propria fede «traducendo» canti di chiesa in linguaggi musicali vicini alla sensibilità giovanile. Parlare la stessa lingua significa poter condividere un messaggio, in questo caso il messaggio della gioia musica ed scaturita entusiasmo dall’incontro il per sintonizzarsi con Signore. alla diversità Le due giornate si sono articolate in un fitto susseguirsi di interventi. Essi hanno trovato come filo conduttore, la ricerca di una espressione autentica e vera della fede nella musica, linguaggio che in maniera esclusiva permette di «sintonizzare tutte le dimensioni dell’umano con il divino». È stato evidenziato come, soprattutto all’interno delle celebrazioni, musica e liturgia debbano intersecarsi e valorizzarsi reciprocamente ed essere curate con competenza ed attenzione particolare. A parlare sono state però soprattutto le testimonianze di personaggi che, come Valerio Ciprì, detto Lode, storico compositore dei Gen Rosso, vivono ogni giorno questo impegno senza perdere quell’entusiasmo limpido che si trasmette in maniera contagiosa a tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarli. Alquanto significativi sono stati poi i lavori di gruppo all’interno dei quali I partecipanti hanno portato la loro esperienza. Da subito è emersa l’enorme varietà: Nord e Sud. Docenti e principianti. Rockettari e cultori del canto gregoriano. Sensibilità e cammini che visti dall’esterno potevano apparire davvero troppo distanti. Questa difficoltà iniziale si è però aperta ad un dialogo sincero che ha permesso di non chiudersi in un giudizio sterile cercando piuttosto di camminare dentro l’esperienza dell’altro per conoscerla prima di rifiutarla. Tutto ciò trova espressione nelle parole rivolte ai ragazzi in un’e-mail giunta pochi giorni dopo da uno dei partecipanti al laboratorio: «Be’, cari"RDC"...Il mio linguaggio, soprattutto liturgico, è significativamente diverso dal vostro, ma è il frutto anch’esso di genuino entusiasmo, e di un percorso di Amore..in questo senso vi do il mio unico consiglio, per ora, con una frase cara a Giovanni Paolo II: "non abbiate paura". Non abbiate paura di chi parla una lingua diversa dalla vostra, non abbiate paura di confrontarvi con chi vi sembra "ostile", non abbiate paura di ascoltare e "leggere" il mondo intorno a voi. Il Dio in cui tutti noi crediamo vuole prima di tutto che NOI ci realizziamo per quello che siamo. Anche il gruppo più "vivo", se si fa dominare dalla paura, predica Cristo morto». È questo probabilmente il segno più prezioso di questa esperienza. Il convegno si è concluso con una breve preghiera e con l’ascolto del primo demo degli RDC: «Popoli tutti». Questo momento di grande emozione insieme ai mille progetti e sogni ha permesso ai Rockettari di tornare a casa consapevoli del loro impegno, colmi di entusiasmo e grati della gioia che tutto ciò ha trasmesso loro. Margherita Roffi


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TOSCANA OGGI 22 aprile 2012

LA SETTIMANA DI LIVORNO


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