IL GRANELLO di senape Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
di mons. Alberto Ablondi
o sono la vite e voi i tralci. Se uno rimane in me e io in lui, produce Iglimolto frutto (Gv 15,5) la vite che è Cristo e i giovani tralci che sono adolescenti dovrebbero portare molto frutto nella Chiesa e nel mondo se nel loro incontro si realizzasse l’invito di Gesù: "rimanete". Per provocare questo incontro occorre insistere su un’azione pastorale che si intoni al momento adolescenziale, valorizzando soprattutto la sua forte ed esuberante carica di amore. Diversamente l’adolescenza sarebbe portata a scaricarsi su poveri e provvisori "amori-attaccapanni", invece che esaltarsi e maturare con i grandi amori di Cristo, che sono poi anche i grandi amori dell’uomo. (relazione sulla Pastorale catechistica dei ragazzi -1982)
13 aprile 2014
Nella foto qui sopra il momento della celebrazione del Mercoledì Santo in cui il Vescovo alita sull’olio perché lo Spirito del Signore scenda su di esso e lo consacri.
Siate profumo di Cristo nel mondo arissimi Ragazzi e Ragazze, voglio invitarvi tutti quanti mercoledì 18 aprile in Cattedrale, Certamente vi domanderete: "Perché?". Vorrei essere attorniato da voi in una delle celebrazione importante della nostra Diocesi, direi la più importante: la Messa del Crisma.
C
Sento già il coro di quelli che dicono: "No! È una celebrazione lunga!!!!!", Sì è vero, è una celebrazione lunga, ma anche bellissima, perché in quel giorno potrete stare vicino ai vostri preti e sostenerli attraverso la vostra presenza nel rinnovo delle loro promesse presbiterali, sì rinnoveranno davanti a me le promesse che hanno detto il giorno della loro ordinazione, e pensate alcuni di loro le hanno fatte 50 anni fa. Sarà quindi un bellissimo gesto per ringraziarli del loro lavoro e del loro amore per Gesù e la nostra Chiesa. L’altro avvenimento che caratterizza questa Messa, è certamente il Crisma, infatti in questa celebrazione insieme ai nostri presbiteri, preparerò per voi l’olio che vi ungerà la fronte quando verrò nelle vostre parrocchie a celebrare la Cresima. Sì vedrete con i vostri occhi che nell’olia metterò il profumo, che renderà il Crisma diverso dagli altri due olii (quello dei catecumeni e quello degli infermi), perché deve significare un elemento importante del nostro essere cristiani: "essere profumo di Cristo"nel mondo. Un altro gesto che però
rende ancora più speciale questo olio sarà che aliterò si di esso tre volte, per sottolineare la discesa dello Spirito Santo e la consacrazione attraverso la preghiera che reciterò in comunione con tutti i preti, mentre imporranno la loro mano. Sarà il Trionfo dello Spirito che aleggerà su di noi e che attraverso la successiva presenza reale di Cristo ci farà Chiesa, comunità, famiglia diocesana. Penso che tutto questo possa valere anche l’annoiarsi un poco, ma nonostante tutto sarà l’occasione per partecipare ad un momento importante della Chiesa della quale siete parte. Non aspettate, non indugiate venite con i vostri catechisti, vi aspetto perché la vostra presenza è preziosa per noi grandi, perché ci dite una cosa molto importante: "aiutateci a far si che anche noi possiamo diventare un profumo di Cristo, grazie alla vostra testimonianza!" Sì vi ringrazio ragazzi perché mi ricordate che devo essere io, come vescovo, a darvi per primo l’esempio, quindi se verrete non sarà solo per voi un’occasione, ma anche per me e per tutta la comunità diocesana che sarà chiamata a riflettere se siamo una Chiesa capace di sostenervi nel vostro cammino. Vi abbraccio tutti quanti, no ad uno, vi aspetto!!! Ciaooooo! Il vostro Vescovo Simone
Con una simpatica lettera inviata a tutti i ragazzi che faranno la Cresima quest’anno, il Vescovo Simone, ha invitato i più giovani a partecipare alla celebrazione della Messa del Crisma in Cattedrale, il Mercoledì Santo Un’occasione per tutti di riflettere sull’importanza di quell’olio profumato, segno impresso sulla fronte di chi è Confermato in Cristo
SABATO 12 APRILE
A Montenero dove si contempla la città da servire Il Vescovo incontra i politici in preparazione alla Pasqua DI
NICOLA SANGIACOMO
nche in questa Quaresima il vescovo Simone invita i A cattolici impegnati in politica a un giorno di preghiera e riflessione in preparazione alla Pasqua. E’ diventata una bella consuetudine, introdotta da monsignor Giusti dall’inizio del suo episcopato a Livorno, quella di incontrare i politici cattolici nei tempi liturgici dell’Avvento e della Quaresima. L’appuntamento è per sabato 12 aprile al Santuario di Montenero, luogo particolarmente caro ai livornesi, dal quale si contempla dall’alto la città: un luogo simbolo anche per quanti sono chiamati a servire il bene comune dove, al raccoglimento spirituale, si accompagna l’occasione opportuna per chiedere la protezione della Madonna per tutta la città. Dal colle di Montenero i politici hanno la possibilità di contemplare dall’alto la città che sono chiamati a servire. Si tratta quindi di un’opportunità straordinaria per ciascuno di loro: salire in pellegrinaggio al colle, sostare in preghiera davanti all’icona della Madonna di Montenero, fare una riflessione spirituale guidati dal Vescovo, sostare in contemplazione della città che, da lassù, si può abbracciare con lo sguardo in tutta la sua bellezza e complessità. Il tema della riflessione di quest’anno sarà l’ "Evangelii Gaudium" di Papa Francesco, l’esortazione apostolica scritta al termine dell’Anno della Fede, uno testo estremante ricco che sintetizza bene i temi testimoniati dal Papa nel suo primo anno di pontificato. Tra questi un’attenzione speciale dedica a chi ha il compito di amministrare la cosa pubblica: vi si legge, ad esempio, che "la politica - tanto denigrata - è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune". E su questa linea Papa Francesco scrive ancora, con il suo stile sorprendente: " Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri. E’ indispensabile che i governanti e il potere finanziario alzino lo sguardo e allarghino le loro prospettive, che facciano in modo che ci sia un lavoro degno, istruzione e assistenza sanitaria per tutti i cittadini". E il Papa indica anche una strada da percorrere in questo servizio così complesso: "E perché non ricorrere a Dio affinché ispiri i loro piani? Sono convinto che a partire da un’apertura alla trascendenza potrebbe formarsi una nuova mentalità politica ed economica che aiuterebbe a superare la dicotomia assoluta tra l’economia e il bene comune sociale". Questa convinzione del Papa, a Livorno, porta spontaneamente a guardare al colle di Montenero dove la trascendenza si incontra con i bisogni e le aspirazioni della città.