La Settimana - n. 19 del 23 maggio 2010

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PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI:

Festa di Santa Giulia Sabato 22 maggio

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

23 maggio 2010

ore 17.30 Cattedrale Concelebrazione Eucaristica Presieduta dal Vescovo Simone ore 18.30 processione con le reliquie della Santa fino al prato della Fortezza Nuova ore 19.15 benedizione della città, delle attività remiere, del Cencio del Palio, saluto del Sindaco, ritorno verso la Cattedrale Domenica 23 maggio ore 20.45 gara remiera "Coppa S. Giulia"

La quinta assemblea diocesana ha scelto le priorità del prossimo progetto educativo. Il Vescovo: «Narrare la fede con amore»

Educare alla fede

DI DON FEDERICO LOCATELLI

ducare la nostra gente alla risposta di fede: questa espressione racchiude in sintesi la sfida principale per la nostra chiesa diocesana, che domenica scorsa si è riunita nella chiesa di santa Lucia per svolgere la sua quinta Assemblea Diocesana. La nostra chiesa si trova impegnata nello stilare un progetto educativo che tracci le linee essenziali per l’annuncio del vangelo alle persone. Ma non si tratta di un tema esclusivamente nostro: tutti i vescovi italiani hanno deciso di dedicare il decennio appena iniziato al tema dell’educazione, che sarà trattato nella prossima assemblea della CEI alla fine di questo mese. Il percorso che condurrà alla stesura del suddetto progetto è iniziato lo scorso autunno, quando l’Ufficio Catechistico ha fatto un’indagine su come viene svolto nelle parrocchie il cammino di Iniziazione Cristiana, allo scopo di avere una fotografia della nostra realtà diocesana nel suo insieme, valutando poi quali sono le scelte educative più determinanti e incisive. Nei primi mesi di quest’anno i risultati di questa indagine sono stati presentati al Consiglio Pastorale Diocesano, che insieme all’Ufficio Catechistico ha elaborato il documento preparatorio su cui hanno lavorato le parrocchie e i vicariati e che è stato presentato all’assemblea. I contributi di questo lavoro saranno raccolti in una prima bozza di progetto su cui si lavorerà durante tutto il prossimo anno pastorale, per arrivare alla sua approvazione e stesura definitiva nel 2011.

E

Il programma dell’assemblea Una volta che i partecipanti si sono iscritti e hanno preso posto, l’assemblea è iniziata con un momento di preghiera e poi il vescovo ha dato alcuni spunti iniziali, tra i quali è emersa la domanda di fondo:

come fare per annunciare il vangelo alle persone che abbiamo davanti? Un compito centrale e determinante per la chiesa è suscitare il bisogno interiore di rispondere alla chiamata di Dio. Questo avviene se si percepisce mediante i sensi spirituali la bellezza di un incontro con il Dio che ama, e si traduce questo incontro nella vita concreta. Ma è ovvio che occorre educare proprio i sensi spirituali, a partire dall’ascolto interiore e profondo della Parola di Dio, fino a rendere la persona in grado di «vedere Dio con le orecchie», come dicono i Padri della Chiesa. L’annuncio del vangelo è una notizia che educa, cioè che porta per mano, conducendo l’uomo fuori dal buio per mostrargli la luce di Dio. Non si può avere evangelizzazione sincera e autentica se questa non è educante. Il vescovo ha colto l’occasione per presentare il suo ultimo libro, «Solo l’amore salva», nel quale cerca di narrare il cuore della fede cristiana secondo la categoria dell’amore. Alla riflessione del vescovo hanno fatto seguito i due interventi di don Fabio Menicagli, direttore dell’Ufficio Catechistico, e di don Andrea Brutto, direttore del Centro Pastorale per la formazione permanente. Don Fabio ha passato in rassegna i risultati dell’indagine svolta tra le parrocchie con i punti di forza della catechesi nelle parrocchie, tra i quali la forte disponibilità a rinnovarsi, e i punti deboli, come la fatica degli educatori-catechisti. L’ultima parte del documento delinea quelle che vengono chiamate le «soglie» di confine tra situazioni esistenziali, che sono delle vere e proprie finestre per far entrare (o tornare) Dio nella propria vita. Le due soglie ritenute prioritarie su cui confrontarsi sono: le decisioni sul proprio futuro nelle giovani generazioni e l’inizio della vita insieme di una coppia. Don Andrea ha ricordato la conversione a cui siamo

chiamati da una pastorale di conservazione a una pastorale di evangelizzazione. Non è certo un tema nuovo, sono anni che se ne parla, ma in passato non abbiamo tratto abbastanza le conseguenze pratiche. La trasmissione della fede infatti non può limitarsi a momenti di forte impatto emotivo ma deve essere educante. È allora fondamentale, nei momenti in cui le persone si immettono in fasi nuove della vita (attraverso le soglie), la figura di un «traghettatore» che accompagni la conversione delle persone, facendo capire che Dio è presente proprio lì, in quei passaggi di vita. Nella parte successiva dell’assemblea i rappresentanti dei vicariati sono intervenuti per riferire ciò che era venuto fuori durante gli incontri svolti nelle varie sedi. I contributi dei vicariati si sono rivelati ben più ampi di quanto ci si aspettava, offrendo molti altri spunti oltre a quelli che il documento preparatorio suggeriva. A questi interventi è seguito un ampio dibattito dove è stata sottolineata, fra le diverse cose, la necessità di stare vicini alle famiglie, di accompagnare le coppie non solo prima ma anche dopo il matrimonio, di tenere presente l’estrema fragilità della famiglia di oggi. I risultati finali… cioè no Al termine del dibattito il vescovo ha raccolto i numerosi stimoli che sono stati dati, sottolineando un dato tipico della nostra società, definita «liquida»: l’antico confine fra credenti e non credenti appare oggi molto più sottile, perciò è vero che la gente fa presto ad allontanarsi dalla fede, ma fa presto anche a riavvicinarsi. L’esigenza di essere accolti e quella di avere relazioni affettive sono i bisogni principali della gente a cui la comunità cristiana può dare una risposta offrendo parrocchie veramente accoglienti ed educanti alla fede. In conclusione è stato chiesto ai partecipanti di fare alcune

fotografie GianlucaTesti

votazioni. La prima è avvenuta tramite un foglio dove si doveva esprimere da una a tre preferenze fra gli undici criteri indicati nel documento preparatorio. I criteri ritenuti fondamentali perché una comunità educhi alla fede sono: 1. la comunità mette al centro l’Eucaristia domenicale; 2. essa educa ad una spiritualità cristocentrica, che fa fare esperienza personale di Gesù e del Vangelo; 3. essa è capace di suscitare un legame fra fede e vita. È stata poi messa ai voti la necessità di passare da una pastorale di conservazione a una pastorale di evangelizzazione, e per alzata di mano è stata votata a grande maggioranza. Infine fra le due soglie, già ritenute prioritarie, delle decisioni sul futuro della vita e dell’inizio di una vita di coppia, è stata votata a maggioranza con voto palese la seconda. Si può parlare di risultati finali dell’assemblea? Direi proprio di no, dal momento che questo lavoro dà vita alle altre fasi dell’elaborazione del progetto diocesano, ma soprattutto perché ognuno di noi è coinvolto in prima persona. Non possiamo aspettarci che altri evangelizzino, il Signore ha donato a noi il suo Vangelo e il nostro compito è testimoniarlo. Invocando l’aiuto di Dio, garantito dalla presenza dello Spirito Santo, la nostra Chiesa, che apparentemente vive una sorta di «menopausa», potrà invece generare molti altri figli.

CAMBI NELLE PARROCCHIE

Le nuove nomine COMUNICAZIONI: Padre Andrea Conti termina il suo servizio nella Diocesi di Livorno per un nuovo incarico nell’Ordine Francescano Don Valerio Barbieri inizia il suo percorso di studi a Gerusalemme all’Istituto Biblico Francescano NOMINE DI NUOVI PARROCI Don Matteo Gioia a S. Agostino Don Cornelio Benchea a S. Matteo Padre Maurizio De Sanctis a S. Rosa Don Abrham Ngouama Responsabile dell’Unità Pastorale Nugola e Parrana S. Martino I Padri dell’ Associazione Rinnovamento Carismatico Servi di Cristo Vivo a Castell’Anselmo VICE PARROCI Don Federico Locatelli a S. Jacopo Padre Ilario D’Cunha a S. M. del Soccorso Don Cristian Leonardelli a S. Andrea (Castiglioncello) Don Gregory Swierkosz a S. Pio X NOMINE ED ALTRI INCARICHI Mons. Paolo Razzauti, delegato Vescovile per la Misericordia di Livorno e Responsabile dell’Unità pastorale della Cattedrale Mons. Giorgio Mangano, giudice del tribunale ecclesiastico regionale Don Felice Munaro, vice cappellano alla Purificazione e Delegato Vescovile per la Visita Canonica alle parrocchie per l’inventario dei beni parrocchiali


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