Domenica 17 gennaio alle 16 Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
17 gennaio 2010
La giornata dei Migranti l tema della Giornata Mondiale delle Migrazioni per il 2010 si concentra sulla figura del minore come speranza per il futuro. Per questo è importante sottolineare che i bambini hanno un diritto fondamentale: hanno il diritto di vivere il proprio futuro e di guardare a questo con fiducia e speranza. Questo è ancora più sentito se il minore è migrante e quindi vive in situazione di precarietà, e aggravato
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se il suo passato è segnato dalla fuga come avviene per il rifugiato. Su questo tema la diocesi di Livorno celebrerà la giornata mondiale delle migrazioni DOMENICA 17 GENNAIO ALLE 16.00 con una celebrazione presieduta dal Vescovo nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo e aperta a tutti gli immigrati di Livorno. L’ufficio diocesano Migrantes invita i sacerdoti e i diaconi della Diocesi a partecipare alla celebrazione.
IL VESCOVO E L’ECOLOGIA UMANA
La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
La bellezza ci salverà! In vista dell’assemblea del Progetto culturale e della Settimana della vita salvaguardare la bellezza del creato» «Simone Oèccorre questo l’appello forte che il Vescovo ha lanciato in occasione della sua prima
Voi sarete testimoni l tema che ispira la riflessione e la preghiera per l’unità dei cristiani quest’anno è la comune testimonianza cristiana come condizione per l’efficacia della missione: «Voi sarete testimoni di tutto ciò» (Lc 24, 48). La scelta è determinata dal fatto che ricorre in questo 2010 il centenario della Conferenza Missionaria, tenuta ad Edimburgo nel 1910. Allora, in quella conferenza delle Società Missionarie protestanti, si pose il problema della divisione fra cristiani nel contesto della missione. Come poter annunciare con efficacia che Cristo ci ha riconciliati, se noi cristiani ci presentiamo divisi alle frontiere della Chiesa? Per coloro che celebreranno l’intera settimana, il tema verrà proposto suddiviso in varie parti per ciascuno degli otto giorni. Il sussidio pone la seguente domanda: come migliorare la testimonianza dei cristiani nel nostro tempo? E suggerisce una modalità per ciascun giorno: - lodando l’Unico Dio che dà il dono della vita e della resurrezione (primo giorno); - comprendendo come poter condividere la nostra storia di fede con gli altri (secondo giorno); - riconoscendo che Dio opera continuamente nelle nostre vite (terzo giorno); - rendendo grazie per la fede che abbiamo ricevuto (quarto giorno); - proclamando la vittoria di Cristo su ogni sofferenza (quinto giorno); - cercando di essere sempre più fedeli alla parola di Dio (sesto giorno); - crescendo nella fede, nella speranza, nell’amore (settimo giorno); - offrendo ospitalità e sapendo riceverla a nostra volta (ottavo giorno).
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L’anno scorso, durante la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, Papa Benedetto XVI ha affermato che la condizione-chiave dalla quale dipende l’intero
messaggio di Cristo Gesù, di «essere una voce sola».
DAL 18 AL 25 GENNAIO
Il programma delle iniziative LUNEDÌ 18 GENNAIO - ore 18.30 presso il Duomo di Livorno Apertura della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani MARTEDÌ 19 GENNAIO - ore 17.00 presso Chiesa Greco- Cattolica (chiesa s. Francesco nella Fortezza Vecchia) Vespro MERCOLEDÌ 20 GENNAIO - ore 18.30 presso la Chiesa Valdese (Via G.Verdi, 15) Conferenza del prof. Germano Marani dal titolo «La figura ecumenica del dott. Hass» - ore 21.15 presso la Chiesa della Purificazione (Greci Uniti) Concerto degli studenti del Patriarcato russo GIOVEDÌ 21 GENNAIO - ore 16.00 presso la Chiesa Ortodossa Romena (Chiesa della Misericordia in Via Verdi, 57) Vespro VENERDÌ 22 GENNAIO - ore 18.30 presso la Comunità S. Egidio (chiesa S. Giovanni Battista) Preghiera Ecumenica per i giovani organizzata dalla Comunitàdi Sant’Egidio e dalla Chiesa Armena SABATO 23 GENNAIO - ore 19.00 presso la chiesa Avventista (Piazza del Luogo Pio) Preghiera Ecumenica DOMENICA 24 GENNAIO - ore 10.30 presso la Chiesa Valdese (Via G. Verdi, 15) Culto Ecumenico e a seguire Agape comunitaria
progresso del movimento ecumenico è la nostra conversione personale, una conversione seria, profonda, dalla quale nessuno può esimersi. La Settimana di preghiera ci invita a riflettere pertanto sulla nostra conversione: quanto siamo aperti, quanto siamo testimoni del Cristo Unico Pastore e quanta imperfezione umana ancora è presente all’interno delle nostre chiese, quanto imperfetto e confuso ancora è il suo gregge. L’orgoglio e l’egoismo, o peggio ancora la convinzione di aver raggiunto la perfezione quasi assoluta (certa mancanza di apertura alla conversione), stanno alla
radice delle separazioni tra le chiese nel corso dei secoli. La mancanza di sensibilità e attenzione ci ha portato ad essere sordi dinnanzi alla voce dell’altro nel suo contesto socio-culturale, per forza di cose diverso dal mio. In passato, chiusure di fronte al soffio dello Spirito di Dio, universale e immenso, hanno portato la nostra Chiesa sulla via di dolorose divisioni. Per questo motivo oggi nessuno può vantarsi di fronte all’altro, ma dobbiamo, come diceva Papa Giovanni Paolo II, vergognarci nel XXI secolo del fatto che ancora sia esistente tra i cristiani una divisione e cercare insieme, in un mondo sempre più sordo di fronte al
Anche quest’anno a Livorno, l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo, il CeDoMei, le chiese protestanti e ortodosse, hanno lavorato insieme per offrire alle proprie comunità di fedeli un’ulteriore occasione di scambio spirituale. La Settimana ecumenica è sempre frutto di preghiera e intenso lavoro, svolti nei mesi che la precedono. Possiamo vedere così come il frutto dello Spirito che ci unisce in Cristo, e nei diversi percorsi, ci unisce in un’unica preghiera. Alleghiamo la locandina con gli avvenimenti, le preghiere, le conferenze, i concerti previsti durante la settimana, nella speranza che rispondiamo tutti assieme al desiderio di Cristo: «perché siano una cosa sola». La presenza a Livorno durante quest’anno della Chiesa Armena e della Chiesa Ortodossa Russa (Patriarcato di Mosca) è significativa e ci fa capire quanto non soltanto noi (opinione molto popolare e diffusa) bussiamo alle porte dell’«altro» chiedendo il dono dell’unità, ma tutti quanti desiderano e compiono passi e sforzi personali nel nome di Cristo per superare i limiti e le frontiere venutesi a creare in passato, talvolta causati da pregiudizi. Essi compiono sforzi perché ci credono, pregano affinché possiamo dare un’unica testimonianza della salvezza, quella desiderata da Cristo: «un Pastore con un solo gregge». Don Piotr Kownacki, Ufficio pastorale diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso Nella foto un momento degli auguri natalizi del Vescovo alle confessioni religiose della città, avvenuti proprio nel giorno dell’inaugurazione del secondo lotto del museo diocesano,
omelia dell’anno, quella tradizionalmente ispirata al Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace. In questa occasione monsignor Giusti affronta temi sociali fondamentali come è successo nel 2009 quando propose una riflessione approfondita sulla crisi economica che si stava manifestando in quei mesi e tracciò le linee di fondo del Progetto Culturale della Chiesa livornese che sintetizzò efficacemente nello slogan «Verso Livorno città ideale». Nel 2010 ha fatto riferimento alla preziosa enciclica sociale «Caritas in veritate», pubblicata nei mesi precedenti da Benedetto XVI; l’ha citata nella parte che esprime il concetto di ecologia umana: «Il degrado della natura è infatti strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana – ha scritto il Papa -: quando l’ecologia umana è rispettata dentro la società, anche l’ecologia ambientale ne trae benefico». «Occorre salvaguardare un’autentica «ecologia umana» - ha detto monsignor Giusti - che affermi con rinnovata convinzione l’inviolabilità della vita umana in ogni sua fase e in ogni sua condizione, la dignità della persona e l’insostituibile missione della famiglia, nella quale si educa all’amore per il prossimo e al rispetto della natura». Valori forti che la Chiesa deve saper testimoniare nella cultura del nostro tempo con convinzione ed entusiasmo. Quell’entusiasmo che traspare dalle parole con cui il vescovo Simone ha commentato la domanda di Dostoevskij «La bellezza salverà il mondo ?» dicendo «è vero che l’incontro con una bellezza traboccante è ciò che aiuta ad incamminarsi verso la redenzione. Tanti – ha proseguito - trovano tranquillità e pace, si sentono rinnovati e rinvigoriti quando sono a stretto contatto con la bellezza e l’armonia della natura. Prima che il vero e il bene, gli uomini percepiscono il bello. Vi è una sorta di reciprocità: nel contemplare il creato, noi constatiamo che Dio, tramite il creato si prende cura di noi, eppure nonostante questa sensibilità umana, con quanta avidità e stoltezza altrettanto umane, sciupiamo ogni giorno le bellezze che ci circondano!» Fondando la sua riflessione sul magistero della Chiesa che da anni richiama l’attenzione sulla relazione tra il Creatore, l’essere umano e il creato, il Vescovo ha fatto un esplicito riferimento alle scelte politiche della nostra città in tema di energia, auspicando «che si lasci spazio al nuovo, ma senza dimenticare la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente: si dovrà mettere in campo tutta l’intelligenza e la cura possibili perché certe decisioni come l’installazione di un rigassificatore siano veramente un beneficio per Livorno e non una cambiale a scadenza». Su questi temi sociali certamente il Vescovo ritornerà nel corso del 2010, già a partire della prossima assemblea del Progetto Culturale del 18 gennaio, a cui ha invitato numerosi intellettuali livornesi allo scopo di approfondire questi argomenti anche alla luce della recente enciclica “Caritas in veritate”. Una linea, già inaugurata nel 2009, che trova una conferma immediata nelle prime settimane del 2010 e si svilupperà in modo ancora più ampio in occasione della Settimana della Vita programmata in febbraio e di cui daremo ampia notizia nel prossimo numero. n.s.