IL GRANELLO di senape Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
29 maggio 2011
di monsignor Ezio Morosi
Se guardo il cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che Tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi? (SALMO 8, 4-5)
Il cielo è simbolo di dio, guardare il cielo è guardare il Padre celeste, è sentirci suoi figli. Se mi apro a quella relazione di amicizia che dio mi ha offerto come suo grande dono, se guardo il cielo, cioè se vivo questa alleanza, se vivo per Lui, per il Signore ch mi ha creato, nella sua grazia, lontano dal male, allora comprendo chi sono, la mia dignità. Per noi il cielo è il punto di partenza e il punto di arrivo della nostra vita: tutto parte dal Signore e tutto è orientato a Lui.
IL MARTIRIO: un atto di amore totale
Speciale Festa patronale
DOMENICA 5 GIUGNO A S.LUCIA
È ancora tempo di Assemblea diocesana A PARTIRE DALLE 15.30, LA PREGHIERA, L’INCONTRO DEI DELEGATI E IL CONFRONTO
Il Progetto educativo diocesano: dal confronto alla definizione di un testo base on la prossima Assemblea Diocesana C terminerà la fase di ascolto delle parrocchie, dei Vicariati e delle Consulte
Dalla storia una preghiera a S. Giulia ittà gemma d’Etruria C in cui risplende ricco di merci l’amico porto; hai molto di raro pregio nel tuo grembo accolto... Ma più di gloria e onore in te discende perché Giulia la Diva, a te rivolto tiene il pensiero e contro al crudo e al folto stuol di sciagure, s’arma e ti difende… fortunata Città, perché tu sola d’haver Giulia in tuo prò, ti puoi vantare. Sarai sempre sicura in terra e in mare… ” (tratta dall’antica benedizione del mare che veniva fatta proprio nella festa patronale, si ringrazia l’Associazione «Amici delle Barche» di Livorno, per la prima volta presenti a S. Giulia, per avercela fatta riscoprire)
roprio nel giorno della festa patronale, in cui si ricorda il martirio della giovane Giulia (quest’anno trasmessa in diretta per la prima volta su Granducato TV), il Vescovo ha voluto ricordare tutti quei cristiani che ancora soffrono la persecuzione, spesso nell’indifferenza generale, anche delle organizzazioni umanitarie. Riportiamo per intero l’omelia di monsignor Giusti, per restituire ai fratelli cristiani d’Oriente l’attenzione e la preghiera anche dei nostri lettori.
P
cristiani in Medio Oriente Inazioni, stanno subendo discrimie innumerevoli sofferenze. La violenza nei confronti di chi crede nel Vangelo avviene nell’indifferenza generalizzata dell’Occidente anche sovente purtroppo delle comunità parrocchiali dove nemmeno si seguono e si prega per le vicende drammatiche di tanti nostri fratelli. Non si possono lasciare i cristiani di quelle terre soli e
in balia del terrore e dei soprusi. Un Vescovo non può tacere. La verità dei fatti deve essere riconosciuta e non taciuta. Dobbiamo riconoscere con dolore e denunciare con la mite forza del vangelo le discriminazioni che in Medio Oriente subiscono i cristiani. Esse hanno conosciuto livelli di massima preoccupazione, specie in Iraq e in Egitto. Penso ad un sacerdote siro-
cattolico di Mossul, che recentemente ha perso il padre e due fratelli in uno stesso atto di violenza o ai tremendi attentati alle Cattedrali di Bagdad o del Cairo. Siamo purtroppo tornati alla «multitudo ingens», attestata dall’Apocalisse e ripresa dall’antica liturgia per inneggiare ai martiri che fecondarono col loro sangue gli inizi del cristianesimo a Roma. Tanti Paesi del mondo però, soprattutto dell’Oc-
cidente, che è cristiano almeno storicamente, sembrano assistere alla loro immolazione in una tristissima indifferenza. L’opinione pubblica e i responsabili delle nazioni del mondo, persi talora in problemi molto più secondari, dovranno richiamare a tutti, sulla verità dei fatti drammatici in atto in tanti paesi. L’urgenza del rispetto dei diritti fondamentali, e tra questi quello di una reale libertà religiosa è come la cartina di tornasole di ogni altra libertà, perché difende l’intimo della persona, la coscienza, dalla quale scaturisce l’irrinunciabile riferimento a Dio. Su questi temi vorremmo sentire una voce forte e chiara sia di gruppi che in città
riflettono sulla libertà religiosa sia e soprattutto delle comunità mussulmane le quali richiedono giustamente un loro luoghi di culto in Livorno ma al momento si caratterizzano per il loro silenzio su queste drammatiche questioni . Come vorremmo averli al nostro fianco in questa battaglia per i diritti umani insieme a tutte le altre organizzazione internazionali per i diritti umani. Come vorrei aver perso alcuni loro comunicati o non ricordarmi di alcune loro manifestazione a favore dei perseguitati cristiani in medio oriente. La persecuzione è talmente violenta e colpisce fortemente le più antiche Chiese, al punto che rischiano di estinguersi là dove sono nate. È una tremenda ingiustizia verso l’Oriente che vede vanificarsi un’essenziale componente della sua identità multireligiosa. (continua a pag.II) Foto di Elia e Daniele Pappalardo
sul Progetto Educativo. Successivamente vi lavoreranno ancora il Consiglio Pastorale Diocesano e il Consiglio Presbiteriale per arrivare quanto prima alla stesura definitiva e alla sua promulgazione. È quindi la prossima assemblea un’occasione importante per migliorare ulteriormente la bozza del Progetto Educativo Diocesano. Il Programma dell’Assemblea Ore 15,30 La Preghiera Preghiera allo Spirito, invocazione del dono della saggezza e meditazione del Vescovo Ore 16.30 L’Ascolto I delegati di ogni Vicariato, nonché del Consiglio Pastorale Diocesano, della Consulta delle Aggregazioni Laicali, della Consulta Diocesana di Pastorale Giovanile e della Consulta di Pastorale Familiare espongono le loro osservazioni su tutto il documento o le loro proposte di mozione (sostitutiva, integrativa, o soppressiva) in merito a singoli paragrafi della sola Parte Normativa presente in ognuna delle quattro schede del Progetto Educativo. (Coordina il Segretario del Consiglio Pastorale Diocesano) Ore 17.30 Il dibattito sulle mozioni I membri dell’assemblea si confronteranno sulle tesi contenute nelle varie mozioni (esse saranno presenti per iscritto nella cartella dell’assemblea) al fine di manifestare in merito alle medesime un orientamento dell’Assemblea. (Vicariati, Consulte e Giunta del Consiglio Pastorale Diocesano potranno presentare mozioni per iscritto alla Segreteria Vescovile sino a martedì 31 maggio ) Ore 18.30 La consegna e la preghiera conclusiva Il Vescovo presenta e consegna ai partecipanti all’Assemblea Diocesana il libro «Educare con il Cuore di Dio». È un compagno di viaggio per ogni educatore, una sorta di breviario, affinché egli legga gli Orientamenti pastorali della CEI «Educare alla vita buona del Vangelo», li medititi, li faccia propri e assuma conseguenti atteggiamenti educativi personali e comunitari.