La Settimana - n. 21 del 6 giugno 2010

Page 1

Serra Club: il nuovo consiglio direttivo l Serra Club ha eletto nell’ultima assemblea dei soci il nuovo consiglio direttivo per l’anno sociale 2010/2011. La presidenza del Club sarà assunta dal Dr. Luca Mastrosimone, medico chirurgo, specialista in otorinolaringoiatra, dirigente medico presso l’unità operativa di otorino dell’ospedale di Livorno. Mastrosimone subentrerà al Dr. Luca Baroncelli, attualmente in carica. Il cambio di consegne si svolgerà mercoledì 9 Giugno alle 20.30 presso il ristorante «La Barcarola» con la partecipazione delVescovo Simone Giusti e di altre autorità cittadine. Gli altri membri del consiglio direttivo sono:

I

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

6 giugno 2010

Insieme per c o n o s c e re e c o n s e r va re

Vice presidente ai programmi: Patrizio Benvenuto Vice presidente estensioni: LucianoTrinchese Vice presidente vocazioni: Donato Lo Re Vice presidente comunicazioni: Paolo Lugetti Segretario: Daniela Musumeci Tesoriere: Piergiacomo Doni Cerimoniere: Alessandro Bassi Luciani Consiglieri: Paola Bertini, Giuseppe De Paruta, Giovanni Mancusi

Per un giorno Livorno è stato il cuore del patrimonio culturale della Toscana. Relatori prestigiosi e grande partecipazione per il Convegno promosso da monsignor Giusti e da «Memoria Ecclesiae»

Intesa tra Regione e Vescovi Toscani per la tutela dei beni artistici DI

GIULIA SARTI E FLAVIA MARCO

na vasta platea,vasta per numero, provenienza e tipologia. Frati, sacerdoti, esperti e meno esperti arrivati da tutta la Toscana. Ad accomunarli la passione per l’arte o anche solo la consapevolezza del patrimonio immane che la nostra regione possiede. E possedere è una responsabilità. La responsabilità di chi deve custodire queste opere nel tempo.

U

BETORI:«COLLABORARE PER VALORIZZARE» Da qui il tema scelto: «Conoscere per conservare. Conservare per conoscere». Monsignor Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, ma anche presidente della CET(Conferenza Episcopale Toscana), aprendo il convegno ha sottolineato la funzione ecclesiale del patrimonio artistico che affida alle immagini i messaggi da trasmettere e che mentre pone davanti alla bellezza può scuotere le coscienze degli spettatori. Lui è anche il primo a parlare di «collaborazione», parola chiave di tutto il dibattito. Collaborazione tra diocesi perché insieme contribuiscano a rendere fruibili le opere di modo che esse non vengano rimosse dai loro luoghi di origine facendo perdere parte della loro identità.

della Commissione CET per i beni culturali - c ’è bisogno di sinergia tra Diocesi, Enti locali, Regione e Uffici ministeriali per trovare insieme le soluzioni migliori ai problemi non solo di carattere economico, ma anche burocratico. Non è facile lavorare in un quadro che non prevede agevolazioni per chi si occupa di restauri di immobili e che presume lunghe procedure per ottenere risposte da parte degli enti». «Il modo migliore per conservare - ha proseguito la dottoressa Ragni, Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggisticiè la conoscenza. Il che vuol dire sapere come intervenire sul bene per poter fare un’opera di manutenzione che possa evitare così un futuro restauro ben più problematico». I lavori della mattinata si sono conclusi con gli interventi della dottoressa Toccafondi (Soprintendente Regionale per i beni archivistici) e della dottoressa Silla (Dirigente del Settore Biblioteche, Archivi e Istituzioni Culturali della Regione Toscana), che dopo una breve storia sulla formazione di archivi e biblioteche ecclesiastiche, di cui la nostra regione conta un certo numero, hanno ancora una volta sottolineato l’importanza della cooperazione che possa ottimizzare le risorse e le competenze in modo che si possa garantire così la

fotografie Giusy D’Agostino

nostro patrimonio identitario. L’impossibilità per il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di essere presente fisicamente non gli ha impedito di partecipare mediante una lettera che è stata letta nella sala del convegno: centrale è l’attuazione di quella «leale collaborazione» prevista dal decreto legislativo 42/2004 principio, questo, posto alla base della legge da poco approvata, il Testo Unico del 2010, per cui, però, manca ancora il regolamento ed il nuovo Piano della cultura per la compilazione dei quali la Regione ha intenzione di sviluppare il più ampio confronto con tutti i soggetti. Rossi ha sottolineato, poi, l’importanza della costituzione di una commissione «Il modo migliore per conservare è la regionale per i beni culturali e la conoscenza. Il che vuol dire sapere come necessità di un approfondimento specifico condotto da Regione, CET intervenire sul bene per poter fare un’opera di ed ANCI Toscana di cui egli stesso manutenzione che possa evitare così un futuro vuole rendersi promotore.

PAOLUCCI: «SALVARE LA BELLEZZA» A introdurre il tema vero e proprio con le parole di chi fa il proprio lavoro con profonda passione, il prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e presidente di «Memoria Ecclesiae», si è soffermato sui quattro pilastri che secondo lui reggono tutta la funzione educativa dell’arte sacra: restauro ben più problematico» la rivelazione di Dio, la scienza degli uomini per conoscere le cose, la legge che regola la vita e la bellezza. Tutti concetti che si trovano raffigurati nella salvaguardia del patrimonio. Perché forse stanza della segnatura voluta da papa Giulio non si può dire che un libro o un II in Vaticano e affidata a Raffaello. documento archivistico siano belli e «Nella nostra civiltà -ha proseguito il affascinanti come un quadro, ma essi ci professore - dobbiamo però ribaltare l’idea permettono di legarci al passato e di fare tanto cara a Dostoevskij che la bellezza memoria della nostra identità. salverà il mondo e fare in modo che sia l’uomo a salvare la bellezza perché, come ha Il primo intervento del pomeriggio è stato ricordato anche il papa qualche tempo fa, quello di monsignor Stefano Russo, essa ha un ruolo consolatore che può direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni contribuire ad arricchirlo e avvicinarlo alla Culturali Ecclesiastici della CEI, che ha felicità». posto l’accento sulla necessità di una Purtroppo le sue parole che come per magia collaborazione tra proprietari dei beni e trasportavano il pubblico in quella stanza istituzioni, collaborazione che può passare meravigliosa, si devono scontrare con la soltanto attraverso lo spirito di servizio, di realtà del nostro momento storico: è dialogo e di confronto che deve attraversare l’avvocato Luciano Barsotti, presidente della tutti i tre livelli di collaborazione, quello Consulta Fondazioni Bancarie Toscane che locale, quello regionale e quello centrale. parla del calo delle risorse economiche in Fondamentale è anche, per monsignor atto. Russo, l’attenzione a non cadere nell’errore di considerare i beni ecclesiastici come un GIUSTI:«SINERGIE TRA DIOCESI E problema o come una risorsa essendo ISTITUZIONI» questi, in realtà, semplicemente parte della «Proprio per questo motivo – ha affermato nostra vita, il che ci obbliga di fatto a Monsignor Giusti nei panni di Presidente doverci occuparsi di loro per mantenere il

COSIMI: «FORMARE I GIOVANI AD AMMIRAREL’ARTE» A seguire l’intervento di Alessandro Cosimi in qualità, non soltanto di Sindaco di Livorno ma, soprattutto, di presidente dell’ANCI Toscana, che ha precisato l’importanza di attivare questa necessaria collaborazione di rete il più velocemente possibile per evitare che questa opportunità, invece di moltiplicare le possibilità in realtà le diminuisca. Un pensiero sentito anche all’importanza della scuola nella formazione di una matura concezione dell’arte nelle nuove generazioni. È stato il dott. Giuseppe Villa a portare i saluti del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi. Nelle sue parole la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale posseduto dalla Chiesa e della responsabilità del governo di mantenerlo per le generazioni successive. Grande fiducia nell’incontro che avverrà il 5 luglio tra tutti i soprintendenti regionali ed un estemporaneo richiamo a superare gli schieramenti politici nell’approcciarsi a problemi di questo tipo hanno concluso il suo intervento. Bruno Santi dell’Osservatorio Giuridico

della CET ha riportato la questione alla concretezza ricordando il fallimento di molte iniziative collaborative ma riconoscendo in questa nuova normativa un motivo di speranza. RAVENNI: «VERSO UN PIANO REGIONALE DELLA CULTURA». Sincero ringraziamento ed apprezzamento per l’iniziativa del vescovo Simone Giusti hanno aperto l’intervento del dottor Gianbruno Ravenni, coordinatore dell’Area Cultura e Sport della Regione Toscana il quale ha chiarito il concetto di cooperazione così come viene inteso nella legge 42/2004 ovvero non più come un concetto di valore personale e individuale bensì come un concetto di valore giuridico su cui si basa l’equilibrio giuridico della normativa. Ha poi puntualizzato come lo spazio d’azione di questa cooperazione sarà il momento della concertazione del Piano della cultura nel quale verranno stabiliti i progetti che la Regione dovrà sostenere. Nel frattempo, è necessario cercare di recuperare al meglio i fondi già investiti secondo il piano stipulato dalla precedente amministrazione regionale. LE NUOVE COMMISSIONI CET A conclusione del convegno ecco il momento più atteso: l’inaugurazione da parte del vescovo Simone Giusti, presidente della commissione CET per i Beni Culturali, delle tre commissioni paritetiche (Beni architettonici e sistemi informatici connessi, Musei e valorizzazione dei beni culturali incluso il settore dei beni mobili, Beni librari, archivistici e Istituzioni culturali) seguendo la triplice partizione dei settori dell’Assessorato. Qui, ha spiegato Giusti, collaboreranno i delegati regionali, dell’ANCI e i delegati di ogni diocesi insieme ai rappresentanti delle diverse famiglie religiose per riuscire davvero a sviluppare un piano efficace di interveneti. Prossimo obiettivo, poi, la formazione di un Comitato di indirizzo regionale per dirimere su tutte quelle questioni che esulano dalle tre commissioni o che le tagliano tutte trasversalmente, Comitato questo che potrebbe, come ha suggerito Ravenni, essere l’approdo del convegno di oggi, la manifestazione dell’intesa raggiunta tra CET e Regione Toscana.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
La Settimana - n. 21 del 6 giugno 2010 by Diocesi di Livorno - Issuu