IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi
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Certe parole bisognerebbe cancellarle dal vocabolario, perché scriverle è già tradirle! Certe parole bisognerebbe non pronunciarle per non deformarle. E poi, sulle labbra e sul vocabolario, anche se tradotte nella forma più obiettiva sono…ferme e statiche; e perdono così tanta della loro forza. No, certe parole come povertà, o meglio, miseria, bisogna solo incontrarle per capirle; e forse, anche dire di averle incontrate nella realtà, è ancora poco! Si, perché la miseria in cui mi sono imbattuto mi ha trascinato in un vortice, sempre più profondo e oscuro; e quando credevo di aver toccato il fondo, nuove sofferenze e più vaste si presentavano, capaci di trascinare tante creature e popoli interi. È un fantasma carico di morte e di umiliazione di ogni genere la miseria. Per le vie del mondo, 1983- Una missione d’accoglienza
lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
1 giugno 2014
LINEA di Pensiero
L’evangelizzazione inizia in famiglia
S
ndare per le strade e saper veA dere le ferite della gente. Essere samaritani che vedono, che sono mossi da compassione, che sanno chinarsi e offrono risposte. Abbiamo bisogno di entrare con timore e tremore a porte spalancate nella parabola del samaritano, un breve ed intenso compendio di tutto il Vangelo. Facciamo questo e vivremo, infonderemo vita alle nostre città pervase dalla nebbia dell’indifferenza. Saremmo finalmente capaci di incontrare un Dio che è sempre sulla strada. E che attende di essere accolto.
A settembre la nuova lettera pastorale di monsignor Giusti, in sintonia con il Sinodo straordinario dei Vescovi di tutto il mondo sulle tematiche della famiglia
DALLA LETTERA PASTORALE i intitola «La famiglia vive il primo annuncio ai figli» la nuova lettera pastorale che il Vescovo sta scrivendo e che consegnerà il prossimo 8 Settembre, alla ripresa dell’anno pastorale. In sintonia con l’operare della Chiesa universale che dedicherà il Sinodo straordinario proprio alle tematiche della famiglia, lo scritto del pastore della Chiesa livornese vuol essere un puntare l’attenzione sull’evangelizzazione e l’educazione alla risposta di fede, nella prospettiva di come si vive questo aspetto della vita proprio in famiglia. «Continuiamo a camminare nel solco che abbiamo tracciato, ormai da diversi anni, attraverso il Progetto Educativo Diocesano –afferma mons. Giusti nell’introduzione- In esso abbiamo definito, come ambito da privilegiare, quello della famiglia e appunto su “chiesa domestica e evangelizzazione” vorremo incentrare l’azione pastorale nel prossimo anno. La Chiesa tutta, per due anni, vivrà due Sinodi sulla Famiglia, la Diocesi di Livorno seguirà con attenzione la riflessione e la ricerca in atto, in attesa che il Santo Padre offra poi il suo magistero in proposito». «Questa Lettera Pastorale – continua - è un invito alla Chiesa di Livorno a mettersi anch’essa in riflessione e ricerca su alcune specifiche tematiche. Espone alcune considerazione su alcuni ambiti e propone un discernimento comunitario in vista di nuove scelte pastorali da compiere. E’ quindi una lettera che apre un dibattito e si mette in ascolto di tutti». Momento specifico per parlare comunitariamente di questo percorso ecclesiale sarà il Convegno Diocesano del prossimo 5-6-7 ottobre ed infatti nella lettera sono a disposizione numerosi spazi
di Luca Lischi
II LEGAME PERSONA-FAMIGLIA È FORSE NELLA VITA UMANA UNA DELLE RELAZIONI PIÙ RICCHE E MISTERIOSE
VERSO UN BALLOTTAGGIO STORICO
Il semplice ma sconcertante fatto che ogni persona deve il proprio esistere a due altre persone indica sia il mistero della persona sia il mistero della famiglia che si costituisce proprio in questa nuova relazione a tre. In questa luce la coppia si manifesta origine naturale di ogni persona. Conoscere la persona in modo sapienziale vorrà dire guardarla alla luce della sua origine, vale a dire alla luce della coppia. Nella misura in cui conosciamo la coppia, potremo avvicinarci al mistero della persona umana
I poveri e la scelta del nuovo sindaco
L’ACCOMPAGNAMENTO DELLE PERSONE CHE CONVIVONO Oggi molte coppie si presentano a chiedere il matrimonio cristiano e a compiere il cammino di preparazione in una condizione di convivenza. È una situazione che richiede un’ulteriore riflessione, per assumere un criterio pastorale unitario e appropriato. Se da una parte dobbiamo accompagnare per tutto il tempo possibile le coppie già conviventi che chiedono il matrimonio cristiano, perché comprendano la realtà del sacramento che chiedono e si rafforzino nell’amore, dall’altra non possiamo rassegnarci a un generale senso di impotenza di fronte al dilagare di un fenomeno che coinvolge sempre più persone verso le quali la comunità cristiana deve sviluppare una prudente attenzione pastorale.
bianchi, sotto i vari ambiti, in modo che chi legge il documento possa appuntarsi alcuni concetti da riproporre poi nell’ambito del Convegno. Gli ambiti di riflessione e ricerca a cui la lettera dedica capitoli specifici sono: La genesi di una famiglia cristiana I percorsi di formazione verso la famiglia cristiana Quale proposta ai conviventi sovente credenti e anche praticanti? Nascita e sostegno alla famiglia cristiana Il gruppo giovani coppie: stile, metodologia, aree tematiche I figli dono di Dio Il discernimento di coppia nell’apertura alla vita I genitori e la responsabilità delle scelte che sono comunque chiamati a compiere Il discernimento verso il battesimo del figlio La Comunità Cristiana e la preparazione al battesimo: una proposta La Comunità accompagna le
famiglie nei primi anni di vita del figlio Le tappe da promuovere nell’arco 0-3 anni Lasciate che i bambini vengano a me: una proposta di evangelizzazione I genitori primi ma non esclusivi evangelizzatori dei figli: il ruolo dei nonni e degli altri parenti, in primis i fratelli più grandi Il ruolo della Comunità Cristiana E se i genitori non sono sposati in Chiesa e non sono neppure credenti? L’importanza della scuola cattolica nell’evangelizzazione dei bambini Una proposta educativa per tutti i bambini: la scuola materna parrocchiale L’Oratorio Una proposta educativa per tutti i bambini battezzati e non Argomenti diversi dunque, che lasciano sicuramente spazio ad ulteriori riflessioni e approfondimenti, che chiedono il contributo della Chiesa livornese. c.d.
I beni essenziali: lavoro, casa e famiglia DI
NICOLA SANGIACOMO
uesta volta per eleggere il loro Q sindaco i livornesi dovranno andare a votare una seconda volta: non era mai successo che nelle elezioni amministrative cittadine si arrivasse al ballottaggio. Un fatto storico: dal dopoguerra infatti la scelta di chi avrebbe amministrato il Comune non era mai stato messa in discussione dall’esito elettorale: nelle sue varie forme e denominazioni ha sempre prevalso in modo netto il partitone di sinistra. Questa volta la frammentazione di partiti e liste (undici candidati sindaci) e la crescita di movimenti nuovi non catalogabili nelle categorie tradizionali di sinistra, centro o destra ha portato gli elettori livornesi a non dare la maggioranza assoluta ad un candidato. Un risultato clamoroso e controtendenza se si pensa al trionfo riportato dal Partito Democratico a livello nazionale e praticamente in tutti i comuni e regioni dove si è votato per le elezioni amministrative. Marco Ruggeri candidato sindaco del Pd, sostenuto anche da altre quattro liste (Sel, Idv, Socialisti e una lista civica), ha raggiunto quasi il 40% dei consensi (39,92 per la precisione), il 16% in meno di quelli ottenuti dal solo PD nelle elezioni europee che si sono svolte nello stesso giorno. L’elezione del nuovo sindaco di Livorno si presentava già alla vigilia come una sfida storica. Tanti candidati come in questa occasione non c’erano mai stati; la sfida era al blocco politico che ha governato la città praticamente da settanta anni, dalla fine della seconda guerra mondiale. Dopo le elezioni politiche del 2013, che avevano fatto parlare qualcuno di un tramonto rosso, questa tornata elettorale si presentava molto incerta, ma l’effetto Renzi avrebbe potuto confermare l’egemonia del PD anche in questa occasione. Qualche presagio negativo per
il PD si poteva però trarre dalla rinuncia dell’ultima ora del Presidente del Consiglio a chiudere personalmente la campagna elettorale livornese come è successo invece a Firenze e Prato. Sarà l’ingegnere aereospaziale Nogarin. espressione del Movimento Cinque Stelle, a sfidare Ruggeri, già capogruppo del PD in Consiglio Regionale, per diventare sindaco. Una situazione inedita a Livorno che presenta parecchie incognite, anche se il vantaggio di Ruggeri al primo turno è molto corposo (quasi il 20%) avendo raccolto più del doppio dei voti di Nogarin. Sarà fondamentale il ruolo degli elettori della lista civica Buongiorno Livorno che, con Andrea Raspanti, ha conteso il secondo posto al Movimento fondato da Grillo raccogliendo oltre il 16% dei voti. Deludente il risultato del centro destra che, con almeno quattro candidati sindaco che facevano riferimento a quell’area, non ha raggiunto numeri significativi al primo turno e non sembra quindi prevedibile che possa risultare determinante al ballottaggio. Dietro questi freddi numeri la crisi profonda di una città in cui la povertà aumenta ogni giorno come hanno potuto verificare di persona i vari candidati sindaco quando, su invito della Caritas diocesana, hanno partecipato alla consegna dei pacchi alimentari alle famiglie bisognose. Una situazione dinanzi alla quale la politica non può rimanere indifferente, come ha affermato con forza il Vescovo Simone in occasione della festa di Santa Giulia. Nei giorni che precederanno il ballottaggio che deciderà chi sarà il nuovo sindaco di Livorno sarà importante capire quali impegni i due candidati intendono prendere per affrontare la questione della povertà a Livorno. Una questione che si deve concretizzare nell’operare per far avere a tutti un lavoro, una casa e una famiglia. Gli elettori potranno così compiere la loro scelta più consapevoli.