La Settimana n. 22 del 8 giugno 2014

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IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

8 giugno 2014

Voglio aggiungere però una parola che si rivolge soprattutto a chi ha la "fortuna" di avere un lavoro. Se è vero che il lavoro deve essere sempre "rispettato" da una economia non solo mirata al profitto ed insieme dall’intervento di una politica previdente e autorevole, p altrettanto vero che il lavoro deve essere "amato". Forse, anche per salvare l’occupazione, non basta che chi lavora…in qualche modo lavori. Bisogna "amarlo" il lavoro : per difenderlo nella sua dignità dalle ingiustizie, dalla insicurezza dell’ambiente, dall’artidità dei rapporti; per scoprirlo nei suoi fini di collaborazione a tutta la Società; per svolgerlo non come lavoro forzato solo in vista di una vacanza estiva; per offrirlo onestamente, quanto onestamente deve essere retribuito; per presentarlo ai giovani come un valore personale e sociale. Rispettare e amare il lavoro, 1990- Una missione d’accoglienza

Speciale elezioni del sindaco

Domenica 8 giugno si torna alle urne per eleggere il sindaco di Livorno.

Chi vuol esser... PRIMO CITTADINO a scelta del prossimo sindaco passa attraverso un ballottaggio tra due candidati: una situazione inedita a Livorno che porta gli elettori a scegliere tra due sole persone chi guiderà la prossima amministrazione comunale. Come abbiamo fatto prima delle elezioni amministrative, abbiamo pensato di proporre un confronto tra i due candidati sulle questioni che riteniamo essenziali per il futuro governo della città e lo abbiamo fatto attraverso alcuni video che in questi giorni sono stati pubblicati online sul blog «La Settimana tutti i giorni». Le risposte che abbiamo raccolto da Marco Ruggeri e Filippo Nogarin sono tuttora disponibili per chi non le avesse ancora viste; con questa iniziativa pensiamo di offrire un servizio utile a chi vuole farsi un’idea personale su chi votare il prossimo 8 giugno, superando il sentito dire o il giudizio di seconda mano. Ai due candidati abbiamo posto le stesse domande:

L

1. Come sostenere l’occupazione a Livorno: cosa intende fare come sindaco al proposito? 2. La famiglia ha limitato i danni della crisi: cosa si impegna a fare per sostenerla in particolare per quanto riguarda le imposte comunali, le tariffe dei servizi, l’ambito educativo scolastico? 3. Crede in Dio? 4. Burocrazia amministrativa: quali provvedimenti intende prendere per renderla più snella e amica dei cittadini? 5. Come pensa di affrontare la grave emergenza abitativa che caratterizza la nostra città? 6. Perché vuole fare il Sindaco?

Domande e risposte sulla città e non solo ai due candidati in lizza per il ruolo di sindaco di Livorno 7. Perché uno che non l’ha votata al primo turno dovrebbe votarla adesso? 8. Quali provvedimenti ha in mente per rispondere alla sfida della povertà crescente nella nostra città? 9. Quali sono le priorità che intende affrontare subito da sindaco? Come potete leggere sono domande che riguardano gli ambiti su cui anche il Vescovo ha insistito molto negli ultimi tempi, per farsi voce dei più poveri, di chi in questo momento sta vivendo il dramma della disoccupazione, dello sfratto, è vittima delle lentezze della burocrazia, di chi sta perdendo la speranza. Le risposte dei due candidati sono certo da ascoltare, ci piace metterne in evidenza alcune, tra queste la risposta alla domanda sulle priorità dei primi 100 giorni da Sindaco: Nogarin vorrebbe innanzitutto “sburocratizzare” la macchina comunale perché i cittadini possano avere risposte certe e veloci e contemporaneamente

intercettare fondi, europei, ma non solo, per portare nuova linfa alla città, per realizzare progetti non con soldi provenienti da una ulteriore tassazione dei cittadini, quanto piuttosto con contributi dall’esterno. Ruggeri invece sottolinea il lavoro come priorità ed in particolare fa riferimento al turismo e al piano congiunto con Collesalvetti per rilanciare le aree industriali disponibili e al porto per velocizzare il problema degli escavi. Alla domanda sulla povertà crescente, invece i due candidati hanno risposto in modo diverso: Nogarin pensa a far crescere il lavoro innanzitutto per regredire la situazione di povertà in cui Livorno si trova e fa riferimento all’welfare di comunità, con il progetto "Livorno bene comune", per mettere al centro l’individuo e suscitare nuova solidarietà tra le persone. Ruggeri invece vorrebbe riscrivere il bilancio del Comune per il sociale in modo da attuare iniziative come quella delle family card e attuare un riaccompagnamento delle

LE REGOLE DEL BALLOTTAGGIO Si torna a votare la seconda domenica successiva alla data delle elezioni per scegliere uno tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.

famiglie per uscire dal circolo della povertà. Anche la domanda sul sostegno alle famiglie ha visto risposte diverse: Ruggeri sostiene che il Comune abbia bisogno di ricostruire con le famiglie il percorso di tassazione, il cui gettito va a sostenere soprattutto le spese del sociale, mentre in ambito scolastico ci sia bisogno di ripensare una collaborazione stretta con i privati e il mondo dell’associazionismo. Nogarin invece confessa di non voler fare promesse di nessun genere su tariffe, percentuali fiscali ecc, ma di voler prima vedere il bilancio comunale, eliminare tutti gli sprechi e ridurre al minimo tutti i costi, come è stato fatto a Parma, perché un atteggiamento accorto nella gestione del bilancio potrà sicuramente portare ad una riduzione fiscale importante nei confronti delle famiglie. Tra le diverse domande che riguardavano la città abbiamo voluto inserire anche una questione più personale, che però visto il nostro target ci riguardava da vicino, ovvero se i candidati credessero in Dio. Una domanda che forse ha messo un po’ in imbarazzo entrambi, perché appunto riguardante la sfera più privata. Ruggeri ha semplicemente risposto che non crede in Dio, mentre Nogarin ha rivelato di credere e di affidarsi a Dio nella preghiera, anche se da tempo non è più un assiduo frequentatore della Chiesa. n.s. - c.d.

Marco Ruggeri e Filippo Nogarin a confronto sulle questioni essenziali per il futuro governo della città. Sul blog «La Settimana tutti i giorni» le risposte dei due candidati. IL VESCOVO SULLA SCELTA DEL SINDACO

Risposte chiare su lavoro, casa e burocrazia Nella trasmissione Chiesa Livorno Informa, visibile anche sul sito della Diocesi, mons. Giusti invita a scegliere chi presenta risposte concrete l nuovo sindaco dovrà rispondere ai tanti problemi che ci sono in questa città, in particolare a quelli espressi dai poveri a cui voglio dare voce anche alla vigilia di questo ballottaggio» è quanto ha dichiarato monsignor Giusti nel corso della trasmissione “Chiesa Informa” in onda su Granducato TV. Intervistato da Chiara Domenici su questa vigilia elettorale, il Vescovo di Livorno ha detto: «Io non devo e non voglio assolutamente entrare nelle scelte che faranno con la loro testa gli elettori, ma posso dire che quanto emerso nel confronto che abbiamo fatto con i tutti i candidati sindaco alla Caritas è un po’ poco rispetto alle grandi emergenze che vive questa città a proposito di lavoro, casa e burocrazia». «E’ stato proposto - ha proseguito – infatti di creare una task force per monitorare come vengono spesi i tanti soldi del bilancio comunale destinati al sociale. Ma la politica deve dare risposte concrete alle domande essenziali di tanti cittadini livornesi a proposito del lavoro (come favorire l’arrivo di nuovi imprenditori e di nuove opportunità di occupazione), della casa (come risolvere questa emergenza in modo da evitare che qualcuno sia ancora costretto a dormire in macchina) e della burocrazia (come rendere più trasparenti e semplici le procedure burocratiche per facilitare la vita ai cittadini)». «Gli elettori – ha aggiunto – dovrebbero poter scegliere il sindaco sulla base delle risposte chiare che questi danno alle domande urgenti della città». n.s.

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