IL GRANELLO DI SENAPE per gli sposi Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
24 giugno 2012
NELLA TRASMISSIONE CHIESA INFORMA
La Chiesa ed i tempi difficili
ntervistato nell’ambito della Iinforma trasmissione «Chiesa n. 17», in onda su Granducato Tv e disponibile sul sito della Diocesi (www.diocesilivorno.it), padre Sorge ha così risposto alle domande. EL SUO LIBRO APPENA N USCITO PER LE EDIZIONI PAOLINE, «OLTRE LE MURA DEL TEMPIO», AFFERMA CHE LA CHIESA FA DIFFICOLTÀ AD ADATTARSI AI TEMPI: IN CHE SENSO? «I tempi sono difficili, la crisi è strutturale, siamo di fronte ad un cambio di civiltà, per questo occorre ripensare i modelli, i comportamenti. Anche la Chiesa, nella fedeltà al Vangelo, deve trovare strade nuove. Abbiamo il grande vantaggio di aver avuto il Concilio, i documenti di questo evento sono stati pubblicati, ma dal dire al fare c’è di mezzo il mare! Quindi bisogna avere più coraggio, non avere ripensamenti e paure guardando indietro, avere fiducia nello Spirito, che guida la Chiesa e andare per strade nuove. Capisco la prudenza di chi ha responsabilità nella Chiesa, ma c’è il mondo che aspetta e noi non possiamo tardare». LEI È UN GIORNALISTA, CHE IDEA SI È FATTO DEL PANORAMA ATTUALE DEI MEDIA? «Anche questo è un mondo in trasformazione: bisogna saper usare i nuovi mezzi della comunicazione sociale, ma la cosa più importante resta la credibilità! Non solo i politici, che se non sono credibili fanno solo guai; non solo gli uomini di Chiesa, che se non sono credibili fanno altrettanti guai, ma anche i giornalisti e i comunicatori sociali devono avere una credibilità morale e professionale, perché da questo dipende il loro messaggio e l’utilità del loro servizio». c.d.
La recensione P. BARTOLOMEO SORGE OLTRE LE MURA DEL TEMPIO CRISTIANI TRA OBBEDIENZA E PROFEZIA. CONVERSAZIONE CON ALDO MARIA VALLI ED. PAOLINE 2012 Aldo Maria Valli intervista padre Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo, profondo conoscitore della dottrina sociale della Chiesa e della realtà sociale, politica e culturale italiana. Le domande del vaticanista del Tg1 – non espresse come interrogazioni tout court, ma elaborate come riflessioni su temi e comportamenti – esplorano molti ambiti della società e della Chiesa. Alcune tematiche affrontate nel libro: forme e modalità della “nuova evangelizzazione”; ruolo dei movimenti ecclesiali; laici e laicità nella Chiesa di oggi; formazione dei seminaristi; sacerdozio uxorato (cioè preti sposati) e sacerdozio femminile; rischi del fondamentalismo religioso e del sincretismo; rapporto tra cristiani e atei; ruolo dei cattolici democratici; sopravvivenza del cristianesimo. Ne emerge un ritratto di padre Sorge come una delle voci più originali e ferme in favore di quei valori di solidarietà, rispetto, ricerca del bene comune, che rendono l’uomo “veramente umano”, nonché uno sguardo ampio e articolato sulla società di oggi e sulle tematiche – alcune urgenti e scottanti – che animano la vita della Chiesa
di mons. Ezio Morosi
È bello vedere due coniugi anziani passeggiare tenendosi ancora per mano, come al tempo del fidanzamento, per essere l’uno garanzia e sostegno per l’altro, perché si vogliono bene. Si tengono per mano per esprimere la volontà di stare sempre insieme. Ma il futuro si costruisce nel presente, ora se ne pongono le basi, in un quotidiano lavoro di perfezionamento della nostra personalità, del nostro carattere , eliminando, anche se lentamente perché non è facile, i difetti che ci accompagnano, per rendere sempre più stabile l’affetto che ci unisce, dimostrando di saper affrontare con generosità anche gli inevitabili sacrifici per salvare l’amore dagli “scogli” che potrebbero farlo naufragare.
IL SACRO CUORE DI GESÙ: spiritualità di ogni cristiano Padre Bartolomeo Sorge, ospite della Diocesi, ha offerto al clero e ai partecipanti alla Messa per la giornata diocesana delle comunicazioni sociali, una meditazione sul tema del Sacro Cuore di Gesù proprio nel giorno della festa liturgica
a sostanza della devozione al Sacro Cuore sta nella consacrazione della propria vita a Cristo. La devozione al cuore di Gesù costituisce, per eccellenza, la spiritualità del cristiano impegnato nel mondo. È la spiritualità della strada. È la spiritualità dell’incarnazione». È stato questo il pensiero centrale della relazione che padre Bartolomeo Sorge ha tenuto per i sacerdoti, i diaconi e i seminaristi della Diocesi e che ha in parte
«L
ripetuto nell’omelia della Messa pomeridiana, preparata per la giornata diocesana delle Comunicazioni Sociali. Consacrare la propria vita a Dio Partendo dal brano evangelico di Giovanni, che racconta del cuore di Gesù trafitto sulla croce dalla lancia del soldato, da cui uscirono sangue ed acqua, il padre gesuita ha rimarcato come esso rappresenti un episodio fondamentale per la fede.
In quegli ultimi istanti della sua vita, Gesù ci dona l’Eucarestia, ci dona sua Madre, ci dona lo Spirito, ci dona la Vita. Dal suo costato escono sangue ed acqua, esce la vita; Gesù, che ci aveva già donato lo Spirito ora dà la vita vera che non verrà mai meno. La Chiesa genera uomini in Cristo Da quel cuore squarciato esce la vita ed in quel momento nasce la chiesa madre generatrice di vita. Qual è in fondo la volontà di
Dio se non quella di dare la vita? Dio è la vita e dà la vita. Noi siamo generati da Dio ed il regno di Dio è rendere figli suoi tutte le creature umane. La devozione al Sacro Cuore – ha sostenuto padre Sorge non è una delle tante ma è la spiritualità per eccellenza perché in essa c’è l’essenza della Trinità. La spiritualità del sacro cuore è la spiritualità del cristiano. E compito della Chiesa è generare uomini in Cristo con il Battesimo, farli crescere con i Sacramenti; educarli con l’accompagnamento spirituale. Che ogni persona diventi figlio di Dio: Questa deve essere l’ansia di ogni sacerdote. La spiritualità del Sacro Cuore - ha detto ancora il relatore al clero diocesano - è la spiritualità del XXI secolo: Dio è amore. Annunziamo Dio a tutti, ma lasciamo che sia Dio a parlare e non noi. Stai zitto e ama, fai parlare Dio; chiunque vede questo comprende che Dio è amore. Chi vede un atto d’amore vede la Trinità come afferma S. Agostino. Nei momenti difficili aumentano i santi I santi sono i profeti della Chiesa. Nei momenti più difficili della Chiesa, Dio ha mandato i Santi a testimoniare il suo Vangelo ed anche oggi lo fa. Più profonda è la notte più lucenti sono le stelle!