IL GRANELLO DI SENAPE per gli sposi Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
1 luglio 2012
Prudenza, prudenza, prudenza!
di mons. Ezio Morosi
gni vocazione, anche quella al Matrimonio, è un sogno che vive nel O cuore dell’uomo e va gradatamente realizzato, armonizzandolo con quello Dio. Il futuro, anche quello degli sposi, va preparato, con pazienza, assiduità, buona volontà, gioia e soddisfazione, nell’ordinarietà della vita quotidiana, impegnati ad accumulare quei valori umani e cristiani, necessari a dimostrare che si è fatto buon uso dei doni ricevuti. Il futuro sarà come lo stiamo preparando oggi. Se gli sposi riusciranno ad affrontare questo cammino insieme, facendo conto l’uno sull’altra e insieme su Dio, allora la loro felicità sarà piena e nessuno potrà distruggere la loro gioia, perché sarà il Signore a garantirla insieme alla sua pace.
Istituzioni ed ESTATE SICURA
A colloquio con l’ammiraglio Ilarione Dell’Anna, comandante della Capitaneria di Porto di Livorno: «Il mare non è cattivo, ma sicuramente è imprevedibile»
DI
CHIARA DOMENICI
alla grande finestra dell’ufficio del Comandante si vede un ampio specchio del porto mediceo: diportisti che entrano ed escono, una nave da crociera sullo sfondo e più lontana una portacontainer, pescatori sul molo, pilotine e rimorchiatori in attività. Questa fotografia coglie perfettamente la complessità e la varietà di tutto ciò che riguarda i compiti della Capitaneria di Porto di Livorno.
D
Nelle foto: L’ammiraglio Ilarione Dell’Anna; la sede della Capitaneria di Porto di Livorno; un’immagine del Porto mediceo
grande santuario dei cetacei)e quindi necessita di risposte adeguate e controlli particolari, poi c’è tutta l’attività mercantile, quella crocieristica, arrivano navi con merci pericolose, le gasiere, insomma è sicuramente un’ottima palestra per chi vuole fare questo lavoro».
Quante persone lavorano in capitaneria? «A Livorno ne contiamo circa 250 e 600 in Toscana, la cui età media è di 33 anni. Per entrare in Capitaneria occorre Livorno studiare 5 anni in «La nostra attività è è da considerarsi Accademia e nel molto ampia – contempo fare tirocini racconta l’Ammiraglio un unicum estivi nelle diverse Ilarione Dell’Anna, da nel panorama strutture, ma in più quattro anni alla guida della dei porti italiani, sicuramente – sottolinea l’Ammiraglio Capitaneria livornese perché possiede – ci deve essere una – non per niente la sia la vocazione motivazione, una laurea per lavorare qui “vocazione”, che va al da noi si chiama turistica, di là del semplice “Scienza del governo e sia quella studio. È necessario dell’amministrazione entusiasmo ed anche del mare”! Le nostre commerciale un forte senso di competenze spaziano umanità, perché nelle situazioni di dalle persone che frequentano il emergenza - penso al lavoro dei mare (pescatori, marittimi, bagnanti, colleghi a Lampedusa con le barche diportisti, ecc) alla tutela dei clandestini, all’ultimo intervento dell’ambiente, fino alle attività come con i passeggeri della Costa la pesca (con controlli sia in mare che a terra) in superficie o sottomarina, il soccorso e le emergenze in mare, le norme di sicurezza e molto altro: siamo l’Autorità che gestisce la vita di un porto nel senso più ampio. Nel 1994 è stata istituita anche l’Autorità portuale, ma essa ha compiti diversi, si occupa maggiormente della gestione banchine e delle attività commerciali del porto». «In passato sono stato in varie Capitanerie italiane, ma Livorno è da considerarsi un unicum in questo panorama, perché possiede sia la vocazione turistica, sia quella commerciale; ha una fascia costiera pregiata, un parco naturale (quello dell’arcipelago inserito nel più
Concordia e a tante altre operazioni di soccorso- occorre avere una marcia in più ed uno spirito di solidarietà che va oltre il dovere professionale».
quanto sia difficile, quanto coraggio serva. Chi lavora a stretto contatto con le forze della natura, con il mare, come con la montagna, sa che qualcosa di più grande c’è».
Ma quanto conta la fede in questa professione? Rispondendo a questa domanda l’Ammiraglio si commuove: «In molte occasioni – confessa - ho riscontrato questo aspetto nei miei uomini. Chi “lavora” in mare sa
I fusti tossici, la Costa Concordia, i vostri interventi negli ultimi tempi hanno raggiunto la ribalta dei giornali… «Facciamo il nostro dovere – afferma con orgoglio – il lavoro di recupero dei fusti è veramente difficile. Occorrono mezzi e uomini specializzati ed averne trovati già così tanti è un ottimo risultato, ma non ci fermeremo. La vicenda del Concordia è stata veramente argomento di dibattiti mediatici a tutti i livelli, anche troppo – ammette Dell’Anna – i nostri uomini sono stati all’altezza della situazione e di questo ne siamo fieri; le lodi ed i ringraziamenti ci hanno fatto piacere, ma occorre ricordare che il nostro lavoro è costante, giornaliero, molto spesso silenzioso e non solo nelle grandi emergenze». Anche la piattaforma OLT sarà controllata da voi?
«Si. La linea sottomarina è già pronta (sono 30 km), la nave che resterà fissa al largo e che è in fase di trasformazione a Dubai, sarà portata a Livorno all’inizio dell’anno prossimo. Fra prove, controlli di sicurezza e formazione del personale, tutto entrerà a regime l’estate prossima». L’estate è iniziata e molta gente si riversa al mare, cosa consiglia? «Prudenza, prudenza, prudenza! Il mare non è cattivo, ma è sicuramente imprevedibile. Sono già tante le vittime in queste prime settimane estive, non vorrei continuare questo bollettino di guerra. Consiglio di programmare bene le proprie uscite in barca: conoscere le dotazioni di sicurezza e le previsioni meteo; in acqua, soprattutto nelle immersioni, mai da soli e poi sempre attenzione, perché molti incidenti sono originati dalla leggerezza con cui si affrontano certe situazioni. La Guardia Costiera, comunque sarà a disposizione di tutti i cittadini con le postazioni sottocosta, per garantire sicurezza e soccorso immediato. Auguro una buona estate a tutti!»