La Settimana - n. 26 del 11 luglio 2010

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AL SANTUARIO DI MONTENERO

FESTA DI SAN GIOVANNI GUALBERTO VENERDÌ 9 LUGLIO Ore 16.30 santo rosario Ore 17.00 santa messa e triduo

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

DOMENICA 11 LUGLIO Ore 18 a villa Mayer (piazzale giovanni XXIII) inizio della Processione con la statua del santo fino al santuario; vespri del santo e benedizione del «pane del perdono», preghiera per la riconciliazione e la pace nelle famiglie. LUNEDÌ 12 LUGLIO FESTA DEL SANTO Sante messe: 7,15 – 9 – 10 – 17 Ore 11.00 Solenne santa Messa celebrata da Mons. Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole Ore 17.30 Solenni vespri cantati

Direttore responsabile Andrea Fagioli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

11 luglio 2010

Dal Senato 460mila euro per la messa in sicurezza del Santuario di Montenero Ora, per completare l’opera, servirebbero altri 420mila euro na bella boccata d’ossigeno per il Santuario di Montenero. A più di un anno dalla «bomba d’acqua» (6 febbraio 2009) che mise a serio rischio la stabilità della collina dietro l’Altare maggiore della Madonna (e costrinse per qualche mese la chiusura di alcuni locali) arriva finalmente il primo consistente aiuto per proseguire la messa in sicurezza della collina e per completare i lavori di restauro. Si tratta di quasi 500mila euro che arrivano direttamente da Palazzo Madama, grazie all’interessamento del senatore Marco Filippi. Come è stato possibile il finanziamento? Grazie alla tanto dibattuta “legge mancia” che prevede finanziamenti a pioggia su segnalazione di singoli parlamentari per enti pubblici, privati, chiese e associazioni sparsi su tutto il territorio nazionale. Quest’anno in tutta Italia le opere finanziate saranno 568 e a Montenero è toccata una delle quote più alte. «Si tratta – spiega il senatore del Pd – di fondi che derivano da avanzi di esercizio del Senato, spetta poi alla V Commissione Bilancio vagliare le varie segnalazioni per poi destinare le somme».

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«NON ASPETTIAMO UN ALTRO GIUBILEO» Un percorso di accesso non è semplice: «ma la Commissione - aggiunge il senatore - ha particolarmente apprezzato lo scopo del finanziamento richiesto per l’alto valore culturale e religioso di Montenero». «A febbraio 2009 – dice il vescovo monsignor Simone Giusti – il senatore Filippi mi contattò per segnalarmi che c’era questa possibilità, allora inviammo un progetto per il recupero della collina a Roma. Ora è arrivato questo risultato insperato». Il 10 luglio, alle 12, a Montenero verranno presentati ufficialmente tutti i dettagli dell’operazione: davanti alla stampa ci saranno oltre al Vescovo e al senatore Filippi, l’abate generale dei Vallombrosani, il rettore del Santuario don Alessandro Paradisi, il senatore del Pd Vidmer Mercatali, il parroco di Montenero don Luca Giustarini e il tecnico dei monaci, l’architetto Andrea Del Corona. «Credo sia un primo contributo concreto e importante per la messa in sicurezza del Santuario – commenta il senatore Filippi – già prima del febbraio 2009 i monaci vallombrosani mi avevano manifestato la necessità di aiuti per il recupero delle Grotte. Poi la "bomba d’acqua" ha ingigantito i problemi così ho suggerito di richiedere al Senato una somma ancor più consistente». Filippi fa notare anche come questo finanziamento possa essere l’occasione per puntare di nuovo l’attenzione sui problemi annosi del Sacro Colle: «Sono noti - dice - i problemi legati all’assetto idrogeologico della collina e i nodi legati al recupero di alcune strutture: non è possibile sperare in un altro Giubileo per dare risposte a quesiti irrisolti». UN ANNO IN ATTESA Come si ricorderà, nel febbraio 2009 la scroscio-record che causò ingenti danni in tutta Livorno, provocò anche una seria emergenza a Montenero. In particolare uno smottamento (già iniziato con le piogge torrenziali del novembre dell’anno prima) minacciò seriamente il Santuario: in poche ore i vigili del fuoco chiusero tutta la zona che dalle grotte porta al piazzale delle Beatitudini in cima alla collina, compresi alcuni locali del Santuario. La pioggia fece anche crollare una parte del muro di via del Poggio (sotto i campi da gioco dell’oratorio di San Giovanni Gualberto). Le istituzioni locali si interessa-

Sopra, il senatore del Pd Marco Filippi.

A lato, la frana del 6 febbraio 2009 a Montenero

Il senatore Filippi: «È un primo contributo importante per la risoluzione dei problemi di Montenero. Ma non si può aspettare un nuovo Giubileo per un recupero completo». I monaci: «È una bella boccata d’ossigeno. Ma altri nodi restano al pettine» rono subito: la Provincia di Livorno, tra l’altro, davanti alla stampa cittadina promise subito 50mila euro (stornandoli – si disse - da un fondo d’emergenza della Regione) per una prima messa in sicurezza. Una somma che sarebbe stata assai utile in quei primi momenti di emergenza, ma che a Montenero non è mai arrivata... L’AIUTO DI BOCELLI E POI? I monaci allora corsero a riparo di tasca propria: versando subito, tramite mutuo, i 100mila euro necessari ai primi lavori d’urgenza. Nel giro di due mesi la collina dietro l’Altare maggiore fu dunque messa in sicurezza con l’installazione di una prima rete paramassi: tanto che per la

Pasqua 2009 furono riaperte quasi tutte le strutture chiuse a febbraio. Per la Pasquetta poi, il tenore Andrea Bocelli, da sempre legatissimo a Montenero, tenne un concerto il cui ricavato fu devoluto al restauro del Santuario. «Ma da allora – spiega l’architetto dei vallombrosani Andrea Del Corona – i lavori sono fermi e i problemi di sicurezza sono rimasti insoluti: i locali delle “Vecchie Scuole”, ad esempio, sono di nuovo agibili solo da adesso grazie alla bella stagione, ma con la pioggia diventano off-limits per le pesanti infiltrazioni d’acqua». SERVONO ANCORA 420MILA EURO I tecnici dei monaci hanno stimato in 976 mila euro la cifra complessiva

per il completo recupero e messa in sicurezza di collina e Santuario (i problemi dell’Aula Mariana fanno capitolo a sé). All’appello dunque mancano ancora circa 420mila euro. «Ma i fondi ottenuti grazie all’interessamento di Filippi – chiarisce Del Corona - danno una grossissima mano: a breve verrà fatta una gara di affidamento dei lavori e i l’impresa aggiudicataria potrà partire subito coi primi interventi. Questi 460 mila euro serviranno in particolare per proseguire i lavori di messa in sicurezza della frana dietro l’Altare maggiore, per il ripristino del muro di via del Poggio e per la risistemazione di una parte del fabbricato adiacente al muro, ancora oggi inagibile». (g.d.m.)

IL VESCOVO: «ATTENDIAMO IL SÌ’ DEI VALLOMBROSANI»

Aula Mariana ancora in stand-by. I fondi Cei alla chiesa dei Sette Santi? l’Aula Mariana? La situazione è ancora in fase di stallo. Sulla struttura pende ancora l’incognita dell’inchiesta della Procura e, al momento, è nel congelatore anche il progetto più volte manifestato dal vescovo Simone Giusti (nella foto durante il sopralluogo nell’Aula con don Giuseppe Russo, responsabile del servizio per l’edilizia di culto della Cei): far sorgere lì la nuova chiesa parrocchiale di Montenero. «Stiamo ancora attendendo – spiega il Vescovo – che la Congregazione Vallombrosana decida se cedere o meno la proprietà del terreno collinare, comprensivo dell’Aula, alla diocesi, è l’unica condizione che permetterebbe alla Cei di intervenire per finanziare il restauro o la ricostruzione di una nuova struttura». Monsignor Giusti aspetterà fino al 31 dicembre di quest’anno: «Le finestre di finanziamento della Cei hanno una durata triennale, entro quella data avrò l’obbligo di comunicare a quale opera intendo destinare la somma disponibile, pena la perdita del finanziamento. Se non sarà possibile sbloccare la situazione dell’Aula Mariana per quella data, dirotterò il finanziamento per un’altra opera e di Montenero se ne riparlerà tra 3 anni». Quale l’alternativa all’Aula? «Ho già in mente – chiosa Giusti - un progetto per l’ampliamento dei Sette Santi».

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LA CRONISTORIA

6 Febbraio 2009 La «bomba d’acqua» riversa su Livorno cento millimetri di pioggia in otto ore. Al Santuario di Montenero è emergenza vera: lo scroscio-record peggiora lo smottamento dietro l’altare maggiore già cominciato con le piogge torrenziali del novembre 2008. In poche ore i vigili del fuoco chiudono tutta la zona che dalle grotte porta al piazzale delle Beatitudini. Crollato anche un muro in via del Poggio sotto il campo da gioco dell’oratorio.

8 febbraio I tecnici della Congregazione vallombrosana danno una prima stima dei fondi per le misure urgenti di messa in sicurezza: 300mila euro.

10 febbraio La Provincia di Livorno, tramite fondi straordinari stornati dalla Regione, promette subito 50mila euro per la messa in sicurezza.

11 aprile per la vigilia di Pasqua riaperti gran parte dei locali: la Cappella dei Ceri votivi, la Galleria dei Comuni, il negozio di oggetti sacri, la foresteria, la biblioteca, la farmacia, il chiostro e la sala ristorante. Ancora inagibili i locali parrocchiali. Le stime finali dei tecnici vallombrosani parlano di 976mila euro per restauri e messa in sicurezza globale.

13 aprile per Pasquetta il cantante Andrea Bocelli tiene un concerto al Santuario, il cui ricavato viene destinato per la sistemazione dei danni provocati dalla «bomba d’acqua».


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