IL GRANELLO DI SENAPE per gli sposi di mons. Ezio Morosi
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Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
8 luglio 2012
n giorno è risuonato per la prima volta nel mondo il nostro nome, quelU lo che rappresenterà la nostra persona: è iniziata la nostra storia. Dio e i nostri genitori ci hanno chiamati ad esistere. È stato un loro atto d’amore che ci accompagnerà in ogni tempo. Il nostro nome è poi risuonato sulla bocca di parenti e amici, tra le labbra di coloro che ci vogliono bene; quando una persona ci chiama per nome la consideriamo amica, parte della nostra vita. Il reciproco nome lo pronunciano anche con amore i fidanzati e, con particolare emozione, gli sposi iniziando la formula del loro matrimonio. Essi si sono “chiamati” virtualmente per tanto tempo in un misterioso desiderio di avvicinamento, pur senza conoscersi, guidati dalla Divina Provvidenza, che poi finalmente li ha fatti incontrare, e così il nome dell’uno ha riempito la vita dell’altro, vicendevolmente.
Anche gli uomini del XXI secolo, dotati di computer e di Internet, scelgono di partire per compiere un cammino: per raccogliere esperienze e vivere la fede sulle orme dei santi
I pellegrinaggi: un modo speciale per vivere la fede
Gli impieghi dell’8 per mille
Una firma per la Chiesa Cattolica estate tutto rallenta, gli impegni diminuiscono, c’è tempo per riposarsi, per rinfrancare il corpo, ma anche l’anima. L’estate infatti può diventare il periodo ideale per guardarsi dentro, per verificare le condizioni del nostro cuore, se esso vive nella speranza, nella serenità. L’estate può diventare il momento giusto per "ritrovare" Cristo, conoscerlo, amarlo, sapere quanto ha fatto per noi, e attraverso questo rinnovato attaccamento alla fede, per ritrovare tutte quelle energie che servono per affrontare la vita di tutti i giorni. Per intraprendere questo cammino di approfondimento può essere molto utile partecipare ad un pellegrinaggio, un viaggio della fede, magari insieme ad una comunità parrocchiale o ad un gruppo ecclesiale, meglio se accompagnato da un sacerdote, oppure dal Vescovo, con la possibilità di partecipare all’eucaristia quotidiana e di confessarsi.
D’
«Ogni essere umano è, in fondo, un pellegrino in ricerca della verità e del bene» e così «nella misura in cui il pellegrinaggio della verità è vissuto autenticamente, esso apre al dialogo con l’altro, non esclude nessuno e impegna tutti ad essere costruttori di fraternità e di pace». Le parole di Papa Benedetto XVI rappresentano un grande stimolo alla ricerca personale della verità e allo stesso tempo invitano ogni cristiano a farsi «pellegrino», cioè cercatore di questo bene grande. Ma nelle parole «pellegrino», «pellegrinaggio», è insita la necessità che l’uomo affronti un viaggio, un cammino, perché questa ricerca porti i suoi frutti, perché la meta possa essere raggiunta. Un viaggio che spesso è spirituale, realizzato nel quotidiano, nell’apprendimento e nella maturazione personale, ma ancor più spesso è compiuto con un vero e proprio itinerario, con una partenza, un tragitto, un arrivo.
Perché è in questo iter che è contenuta la possibilità di un incontro con il divino, un’esperienza viva, sperimentata con i sensi, che apre il cuore alla fede. Da tempo immemorabile gli uomini si sono messi in viaggio per raggiungere una meta, per devozione, per chiedere una grazia, per ringraziare il Signore, ma anche per conoscere, per verificare la storia, per vedere con i
propri occhi i segnali di santità disseminati in ogni terra conosciuta. Ma anche oggi il pellegrinare non ha perso il suo significato: anche gli uomini del XXI secolo, dotati di computer e di Internet, scelgono di partire per compiere un cammino. Per raccogliere esperienze, per vivere la fede sulle orme di uomini e donne santi che ci hanno preceduti e per farlo magari insieme ad altre persone
L’AGENZIA DELLA DIOCESI
Le proposte di Pharus viaggi
TERRA SANTA Dal 22 al 28 LUGLIO con il vescovo GIUSTI Dal 14 al 21 settembre pellegrinaggio interdiocesano Livorno-Firenze (8 giorni/ 7 notti Con volo Alitalia da Pisa) Oppure dal 03 al 10 agosto; dal 3 al 10 settembre; dal 6 al 13 settembre; dal 24 al 31 Ottobre nell’itinerario classico di 8 giorni in aereo.
MEDJUGORJE dal 13 al 17 settembre (con partenza in aero da Pisa) pellegrinaggio accompagnato dal vescovo Giusti Per chi volesse, lo stesso pellegrinaggio può avvenire anche in pullman e traghetto con partenza un giorno prima (il 12 settembre) e rientro sempre il 17 settembre, accompagnati dal parroco di Montenero, don Luca Giustarini. Una volta in Terra Santa i pellegrini del pullman si ricongiungeranno con il gruppo guidato dal Vescovo
LOURDES Dal 4 al 7 Settembre pellegrinaggio interdiocesano (con volo in partenza da Pisa)
FATIMA E SANTIAGO DE COMPOSTELA Dal 27 agosto al 1 settembre pellegrinaggio con la parrocchia S. Jacopo Dal 25 al 29 ottobre.
perché la condivisione di un’esperienza ne accresce la valenza e la profondità. Anche quando la meta non è espressamente religiosa il cristiano può trovare in essa motivo di crescita, di approfondimento, anche spirituale, perché il mondo è intriso di cristianità. Sono certo che ogni viaggio possa rappresentare un evento unico nella vita di ogni persona. + Simone, Vescovo
Tra settembre e ottobre saranno realizzati anche brevi pellegrinaggi di due o tre giorni verso santuari e luoghi della fede in Italia. Si ricorda che tutti i proventi dell’agenzia diocesana Pharus viaggi vanno ad incrementare il fondo di solidarietà a favore delle parrocchie in difficoltà.
tempo di dichiarazioni dei redditi e molti in questi giorni sono chiamati a firmare per la destinazione dell’8 per mille. Non firmare significa lasciare il contributo nelle casse dello Stato, ma firmare e firmare per la Chiesa Cattolica, significa contribuire a tanti progetti di pastorale e di solidarietà che essa mette in campo attraverso le sue strutture, i suoi ministri e tanti uomini e donne di buona volontà. Chi volesse avere un’idea dell’impiego dei fondi a livello nazionale e internazionale può consultare il sito http://www.chiediloaloro.it/ nel quale attraverso tante testimonianze si mette in luce le opere di sostegno della Chiesa Cattolica.
È
Grazie alle firme di tanti italiani, alla diocesi di Livorno lo scorso anno, dal fondo nazionale dell’8 per mille, sono giunti quasi 800.000 euro. Circa 420.000 euro sono stati destinati alla carità ed in particolar modo alla Fondazione Caritas per gli interventi concreti (mensa, gestione guardaroba e docce, commissioni carcere, handicap, tossicodipendenze, ecc) e la progettazione dei prossimi aiuti a favore dei più poveri. Gli altri 373.000 euro sono stati impiegati per esigenze di culto e pastorale, ovvero per gli interventi di restauro alle chiese (in particolare a S. Giuseppe, S. Maria in Torretta, Sacro Cuore e San Nicola in Capraia), per la gestione dei servizi di curia, per la formazione del clero, per i seminaristi e le parrocchie in straordinaria necessità. Il rendiconto delle assegnazioni dell’8 per mille alla diocesi di Livorno, approvato dal Consiglio Affari Economici diocesano e dal Collegio dei Consultori, dal direttore della Caritas e dal responsabile della diffusione dell’8 per mille, è pubblicato sull’ultimo numero del 2011 del Bollettino Diocesano.