La Settimana n. 27 del 17 luglio 2011

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IL GRANELLO di senape di monsignor Ezio Morosi

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217

La tua collera Signore dura un istante, la tua bontà tutta la vita

(SALMO 29, 6)

lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

17 luglio 2011

La nuova vocazione del Seminario Gavi

La casa dello studente

Da settembre le stanze del Seminario «Gavi» prenderanno nuovamente vita: saranno la casa per gli studenti che arrivano dalle isole DI

GIULIA SARTI

iovanni Stellati, insegnante di religione all’istituto Nautico e collaboratore dell’Ufficio scuola della Diocesi, già tra i responsabili del convitto D’Alesio, è stato incaricato da monsignor Giusti di coordinare l’avvio della «Casa dello studente Gavi» per accogliere universitari e ragazzi delle scuole superiori nei locali del seminario di via Galilei. Gli abbiamo fatto qualche domanda per saperne di più.

G

PER CHI È PENSATA LA CASA? «È un’idea ispirata, la risposta di una città che si affaccia sul mare e ha nel suo territorio isole nelle quali, come in Capraia, non si potrebbe garantire il diritto allo studio dopo le scuole medie se non spostandosi sulla terraferma. Ed è anche la giusta risposta alle aspirazioni dei ragazzi. Per chi vive ad esempio all’Elba, avere in mano un diploma nautico, conta molto». QUINDI I RAGAZZI ARRIVERANNO DALLE ISOLE? «Sì, vengono dall’Isola di Capraia e dall’Elba, ma uno di loro arriva addirittura dal Nord Italia. Per questo primo anno abbiamo deciso di iniziare con un piccolo gruppo di 5/7 ragazzi. Frequenteranno tutti l’istituto nautico tranne uno. Per adesso la casa è riservata solo ai maschi, ma anche le ragazze che ne faranno richiesta potranno usufruire di un servizio di studentato, presso le suore di S. Teresa ad Antignano». CHE TIPO DI SISTEMAZIONE AVRANNO? «Si è deciso di chiamarla

La bontà di Dio è un sole che non tramonta mai ed anche l’istante di collera finisce per sfociare nel mare della sua bontà. A questa ci potremo sempre appellare nei nostri penitenziali ritorni: sosterrà la nostra fiducia, alimenterà la nostra speranza. Il salmo si conclude infatti con un’espressione di profonda gratitudine verso la misericordia di Dio: «hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia perché io possa cantare senza posa. Signore mio Dio,ti loderò per sempre». Ogni giorno la bontà divina attende la nostra risposta.

“Casa dello studente” proprio perché non vuole essere un albergo, ma un luogo familiare dove ognuno deve essere partecipe del buon funzionamento della vita in comune. Ogni ragazzo condividerà la camera con un altro, avranno a disposizione la biblioteca, la palestra e gli spazi del seminario». CHI SI OCCUPERÀ DELLA GESTIONE DELLA CASA? «I ragazzi, come si fa in famiglia, avranno dei doveri (rifarsi il letto, sparecchiare la tavola, riordinare la camera); per i pasti ci penserà una cuoca stipendiata, mentre Francesco Morosi li aiuterà nello studio. Ad affiancarli ci sarà poi il diacono Andrea Zargani che occupandosi delle dinamiche di gruppo, incontrerà i ragazzi una volta al mese per parlare di eventuali problemi al suo interno o nello studio». OLTRE A QUESTO È PREVISTO UN ACCOMPAGNAMENTO SPIRITUALE? «Don Ezio Morosi è stato

Giovanni Stellati

DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI DEL «GAVI» La «Casa dello studente Gavi»

nominato rettore della casa e condividerà con i ragazzi alcuni momenti quotidiani. Insieme a lui a garantire un sostegno in questo senso ci sarà il diacono Luigi». COME SI SVOLGERÀ LA GIORNATA DEGLI INQUILINI DELLA CASA? «Dopo la colazione i ragazzi andranno a scuola, il pranzo tutti insieme, pomeriggio dedicato in gran parte allo studio, poi ci saranno momenti liberi e alle 23 tutti a letto». DATE MOLTA IMPORTANZA ALL’ASPETTO DELLO STUDIO. «Sì. I ragazzi vengono a Livorno proprio per studiare, non per soggiornare. Abbiamo inserito questo punto anche nel regolamento (“La Casa è un’istituzione nella quale il primo dovere dei fruitori è quello di curare lo studio in maniera adeguata”). Ma vogliamo puntare molto anche sull’aspetto educativo aiutandoli a fare un percorso di vita che li porti a diventare belle persone.(“ Il Seminario Vescovile si configura come un’Istituzione

finalizzata alla promozione educativa, culturale religiosa e ricreativa. Gli alunni sono educati al senso della responsabilità e della dignità personale. La vita nella Casa deve fondarsi su questi valori[…]“). Per questo verranno proposte loro, senza obbligo di partecipare, esperienze formative di volontariato, oratorio parrocchiale etc. per abituarli a fare attenzione agli altri». CI SARANNO DEI MOMENTI DI PREGHIERA COMUNE? «Niente verrà loro imposto e appartenere a una comunità parrocchiale non era una prerogativa per essere ammessi, ma se hanno aderito a questo tipo di esperienza vuol dire che non la rifiutano. L’unica richiesta è stata l’accettazione da parte dei ragazzi e delle loro famiglie, del regolamento della casa, regole di vita civile. La preghiera comune comunque ci sarà quando ci si siede a tavola, che spesso rimane l’unico momento di preghiera insieme anche in famiglia».

Per adesso la casa è riservata solo ai maschi, ma anche le ragazze che ne faranno richiesta potranno usufruire di un servizio di studentato, presso le suore di S. Teresa ad Antignano

Un luogo di rispetto e fiducia a Casa dello studente è parte integrante del Seminario Vescovile «tireLagli G. Gavi. È stata voluta da S.E. Mons. Simone Giusti per consenstudenti provenienti dalle isole e da altre province, di frequentare gli studi universitari, gli Istituti Scolastici Secondari di Livorno. Essa costituisce un’occasione educativa importante per la crescita umana, spirituale, civile, culturale e religiosa degli allievi che saranno: assistiti e guidati, negli aspetti psico-pedagogici e di orientamento esistenziale; sollecitati nel perseguire gli studi; spronati alla socializzazione alle attività di tempo libero, religiose, culturali, sportive e ricreative. La struttura ospitante con accesso da Via Galilei, è adeguata alle normative vigenti in fatto di igiene e sicurezza (laddove previste), idoneità degli spazi (ampio cortile con giardino, ampia sala da pranzo, 8 stanze, palestra, biblioteca)». Recita così l’art. 1 del regolamento del nuovo studentato che inizierà nei locali del seminario a partire dall’anno scolastico 2011-2012. In attesa di nuovi seminaristi che studino per diventare sacerdoti la struttura adiacente il vescovado si apre ad altri ragazzi per favorirli nello studio ed aiutarli nella crescita. Con una quota mensile di 550,00 , comprensiva di alloggio, vitto, pulizia ambienti, acqua, luce e collegamento internet, i ragazzi potranno soggiornare e studiare in un luogo tranquillo e accompagnati da alcuni adulti che li seguiranno da vicino (art. 2: «Il Personale ed i collaboratori del Seminario, hanno funzioni educative e di sorveglianza esercitando l’assistenza continua nei riguardi degli alunni durante la permanenza nella struttura. Gli operatori della Casa parteciperanno alla vita dei giovani, s’interesseranno ai loro problemi, cercano di rendersi conto di come essi vedono le cose, prospetteranno itinerari e mete di bene, cercheranno di intervenire per chiarire problemi, per indicare criteri, per correggere con prudenza e amorevole fermezza valutazioni e comportamenti biasimevoli»). La giornata sarà così scadenzata: Ore 6,50: - sveglia e colazione. Ogni alunno è tenuto ad arieggiare e rifare il proprio letto, a lasciare puliti i servizi igienici, a riordinare la propria camera, i propri indumenti ed effetti personali. Ore 7.30-7,40: uscita per recarsi a scuola. Ore 14.00: pranzo, riordino locali pranzo e cucina. Dalla fine del pranzo fino alle 15.30 tempo “libero”, che gli alunni gestiranno autonomamente negli spazi comuni o nel giardino. Ore 15.30 – 17.30-18,00: tempo di studio. Ore 17.30-18,00 -19.30: uscita libera. Ore 20.00/21.00: cena e riordino locali utilizzati. Ore 21.00/23.00: dopo cena, gli alunni possono svolgere attività programmate (laboratori, attività ludiche e ricreative), completare lo studio personale o andare a letto prima. Ore 22.50: preparazione per la notte. Ore 23.00 Tutti a letto – Silenzio e luci spente. Naturalmente ci saranno delle regole ben precise da rispettare: «Il Seminario Vescovile si configura come un’Istituzione finalizzata alla promozione educativa, culturale religiosa e ricreativa. Gli alunni sono educati al senso della responsabilità e della dignità personale. La vita nella Casa deve fondarsi su questi valori e i rapporti tra gli utenti ed il personale devono ispirarsi a lealtà, fiducia, stima, comprensione e rispetto reciproco», per questo non sono consentiti «comportamenti eticamente scorretti ed atteggiamenti non consoni all’ambiente. Sono vietati il consumo di alcol, droghe e i comportamenti violenti o prevaricatori (tali consumi e comportamenti possono comportare l’espulsione dalla Casa)», è vietato fumare negli ambienti della casa e occorre rispettare gli orari, perché «il diritto di permanere nella Casa non si fonda sull’arbitrio ma sul rispetto delle regole comuni». c.d.


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