DOMENICA 12 SETTEMBRE Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
1 agosto 2010
La PROPOSTA
ORE 10.30 IN CATTEDRALE Il Vescovo conferisce le cresime a persone adulte, accompagnate, nel cammino di formazione, dalle Comunità parrocchiali. Si ricorda di comunicare entro l’8 Settembre, alla segreteria del Vescovo, il numero dei cresimandi, mentre per la documentazione si prega di contattare la Cancelleria vescovile.
Un percorso di elaborazione culturale in vista della 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani La Settimana Sociale, il Progetto Culturale, la Sfida educativa: un intreccio per provare a disegnare anche il futuro della nostra città
n’agenda della speranza per una Livorno città ideale. Abbiamo voluto intitolarlo così - volutamente mirando alto - lo spazio di approfondimento-inchiesta che da settembre la nostra redazione dedicherà ad indagare alcuni aspetti della vita delle città della nostra diocesi (non solo il capoluogo dunque) per scovare in essi segni di speranza per il futuro provando a immaginare quelle «soluzioni nuove» auspicate nell’enciclica Caritas in Veritate da papa Benedetto XVI (CV 32).
U
È
chiaro il richiamo al tema al centro della 46ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre: Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese. Ma anche la doppia convergenza col progetto culturale da tempo lanciato dal nostro vescovo monsignor Simone Giusti e con la sfida educativa promossa nell’ultima Assemblea diocesana in connessione con l’impegno assunto dalla Chiesa italiana per il prossimo decennio. L’obiettivo? Nel nostro piccolo provare in questa fase delicata per il futuro del nostro territorio, a dare un contributo di elaborazione culturale sganciato dalla contingenza della cronaca quotidiana. Coinvolgendo il territorio e le varie realtà ecclesiali. «RIPRENDERE A CRESCERE» Nel Documento Preparatorio della prossima Settimana Sociale si espone chiaramente un obiettivo: «ciò che intendiamo offrire al confronto ecclesiale e pubblico – si legge al n.6 – è un contributo che, nella prospettiva dell’insegnamento sociale della Chiesa, provi a definire i contorni e gli interrogativibase di un’agenda realistica per la ripresa del Paese». Un’agenda per «riprendere a crescere» individuata in cinque direttrici che individuano altrettanti problemi «cruciali e realisticamente affrontabili»: intraprendere, educare, includere nuove presenze, slegare la mobilità sociale e completare la transizione istituzionale. TUTTI COINVOLTI Il faro che illumina il percorso è individuato nell’ultima enciclica del Pontefice che pone con chiarezza di fronte alla responsabilità di cogliere le nuove opportunità create dalla spinta planetaria della globalizzazione. «Siamo così richiamati – afferma il Documento al n. 4 - a “produrre un nuovo pensiero” e a “esprimere nuove energie” (CV 78), a intraprendere un “discernimento” caratterizzato da “realismo” (CV 21), a immaginare “soluzioni nuove”». Poi il richiamo alle varie realtà locali: «a tutta la comunità ecclesiale spetta il compito di accompagnare e in qualche modo anche favorire operazioni come quelle in cui ci stiamo impegnando, perché esse ricerchino sempre la più
Un’agenda della speranza per Livorno Tanti punti interrogativi gravano sul futuro del nostro territorio. Questa fase delicata richiede che tutta la comunità ecclesiale raccolga la sfida di elaborare «soluzioni nuove». Proviamoci insieme VERSO UN’AGENDA DI SPERANZA PER LA CITTÀ’
CINQUE PUNTI DA CUI RIPARTIRE DI
’Italia ha bisogno di riprendere a crescere: è questo uno dei fondamenti su cui si basa la riflessione che prepara la prossima Settimana Sociale dei cattolici italiani in programma dal 14 al 17 Ottobre a Reggio Calabria. Crescere per poter realizzare una maggiore giustizia sociale. I cattolici italiani sono chiamati a farsi promotori di iniziative di crescita, non solo a esprimere esigenze. E’ quanto vorrebbe realizzare la 46^ Settimana Sociale declinando una agenda di speranza per il futuro del Paese. Un’agenda costituita da cinque punti che sono stati sintetizzati nelle espressioni intraprendere, educare, includere le nuove presenze, slegare la mobilità sociale, completare la transizione istituzionale. Sono questioni nazionali attraverso le quali i cattolici italiani intendono tradurre nell’oggi il concetto forte di bene comune. Ma sono questioni che incrociano anche alcune idee forti proposte dalla Chiesa italiana in questi anni come la sfida educativa e il progetto culturale. I Vescovi invitano la Chiesa italiana a sintonizzare attorno al compito educativo l’agire della comunità cristiana, in tutte le sue articolazioni, perché, facendosi discepola dell’unico Maestro, possa educare le persone alla verità dell’amore. Una sfida, quella educativa, che dovrà essere accolta anche nella prospettiva del Progetto Culturale dando vita ad una serie di iniziative che tendano a rilanciare il ruolo educativo nella comunità cristiana e nella società: bisogna comprendere meglio il significato della crisi educativa che stiamo vivendo e lo dobbiamo fare collaborando generosamente con tutti quelli che hanno a cuore questo bisogno fondamentale della società. Agenda di speranza, sfida educativa e progetto culturale sono dunque le declinazioni attuali di un unico grande impegno di evangelizzazione in cui si sta impegnando la Chiesa tutta, non solo quella italiana. Vogliamo tradurre “in livornese” queste declinazioni attuali dell’impegno missionario della Chiesa. Per questo proponiamo, attraverso queste pagine, di stilare una agenda della speranza livornese: definire cioè le questioni forti che i cattolici che vivono sul nostro territorio lanciano perché la città riprenda a crescere. Lo faremo a partire dal primo numero di settembre e vorremmo coinvolgere in questa riflessione i vari soggetti e gruppi ecclesiali presenti in diocesi. Sarebbe interessante che in questo mese che ci separa dall’inizio della pubblicazione di queste pagine di approfondimento, il dibattito si allargasse e si riuscisse ad individuare, con la collaborazione di tanti, i punti principali dell’agenda livornese. Io comincio individuando cinque punti che, secondo me, potrebbero costituire un’agenda della speranza livornese: la valorizzazione dei soggetti educativi, il lancio di un nuovo stile imprenditoriale, la riscoperta dello spirito di solidarietà ed accoglienza, l’incentivazione dei giovani a scommettere sulla propria città, la crescita del senso di partecipazione alla cosa pubblica. Un’agenda, evidentemente provvisoria, che aspetta il contributo e il consiglio di tanti per arricchirsi e perfezionarsi. *Referente diocesano del Progetto Culturale
L
sincera apertura e la più concreta fedeltà al Vangelo» (n. 14). LA LIVORNO DEL FUTURO E allora perché non raccogliere questa sfida stimolante? Perché su queste pagine non provare ad essere da sprone perché altre realtà ecclesiali si mettano in gioco? Il vescovo Simone Giusti lo ha auspicato a più riprese in questi anni: divenire una comunità ecclesiale sempre più capace di avere fantasia per il domani del nostro territorio, cercare con creatività e concretezza di anticipare gli orizzonti futuri. Non avendo paura a dialogare con tutti e senza per questo svendere i valori di riferimento. Un dialogo serrato mostrato già in alcune occasioni, a partire dal tavolo dell’oggettività coi primari dell’ospedale di Livorno che ha mostrato come sia possibile avere identità chiare senza avere nemici. I PROBLEMI IN CAMPO Sono molti i punti di domanda che gravano sul futuro del nostro territorio. La crisi economicofinanziaria da cui probabilmente non siamo ancora usciti ha lasciato sul piatto diversi nodi critici: l’indagine Excelsior sul mercato del lavoro presentata nei giorni scorsi alla Camera di Commercio è implacabile. In Toscana la nostra provincia è prima per
PER APPROFONDIRE Sono tanti i modi per approfondire gli argomenti proposti dal Comitato organizzatore della Settimana Sociale e dal Progetto culturale nazionale. Sul sito www.settimanesociali.it anche la possibilità di scaricare il Documento Preparatorio. Ampie informazioni anche sul sito www.progettoculturale.it con una sezione dedicata al rapporto-proposta sulla sfida educativa. precariato del lavoro, ultima per imprenditorialità, in cima alle classifiche per disoccupazione (in due anni persi 3700 posti tra Livorno e Collesalvetti) e cassa integrazione (+600% quella ordinaria, +1762% quella in deroga). E ancora: siamo una città che nei prossimi anni sarà interessata da una nuova rivoluzione urbanistica: la Porta a Mare, il Nuovo Centro, il (probabile) nuovo ospedale. E poi i problemi legati all’inesorabile calo demografico, ormai una costante degli ultimi 30 anni, e quelli connessi alla sempre più massiccia presenza di famiglie unipersonali. IL METODO DI LAVORO Tenendo ben presenti le cinque direttrici dell’Agenda del Documento Preparatorio queste settimane che ci separano da settembre serviranno alla redazione per puntualizzare le tematiche da sviscerare adattandole al nostro contesto territoriale, ma anche per offrire alle varie realtà ecclesiali e a voi lettori la possibilità per segnalarci
spunti, idee, correzioni di rotta (scrivete a lasettimana.livorno@tiscali. it). Col primo numero di settembre partiremo poi con due pagine dedicate all’approfondimentoinchiesta corredate con interviste, focus su realtà significative e il tentativo di realizzare un’agenda con 5-6 domande-provocazioni lanciate di volta in volta da un gruppo espressione della comunità ecclesiale. «AMATE LA VOSTRA CITTÀ» Un’avventura che condurremo tenendo ben presenti le parole del “sindaco santo” Giorgio La Pira che così ammoniva: «Ogni città racchiude in sé una vocazione e un mistero. Amatela come si ama la casa comune destinata a noi e ai nostri figli, fate che il volto di questa vostra città sia sempre sereno e pulito. Sentitevi, attraverso di essa, membri di una stessa famiglia. Non vi siano fra voi divisioni essenziali che turbino la pace e l’amicizia: ma la pace, l’amicizia, la cristiana fraternità fioriscano in questa città vostra». Gianluca della Maggiore
NICOLA SANGIACOMO*