La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

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IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217

“Accompagnare”: è difficile trovare una parola che dica qualche cosa di più definitivo e di più provvisorio. “Accompagnare” è definitivo, perché è sempre l’incontro di due vite; è anche provvosrio perché accompagnare una vita ha sempre il senso dell’avventura, dell’imprevedibile, dell’inventiva, di un possibile sviluppo più vasto e anche del dover ricominciare. Ogni persona allora che entra in una comunità deve saper accettare questi due momenti, definitivo e provvisorio, nell’accompagnare come nell’essere accompagnata. Per la legge de definitivo si deve accettare che la comunità, anche quando non è perfetta, non è ideale, non è piena (ma puoi mai esserlo?) è pur sempre una realtà, una grande realtà. Per la legge del provvisorio invece chi entra in una comunità non potrà mai avere un “prodotto finito, una meta definitivamente raggiunta, dovrà invece sempre accompagnare, cioè sviluppare, andare avanti. (Dalla Lettera pastorale 1977)

lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

28 luglio 2013

A Rio con la preghiera di Livorno

Notizie da Rio

LA BUONA NOTIZIA SULLA SINDROME DI DOWN

CURARE E NON SOPPRIMERE ella conferenza sugli studi del professor Lejeune, durante la settimana per la vita organizzata dalla Diocesi nel febbraio scorso, si N prospettò la possibilità di scoprire un modo per aiutare e curare chi nasce con la sindrome di down, mentre finora l’unica “soluzione” al problema era considerata la diagnosi prenatale e la successiva soppressione del feto. Qualche giorno fa è stato reso noto che per la prima volta è stata neutralizzata in provetta la terza copia del cromosoma 21, responsabile della sindrome di Down. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, è stato condotto da un gruppo di ricercatori di tre università nordamericane e dimostra che il difetto genetico responsabile della trisomia 21 può essere corretto. Solo in Italia sono 38 mila le persone interessate da questa sindrome, il 61% delle quali ha più di 25 anni. Plaude l’Associazione Scienza e Vita. Al microfono di Paolo Ondarza il copresidente Domenico Coviello, direttore del Laboratorio di genetica umana degli Ospedali Galliera di Genova

Le immagini dei pellegrini alla GMG n questi giorni in cui chiudiamo le pagine de “La Settimana” il vescovo Simone ed il Papa sono in viaggio per Rio de Janeiro. Migliaia di giovani da tutto il mondo sono riuniti là per vivere la Giornata Mondiale della Gioventù: un avvenimento che rappresenta un’esperienza unica di viaggio, di fede, di vita. Nei giorni scorsi i 16 ragazzi partiti da Livorno (Fulvio, Diletta, Virginia, Benedetta, Claudia, Giovanni, Claudia, Jamona, Sandra, Paola, Rildison, Elena, Diego, Arianna, Lorenzo e Francesco ) insieme a don Marcio Farias ci hanno spedito alcune foto in cui sono ritratti insieme ad altri pellegrini, loro coetanei, arrivati in Brasile con la stessa voglia di stare insieme e di partecipare ad un evento grande e coinvolgente. Le pubblichiamo in questa

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pagina perché anche i nostri lettori possano in qualche modo vivere la gioia di questi nostri giovani. Tanti altri giovani toscani, che non sono partiti per Rio, si ritroveranno a Viareggio per partecipare

virtualmente alla veglia di preghiera in diretta con il collegamento video.

L’appuntamento è per Sabato 27 Luglio alle 16.30 alla Parrocchia dell’Assunta alla Migliarina (Viareggio). Alle 17.30 si svolgerà un momento di benvenuto e le presentazioni delle diverse Diocesi presenti, alle 19 la preghiera insieme e alle 20 la cena. Alle 21.30 inizierà la festa in musica che si concluderà alle 24 quando inizierà il collegamento in diretta con RIO. Durante la notte, dopo la Veglia in chiesa ci sarà l’esposizione del Santissimo con la possibilità di confessarsi o dialogare con i sacerdoti e suore presenti. La Domenica 28 Luglio inizierà alle 8 con la preghiera delle Lodi con la riposizione del Santissimo, alle 8.30 è prevista la colazione, mentre alle 10 Mons. Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa celebrerà la Messa per tutti i presenti. Nelle loro email i pellegrini a Rio hanno chiesto di seguirli nella preghiera: un messaggio che giriamo anche a coloro che leggeranno questa pagina, perché questi giovani possano davvero sentirsi accompagnati dalla Diocesi e questo viaggio possa trasformarsi in un’occasione di crescita e di speranza per il loro futuro.

“La novità – dal punto di vista scientifico – è quella di essere riusciti a utilizzare un gene che fisiologicamente funziona sul cromosoma “X” e ha la funzione di inattivare il secondo cromosoma “X” nelle donne, proprio per bilanciare la situazione fisiologica. La novità è aver utilizzato questo gene, trasferito su un altro cromosoma – in questo caso il cromosoma 21 – ed essere riusciti ad inattivarlo. Quindi, la novità è che mentre prima si lavorava a livello di un singolo gene, adesso abbiamo trovato un gene che riesce a inattivare un intero cromosoma. E nella Sindrome di Down il problema era questo: non c’era un gene in più, ma c’era un cromosoma in più da dover spegnere. In questo caso, a livello sperimentale, ci sono riusciti”. E’ una grande scoperta, perché silenziare il cromosoma 21 appariva come un’impresa impossibile, fino a poco tempo fa … “Fino ad oggi non si era mai riusciti a poter agire su tutto il cromosoma”. A questo punto, che cosa ci si può aspettare? Quali scenari, per quanto riguarda la sindrome di Down che, solo in Italia, interessa 38 mila persone di cui il 61 per cento ha più di 25 anni? “Questo è l’inizio importantissimo di un percorso di ricerca che, partendo dagli esperimenti di questi scienziati americani che sono stati effettuati su cellule in coltura, verranno adesso confermati o sperimentati nuovamente prima sul modello animale per poi poter passare alla terapia sull’uomo. Non sappiamo esattamente il tempo che ci vorrà, ma sicuramente è una nuovissima strada e quindi c’è la possibilità di poter in qualche modo poi correggere le cellule anche nel soggetto Down”. Come “Scienza e Vita” voi rilevate che scoperte come questa dimostrano che si possono ottenere importanti risultati scientifici anche senza, ad esempio, quella liberalizzazione della ricerca sugli embrioni umani che è stata votata recentemente in Francia e che qualcuno vorrebbe introdurre anche in Italia… “Esattamente. Di solito, quando si parla di malattie genetiche o di malattie con handicap fino ad oggi, purtroppo, la soluzione più semplice è quella di fare degli screening, delle diagnosi prenatali o addirittura la diagnosi pre-impianto, per poter evitare il problema, quindi scartare, buttare via l’embrione con il difetto e fare andare avanti solo l’embrione senza il difetto. Questa non è una terapia, non è quello che il professor Lejeune aveva in mente quando scoprì la causa della trisomia 21: lui voleva curare le persone che hanno un problema, come è compito del medico, non sopprimerle”. Ciò dimostra che esiste una scienza che lavora per l’uomo e non contro l’uomo … “Esattamente. Proprio per poter aiutare, e accettare le persone per quello che sono, e non escluderle”. Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/07/21/silenziato_il_cromosoma_responsabile_della_sindrome_di_down._plaude/it1 -712179 del sito Radio Vaticana


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