La Settimana n. 30 del 4 settembre 2011

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IL GRANELLO di senape Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217

di monsignor Ezio Morosi

In Te, Signore, è la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce

lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

4 settembre 2011

(SALMO 35, 10)

rovare la sorgente di un bene è una garanzia per possederlo. Nel corso T della sua esistenza l’uomo è un ricercatore di sorgenti. Pensa che in esse sia il segreto della sua felicità. Scoprire una sorgente è essere sicuri che quanto da essa promana non verrà mai a mancare. Quanto cammino, quanta fatica per cercare di raggiungere la sorgente del denaro, del piacere, della gloria, del potere, della libertà, della sapienza, della pace… ma tutte rivelano presto il loro limite! Tuttavia c’è una sorgente che non delude: Cristo che è via, verità e vita.

IL RICORDO DELLE PICCOLE FIGLIE DI S.GIOVANNI GUALBERTO

Un legame speciale con le suore di Montenero A

Si inizia... a Montenero! Con la festa della natività di Maria, l’8 settembre, iniziano simbolicamente le attività pastorali diocesane. In occasione di questa celebrazione che ogni anno si svolge al Santuario, la Diocesi ricorderà il vescovo Alberto ad un anno dalla sua morte e pregherà per il giovane seminarista Matteo Seu, che riceverà da monsignor Giusti il Ministero dell’Accolitato.

d un anno dalla sua morte, la Congregazione delle Piccole Figlie di San Giovanni Gualberto vuole ricordare il vescovo di Livorno monsignor Alberto Ablondi. C’era infatti un legame tutto speciale fra di loro e colui che ha guidato la diocesi labronica nel corso di tre decenni, dal 1970 al 2000. È stato monsignor Ablondi ad accettare a Livorno la fondazione di questa congregazione, che ha a villa Mayer a Montenero la sua casa madre. Ma non solo. Per anni, l’ex vescovo di Livorno ha continuato a recarsi proprio a villa Mayer per visitare quelle che, in qualche misura, erano anche le «sue» suore, oltre che per andare a trovare l’ex abate di Montenero, don Giuseppe Zambernardi, suo amico e fondatore negli anni ‘70 proprio delle Piccole Figlie. Un legame, quello tra le suore e monsignor Ablondi, che si è consolidato a tal punto che nel 2008 fu proprio a loro che il Vescovo chiese

un aiuto per l’avanzare della sua malattia. Così una «Piccola Figlia» di San Giovanni Gualberto ha vissuto con lui in curia, assistendolo con ogni attenzione fino al 21 agosto dello scorso anno, giorno della sua nascita al cielo. Una decisione che l’allora Madre Generale, suor Umiltà, prese con grande spirito di sacrificio ma con ancor più grande riconoscenza e amore, trovandosi comunque a corto di suore per le diverse case di riposo per anziani che la congregazione ha in Italia e in India. Ricorda la Madre Giulia, attuale guida delle Piccole Figlie: «Quando morì l’abate Zambernardi, monsignor Ablondi fu molto scosso. Veniva spesso a trovarlo da noi ed erano particolarmente legati. In quell’occasione disse che avrebbe voluto raggiungerlo in cielo presto. E così due mesi esatti dopo, anche lui, che era come un secondo padre per noi, ci ha lasciate. Ma noi continuiamo a pregare per lui, che vegli sulla nostra congregazione. Lo ricordiamo con grande amore».

Il ritrovo è previsto alle 17 nel piazzale Giovanni XXIII per la salita a piedi al Santuario, seguirà la concelebrazione eucaristica. ontenero, 8 settembre 2011: pronti, attenti, via! Eccoci, si riparte: inizia un nuovo anno pastorale sotto la protezione della grande mano di Maria di Montenero, che da sempre ci indica il cammino da seguire (suo figlio Gesù, che tiene in braccio) e a cui quest’anno si unisce la benedizione del vescovo Alberto, da un anno assente fisicamente, ma vivo e partecipe dal cielo alla vita diocesana. Quaderno nuovo, pagina pulita: gli inizi sono sempre ricchi di prospettive e buoni propositi e come tale questo anno ci si presenta, tutto da scoprire e da vivere, ma con alle spalle, un lavoro grande, fatto negli anni precedenti, in un passato lontano e prossimo che è indispensabile per la costruzione del presente e del futuro. Un vero e proprio tesoro di impegno, accumulato grazie alla collaborazione di tante persone, uomini e donne a servizio della Chiesa e laici impegnati nella vita delle comunità e delle

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aggregazioni, che sarà la base di partenza di questo nuovo inizio. Nel solco delle indicazioni dei Vescovi italiani, la riflessione del prossimo anno vedrà ancora al centro l’educazione ed il progetto educativo diocesano in fase di stampa e distribuzione a tutte le realtà ecclesiali livornesi, perché all’insegna di un documento comune si possa lavorare in comunione, per «dare alla luce cristiani nuovi» e magari anche nuovi cristiani. Altro tema conduttore sarà il cambiamento demografico del nostro paese e della nostra città in particolare, come

proposto dal Comitato per il Progetto Culturale nazionale che a settembre pubblicherà il rapporto intitolato appunto «Il cambiamento demografico» (Editori Laterza), per rilevare i nuovi scenari che richiedono un intervento deciso e, prima ancora, un cambio di mentalità. Anche le opere si prospettano importanti: in particolare per la carità, con il completamento dei lavori del Centro per la Vita (vedi servizio a pag II) e del nuovo centro di accoglienza in Corea (all’interno del Villaggio scolastico «don Nesi») che sarà

MERCOLEDÌ 7 SETTEMBRE ORE 21

CONCERTO D’ORGANO Chiesa Santa Caterina n occasione della fine dei lavori di restauro dell’antico organo della chiesa di Santa ICaterina, la parrocchia ha organizzato un concerto inaugurale per mercoledì 7 settembre alle 21. Il concerto sarà tenuto dal maestro Matteo Imbruno.

dedicato proprio alla memoria di monsignor Ablondi; la realizzazione della statua della Madonna dei Popoli all’imboccatura del porto ed i progetti di due nuove chiese: a Salviano e nella zona delle Sughere, senza contare i lavori di restauro e completamento di altre. Spunti di riflessione e opere in cantiere dunque non mancano; anche il calendario diocesano vede già piene molte delle sue pagine: la scuola di formazione per operatori pastorali, le assemblee diocesane, la visita pastorale del Vescovo nelle parrocchie, i pellegrinaggi e gli incontri di preghiera, i convegni per approfondire tematiche laiche e religiose e le solennità dell’anno liturgico unite alle festività proprie di Livorno. Insomma, che dire di più? Scopriamo insieme che anno sarà: buon inizio a tutti e che Maria ci accompagni! c.d.

È NATA L’ASSOCIAZIONE ALBERTO ABLONDI idea è partita da un gruppo di laici livornesi per anni impegnati nella Lun’associazione ’vita ecclesiale al fianco di monsignor Ablondi: dare vita ad per ricordare, “custodire, mantenere viva e trasmettere la memoria del percorso umano, intellettuale, cristiano e pastorale del Vescovo Alberto e la sua testimonianza ecclesiale di servizio all’attuazione del Concilio Vaticano II, con specifica attenzione alla trasmissione della Parola, alla sinodalità, alla valorizzazione del laicato, al dialogo con la società e le istituzioni civili, al dialogo ecumenico ed interreligioso”. L’Associazione nata in occasione del primo anniversario della sua morte si impegnerà a realizzare attività di studio e di ricerca sulle opere del Vescovo Alberto, attività culturali quali convegni, seminari e attività di formazione, nonché attività divulgative e editoriali. All’Associazione si affiancherà un comitato scientifico, al quale sarà chiesto di aderire ad alcuni autorevoli studiosi ed amici di Ablondi impegnati nei diversi ambiti in cui si svolse l’azione del Vescovo livornese. Alla fine di settembre l’associazione organizzerà un primo momento di incontro pubblico, dedicato alla lettura ed all’analisi della Lettera pastorale di Ablondi «Siamo comunità?», a 35 anni dalla sua pubblicazione.


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