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Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
11 settembre 2011
Di nuovo sui banchi!
di monsignor Ezio Morosi
Il Signore fa sicuri i passi dell’uomo e segue con amore il suo cammino. Se cade, non rimane a terra, perché il Signore lo tiene per mano
(SALMO 36,23)
uante volte ci è capitato di vedere un bambino per mano ad un Q genitore, faticare e tenere il passo, incespicare e cadere ma non restare a terra perché subito è risollevato dalla mano paterna o materna? Così il salmo ci dice che se anche il nostro cammino è cosparso di buche, inciampi, pericoli e prove che possono farci cadere, noi non rimarremo a terra, perché l’amore di Dio ci solleverà. Solo il Signore fa sicuri i nostri passi!
L’augurio per l’anno scolastico che inizia
Una riflessione sull’educazione in occasione dell’inizio dell’anno scolastico ifficile fare l’insegnante, ancor più difficile esserlo quotidianamente- Recita un aforisma: «È studiando che si diventa studenti. È comandando che si diventa comandanti. È sanguinando che si diventa insegnanti». Partner elettivi delle famiglie e delle agenzie formative che insistono su di uno stesso territorio, gli insegnanti sono tasselli di riferimento tanto per la comunità civile quanto per quella ecclesiale. Non stimarne abbastanza il lavoro quotidiano mette in serio pericolo il futuro sociale e culturale delle giovani generazioni. Così, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, vogliamo zoomare su questa categoria di professionisti, messa oltremodo alla «berlina» da una cattiva informazione massmediale, accompagnata talvolta da una campagna denigratoria ad opera di politici e opinionisti poco accorti e, sull’argomento “scuola ed educazione”, scarsamente preparati. L’episcopato italiano seppure in forma sintetica ha dato una pista su cui pilotare l’educativo scolastico: «occorre investire, con l’apporto delle diverse componenti del mondo scolastico, ecclesiale e civile una scuola che promuova, anzitutto, una cultura umanistica e sapienziale, abituando gli studenti ad affrontare le sfide del nostro tempo. In particolare, essa deve abilitare
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L’augurio delVescovo agli studenti: «Studiate non per avere un bel lavoro domani e guadagnare di più, ma per diventare belle persone, consapevoli della vostra dignità. Il vostro percorso scolastico, attraverso la cultura, vi permetta di capire il mondo e voi stessi perché possiate davvero gustare la vita» all’ingresso competente nel mondo del lavoro e delle professioni, all’uso sapiente dei nuovi linguaggi, alla cittadinanza e ai valori che la sorreggono: la solidarietà, la gratuità, la legalità e il rispetto della diversità (Orientamenti Pastorali 2010-2020 Educare alla vita buona del Vangelo, 46). C’è dunque ancora molto da fare, da progettare, da costruire, da inventare per un benessere complessivo orientato dalla prospettiva di un nuovo umanesimo. Sono sfide complesse visto che la scuola, oggi, si trovi in sabbie mobili strutturali che mettono a rischio la sua stessa identità e i suoi obiettivi. All’istanza del ‘riposo’ (luoghi in
cui sostare, case da in cui abitare, sicurezze su cui contare) dovrebbe ritmicamente alternarsi quella del ‘viaggio’ (sentieri da percorrere, provocazioni da raccogliere, novità da introdurre): questo è il lavoro della didattica, scriveva Cesare Scurati non molto tempo fa, che «si presenta oggi, sia sul fronte del fare che su quello del pensare, particolarmente disagevole». Pur nel disagio in cui «liquidamente» annasperemo anche in questo anno scolastico, auguro a ciascun genitore l’incontro e la collaborazione almeno con un docente di qualità umane, didattiche e disciplinari autentiche. Agli studenti
l’augurio di intercettare un insegnante che sappia dischiudere possibilità impensate, che sappia distillare il sapere valorizzando l’esperienza, che riesca, con buon equilibrio di sé, a comprendere le tonalità emotive che via via, nel percorso scolare e di crescita, si delineano e si sfumano. Ai docenti l’augurio di imparare a vedere l’invisibile negli occhi e nelle intelligenze dei ragazzi a loro affidati. L’augurio di essere nella scuola con passione e vero interesse. Perché solo chi è appassionato può appassionare, solo chi è intimamente interessato è capace di interessare. Buona scuola a tutti! Enrica Talà, Ufficio Scuola diocesano
Gli studenti? Un’unica armonia gni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è O un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all’insieme. Siccome il piacere dell’armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini. E che taluni colleghi si prendono per degli Karajan che sopportano male la direzione della fanfara comunale. Tutti sognano la Filarmonica di Berlino (Daniel. Pennac, 2007).
Sabato 1 ottobre alle 18.00 nella chiesa di N.S. del Rosario Santa Messa per l’apertura dell’anno scolastico, organizzata dall’Ufficio scuola diocesano
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Gli incontri con i direttori degli uffici Verso la riforma dei Centri Pastorali arissimi Livorno è una fra le città italiane con l’indice di secolarizzazione fra i più alti
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d’Italia. Da circa quattro anni ne sono il Vescovo e rilevo come ormai non sia più procrastinabile una azione di nuova evangelizzazione della gente di Livorno, persone buone, con un vivo senso religioso, ma a cui occorre sempre di più far conoscere, amare e seguire nostro Signore Gesù Cristo. È necessario pertanto ripensare la pastorale in chiave missionaria e conseguentemente anche le strutture della Curia e delle singole parrocchie. Intanto iniziamo dalla Curia e quindi dopo averne parlato già dallo scorso giugno nel Consiglio Episcopale, nell’Assemblea del Clero, al Consiglio Presbiteriale e al Consiglio Pastorale, se ne avvia la sperimentazione. Ci ritroveremo per Centri Pastorali secondo la nuova aggregazione che vi propongo, essa sarà ad experimenentum e pertanto riformabile appena ne vedremo l’opportunità per il bene della diocesi. - Il primo appuntamento è per il Centro Pastorale per la Formazione Cristiana il quale riunisce: l’Ufficio Liturgico, l’Ufficio Catechistico, il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, il Centro Diocesano Vocazioni, la Scuola di Formazione per Operatori Pastorali e l’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo con il Cedomei. CI RITROVEREMO L’8 SETTEMBRE ALLE ORE 9,30 - Il secondo appuntamento è per Centro Pastorale per l’Evangelizzazione il quale riunisce: l’Ufficio Missionario, il Servizio Diocesano per il Catecumenato, l’Ufficio Famiglia, l’Ufficio per lo Sport, il Turismo e il Tempo libero, l’Ufficio Pellegrinaggi, l’Ufficio Scuola e l’Ufficio per la Pastorale Scolastica. CI RITROVEREMO IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 9,30 - Il terzo appuntamento è per il Centro Pastorale per l’accoglienza e la carità il quale riunisce: la Caritas Diocesana e la Fondazione Caritas, L’Ufficio per la Pastorale della Sanità, l’Ufficio Migrantes con la Stella Maris e l’Ufficio per la Pastorale Sociale, CI RITROVEREMO IL 28 SETTEMBRE ALLE ORE 9,30 Ringraziandovi per la vostra disponibilità + Simone, Vescovo