La Settimana n. 35 del 7 ottobre 2012

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IL GRANELLO di senape Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo

di mons. Alberto Ablondi

ue mani: quanta avventura può essere racchiusa in due mani! D Esse possono significare l’amore e l’amicizia, la fiducia e l’aiuto qualche volta anche il contrasto. Ma due mani, quando il Vangelo è fra di loro, acquistano tanti altri significati; e allora vorrei dirle che le due mani, la mia e la sua, col Nuovo Testamento anzitutto sono "mani di cristiani". Si, come Vescovi, anzi proprio perché Vescovi noi abbiamo bisogno della Parola di Dio per essere veri cristiani. È veramente bello dunque e significativo aiutarci a vicenda a divenire sempre più cristiani con la Parola di Dio, offrendoci il Vangelo. (Marzo 1985, consegna al Vescovo di Malta dell’edizione critica del Nuovo Testamento da parte della Società Biblica)

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

7 ottobre 2012

Niccolò Stenone e PierreTeilhard de Chardin: religiosi e scienziati raccontati dal professor Ludovico Galleni.

CURIOSITÀ E VERITÀ: due uomini in ricerca udovico Galleni, docente di Zoologia generale ed Etica Ambientale presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, e insegnante di Scienze e Teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “N. Stenone” di Pisa, nonché membro del comitato direttivo della Società Europea per lo studio di Scienza e Teologia (ESSAT) e del comitato consultivo europeo del Centro di Teologia e Scienze Naturali (CTNS) di Berkeley, in California, sarà uno dei relatori del convegno promosso dall’Ufficio scuola della Diocesi, lo abbiamo incotrato per conoscere in anteprima i temi della conferenza. Il convegno di fine ottobre prenderà in esame due figure particolari: Nicolò Stenone e Teilhard de Chardin, che cos’hanno in comune questi due uomini? qual è stato il loro percorso di studi e il loro carisma spirituale? «Ambedue sono stati importanti scienziati e, anche se separati da più di due secoli hanno, portato avanti le scienze della natura proprio sottolineando la presenza dei cambiamenti che avvengono nel tempo. Stenone descrisse l’evoluzione del paesaggio geologico della Toscana, Teilhard de Chardin lavorò a lungo sull’evoluzione paleontologica dapprima in Europa e poi in Cina. Ma ambedue furono uomini di profonda fede che non trovarono difficoltà ad essere grandi scienziati e ottimi religiosi. Se differenza vi fu è che Stenone lasciò poi la scienza attiva per concentrarsi sulla sua attività di pastore, mentre Teilhard per tutta la vita fu insieme paleontologo e sacerdote. Ma va detto che anche da pastore mai Stenone rinnegò la sua esperienza di scienziato. Ma un altro aspetto importante fu la loro attenzione, forte, al rinnovamento della vita della Chiesa. E se per Stenone divenuto prete e poi vescovo si trattò fondamentalmente di un rinnovamento pastorale, per Teilhard di trattò di una prospettiva culturale e teologica, cercare cioè gli strumenti per riconciliare la chiesa con il mondo moderno e in particolare con le scoperte della scienza. E, grazie a Teilhard, l’evoluzione da problema diviene una importante risorsa per il cristiano perché in effetti apre ad una nuova sintesi, che rivaluta fortemente le realtà terrestri e il cammino dell’umanità su questa terra verso il futuro, ad una evoluzione del cosmo, della vita e dell’Uomo che giunta all’alleanza con Abramo continua per costruire

L

Il Progetto Culturale diocesano, in collaborazione con l’Ufficio Scuola e con altre realtà culturali, promuovono il convegno del 25 ottobre prossimo

la Terra per la seconda venuta di Cristo». Proviamo ad immaginare se vivessero oggi queste due figure: quale sarebbe secondo lei il loro pensiero sul nostro vivere? Sulla scienza che è messa costantemente in contrasto con la fede? Sul nostro sistema di studi? «Credo che sia Stenone che Teilhard de Chardin si entusiasmerebbero nel leggere i documenti del Concilio in particolare le splendide parole con cui la costituzione conciliare Gaudium et Spes sottolinea la necessità e il dovere del dialogo con il moderno e in particolare con la scienza. Purtroppo ormai troppo spesso vediamo rinascere punti di attrito con la scienza ed in particolare con l’evoluzione, ma vengono soprattutto da ambienti che ancora non hanno capito fino in fondo l’importanza dottrinale del concilio. Il Concilio, considerando la scienza una risorsa per comprendere meglio la natura stessa dell’uomo e uno strumento che ci aiuta a percorre nuove vie verso la verità, ha aperto ad un rinnovamento indubbiamente faticoso e difficile ma necessario. Purtroppo è molto più facile ripetere formule che studiare per capire e comprendere meglio e poi per cambiare tutto ciò che va onestamente e doverosamente

LINEA di Pensiero di Luca Lischi

La persona e la solidarietà

Nelle foto: in alto, Niccolò Stenone; a fianco PierreTeilhard de Chardin e al centro il professor Ludovico Galleni

cambiato. Posso dire per esperienza personale, ottenuta percorrendo l’Italia a spiegare l’evoluzione e la sintesi teilhardiana in parrocchie e centri culturali cattolici, che chi contesta l’evoluzione e la scienza in fondo non ha voluto accettare la lezione del Concilio. Ma mettere in discussione il Concilio apre ad un relativismo dottrinale veramente preoccupante. E da questo punto di vista rischiamo di perdere uno strumento per dialogare con i giovani in particolare con quelli che sono onestamente e seriamente interessati alla scienza. Occorre mostrare come sia proprio la teologia cattolica la

La figura del beato Toniolo, professore, marito e padre esemplare, ricordato nella prima Domenica di Ottobre iuseppe Toniolo, economista e sociologo G proclamato Beato il 29 aprile 2012, ogni anno sarà ricordato il 7 ottobre.

prima ad accettare le capacità conoscitive della scienza e a farne uno strumento per meglio sviluppare la sua azione culturale e pastorale. E da questo punto di vista occorre formare meglio i catechisti e lavorare ancora a lungo con i docenti di religione delle scuole in particolare delle superiori».

Non poteva esserci miglior inizio per commemorarlo la domenica 7 ottobre, giorno in cui la liturgia ci ricorda la grandezza dell’unione tra uomo e donna e il prezioso dono della famiglia: un’occasione di riflessione e di preghiera per fare memoria del professore, marito e padre esemplare che ha messo al centro il primato della persona e della solidarietà. La persona si completa nella famiglia, perché ognuno è strettamente legato agli altri, ha bisogno degli altri. “Non è bene che l’uomo sia solo”: i due, uomo e donna, saranno una carne sola. E poi la solidarietà si alimenta dell’amore tra uomo e donna. La famiglia dilata il suo amore all’esterno, allarga i confini in un dono aperto verso gli altri. Quel poco o tanto ricevuto, comunque, sempre messo in comune, per essere solidali e generosi nella condivisione.

Che cosa hanno ancora da insegnare uomini come loro? «Fondamentalmente l’onestà intellettuale e scientifica e il coraggio di seguire nuove piste di sintesi sia dal punto di vista pastorale che culturale e teologico». c.d.

Dai nuovi progetti dell’Ufficio scuola della Diocesi

LA SCIENZA, LA FEDE E GLI INSEGNANTI al 2008, nell’ambito della formazione professionale degli insegnanti di religione che operano nei Licei è nata la scelta D di approfondire tramite un percorso di ricerca-azione il segmento scienza e fede, un ambito trasversale ad altre discipline curricolari. Nel 2011 poi l’Ufficio Scuola e l’Ufficio di Pastorale scolastica della diocesi, a conclusione di un percorso biennale di ricerca/azione sul rapporto scienza e fede strutturato per gli Insegnanti di religione cattolica dei licei livornesi, presentano e offrono alle scuole secondarie di secondo grado una Mostra itinerante su Galileo dal titolo “Cose mai viste” per coinvolgere tutti i docenti interessati e la cittadinanza. La Mostra inizia all’ Istituto Magistrale Niccolini Palli, continua al Liceo Cecioni, a gennaio sarà al Liceo Enriquez. Il materiale multimediale e didattico prodotto è di elevata qualità e vi è il progetto di pubblicarlo e socializzarlo sul sito dell’ Ufficio. Ci siamo avvalsi soprattutto della competenza di L.Galleni e V. Zolesi. Da qui l’idea di un convegno su Niccolò Stenone e Teilahrd de Chardin: due scienziati in momenti storici particolari, nel ‘600

l’uno e nel’900 l’altro, secoli di importanti svolte scientifiche e interdisciplinari. Due uomini di Dio e della Chiesa, anche se con due storie personali diverse: Stenone, protestante, diventa cattolico dopo aver visto la processione del Corpus Domini a Livorno,Teilhard gesuita. Due uomini appassionati di Cristo e del Vangelo che sono stati l’avanguardia per ciò che riguarda il rapporto scienza e teologia, rapporto di complementarietà nell’ autonomia disciplinare. Uomini di grande spiritualità,Teilhard è un mistico che sembra dialogare col mondo contemporaneo. Stenone vive una dimensione evangelica radicale provocatoria; ambedue lasciano aperte delle vie di ricerca sia nell’ambito scientifico, filosofico, esegetico e antropologico di grande respiro. L’incontro, realizzato in collaborazione con il Progetto Culturale della Diocesi, con il Gruppo Amici di don Renato Roberti, Progetto permanente “ Il coraggio della Ricerca”, con l’Ufficio Scuola diocesano ed il Centro Studi “R.Angeli”, sarà anche un momento di breve celebrazione del 50° del Concilio Vaticano II soprattutto attraverso la rilettura della Gaudium et Spes. Si darà inoltre spazio al ricordo di due sacerdoti diocesani, don Angeli

che ha scritto la biografia di Stenone e di don Renato Roberti che ha dedicato a Teilhard de Chardin molti articoli di giornale, omelie e lezioni alla scuola di teologia diocesana negli anni’ 80. Il Progetto Didattico ha messo in luce come le nuove generazioni siano notevolmente affascinate da queste due figure e dal tema scienza e teologia. Enrica Talà, direttore ufficio scuola diocesano Relatori dell’incontro saranno: - Monsignor Simone Giusti, Vescovo di Livorno - Ludovico Galleni, prof. Zoologia Naturale- Università di Pisa - Valfredo Zolesi, ingegnere, fondatore Kaiser Livorno - Fabio Caporali, prof. Ecologia Agraria- Università della Tuscia - Marco Bacci, IdR Liceo Scientifico F. Cecioni (Il luogo del convegno sarà comunicato nei prossimi numeri del settimanale ndr)


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