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Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
14 ottobre 2012
di mons. Alberto Ablondi
arrebbe un amore chiuso quello dei fidanzati: così chiuso nei due che Ptersembrano isolarsi da tutti; così chiuso in un periodo, in una età, da posopravvivere solo come un ricordo nostalgico. Eppure due fidanzati si isolano solo come si isola l’uomo che entra in Chiesa, che fa la Comunione. In realtà infatti il fidanzamento non è isolamento ma raccoglimento, in cui un momento dovrà valere tanti anni, in cui il nascondersi agli altri serve per camminare poi e sempre fra gli altri e con gli altri. Momento, il fidanzamento, come la Comunione, di una confidenza e di una conoscenza intima che permette di conoscere l’altro e nello stesso tempo di scoprirsi, per avere fiducia in sé, nell’altro e nella vita. In questo senso il fidanzamento è evangelizzanto perché mi dice che anche Dio ama così: Dio, come un fidanzat, vuole spesso parlarmi anche da solo. Per prepararmi alla missione Egli prima mi raccoglie.
L’intervista ad Antonio e Rita Domenici, condirettori dell’Ufficio diocesano di Pastorale per la Famiglia a proposito dei dati sui divorzi a Livorno emersi dall’ultimo censimento. Il lavoro della Consulta diocesana
LINEA di Pensiero di Luca Lischi
NEL MONDO, MA NON DEL MONDO
E se invece fosse per sempre?
na certa mediocrità o relativa significanza le loro radici in una vita spirituale «modesta». Utrovano
Verso la Festa della Famiglia l’8 e 9 giugno 2013 completamente distante dalla dati dell’ultimo censimento progettualità delle coppie che hanno messo in rilievo che a vivono nella società moderna. Livorno i divorzi sono A questo si aggiunge raddoppiati (calano i l’esasperato individualismo coniugati con il 7,7 % in meno che allontana le coppie dal sul 2001 e il 15,4 % in meno sul vivere l’amore con la “A” ’91. Aumentano i divorzi con il maiuscola, cioè quel tipo di 99,4 % in più sul 2001 e il 246 amore che solo può dare loro % in più sul’91). Nonostante le la garanzia, o almeno la forza e ricerche dimostrino quanto lo stimolo, per cercare di vivere ancora i giovani siano attaccati al il loro rapporto superando le nucleo familiare e quanto si inevitabili difficoltà che si cresca meglio e più forti in incontrano giorno per giorno». famiglia, questa famiglia sembra diventare sempre più fragile. Abbiamo parlato con Antonio e Come secondo voi si può Rita Domenici (nella foto "rafforzare" la famiglia? «Questa domanda ci fa in un accanto), condirettori certo senso anticipare quello dell’Ufficio diocesano di che sarà il tema della Festa Pastorale per la Famiglia che stanno lavorando con la Consulta della Famiglia che sarà proprio su queste tematiche. organizzata in Diocesi nei Cosa pensate di questo giorni 8 e 9 giugno del 2013 e peggioramento della che riguarderà proprio il situazione? Quali sono le rapporto tra la famiglia e la cause principali che hanno fede. Siamo infatti convinti che condotto a questo punto? sia proprio la fede il puntello «Sinceramente sono stati scritti che può aiutare qualsiasi “tomi” su questo argomento coppia a costruire ed a vivere il da persone ben più preparate progetto di vita pensato di noi che hanno fatto degli insieme. La fede ci aiuta ad studi specifici ed interrogarci approfonditi. innanzitutto La fede può Cercando di all’inizio del aiutare dare un semplice rapporto, ci spinge contributo sulla a discernere se nei momenti base di quello o l’altra sia di difficoltà che l’altro che abbiamo proprio la persona sicuramente la potuto vedere che il Signore ha attraverso la pensato nel suo coppia si troverà nostra piccola progetto per a vivere giorno esperienza nel formare la nostra mondo della famiglia. Essa dopo giorno pastorale quindi ci aiuta ad familiare forse andare in potremmo dire che il mondo profondità, a conoscere l’altro di oggi è malato di in modo che una volta deciso superficialità. L’eccessivo uso si possa andare di fronte dei mass media probabilmente all’altare in modo consapevole dà l’illusione ai giovani di e senza che possano nascere essere sufficientemente “sorprese” una volta che il preparati ad affrontare la vita e sacramento è stato celebrato. fa loro credere che la realtà La fede poi ci può aiutare nei non è poi così cruda e difficile momenti di difficoltà che come può sembrare. sicuramente la coppia si L’approccio alla vita stessa troverà a vivere giorno dopo risulta quindi superficiale e giorno; prendere la croce e certe scelte importanti non si seguire Gesù è qualcosa che distinguono più da quelle riguarda ogni cristiano e meno determinanti. Tutto è quindi anche ogni sposo. vissuto in una sorta di mondo Certo vivere la fede da soli, in virtuale dove la ricerca del questo mondo non è facile. piacere effimero è il criterio Sarà necessario studiare dei dominante, per cui decidere cammini di qualcosa che ci impegna “per accompagnamento dei sempre” è qualcosa che rimane fidanzati e delle giovani coppie
I
attraverso i quali poter nutrire e rafforzare la loro fede ma anche cercare di dare loro una formazione riguardo alla vita affettiva ed a tutto ciò che concerne il rapporto di coppia nella vita di tutti giorni (dialogo, comunicazione ecc.)» Come consulta di pastorale familiare avete iniziato a studiare proprio questi aspetti. Come vi muoverete? Farete degli incontri per operatori di pastorale familiare nelle parrocchie o sul territorio? Incontrerete famiglie in difficoltà voi direttamente? «La Consulta si sta incontrando da circa 3 anni. Il primo anno abbiamo lavorato sulla formazione personale dei referenti parrocchiali, per essere di aiuto nelle parrocchie alla formazione ed alla guida di gruppi familiari che riteniamo siano la base dalla quale partire per costruire comunità forti, comunità nelle quali la comunione, sia materiale che spirituale, è alla base di qualsiasi rapporto. Il secondo anno, rendendoci conto proprio della emergenza “separati” e della loro sofferenza nel sentirsi non accettati dalla Chiesa, abbiamo fatto un cammino proprio nella pastorale che li riguarda, aiutati in questo dal gruppo “La casa” di Bergamo che ci ha arricchito con la loro grande esperienza. Proprio a seguito di questo lavoro una coppia, Rosy e Massimo Gualandi, si sono dati disponibili ad iniziare quest’anno degli incontri per le persone che hanno vissuto esperienze di separazione e saranno aiutati in questo, oltre che dall’ufficio, da don Ivano Costa che ha accettato di darci il suo prezioso supporto spirituale. Come Consulta quest’anno, dedicato interamente dalla Chiesa alla fede, cercheremo di sviluppare il tema della trasmissione della fede ai figli iniziando con una analisi della società moderna dalla quale poter partire per cercare di trovare degli indirizzi, delle vie attraverso le quali poterci
incamminare per riuscire ad arrivare al cuore dei nostri ragazzi e cercare così di poterli fare incontrare con Cristo. Questo penso sia il sogno per tutti i genitori cristiani: far fare ai propri figli l’esperienza di Dio!» Il Vescovo ha iniziato a lavorare anche con i fidanzati (voi avete preparato delle schede) così facendo si prova a risolvere il problema alla radice prima che diventi troppo tardi? «Le schede sono solo delle basi dalle quali partire per poter provare a dare un minimo di formazione sia spirituale che di vita alle coppie che desiderano confermare la loro unione di fronte a Dio. Starà a ciascuna comunità parrocchiale il cercare di adattarle alla propria realtà, ma il lavorare tutti con uno stesso strumento potrà far vivere questo cammino così importante in comunione con il resto della Diocesi, ci auguriamo, con uno scambio di esperienze che potrà essere per tutti un arricchimento reciproco. Ci aspettiamo dalle parrocchie il loro contributo che dovrebbe venire dal provare a lavorare con questo libretto in modo che a fine anno mettendo insieme quello che è venuto fuori dalle singole esperienza si possa arrivare ad una redazione definitiva che sia davvero espressione della nostra Diocesi e della nostra realtà livornese. Le coppie che stanno per sposarsi hanno bisogno di "toccare la comunione" per poi poterla mettere in pratica nella loro vita futura. Solo se come Chiesa sapremo viverla concretamente potremo essere in grado di trasmetterla ed essere quel fondamento sul quale ogni matrimonio potrà costruirsi e trovare in esso l’energia e la speranza per un futuro di felicità». Chiara Domenici
Il Cardinal Bagnasco, nella recente prolusione al Consiglio della Cei, ha evidenziato in modo chiaro e coinciso il tema di fondo della nostra crisi. Ci siamo troppo affidati al fare e al consumare. Sempre di corsa, come direbbe il sociologo Bauman. E sempre di più presi da un tempo che non riusciamo più a controllare e a governare. Schiavi del tempo. Indaffarati a correre dietro a continui stimoli imposti dalla società ipertecnologica e incapaci di trovare il tempo per stare fermi a riflettere, a meditare, a pregare. La spiritualità, come ci hanno insegnato tanti maestri della Parola, nasce dalla profonda riflessione, dallo stare chini, dall’inginocchiarsi, dal bisogno di cercare e trovare luoghi di silenzio. Per ascoltare e comprendere di più noi stessi e gli altri alimentandosi anche del silenzio. Quel silenzio che parla al cuore, che interpella la ragione e spinge a chinarsi, fin quasi ad accarezzare e baciare la terra e a prendersi cura del mondo. Ad essere nel mondo, ma non del mondo.
GIOVEDÌ 11 OTTOBRE ALLE 21.00 IN CATTEDRALE
Fiaccolata e veglia di preghiera promosse da Azione Cattolica In contemporanea con la manifestazione di Roma dal titolo: «La Chiesa bella del Concilio», anche Livorno si riunirà per celebrare l’inizio dell’anno della Fede e ricordare i 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II: un momento di festosa presenza e di preghiera che inizierà in piazza della Repubblica alle 20.45 e continuerà in duomo con la veglia presieduta dal vescovo Simone. GIOVEDÌ 25 OTTOBRE ORE 17.45
Convegno «Niccolò Stenone e Teilhard de Chardin: tra scienza e spiritualità in tensione verso Dio» AULA MAGNA IST. ITIS (VIA GALILEI) Relatori: Monsignor Simone Giusti,Vescovo di Livorno; Ludovico Galleni, prof. Zoologia Naturale- Università di Pisa; Valfredo Zolesi, ingegnere, fondatore Kaiser Livorno; Fabio Caporali, prof. Ecologia Agraria- Università della Tuscia; Marco Bacci, IdR Liceo Scientifico F. Cecioni; Introduce e coordina Enrica Talà, dir. Ufficio Scuola Diocesi di Livorno. Iniziativa in collaborazione con Progetto Culturale Diocesi di Livorno; Gruppo Amici di don Renato Roberti, Progetto permanente " Il coraggio della Ricerca", Ufficio Scuola Diocesi di Livorno, Centro Studi "R.Angeli"