La Settimana - n. 37 del 24 ottobre 2010

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

24 ottobre 2010

IL 27 OTTOBRE

■ IL FATTO Unioni civili

L’Assemblea del Progetto Culturale

«Sui valori non si scende a compromessi»

Avrà come tema la Settimana Sociale la V Assemblea plenaria del Progetto Culturale diocesano che si svolgerà mercoledì 27 ottobre nella sala Fagioli in Vescovado a partire dalle 21. Dopo l’introduzione del Vescovo, il referente diocesano Nicola Sangiacomo relazionerà sui lavori di Reggio Calabria per poi aprire il dibattito.

Servizi a pagina II

L’EDITORIALE

IL DIARIO della Settimana Sociale

Di ritorno da Reggio Calabria

di Nicola Sangiacomo

PER UNA NUOVA GENERAZIONI DI POLITICI CATTOLICI a Chiesa Italiana con la Settimana Sociale dei cattolici italiani che si è svolta a Reggio Calabria ha dato una prima risposta pubblica all’appello che il Papa aveva già lanciato nei mesi scorsi auspicando la nascita di una nuova generazione di cattolici impegnati in politica. Un evento di dimensioni e rilevanza notevole, non solo per il mondo ecclesiale, ma soprattutto per gli sviluppi futuri che potrà avere in tutta Italia con il rientro dei 1200 delegati. Nei quattro giorni di riflessione, dibattito e preghiera i delegati hanno scoperto un sentire comune, quello della responsabilità che la Chiesa Italiana affidava loro in quei giorni per un rinnovato impegno nell’ambito politico – sociale. Mi sembra di aver individuato alcuni caratteri di questo rinnovato impegno. SENZA COMPLESSI DI INFERIORITÀ. Lo ha indicato il Papa nel suo messaggio ed è stato un incoraggiamento forte . Questa espressione mi è sembrata inedita nel magistero papale e sembrava voler dire: cattolici italiani, non sottovalutatevi siete all’altezza del compito che la Chiesa vi affida nel mondo. SU UN TERRENO COMUNE Il terreno è quello dei cosiddetti valori non negoziabili In questo l’indicazione è arrivata dal Cardinale Bagnasco, presidente della CEI, che ha indicato nella vita, nel matrimonio, nella famiglia e nella libertà educativa e religiosa i valori che devono costituire il terreno comune sui cui fondare l’unità dei cattolici impegnati in politica. Non importa in quale schieramento si trovino, essenziale è che su questi valori siano uniti e coerenti. PER CONTARE, NON PER ESSERE CONTATI Non c’è nostalgia di un partito che riunisca insieme i cattolici, non ci sono le condizioni né storiche, né politiche, ma i loro valori caratteristici non devono sparire all’interno delle diverse formazioni politiche fino a diventare insignificanti. Un caratteristica che il rettore della Cattolica Ornaghi ha efficacemente sintetizzato nell’espressione “per contare, non per essere contati”. CON CONCRETEZZA E SPERANZA E’ il carattere che è emerso da questi giorni di Reggio Calabria. I delegati hanno concluso il loro lavoro, non con un documento finale, tipico delle assemblee ecclesiali, ma con la definizione e la condivisione di alcuni punti concreti su cui orientare il loro futuro impegno nell’ambito socio – politico, una vera e propria Agenda della speranza per il futuro del Paese che ora dovrà essere tradotta in “lingua locale” nelle singole diocesi. Questa volta dalla Chiesa non sono uscite denunce, ma punti su cui lavorare con speranza per il bene comune del Paese.

L

Nel fascicolo regionale, ulteriori servizi sulla Settimana Sociale in primo piano alle pagine 2 e 3

GIOVEDÌ 14 OTTOBRE Per quattro giorni Reggio Calabria diventa il cuore della riflessione dei cattolici italiani. Nel pomeriggio si apre la 46^ edizione della Settimane Sociali. Il Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, legge il messaggio del Papa che rinnova il suo appello «perché sorga una nuova generazione di cattolici, persone interiormente rinnovate che si impegnino nella fattività politica senza complessi di inferiorità»; segue la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco che ribadisce quei valori non negoziabili come «il terreno dell’unità politica dei cattolici»; la prima giornata si conclude con l’intervento di Luca Diotallevi, vice presidente del Comitato organizzatore, che ha individua nell’Italia la posta in gioco in questo momento politico. VENERDÌ 15 OTTOBRE La seconda giornata si apre con la Messa celebrata nella splendida cattedrale di Reggio Calabria dal cardinale Bagnasco. Nell’omelia il Presidente della CEI richiama la necessità dei cristiani ad essere più contemplativi anche per diventare più efficaci nell’impegno nel mondo.«I più grandi riformatori della storia – dice riferendosi a Santa Teresa d’Avila, di cui ricorre la memoria - sono stati i mistici». Poi per i delegati arriva il momento dell’ascolto: tre relazioni che disegnano la realtà in cui viviamo dal punto di vista politico nazionale, da quello della geopolitica internazionale e da quello del mondo economico finanziario. Il picco dell’interesse sembra esserci quando Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior, spiega che la crisi economico - finanziaria di questi anni, secondo lui, ha origine quando nel mondo occidentale si è smesso di fare figli, a partire dagli anni settanta. Una società che non fa figli è destinata a ridurre il suo benessere. Nel pomeriggio i delegati si riuniscono nelle assemblee tematiche per verificare i vari punti dell’agenda di speranza. SABATO 16 OTTOBRE I delegati continuano a lavorare per aree tematiche ed definiscono meglio le priorità del futuro. Il metodo è molto rigido, la parola d’ordine è attenersi al tema esprimendosi su due punti: la condivisione o meno dei punti dell’agenda presentata nel documento preparatorio e l’indicazione di modalità di traduzione concreta di questi punti. Un lavoro capillare che consentirà al comitato organizzatore di “tastare il polso” del Paese sull’agenda di speranza. Nel pomeriggio si torna

In mano un’Agenda di speranza, nel cuore ilVangelo Giovani e meno giovani tornano da Reggio Calabria investiti di una responsabilità nuova, ricca di futuro. La Chiesa italiana scommette su loro, sulla loro fantasia di provare il nuovo nell’impegno quotidiano nell’assemblea plenaria che si scalda come forse non aveva ancora fatto: una standing ovation, insolita per un’assemblea ecclesiale, saluta la conclusione dell’intervento appassionato di Giuseppe Savagnone. Ha preparato una relazione classica sul tema “Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno”, il testo è

I NUMERI DELLA SETTIMANA SOCIALE

Più di 1.200 partecipanti da 184 diocesi lla 46ª Settimana Sociale, che si è svolta a Reggio A Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010, hanno partecipato 1.200 persone, provenienti da 184 diocesi italiane. Tra di esse, 300 giovani, 177 i rappresentanti di associazioni e movimenti laicali, 66 vescovi, 204 sacerdoti, 29 tra religiosi e religiose, 9 diaconi. Le 4 giornate di lavoro si sono alternate in sessioni plenarie ad assemblee tematiche, nelle quali i partecipanti si sono divisi in 5 gruppi (dedicati, rispettivamente, a: intraprendere nel lavoro e nell’impresa; educare per crescere; includere le nuove presenze; slegare la mobilità sociale; completare la transizione istituzionale) guidati da 20 esperti, 150 i giornalisti accreditati. stato anche consegnato ai giornalisti, ma il professore palermitano coglie tutti di sorpresa e procede quasi sempre a braccio con una passione e una vivacità inaspettata. DOMENICA 17 OTTOBRE E’ arrivato il momento di ripartire da Reggio Calabria. Lo facciamo «con in mano

La CURIOSITÀ

Livorno in sala stampa ra i giornalisti che seguivano come inviati la Settimana Sociale dei cattolici italiani si sentiva parlare “livornese”. L’inviato della Radio Vaticana che ha coperto l’avvenimento con grande attenzione era infatti Luca Collodi, livornese doc, già direttore nei primi anni 90 della radio diocesana. Oggi è caporedattore della Radio Vaticana, dove lavora da quindici anni, e si occupa in particolare della politica italiana. Un ruolo molto autorevole che non gli ha fatto dimenticare le origini livornesi dove torna spesso per venire a trovare la mamma. Per lui la Settimana Sociale è stata anche l’occasione per aggiornarsi sulle vicende della sua città e raccontarne ai colleghi le caratteristiche più belle. Un altro degli inviati più autorevoli presenti a Reggio Calabria era Umberto Folena, editorialista di Avvenire e di Toscana Oggi, anche lui con radici labroniche (il padre e il nonno erano livornesi). Un altro aspetto che lo lega alla nostra città è il libro di successo “ Il Vescovo e Margherita” che ha scritto, per le edizioni Ancora, sulla malattia di monsignor Vincenzo Savio, già vescovo ausiliare a Livorno. n.s.

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un’agenda della speranza per il Paese e con il Vangelo nel cuore» come ha efficacemente sintetizzato monsignor Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del comitato organizzatore. Al termine dell’ultima mattinata di lavori i delegati cominciano il viaggio che da Reggio Calabria li riporta in tutte le città e i territori italiani da cui erano giunti. Qualcuno li ha già chiamati “il popolo di Reggio Calabria”; non so se è un popolo, certamente tra loro c’è l’avanguardia di quella nuova generazione di politici cattolici auspicata da Papa Benedetto XVI nel messaggio di saluto all’Assemblea. Giovani e meno giovani tornano da Reggio Calabria investiti di una responsabilità nuova, ricca di futuro. La Chiesa italiana scommette su di loro, sulla loro voglia di concretezza, sulla loro fedeltà a magistero unita alla fantasia di provare anche il nuovo nell’impegno quotidiano. Si può dire che a Reggio Calabria si è scritta la prima pagina di quel grande progetto educativo che i Vescovi italiani intendono realizzare nel prossimo decennio. Gli orientamenti pastorali saranno pubblicati nei prossimi giorni, ma i cammino è, di fatto, già cominciato a Reggio Calabria.


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