IL GRANELLO di senape Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
20 novembre 2011
di monsignor Ezio Morosi
Meglio un giorno nei tuoi atri che mille altrove. Stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi (SALMO 83,11)
uanta gente corre nelle tende degli empi, illudendosi di trovare feliQ cità, riempire le noie e i vuoti della vita, soddisfare le brame e i desideri. Si corre in quelle tende e se ne torna più inquieti di prima. Se voglio vivere serenamente, se voglio gustare la vita è meglio la tua tenda Signore, anche se le condizioni per entrarci sono impegnative. Semplicità, mitezza, fedeltà, amore, sono i sentieri per giungere alla casa del Signore: un cuore sincero e una coscienza retta sono la sua dimora. Anche un solo giorno con il Signore riempie la vita, cambia l’esistenza, come l’ha cambiata per tanti uomini: Sant’Agostino, Sant’Ignazio, San Francesco sono solo alcuni esempi
I frutti della GMG
Sulla scia dell’entusiasmo della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, 16 ragazzi hanno deciso di formare un gruppo rock un po’ «speciale»
I Rocchettari di Cristo DI
GIULIA SARTI
etti insieme 16 ragazzi, quasi una corale, con un’età media intorno ai 20 anni, un po’ di pazzia, una buona dose di passione, tanto entusiasmo e voglia di stare insieme e la fede a fare da collante al tutto, ed ecco il profilo dei “Rockettari di Cristo”. Qualcuno vuole sfondare in TV e partecipa ai reality per far sentire le sue doti canore, loro invece provano a seguire la loro passione nel loro piccolo e la mettono addirittura al servizio degli altri. La GMG ha colpito ancora. Dalla carica dopo quel viaggio era rinato qualche anno fa Amichiamoci, stavolta invece è toccato ai RDC, la sigla con cui gli piace chiamarsi. «Diciamo che – spiega Giulia Neri- l’idea Michele Roffi ce l’aveva proposta da tempo. Ma sembrava una cosa un po’ pazza come lui, un vero musicista d’altronde, e non l’avevamo mai presa sul serio». Ma una sera dopo la cena in preparazione alla GMG (guarda un po’!), la cosa ha iniziato a sembrare possibile. «A Madrid –continua Francesca Ricci- ne abbiamo parlato continuamente e si può dire che lì si è concretizzata la cosa, anche perché si sono rafforzate le amicizie e le convinzioni dopo un’esperienza che ci aveva dato la carica». E poi, racconta Laura Siani, quasi come fosse un segno, comprando una statuetta degli omini Lego, Michele ha trovato un chitarrista rock! Yourock, che è diventata la loro mascotte e parte del loro logo (si dice sia stata anche benedetta dal Papa durante la messa finale). Non immaginatevi l’aspetto stereotipato di chi fa rock, anzi, sono tutti ragazzi impegnati come catechisti o animatori della messa nella loro parrocchia (Cappuccini, San Jacopo, Sant’Agostino,
M
Seton, San Pietro e Paolo, Salesiani). Qualcuno ha studiato in conservatorio o fatto parte di una corale. «C’è Michele Roffi al basso, Andrea Nobili alla chitarra elettrica e Giulia Neri e Laura che si alternano a quella acustica e poi ovviamente il coro» ci spiega Francesca. La domenica sera è dedicata alle prove che iniziano o finiscono con un Padre nostro per non dimenticare che lo spirito che li guida è trasmettere un messaggio buono attraverso la musica. Il loro repertorio è formato infatti dai canti che si usano per le celebrazioni, a volte reinterpretati per avvicinarsi di più ai gusti dei giovani, «Ed è in questo - spiega Antonio Siani- che siamo”rock”, sperando magari di poter
raggiungere anche quelli un po’ più lontani. All’inizio abbiamo avuto qualche titubanza sulla scelta del nome, avevamo paura che in qualche modo potesse essere una mancanza di rispetto, ma poi abbiamo pensato che in fondo non c’era niente di male se il messaggio che cerchiamo di passare è quello giusto». Il rockettaro doc ha queste caratteristiche: è paziente, entusiasta, sorridente e creativo perché deve riuscire a trovare un modo diverso di
Chi sono i rocchettari di CRISTO? Laura Siani Antonio Siani Giulia Siani Anna Tessarolo Silvia Mossarello Andrea Nobili Michele Roffi Margherita Roffi Francesca Ricci1 Simone Grimaldi Gianluca Leonetti Alessio Bonaretti Michele Martella Giulia Mainardi Francesco Pini Giulia Neri Tutti i rockettari vogliono ringraziare il Diacono Andrea Zargani responsabile del ttg; il Vescovo, la Fondazione Cassa di risparmio di Livorno, e don Federico Locatelli che li sostengono sia economicamente che moralmente!!!
Siamo andati ad intervistarli per conoscerli e sapere qualcosa in più di questa iniziativa interpretare quei canti che magari hanno bisogno di essere resi un po’ più vivaci. «Se il canto ti “prende” –dice Francesca- sei più partecipe al momento che stai vivendo e hai più voglia di ascoltare il messaggio che il canto stesso vuole dare». E ovviamente il vero RDC non può non essere che testimone di fede. Il gruppo dei RDC si è già fatto conoscere al momento di preghiera e alla messa finale di Amichiamoci ed ha animato alcuni incontri AC. E sembrano essere piaciuti. Don Federico Locatelli li ha infatti mandati a essere testimoni di fede con un loro stand al XII Convegno nazionale di Pastorale giovanile a Roma sabato scorso che aveva come tema il “Crescere insieme per la vita buona”. E a sottolineare che la loro non è una cosa “fatta a caso”, parteciperanno anche a un laboratorio di formazione di musica sacra sempre a Roma in cui interverrà Mons. Marco Frisina, nome noto a chi conosce un po’ il mondo della musica sacra. «Vogliamo accompagnare la nostra esperienza –spiega Laura- anche con l’aspetto formativo della cosa per essere espressione della Parrocchia Studentesca, in particolare della realtà del TTG (Terzo Tempo Giovani)». Il prossimo appuntamento del gruppo è il 23 novembre alla chiesa di San Jacopo per animare una giornata di AC adulti. Se l’idea dei rockettari vi piace e volete sostenerli con un po’ di sano incoraggiamento, cercateli su face book e cliccate su “Mi piace”, loro promettono di non diventare degli “esaltati”.
LINEA di pensiero di Maristella Bottino
NON È URLANDO CHE SI RISOLVONO I PROBLEMI Dai banchi della politica ancora consensi sulla proposta del Vescovo di costituire una «lobby» per i poveri ggi la sfida più grande è quella di riuscire a O «ri»vedere la politica come strumento, come mezzo per il raggiungimento del bene comune, assumerla nuovamente come una «responsabilità» da esercitare con l’impegno diretto o indiretto attraverso il controllo. I politici sempre più spesso rischiano di tradire questa missione vivendo con una sorta di rassegnazione il loro impegno perché lontani dagli obiettivi e piegati a tempi sempre meno rispondenti alle esigenze del quotidiano. L’ambiente della politica è diventato anche molto «rumoroso», ma non è certo «urlando» che si risolvono i problemi, piuttosto facendosi ascoltare. La città ha bisogno di ripartire, ha bisogno di rimettere in moto esperienze positive dove la politica deve assolvere al suo compito di guida, di indirizzo ma anche di sostegno alle categorie socialmente deboli che i momenti di crisi accrescono nel numero e nelle necessità. Deve farlo con coraggio attraverso la redistribuzione delle risorse a chi oggi ne ha più bisogno ma soprattutto solo a chi ne ha diritto. Si grazie, quindi, alla proposta di monsignor Vescovo per qualsiasi sollecitazione riesca a portare a tutti coloro che sono impegnati in ruoli amministrativi; un aiuto ed un sostegno che auspico possa tradursi su alcune tematiche, soprattutto per i cattolici, in un superamento delle appartenenze partitiche nella convinzione che la nostra città abbia la necessità di veder collaborare tutte le forze presenti nelle istituzioni al fine di accrescere le possibilità di uscire dalla crisi che ipoteca il nostro futuro.