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12 dicembre 2010
L’Avvento DI FRATERNITÀ
di Eliazar
Il tesoro del cuore Quando la scarpa si adatta perfettamente al piede, ad essa non ci si pensa più. Quando la cintura è su misura attorno alla vita, ad essa non ci si pensa più. Quando il cuore è nel giusto,ai «pro» e ai «contro» della vita non ci si pensa più. (Chuang Tzu) Essere «nel giusto», «in pace con la propria coscienza» non è semplicemente una strategia da mettere in atto per vivere meglio, per mettere la sordina all’ansia che spesso ci invade. È qualcosa di più, perché riflette un compito fondamentale della vita: scegliere a chi affidarsi, a chi aderire, a chi consegnarsi. E noi ci attacchiamo là dove troviamo gusto, là dove ci sentiamo a casa. Il segreto della nostra serenità profonda, capace di farci attraversare senza grandi oscillazioni le vicende segnate sia dai successi che dagli insuccessi, consiste proprio in questo: nel trovare quel tesoro per cui vale impegnare tutta la propria vita, perché in grado di appagare i desideri profondi del proprio cuore.
Le intenzioni di solidarietà: uno stile di vita più sobrio per la felicità di tutti La vita, la famiglia fondata sul matrimonio, la giustizia sociale, la pace e la libertà educativa e religiosa: i valori non negoziabili al centro del ritiro con il Vescovo dei cattolici impegnati in politica SABATO 18 RITIRO DI AVVENTO
Vicini a chi si impegna in politica
Le famiglie per le famiglie ertamente la famiglia è uno degli ambiti privilegiati dove il Verbo vuole “mettere la sua tenda”, e dove a nostra volta siamo chiamati ad accoglierlo». Sono le parole che monsignor Mariano Crociata, segretario generale della C.E.I., ha posto nella presentazione del sussidio liturgico pastorale per l’Avvento 2010. «Una presenza da accogliere», il titolo che richiama l’ambiente famiglia: la famiglia umana scelta come luogo di abitazione da parte di Dio; la famiglia, fulcro della società, luogo privilegiato dove il Signore parla al cuore dell’uomo. Privilegiato perché in esso esprime in forma evidente tutta la forza comunicativa ed educativa del Padre. In una società dove la comunicazione viene ridotta a mero sviluppo tecnologico, a moltiplicazione di strumenti informativi, dove anche l’educazione sembra essere solo travaso di nozioni e conoscenze, non possiamo che rifarci alla povertà e semplicità di quel bambino. Lui ci rivela che comunicare ed educare in modo autentico significa creare comunione, instaurare una relazione profonda, e ci mostra che tale possibilità è aperta a tutti, ricchi e poveri, piccoli e sapienti, indipendentemente dalle loro risorse materiali.
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Da questa presentazione, nasce il suggerimento che vogliamo offrire alle comunità parrocchiali: chiedere alle famiglie una «revisione» del loro essere famiglia, dei loro stili di vita per prendere coscienza della possibilità di vivere diversamente, con più sobrietà, per poter essere tutti
PER LE OFFERTE ALLA CARITAS DIOCESANA ECCO I MODI POSSIBILI: IN CONTANTI Presso la sede della Caritas Diocesana oppure presso l’Ufficio Amministrativo della Curia Vescovile in via del Seminario, 61 a Livorno TRAMITE BONIFICO BANCARIO Presso la Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno Ag.2 IBAN: IT 53 V 06200 13902 000000153581 C/C POSTALE n.10211571 intestato a Caritas Diocesana Per la caritas del 5° vicariato Conto Corrente bancario CODICI IBAN marzo 2010 IT59 C 01030 25101 000001210635
un po’ più felici. Comunicazione ed educazione diventano perciò anche possibilità di fraternizzare, conoscere, aiutare altre famiglie, diverse magari per cultura o per capacità economiche, che vivono ai margini della società, che mancano di tante cose di prima necessità. Certamente l’attenzione a chi è nella necessità non può esaurirsi in alcuni giorni prima di Natale ma deve diventare stile di vita di una intera Comunità Cristiana. Sia questo tempo un’occasione per valorizzare ancor di più la Caritas parrocchiale o per dargli vita ove non fosse ancora costituita. D’altra parte prepararsi ad accogliere Gesù passa anche dalla presa di coscienza del nostro vivere nell’abbondanza per giungere, attraverso conversioni forti, ad una semplicità di vita dove la ricerca della felicità si ritrova nelle piccole cose.
In questo Avvento non possiamo dimenticare poi, la perdurante crisi economica, che ha colpito con forza la nostra città. Non possiamo che chiamare ad un ulteriore impegno di solidarietà verso tutte quelle famiglie che già vivevano in stato di povertà e verso quelle che, a causa di perdita del posto di lavoro, hanno visto dimezzato o
addirittura azzerato il loro reddito familiare. A sostegno di queste situazioni che ormai si trovano in ogni zona del nostro territorio livornese suggeriamo una fraternità solidale. Il segno, là dove non siano state poste in atto altre proposte suggerite dalla fantasia della provvidenza: Raccolta di generi alimentari in tutte le parrocchie, durante le celebrazioni delle domeniche di Avvento. durante le celebrazioni delle prossime domeniche di Avvento. La raccolta potrà essere destinata direttamente alla Caritas della propria Comunità oppure alle parrocchie, che hanno più necessità, oppure alla Fondazione Caritas di Torretta per sostenerla nei suoi interventi sempre presso le famiglie. Un Pacco di Natale regalato da famiglie a famiglie bisognose. La proposta potrà essere realizzata direttamente nelle parrocchie, oppure attraverso il versamento di una offerta in denaro sui conti Caritas, che provvederà allo scopo. E.S.
DI
NICOLA SANGIACOMO
rosegue a Livorno la cura spirituale dei cattolici Pdalimpegnati in politica, secondo le intenzioni espresse Vescovo fin dall’inizio del suo ministero episcopale. Anche in vista del prossimo Natale, monsignor Giusti ha invitato al Santuario di Montenero per un ritiro spirituale tutti i cattolici che sono impegnati, a vario titolo, nel mondo della politica. L’invito ha un duplice scopo, quello di esprimere la gratitudine della Chiesa livornese per l’impegnativo servizio che svolgono e quello di offrire un’occasione specifica di arricchire la loro preparazione, anche dal punto di vista spirituale. NEL PROGETTO CULTURALE Il Vescovo intende realizzare queste sue convinzioni nell’ambito del percorso del Progetto Culturale diocesano che continuamente sostiene ed incoraggia per fare in modo che la Chiesa di Livorno sappia dialogare, alla luce della fede, con le varie posizioni culturali presenti nel nostro territorio. Anche per questo motivo il prossimo ritiro di Avvento coinciderà con l’assemblea plenaria dei membri delle commissioni del Progetto Culturale che, nell’ultima seduta, ha affrontato il tema della presenza dei cattolici nel mondo politico, a partire da quanto emerso nella Settimana Sociale nazionale di Reggio Calabria. UNITI SUI VALORI Al centro dell’attenzione dell’appuntamento, che era programmato nel calendario diocesano, sarà un tema molto attuale per i credenti, quello del fondamento antropologico dei valori non negoziabili, sui quali da tempo insiste la Chiesa Italiana. Come ha anche recentemente affermato il presidente della CEI, il cardinale Bagnasco, questi valori sono il terreno di unità su cui fondare l’impegno dei politici cattolici, al di là delle diverse appartenenze di partito. I cosiddetti valori non negoziabili sono sintetizzabili in cinque grandi aree, la vita, la famiglia fondata sul il matrimonio, la giustizia sociale, la pace e la libertà educativa e religiosa. Sono temi molto sensibili sul piano etico e che sono messi sempre più a rischio da politiche non rispettose della dignità umana: si tratta quindi di comprendere i fondamenti antropologici su cui si basano per essere sempre più convinti nel sostenerli in tutti gli ambiti socio – politici. I valori non negoziabili non ammettono compromessi, eccezioni o sospensioni; inoltre, sono non selezionabili, in quanto l’uno è legato all’altro; non si può scegliere alcuni e lasciare altri. LA CHIESA DIFENDE L’UOMO Nel presentare il tema monsignor Giusti, ha spiegato che la Chiesa, affermando alcuni valori come non negoziabili, non difende se stessa, ma il suo credo sull’uomo, la persona più debole ed indifesa dinanzi ai poteri forti. Il programma dell’incontro, che è aperto anche a quanti sono interessati ad approfondire questo tema, prevede, dopo la Messa presieduta dal Vescovo Simone, l’intervento di don Enrico Giovacchini, direttore della Fondazione Toniolo e delegato della pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Pisa. AL SANTUARIO DI MONTENERO L’appuntamento è fissato alle 9.00 di sabato 18 dicembre, presso il Santuario di Montenero. L’incontro si concluderà alle 12 con la recita dell’Angelus e lo scambio degli auguri natalizi.