La Settimana n. 46 del 23 dicembre 2012

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IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

23 dicembre 2012

u lo vedi il Natale? A chi si rivolge questa domanda? A quanti doT vrebbero vedere nel Natale qualche cosa di veramente straordinario; come una risposta ad un profondo bisogno. Perciò ripeto: “Tu lo vedi il Natale?”; non quello delle vetrine, dell’altare più addobbato del solito e neppure quello del Presepio. Voglio dire se vedi il Natale nella Chiesa. La Chiesa infatti, e ogni comunità nella Chiesa, e ogni famiglia cristiana, e ogni cristiano hanno lo stesso compito che ha avuto la Madonna: offrire al mondo il Natale di Gesù. Cioè mettere al mondo il Salvatore, colui che viene a liberare gli schiavi, a sollevare gli oppressi, a portare il lieto annunzio ai poveri. Capite dunque che per tutti coloro che vogliono essere Chiesa, Natale è come un esame di “maturità ecclesiale”. E gli esaminatori sono tutti coloro che non si sentono più cristiani o non si stendono più Chiesa. (Omelia di Natale 1980)

Il messaggio di auguri del vescovo Simone e la presentazione alla città del progetto della Caritas 2 in via Donnini: il Natale all’insegna della carità perché possa essere davvero festa per tutti

LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL PROGETTO

Natale: quel senso di infinita dolcezza... a dove viene quel senso di dolcezza infinita, quasi di casa, di capanna, di grembo, che avvertiamo in noi quando ci poniamo a meditare su cosa significhi il Natale, una volta che lo si spogli d’ogni sua decorazione e lo si riconduca al vertice e all’abisso della sua umile e fulgida verità? E da dove ci giunge la percezione che accompagna tale dolcezza; la percezione per cui avvertiamo che solo nel Natale possiamo afferrare e conoscere quell’attimo decisivo della nostra esistenza, l’attimo iniziale, l’attimo cioè della nostra nascita, che altrimenti resterebbe chiuso, per sempre, nella mutezza dell’ombra e delle tenebre? Per rispondere a queste domande, è necessario porsene in precedenza un’altra: cos’è stato, cos’è e cosa sarà il Natale nella storia dura e travagliata dell’uomo e dell’universo? È stato, è e sarà, per sempre, il punto in cui Dio ha deciso d’incarnarsi, d’assumere per amore di noi, sue creature, la nostra stessa carne, le nostre stesse ossa, il nostro stesso sangue, il nostro stesso volto, le nostre stesse braccia, i nostri stessi limiti e, dunque, la nostra stessa vita e la nostra stessa morte. Se l’essere di Dio è

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Se l’essere di Dio è immenso; se è immenso che Dio ci abbia creati; ancor più immenso è che Egli abbia pensato e voluto farsi uomo immenso; se è immenso che Dio ci abbia creati; ancor più immenso è che Egli abbia da sempre pensato e voluto farsi uomo; farsi, cioè, uno di

noi; poiché con quel pensiero e con quella volontà ha ricongiunto il nostro limite alla sua infinitezza; ci ha restituita la possibilità d’esistere

nella speranza ha portato, insomma, ciò che è la nostra storia dentro la circolarità senza misure e senza tempo che è la forma precipua di Lui: la forma perfetta, luminosa e illuminante dell’amore. Il mio augurio di Buon Natale vi raggiunga dal profondo del cuore! + Simone, Vescovo

LINEA di Pensiero di Luca Lischi

E POI... PROVIAMO ANCHE A SOGNARE lmeno a Natale recuperiamo il gusto delle cose. Non lasciamoci A abbandonare in troppi ed esagerati pranzi, ma facciamo della tavola una vera occasione di scambio, di amicizia, di condivisione. E poi ciascuno di noi provi almeno con il pensiero a sognare….e ad immaginare di essere un pastore. Un pastore che va, che non può permettersi di stare fermo, che segue il suo gregge e che premuroso e attento si preoccupa di condurlo a pascoli erbosi e tranquilli. E la tranquillità, la serenità del cuore sia la nostra gioia perché un bambino è nato per noi. Per portarci frutti in abbondanza, per condurci a placide acque, per ristorare la nostra anima e per ridarci slancio e vigore proprio in tempi di grave crisi. Perché verranno giorni propizi per coloro che, come pastori, si sostengono su Colui che è la via, la verità e la vita. Almeno a Natale sogniamo di fare i pastori per essere più attenti e desiderosi di conoscere e di accogliere chiunque passi sulle nostre vie. E camminiamo anche noi “con il bastone e il vincastro” che danno sicurezza.

Una CASA a sostegno delle persone più fragili n occasione del consueto scambio di auguri tra il Vescovo e le Autorità prima del Natale, monsignor Giusti ha voluto presentare ufficialmente alla città il nuovo centro polifunzionale di via Donnini, che sarà realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno per sostenere tante persone in difficoltà. Il nuovo complesso dovrà essere uno spazio di aggregazione, di socializzazione e di formazione per persone che versano in condizioni di povertà di vario tipo ed estreme. Sono previsti un dormitorio per l’alloggio dei “senza fissa dimora” e per l’ospitalità degli immigrati, un cineforum e laboratori d’informatica, d’arte, di musica, di cucina, di teatro e di scrittura, ma non solo. «Sicuramente una parte importante dei progetti che verranno svolti nella nuova struttura - afferma suor Raffaella Spiezio, Presidente della Fondazione Caritas Onlus di Livorno - sarà dedicata all’istruzione e all’inserimento, o reinserimento, lavorativo, per dare una mano ai giovani inoccupati o a coloro che, avendo perso il lavoro in età avanzata, hanno difficoltà a trovare una nuova collocazione, una “Casa dei Mestieri”, che godrà anche di un contributo dei Lions, per formare tecnici ed operai tramite l’aiuto di docenti istruttori e di artigiani professionisti». Non mancherà un consultorio per le famiglie, uno spazio di accoglienza e sostegno, di consulenza legale e psicologica per interi nuclei, per giovani madri e padri separati, per minori e per donne vittime di violenza, cercando di creare anche spazi per favorire lo scambio di esperienze tra famiglie con figli, «un’assistenza “tra e alle famiglie”». Il progetto che ha già ottenuto tutti i permessi e le autorizzazioni Asl vedrà spazi comuni e spazi adibiti in cui ogni attività sarà svincolata dall’altra. Ogni area avrà propri servizi igienici, estintori e tutto quanto previsto dalle normative vigenti. In questi giorni ci saranno le gare d’appalto per i lavori e agli inizi di gennaio partiranno i lavori».

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ALTRO SERVIZIO A PAGINA 7 DEL FASCICOLO REGIONALE

IL 5 GENNAIO 2013

I presepi e l’Azione Cattolica Ragazzi ome ogni anno l’ACR Diocesana organizza la consueta "visita C dei presepi". Le modalità non sono cambiate: ogni parrocchia decide il suo percorso di 4/5 tappe. L’ultima tappa sarà la stessa per tutti i gruppi e sarà una delle parrocchie del centro (presto vi comunicheremo quale), l’orario di ritrovo è le 11.30. Quest’anno durante il percorso ogni parrocchia farà la conoscenza con un personaggio del presepe, pastori, taglialegna, pescatori, ecc che hanno perduto sia quello che necessitano per lavorare, che il dono per Gesù, che soprattutto la strada per la mangiatoia...Agli Accierrini il compito di aiutare i personaggi (naturalmente un animatore). Per ulteriori dettagli contattare l’equipe ACR Diocesana (Simone Grimaldi, Don Federico Locatelli) oppure un responsabile acr della vostra parrocchia. Il tutto avrà luogo il giorno 5 Gennaio 2013. Vi aspettiamo numerosi!!! Michele Martella


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TOSCANA OGGI

LA SETTIMANA DI LIVORNO

23 dicembre 2012

Il Convegno Catechistico diocesano

GENERARE NUOVI CRISTIANI La proposta dell’Ufficio catechistico diocesano per Livorno

La parola alle... CARITAS DIOCESANE

La Caritas dell’Unità pastorale Tre Arcangeli La crisi ha colpito anche nei quartieri residenziali de La Leccia e de La Scopaia, a sud di Livorno. Anche qui opera un gruppo di volontari per venire incontro alle necessità delle famiglie in difficoltà a Chiesa della Santissima Annunziata dei Greci si trova al centro di un’unità pastorale in via d’espansione, un’ampia area con particolari caratteristiche e problematiche territoriali. Qui il Centro ascolto Caritas di via Olanda, aperto ogni lunedì dalle 16 alle 18, è gestito da Mauro Pacchiani, Rosanna Zeno, Luana Puccini e Alma De Angeli, coordinati dal parroco don Raffaello Schiavone: presso la struttura i volontari cercano di venire incontro alle esigenze di un centinaio di persone, distribuendo pacchi di viveri, vestiario e proponendosi anche come “ufficio legale” tramite l’aiuto volontario dell’avvocato Giulia Della Fazia. «L’idea di creare un punto di ascolto è nata nel 2009 spiega Rosanna Zeno - nel momento in cui iniziava la crisi economica. In seguito, la presenza delle nuove case popolari, in zone come viale Città del Vaticano, ha contribuito certamente ad incrementare il numero di persone che si presentano settimanalmente alla nostra porta.» Tra gli assistiti, per la maggior parte italiani, sono numerosi i giovani disoccupati, ma anche gli anziani che non riescono ad arrivare alla fine del mese con la pensione. «Molti pensionati con un reddito dignitoso continua Zeno - si ritrovano in difficoltà perché sono costretti a mantenere il figlio disoccupato o divorziato,

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nche quest’anno i catechisti A di tutta la Diocesi sono invitati a partecipare alla tre giorni di formazione che si svolgeranno a gennaio 2013. Questo il programma: un primo appuntamento riservati ai vicariati poi seguirà l’incontro a livello diocesano e la gita. Il tema di quest’anno è “Generare cristiani. Quale Iniziazione Cristiana per Livorno?”, legato alla seconda parte della Lettera Pastorale che il Vescovo ha scritto per l’Anno della Fede. Gli incontri vicariali saranno l’occasione per confrontarsi sulla Lettera: le date saranno e seguenti: I - II - VI vicariato Lunedì 7 gennaio presso la Parrocchia di S. Matteo alle ore 21,15 III - IV vicariato Martedì 8 gennaio presso la Parrocchia dei Sette Santi alle ore 21,15 V vicariato Mercoledì 9 gennaio presso la Parrocchia di S. Croce alle ore 21,00 Nell’incontro diocesano del 9 marzo il confronto si allargherà a livello diocesano e sarà presente anche il Vescovo Simone al quale sarà possibile formulare alcunee proposte per attuare un percorso d’Iniziazione Cristiana sempre più condiviso nella Diocesi. Ultimo appuntamento sarà la Gita del 25 aprile a Cortona durante la quale oltre a sperimentare la bellezza di essere una Comunità Catechistica diocesana, ci sarà modo di poter sintetizzare la proposta per l’Assemblea diocesana di Maggio in cui dovrà essere discussa la linea pastorale circa l’Iniziazione Cristiana per la Diocesi. Sarà importante inoltre partecipare tutti insieme l’8 e 9 giugno 2013 alla festa delle Famiglie sia come catechisti sia come genitori o figli, visto che il tema sarà la trasmissione della Fede in famiglia. Don Fabio Menicagli, direttore Ufficio Catechistico Diocesano

oppure tossicodipendente.» E poi ci sono giovani famiglie monoreddito, realtà in cui solo il padre o la madre avevano un lavoro e che, all’improvviso, sono stati posti in cassa integrazione o in mobilità. E queste famiglie hanno spesso a carico dei piccoli. «Abbiamo molti vestiti per bambini - racconta Alma De Angeli - e le richieste aumentano ogni volta. Molti vengono anche con le bollette da pagare, nella speranza che qualcuno di noi provveda, ma ciò non è assolutamente possibile, e siamo costretti a rimandare tutti indietro. I pochi fondi che abbiamo servono per acquistare prodotti come l’olio e il caffè, molto richiesti ma difficilmente acquistabili. Probabilmente quest’anno non riusciremo a consegnare il panettone ai nostri assistiti, cosa che siamo riusciti a fare, seppur con gran fatica, ogni Natale!» I contributi più importanti provengono dall’AGEA e dal Banco Alimentare, mentre dai parrocchiani la risposta è purtroppo sempre più scarsa a causa della crisi. Recentemente, tramite le catechiste, i volontari cercano di parlare a bambini e ragazzi dell’esperienze in Caritas e dei problemi che ci sono, cercando di creare così futuri

volontari sensibili al problema della povertà. «Nonostante tutte le difficoltà non ci arrendiamo - dice Luana Puccini - e cerchiamo quanto più possibile di dare

una mano a tutti: non chiediamo l’ISE (l’indicatore della situazione economica) o altri documenti, ma diamo a chi chiede aiuto. Fortunatamente possiamo permetterci di agire in questo modo perché da noi si presentano quasi tutte persone della zona, delle cui situazioni riusciamo quasi sempre a venire a conoscenza. Essendoci molti italiani, riusciamo anche ad avere un minimo di dialogo. È tramite lo scambio reciproco che possiamo sentirci parte di una vera comunità.» Fabio Figara

LE CANDELE DELLA SOLIDARIETÀ

ILLUMINA IL NATALE onare una "luce di speranza" è un’idea di regalo D solidale. E’ una candela confezionata in una scatoletta e accompagnata da una preghiera del vescovo Simone. Un piccolo gesto per contribuire al Natale di tante altre persone. Il costo della candela è di 3 Euro. Le candele è possibile trovarle al Porto di fraternità (via delle Cateratte 15), segreteria@caritaslivorno.it; 0586 884693.

I SERVIZI OFFERTI DALLA CARITAS DIOCESANA

Insieme anche durante il giorno l centro diurno è un servizio offerto dalla Caritas diocesana direttamente Ipresso la sua sede di via delle Cateratte in due giornate (lunedì e mercoledì) dalle 15.00 alle 18.00. Il lunedì le persone si ritrovano con i volontari per vedere un film tutti insieme, proiettato nella sala mensa. Il mercoledì invece è dedicato ai giochi da tavolo, letture di riviste e karaoke. L’ultimo lunedì del mese, dopo la proiezione del film, c’è un momento di preghiera di circa mezz’ora, curato da don Francesco Gusmeroli, della congregazione della missione (preti Vincenziani). Al termine della preghiera è previsto un rinfresco a buffet per le persone che hanno partecipato. "Saper stare insieme" è lo slogan che la Caritas ha proposto ai propri volontari per questo centro diurno. Relazionarsi, incontrare, dialogare, per conoscere le storie delle persone al di fuori dei problemi che ognuno ha. Il progetto prevede la costituzione di corsi mirati all’acquisizione di minime competenze (come ad esempio l’informatica e la cuci-

na) e alla valorizzazione del sé attraverso espressioni artistiche (teatro, scrittura creativa). Chiunque fosse interessato a sostenere questo progetto attraverso il proprio volontariato od altre forme che ritiene più opportune può telefonare direttamente presso la sede della Caritas diocesana e contribuire a questo differente modo di stare vicino alle persone.


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LA SETTIMANA DI LIVORNO

23 dicembre 2012

PASTORALE GIOVANILE NEWS incontri vicariali e iniziativa speciali Anno della Fede è un’occasione preziosa in ogni ambito pastorale: un momento speciale per approfondire, far crescere e maturare il proprio credo. Per questo è così importante la formazione degli Operatori Pastorali: un investimento sulle persone perché esse possano raggiungerne tante altre in un’opera di evangelizzazione. Anche il servizio diocesano di Pastorale Giovanile in questo anno propone iniziative formative ed eventi con una programmazione caratterizzata da una stretta collaborazione con l’ufficio Catechistico e l’ufficio per la Pastorale Familiare. Torna preponderante l’idea dei GAV, i Gruppi di Animatori del Vicariato per la formazione degli animatori di giovani e per i catechisti under 30. Sei gruppi, suddivisi secondo i vicariati del territorio diocesano, che vedono la sinergia tra uno o più presbiteri di riferimento ed un’equipe di responsabili, che organizzano le attività di formazione e interagiscono con gli incaricati diocesani di pastorale giovanile e catechesi. Gli strumenti che quest’anno saranno utilizzati per la formazione sono cinque schede di lettura meditata della Parola di Dio, con riferimenti al Catechismo della Chiesa Cattolica (Identikit del Cristiano; Io cristiano; Il Progetto di Dio; Un progetto che si fa annuncio; Risposta

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Proposta giovani per Natale e Capodanno

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Gli esercizi della carità Alla casa San Giuseppe a Quercianella dal 27 dicembre li esercizi della carità nascono dalla voglia di osservare il mondo con gli G occhi aperti sul vangelo della carità, attraverso il servizio in diverse realtà, la preghiera e il confronto,ma anche il divertimento e il gusto dello stare Insieme.

FORMAZIONE E FESTA nella missione che si fa missione) che saranno abbinati ad altri strumenti formativi come iniziative di festa, momenti di preghiera insieme e di convivialità e molto altro. Il percorso si concluderà con un incontro di preghiera mariana vicariale nel mese di maggio e con la Giornata Diocesana dei Giovani nel mese di giugno, un avvenimento questo che verrà costruito insieme alla Pastorale familiare perché diventi un vero e proprio evento cittadino. In questo anno di approfondimento della fede anche il seminario vescovile ha aperto le sue porte a chiunque voglia pregare e condividere

con i seminaristi momenti di convivialità e di raccoglimento. Per questo ogni settimana ha luogo la “Lectio divina in seminario”, aperta ai giovani delle parrocchie e di altre realtà diocesane. Alla fine dell’anno, dal 28 al 31 dicembre, verranno riproposti gli “Esercizi della Carità” presso la Casa San Giuseppe a Quercianella, in collaborazione con le suore di San Vincenzo de’ Paoli, un’iniziativa che terminerà con la festa per l’inizio del nuovo anno, insieme agli ospiti della Caritas. Non possiamo poi dimenticare la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Rio

GIOVEDÌ 27 DICEMBRE Arrivi entro le ore 17.00, a seguire, presentazione, sistemazione e celebrazione eucaristica di inizio incontro. Serata di fraternità. de Janeiro dal 23 al 28 luglio. Il tema è in linea con l’anno della Fede: “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, ma data la lontananza del luogo e i costi per il viaggio, le idee per coinvolgere i giovani a questo evento saranno due: oltre alla proposta per chi andrà in Brasile, sarà organizzato un meeting insieme alle diocesi di Pisa, Lucca e Volterra, che avrà sede al Calambrone e vedrà comunque i partecipanti seguire la GMG giorno per giorno, momento per momento, nel raccoglimento e nella festa. (Queste proposte nell’articolo in questa stessa pagina ndr)

GIORNATA TIPO: 7.30 lodi, colazione e partenza per i diversi servizi 14.00 pranzo in Caritas e rientro a Quercianella 15.00-16.30 Tempo libero 16.30 tempo di riflessione e di formazione 18.30 Eucarestia 20.00 cena e serata in fraternità DOMENICA 30 DICEMBRE Incontriamo la comunità monastica di Siloe (GR) LUNEDÌ 31 DICEMBRE Capodanno in Caritas, animato da noi!

Dove? Casa San Giuseppe Via Mario Puccini, 68 Quercianella (LI)

Prezzo 50,00 euro

Porta con te Bibbia, sacco a pelo o lenzuola, asciugamani, strumenti musicali Per informazioni e adesioni: Sr Raffaelle FdC raffafdc@gmail.com 3331447519 P.Francesco CM gusmerolifrancesco@hotmail.com 3472563314

La prossima giornata mondiale della Gioventù si svolgerà in Brasile, ma anche chi non partirà potrà viverla qui insieme a tanti altri giovani

Verso Rio! a prossima Giornata Mondiale della Gioventù si svolgerà in Brasile nel luglio 2013. Data la lontananza e i maggiori costi dell’evento, sarà difficile che possa andare un gruppo numeroso ma è importante che la nostra diocesi partecipi all’evento. In Brasile si recherà una piccola delegazione di giovani (al momento gli interessati si contano in numero di 8 persone, provenienti da 3 parrocchie, più una coppia di giovani che andranno come volontari), mentre per chi resterà in Italia negli stessi giorni vi sarà un evento interdiocesano che è ancora in fase di organizzazione: le diocesi di Pisa, Lucca, Livorno e Volterra

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inviteranno i giovani in una località (la scelta è tra il litorale pisano e la Versilia) per vivere durante gli stessi giorni della GMG una “Giornata Toscana dei Giovani”. Dal 24 al 28 luglio infatti si vivranno i momenti di preghiera e di catechesi insieme ai momenti festosi per poi collegarsi nella notte di domenica 28 luglio con la veglia del papa a Rio de Janeiro. Non possiamo poi dimenticare il tema della Giornata, in linea con l’anno della Fede: “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Vale la pena ricordare un segnale molto bello che ha dato il papa: al momento dell’apertura delle iscrizioni risulta che il primo iscritto è proprio lui, Benedetto XVI. Ma intanto quali

aggiornamenti ci sono? A che punto siamo? La prima cosa da dire riguarda un dono provvidenziale che la nostra diocesi ha avuto, cioè un prete brasiliano, don Marcio Farias Nougueira, che da qualche mese fa servizio come vicario parrocchiale nella parrocchia di santa Maria del Soccorso. Proprio lui si è offerto di fare da accompagnatore, spirituale e non solo, del piccolo gruppo di pellegrini. Sempre don Marcio si occuperà di gestire la settimana missionaria, ossia i giorni precedenti all’evento di Rio in cui i pellegrini vivranno un’esperienza di gemellaggio a contatto con una realtà ecclesiale brasiliana. Il viaggio dei brasiliani coprirà quindi un arco di

tempo più lungo, circa 15 giorni, ma ne vale la pena. Un’altra novità arriva dalla CEI, che quest’anno si è offerta di contribuire a ridurre gli alti costi del pellegrinaggio pagando la quota del pacchetto dei pellegrini che si iscriveranno tramite il servizio diocesano di pastorale giovanile. Poiché la quota del pacchetto più completo ammonta a 235 circa, questa sarà sicuramente una somma risparmiata. I pellegrini dovranno pagarsi solo il viaggio e la piccola quota di solidarietà di 25 . Dal Servizio Nazionale sappiamo già che la città di Rio de Janeiro sarà suddivisa in zone linguistiche dove verranno sistemati i vari pellegrini. Infine due

appuntamenti per i pellegrini: 1) don Marcio terrà in parrocchia un corso di lingua portoghese, che inizierà proprio nei prossimi giorni (per informazioni rivolgersi a lui, non c’è tempo da perdere!). 2) il vescovo desidera incontrare i giovani pellegrini la sera di giovedì 17 gennaio alle 21,15 in vescovado. Non mancate! Per ogni informazione resto sempre a disposizione. don Federico Locatelli SERVIZIO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE via del Seminario, 61 – 57122 LIVORNO Telefono 0586 276211 – Fax 0586/276232 email: pglivorno@yahoo.it cell. don Federico 338/3329604

Don Federico Semina.fede@tiscali.it 0586808830 Iscrizioni entro il 20 dicembre IMPORTANTE: Se per capodanno avevi già altri programmi, puoi comunque partecipare agli "Esercizi della Carità" rimanendo con noi fino alla sera del 30 dicembre Ti aspettiamo con gioia!


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Agenda del VESCOVO VENERDÌ 21 DICEMBRE 8.30 incontro con gli operatori e i dirigenti dello stabilimento ENI a Stagno 11.00 auguri Movimento Cattolico Lavoratori 12.00 auguri del personale della curia 18.00 novena e benedizione dei fidanzati del VI vicariato alla chiesa di S. Maria Assunta a Castell’Anselmo 21.15 novena e benedizione dei fidanzati del V vicariato alla chiesa di Santa Croce a Rosignano Solvay SABATO 22 DICEMBRE 9.00 ritiro dei politici: S. Messa e incontro, in vescovado DOMENICA 23 DICEMBRE 17.00 S. Messa e ritiro spirituale per un gruppo di famiglie in vescovado LUNEDÌ 24 DICEMBRE 9.00 in seminario, meditazione e ritiro con i seminaristi 11.30 auguri di natale e pranzo con i poveri alla Caritas a Torretta 22.30 in cattedrale, veglia di Natale e S. Messa MARTEDÌ 25 DICEMBRE 8.45 S. Messa al carcere delle Sughere 10.30 Pontificale di Natale in cattedrale 12.30 saluto al pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio alla chiesa di San Giovanni MERCOLEDÌ 26 DICEMBRE 11.00 S.Messa e cresime alla chiesa di S. Stefano a Castelnuovo della Misericordia GIOVEDÌ 27 DICEMBRE 18.00 in vescovado, incontro con i coordinatori delle commissioni del Progetto Culturale SABATO 29 DICEMBRE 18.00 il Vescovo è in visita a Villa benedetta a Castellaccio e a seguire celebra la S. Messa con le suore e i giovani che partecipano agli esercizi spirituali della carità LUNEDÌ 31 DICEMBRE 18.30 Te Deum di ringraziamento in cattedrale MARTEDÌ 1 GENNAIO 10.30 S. Messa in cattedrale in occasione della giornata per la Pace DOMENICA 6 GENNAIO 10.30 S. Messa per l’Epifania del Signore, in cattedrale

Curia VESCOVILE

Diocesi informa Libri da LEGGERE

di Mo.C.

CLERICI A. - "Che cosa cercate?" Avvento e Natale nel cuore dell’Anno liturgico - Ed. Paoline, pp.168; euro 14 Siamo abituati a pensare all’Avvento e al Natale come all’inizio di un nuovo Anno Liturgico. L’autore, attraverso le sue meditazioni sulla parola di Dio, scritte con uno stile semplice e accessibile, vuole invece abituare il lettore a pensare il Natale (e le settimane di Avvento) come un vero e proprio centro dell’Anno Liturgico. Il primo centro ovviamente è la Pasqua, ma il mistero della redenzione poggia saldamente sul mistero dell’incarnazione. Questo breve percorso meditativo si articola in tre parti. La prima, seguendo il tracciato cronologico che va dalla Prima domenica di Avvento all’Epifania, prende le mosse dalla domanda di Gesù a coloro che lo seguono: "Che cosa cercate?", e trova il suo sbocco nella vocazione alla sequela dei primi discepoli, lungo il mare di Galilea. La seconda parte è, invece, una meditazione sull’itinerario dei Magi, vera e propria icona di una ricerca che trova e di un ritrovamento che mette nuovamente in ricerca. La terza parte, infine, è un breve excursus sull’incrociarsi del Natale con il passaggio da un anno all’altro, che avviene proprio quando la Natività di Cristo raggiunge, da un punto di vista celebrativo, la sua pienezza nell’Ottava del Natale, solennità di Maria Madre di Dio FASCIANO M, S. ALFONSO MARIA DE’ LIGUORI- "Anima e cuore"- Ed. Paoline, CD , euro 12,50 Grandi artisti nazionali e internazionali sono raccolti in un’opera del Maestro Mario Fasciano musicista e compositore che vanta numerose collaborazioni con grandi artisti del panorama musicale italiano e internazionale. In questo originale CD, egli valorizza e raccoglie i brani del popolare autore del passato, S. Alfonso Maria de’ Liguori, Vescovo cattolico e compositore, nato a Napoli nel 1696, autore di opere letterarie, teologiche e di celebri melodie natalizie, tra cui la famosissima Tu scendi dalle stelle. Fu proclamato santo nel 1839 e Dottore della Chiesa nel 1871. Vi sono Canzoni, brani recitati e brani strumentali: in tutto undici pezzi realizzati con il contributo di grandi artisti, come l’attore Enzo De Caro, i musicisti Roger King e Rob Townsend (collaboratori dell’ex Genesis Steve Hackett), il cantante Charlie Cannon, i Megaris. Galliano A.M. - "Stupore di Natale. Un adorato incontr".- Ed. Paoline, euro 15,00. L’autrice ci vuole far ritrovare il gusto dell’ammirare con occhi nuovi la bellezza della contemplazione del Natale. I testi poetici scandiscono alcune tappe di avvicinamento all’evento del "Dio con noi". La prima tappa è l’ Atteso; si sviluppa il desiderio dell’incontro e diventa struggente l’invocazione perché Colui che viene affretti la sua presenza per placare la sete del nostro cuore e ci salvi dalle tristezze. Il secondo momento è raffigurato da Maria, la Donna bellissima, che genera il Figlio dell’Altissimo e lo rende prossimo a noi, preparando all’incontro. Abbiamo quindi Il Verbo fatto carne tra le sue braccia; ha un volto, un cuore. E’ il cuore e il volto di Dio reso visibile. E’ questo un mistero immenso per i nostri occhi, e questo Bambino ci fa esultare di gioia, perché è l’ineffabile Parola d’amore del Padre del cielo per ogni suo figlio sulla terra. E questo misterioso Bambino è la splendida Luce "di vita nuova che ci fa rinascere alle dimensioni di Dio".

Si comunica che dal pomeriggio di venerdì 21 dicembre 2012 a venerdì 4 gennaio 2013, la curia vescovile rimarrà chiusa al pubblico in occasione delle festività natalizie. Le attività riprenderanno regolarmente, secondo gli orari di apertura, lunedì 7 gennaio

GLI ORARI E LE DATE DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI SU GRANDUCATO TV Venerdì 21 Dicembre alle 20.00 Sabato 22 Dicembre alle 14.15 e alle 21.05 Domenica 23 Dicembre alle 10.15


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Beata colei che ha creduto LA PICCOLEZZA AMATA DA DIO etlemme è ricordata dal profeta come “piccola”, nel senso negativo di “poco significativa”. La parola divina della IV domenica di Avvento si apre con la menzione di una realtà considerata umanamente poco significativa. Eppure proprio dalla piccola Betlemme viene colui che “sarà grande”: il profeta invita a constatare, con sorpresa, che le classificazioni umane non coincidono con i progetti divini. Serve uno sguardo di fede per andare oltre ciò che appare scontato e immutabile. La fede nel Dio che sceglie i piccoli e ridimensiona le pretese dei grandi.

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LA FEDE NECESSARIA La nostra cornice culturale, basata su una razionalità dei risultati e del calcolo, fa fatica ad entrare nella prospettiva di Dio. La razionalità moderna – che non va confusa con la facoltà della ragione – acquisisce un controllo su determinati settori di competenza, frantumando i dati e controllandoli mediante l’intelligenza artificiale. Ma ciò che funziona nel processo economico e tecnologico, non ha pieno possesso della storia umana: lì abbiamo una unità irriducibile, non frantumabile nei suoi processi, la persona, e la razionalità tecnica cede il passo alla completezza della ragione, che a sua volta non può pretendere un dominio assoluto: la ragione si apre alla fede. Ciò che non può essere calcolato è esattamente ciò per cui vale la pena di vivere, di amare, che dona vera gioia. Abbiamo bisogno di ritrovare la fede fondamentale: la fede di Maria. LA FEDE CONDIVISA Abbiamo già contemplato nella solennità dell’Immacolata il dono totale di Maria, provocato dalla sua fede: ora la stessa fede diventa principio di azione nei confronti di Elisabetta. Una persona incontra, nella carità, un’altra persona. Una donna che attende un figlio si incontra con un’altra futura madre. Una donna credente incontra una sorella nella stessa fede. Nell’incontro Dio stesso parla e si manifesta, con l’azione del suo Spirito. Ciascuna porta il suo dono: Maria porta il Salvatore, e lo annuncia a Elisabetta, facendo come rimbalzare quel saluto benedicente che l’angelo le aveva portato; Elisabetta nello Spirito è resa capace di riconoscere l’azione di Dio e di manifestarla a Maria, con parole di benedizione. Nel seguito del brano Maria eleva la sua lode, con il canto del Magnificat. È come se Maria comprendesse pienamente ciò che le sta accadendo soltanto nell’incontro con la cugina; è come se avvenisse una evangelizzazione reciproca. Maria porta Gesù; Elisabetta lo disvela pienamente alla madre, confermando e incoraggiando la sua fede, che peraltro sembrerebbe già perfetta e colma di beatitudine: “beata colei che ha creduto”. LA FEDE CONSAPEVOLE E COMUNE Per quanto piena e totale, la fede di Maria ha ancora un

È come se Maria comprendesse pienamente ciò che le sta accadendo soltanto nell’incontro con la cugina; è come se avvenisse una evangelizzazione reciproca Suggerimenti per l’animazione liturgica In questa domenica che precede immediatamente il Natale, l’introduzione alla celebrazione può insistere sulla fede necessaria per accogliere il mistero dell’incarnazione in una cornice culturale e sociale fortemente disabituata a credere in ciò che non si può spiegare razionalmente. È la fede di Maria, beata perché ha creduto (cfr. Lc 1,45), beata perché in totale adesione al progetto divino si fa arca del nuovo e definitivo patto di salvezza di Dio con gli uomini. La contemplazione del mistero dell’incarnazione domanda il silenzio per fare spazio al dono di Dio. Silenzio quanto mai prezioso nei giorni delle corse frenetiche all’ultimo acquisto. La preghiera dei fedeli può accogliere la proposta dell’Ordinamento Generale del Messale Romano di fare proprie le brevi intenzioni proposte con un istante di intenso silenzio in sostituzione dell’invocazione comune (cfr. OGMR 71). È consigliato il prefazio di Avvento II/A (Maria, nuova Eva): l’esordio della preghiera eucaristica canta l’amore del Signore che, grazie a Maria, ha fatto abbondare la grazia dove abbondava la colpa.

In Famiglia In prossimità della celebrazione del Natale la liturgia propone la figura di Maria, la Vergine in attesa, che Elisabetta chiama “beata” per la fede. Come Betlemme, seppure piccola, offre il luogo (prima lettura), l’umanità offre un corpo nella carne del Figlio (seconda lettura), così Maria, modello di ogni credente, si fa arca della nuova alleanza, luogo di incontro di Dio con il suo popolo. L’arrivo di Gesù e di Giovanni Battista, due bambini nel grembo delle loro madri, smuove il solidale incontro di due donne e inaugura un episodio significativo dove la vita si lascia interpellare e fecondare dalla fede. Il saluto che Elisabetta rivolge a Maria “beata te che hai creduto” non è un augurio formale, ma si tratta del riconoscimento di un dato di fatto. Credere rende beati. Romano Guardini scrive, in un suo libro dedicato a Maria: “credere è mettersi al servizio della redenzione”. Non esiste la famiglia ideale, ma esistono famiglie disposte a mettersi a servizio della redenzione, a credere profondamente che nella sequela del Signore possiamo imparare ad amare, a perdonarci, a donarci reciprocamente, e a servire il bene di tutti. Possiamo imparare a leggere con uno sguardo di fede i segmenti della nostra vita familiare: la nascita dei figli, i traguardi scolastici, le tante esperienze di dolore, gli anniversari di matrimonio, la presenza di anziani in casa … tutto può essere appello di Dio, per lasciarlo entrare nella nostra vita, accogliendo la trasformazione del nostro modo di agire, reagire, vivere, per realizzare la più alta qualità d’amore possibile per noi.

lungo cammino da compiere. Scoprirà il Figlio come segno di contraddizione; diverrà lei stessa, in un certo senso, sua discepola, sulle strade di Galilea, fino alla croce e alla gioia della risurrezione, fino ad una nuova maternità, in senso spirituale, nei confronti di tutta la Chiesa. Il passaggio che si compie nell’incontro con Elisabetta è un aumento di consapevolezza: la comunione profonda sperimentata con Elisabetta rende possibile un intenso scambio nella fede, un passo avanti verso la pienezza. Esso si può verificare solamente con i fratelli e sorelle di fede: se anche si testimoniasse l’adesione a Cristo fino al martirio, se anche si amasse il nemico fino al dono della vita, si resterebbe un gradino sotto al miracolo silenzioso del dialogo tra chi crede ed è ricambiato, tra chi comunica la lode in Dio, e ne è confermato da chi crede con lui e insieme a lui. IL MIRACOLO SILENZIOSO «Io credo»: dice Maria; «Credo anch’io», risponde Elisabetta; «Sia benedetto il Signore»: aggiunge Elisabetta, «Anche l’anima mia magnifica il Signore…» prosegue Maria. Siamo forse troppo abituati al dialogo amichevole con il dubbio, o allo scontro ostinato con l’incredulità, per dare importanza al semplice, sorprendente prodigio della fede condivisa. Esso si ripete ad ogni celebrazione eucaristica, trova attuazione nei dialoghi liturgici: “Il Signore sia con voi”: “E con il tuo Spirito”; “Rendiamo grazie”: “È cosa buona e giusta”. Ma forse si è troppo abituati nella liturgia a ricercare un nutrimento per la vita personale, per apprezzare il semplice fatto che tanti o pochi (Maria ed Elisabetta erano in due: in realtà il pochi non importa) fratelli e sorelle di fede sono riuniti dallo Spirito per riscoprire la bellezza della lode comune. Dal Sussidio CEI http://www.chiesacattolica.it/av vento2012/siti_di_uffici_e_servi zi/ufficio_liturgico_nazionale/0 0035032_Sussidio_Avvento_201 2.html

SpecialeAVVENTO

23 DICEMBRE: QUARTA DOMENICA DI AVVENTO.........


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LA SETTIMANA DI LIVORNO

23 dicembre 2012

IL RIGIOCATTOLO: LA NUOVA GEOGRAFIA DELLA SOLIDARIETÀ TRA PICCOLI

Alla parrocchia della SS. Trinità due generazioni al lavoro per realizzare il presepe

Stiamo lavorando per LUI osa c’è sotto un presepe? Legno, scotch, chiodi, scatole, un paio di inginocchiatoi, un mobiletto, il pezzo di un computer e un fonte battesimale. E poi, pian piano, con un po’ di magia natalizia viene fuori una grotta. Cielo, paglia, roccia per ricostruire quel momento di 2000 anni fa. Alla Santissima Trinità il presepe è sempre stato un appuntamento importante del Natale...non può essere altrimenti in una parrocchia francescana! Fino agli anni passati era costruito con una bellissima scenografia che occupava una stanza intera, con il deserto per i re magi in cammino, l’acqua che scorre, i pastori in movimento, il giorno che lascia spazio alla notte, le stelle. Il tempo passa e i "seniors" da soli non ce la fanno più e allora quest’anno, dopo tanto tempo, tornano a lavoro i giovani della parrocchia...di ieri e di oggi, come hanno chiamato il loro gruppo su Facebook! Con in

Anche questo è Natale, un’attesa e poi una venuta da vivere con le persone che ci sono state messe accanto, in cammino verso un Natale da vivere ogni giorno, non una volta l’anno

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a due giorni de “Il Rigiocattolo”, Ldi Sant’Egidio appuntamento organizzato dalla Comunità nella Galleria Cairoli grazie alla collaborazione della Feltrinelli ha riscosso anche quest’anno un notevole afflusso di persone e di generosità. I 2.300 Euro che sono stati raccolti sono stati destinati al progetto DREAM, acronimo di Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition, che la Comunità di Sant’Egidio ha attivato in 10 paesi dell’Africa sub-sahariana intraprendendo un programma terapeutico di assistenza socio-sanitaria, capace di aiutare, soprattutto donne e bambini, a vivere meglio. In 10 anni di attività, grazie a DREAM, sono stati aperti 38 centri di cura e 20 laboratori di analisi, oltre aver provveduto alla formazione di centinaia di operatori sanitari. Un contributo importate allo sviluppo di quei paesi, sia in ambito sanitario, che economico-sociale. Il progetto, che si concentra sull’interruzione della trasmissione materno-infantile del virus, ha contributo a tutt’oggi di salvare 20.000 bambini, nati siero-negativi da madri sieropositive. Il Rigiocattolo, cui ha contribuito anche la Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, unisce i bambini livornesi a quelli di Maputo, di Beira, di Yaoundè, di Blantayre e di tante altre città africane, creando una geografia della solidarietà tra i piccoli del mondo. Una solidarietà che nasce dal basso, ma capace di grandi imprese come che ha detto Miriam, 10 anni: “Un mondo migliore è possibile. Noi lavoriamo perché tutti possano curarsi!”

mano i progetti accuratissimi di Carlo, parrocchiano tuttofare, tre fogli con disegni, viste dall’alto, indicazioni sui materiali da usare e con l’aiuto di Mauro, un signore di 83 anni, che potrebbe raccontare dettagliatamente come ogni anno negli ultimi 56 ha costruito il

Nella festa di San Massimiliano Kolbe

Un’immagine indelebile

presepe per la comunità, sembra di stare in un cantiere. Qualcuno si improvvisa carpentiere con chiodi e martello, qualcun’altro ha paura di schiacciarsi un dito, allora preferisce reggere il palo di legno, c’è chi documenta tutto con la macchina fotografica e chi si impersonifica nei pastori per provare le posizioni che poi occuperanno. Altri vanno a cercare le statue di Gesù, Giuseppe e Maria e scoprono stanze inesplorate della propria chiesa tra antiche statue, candelieri storici e paramenti sacri. Anche così si fa comunità. Due risate, un po’ di castagnaccio per quando il lavoro è finito, qualcosa da bere e si passa una serata divertente in parrocchia.

Avvento alla parrocchia di S. LUCA a Stagno

All’insegna dei più giovani naugurato l’anno della fede, a San Luca sono iniziate le varie attività dell’Avvento, tutto all’insegna della preghiera e della Carità. Prima di tutto la responsabile del coro parrocchiale ha allestito il "Piccolo Coro di S. Luca" formato dai bambini della scuola materna e da quelli del catechismo, che stanno imparando i canti di Natale. Nel primo pomeriggio del 22 dicembre, il coro canterà con i nostri amici della casa famiglia Borrelli- Fondazione Luigi Scotto, durante una splendida festa in cui gli ospiti della casa prenderanno parte al Presepio vivente. I gruppi del catechismo, dalla 1ª elementare alla 2ª media, invece, stanno seguendo un itinerario "L’anno della fede: preghiera e carità": ogni settimana un gruppo, seguito dalla catechista e dagli animatori, cura l’animazione della santa messa e raccoglie generi alimentari per le famiglie bisognose di Stagno. I gruppi del dopoCresima sono più concentrati in incontri di preghiera e di riflessione sul consumismo e sul ritorno alla semplicità, il tema è "Dillo a tutti che è Natale". Fulcro di tutti gli incontri è l’Adorazione del Santissimo nella cappellina dell’oratorio, preparata in modo semplice per i piccolini e accompagnata dalla lectio divina per i più grandi. L’Adorazione e la veglia sono i momenti più desiderati e amati dai bambini e dai ragazzi perchè è il momento in cui possono maggiormente vedere Gesù e sentirlo nel loro cuore! Ma la grande novità che c’è stata ad inizio Avvento è la Messa dei fanciulli alle ore 11.15 della domenica, scelta di don Pietro per coinvolgere tutta la comunità, perchè in quella fascia oraria la chiesa è colma di bambini e di ragazzi con le famiglie. I bambini e i ragazzi della parrocchia stanno anche preparando un elaborato grafico o scritto sulla disabilità per partecipare al concorso della Fondazione Luigi Scotto. Il nostro Avvento è all’insegna dei bambini e dei giovani ma è fondamentale la presenza degli adulti per trasmettere loro la fede con la pratica: solo vedendo i "più grandi" che si donano agli altri, i "più piccoli" potranno capire che la vita è un dono meraviglioso e quanto sia bello essere servi per amore di Dio! M.C.

I

l 27 Novembre 2012, ha avuto luogo nella nostra Iforte;un’emozione città un evento che ha suscitato un’emozione che è penetrata prima nei cuori e poi nella mente dei presenti, lasciando una traccia indelebile. Il tempo passa, cancellando l’eco delle emozioni vissute, però, non cancellerà l’immagine che la nostra mente ha prodotto l’immagine di un uomo trasfigurato dall’amore per la Madonna. Quell’immagine che Renzo Arato, è riuscito a suscitare attraverso la lettura del monologo tratto dall’Oratorio Drammatico “La vita per un ideale. Il martire di Auschwitz: Padre Massimiliano Kolbe”. L’evento ha avuto luogo nella Cattedrale di Livorno, dove don Giuseppe Coperchini ha concelebrato la Messa in onore della Madonna della Medaglia Miracolosa, con padre Roberto Bernini, padre Claudio Fanetti, don Cornelio Benchea, don Tomasz Zurek, don Valentino Kakobo e con la partecipazione del diacono Luca Esposito, per commemorare l’apparizione Mariana del 1830. La Santa Messa si è conclusa con la recita collettiva della Supplica alla Madonna e con la benedizione e distribuzione delle Medaglie Miracolose. Alla Santa Messa, ha fatto seguito l’interpretazione di Renzo Arato che per quarantacinque minuti ha polarizzato l’attenzione dei presenti, offrendoci l’immagine di un uomo (san Massimiliano Kolbe) capace di compiere gesti eroici, perché ha saputo non dubitare della presenza di Maria nella sua vita. Piccoli grandi gesti che ogni uomo può compiere, se solo impariamo a mettere la nostra esistenza nelle mani della Madonna. Milizia dell’Immacolata di Livorno

Forse non bello come l’altro, ma un presepe che nasconde insieme a legno, scotch, chiodi, scatole, un paio di inginocchiatoi, un mobiletto, il pezzo di un computer e un fonte battesimale, la voglia di stare insieme, di mettersi al servizio degli altri, di preparare una festa per una persona che entra a far parte della storia, della propria storia personale. Anche questo è Natale,

un’attesa e poi una venuta da vivere con le persone che ci sono state messe accanto, in cammino verso un Natale da vivere ogni giorno, non una volta l’anno. Se siete curiosi di vedere se i giovani sono stati all’altezza, visitate il presepe appena entrate in chiesa sulla destra e la mostra dei presepi da tutto il mondo nella sala parrocchiale di fianco. Giulia Sarti


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LA SETTIMANA DI LIVORNO

23 dicembre 2012 Un momento di lavoro di una delle operatrici Letizia Huaman; al centro le altre operatrici (da sx) , Shahrazad Albasha e Samira Karoui

Dove le frontiere si oltrepassano

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PICCOLI tesori di Angela Blanco

Le «Lettere narranti» e “lettere narranti”, come le Liniziali chiamo io, sono miniature, istoriate da mano esperta

Il Centro dei servizi per gli immigrati DI FABIO

FIGARA

ccogliere, orientare e informare le donne immigrate, appoggiandole nella relazione con i servizi territoriali, permettendo la loro partecipazione alle attività culturali e sociali della città e promuovendo la conoscenza delle istituzioni: questi sono gli obiettivi principali del CeSDI (Centro Servizi Donne Immigrate), un’associazione che opera sul territorio dal 1997, con sede in via degli Asili al numero 35. Vi fanno parte donne di età tra i 19 e i 60 anni provenienti da vari Paesi sudamericani, africani, asiatici ed est-europei quali Santo Domingo, Polonia, Cina, Somalia, Camerun, Cuba, Argentina, Perù, Romania, Algeria, Marocco, Egitto e molti altri. Statisticamente è stato riscontrato che la popolazione femminile immigrata presente sul nostro territorio rappresenta più del 50% del totale degli stranieri: da qui la necessità di creare un centro di ascolto e di supporto. Dal 2000 il Comune di Livorno ha istituto il “Centro Servizi OltreFrontiera”, in via G. M. Terreni 5, affidando il servizio, dopo la vittoria dell’appalto relativo, alla capace organizzazione ed esperienza delle operatrici del CeSDI. Il progetto “OltreFrontiera” è finanziato dalla Regione Toscana secondo quanto previsto dalla Legge regionale 40/98, tramite la quale è prevista l’attivazione di sportelli comunali per l’immigrazione, punti di accoglienza aperti anche agli uomini stranieri e agli italiani per

A

Un servizio multifunzionale per tutelare i diritti delle persone immigrate, favorire il loro accesso ai servizi pubblici del territorio e l’interscambio culturale. Oggi a rischio chiusura per mancanza di fondi documentazione e supporto in situazioni di particolare emarginazione. «Tutto il nostro lavoro si basa sull’accoglienza, sull’ascolto delle esigenze di coloro che si presentano al nostro sportello, con il fine di trovare una soluzione adeguata alla situazione.» A parlare è Shahrazad Albasha, egiziana, presidente del CeSDI e responsabile dei percorsi d’inserimento all’interno del servizio “OltreFrontiera”. «É molto difficile per un immigrato riuscire ad avere un approccio positivo immediato con le persone e con il territorio in cui si stabilisce, perché entrano in gioco molti fattori: lingua, cultura, religione e rapporto con le istituzioni sono spesso problemi che appaiono insormontabili. Il nostro ufficio si attiva per fare da tramite e permettere

tale inserimento nel modo migliore e nel più breve tempo possibile; per questo operiamo in collaborazione con molti enti, come la Questura, Servizi sociali e associazioni, come la Caritas: ad esempio, seguiamo l’utente nell’ottenimento di documenti (permessi di soggiorno, carte d’identità, patenti) e nella ricerca di lavoro; ci occupiamo della mediazione linguistica e culturale nei distretti socio-sanitari,

nell’ospedale, nel SERT, nel carcere di Livorno, e nelle scuole elementari e medie; organizziamo corsi d’italiano e d’informatica; ci adoperiamo per l’assistenza legale; ci occupiamo di attività didattiche interculturali nelle scuole dell’infanzia e offriamo un servizio di dopo scuola per bambini stranieri, con attività di tutoraggio nelle classi per aiutare gli insegnanti e le famiglie dei bambini.» Purtroppo l’attuale crisi

economica ha portato ad una diminuzione delle risorse, e lo sportello “OltreFrontiera” rischia la chiusura. Proprio per portare l’attenzione sull’importanza delle attività effettuate dagli operatori del Centro, lo scorso 4 dicembre è stato organizzato un convegno dal titolo “Passato, presente, quale futuro?” con la partecipazione di varie autorità cittadine. «Siamo molto preoccupate continua Shahrazad - perché chiudere questo servizio non solo non permetterà di avere un monitoraggio del territorio, ma farà sì che molti immigrati si rivolgeranno in misura sempre maggiore a privati, associazioni o agenzie fasulle che potrebbero truffarli, come già accade: il nostro servizio istituzionale, invece, ha impedito che molti stranieri si trovassero in tali difficoltà. Speriamo vivamente che si possa salvare questo sportello e tutti i progetti attualmente in atto».

sui grandi fogli di un libro che raccoglie i canti della messa, il graduale. Questo tesoro risale al XV secolo ed è arrivato ai nostri giorni in condizioni non eccezionali. Mancano delle parti e mancano informazioni precise sulla sua provenienza, ma alcune delle pagine che ho potuto vedere sembrano avere il potere di riportare indietro nel tempo: si immagina l’amanuense che con pazienza e metodo si prepara a raffigurare un episodio della Bibbia concentrandolo in una lettera. Il graduale di cui stiamo parlando si trova esposto in una delle prime sale del Museo Diocesano, ben protetto dentro una teca di vetro. Le ricerche su questa opera per il momento non portano a risultati sicuri circa gli autori. Dovrebbero essere stati in due, il primo ha creato la parte più bella e il suo successore ha portato a termine il lavoro, ma non altrettanto bene. Per le sue dimensioni non è il libro da mettere in borsa, ma da tenere fermo al suo posto. Il

Tutte le pubblicazioni del Centro l CESDI ha pubblicato vari Idell’associazione libri sull’attività e del Centro “OltreFrontiera”: da segnalare “I Quaderni di Oltre Frontiera 1”, del 2002, e “I Quaderni di Oltre Frontiera 2”, del 2008; "Il Cibo oltre le frontiere" (ed. De Batte), finanziato dalla Coop Toscana-Lazio; “Una Donna, una Storia", finanziato dal Comune di Livorno e dal Centro Mondialità e Sviluppo di Livorno; nel 2005 “Liberi pensieri. Lettere e testimonianze dal carcere delle Sughere di Livorno".

Alcune STATISTICHE all’inizio dell’attività alla fine dello scorso anno il centro D ha avuto 12.375 contatti da parte degli utenti. Il 3,7% degli utenti con scheda sono cittadini italiani. Negli ultimi dieci anni sono stati effettuati più di 2000 servizi di accompagnamento e mediazione linguistica presso servizi sociali e sanitari (25%), negli uffici della Questura (27%), in strutture di accoglienza quali Caritas e case famiglia (7%), da datori di lavoro (4%) e presso ambasciate, associazioni, sindacati, scuole e professionisti.

Per saperne di più CONTATTI E ORARI DI APERTURA: Centro “Oltre frontiera”: Via G.M. Terreni, 5 - 57123 Livorno E-mail: oltrefrontiera@interfree.it Tel./Fax: 0586 891168 Apertura: Lunedì-Mercoledì-Venerdì: 10.00 - 13.00, Martedì: 15.00 – 19.00, Giovedì e Venerdì: 16.00 - 18.30 Presso l’Informagiovani del Comune di Collesalvetti, Via Bixio 58/60 Mercoledì: 15.00 - 18.00

manoscritto contiene canti: parole e musica. La dimensione dei caratteri è in proporzione rispetto al libro: ovvero grande libro, grande dimensione dei caratteri. Probabilmente perché tutti i cantori potessero vederlo bene anche da lontano. Oggi l’ho trovato aperto a pagina XXXII, dove risalta un piccolo capolavoro: una Natività in capitale miniata. All’interno della lettera “P” si possono vedere con chiarezza Gesù Bambino, Maria e Giuseppe, la capanna, il bue e l’asinello, le pecorelle , i pastori, la stella e un coro di angioletti. I colori predominanti sono il rosso, il blu, il nero e l’oro. Questa decorazione è della grandezza orientativa di mezza pagina, una delle più grandi. Un altro esempio di miniatura creata per accompagnare il canto della Messa e ispirare i cantori è la “S” con i serpenti che si tengono per la bocca mentre Gesù viene presentato al Tempio. Da segnalare anche il Giudizio Universale tutto in una lettera, che quasi dimentica di essere tale. Angela Blanco


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TOSCANA OGGI 23 dicembre 2012

LA SETTIMANA DI LIVORNO


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