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In Romagna, come di consueto, il calendario delle iniziative sportive è fittissimo, inoltre, con l’arrivo della primavera, ripartono tanti appuntamenti per gli sportivi professionisti, dilettanti e per tutti quelli che decidono di dedicarsi ad attività salutari all’aria aperta. Sul nostro Diogene Sport Magazine non potevamo esimerci dall’approfondire, con Simone Casadei e Mattia Siboni, come stia andando la stagione delle principali squadre di casa nostra, il Forlì Calcio e il Cesena Calcio. Facciamo anche il punto, guidati sempre da Simone Casadei sull’Unieuro Basket con l’intervista al playmaker Riccardo Tavernelli. Come sempre, non si vive di solo calcio e basket: c’è anche il volley e ce ne parla Valerio Rustignoli, in particolare della pallavolo femminile. È stata una bellissima occasione d’incontro la festa dell’8 marzo al campo del Rugby Forlì 1979. Emiliano Tozzi e Paolo Satanassi, presidente del club della palla ovale, ci raccontano come è andata. Si è appena tenuta all’Unieuro Arena la seconda prova del campionato nazionale di serie A-B di Ginnastica Ritmica. Ce ne parla Valerio Rustignoli. Per i diciassette giovani ciclisti dell’Academy Cycling Team General System è iniziata la nuova stagione, come ci racconta Massimo Nazzaro. È tempo di bilanci per la Libertas Atletica Forlì e Giuliana Amici ne dialoga con il nostro Emiliano Tozzi. Siamo alla seconda edizione della Cervia Run, la podistica della città del sale, del mare e delle pinete. Ci racconta tutto Emanuele Bandini. Massimo Nazzaro ci parla dell’idea del “Mercato di Campagna Amica”: educazione alimentare, cibo a Km. zero, sano movimento adatto a tutti, per un progetto che favorisce benessere psicofisico, socialità e sostenibilità. Stagione da sogno per i Chemifarma Baskérs Forlimpopoli, anche se c’è ancora molta strada da fare, nel racconto di Valerio Rustignoli. È festa grande a Forlimpopoli quando arriva la Segavecchia! Come da tradizione torna il Torneo, quarta edizione del Memorial Sante Bastoni. Come ci spiega Simone Casadei, I protagonisti saranno i giovanissimi calciatori, cioè i Primi Calci nati nel 2016 e 2017 e i Pulcini, classe 2014 e 2015. La pole dance è uno sport completo capace di migliorare forza, flessibilità, percezione di sé, favorendo il benessere mentale. Emanuele Bandini approfondisce questa disciplina con Francesca Fabbri, riferimento per questa disciplina nelle città di Forlì e Ravenna. Nel 2014 nasce il Gruppo Romagna Attacchi ASD, con l’obiettivo di promuovere l’equitazione trasmettendo tecnica, passione e rispetto per il cavallo. Emanuele Bandini ci parla di questo punto di riferimento per tutti quelli che desiderino avvicinarsi al mondo dell’equitazione. Trovandoci nella Terra dei Motori, non poteva mancare nel nostro Magazine la Formula1 e il WEC, nei racconti di Emiliano Tozzi con le immagini di Fabio Casadei. Buona lettura a tutti!
Venerdì 21 Marzo 2025
Supplemento a Diogene del 10 marzo 2025 n. 1237
Aut. Trib. Di Forlì 9/1988 del 29 marzo 1988
Editore: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34 Forlì Tel. 0543/552121
Direttore Responsabile: Marco Viroli
Fotocomposizione: Pigreco s.r.l.
Raccolta Pubblicitaria: Pigreco s.r.l. Viale Gramsci, 34
Forlì Tel. 0543/552121
Foto di copertina: Fabio Casadei
Stampa: Nuova Tipografia, Via Enrico Berlinguer, 1/7, Forlimpopoli
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Forlì capitale della ginnastica ritmica: questo è quanto accaduto lo scorso weekend al PalaGalassi dove, grazie al grande lavoro organizzativo della Gymnica 96 Forlì, si è tenuta la seconda tappa del campionato italiano a squadre. Una preziosa conferma per la società forlivese che, dopo l'esordio dello scorso anno, è stata confermata come sede di questo importante evento che ha visto la partecipazione di 37 squadre e di circa 300 atlete, provenienti da tutta Italia e dall'estero. Infatti, durante il campionato, le società possono utilizzare anche ginnaste straniere e alla tappa di Forlì hanno partecipato atlete di assoluto livello come la cipriota Vera Tugolukova e l’ungherese Fanni Pigniczki, rispettivamente con l'Eurogymnica Torino e con la Milanese Forza e Coraggio, oltre alla giovanissima ucraina Taisiia Onofriichuk, tra le prime 10 alle Olimpiadi 2024 di Parigi, scintillante protagonista per l’Armonia d’Abruzzo Chieti con uno splendido esercizio al nastro da 29.133 punti. Le stelle della kermesse forlivese, però, sono state Milena Baldassarri, premiata con un riconoscimento dopo il suo ritiro avvenuto a dicembre, e le Farfalle azzurre guidate dalla capitana Martina Centofanti, che hanno fatto sognare con le loro esibizioni nella giornata di sabato, oltre a Sofia Raffaeli, che alle ultime Olimpiadi ha conquistato due bronzi sia nel concorso individuale che in quello a squadre. Proprio
la ginnasta marchigiana ha brillato a Forlì portando in pedana il miglior esercizio del weekend, superando quota 30 punti alle clavette e regalando alla sua Fabriano il terzo posto, anche se nel campionato di A1 la vittoria è andata all’Udinese, trascinata da due splendidi esercizi di Tara Dragas al cerchio e al nastro che hanno incantato la giuria composta da 17 giudici nazionali ed internazionali. In A2, invece, la vittoria è andata all’Albachiara Lucca, mentre la Gymnica 96 Forlì ha raggiunto solo il dodicesimo posto, nonostante i positivi esercizi portati
in pedana dalle gemelle Sofia e Martina Minotti (clavette e cerchio), da Aurora Benedetti (palla) e Ginevra Finotto (nastro). Domenica mattina, durante il campionato di serie B, dove si è classificata prima la squadra dell’Auxilium Genova, si è esibita anche la Nazionale di ginnastica ritmica di San Marino, mentre la mattinata è stata aperta anche dalla splendida esibizione di Gianni Ballardini, tesserato della Gymnica 96 che è uno dei pionieri italiani della ginnastica ritmica al maschile, che presto potrebbe diventare un’importante realtà anche a livello internazionale. Molta è la soddisfazione per un weekend di festa, che ha visto la partecipazione di un grande numero di persone sugli spalti, sia tifosi che addetti ai lavori, confermando tutta la vitalità di un movimento in costante crescita.
Gli uomini di Mignani, figli di un periodo ottimo in termini di risultati, si preparano alla volata finale con determinazione e consapevolezza dei propri mezzi. L’ultimo mese del Cesena, tra alti e bassi, ha riacceso le speranze di un popolo mai domo, che sogna l’approdo nell’innominabile serie maggiore senza sbilanciarsi oltremodo. D’altronde, come dargli torto? L’attesa del piacere, a maggior ragione quando insperato, è essa stessa fonte di incommensurabile godimento. Ma tornando a noi, è possibile analizzare diversi crocevia nell’attuale stagione bianconera. Il primo tra tutti, senza ombra di dubbio, è riconducibile al 9 febbraio 2025. In questa data, che molti di voi ricorderanno nitidamente, è andato in scena il derby emiliano-romagnolo contro la Reggiana. Sfida, nemmeno a dirlo, carica di adrenalina e impagabili vibrazioni. A proposito, gli uomini di Mignani - che venivano dalla pesante sconfitta 4-2 per mano del Ca
tanzaro - avevano necessità di invertire una rotta poco sana, prontamente cavalcata dal profetico Dario Šarić in grado di sfruttare un cross delizioso di Calò e decidere un match dai risvolti cruciali, terminato 1-0 in favore del Cesena e che ha dato adito a un nuovo, positivo ed energico segmento della stagione. Gli sviluppi, anche in questo contesto, non hanno fanno sentire alcuna mancanza. Serve solo balzare al 16 febbraio, quando il Cavalluccio ospita, nel terreno di casa, la temibile formazione pisana. Nonostante un pesantissimo goal incassato da Touré al 33’, la squadra non ha perso la compattezza allusa in queste righe, raggiungendo il pareggio al 79’ grazie a La Gumina e nonostante l’uomo in meno da ricondurre alla follia di Donnarumma, complice dei 10 uomini ai quali è stata costretta la formazione romagnola dal 50’ in poi. Tralasciando gli inciampi, è bene cor rere fino al 22 febbraio, che ci accompagna
in terra di Cremona. Qui, i corsari bianconeri sono chiamati all’attacco di una formazione a dir poco ostica, capace tuttavia di misurare ambizioni finora insipide o solo parzialmente espresse. Dopo 14 minuti di gioco, i calciatori di Mignani raggiungono il vantaggio per poi essere agganciati al 40’ e agguantare l’1-2 al fotofinish, con un pallone delizioso di Bastoni che sancisce la vittoria cesenate al 94’. Qui, forse per davvero e scansando la superstizione, alcune cose sono cambiate. E la dimostrazione è figlia del match casalingo del primo giorno di marzo, quando il Cesena ha ospitato la Salernitana trionfando 2-0. Prima della gioia, tuttavia, ha avuto luogo un susseguirsi di tensioni, attese, pazienti analisi e rigori parati. Già, perchè l’inerzia della gara è stata presa in mano dalla parata di Klinsmann, capace di vanificare un tiro dal dischetto che rischiava di raccontare ben altre storie. Alla luce dei fatti, dunque, vale la pena immolarsi
Il Forlì continua a correre. Al netto di un inatteso passo falso casalingo contro lo Zenith Prato a metà gennaio, i galletti hanno conosciuto soltanto un risultato: la vittoria. Un percorso netto che ha portato i biancorossi a guardare tutti dall’alto verso il basso nella classifica del girone D di serie D, a suon di tre punti messi in cascina. Dando così vita a un duello serratissimo con i ‘cugini’ del Ravenna, che a loro volta non hanno intenzione di mollare la presa. Tutte le altre compagini sono staccate. A cominciare dal Tau Altopascio, che, dopo una brillante prima metà di campionato, ha fisiologicamente battuto qualche colpo a vuoto lasciando così terreno alle due romagnole. La promozione in serie C, insomma, è tutto un affare tra Forlì e Ravenna. Soltanto la prima classificata dopo 34 giornate (il primo weekend di maggio si
anni appena compiuti (il 4 marzo) ma al telefono la sua voce tradisce una maturità e acquisita. Una racchetta sempre in dall’età di 4 anni e mezzo, da quando frequenta ininterrottamente il Circolo Tennis Carpena, fino ad arrivare là. Letteralmen dall’altra parte del mondo agli Australian Juniores.
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“Ho vissuto due settimane a contatto con una realtà in cui è stato come essere improvvisamente catapultati nel metaverso. Ti trattano da professionista e come tale condividi tutto, spogliatoi compresi. Finisco la mia prima partita di uno Slam e devo andare dai media per l’intervista di rito. Arrivo negli spogliatoi con dei crampi atroci (immagina anche la tensione oltre lo sforzo) e trovo Zverev davanti a me.
tirano le somme) strapperà infatti il pass per il piano superiore. E tutto è ancora aperto ad ogni esito. Perché la squadra di mister Miramari è la mattatrice assoluta della stagione. Solida e coriacea, forte del miglior attacco del girone ed una difesa che ha via via trovato la giusta quadratura, rendendosi sostanzialmente impenetrabile negli ultimi mesi. Ma gli ambiziosi giallorossi non sono da meno, inevitabilmente. Il Ravenna non perde da tempo immemore e, come da previsioni, si sta confermando un rullo compressore. Saranno dunque due mesi di campionato tutti da vivere. Un lungo derby della Ravegnana, con in palio il ‘premio’ probabilmente più prestigioso della storia delle sfide tra i due club, che avrà però un ‘redde rationem’ dietro l’angolo. Nel pomeriggio di domenica 23 marzo, al ‘Morgagni’, andrà infatti in scena lo scontro
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“Crampi?” Mi chiede. Gli dico di sì. “Non sederti. Tieni questa e prendila subito.” Gentilissimo. Fortuna ha voluto che il preparatore del mio compagno nel torneo di doppio, fosse anche il suo. Così ho potuto assistere alla sua partita nei quarti con Alcaraz e in semifinale con Medvedev, dal box del suo team".
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Esperienza formativa direi.
“Assolutamente pazzesca. Ti rendi conto di quanto il coaching nel nostro tennis attuale sia fondamentale.”
È valso anche per Sinner in finale?
Incredibile.
E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?
in mano dall’età di 4 anni e mezzo, da quando frequenta ininterrottamente il Circolo Tennis Carpena, fino ad arrivare là. Letteralmente dall’altra parte del mondo agli Australian Open Juniores.
“Ho avuto accesso al tabellone principale perché ero in finale in un torneo di doppio concomitante con le qualifiche e quindi ho potuto avvalermi dello “Special Exempt”. Incontro il numero 29 al mondo juniores, il russo Derepasko e vinco 6-3 3-6 6-4. Mi fermo al secondo turno contro Sakamoto che poi vincerà il torneo.
“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”
Obbiettivi per il futuro?
“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”
Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.
“Certamente. Dopo i primi due set Sinner era praticamente fuori dalla partita. Parlare con Vagnozzi lo ha cambiato come giocatore.
diretto tra galletti e bizantini. Un delicatissimo bivio che indirizzerà il prosieguo della stagione. Superato questo scoglio, mancheranno appena sei giornate alla fine. Le due contendenti si giocheranno un bel pezzo del proprio campionato, anche se, classifica alla mano, sarà il Ravenna a dover fare la partita, chiamato a rimettere la freccia sugli avversari di sempre.
E tu, come reagiresti un domani trovandoti al posto di Sinner?
“Domanda tosta. Contentissimo perché avrei raggiunto un traguardo incredibile, gestendo una pressione incredibile.”
Obbiettivi per il futuro?
“Arrivare a fare in questa stagione tutti gli Slam da juniores. Sarebbe già un bel punto di partenza.”
Lorenzo Angelini. Questo è il suo tennis.
Il Forlì, dal canto suo, guarda allo scontro diretto con la serenità che ha contraddistinto sin qui il suo cammino. Forte anche di un ‘Morgagni’ che si preannuncia letteralmente (e finalmente) bollente. Certo, una vittoria scaverebbe un solco importante e la promozione in serie C diventerebbe qualcosa in più di un sogno. Ma, dopo annate tumultuose, il club del presidente Cappelli sta andando oltre le più rosee aspettative e proverà a giocarsi tutte le proprie carte fino alla fine. Continuando a mettere il bastone tra le ruote della corazzata ravennate.
A cura di Simone Casadei Foto Fabio Casadei
La regular season di serie A2 entra nel rush finale. Col secondo trofeo stagionale, la Coppa Italia, assegnato a Cantù nella Final Four andata in scena al PalaDozza di Bologna, le squadre di seconda serie dedicano ora mente e corpo alle fasi decisive del campionato. La promozione diretta in massima serie pare un affare riservato alla sola Udine. I friulani hanno ingranato la quinta e, realisticamente, soltanto un cataclisma può fermarli. Alle loro spalle, però, tutto resta apertissimo. A cominciare dal destino della Pallacanestro 2.015, che si conferma sempre più una squadra ‘pazza’. Capace cioè di alternare prestazioni di primissimo livello, da vera big della categoria, ad altre assolutamente sottotono. Quasi si trattasse delle prime uscite della stagione. Certo, il livello medio del campionato è particolarmente elevato ed è un refrain che si va ripetendo da inizio ottobre. Basti pensare che, al netto della già citata Udine, tra il secondo ed il tredicesimo posto – la ‘forchetta’ che garantirà quantomeno l’accesso al play-in a fine aprile, al termine della regular season – ballano stabilmente una manciata di punti. Ma Forlì fatica incredibilmente a trovare continuità di prestazione, prima ancora che di risultati. Quanto avvenuto tra fine febbraio e inizio marzo è l’emblema di tutto ciò. Reduce da vittorie prestigiose contro le prime della classe, l’Unieuro, nonostante un calendario sulla carta alla portata, si è imbattuta in difficoltà inattese dinanzi a compagini fuori dalla zona playoff o addirittura in lotta per la salvezza. Nardò è così riuscita ad espugna-
re l’Unieuro Arena, mentre contro Vigevano e Cremona sono arrivate vittorie striminzite. Di due lunghezze in casa Elachem, appena di un punto contro la Juvi, che nel finale ha avuto tra le mani il possesso (perso) del potenziale sorpasso. Infine, ecco il ko nel big match di Pesaro. Una sconfitta ‘accettabile’, considerando il livello dell’avversario. Maturata però al termine di una delle prestazioni
più opache dell’intera stagione. Mai avanti nel punteggio, lo svantaggio della squadra di Martino è rimasto stabile intorno ai 20 punti per tutti i 40’ di gioco. Quali prospettive, dunque, per Cinciarini e compagni? L’obiettivo, naturalmente, è centrare la qualificazione ai playoff evitando il turno di ‘qualificazione’ del play-in. Per riuscirci, Forlì dovrebbe chiudere tra le prime sette della classe. Tutto è possibile da qui al 27 aprile, ma sarà necessario incamerare punti pesanti nei quattro scontri diretti in programma all’Unieuro Arena. Dove arriveranno, in serie, Avellino, Milano, Fortitudo e Brindisi. I biancorossi dovranno dimostrare di aver imparato la lezione.
Nelle difficoltà assortite incontrate finora, una delle colonne portanti della Pallacanestro 2.015 è indubbiamente Riccardo Tavernelli. Il playmaker classe ’91 ha trovato grande continuità e non fa mai mancare il proprio contributo in termini di leadership ed esperienza. Tutto ciò che servirà all’Unieuro anche nel rush finale.
Tavernelli, Forlì sembra esaltarsi nei big match, però soffre ancora qualche complicazione in più nei match più abbordabili.
«È vero, abbiamo lasciato qualche punto di troppo per strada. Nei big match l’adrenalina è più elevata, quindi è normale che ci sia un pizzico di esaltazione in più. Ma questo non vuol dire che sottovalutiamo squadre che stanno sotto di noi in classifica. Quest’anno il campionato non ha partite semplici e può sempre succedere di tutto. A maggior ragione giocando ogni tre giorni, le energie fisiche e mentali variano di continuo».
A livello tattico e di alchimia, la squadra può aver risentito del passaggio da Harper a Dawson e viceversa?
«Probabilmente a gennaio è cambiato qualche equilibrio. C’è da dire che è comunque stato un mese con partite molto difficili, dopo aver perso all’ultimo con Rieti una partita che ci avrebbe dato anche la possibilità di andare in Coppa Italia. Poi abbiamo affrontato Cividale e Verona di fila col nuovo assetto. Questo ci ha un po’ ‘toccato’ e abbiamo infilato altre due sconfitte, ma non deve essere scusa».
Fine di regular season ormai dietro l’angolo: quale traguardo di classifica pensa possa concretizzarsi per Forlì?
«Tutto dipenderà dalle ultime giornate, in cui ci saranno numerosi scontri diretti. Non dovremo sbagliare le sfide contro le squadre che ci seguono in classifica, per poi cercare di vincere i big match che avremo in casa. In questo modo dovremmo riuscire ad entrare
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ai playoff senza passare dal play-in. Ritengo sia un obiettivo realizzabile».
A Vigevano ha inchiostrato una ‘doppia doppia’ da 11 punti e altrettanti rimbalzi. Non capita tutti i giorni ad un playmaker… «Sì, è un traguardo insolito, però tendenzialmente vado spesso a rimbalzo. Poi se i nostri lunghi fanno un buon lavoro sotto le plance, come successo in Lombardia, per noi esterni si libera più spazio e ci troviamo avvantaggiati sotto questo punto di vista».
Ormai da settimane lei è l'ago della bilancia dell'Unieuro. Come giudica finora la sua stagione?
«Sono stato un po’ altalenante, come del resto tutta la squadra. Ero reduce da un anno di sostanziale inattività, quindi dovevo riprendere ritmo e prepararmi a giocare tanti minuti. Poi la mancanza di un assetto stabile in squadra non mi ha facilitato. Con l’arrivo di Perkovic, però, ci siamo sistemati e anche per me è stato facile ‘inquadrare’ un po’ il tutto ed entrare a regime».
E il campionato?
“Il giorno dopo abbiamo giocato a Reggio Emilia, dove siamo stati sconfitti sia con la prima squadra che con la juniores. Hanno un organico più attrezzato e ci sta. La loro è una squadra concepita per salire di categoria, mentre noi no, nonostante il nostro settore giovanile sia in piena salute, dandoci la speranza di avere in futuro nuovi giocatori da poter traghettare in squadra maggiore. È quello che, come società, ci siamo prefissati fin dall’inizio. La C per ora va bene. Ogni tanto si vince qualche partita, per non perdere le buone abitudini.” Il territorio come risorsa.
“Certamente. È uno spirito che vorremmo travalicasse il terzo tempo, soprattutto con in genitori e le famiglie che portano qui i loro figli per praticare questa bellissima disciplina sportiva.”
Pare davvero la vostra missione.
Sabato 8 marzo, il campo del Forlì Rugby 1979, si è prestato a una bellissima occasione d’incontro, celebrando degnamente tra i pali alti la Festa della Donna, in un momento di autentica convivialità come per sua stessa ammissione, anche il presidente Satanassi cordialmente esprime. “È andato tutto benissimo. Hanno partecipato le atlete del Softball Forlì, del calcio femminile, le donne del mamanet, del taekwondo. C’era un sacco di gente che certamente non faceva parte del nostro mondo e della nostra realtà, compresa la
vicepresidente del Coni regionale Milva Rossi e l’assessore allo sport del Comune di Forlì, Kevin Bravi. Insomma, una gran bella festa, in cui l’inclusione era certamente un dato acquisito. “Già. Condita da un terzo tempo che oserei definire semplicemente “galattico” al termine del torneo “Touch”, dove i nostri ragazzi hanno ottenuto il quarto posto su sei squadre partecipanti. È stata la nota d’attacco a qualcosa che ricorderò per molto tempo in termini di vicinanza tra diverse discipline sportive, condite come sabato scorso in “salsa rosa”.
“Ma lo è sempre stata fin dall’inizio. Il territorio, la gente, i valori. Tutte cose per cui non dover mai fare un passo indietro, investendo sul talento attraverso il lavoro e il sacrificio. Può sembrare retorico ma il tema di un domani con individui possibilmente migliori, rimane la nostra prima missione”. Cosa che anche il nuovo sponsor “Coromano” (movimento terra) pare aver sposato insieme a voi, appoggiando in toto il vostro progetto societario
“Questo ci dà la possibilità di ampliare maggiormente tutti quegli aspetti su cui stiamo investendo da sempre. Anche nelle sponsorizzazioni serve un’etica. Altrimenti non ha i motivi di fare quello che fai.”
Ecco perché anche una donna con una palla ovale in mano è solo un valore aggiunto. Per un mondo migliore domani.
Raddrizzare una stagione nata male non è mai semplice, ma ciò che è certo è che la Life 365.eu Libertas Volley Forlì ci sta provando con tutte le sue forze. Dopo quattro gare consecutive a punti, infatti, le ragazze di coach Biagio Marone sono inciampate nello scorso weekend sul campo della capolista Bologna per 3-0, mostrando comunque significativi progressi rispetto ad una prima parte di campionato che le ha viste spesso abuliche ed incapaci di incidere, soprattutto lontano dal Ginnasio Sportivo. Se Gregori e compagne possono recriminare di aver lasciato per strada qualche punto importante nel girone di andata, ben poco c’è da rattristarsi in questa prima parte di ritorno in cui, tralasciando forse lo scialbo tie break che ha portato un punto contro la forte Riccione e il primo set di Bologna, le forlivesi hanno spesso vinto e convinto. L’arrivo di Beatrice Bacchilega ha portato alla Libertas personalità, presenza a muro e un braccio capace di attaccare con alte percentuali, aiutando tutta la squadra a salire di livello. A sette giornate dal termine, però, nonostante il buon momento, la classifica ancora piange: il nono posto che vale la salvezza diretta, condiviso oggi tra Jesi e Verona, dista ben nove punti, mentre Forlì è a -8 dall’Azimut Giorgione, oggi decima. Per agganciare i playout ed evitare la retrocessione diretta la Libertas deve portarsi almeno a -2 dalla decima posizione. Insomma, il cammino è tutt’altro che in discesa, ma
ciò che deve fare ben sperare è un calendario che, dopo una serie infinita di lunghe trasferte e di match contro le prime della classe, sembra offrire finalmente maggiori occasioni: già sabato, alle 17.30, contro la Cortina Express Imoco Volley, la Life 365. eu ha la possibilità di provare a conquistare punti pesanti, contro una formazione giovanissima, ma di grande talento. Poi le ultime due della classe, Teramo ed Eagles Vergati Padova, i due derby contro Ravenna e Cesena, inframezzati dalle fondamentali sfide
salvezza contro Jesi ed Ancona: sulla carta, le opportunità per fare bottini importanti e provare a risalire la china ci sono tutte per la Libertas, ma certo occorrerà continuare un percorso di crescita che coinvolge tutte le ragazze, a partire dalle giovani under 18 come Matilde Chinni e Sabina Ronchi, che spesso hanno avuto un ruolo fondamentale anche in serie B, oltre a Martina Simoncelli e Chiara Esposto, confermando anche la qualità e l’importanza del lavoro svolto anche a livello giovanile da parte della società. Insomma, sarà un finale di campionato tutto da vivere, dando sempre il massimo, sperando che anche un po’ di fortuna e qualche risultato favorevole dagli altri campi consentano alla prima squadra forlivese di festeggiare il mantenimento della categoria.
Con il consueto pranzo conviviale è stata presentata nel mese di febbraio la nuova stagione agonistica del Team General System ad autorità, dirigenti, tecnici federali, personalità istituzionali ed addetti ai lavori, oltre che ad una corposa rappresentanza di sponsor che garantiscono il non indifferente impegno economico. Presenti anche alcuni rappresentanti di società ciclistiche del territorio con le quali sono state avviate partnership per la costruzione di filiere che si auspica possano dare soddisfazioni al ciclismo locale, storicamente fucina di campioni anche ai massimi livelli. Alla presenza di numerosi familiari, che spesso offrono anche fattiva collaborazione, l’Amministratore della società Andrea Silvagni unitamente al Co-Amministratore Fausto Nanni hanno svelato il roster che parteciperà alla ca-
tegoria Internazionale Juniores per la stagione agonistica 2025. Prima delle presentazioni di ospiti ed atleti si è voluto ricordare, tra la commozione generale, la prematura scomparsa di Marco Silvagni, uno dei padri fondatori della società insieme ai soci Orlati e Bonetti. Tra riconfermati e nuovi ingressi saranno 17 gli atleti a rappresentare il Team General System, coordinati dai Direttori Sportivi e da un nutrito staff, sotto l’occhio vigile del preparatore che si potrà avvalere della consulenza di medici, nutrizionisti e massaggiatori, l’assistenza di esperti meccanici ed accompagnatori mentre la comunicazione su media e social potrà contare sulla figura di un social media marketing professionale. La programmazione della Società prevede lo svolgimento della doppia attività, per metter in condizione tutti gli atleti
di farsi conoscere e porsi in evidenza nelle gare del calendario regionale, nazionale ed internazionale. È prevista la partecipazione alle gare a tappe nazionali, alle cronometro individuali e a squadre, prove su pista e gare di ciclocross. Nella filosofia della società il risultato è ovviamente importante , ma lo è altrettanto la formazione e l’ opportuna esperienza che andrà ad arricchire il bagaglio tecnico che i ragazzi si porteranno poi dietro nella loro carriera ciclistica. Vi è consapevolezza che le caratteristiche degli atleti sulle quali potrà lavorare lo staff, possono permettere di ben figurare su ogni tipologia di terreno che si andrà ad affrontare, senza nascondere la possibilità che alcuni membri del Team General System possano ambire alla maglia della nazionale. Per quanto riguarda l’impegno organizzativo, anche nel 2025, la società ha messo in calendario per domenica 24 agosto il “Città di Predappio - Memorial M. Bandini - Memorial M. Silvagni”, gara della categoria Juniores, riproponendo l’apprezzatissimo percorso del 2024.
Tempo di bilanci anche per la Libertas Atletica Forli, dopo i recenti Campionati Italiani Indoor tenutisi ad Ancona. Parole e musica di Giuliana Amici.
“Agli Italiani i nostri atleti sono andati bene. Tra gli Juniores abbiamo avuto Fabrizio Caporusso (già maglia azzurra nel 2024), il nostro “Freccia Rossa” che è stato quarto sia nei 60m con 6” e 93 che nei 200, con 22”e 04 . Altro Juniores di assoluto livello è stato Dario Collura nei 60hs e poi Luca Marsicovetere, nono nei 400 nella nuova categoria Promesse, anch’e-
gli già capace di vestire la maglia azzurra." E poi "Le Santos" Benis (Les) nel triplo categoria Allievi. Uno dei tre “Gemelli”. “Ha ottenuto 13.90, lui che ha un personale di 14.38. Se chiedi a Les Benis, sperava già di vincere al suo primo anno tra gli Allievi. È arrivato sesto ma è anche stato l’unico ’09 a raggiungere la finale e sai meglio di me come un anno in più o in meno all’anagrafe a questa età crei un’enorme differenza a livello atletico. Un anno fa non superava i 13 metri. Credo non ci sia altro da aggiungere. Bisogna dare tempo
al tempo, senza troppe pressioni. Suo fratello "L’Eternel" (Lete) può diventare un decatleta davvero eccezionale, ma bisogna dare spazio anche alla mente di un atleta in piena formazione.”
E l’altro fratello Israel "Isra"?
“Ha ottenuto il suo personale agli ostacoli. Più che contenti per quello che ti dicevo in precedenza. Poi c’è stata la splendida prestazione di Luca Monterastelli nell’asta, che al suo primo anno tra gli Allievi ha saltato 4.05m. Misura davvero ragguardevole. Anche Sakande Ablasse "Ablas" negli ostacoli aveva ottenuto il minimo per partecipare alla gara. Una bella esperienza. Insomma, tutti giovani pieni di talento che crescono. Alle campestri con 100 Esordienti siamo sempre nei primi tre, se non addirittura con più gradini del podio occupati. È il clima che in società tra tecnici (tutti ex atleti) e atleti s’instaura fin dalla più tenera età a fare la differenza. Una gran fortuna avere gente così.”
Ricominciare da zero ed essere non solo competitivi ma vincere. Orgoglio vero, Giuliana.
“Vedi, la tua domanda non è del tutto corretta. A Forlì c’è stata gente come Germano Gimelli e Raffaele Bonaiuto, autentici precursori, quando in Italia praticare atletica era davvero fantascienza. Pensa che ancora oggi sui 400h Gimelli è l’uomo più veloce di Forlì, 67 anni dopo le sue scarpe con chiodi da due cm per far presa sulla terra rossa. E poi Bonaiuto, che proprio al Gotti ottenne il record del mondo juniores nel giavellotto a 17 anni con la misura di 69.57. Mi viene la pelle d’oca ancora adesso”.
Senza mai tirarsi indietro. Cominciando dal campo di atletica di Forlì.
È iniziato il conto alla rovescia per la seconda edizione della “Cervia Run”, la corsa podistica che celebra la città del sale e che, dopo il grande successo della prima edizione con oltre 1500 partecipanti, torna il 22 e 23 marzo 2025. Creata da Marco Morigi, la “Cervia Run” si svolgerà sotto l'egida della Fidal Nazionale, che certificherà i tracciati e garantirà l’omologazione dei risultati nelle classifiche federali delle gare competitive. Grazie al patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico, del Comune di Cervia e della Regione Emilia-Romagna, che ha incluso l'evento nel prestigioso calendario “E-R Sport Valley”, questa edizione promette di essere ancora più grande e più entusiasmante. Il quartier generale dell’evento rimarrà al bagno Marco 184, ma con molte novità che arricchiranno l’intera
manifestazione. L’organizzazione ha lavorato su più fronti per garantire un’esperienza ancora migliore: la strategia di comunicazione è stata potenziata, la logistica dell'evento è stata ottimizzata e l'area hospitality è stata migliorata per offrire un'accoglienza ancora più curata. Inoltre, è stata lanciata una campagna di sponsorizzazione e marketing territoriale per rafforzare i legami con la città di Cervia e le sue realtà produttive, confermando il forte impegno del territorio. Quest’anno, la sostenibilità ambientale, la promozione dell’attività fisica tra i giovani e il supporto a progetti sociali legati alla pediatria romagnola sono temi centrali della manifestazione. Infatti, parte dei proventi dell’evento sarà destinata a iniziative benefiche, a favore della salute e del benessere dei bambini della regione. Un’al-
tra grande novità è il forte focus sulle donne, con un dato che già fa parlare: oltre il 30% degli iscritti proviene dal mondo del podismo femminile. Un numero che testimonia l’importante crescita della partecipazione femminile, che l’anno scorso aveva già visto una buona rappresentanza, ma che quest’anno si arricchisce della presenza di atlete di spicco come Federica Moroni, Sara Pastore, Valentina Addorisio e la vincitrice dell’edizione 2024, Giorgia Bonci. La gara femminile, quindi, sarà particolarmente combattuta e avvincente. Sul piano agonistico, quest’anno ci saranno sei corse in programma: oltre alla mezza maratona di 21 km, alla 10,5 km, alla 5 km solidale e alla staffetta “Lui&Lei”, si aggiungeranno due nuovi eventi: la “Kids Run”, pensata per i bambini delle scuole elementari e medie, e la Family Run, una passeggiata non competitiva per le famiglie che vogliono trascorrere una giornata insieme all’aria aperta. Entrambi gli eventi si terranno sabato e sono organizzati in collaborazione con la libreria “Bubusettete” di Gloria Carbonara.
Uno spazio dove promuovere la cultura del benessere attraverso l’educazione alimentare, la valorizzazione della filiera corta unitamente ad un sano movimento alla portata di tutti. Questa è l’idea del “Mercato di Campagna Amica”, il punto vendita di Viale dell’Appennino 16 che Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, definisce come parte di un progetto che predilige il benessere psicofisico, il rapporto con la cittadinanza, la socialità spiccata e la sostenibilità, connubio grazie al quale Coldiretti riesce a trasmettere la forza del
vero “Km 0” e “Made in Italy”. Il Mercato rappresenta un punto di incontro tra agricoltori e consumatori, e permette ai cittadini di conoscere direttamente i produttori e di apprendere i benefici di una dieta sana e sostenibile come ci ha sottolineato il direttore di Coldiretti Forlì-Cesena Alessandro Corsini. Il Mercato di Campagna Amica non è solo un luogo dove acquistare prodotti freschi e locali ma anche un punto di incontro per varie iniziative che già da qualche mese vedono coinvolti professionisti di vari settori. Le cammina-
te ludico motorie hanno come riferimento la “Magica Tribù”, gruppo di camminatori guidato da Valentina Ghetti già fortemente radicato nel territorio, ma sono aperte gratuitamente a tutti coloro che vogliono conoscere questa realtà, con appuntamenti comunicati mensilmente tramite i canali social di “Campagna Amica Forlì-Cesena”. Partendo dalla sede di Viale dell’Appenino 16, il gruppo sempre piuttosto corposo in un paio d’ore conclude una camminata urbana per far ritorno al Mercato dove, prima di un gustoso “agriaperitivo”, esperti medici e professionisti del settore si alternano nei vari appuntamenti offrendo la loro disponibilità nel dispensare consigli al fine di acquisire nuove conoscenze e contribuire ad un cambiamento culturale verso uno stile di vita più sano e consapevole. La corretta alimentazione infatti, unitamente ad una costante attività fisica, è una delle chiavi principali per prevenire malattie ed abbattere il rischio di susseguenti e spiacevoli conseguenze. Sono stati affrontati vari argomenti prettamente medici, come le malattie cardiovascolari e quelle respiratorie, mentre nutrizionista e posturologo hanno dispensato contributi per uno stile di vita da applicare nella quotidianità per una corretta prevenzione di cattive abitudini. L’innovativo progetto che Coldiretti sta realizzando con il Mercato di Campagna Amica, offre l’opportunità per un approccio consapevole ad uno stile di vita ideale sia per camminatori amatoriali ma anche per sportivi agonistici le cui performance sono legate anche alla propria alimentazione quotidiana.
Con ventidue successi in altrettante gare, i Chemifarma Baskérs Forlimpopoli stanno disputando una stagione da sogno che sembra proiettare la società del presidente Cristhofer Gardelli verso una promozione meritata ed attesa, sin dalla passata stagione, terminata a gara3 della finale sul parquet del PalaBigi di Reggio Emilia contro il Basket 2000. Forti della seconda migliore difesa di tutta la serie C italiana (solo il Basket Gubbio fa meglio nel girone umbro-abruzzese), gli uomini
allenati da coach Alessandro “Paxson” Tumidei hanno però davanti molta strada prima di poter festeggiare in una stagione che si preannuncia ancora lunga e piena di insidie. Dopo la sfida in programma sabato 22, alle 18, contro il fanalino di coda Ancona ancora senza vittorie, i forlimpopolesi saranno attesi da un interessante trittico che sarà un antipasto dei prossimi playoff: prima il derby romagnolo al PalaSgr di Santarcangelo contro gli Angels, unici che hanno provato a tenere
Inizio a pranzo ore 12:30
È gradita la prenotazione
tel. 0543 21113
Parco Urbano Franco Agosto, Forlì www.ristorantepeterpan.com
il passo dei Baskérs seppur a -4 in classifica, poi Urbania e l’insidiosa trasferta di Porto Sant’Elpidio. Tre sfide che dovranno dare conferme preziose ad una Forlimpopoli che seppur finora intoccabile, nelle ultime settimane ha indubbiamente perso il passo del rullo compressore, complici anche le pesanti assenze di Antonio Brighi e di Jacopo Grassi che hanno portato la società a muoversi sul mercato, allungando il roster con l’arrivo del classe 2006, scuola Pallacanestro Forlì, Luca Lombini. Tra un mese, però, si inizierà a fare sul serio: i playoff vedranno protagoniste le prime otto al termine della regular season, che dal 27 aprile si sfideranno in quarti, semifinali e finale al meglio delle tre gare, con la bella in casa della meglio classificata. Per poter raggiungere la promozione, però, non basterà essere la migliore del proprio girone: la vincitrice dei playoff del girone marchigiano, in cui sono inseriti i Baskérs, affronterà in un concentramento la vincitrice del girone N (quello umbro-abruzzese) e dei due gironi laziali: tre sono le promozioni in palio per quattro squadre, che si sfideranno, in un concentramento, con gare ad eliminazione diretta in semifinali e finale delle due perdenti. Chi vince, esulta e accede al prossimo campionato di serie B interregionale. Quello è il dichiarato obiettivo di Brighi e compagni, un ambizioso traguardo da raggiungere per una società che in soli dodici anni è passata dai campionati amatoriali al semiprofessionismo, scalando le categorie a suon di vittorie. Finora certo, la stagione è stata praticamente perfetta e piena di soddisfazioni, ma con i fari puntati sul bersaglio più importante, occorrerà continuare a lavorare duro e a tenere alta l’attenzione per provare a fare quell’ulteriore step di crescita voluto e desiderato sin dall’estate.
Antipasti
Bruschetta con crema di zucca pancetta e pecorino
Torta salata con spinaci taleggio e salsiccia
Insalatina di carciofi con sedano e scaglie di grana
Lasagne alla Romagnola
Strozzapreti con guanciale pomodorini e rucola
Secondi e Contorni
Brasato al vino rosso
Costolette di agnello fritte
Patate al rosmarino
Pomodoro gratin
Dolce
Mascarpone in cialda con scaglie di cioccolata
Acqua, Sangiovese (Fico Grande), Caffè
€ 45,00 a persona
Menù Bambini
Strozzapreti pasticciati
Cotoletta e patate fritte
Mascarpone
€ 18,00
La primavera comincia a pervadere l’aria e Forlimpopoli si prepara a far festa con la Segavecchia. Una settimana di gioia per grandi e piccini che colorerà le strade della cittadina artusiana tra sabato 22 e domenica 30 marzo. E, come oramai da tradizione, tornerà anche il tanto atteso Torneo Segavecchia versione 2025, valido per la quarta edizione del Memorial Sante Bastoni. Un appuntamento fisso del calcio giovanile del nostro territorio, che, ancora una volta, vedrà protagonisti una marea di giovani pronti a sfidarsi a suon di reti e divertimento.
Dedicato alla memoria del decano del ‘pallone’ artusiano, scomparso nel 2020, il Torneo Segavecchia, organizzato come consuetudine dall’A.s.d. Calcio Forlimpopoli 1928, andrà in scena interamente nelle giornate di domenica 6 e 13 aprile, presso lo Stadio Comunale ‘Giacomo Filippi’. Per l’occasione, saranno quattro le annate protagoniste della manifestazione. Si parte dai più ‘piccoli’ della categoria Primi Calci, vale a dire i ragazzi nati nel 2016 e nel 2017. Quindi, il fine settimana successivo, spazio ai Pulcini con le classi 2014 e 2015. Le partite (disputate in modalità cinque-contro-cinque), come per le passate edizioni, si svolgeranno in contemporanea su otto campi che verranno allestiti all’interno dell’area dello stadio. Una modalità già ‘testata’ che consentirà, appunto, lo
svolgimento delle partite di ben due categorie nel corso di una sola giornata. Per l’edizione 2025 sono già stati completati i tabelloni delle compagini partecipanti. Per ogni annata parteciperanno complessivamente 16 squadre, per un totale dunque di ben 64 team che scenderanno in campo nella due giorni della manifestazione. Al termine dei rispettivi tornei, ci saranno poi anche le canoniche premiazioni di rito. Alle prime quattro squadre classificate di ciascuna delle due
categorie Pulcini sarà assegnato un premio. Ogni ragazzo che ha preso parte all’evento, poi, potrà anche vantare una speciale medaglia ricordo. Soltanto per la categoria Primi Calci, trattandosi delle prime uscite sul terreno di gioco, non è prevista alcuna classifica finale: tutte le squadre saranno virtualmente da considerarsi ‘vincitrici’ del Torneo Segavecchia. L’attesa, dunque, è elevatissima. Anche perché la partecipazione, in termini di club e squadre iscritte, è pienamente in linea con le passate edizioni. E non è da meno il pubblico presente sulle tribune del ‘Filippi’: solitamente l’affluenza supera i 500 spettatori per ogni singola data. Un traguardo che gli organizzatori confidano di superare anche per l’edizione 2025. Infine, per i giovani impegnati nei tornei, sarà possibile ristorarsi durante la pausa, grazie alla collaborazione della Protezione Civile di Forlimpopoli, che metterà a disposizione anche del pubblico un punto di ristoro.
LE NOSTRE LAVORAZIONI
• Tinteggiature interne ed esterne
• Restauri artistici
• Termocappotto
• Rasature e Restauri c.a.
• Spruzzatura capannoni
• Segnaletica industriale
La pole dance è uno sport completo che combina danza e acrobatica attorno a una pertica verticale, il "palo", ed è in grado di migliorare forza, flessibilità e autopercezione. Non si tratta solo di allenamento fisico, ma anche di una pratica che favorisce il benessere mentale. Ogni figura, soprattutto quelle più difficili, rappresenta una vittoria che aumenta l'autostima e la fiducia in se stessi. Questo effetto positivo non si limita all'allenamento, ma si riflette anche nella vita quotidiana, contribuendo a una maggiore sicurezza e consapevolezza di sé. La bellezza della pole dance è che è accessibile a tutti. Non ci sono limiti di età o condizioni fisiche, e può essere praticata a partire dai sette anni. È una disciplina inclusiva che permette a chiunque di migliorare fisicamente e mentalmente.
Infatti, uno studio della MBS Medical School di Berlino, pubblicato su Vanity Fair nel 2024, ha dimostrato che le persone che praticano pole dance notano un significativo miglioramento dell'autostima e del benessere mentale già dopo poche settimane di allenamento, grazie alla sensazione di successo che questa disciplina offre. Fra Palo e Realtà Academy ASD, diretta da Francesca Fabbri, è un punto di riferimento per la pole dance nelle città di Forlì e Ravenna. L'associazione propone corsi per tutti i livelli, da quelli amatoriali a quelli agonistici, e offre la possibilità di competere a livello regionale e nazionale. La stagione agonistica è partita con un primo posto per la nostra atleta forlivese, Fabrizia Fabbri. Il prossimo obiettivo è la gara regionale CSEN del 23 marzo, con l'ambi-
zione di qualificarsi per i campionati nazionali di giugno. A fine aprile, le nostre atlete parteciperanno a una competizione internazionale ad Asti, dove si confronteranno con atlete provenienti da tutto il mondo. La scorsa stagione è stata particolarmente ricca di successi per l'Academy, con due primi posti ai Nazionali di Pole Dance e numerosi podi nelle competizioni regionali. Non sono mancati eventi amatoriali, come il saggio di fine anno (quest’anno si terrà il 23 giugno al Teatro Diego Fabbri di Forlì), e diversi eventi estivi che hanno coinvolto atleti e appassionati. Francesca Fabbri, che ha scoperto la pole dance nel 2014 e da allora non l’ha mai più lasciata, ha fatto di questa passione il suo lavoro. La sua missione è quella di far comprendere che la pole dance può davvero cambiare la vita, portando benefici fisici e psicologici, e che ogni corpo è perfetto per praticarla. Inclusività, impegno e divertimento sono i suoi principi guida, ed è questo lo spirito che cerca di trasmettere a tutti coloro che si avvicinano alla pole dance, senza limiti di esperienza o di età.
Menù
Tagliere di Affettati e Formaggi
Crostini Misti e Piadina Romagnola
Lasagnetta al Ragù
Tagliatelle agli Stridoli
Costoline di Agnello con Spinaci
Arrosto di Coniglio
Salsiccia con Patate alle Erbe Aromatiche
Dolce al cucchiaio e Colomba Pasquale
Acqua, Vino Rosso e Bianco della casa
Caffè e Digestivo
ADULTI EURO 42
BAMBINI 6/12 ANNI EURO 15
BAMBINI 0/5 ANNI GRATIS
Strada San Colombano
Castelnuovo 34 Meldola
Info e Prenotazioni
Il Gruppo Romagna Attacchi ASD nasce nel 2014 dalla passione di un gruppo di amanti dei cavalli e delle carrozze, con l’obiettivo di promuovere la disciplina degli attacchi, ancora poco conosciuta nella regione ma in costante crescita. Da undici anni è attivo nelle competizioni agonistiche e da sette è affiliato alla FISE (Federazione Italiana Sport Equestri). La sua sede, situata a Forlì in via Borghetto Ferrovia 4, è un punto di riferimento per chi desidera avvicinarsi a questa disciplina, indipendentemente dall’età e dall’esperienza. A guidare il centro è Ivano Cavina, Presidente dell’associazione e Tecnico Attacchi Federale di 2° livello, che, insieme a Luana Panichella, Tecnico Attacchi di 1° livello, insegna con dedizione ai propri allievi, trasmettendo loro tecnica, passione e rispetto per il cavallo. La disciplina degli attacchi si articola in tre competizioni principali: il dressage, in cui eleganza e precisione sono fondamentali; i coni, che richiedono abilità e controllo; e la maratona, una prova più dinamica che mette alla prova resistenza e destrezza. Le gare sono aperte a diverse categorie di driver, dai più esperti ai principianti, e offrono un’opportunità unica anche alle persone con disabilità, grazie agli Attacchi Integrati, che rendono possibile vivere l’esperienza equestre in modo
accessibile e inclusivo. Oltre agli attacchi, il centro offre anche lezioni di equitazione classica a sella, con la collaborazione di un istruttore federale di 2° livello presente nei fine settimana. Alla base di ogni attività vi è il rispetto per il cavallo, un compagno sensibile e generoso con cui si può instaurare un legame unico. Negli anni, il Gruppo Romagna Attacchi ASD ha ottenuto importanti risultati a livello nazionale e internazionale. Con la squadra dell’Emilia Romagna, ha conquistato la Coppa delle Regioni, men-
tre diversi allievi hanno raggiunto il podio nelle Ponyadi e nei Campionati Italiani. A livello internazionale, una delle sue atlete ha avuto l’onore di partecipare agli Europei 2023, dimostrando l’alto livello di preparazione del centro. Per avvicinare i più giovani al mondo dell’equitazione, il centro ha introdotto anche un centro estivo, attivo durante le vacanze scolastiche, offrendo ai bambini e ai ragazzi la possibilità di scoprire il mondo del cavallo attraverso attività didattiche e ludiche in un ambiente sicuro e stimolante. Grazie alla professionalità, all’esperienza e alla passione del suo team, il Gruppo Romagna Attacchi ASD è oggi un punto di riferimento per chi desidera avvicinarsi agli attacchi o all’equitazione classica. Nella sua scuderia, la passione per il cavallo diventa un percorso di crescita e un’esperienza unica.
APRILE 2025
Menù
Tagliere di Affettati e Piadina Romagnola
Cappelletti Speck e Noci
Tagliatelle al Ragù
Agnello al forno con Spinaci
Arrosto di Pollo con Patate Salsiccia
Dolce al cucchiaio
Acqua, Vino rosso e bianco della casa
Caffè e Digestivo
ADULTI EURO 38
BAMBINI 6/12 ANNI EURO 15
BAMBINI 0/5 ANNI GRATIS
Strada San Colombano
Castelnuovo 34 Meldola
Signore e signori, ladies and gentlemen, madame et monsieur, meine damen und herren, ecco a voi Lando Norris. Chi? Lando. “Quello che non sa vincere” a dispetto della miglior macchina in griglia. Già. Le frasi fatte, i luoghi comuni e tutto il resto. C’era un bel battezzare la scorsa stagione il buon Norris come un campione ma non un campionissimo. Uno di quelli che sì, può vincerti un Gran Premio ma il Mondiale non è affare per lui, dimenticandosi completamente come di piloti in lotta per
il titolo lo stesso anno in cui abbiano vinto il loro primo Gran Premio ce ne siano stati meno di una ventina e ci siano riusciti solo in cinque, (Farina compreso nel ’50) in settantacinque anni di storia della Formula 1. A dimostrare come i risultati ottenuti da Lando nella scorsa stagione non fossero affatto né scontati e tantomeno banali. Insomma, che Lando fosse incapace di vincere sotto pressione era un teorema tutto da dimostrare, abbagliati dal bibitaro rullo compressore di Verstappen (vedi Brasile
‘24). Eppure. Eppure il voster semper voster, nell’aria annusava altro. In silenzio. Resettare e imparare. E Norris lo ha fatto. Così, ti svegli una domenica mattina, piove e pensi che Verstappen da dietro faccia un sol boccone di Lando. Sbagliato, visto che l’olandese nel trenino Papapaya-Red Bull deraglia col suo vagone al diciottesimo giro. Allora forse, il compagno di squadra Piastri potrebbe impensierirlo, considerando come per tanti, l’australiano valga già abbondantemente Lando da sempre in McLaren. Sbagliato anche questo, dal momento che Piastri al giro quarantaquattro va per prati. La cosa bella è che pure Norris aveva fatto un lungo nello stesso punto e nello stesso momento davanti al pilota australiano, vittime entrambi della pioggia improvvisa. Eppure (ancora) dove uno rientra ai box (Lando), l’altro (Piastri) perde un giro, uscendo in retromarcia dalla via di fuga erbosa. E poi Supermax, (ancora) che a due giri dal termine ci riprova, ma lui niente. Lando ottiene la sua quinta vittoria e il suo secondo Hat Trick (pole, vittoria, giro veloce nella stessa gara), a suffragare più che meritatamente la sua prima vittoria in carriera sul bagnato. Viene così il sospetto che per essere uno che non sappia vincere abbia imparato a farlo, anche molto in fretta. Almeno, quando la pioggia esaltava non più tardi di qualche gara fa le doti di guida di ben più illustri colleghi. L’ennesima laurea in “pippologia” con specializzazione in F1 e inopportuni pareri aleggia sovrana sulle nostre teste, stimati addetti ai lavori permettendo. Fidatevi. Norris in questa stagione ci farà divertire. Nonostante per molti non sappia vincere. Da pilota McLaren. Arancio-Papaya.
Personal. Certo.
Personal. Come il Gesù dei Depeche Mode.
lamente numeriche) un simile risultato non sarà ripetibile a breve in Formula 1.
nel Wec si strapperà le vesti o beatificherà i piloti in effige di santino a bordo pista. Eppure, se di miracolo compiuto dalla Rossa dobbiamo parlare è proprio di questo: di Le Mans e la sua 24 Ore, l’edizione del Centenario artigliata da assoluti outsider, ripeten-
la scuderia da corsa più famosa al mondo. Cose che raccontano ancora, il senso dello sport e di una sfida che vale la pena vivere per quello che è: un confronto con sé stessi sul filo dei 300 all’ora per un giorno intero. Cose che non sanno di fucsia o “fuschia”, come con ogni probabilità direbbe “Giorgiocoliche con cesoie e motosega. Cose che sanno ancora di sonno, olio di ricino birra e salsicce dietro una rete a bordo pista. Cose, -
en:“Quando uno corre, vive. Tutto il resto è -