Lion maggio 2013

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contenuti 5 / Maggio 2013 Direttore responsabile Sirio Marcianò 3 7 9 12

Messaggio del Presidente Internazionale

Progettare il successo

Progettare il successo di Wayne A. Madden Voglia di fare di Sirio Marcianò I Lions per l’Italia di Gabriele Sabatosanti Scarpelli Lionismo e società dell’immagine di Ermanno Bocchini

mondolions 13 15 16 18

Gli uomini per gli uomini di Maria Pia Pascazio Carabba Azione mediterranea del lionismo di Massimo Fabio Lubiana 2013… Osservatorio della Solidarietà Mediterranea Lions Young Ambassador di Cesare Diazzi

5 milioni di euro 19 Mi sbaglio? Forse! di Sirio Marcianò

Di Wayne A. Madden

multidistretto 25 I Lions per il terremoto in Emilia… la biblioteca di Finale di Antonio Bolognesi 27 I Lions e l’universo femminile di Titta Parisi 28 Perché le donne sono poche… di Cristina Grasso 30 Guardiamo il mondo da sotto in su di Loris Baraldi 31 Il “Campo Italia” e il territorio di Elena Albertini 32 Acqua per la vita… e la protezione dell’ambiente di Piero Manuelli 33 La So.San in Marocco di Manuela Guarneri 34 Dieci anni di impegno e di risultati di Giuseppe Innocenti 34 Tante “stelle” per Aidweb.org di Carla Tirelli Di Stefano 36 Valori, uomini e proposte di Giampiero Peddis 37 Cambiamento o semplice cambio di guardia? di Pietro Manzella 38 Essere o… di Giorgio Amadio 38 La danza per la dislessia 39 Un giorno da Lions di Alberto Di Biase

I

n “Lincoln”, il recente film diretto da Steven Spielberg che ha vinto numerosi premi, il presidente Lincoln si scontra verbalmente con un uomo politico degli Stati Uniti, Thaddeus Stevens, un idealista sprovvisto di senso pratico. Entrambi vogliono abolire la schiavitù, ma Lincoln crede che i modi radicali adottati da Stevens gli si ritorceranno contro. Lincoln dice acutamente a Stevens che è vero che una bussola indica il nord, ma non mostrerà le paludi che ci sono prima di arrivare a destinazione, e se ci si immerge e si procede sconsidesegue a pagina 8

I 10 numeri di questa annata

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mondolion s

Gli uomini per gli uom ini

A

Palmer, che e del primo Vice Presid ale Wayne (MD1 08 Italy) è comp hann lavori, si è svolta o partecipato attiva ente Barry J. 102.0 osto da 17 mem 00 bri e rappresent Dopo la sfilata la solenne cerimonia mente a tutti i Dopo Lions e 3.580 club. a di apertura. la proiezione delle bandiere, schermo ed di un film glia del proie i sidente della rituali saluti, compreso ttate sul maxi la parol Presidente Internazion sulla vita e sulla famiale, Madd a, esprim quello al Preassente, il GoveRepubblica slovena di aver incon endo il piacere di essere en ha preso M. Borut Paho rnatore Zoran trato gente in Slovenia, sonale e dei r, Vodo bellis ottimista, di pija, a nome sima cittadina 1550 Lions aver e 300 sottolineato per- sinda la nobiltà d’ani Leo del distretto 129, co, la Cattedraledi Blete, vicina al lago, visitato la di risolvere insiem ha mondo, , i problemi umanmo del Lions nello sforzo Caporetto, cittàla seconda grotta più grand e al specie oggi, itari, semp piccola dove e tre comu con lavorano lionsdel europea. Anch il diffondersi della re in aumento, di aver nità, il suo museo, (prim di crisi economica conosciuto i service sulla e se il suo distretto ha lions club “Luba guerra mondiale), capacità di “lettura”, sugge dato jana viva” che nazionale, sono rito dal Presid priorità al ed aiuta attrarre i giovani ed in stati donati molti amici particolare le ha la ente Interdi euro e si è provenienti Occorre, ha cercato di far in beneficenza sette milio da famiglie donne proseguito tariato. “Siam crescere nei ni pover zione Madd e. , ma giova en, o quello che altri, miglioriam facciamo”, “Assini il volon- l’idea di renderci conto del camb ricordare la tradio iamen pace. noi stend stessi to Comb o Il Coordinato e sostenere gli si rende ”. attendo l’anal conto fabetismo l’uom terraneo Mohare dell’Osservatorio dei produttività di ciò che succede ed o Paesi del Medi incrementa . Nel club ogni sità di “anda med Ben Jemaa ha evide - essere la sua socio r alle attività oltre i problemi personali”,nziato la neces- Ques importante. Bisogna, pertadeve rendersi conto di internazion nto, lavorare ali (programm di dare spazio Distreto concetto è stato ripres first, sfide di in team. o a di lettura, solidarietà, sight devontto deve svilupparsi nel da Claudette Cornet. Il inizia mer). Ha poi modo giusto o parte illustrato, medi tive delle donne, Alzhe dell’Osservatorio , tutti i soci i- team, “lavo cipare ai service, ante diapositive devono far dei Paesi rare nelle , la storia servatorio, di parte del cui il Segretariodel Mediterraneo. L’Os- perché il nostro cuore comunità, non perché si deve, ma dice di farlo” è il PID Mass lisi sociale del … “Occorre imo Fabio mondo”. un’anaNel pomeriggio di venerdì 22 marzo, la prima sezione

Lion - Edizione italiana ● Mensile a cura dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs, Multidistretto 108 Italy ● Maggio 2013 ● Numero 5 ● Anno LV ● Annata lionistica 2012/2013

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Direttore responsabile Sirio Marcianò ● Vice direttore Bartolomeo Lingua Redazione: Vito Cilmi, Alessandro Emiliani, Giuseppe Innocenti, Domenico Laruffa, Antonio Laurenzano, Antonio Marino, Marcello Paris, Elisa Prato (Leo club), Franco Rasi, Umberto Rodda, Carlo Alberto Tregua, Ernesto Zeppa. Comitato della rivista: Pasquale D’Innella Capano, Domenico Messina (presidente), Alfonso Giambelli. Direttore Amministrativo Pietro Trevisi.

trettinoEmilia... s i d i t l u m rremoto

Collaboratori: Giulietta Bascioni Brattini, Ginetta Bergodi, Ferdinando Maria Brami, Valeria De Paola, Giorgio De Regibus, Massimo Fabio, Monica Guidi, Angelo Iacovazzi, Chiara Irene Lamanna, Achille Melchionda, Carlo Padula, Giuseppe Pajardi, Maria Pia Pascazio Carabba, Paolo Piccolo, Massimo Ridolfi, Francesco Giuseppe Romeo, Mario Santini, Angelo Scialpi, Lucio Vacirca.

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per il te le I Lions oteca di Fina li ib b la

istrazione un’Ammin va strada zione fra nuo collabora ta ai Lions e la mpio di imo ese eca sarà intitola nesi * , belliss bibliot io Bolog impatto rvizio. La es. Di Anton grande o sarà di Se ra di Jon L’access dai ope one giorno. a Melvin Sarà un’ e un’Associazi fruibile rore del intitolata sa essere tutte le di ape Pubblica le scuole sarà forme in modo che posersi da quelli erficie sità uni dente, in ernaà una sup menti div antistante

gli indipen io dei Gov he in mo principale avrsie per i libri, di Consigl un intervento cittadini anc La sala iterà le scan ioni del li dotati fare ioni a scuola. deciso di prime riun popolaz 29 tura dell a 190 mq e osp una serie di tavo il bibliotein dalle sta annata si è favore delle e circ ste e one per hanin del 20 utile di per le rivi ltre una postazi portatori di tori di queMultidistretto emoto vero espositori he per di scale ibile terr del erano dav sarà ino unitario colpite dal terrpossibilità, ed e scuole, fon- computer; ci igienici adatti anc da una rampa iranno e tutte le in favore dell culturale e, cario e servizi garantitoo inferiore, si apr ndo la emilian fra 2: sarà e o 201 rare qua maggio è scelto di ope crescita sociale nitivamente dicap. L’access re che, al pian erno anche nso ile dall’est tante, si le elemento di te diventate defi ca un asce ti e da andito accessib la bibliote le damenta gran par Emilia o orienta nte su un po, in di Finale strada antista ioni ci siamole Secon- scuola è chiusa. purtrop va Comune erse opz Scu . inagibili r analizzato divBiblioteca delle io al Service D’accordo col ai Lions e la nuoJones. di a, sarà eDopo ave zione della anche in omaggtismo, propo- sarà intitolata tolata a Melvin parte murari stru che sup la inti abe ola rico ilia, per yne nalf sarà scu co, alla scuole gere gli Finale Em la lotta all’a rnazionale Wa tro cari ale della Inte to a nos un costo glob devono aggiun niti in darie di ale per sidente si o, su a- Il cos no defi i 20 Internazionnno del Pre trasform i- 270.000 eur ioni. A questorne, che verran di altr st’a diverse mil ibile ven inte ito 3,5 sto que si ved i re sub pre atu rerà o ha via via e nel le attrezz anno un costo Madden. scorsi il progett necessità che palto e si ved avr arredi e l’ap i com che re ì alle mes gna , ma rsi e o, cos Nei adegua e di asse pagina. non seguito euro. truzion complet ta, ro prevedmaggio; la cos antirà la zioni per nendo, e ora è blicato in questa o 30.000 fabbrica a di lavo e vano defi spettico pub struttura pre are nel tempo Il programm truttrice entro a un anno e gar pro izio dell disegno scuola sarà una destinata a durcostruite nella alla ditta cos richiederà circ pleta per l’in opera di e La nuova a ma di qualità,o sono già stat Polo scolastico vera e propria a scuola com ltato sarà un’ razione risu bilità dell 2014. Il di collabo zione provvisorie che si stanno de del nuovo palestra arie, la di due disponi nel settembre o esempioe un’Associa e come altr rita nell’area verle scuole prim issim oni cio end a bell edifi atto, a lezi di stup Pubblic zona, inse nderà anche une. Sarà un ri e un’Aul - grande impministrazione cuore e capace pre rato Com com labo con Am nde e del che gra a dei fra un’ io, diversi incontri va sede con un iniziativ e la nuo 15 aule di stud come sede di di Servizio benefiche. sta non è la sola he altro. Con oni anc a della piani, con servirà anche que che a struttur itet- operaziricordare che e stiamo facendo 108 Tb sta porla nell ta Magna arch to lio o Vog integra vista iamo fatt i club il Distret lta alle scuole: à; nel ca sarà dal punto di vegni. rivo suo visibilit Lions: abb bibliote rà notevole re, sopra al i contributi dei altra operazione La nostra se ne stacche ndi una erio ma nti un’ scuola, endo qui e, al piano sup sa da un’am tando ava manten tonico, è la zona central ola stessa, chiu una luminoscu disegno ingresso della d, che garantisce di a nor portico ata esposta pia vetr

Art director: Amelia Casnici Marcianò

F

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Executive Officer

● Presidente: Wayne A. Madden, Indiana, USA

● Immediato Past Presidente: Wing-Kun Tam, Hong Kong, Cina ● Primo Vice President: Barry J. Palmer, Berowra, Australia ● Secondo Vice President: Joe Preston, Dewey, Arizona

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orminanoto, tto a Ta come è 108 Italia, Vi aspeiona ltidistretto 26 maggio. le del Mu 24, 25 e

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magazi ne

Tema di studio

nazionale “Dall’abuso 2012/2013 sui minori alla violenz a sulle don ne: combatt iamo il sile nzio”.

Antonello particolare da Messina, Annunziat Galleria Nazio a, nale, Palazzo La Cuba Abatellis; , itinerario arabo-norm anno Palermo., Pagina prece dente: Isola Castello delle Femmine; di Castelnuov o, Paler Folklore: Opra dei mo. Pupi, carretti sicilia ni.

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N

ta- è ques in prigione tre si recavan Domenicana, le to lo o sorelle del Serv , furono bloccatea far visita ai loro livello di scopo dei nostri izio Mil mariti civil sulla strad itare di un luogo Lubna Ahm tà delle nostre tentativi di migliora a da agen Inte nascosto strangola nelle vicin lligenza. Condott ti ha scritto ad Al-Hussein, società” (Karl Pop re il te, una giornali per) un libro anze furo e in stor bordo dell per poi essere che no tortu sta sudanes. ia di una gett legge assututti dovremmo e, 1999 l’On a loro auto, per sim ate in un precipizrate e una pen leggere. rda che prev a di u ulare un internazionaha proclamato ede per le E’ la incidente. io, a gliamento 40 frustate nel il 25 donne caso sia Nel le nov ritenuto embre “Gi Circa il 70% contro la viol ha subìto indecent in cui il loro ornata enza della pop dichiara codice penun processo in nom e. Anche la scritabbiolazione sulle donne”. di trice femminile nel corso aver subito una pubblica ale per aver port e dell’articolo mondial forma di della prop 152 ato indo del oltra e ssan abu conosce ggio esempio do ostacoli: ria vita. E’ un feno so o violenza per noi inco un paio di pan alla morale religioni garsi in attravers meno che , alcun mod mprensibile nontaloni. Questo a sono qua confini. I dati istat culture, popolaz non eppure anche noi o con quello che sembra collesi che hanno 7 milioni le don ci dicono che in ioni, la sfera comport subiamo pregiudi accade in Italia, amentale. della loro subito violenza ne tra i 16 ed i Italia Chi usa zi che inve 70 anni fisica o sess violenza stono hanno sub vita, pari al 31,9 alle per cento: uale nel corso casi il marito, il fida donne è nella 4 milioni ito violenze sess mag Il circa nzat teatr gioranza 5 o, o uali (23,7 mili il conv dei soprusi per cento), oni che, tant milione violenze fisiche sono di solit ivente, l’ex part dei ha (18,8 per ’è ner. o le cosa cons subito stupro cento), di quasi nata anch che la violenza o contro le mura domestiiste fond amentalmententato stupro. E cui 1 passato e “violenza dom tarsi “civ donne è estic si den ilizzato” in dav te omi a”, che un modo a ? Consiste questa la di compor- una delle poss poca importanza, un fenomeno cui funzione nel in essendo gale. Il mas ibili espressi principale ridurre la violenza consider oni della civil chio viol izzazion . È generalmen ento con del conflitto coniato e ed ben te di grav le udonne non i turb inserito nell a vita lavo e mentali, anzi può soffre rativa e di relazione. essere Non è

bellitalia/a cura

Catania Corso Italia Tel. 3929 , 171 901413 Caltanisse tta Via Val d’Ao Tel. 0934 sta, 5/7 594600

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del Turism o regione

Sicilia.

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è amore …

Si è svolto tema naz presso il Teatro Itali iona a e la difesa le di studio, con di Roma un grande una vincia con degli abusi sulle don particolare curv momento di Tea tro Pedago atur il supporto ne, che è gico dedicat stato svilu a sul Progetto Arte dei Lions e Leo del ppato all’in misia per o al la Distretto el novemb 108 L. Di terno delle scuole prevenzione Patrizia Ma di Roma gna dell re del 1960, in una e proa Repubb rini strada di Mirabal, lica mon men

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We Serve

International Office: 300, 22nd Street, Oak Brook - Illinois - 8842 – USA International Headquarters Personnel - Managing Editor: Patrick F. Cannon - Senior Editor: Robert Kleinfelder - Associate Editor: Pamela Mohr - Assistance Editor: Lee Anne Guetler Graphics Menager: Connie Schuler - Production and advertising Manager: Mary Kay Rietz - Circulation Manager: Robert Hass - Advertising Sales Chicago: Mary Kay Rietz

Direttori internazionali 2012-2013

e di studio o col tema gresso Naz nei giorni in coerenzati entrambi sul ruol . Il 61° Con terrà a Taormina one ntra è avvenuto si Tutto ciò distrettuale ince ura della prevenzipartiservice erete... e sulla cult prevenzione (in to di ezza col mina trov a età civile isti, a Taor ri e colori, la bell ia della soci sulla cultura dell Sicilia) ha consenti to di ci congress ice il dirit millenar ico in serv ia ano Il sism Cari ami il calore, i forti sapo stor io ndic ti da rive risch la sua a, colare sul e che i siciliani ad essere governa nte• il clim della Sicilia con eologici ed artistici; ntar rece hi rti arch ; rapprese i come è dei luog ed aspirano dei siciliani resso di alta essere cittadini politici clientelar i primi operano iata dai repe testimon tà e la cordialità un cong non da soltanto nte per il statisti, e duto, atteso che • l’ospitalino nell’organizzare esclusivame efici ricaacca tà. enzione te ben itali prev cui men a • l’impeg i l’osp hi e assorisorse ura dell erne i luog realtà lionistica lia, nella cult egnando re. qualità. assonto conc une, imp la Sici futu eme alle Ciò per qua concerne invece nte con la in fase bene com e generazioni lions, assi li, assocoincide dranno sullscorso il distretto ni professiona hanno di oggi è Per quantoDistretto 108 Yb, ici sui lionismo Il 4 aprile club service, ordi ne cattoliche, all’Asciativa del il dibattito sul ndimenti prodrom che utati rici, alcu ioni di troverete dopo gli approfo iana ciaz ioni di varie mat resentanza di depdi due diserapp ana e sicil ciaz conclusiva di temi... bozze itali una le ad età a, to gran enta s e condivise Sicilian seguenti e della soci della pres blea Regionale e dal distretto lion a; tteristich , norme di sem la gestione • le cara o della borghesi sussidiarietà e, elaborat ione e dini per gni di leggassociazioni, su “La 4 della Costituz ico in oggi: il ruol azione dei citta ecip sism altre comma • la part il rischio - dalle ne dell’art. 118 blica; ; enzione: riale asso cosa pub territorio riferimento valo sovente attuazio ura della prev so, del lità, del Congres o quale sulla cult • il governo gio 2013 dell’etica, rispetto della legasoddisfacente Giacom mag re . 25 lia”. valo to prof il Sici il • o che non appare ne per l’ago- Nella seduta di saba sità di Catania, a “la sussidiaizio ciativo, attespiano formale, dell’Univer e sul tem pre-cond sul il rettore soltanto la di vita civile e la relazion nnte Costi- Pignataro, terrà omici e sociali”. destinato a dive vige a quale regotizia; è il dall le le ta rio qua operare e : profili econ Naziona gnata gius rietà regolamenta to sussidia nel rietà sto 61° Congresso te associative da associative idia a ed il dirit cittadini anche Que • la suss per le scel ure e sensibilità ione con ubblican dei rilevante cult associaz tuzione Repdi partecipazione sono fra diverse odica tare a nostra to ita la met uali confronto al successo dell , fondamenti cheo anni strumen a solidarietà. te stata segu llett cent i principi prim campo dell rofondimenti è zzando gli inte demie finalizza suoi dei in questi se acca l’attuazione re immutati saperi, utili Per tali app resta e pro10 prestigio rgia dei e devono attività lionistica. della sine associazione, di dello Stato, dell ra Pogliese (quasi) di a Taormina. Antonio Sicilia della nost delle Magistrature . gli atti tto s 108 Yb nazionali, ’associazionismo testo che riporta state Vi aspe retto Lion il dell fessioni, di pubblicazione tali tematiche sono contore del Dist Governa o È in cors convegni in cui e definite quali prete dei diversi e, sistematizza i. approfonditil lionismo di ogg dizioni per

Medea offre giani con il meglio che si poss antiche tecn iche sarto a desiderare: riali.

ma un capo impore che si contr zione e l’atte addie questa nzione la zate dalla strateella moda sartoria italia di soddisfarena. le ono per il taglio e realizzate ere come con il uralmente,il fill a l’ame la vesti bilità ella più class . doppio pettoica, ,a iana è senz onfezione a ma re più impo pio la sceltrondo, retto,a st’ultimo pur ggi è usato l’uso quoti i bottoni in

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La 16ª Conf eren capitale della za dei Paesi del Med iterraneo si Slov è svolta, dal Lions, finalizzata enia, Lubiana. I lavor 21 al 24 marz i hanno anco o, nell’affasc complesso Cank alla realizzazione della ra una volta inante messo Mission. arjev Dom. Di Maria Pia Pasc La Conferenza si è svolt in luce l’operatività dei azio Carabba a nella sala lla presenza Linhart del del Presidente Madden Internazion

Benedict Ancar, Bucarest, Romania • Joaquin Cardoso Borralho, Portugal • Jaime Garcia Cepeda, Bogotà, Colombia • Marvin Chambers, Fillmore, Saskatchewan, Canada • Jui-Tai Chang, Taiwan • Bob Corlew, Tennessee USA • Claudette Cornet, Pau, France • Kalle Elster, Tallinn, Estonia • Stephen Michael Glass, Bridgeport, West Virginia, USA • Jagdish Gulati, Allahabad, India • Dave Hajny, Ennis, Montana, USA • Judith Hankom, Hampton, Iowa, USA • John A. Harper, Cheyenne, Wyoming, USA • Tsugumichi Hata, Sendai, Miyagi, Japan • Mark Hintzmann, Watertown, Wisconsin, USA • Sangeeta Jatia, Kolkata, West Bengal, India • Sheryl May Jensen, Rotorua, New Zealand • Stacey W. Jones, Miami Gardens, Florida, USA • Pongsak “PK” Kedsawadevong, Muang District, Thailand • Tae-Young Kim, Incheon, Korea • Donal W. Knipp, Auxvasse, Missouri, USA • Sunil Kumar R., Secunderabad, India • Carolyn A. Messier, Windsor Locks, Connecticut, USA • Kenneth Persson, Vellinge, Sweden • Joe Al Picone, Brenham, Texas USA • Alan Theodore “Ted” Reiver, Wilmington, Delaware, USA • Brian E. Sheehan, Bird Island, Minnesota, USA • Junichi Takata, Toyama, Japan • Ichiro Takehisa, Tokushima, Japan • Klaus Tang, Neustadt, Wied, Germany • Carlos A. Valencia, Miranda, Venezuela • Sunil Watawala, Sri Lanka • H. Hauser Weiler, Kilmarnock, Virginia, USA • Harvey F. Whitley, Monroe, North Carolina, USA • La rivista “Lion” è una pubblicazione ufficiale del Lions Clubs International e viene pubblicata, su autorizzazione del Consiglio d’Amministrazione Internationale, in 20 lingue: inglese, spagnolo, giapponese, francese, svedese, italiano, tedesco, finlandese, fiammingo-francese, coreano, portoghese, olandese, danese, cinese, islandese, greco, norvegese, turco, tailandese ed hindi. Redazione: The Lion - via Gramsci 5 - 25086 Rezzato - e-mail: rivistathelion@libero .it Organizzazione redazionale, stampa e distribuzione a cura della Magalini Editrice Due - Rezzato (Brescia). Stampa: Tiber S.p.A. - Brescia - Via Volta 179. Redazione Internet www.rivistathelion.it Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 45/2000 del 23 agosto 2000. Gli articoli pubblicati rispecchiano il pensiero degli autori e non necessariamente quello della redazione.


congresso nazionale 41 Vi aspetto a Taormina di Antonio Pogliese 42 Rendiconto gestionale esercizio 2011/2012

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magazine 47 50 50 51 52 52 53

Se questo è amore… di Patrizia Marini Quale sarà il futuro dell’euro di Antonio Laurenzano Habemus Papam di Ernesto Zeppa I Lions e la sicurezza stradale un… parlare alla luna Quella esaltazione della pagina bianca di Carlo Alberto Tregua L’arte del buon vivere di Achille Melchionda Tu andrai al congresso nazionale?

distretti e dintorni 55 8 club… per un progetto di Luigi Savarino 56 Il valore aggiunto dei gemellaggi Sicilia e Toscana di Marcello Paris 56 Quando i lions e le istituzioni collaborano… 57 Gemellaggio, non solo occasione d’incontro di Ernesto Zeppa 58 Una borsa di studio per la ricerca clinica di Marina Canal 59 “Petrolio bianco” sempre più a rischio di Alessandro Emiliani 60 Centro Oncologico Ligure… informare, educare, prevenire di Loris Vassallo 60 Cantieri sociali al servizio della città 61 Progetto… arcobaleno di Franco Guidetti 62 Perché ad ogni cieco si possa donare una guida di Ernesto Zeppa 62 Premio Pinocchio 2013 63 Lions premio donna talento

La violenza va guardata negli occhi di Carla Cavicchini Combattiamo il silenzio Dalla violenza alla sentenza di Adriana Cortinovis Sangiovanni Orvieto contro la violenza sulle donne La pace non è un sogno di Ernesto Zeppa Festival della Valle d’Itria di Domenico Roscino

rubriche 11 22 33 40 44 54 68 70 72

Posta celere di Pino Grimaldi Visti da dentro di Sergio Maggi I numeri… dei Lions di Vito Cilmi Questi pazzi pazzi lions di Franco Rasi Bellitalia/Sicilia Libri Lions di Umberto Rodda Mondoleo Lions & Sport Lettere

“Lion” accoglie i contributi dei lettori Gli articoli proposti per la pubblicazione su “Lion” devono essere inviati per e-mail all’indirizzo rivistathelion@libero.it entro il 18 del mese, per rispettare la tempistica di pubblicazione del mensile. La redazione si riserva il diritto di eseguire sui testi pervenuti interventi formali, anche di riduzione, per migliorarne la leggibilità, e di stabilire se, quando e in quale spazio della rivista pubblicare l’articolo (molte notizie sono più adatte alle riviste distrettuali o interdistrettuali). Il testo degli articoli deve essere il più conciso possibile e comunque deve avere una lunghezza massima di 3.800 caratteri spazi inclusi, non deve avere sottolineature, né grassetti e neppure parole in maiuscolo. I termini stranieri seguono la grammatica italiana, e perciò non hanno la “s” al plurale.

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“IL LIONISMO ITALIANO STA PORTANDO AVANTI DA TANTISSIMI ANNI UNA SERIE DI INIZIATIVE DI SERVIZIO ORMAI CONSOLIDATE E CHE RAPPRESENTANO TANTI FIORI ALL’OCCHIELLO DELLA NOSTRA REALTÀ ASSOCIATIVA. SONO TUTTE ATTIVITÀ CHE ESALTANO LA NOSTRA “MISSION” E REALIZZANO LA NOSTRA “VISION” IN MANIERA ENCOMIABILE. QUESTE STRUTTURE OPERANO IN DIVERSI SETTORI E COPRONO UN’AMPIA GAMMA DI ATTIVITÀ BENEFICA CON L’APPORTO DI UOMINI E DONNE CHE DEDICANO A QUESTI SERVICE BUONA PARTE DEL LORO TEMPO, CON LODEVOLE SENSO DI SERVIZIO ED ABNEGAZIONE. INOLTRE, PORTANO IN GIRO PER L’ITALIA E PER IL MONDO IL NOSTRO LOGO E I NOSTRI IDEALI E RAPPRESENTANO L’ECCELLENZA DELLE NOSTRE ATTIVITÀ SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE INTERNAZIONALE”. COSÌ SCRIVE IL NOSTRO CC GABRIELE SABATOSANTI SCARPELLI NELL’INTRODUZIONE DI UNO STAMPATO A COLORI REALIZZATO DAL MULTIDISTRETTO 108 ITALY CHE COMPRENDE 21 “FIORI ALL’OCCHIELLO” DEL LIONISMO ITALIANO. PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE, SUPPLEMENTO AL NUMERO 4 DI LION, CONTATTATE LA SEGRETERIA NAZIONALE (SEGRETERIA.LIONS@LIBERO. IT) O LA REDAZIONE DI “LION” (RIVISTATHELION@LIBERO.IT). 6


Il nostro mondo

Editoriale

Voglia di fare Di Sirio Marcianò

C

’è chi nasce con la voglia di fare, una voglia che lo accompagnerà per tutta la vita, e c’è chi fa di tutto per non fare niente. E cosi è per i soci lions: quelli che hanno voglia di fare si impegnano per raggiungere obiettivi e per valorizzare l’immagine del lionismo. Gli altri, quelli che fanno di tutto per non fare niente, criticano la “voglia di fare” ed esaltano l’autonomia dei club. Se tra questi ultimi ci fossero officer, cioè persone che hanno un incarico importante nella nostra associazione, state certi che il settore di loro competenza resterebbe fermo al nastro di partenza. L’associazione, per crescere e per acquisire maggiore peso tra le istituzioni, ha bisogno di lions che abbiano voglia di fare, quella voglia di fare che porta i soci ad affrontare nuove sfide, perché solo le grandi sfide fanno grande un’associazione che è già grande, ma che si ostina a non capire che i nostri service non possono più frantumarsi tutt’attorno ai 1.322 club italiani o ai 45.000 club del mondo. Il nostro fondatore Melvin Jones non ha “inventato” il lionismo per renderlo disu-

nito e frammentario, ma lo ha fondato per raggiungere, basandosi sul numero dei club e dei soci, maggiore operatività, più visibilità e importanti obiettivi. Noi siamo i lions e non siamo gli appaltatori di service fatti dagli altri. Noi siamo i lions e abbiamo i mezzi per sviluppare idee nostre, elaborare progetti nostri e portare avanti un lavoro programmato e in grado di alimentare un lionismo impegnato in missioni eclatanti, che sappiano esaltare, affascinare, entusiasmare e rendere orgoglioso il socio. Missioni che allontanino dalla fase operativa quei lions nullafacenti che tentano di inceppare, con una girandola di “se”, “ma”, “forse”, “vedremo” la perfetta macchina del lionismo. Per fortuna, sempre più spesso, i lions abbracciano iniziative finalizzate ad un obiettivo, con le quali capiscono di far parte di un insieme, di un team, come si dice oggi, che valorizzi l’opera dell’associazione e dia la indispensabile carica emotiva ai suoi componenti. Perché la storia del lionismo e il suo futuro vengono scritti da uomini, donne e giovani che sanno dare “un senso alla vita”.

A Chiari, nella rigogliosa provincia bresciana, in un antico casale del 1600

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Il nostro mondo

Messaggio del Presidente Internazionale

Progettare il successo Di Wayne A. Madden ratamente si affonderà nella melma senza arrivare all’obiettivo desiderato. Amici Lions, noi sappiamo dove vogliamo arrivare e come arrivare. Noi vogliamo servire. Ma per essere efficaci, non possiamo correre verso un obiettivo senza pianificazione e senza preparazione. Dobbiamo essere consapevoli di quello che vogliamo fare. Abbiamo bisogno di tracciare il nostro cammino e fare in modo che i nostri club prosperino e si evolgano. I quattro “pit stop” che ho suggerito ai club di prendere, rappresentano un modo sicuro per mantenere solidi i club. Periodicamente valutate le vostre esigenze, impostate obiettivi e valutate i vostri progressi. Spero che i club continuino questo processo per il prossimo anno sociale e anche dopo. Utilizzate anche i social media. Certo, quando si tratta di comunicazione all’avanguardia, io appartengo alla generazione che viene considerata “dietro la curva”. Non potrei mai stare al livello dei miei figli e dei miei nipoti, ma io sono il primo presidente internazionale ad avere una propria pagina di Facebook, grazie alla quale ho goduto di molte interazioni informative con i Lions attraverso Facebook.

(segue da pagina 3)

Il Lions Clubs International ha effettuato una recente indagine sull’uso dei social media da parte dei Lions. Ebbene, si è scoperto che sempre più Lions stanno usando Facebook e Twitter per connettersi con gli altri e per far conoscere il loro servizio. Ma abbiamo bisogno di diffondere ulteriormente l’utilizzo di questi strumenti di comunicazione. Viviamo in un mondo digitale e i Lions, che da sempre si sono vantati di essere parte della loro comunità, devono essere maggiormente impegnati con le comunità stesse in ogni modo possibile tra cui i social media. Noi apparteniamo ad un mondo tradizionale, ma oggi il flusso di comunicazione viaggia lungo l’autostrada digitale. Molto probabilmente anni fa ci siamo riuniti sotto i portici e nei cortili per incontrare i nostri vicini e per costruire relazioni sociali. Facciamolo ancora, ma cerchiamo anche di parlare spesso e condividere informazioni online per stringere legami tra i Lions e per consentire alla comunità più ampia di sapere che ci siamo e quanto siamo importanti. La comunicazione costruisce la comunità e noi dobbiamo aumentare la portata della nostra azione informativa, sfruttando nel modo migliore il mondo digitale.

Direttori responsabili... sì ma a distanza

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he ne pensate della comunicazione? E’ un argomento attuale e spinge anche chi non se n’è mai occupato a dare consigli. La comunicazione esige regole da rispettare ben definite che attengono agli specialisti, cioè a quelle persone che sanno avvalersi di competenze specifiche e che sanno realizzare, sul campo, un insieme di attività redazionali con l’obiettivo finale di dare un prodotto editoriale che sappia informare eventuali lettori. Ma torniamo ai consigli... Tra i tanti ne ho letto uno molto originale. Pensate che un nostro officer multidistrettuale ha stabilito che si può impaginare una rivista come la nostra a distanza. Lui afferma che con le moderne tecnologie un direttore può far capire ad un addetto all’impaginazione distante centinaia di chilometri quale foto scegliere per illustrare un articolo, che taglio dare a quella foto, come accorciare l’articolo che non entra nella pagina, che cosa inserire in un determinato blocco tematico e che cosa no. Ma non è finita... quel fortunato direttore dovrebbe 8

ricevere gli oltre 300 articoli che arrivano mensilmente, correggerli e poi rimandarli tutti e trecento all’impaginatore facendogli capire quali sì, quali no e dare titoli, occhielli, catenacci, didascalie mentre si beve il caffe a casa. E, ancora, vedere se le correzioni sono state fatte senza refusi, scrivere il sommario, aggiornare il colophon sempre a distanza. Quel direttore dovrebbe, infine, impostare un timone, sempre a distanza, correggere le bozze, vedere la partenza della rotativa e firmare la “ciano” stando comodamente seduto su una poltrona. Pensate, amici lions, che in oltre quarant’anni di direzione ininterrotta di settimanali, quindicinali, mensili e bimestrali non avevo ancora capito che, oggi, si può impaginare a distanza. Ma sapete chi l’ha capito? Letizia Gonzales, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Enrico Mentana, direttore della 7, Giorgio Mulé, direttore di “Panorama”, un addetto ai lavori o un giornalista delle nuove generazioni? No, amici lettori, lo ha capito un commercialista. (S.M.)


Il nostro mondo

La nota del CC

I Lions per l’Italia Di Gabriele Sabatosanti Scarpelli *

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are amiche ed amici Lions, vorrei porre la vostra attenzione sulle ultime tre parole dell’acronimo che ci riguarda da vicino (Liberty, Intelligence, Our Nation’s Safety). Si tratta di tre parole che sollecitano i Lions ad offrire il loro servizio alla nazione alla quale appartengono. Nel nostro caso, all’amata Italia, una terra della quale tutti ci sentiamo figli, una terra che ci ha fatto nascere lo spirito patriottico che ci pervade e che ci fa fremere quando vediamo sventolare il tricolore o ascoltiamo le note dell’inno nazionale. Ed è da qui che vorrei partire: da quel senso di appartenenza, che ci coinvolge, che ci emoziona, che ci fa sentire vicini, e dalla consapevolezza che il nostro Paese sta attraversando una fase difficile, dalla quale dobbiamo uscirne anche con il contributo dei Lions italiani. Un contributo che si deve sviluppare proprio adesso che siamo coinvolti sempre più spesso dalle amministrazioni pubbliche, che vedono in noi persone efficienti, disinteressate, apartitiche e che hanno davvero a cuore il bene comune. Lo dobbiamo fare adesso anche perché stiamo conquistando un ruolo sempre più significativo all’interno della Società e, quindi, abbiamo il dovere di continuare ad assolverlo assumendoci la responsabilità della riuscita delle nostre iniziative. Lo spirito nazionale lo esterniamo sistematicamente durante le nostre manifestazioni e i nostri incontri e non c’è dubbio che l’amore verso la patria rappresenti la base del nostro cerimoniale. Ma credo che non basti far sentire il senso patriottico ai Lions, perché noi siamo una parte importante della nostra società e viviamo una globalizzazione sempre più imponente e, pertanto, dobbiamo ampliare il nostro raggio d’azione e operare uniti su tematiche e su service di ampia rilevanza e in grado di coinvolgere un alto numero di persone. E’ l’attività comune che ci darà la forza di uscire dai localismi per proiettarci in un contesto nazionale nel

quale la nostra azione potrebbe diventare davvero efficace, concreta e in grado di mettere in atto il messaggio solidaristico che continuiamo a trasmettere. Per fortuna qualche segnale positivo si comincia a vedere: il riferimento di Papa Francesco ai Lions durante il Regina Coeli domenicale, lo sviluppo sempre più imponente dei Lions Day, i sempre più frequenti momenti di incontro in ambito pubblico e la formulazione di proposte di legge rappresentano concrete testimonianze della nostra crescita pubblica. Tuttavia dobbiamo continuare ad impegnarci in questo contesto e affrontare con decisione un processo di sensibilizzazione affinché nasca nella coscienza dei nostri soci la consapevolezza che i nostri obiettivi non si limitano alla beneficenza, ma sono tesi ad assumere un ruolo di cittadinanza attiva all’interno della nostra società e a concorrere all’accrescimento dei valori etici e alla costituzione di uno stato sociale più equo. Ma siamo preparati per affrontare questa sfida? Sul piano della potenzialità sicuramente sì. Siamo persone culturalmente preparate, inserite nelle realtà sociali, con obiettivi e sentimenti comuni. Ma sul piano strutturale apparteniamo a 17 distretti che sono decisamente autonomi e quindi divisi uno dall’altro e con statuti diversi. I contatti tra i 17 distretti avvengono solo al vertice attraverso il Consiglio dei Governatori, che ogni anno cambia, e c’è l’opportunità di incontrarci tutti assieme solo ogni dodici mesi, in occasione del Congresso nazionale. Ed allora se davvero vogliamo offrire un contributo al Paese, e quindi operare a livello nazionale, credo che si debbano individuare percorsi miranti a raggiungere uno o più obiettivi comuni di un certo livello, aprendo un dibattito, formulando soluzioni alternative, ma soprattutto cominciando a parlarne.

Quest’anno per i Lions europei sarà più facile assistere alla 96ª Convention Internazionale, perché si svolgerà ad Amburgo, in Germania, dal 5 al 9 luglio. Al fine di fare cosa utile e gradita a tutti i soci Lions italiani, il Consiglio dei Governatori ha voluto inaugurare un “Info Point” presso la nostra Segreteria Nazionale

dedicato ad assistere quanti di voi desiderassero partecipare alla Convention (telefono 0642014640 o e-mail segreteria MD@tiscali.it)“.

*Presidente del Consiglio dei Governatori.

Per maggiori informazioni e prenotazioni: Naonis Viaggi tel. +39 0427 701620 - info@naonisviaggi.it

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Lions Day... il lionismo nelle piazze italiane e nei media Aspetti e tematiche diverse. Ma tutte indirizzate verso un solo traguardo: l’aiuto al prossimo. Sintesi che veste il Lions Day 2013, in luce domenica 21 aprile, nelle piazze di gran parte delle città italiane. Una giornata a cui anche Papa Francesco ha rivolto un gradito pensiero, salutando i Lions italiani al termine del Regina Coeli domenicale. La vivacità delle iniziative proposte - convegni, incontri, conferenze e dibattiti - è stata ripresa da diverse televisioni locali e da alcune emittenti nazionali. Tra queste Rai Due che, nel suo TG serale, ha trasmesso un corposo servizio sulla giornata ideata dalla più grande associazione di servizio al mondo per far conoscere il suo operato. Tra le iniziative messe in atto dai Lions, il TG2 ha ricordato la campagna contro la cecità, l’aiuto ai terremotati, le varie donazioni effettuate in tutta Italia a favore dei meno abbienti e dei malati. 10

Proprio nella giornata del 21 aprile, ha preso il via anche la campagna mediatica realizzata dal Comitato Nazionale delle Pubbliche Relazioni. Corriere della Sera, La Repubblica, Il Mattino, Oggi, Panorama, L’Espresso e Venerdì di Repubblica hanno pubblicato l’ADV (che appare in alto) centrato sulla lotta alla cecità. Quattro i punti chiave della pagina promozionale: trapianto delle cornee, addestramento e donazione dei cani guida, biblioteca degli audiolibri e donazioni occhiali usati. Nel corso delle prossime settimane, le televisioni nazionali trasmetteranno anche gli spot pubblicitari collaterali alla campagna contro la cecità. Tirando le somme, il Lions Day 2013 ha rinnovato l’entusiasmo lionistico italiano, lanciandone l’immagine agli occhi di chi non conosce ancora questo mondo né l’opera profusa dai chi lo anima.


Il nostro mondo

Posta celere

Pensieri laici Pino Grimaldi *

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on è di tutti i giorni che un Papa (della Chiesa di Roma, s’intende) affacciandosi alla finestra al terzo piano del Palazzo Apostolico in una domenica di aprile per recitare il “Regina Coeli” ringrazi i Lions per il servizio ai bisognosi, dando loro così uno dei più alti riconoscimenti urbi et orbi mai avuti! E’ accaduto il 21 di aprile, il giorno del “Lions Day” e quando la notizia mi è giunta mentre ero a Sesto San Giovanni per un Congresso Distrettuale, mi sono commosso pensando ai tanti Lions che meritavano quel ringraziamento ed alla potenzialità che abbiamo allorquando, messe da parte le vesti incongrue che a volte indossiamo, torniamo alla essenza del nostro essere: servire. Che poi è bello e buono e giusto perché dice della nobiltà dell’animo umano e della capacità di esistere non solamente per noi stessi nel nostro grande o piccolo mondo ma insieme in comunanza di gioie e di dolori col mondo. Mi sono ricordato di Melvin Jones, che avevo commemorato appena giorni prima a Bologna, che spende la sua vita quasi da “impiegato”- segretario generale - lui, il fondatore della nostra Associazione, rinunciando ad essere eletto - a furor di popolo quasi - presidente per potere fare andare avanti la allora piccola barca di un pugno di benpensanti che guardavano al prossimo come a se stessi, quasi il precetto evangelico, ma sustanziato di un laicismo solidale per cui ciascuno vale per ciò che fa, dona, promuove e non per

quanto accumula. Ed ho pensato ai tanti, ahimé, che negli ultimi anni - di crisi globale ok - si sono staccati dalla Associazione perché non l’hanno più vista come era e ne sono stati addolorati e delusi per le piccolezze, vera sporcizia associativa, che frenavano gli impulsi generosi verso il mondo del bisogno. Ma anche a quanti senza considerazione ed aiuto - libro parlato, cani guida, sosan, malattie rare e tanti di altre strutture, lavorano in silenzio e silenziosamente danno gioia a qualcuno in Italia, in Africa, in altre aree che nessuno prende a cuore ove si muore per una banale infezione e perfino di fame! Mentre noi discutiamo sul sesso degli angeli offendendo anche le nostre sensibilità ed intelligenze. E mi sono addormentato pensando ai quattro milioni di poveri in Italia, a quei due terzi del mondo che lottano per sopravvivere, ed agli altri che invidiano il nostro paese di santi, poeti e mandolinari ove la sensibilità per la sofferenza in continua decrescita arma solo la bocca di un Papa e di coloro che credono che dovremmo amarci gli uni e gli altri. Al Congresso di Taormina mi piacerebbe sentire cose del genere. Ho letto l’ordine del giorno, non mi è sembrato ve ne siano tracce. Ma una mozione d’ordine può sempre essere presentata. Me lo auguro. *Presidente Internazionale Emerito.

Hanno detto... “Il Multidistretto 108 Italy per anni ha portato avanti il discorso della necessità di dare al lionismo un volto nuovo, una impronta di programmi e di azioni più adeguata ai tempi; della necessità, senza trascurare la iniziale e tradizionale funzione di associazione di “service” di umana e benefica solidarietà, di studiare ed attuare gradualmente scelte operative corrispondenti alle esigenze della società che cambia, di imprimere all’associazione il significato ed il contenuto di un movimento di idee, di approfondimenti culturali, di impegni sociali, animato da uomini liberi e democratici, sensibili ai problemi delle comunità. Questo nuovo modo di interpretare il lionismo, di

servire cioè con i Lions e attraverso i Lions, la Società; questo discorso nuovo maturato ed approfondito negli anni decorsi, a me sembra che quest’anno sia proseguito nella fase attuativa. Non si è però trascurato di dedicare energie e risorse alla programmazione ed alla realizzazione di iniziative di alto valore umano, privilegiando quelle soprattutto dirette alla tutela della salute del cittadino”. Lo ha detto trent’anni fa Roberto Amendola, Presidente del Consiglio dei Governatori, il 20 maggio 1983, al 31° Congresso Nazionale del Multidistretto 108 Italy svoltosi a Sorrento. 11


LION / LABORATORIO INTERNAZIONALE

Lionismo e società dell’immagine Dobbiamo convincerci che senza segnali adeguati i “nostri fatti” diventano “fatti nostri” e basta! Ma se il segnale è giusto, se l’idea è vincente, se la passione civile è forte, il resto lo fa la storia. Di Ermanno Bocchini *

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ggi bisogna operare, sentire, parlare. Le cose sono fatti, perchè sono rappresentazioni. Ma i fatti nascono dalle idee, anzi sono idee “incarnate”, in modo sensibile- intuitivo. Cosa c’entra tutto ciò con il lionismo? C’entra. Partiamo da una considerazione semplice. Quante volte ripetiamo che bisogna “incidere nel sociale” perché “servire la comunità” è la nostra Missione. Ma tutto ciò significa fare “politica”? Sì. I partiti non hanno il monopolio della politica. Per i cattolici viene alla mente la voce di Palo VI: “La politica è la forma più eminente di carità”. Incidere nel sociale, allora, è fare la “nuova carità”. Ma come? Nella società dell’immagine dobbiamo scoprire la semiotica che è la scienza dei segnali. Se non conosciamo come dare i nostri segnali all’esterno, non potremo mai incidere nel sociale. Troppe volte i nostri service sono autoreferenziali e, così, danno segnali che hanno un rapporto solo con noi stessi, con i nostri club, con i nostri Distretti. I nostri convegni sono, allora, “semantici” e, cioè, hanno rapporti solo con i referenti (noi stessi). Possibili passi in avanti si fanno quando riusciamo a realizzare manifestazioni in combinazione reciproca (intermeeting) che sono utili segnali “sintattici”. Ma il valore vero di ogni segno sta nel rapporto che si riesce a creare con chi fa uso dei nostri segnali, con chi è il destinatario dei nostri segnali ed è questo il punto di vista veramente “pragmatico” dei nostri segnali (Morris). In realtà la vera e propria “semiologia della comunicazione” (Buyssens e Prieto) ci sfugge del tutto. Oggi che tantissimi amici hanno accettato di dare segnali forti della nostra esistenza e di quel vero e proprio patrimonio immenso di professionalità, esistente

in Italia e nel mondo nei nostri club, al servizio della comunità, è giunto il momento di non disperdere più la nostra azione, in una serie infinita di rigagnoli privi di capacità segnaletica autonoma. Questo è il senso finale del messaggio inviato a tutti i Lions italiani del direttore di questa testata. Questo è il punto: i nostri segnali si perdono nell’aria come neve al sole, con spreco di risorse e tempo. Dobbiamo convincerci che senza segnali adeguati i “nostri fatti” diventano “fatti nostri” e basta! E, allora, vogliamo divertirci un po’ a inventare segnali, come sanno fare i Leo? Quanto costa creare in Italia 1000 “Piazze di Cittadinanza Attiva? Zero euro. Quanto costa nel Lions Day portare in 1000 Piazze d’Italia di cittadinanza attiva i nostri service? Zero euro. Quanto costa incontrare nello stesso giorno 1000 sindaci italiani per presentare i nostri Protocolli di 1000 service dei nostri club? Zero euro. La comunicazione nei mass-media non si compra, si merita. Forse noi non siamo bravi in comunicazione e, quindi, non sappiamo rappresentare la nostra forza. E, allora, non contiamo. Perché - ripeto - le cose sono fatti, perché sono rappresentazioni. Perciò siamo così lenti nel cogliere il messaggio dei 5 milioni di euro per 1 opera! Ma possiamo allenarci. Possiamo varare i test sopra indicati. In fondo Melvin Jones iniziò con un solo, piccolo, insignificante gesto nel 1917. Ma se il segnale è giusto, se l’idea è vincente, se la passione civile è forte, il resto lo fa la storia. Non accontentiamoci della cronaca di un convegno, se possiamo essere storia. *Direttore Internazionale 2007-2009 e Rappresentante del Lions International presso il Consiglio d’Europa.

Collaborazione per l’alfabetizzazione nel mondo

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n occasione della 95ª Convention Internazionale di Lions Clubs International, USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) e Lions Clubs International (LCI) hanno sancito una collaborazione volta alla promozione dell’alfabetizzazione nel mondo. Tale collaborazione prevede che i soci Lions si impegnino a realizzare programmi di lettura presso le scuole e a promuovere l’importanza della lotta all’a-

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nalfabetismo fra i bambini. Riconoscano, attraverso il conferimento di premi per scuole, insegnanti, studenti e comunità, l’eccellenza di coloro coinvolti nel processo dell’alfabetizzazione. Promuovano la lettura fra i giovani con disabilità e, soprattutto, con problemi alla vista. Aiutino USAID a raggiungere entro il 2015 il traguardo di alfabetizzazione di 100 milioni di bambini nei paesi emergenti.


mondolions Gli uomini per gli uomini La 16ª Conferenza dei Paesi del Mediterraneo si è svolta, dal 21 al 24 marzo, nell’affascinante capitale della Slovenia, Lubiana. I lavori hanno ancora una volta messo in luce l’operatività dei Lions, finalizzata alla realizzazione della Mission. La Conferenza si è svolta nella sala Linhart del complesso Cankarjev Dom. Di Maria Pia Pascazio Carabba

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lla presenza del Presidente Internazionale Wayne Madden e del primo Vice Presidente Barry J. Palmer, che hanno partecipato attivamente a tutti i lavori, si è svolta la solenne cerimonia di apertura. Dopo la sfilata delle bandiere, proiettate sul maxi schermo ed i rituali saluti, compreso quello al Presidente della Repubblica slovena M. Borut Pahor, assente, il Governatore Zoran Vodopija, a nome personale e dei 1550 Lions e 300 Leo del distretto 129, ha sottolineato la nobiltà d’animo del Lions nello sforzo di risolvere i problemi umanitari, sempre in aumento, specie oggi, con il diffondersi della crisi economica europea. Anche se il suo distretto ha dato priorità al service sulla “lettura”, suggerito dal Presidente Internazionale, sono stati donati in beneficenza sette milioni di euro e si è cercato di far crescere nei giovani il volontariato. “Siamo quello che facciamo”, “Assistendo gli altri, miglioriamo noi stessi”. Il Coordinatore dell’Osservatorio dei Paesi del Mediterraneo Mohamed Ben Jemaa ha evidenziato la necessità di “andar oltre i problemi personali”, di dare spazio alle attività internazionali (programma di lettura, sight first, sfide di solidarietà, iniziative delle donne, Alzheimer). Ha poi illustrato, mediante diapositive, la storia dell’Osservatorio dei Paesi del Mediterraneo. L’Osservatorio, di cui il Segretario è il PID Massimo Fabio

(MD108 Italy) è composto da 17 membri e rappresenta 102.000 Lions e 3.580 club. Dopo la proiezione di un film sulla vita e sulla famiglia del Presidente Internazionale, Madden ha preso la parola, esprimendo il piacere di essere in Slovenia, di aver incontrato gente ottimista, di aver visitato la bellissima cittadina di Blete, vicina al lago, insieme al sindaco, la Cattedrale, la seconda grotta più grande del mondo, Caporetto, città piccola dove lavorano lions di tre comunità, il suo museo, (prima guerra mondiale), di aver conosciuto i lions club “Lubjana viva” che ha la capacità di attrarre i giovani ed in particolare le donne ed aiuta molti amici provenienti da famiglie povere. Occorre, ha proseguito Madden, ricordare la tradizione, ma renderci conto del cambiamento e sostenere l’idea di pace. Combattendo l’analfabetismo l’uomo si rende conto di ciò che succede ed incrementa la sua produttività. Nel club ogni socio deve rendersi conto di essere importante. Bisogna, pertanto, lavorare in team. Questo concetto è stato ripreso da Claudette Cornet. Il Distretto deve svilupparsi nel modo giusto, tutti i soci devono partecipare ai service, devono far parte del team, “lavorare nelle comunità, non perché si deve, ma perché il nostro cuore dice di farlo”… “Occorre un’analisi sociale del mondo”. Nel pomeriggio di venerdì 22 marzo, la prima sezione

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Conferenza del Mediterraneo

dei lavori: “Limiti della crescita”. Presidente: PID Ermanno Bocchini, Vicepresidente: PID Jacques Garello, PID Hayri Ulgen. Relatrice: Lucka Kajfez Bogataj. Il PID Ermanno Bocchini ha sottolineato che l’evoluzione storica della teoria economica è cominciata con un’economia di sviluppo che ha ignorato l’ambiente naturale e le sue potenzialità produttive. Lo sviluppo si basa sul capitale naturale, sociale ed umanitario (lo spirito civile è importante per lo sviluppo umano e sociale). I problemi economici sono legati a quelli energetici. Se non c’è libertà, non c’è sviluppo, occorre una tutela universale dell’energia del mondo ed occorre rendersi conto che il futuro della natura fa parte dello sviluppo dell’uomo e viceversa. Lucka Bogataj’ ha detto che “il futuro del Pianeta è importante ed è un problema che riguarda l’umanità”. “Occorre leggere con gli occhi dei bambini che sono i futuri usufruitori del Mediterraneo, leggere con gli occhi della natura, leggere con gli occhi dei nostri figli”. Luk Korkaveish ha evidenziato che “abbiamo un bellissimo Pianeta abitato da sette miliardi di persone, di cui l’80% non ha niente. Il Mediterraneo è una zona calda, con forti pressioni. La mancanza di petrolio è causa di crisi economico-finanziaria. Vi sono problemi di bio-diversità e problemi climatici (temperature più elevate), problemi dell’ozono, problemi di inquinamento. Nel 2012 vi è stato un incremento dell’economia verde”. Ha ripreso la parola il Coordinatore Ermanno Bocchini. Occorre un progetto, a livello internazionale, sulla relazione tra economia ed ecologia per un’ottimale gestione dell’ambiente. Dopo aver accennato al protocollo di Kyoto, ha sottolineato la necessità di preservare entro il 2020 le biodiversità. Mario Paolini (MD 108) al posto del PDG Vincenzo Mennella ha affermato che “occorrono strategie per lo sviluppo sostenibile e per il miglioramento della vita nel Mediterraneo. L’approccio indiscriminato con le 14

risorse naturali ha provocato le trasformazioni degli ecosistemi. L’uomo ha interferito sui cambiamenti climatici (gas serra, effetto antropico del riscaldamento, aumento delle precipitazioni, crescita del livello del mare, ecc.). Tali cambiamenti incidono sulla sua salute. Per la sostenibilità dello sviluppo, per un Mediterraneo sostenibile occorrono sforzi congiunti, dinamica di complementarietà e sinergie, uso di tecnologie pulite”. In qualità di Consigliere di Amministrazione di “Lions acqua per la vita MD108 Onlus” il PDG Mario Rinaldi ha sottolineato, grazie ad una serie di missioni sul campo ed alla collaborazione permanente con diversi governi africani, il progetto che ha utilizzato anni di esperienza in Africa per sviluppare la correlazione tra “la crescita della popolazione e lo sviluppo sostenibile”. L’espressione “sviluppo sostenibile”, utilizzata per la prima volta dalla Commissione Brundtland vuol significare sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Attraverso la proiezione di diapositive è seguita l’analisi, in percentuale, della crescita della popolazione mondiale con tendenza fino al 2050, rispetto alla mortalità infantile. I Paesi dell’Africa in cui “Acqua per la vita” ha lavorato di più sono: Burkina Faso, Tanzania, Ruanda e Repubblica Centraficana. Burkina Faso è stato scelto dai Lions italiani come Paese pilota perché più povero ma politicamente e socialmente stabile. L’elemento acqua, bene comune, primario ed indispensabile per l’uomo è stato scelto nella valutazione del rapporto tra lo sviluppo sostenibile e la crescita della popolazione. La sequenza di bellissime diapositive, hanno rivelato l’importanza del progetto ed il lavoro dei Lions italiani. E’ seguito il documentario “Water Today” preparato con l’aiuto dell’ esperto in campo mondiale Lions professore universitario Alessandro Leto, disponibile in DVD e distribuito al termine della sessione. Lo sviluppo sostenibile dei Paesi Africani dipende essenzialmente dallo sviluppo di un’e-


Conferenza del Mediterraneo

Azione mediterranea del lionismo L a scarna cronaca dei lavori del Consiglio Direttivo dell’Osservatorio della Solidarietà Mediterranea ed il resoconto delle sessioni della Conferenza ricca di contenuti, di idee e di proposte, gli incontri con il Presidente Internazionale e le suggestioni del Primo Vicepresidente Barry J. Palmer, non rendono giustizia alla straordinaria concretezza di una edizione davvero eccezionale. Lubiana resta la sede di un momento strategico per il futuro del lionismo mediterraneo, non soltanto quantitativo, ma soprattutto denso di intensificati rapporti culturali nella consapevolezza delle comuni radici, delle necessità sociali derivanti da una crisi mondiale che moltiplica l’esigenza di lavorare tutti insieme per la pace. Sarà però indispensabile fare in modo di assicurare la partecipazione attiva dei lions dei paesi dell’area meridionale che continuano ad affrontare obbiettive difficoltà non soltanto economiche alle quali sentiamo il dovere di cercare qualche possibile soluzione. Con la elezione del nuovo Coordinatore dell’Osservatorio, il nostro PDG Aron Bengio, si apre una prospettiva di operatività che può essere decisiva per una azione lionistica a livello mediterraneo che contribuisca a realizzare una vera centralità dello spirito e delle finalità del Lions Clubs International in un bacino variegato, spesso contraddittorio, a volte umanamente unito ed altre controverso, a volte conflittuale. Il desiderio di veder affermata la dignità della persona, il rispetto delle diverse fedi, la solidarietà reciproca, il valore delle rispettive culture, trova nel tempo intensità e motivazioni alterne ma non si spegne mai in coloro che come i lions, sono convinti che il destino dell’umanità dipende proprio dai suoi componenti più consapevoli e generosi di sé. Perseguire questo sogno appare spesso troppo difficile se non inutile perché non se ne vede l’esito finale, ma noi non vogliamo lasciarci coinvolgere dallo scetticismo ed allora siamo decisi ad intraprendere un’azione

conomia agricola che è di base per il sostentamento dell’uomo, per la sua salute e per lo sviluppo di attività anche industriali nei Paesi più avanzati. In collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra, nell’Università di Genova, è stato implementato un programma di ricerca geofisica avanzata che ha permesso di ridurre i risultati negativi di perforazione al di sotto del 10%. Tra gli interventi citiamo quello del VDG Ziyanazli (“occorre garantire una equa redistribuzione delle risorse, un’economia verde nelle città, uno sviluppo delle zone rurali per la tutela dell’ambiente”) e quello di Emilianos Populos (“ogni giorno milioni di tonnellate di rifiuti arrivano al mare, producendo l’inquinamento della flora e fauna marina”). Iskander Logu, 118 Turchia, ha illustrato, con l’ausilio di diapositive, il progetto dei club: di fronte al degrado del fondo marino della costa della città di Bursa che

mediterranea preparandola adeguatamente e realisticamente attraverso il lavoro intelligente del Comitato di Coordinamento formato, oltre che dal Coordinatore PDG Aron Bengio, dal PDG Frédérique Rousset (francese) dal PCC Harris Zachariadou (greco), PDG Sami Berbari (Libanese) e VDG Kamal El Himdy (marocchino). A Lubiana è stato lanciato il progetto di un rinnovato impulso alla attività dell’Osservatorio ed abbiamo dunque la responsabilità di portare avanti programmi ed iniziative concrete per realizzare almeno qualche passo nella direzione desiderata. La prossima tappa del nostro cammino attraverso il mare Mediterraneo sarà Tangeri in Marocco dove possiamo davvero avere una grande affluenza di lions della riva sud e nello stesso tempo l’occasione propizia per realizzare compiutamente l’opera iniziata da tempo per una presenza stabile dei lions italiani sotto il profilo umanitario ma anche culturale. Non è un progetto nuovo ma molto interessante e perfettamente in linea sotto il profilo della solidarietà sociale che si attaglia perfettamente ai principi ed alle finalità del lionismo. Ci sarà bisogno della attiva partecipazione di tanti lions che sono disposti a mettere a disposizione la loro professionalità ed il loro tempo per diffondere, partendo proprio dalla magica città di Tangeri che si affaccia sul Mediterraneo e sull’Atlantico, la nostra cultura e la nostra lingua. Nello stesso tempo, forse, riusciremo e conoscere ed apprezzare la cultura di un popolo così vicino ma sconosciuto. Conoscersi è il primo passo per comprendersi, comprendersi vuol dire rispettarsi, rispettarsi vuol dire essere sempre pronti a dare la mano. Massimo Fabio Direttore Internazionale 1999-2001 e Segretario-Archivista dell’Osservatorio

ha provocato la diminuzione dei pesci, i lions hanno progettato scogli artificiali (recidences per organismi marini). Chiesto il permesso delle autorità e sottoscritto un protocollo di intesa con il comune di Budania. Ordinato uno studio scientifico dei cubi di dimensione diversificata. Ogni scoglio pesa due tonnellate e costa 200 dollari. Il progetto costa 60.000 dollari ed il nome degli sponsor apparirà sugli scogli. Il progetto coinvolgerà i giovani ed avrà conseguenze positive sull’economia. Una costruzione d’acciaio sulla spiaggia per l’effetto pubblicitario. Jacques Garello, attraverso diapositive, ha dimostrato che il livello di crescita economica aumenta con l’aumentare della libertà economica e con l’aumentare del reddito pro capite. E’ essenziale la libera imprenditoria, è essenziale l’educazione (“salute ed educazione vanno di pari passo”). Sabato 23 marzo, nella sala “E1”, l’ID Claudett Cornett 15


Conferenza del Mediterraneo

Lubiana 2013... Osservatorio della Solidarietà Mediterranea

U

na accoglienza affettuosa ed una organizzazione sobria ed efficiente quella che i lions sloveni hanno riservato agli oltre mille partecipanti all’annuale incontro mediterraneo ormai ufficialmente inserito fra le attività dell’Associazione Internazionale. Lubiana, graziosamente ricca di splendidi edifici, di piazze avvolgenti, di silenziosa laboriosità, si è rivelata agli occhi dei molti che per la prima volta erano venuti in questa terra ospitale e pacifica, come una vera capitale ordinata e piacevole. Importante la riunione del Consiglio Direttivo dell’Osservatorio della Solidarietà Mediterranea svoltasi nell’Auditorium del moderno ed esemplare Centro Congressi alla presenza, oltre che dei membri del Consiglio, di circa sessanta lions a partire da diversi PID, DG, PDG, VDG. Una platea davvero attenta, favorita anche dalla traduzione simultanea, che ha seguito i lavori davvero intensi e serrati. Il nutrito ordine del giorno è iniziato con l’intervento del Coordinatore PDG Mohamed Ben Jemaa che ha riassunto sinteticamente due anni di attività del Consiglio Direttivo che ha conseguito il riconoscimento ufficiale della iniziativa da parte della sede centrale. Il Segretario-Archivista PID Massimo Fabio ha enunciato le linee del lavoro che attende il nuovo Consiglio Direttivo che sarà eletto per il prossimo biennio poiché si impone una serie di aggiustamenti statutari ed organizzativi per migliorare l’opera di espansione del lionismo e favorire la partecipazione dei lions di tutti i paesi mediterranei ad iniziative e service comuni. Si è proceduto con la presentazione delle iniziative in corso che saranno trattati specificamente nel programma della Conferenza: - Service Alzheimer nel Mediterraneo.

ha presieduto una tavola rotonda su “Iniziativa delle donne”. Segretaria Daniela Brecko, Chaiperson D 129 per l’iniziativa delle donne. L’incontro è stato molto produttivo. Sono stati distribuiti dei questionari ed i risultati di ogni gruppo di lavoro sono stati relazionati da una socia . Erano presenti il Presidente del Consiglio dei Governatori MD 108 Gabriele Sabatosanti Scarpelli, il Presidente Internazionale Madden, il 1° Vice Presidente Internazionale Palmer. In contemporanea, nella sala “E 2” si è trattato di GMT e GLT Europa. Presidente: PID Giovanni Rigone, PID Domenico Messina. Relatrice: PDG Polonca Kukec, GLT Chairperson D129. Ha aperto la seconda sessione di lavoro, “Alzheimer nel Mediterraneo”, il PDG Franco Marchesani (MD 108) che, definendo l’Europa “più anziana”, attraverso la proiezione di diapositive, ha affrontato il problema dell’invecchiamento della popolazione. Il 2012 è stato proclamato anno europeo “per invecchiamento attivo e solidarietà”. La partecipazione alle attività culturali, previene le forme di demenza senile. L’importanza 16

- Micro-credito lions. - Università lions del Mediterraneo. Viene poi proposto di organizzare un Concorso Young Ambassador a livello mediterraneo; la proposta accolta favorevolmente sarà esaminata dal prossimo Consiglio Direttivo. La grande opportunità di partecipare come Lions Mediterranei alla iniziativa lionistica nell’ambito della Expo 2015 a Milano viene ampiamente illustrata e viene quindi presa in considerazione quale possibile attività dell’Osservatorio. Segue la presentazione della Tavola Rotonda Women’s and Family, della Conferenza 2014 che si svolgerà a Tangeri in Marocco e di quella 2015 che avrà luogo a Pescara. Passando alla parte decisionale si provvede alla conferma dei delegati nominati da ciascun membro dell’Osservatorio - Multidistretto, Distretto, zona e club non distrettuali - che faranno parte del Consiglio Direttivo per il biennio 2013-2015. Per la nomina del Coordinatore per il biennio 2013-2015 si procede alla votazione con voto segreto, essendo stati presentati due candidati. Lo scrutinio vede l’elezione del PDG Aron Bengio che assumerà quindi la carica dal primo luglio 2013. La nomina dei membri del Comitato di Coordinamento, che sarà presieduto dal Coordinatore PDG Aron Bengio, avviene per alzata di mano con il seguente risultato: PDG Frédérique Rousset (Francia), PCC Harris Zachariadou (Grecia), PDG Sami Berbari (Libano), VDG Kamal El Himdy (Marocco). Conclude la riunione il Presidente Internazionale Wayne Madden che esprime un grande apprezzamento per l’attività dell’Osservastorio ed auspica un sempre più brillante successo. (m.f.)

dell’attività intellettuale ha fatto sorgere le Università della terza età, in Italia sin dal 1975, trecentoventi sedi, di cui ottanta sei in Piemonte. Tom Restal (Malta) ha sottolineato il problema economico dell’invecchiamento (centri per anziani, pensioni) per cui i lions club cercano di aiutare il governo, con lotterie. Dopo pranzo, la terza sezione di lavoro: “I Lions club e la cooperazione intergenerazionale”. Presidente l’ID Claudette Cornet, Vice presidenti: PID Salim Mousan, PID Giovanni Rigone. Anna Maria Ranzani (MD108) ha presentato un progetto trasversale che, sfruttando sinergicamente le risorse umane interne ed esterne al club, intende utilizzare e redistribuire, in maniera attiva e costruttiva, l’esperienza e la professionalità degli anziani per sostenere le iniziative dei giovani. Si dovrebbe creare un tessuto connettivo gratuito ed accessibile per poter ricevere un sostegno solido ed immediato. Il PDG Elena Appiani (MD 108) ha proposto l’estensione del “microcredito” (legge del ‘49) che favorisce


Conferenza del Mediterraneo

le imprese di piccole dimensioni. Queste potrebbero essere affiancate da paternship importanti e professionisti. Il microcredito è uno strumento operativo che crea lavoro e reddito per i giovani e per le donne, richiede un “fondo garanzia” e dovrebbe essere diffuso in Italia ed in tutti i Paesi del Mediterraneo. Lo strumento di welfare innovativo di micro finanza è stato illustrato dal presidente dell’Ente Nazionale del Microcredito Mario Boccini. Il primo Vice Presidente Internazionale Palmer ha sottolineato il ricorso in India al micro finanziamento: 190 dollari da restituire in un anno. Il PID Giovanni Rigone ha auspicato l’estensione in tutta l’Europa e la sostenibilità di questo strumento di crescita di opportunità per i giovani e le donne. Il Presidente del Distretto Leo della Slovenia ha auspicato la sempre più stretta collaborazione tra Lions e Leo perché entrambe sono persone speciali che credono negli stessi valori. “Vogliamo una simbiosi mutualistica” … “Vogliamo vederli crescere sulle tecnologie mobili”. I giovani vanno motivati con attività concrete.

La presentazione del progetto “Mediterraneo-Mare vivo” (LC Nizza-Doyen D 103 Costa azzurra, Corsica Sud-Est, MD103 Francia) effettuata dal PDG Patrick Martinè, è consistita nella presentazione e distribuzione del libro del 2011 (17ª edizione): “Mediterranée Mer Vivante”, un libro almanacco molto istruttivo, ricco di foto stupende, un prodotto concreto con l’obiettivo di protezione della biodiversità locale. E’ seguita la proiezione del film “dr. Luj Sprohar, un lion cieco”, autore Marko Vidnjevic. “La cecità non è un problema, in America!” … Tutto dipende da come uno si sente! Froid: il mondo è fatto di illusioni. Immerso nel mondo della musica, non ha bisogno di nessuno! Uomo sobrio e romantico: un esempio per i giovani! Presentato il forum europeo di Istanbul (ottobrenovembre 2013). Presentata la Convention di Amburgo (1-5 luglio 2013). La Conferenza dei Paesi del Mediterraneo nel 2014 si svolgerà nel Marocco, a Tangeri, ed il Coordinatore dell’Osservatorio sarà Aron Bengio, mentre nel 2015 si svolgerà in Italia, in Abruzzo, e precisamente a Pescara.

Gli anziani per le nuove generazioni

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a 16ª Conferenza dei Lions del Mediterraneo ha visto la partecipazione del PDG Anna Maria Lanza Ranzani in qualità di oratore. Il PDG ha illustrato il progetto denominato “Lions Assistence Circle Old To Young Generation”. Si tratta di un progetto trasversale che, fruttando risorse umane interne ed esterne in sinergia, intende utilizzare e ridistribuire in maniera attiva e costruttiva, l’esperienza e la professionalità degli anziani per formare nuove generazioni di professionisti. Anna Lanza Ranzani ha anche partecipato ad una tavola rotonda di tutte le donne del Mediterraneo diretta dall’ID Claudette Cornet, alla quale hanno partecipato il Presidente Internazionale Wayne A. Madden e il vice Presidente Barry J .Palmer.

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Per saperne di più …

Lions Young Ambassador Alla scoperta e valorizzazione di un Service Internazionale Permanente. Per saperne di più sul concorso giovane ambasciatore del 21° secolo. L’obiettivo del progetto, che opera all’interno dell’Europa Forum, è quello di riconoscere, incoraggiare e supportare i giovani attivamente coinvolti in progetti di benessere rivolti alla comunità. Di Cesare Diazzi *

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i rivolgo a tutti voi Lions di buona volontà che so essere numerosi, per ricordare che il service verso il quale desidero richiamare la vostra attenzione è giunto al sesto anno di attività. Le recenti segnalazioni pervenutemi e il rimprovero per non averlo reso sufficientemente conosciuto, mi inducono a intervenire attraverso una comunicazione più adeguata sperando di risvegliare maggior interesse nei confronti di questo fantastico service. Innanzitutto il progetto è una opportunità per noi Lions che ci consente di andare alla scoperta di giovani in età dai 15 ai 19 anni che dedicano la maggior parte del loro tempo libero a servire gli altri. In questo mio tentativo di stimolare maggiormente i club del Multidistretto, posso assicurarvi che tutti i giovani che ho avuto il piacere conoscere sono veramente particolari e quello che trovo stupefacente e che sono ragazzi e ragazze che si applicano nelle loro attività di servizio ottenendo risultati incredibili. Vi confermo anche che il loro impegno nello studio è massimo, sono tra i primi della classe. E’ un potenziale incredibile di giovani presente nelle nostre comunità che i club possono scoprire e valorizzare. Statene certi si tratta di un’esperienza entusiasmante, un arricchimento per il nuovo unitamente alla soddisfazione di entrare in contatto con una gioventù diversa da quella che spesso ci viene descritta troppo assente ai valori della solidarietà. Nei singoli Distretti da alcuni anni distribuisco ai DG neo eletti materiale informativo. In occasione del Congresso Nazionale di Genova ho presentato e consegnato per la prima volta il filmato promozionale. Da gennaio di quest’anno ho inviato a tutti i Distretti e Officer preposti l’opuscolo informativo contenente brevi cenni sulle linee guida e dati storici sui primi 5 anni di attività. Sul sito del Multidistretto potete individuare tutte le notizie utili a promuovere questo grande service. Per promuovere il vostro coinvolgimento illustro di seguito le caratteristiche di alcuni candidati che in occasione dei Forum Europei hanno rappresentato il nostro Multidistretto. Forum Europeo di Bologna (2010) Francesca Paone, MD 108, Italia - 3° Classificata. Francesca è stata coinvolta in un progetto per promuovere la terapia attraverso il gioco. Ha visitato i bambini ricoverati in ospedale che sono stati affetti da lesioni cerebrali giocando con loro e dando sostegno ai loro genitori. I medici che hanno seguito il lavoro di Francesca hanno

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potuto apprezzarne l’impegno, la sensibilità e la serietà nello svolgere queste attività insolite per una ragazza della sua età. Francesca ha utilizzato il tempo libero ricavato dall’attività scolastica spostandosi da casa durante la settimana e nei week-end. Forum Europeo di Maastricht (2011) Samuele Crosetti, MD 108, Italia - 3° Classificato. Samuele è stato coinvolto in una organizzazione no-profit il cui scopo è quello di tradurre libri di testo in Braille. La necessità di questo service è stato causato dalla chiusura di organizzazioni specializzate che in precedenza svolgevano questo lavoro. Attraverso il successo di questa iniziativa, l’organizzazione ha iniziato a fornire il supporto anche ad altri tipi di disabilità. Samuele è risultato determinante nell’attività di raccolta fondi e ha stretto ottimi rapporti di lavoro tra l’organizzazione e le associazioni sportive e gli enti pubblici. Forum Europeo Bruxelles (2012) Michele Dal Checco, MD 108, Italia - 4° Classificato. Michele è ipovedente e ha ricevuto il sostegno nella scuola Italiana per seguire i suoi studi con successo. Anche se la sua vista è migliorata, non è in grado di leggere per un tempo prolungato quindi necessita dell’aiuto di un lettore. Con queste premesse si è offerto di aiutare in un campo scuola assumendosi la responsabilità di seguire tre ragazze cieche con maggior difficoltà. Le aiuta insegnando loro capacità di orientamento, mobilità e fiducia in se stesse, a prendersi cura di sé in situazioni di pericolo, girare in città, su come essere aiutati da cani guida seguendo i principi di Braille. Attualmente Michele è impegnato come volontario, ma sta lavorando per avere la qualifica di educatore professionale. A conclusione, ritengo che impegnarsi per valorizzare le qualità di questi giovani non possa essere solo motivo di orgoglio per noi Lions ma l’inizio di un percorso che serva a promuovere insieme a loro la vocazione al servizio e il Lionismo del futuro con solide basi. Dobbiamo solo crederci perché questo serve per raggiungere qualsiasi risultato. *Coordinatore Multidistrettuale del Concorso Giovane Ambasciatore del 21° Secolo.


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I Lions italiani gli italiani Mi sbaglio? Forse! E’ sbalorditivo! Ricevo decine di telefonate da lions che si dichiarano favorevoli al progetto dei 5 milioni di euro, ma poi non succede nulla. Forse perché il socio che è d’accordo su un progetto tutto italiano non ha ottenuto l’appoggio del suo club... E’ possibile, ma che cosa chiedo in fin dei conti ai club? Di dire sì o no ad una iniziativa realizzata da tutti noi e battezzata “I Lions italiani per gli italiani”. Che cosa non va in questa domanda? Perché i club non rispondono sì o no motivando la loro scelta? Ci siamo accorti che i tempi sono cambiati e che il lionismo deve ridurre la lunga striscia dei “bancomat” agli altri e puntare, con i soldi nostri e da protagonisti, ad iniziative di rilevanza nazionale e a costo zero? Sì a costo zero, perché volare alto non costerebbe nulla ai soci, ma vorrebbe dire niente più soldi per un anno agli altri e risparmi su relatori e suonatori, senza trascurare le iniziative di rilevanza nazionale dei lions. Non c’è alternativa: vola alto solo chi osa farlo. E osare è una verbo che molti lions non conoscono e proprio perché non lo conoscono lo evitano, mostrando così la loro poca fiducia nella forza della nostra associazione. Mi sbaglio? Forse! Ma se mi sbagliassi perché non provarci? Abbiamo i numeri per farlo, ci manca solo il via dei club allo studio di una progetto che darebbe immagine ed entusiasmo a tutti noi. Un nullaosta indispensabile quello dei club, perché non basterebbero gli sponsor e perché i progetti acquistano sapore e forza se trovano riscontro, altrimenti sono inutili come tante cose che girano attorno al lionismo. E allora, se volete volare alto e se la pensate come me sulla nostra immagine all’esterno e sulla necessità di un “qualcosa” di eclatante a favore di migliaia di nostri connazionali, o se la pensate in modo opposto, scrivete poche righe alla rivista... Ma fatelo in fretta, perché il tempo a disposizione si sta assottigliando. Sirio Marcianò rivistathelion@libero.it

Una storia tutta italiana

milioni di euro… Un sogno dei Lions italiani

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“I Lions italiani

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gli italiani”… i club aderenti al 20 aprile

Arona Stresa

Belluno San Martino

Bergamo Città dei Mille

Bergamo Colleoni

Bergamo Le Mura

Bergamo San Marco

Bobbio

Bollate

Bologna Casalecchio G. Marconi

Brescia Cidneo

Brescia Host

Brescia Leonessa X Giornate

Carpi Alberto Pio

Casale Litta Valli Insubriche

Casteggio Oltrepo Pavese

Castelfranco Emilia Nonantola

Castiglione dei Pepoli Valle Sitta

Ceparana

Cernusco sul Naviglio

Chiari Le Quadre

Chiese Mantovano

Clisis Brixia

Codogno Casalpusterlengo

Collebeato

Cologno Monzese Medio L.

Erba

Gallarate Insubria

Garda Occidentale

Garda Valtenesi

Gubbio Piazza Grande

Mantova A. Mantegna

Massafra Mottola Le Cripte

Mestre Castelvecchio

Milano alla Scala

Milano Galleria

Milano Madonnina

Milano Parco Nord

Montefiascone Falisco - Vulsineo

Montorfano Franciacorta

Napoli Castel Sant’Elmo

Napoli Mediterraneo

Orzinuovi Rocca S. Giorgio

Parabiago Giuseppe Maggiolini

Piacenza Gotico

Piacenza Sant’Antonino

Quartù Sant’Elena

Rezzato G. Zanardelli

Rivalta Valli Trebbia e Luretta

Roma Tyrrenium

Ronciglione Sutri Monti Cimini

Saronno del Teatro

Segrate Milano P. Orientale

Soresina

Termini Himera Cerere

Termini Imerese Host

Valtrompia

Varese Europa

Venezia Host

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“I Lions italiani

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Un appello... ai presidenti e ai soci Ai presidenti l’invito a parlarne all’interno dei loro club per decidere sì o no al progetto dei 5 milioni di euro. Ai soci favorevoli all’iniziativa l’invito a dare la loro adesione personale. Scrivete un semplice sì o no a rivistathelionlibero.it

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I Lions italiani gli italiani

Una storia tutta italiana

milioni di euro… Un sogno dei Lions italiani

gli italiani”

Sì del Ceparana Caro direttore, sono lieto di comunicarti che il Lions Club Ceparana, che ho l’onore di presiedere nel corrente anno, nella riunione assembleare del 3 aprile scorso, ha deliberato all’unanimità l’adesione preliminare al progetto dei 5 milioni, nell’auspicio che l’iniziativa sia finalmente approvata e definita anche in via operativa in occasione dell’imminente Congresso Nazionale di Taormina. Con i complimenti gli auguri di successo ai “Lions italiani per gli Italiani”. Vittorio Graziani Presidente del Lions Club Ceparana Sì del Garda Occidentale Caro direttore, ti comunico che nel meeting operativo dello scorso 10 aprile, il club ha deliberato di aderire alla tua idea e proposta di service da 5.000.000 di euro perché è uno dei pochi modi per fare qualcosa di veramente importante specialmente per chi usufruirà del service. Ti ringraziamo per l’idea. Antonio Ivo Panarelli Presidente Lions Club Garda Occidentale Sì del Carpi A. Pio Caro direttore, con grande piacere ti comunico che il Lions Club “Carpi A. Pio” ha deliberato l’adesione al progetto di service ”I Lions italiani per gli Italiani”. Angela Facchini Presidente Lion Club Carpi A. Pio Sì del Castiglione dei Pepoli Valle del Setta Quale Presidente del Lions Club Castiglione dei Pepoli Valle del Setta (Bologna) del Distretto 108 Tb, mi pregio riferire che i soci del mio Club hanno deliberato, all’unanimità, in apposita assemblea, di aderire al service del Direttore della rivista Lion, Sirio Marcianò, “I Lions italiani X gli italiani”, e di suggerire come destinazione del service stesso un contributo per il ripristino degli “Scavi di Pompei”, sia per l’oggettiva rilevanza di per se stessa e sia per l’innegabile apprezzamento di livello internazionale che ne potrà scaturire. Crediamo che il mantenimento di un unico obiettivo e la definizioni di tempistiche certe sia molto importante. Luigi Rapezzi Presidente Lions Club Castiglione dei Pepoli Valle del Setta Sì del Montorfano Franciacorta Sia nel Consiglio Direttivo dell’11 aprile 2013 che nel meeting ordinario in pari data, i soci del Montorfano Franciacorta hanno deliberato di aderire alla proposta del progetto di 5.000.000 di euro, con riserva di valutare eventuali progetti che verranno proposti. Maria Rosa Donghi Segretaria del Lions Club Montorfano Franciacorta Sì del Mestre Castelvecchio Carissimo direttore, sin dal 2010 alcuni soci del Lions Club Mestre Castelvecchio sono stati tuoi sostenitori per l’iniziativa, da te promossa, dei 5 milioni di euro, per un grande service che veda coinvolti tutti i lions italiani, restando però in attesa del suo perfezionamento per valutare il service che risultasse di interesse del club. Ora, per incarico della presidente Anna Maria Spiazzi, mi è gra-

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“I Lions italiani dito comunicare che il Direttivo del 10 aprile ha deliberato all’unanimità di rinnovare il sostegno alla tua iniziativa considerando di notevole interesse la proposta del progetto di restauro dell’Arena di Verona impegnandoci da parte nostra anche a trovare figure esperte che potrebbero seguire e controllare i lavori adoperandoci affinchè vada in porto. Paola Ceresa Segretaria del Lions Club Mestre Castelvecchio Aderiscono personalmente Caro direttore, aderiamo a titolo personale alla tua iniziativa. Gianfranco Nassisi e Eleonora d’Incicco Lions Club Lucera Caro direttore, forse sono stata a suo tempo una delle prime a rallegrarsi della tua idea. Ho aspettato sino ad ora con la speranza che il mio Club si decidesse. Oggi ho deciso di aderire personalmente. Alla fine molto importante sarà la scelta definitiva dell’opera da realizzare. Camilla Mangiarotti Lions Club Milano Duomo Cinque milioni di anni Caro direttore, ci vorranno cinque milioni di anni per far sì che i Lions Italiani arrivino ad una risposta alla vexata quaestio. Non ti nascondo che altrettanti anni, elevati alla seconda, saranno i tempi che richiederà la scelta del service. Quando è iniziata la tua provocazione ero un giovane e speranzoso secondo Vice Governatore, oggi - a provocazione ancora aperta e ancora stiamo pestando l’acqua nel mortaio - sono ormai un disilluso PDG. Diamo una svolta alla nostra associazione prima che debba, per parlarti di questo progetto, comparirti in sogno. Smettiamola di prediligere la rincorsa ai “posti al sole”. Chiediamo a chi vuole rappresentarci se se la sente di mettersi sul gobbo non un distintivo più grande ma il peso di un evento epocale come quello suggerito dalla rivista. Un evento che possa finalmente darci la giusta visibilità e faccia rinascere in molti di noi la vocazione a servire. I club hanno due grandi libertà: la scelta dei soci e la scelta dei service, ma nel rispetto delle linee di Lions Clubs International, del quale per libera scelta fanno parte. E allora smettiamolo di pensare solo al nostro orticello e voliamo alto se non vogliamo davvero estinguerci. Danilo Guerini Rocco IPDG del Distretto 108 Ib1 - Lions Club Saronno del Teatro Per volare alto ci vuole coraggio, per prendere una decisione ci vuole determinazione, ma i lions hanno coraggio e determinazione? Ne riparliamo fra 5 milioni di anni. (S.M.) Un sogno irrealizzabile? No, basta volerlo Da diversi mesi, sulla nostra rivista ufficiale “Lion”, il direttore, Sirio Marcianò, ha lanciato una sfida, una provocazione a tutti i soci lions italiani: raccogliere 5 milioni di euro per poter realizzare un service significativo sul territorio nazionale, un service che tenda a valorizzare la nostra associazione, la nostra immagine e il nostro impegno per la comunità.

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gli italiani”

E’ una proposta che, di primo acchito, potrebbe lasciarci indifferenti o far nascere opinioni contraddittorie, che, comunque, ci offre la possibilità, per chi lo volesse, di esprimere il proprio giudizio in merito ed incentivare la discussione ed il confronto fra i soci Lions. Sul fatto che il LCI, in Italia, abbia bisogno di visibilità, credo che nessuno di noi abbia da eccepire; per tanto tempo, forse troppo, siamo stati considerati un’élite, un gruppo di persone che si impegnava a realizzare il restauro di un quadro, di un capitello romanico o la pubblicazione di un libro di storia locale, iniziative pregevoli e di grande valore culturale, ma che, oggi, non sono più sufficienti a rispondere ai nuovi bisogni che la comunità manifesta. Dobbiamo, quindi, uscire allo scoperto, vivere in mezzo alla gente ed ascoltarla. L’attuale situazione economico-sociale ci chiede altro e noi dobbiamo essere in grado di far fronte alle necessità contingenti. Solo in questo modo, potremmo “vivere il territorio” e sentirci parte attiva in una società sempre più chiusa in se stessa. Apriamoci, dunque, al prossimo e la proposta di Sirio Marcianò si pone su questa linea. Sono passati più di 60 anni dalla costituzione del primo Lions club italiano - Milano 1951 - ed è ora di ripensare al nostro ruolo e alla nostra azione nella comunità, di iniziare ad agire con più efficacia e con metodi più operativi. Non è più tempo di ricercare il “superfluo” quando ci sono, purtroppo, interventi più urgenti ed inderogabili a cui rispondere: c’è gente che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, che non sa come pagare le bollette, che, esasperata, si toglie la vita. Ed è di questo che, ora, dobbiamo farci carico aiutando le istituzioni locali e nazionali ad intervenire suggerendo soluzioni. Se riuscissimo a metterci d’accordo accettando la provocazione del direttore della rivista “Lion”, potremmo fare molto sia per la collettività che per la nostra associazione. Non ha importanza, almeno per ora, quale sarà il service prescelto, ma va sostenuta e caldeggiata l’idea di fare qualcosa “di eclatante, di interesse generale e di grande impatto e visibilità”. Proposte interessanti non mancano, ma è necessario, innanzi tutto, conoscere il pensiero dei soci su questa iniziativa. Dobbiamo investire su di noi. Abbiamo la capacità, l’intelligenza, le professionalità e le potenzialità che ci permettono di realizzare progetti affascinanti e, quindi, non abbiamo paura di perseguire o vagheggiare “sogni impossibili”. I nostri club sono ricchi di uomini e donne speciali, che non si perdono d’animo di fronte alle difficoltà, che sanno gestire situazioni complicate e delicate e che dedicano al prossimo molto del loro tempo libero. Sfruttiamo queste conoscenze e competenze al di fuori del territorio legato al nostro club e diamo alla nostra associazione un respiro, un orizzonte ed una visibilità più ampia e concreta a livello nazionale con un progetto ambizioso ed importante che rispecchi la nostra forza, il nostro coraggio e la nostra abilità organizzativa. Vogliamo provarci? “Siamo noi i lions - ci ricorda il direttore della rivista “Lion” - e soltanto noi dobbiamo decidere quale sarà il nostro futuro. I club aderenti al progetto non devono versare nulla, ma accantonare, nel giro di alcuni anni,


“I Lions italiani

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la somma che verrà bonificata successivamente solo ed esclusivamente se il service rispecchierà le caratteristiche delle premesse e se ci saranno le condizioni per portarlo a termine. Nessuna cambiale in bianco, quindi, ma un sì o un no per contarci e per dimostrare, se prevarranno i sì, a tutti noi e a chi è là fuori, che i lions ci sono e fanno sul serio; ma, ricordiamoci che, una volta entrati nel sogno, non si può più tornare indietro. Non sarebbe da Lions…”. Ernesto Zeppa Lions Club Valdobbiadene Quartiero del Piave Non hanno aderito Canonica Lambro (Ib1) • Castello di Serravalle Bononia (Tb) • Piombino (L). Hanno aderito personalmente Noemi Arnoldi, Giulietta Bascioni Brattini (IPDG), Vincenzo Benza, Ermanno Bocchini (PID), Franca Bortolamasi, Ciro Burattino (PDG), Ada Carabba, Amelia Casnici (IPDG), Mario Castellaneta (VDG), Eleonora d’Incicco, Carla Di Stefano (PDG), Bruno Fogliatto (PDG), Serenella Fonsato, Giovanni Gambino, Cecilia Gattullo, Ada Girolamini, Carmine Grimaldi, Danilo Guerini Rocco (IPDG), Antonio Laurenzano, Francesco Libretti, Camilla Mangiarotti, Sirio Marcianò (DRTL), Gianfranco Nassisi, Antonio Pagani, Giuseppe Pajardi (PCC), Maria Pia Pascazio Carabba, Vito Percoco, Roberto Perino, Bruno Peruffo, Mariapia Saggese, Enrico Scarano, Mario Tesio, Ermanno Turletti (PDG). 5 milioni di euro è un progetto che, comunque vada a finire, avrebbe il merito di aver fatto capire a migliaia di soci quanto sia determinante per il lionismo italiano mettersi insieme per raggiungere un “qualcosa” di veramente importante per migliaia di persone più sfortunate di noi. Perché è determinante mettersi insieme? Perché unire le forze significa rinunciare alla frammentazione delle risorse. Significa anche dare il giusto valore all’associazione e l’orgoglio dell’appartenenza ai soci. Significa far capire ai club che non è a rischio la loro autonomia, ma è in atto una valorizzazione del lionismo. Quale sarà l’iniziativa non ha importanza... E’ importante la portata dell’evento. Mai, in 62 anni di storia lionistica, è stato realizzato in Italia un service di così vasta portata. E un service così significativo non solo motiverebbe, rendendoli fieri e orgogliosi di essere lions, ma colpirebbe favorevolmente l’opinione pubblica, dando - di fatto - la giusta immagine di una associazione che meriterebbe già da tempo più considerazione da parte delle istituzioni e da chi ci conosce poco o male. E’ importante investire in noi stessi e nella nostra immagine. Perché al lionismo italiano manca un “qualcosa” che sappia “sbalordire” all’interno e all’esterno dell’associazione. Per un lionismo compatto, trovare 5 milioni di euro, sarebbe facilissimo e quella compattezza attirerebbe l’attenzione delle istituzioni, dei media e degli sponsor. Ovviamente, l’iniziativa potrebbe finire Bene! Se ci sarà

gli italiani”

l’adesione dei club. Male! Se i club decidessero di non aderire. Un insuccesso mortificherebbe soltanto il lionismo, ma non creerebbe danni. Le proposte... La più attuale è quella del “microcredito per gli italiani”. Potremmo finanziare 5.000 artigiani, agricoltori, famiglie, giovani, anziani. Ogni club dovrà trovare 4 o 5 “soggetti” in stato di bisogno economico ai quali i lions affideranno cifre variabili dai 1.000 ai 3.000 euro. Potremmo anche “Creare impresa per i giovani” e le giovani coppie, cioè dare un supporto finanziario alle imprese create dai giovani. Oppure distribuire “Un defibrillatore in ogni angolo”. La “morte improvvisa” colpisce in Italia 70.000 persone all’anno. L’ampia distribuzione di defibrillatori di facile utilizzo in aree ad elevata densità di persone, potrebbe contribuire a salvare un numero significativo di giovani, anziani, uomini e donne colpiti da improvviso arresto cardiaco. Possiamo perfino “Agire per la cultura”. Ristrutturare monumenti significativi per il nostro Paese... Sono a rischio Pompei, l’arena di Verona, le guglie del Duomo, la Valle dei Templi... Potremmo infine, come ha suggerito un club milanese, riscoprire “I mestieri che nessuno vuole fare” o combattere l’Alzhaimer. Il lionismo è forte e può vincere qualsiasi battaglia solo se utilizza tutti i mezzi di cui dispone.

I primi sponsor del progetto Unione Italiani Lions Golfisti Caro direttore, il Consiglio della UILG - Unione Italiana Lions Golfisti - ha deliberato di aderire alla “provocazione” circa la realizzazione di un service nazionale che coinvolga, per la prima volta, tutti i Lions Club italiani. Speriamo che dopo il lungo dibattito, si passi alla realizzazione del service che dimostrerebbe, finalmente, “uno spirito di corpo e l’orgoglio di appartenenza” alla nostra Associazione. Spero che la tua iniziativa possa risvegliare dei motivi, oggi un po’ sopiti, per non allontanarsi dalla nostra Associazione. I più cari saluti. Piero Spaini Presidente Unione Italiana Lions Golfisti

Lions Tennis Trophy Il Comitato Organizzatore del Lions Tennis Trophy, un’iniziativa che tiene uniti i 4 Distretti dell’ex Ib da più di un quarto di secolo e che ha distribuito in 26 anni circa mezzo milione di euro ad associazioni lionistiche e non, ha accolto l’invito della rivista “Lion” a proposito dei 5 milioni di euro. Pertanto, ritenendo importante per il futuro del lionismo una inizativa che vede tutti i lions del nostro MD uniti a livello nazionale per un service tutto italiano, il comitato decide all’unanimità di diventare “sponsor” dell’iniziativa nei limiti economici decisi dal comitato stesso.

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Visti da dentro

I principi ispiratori del lionismo Di Sergio Maggi * Quarta parte L’era progressista - Negli Stati Uniti, patria dell’individualismo selvaggio e dello stato minimo, a fronte di una finanza che aveva esteso il suo controllo tentacolare sulla macchina politica locale e federale, nacque, tra il 1800 ed il 1900, un movimento definito progressista che pose in dubbio il paradigma antistatalista e liberale che fino a quel momento aveva ispirato l’economia americana. Il progressismo negli Stati Uniti fu un grande movimento di riforma che raggiunse il suo apice agli inizi del XX secolo (1901-1917) durante le presidenze di Theodore Roosvelt e di Woodrow Wilson. Esso affrontò i problemi di una società dove, secondo il teorico del darwinismo sociale, William Graham Sumner, ciascun individuo competeva con l’altro per prevalere in un contesto economico che si sviluppò in maniera impetuosa, affrancato dai controlli federali e trascurando i fondamenti della giustizia sociale. La stessa politica appariva inerme di fronte allo strapotere dei trust, per cui occorreva che si concretizzasse una riforma voluta fortemente dalla classe media ed in particolare da un gruppo di intellettuali, in risposta al disagio sociale conseguente al vasto cambiamento provocato dalla modernizzazione, ed allo smisurato fenomeno della corruzione all’interno della politica americana. I progressisti americani furono un importante gruppo di pressione che unì riformatori di estrazione ideologica e culturale diversa come il sociologo Ross, i filosofi John Dewey e William James, politici repubblicani come Theodore Roosevelt e William Howard Taft e democratici come Woodrow Wilson. Benjamin De Witt, nel libro “The Progressive Movement”, individuò tre diverse tendenze riformatrici , già presenti negli anni precedenti nei primi fermenti riformatori che avevano contrassegnato la società americana ed espressi da alcuni industriali e dalle Chiese evangeliche. La prima di queste tendenze era espressione della volontà degli uomini migliori di tutti i partiti i quali sostenevano l’abolizione di “ogni tipo di influenza corrotta o legata a interessi particolari o di minoranze” all’interno del governo federale, statale e locale. La seconda tendenza consisteva nel prevedere alcuni mutamenti nella struttura e nel metodo di governo tale da permettere la possibilità di un ampio controllo. La terza ten-

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denza originava dalla convinzione che il governo avesse compiti ridotti e che, pertanto, essi dovessero essere amplificati e finalizzati per alleviare i disagi economici e sociali. I principali fondamenti del movimento progressista furono, quindi, incentrati sul bisogno di efficienza in tutti i settori sociali. Le più importanti realizzazioni furono: • L’intervento dello stato federale nell’economia al fine di regolamentarla (nasce la Food and Drug Administration e la Federal Reserve). • La lotta alla corruzione politica e al potere dei trust. • L’eliminazione degli sprechi, dell’inefficienza e del disordine nella gestione delle risorse pubbliche. • La tutela ambientale. • La promozione del benessere generale e quindi la prevalenza degli interessi pubblici su quelle individuali. • La concessione del voto alle donne. • Lo sviluppo dell’istruzione. • L’elezione diretta dei senatori. In sintesi, senza entrare nei dettagli, queste trasformazioni economico-finanziarie e socio-politiche che caratterizzarono l’azione di riforma della politica progressista, indubbiamente costituirono la base per la nascita di uno stato moderno. Ciò che è importante rilevare, però, è che tale movimento non fu il riflesso della ventata ideologica socialista che ormai soffiava sull’Europa, ma fu piuttosto espressione di un recupero di quei valori sociali propri delle Chiese protestanti evangeliche, che in quel momento storico si inverarono nel movimento del “Cristianesimo sociale” definito in seguito “Social Gospel” (Vangelo sociale). Sin dagli inizi del 1800 tale movimento fu una risposta alla rapida urbanizzazione, alla industrializzazione ed alla immigrazione di massa. I pastori protestanti si interessarono sia ad assicurare la giustizia sociale per i poveri, sia a diffondere il messaggio della Chiesa protestante nelle città, dove la Chiesa cattolica romana era particolarmente popolare presso la enorme popolazione degli immigrati. La finalità di questo movimento fu quella di applicare l’etica cristiana ai problemi sociali e, pertanto, quello di creare una società democratica equa, tale da garantire il miglioramento delle condizioni sociali e l’acquisizione dei diritti civili e politici. Una delle personalità di spicco di questo movimento fu Jane Adams, scrittrice, pacifista, premio Nobel per la Pace nel 1931 che fondò a Chicago “Il Social Settlement Hull House”, sorta di comunità che accoglieva, assisteva ed avviava al lavoro gli immigrati e gli emarginati dei sobborghi industriali. Lo scrittore inglese G. K. Chesterton, alla fine del 19° secolo, aveva definito gli Stati Uniti “una nazione con l’anima di una chiesa”. *Direttore Internazionale 2004-2006.


multidistretto I Lions per il terremoto in Emilia... la biblioteca di Finale Sarà un’opera di grande impatto, bellissimo esempio di collaborazione fra un’Amministrazione Pubblica e un’Associazione di Servizio. La biblioteca sarà intitolata ai Lions e la nuova strada antistante le scuole sarà intitolata a Melvin Jones. Di Antonio Bolognesi *

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in dalle prime riunioni del Consiglio dei Governatori di questa annata si è deciso di fare un intervento unitario del Multidistretto in favore delle popolazioni emiliane colpite dal terribile terremoto del 20 e 29 maggio 2012: fra tutte le possibilità, ed erano davvero tante, si è scelto di operare in favore delle scuole, fondamentale elemento di crescita sociale e culturale e, purtroppo, in gran parte diventate definitivamente inagibili. Dopo aver analizzato diverse opzioni ci siamo orientati alla ricostruzione della Biblioteca delle Scuole Secondarie di Finale Emilia, anche in omaggio al Service Internazionale per la lotta all’analfabetismo, proposto quest’anno del Presidente Internazionale Wayne Madden. Nei mesi scorsi il progetto ha subito diverse trasformazioni per adeguarsi alle necessità che via via si venivano definendo, e ora è completo, così come si vede nel disegno prospettico pubblicato in questa pagina. La nuova scuola sarà una struttura prefabbricata, non provvisoria ma di qualità, destinata a durare nel tempo come altre che si stanno o sono già state costruite nella zona, inserita nell’area verde del nuovo Polo scolastico che comprenderà anche le scuole primarie, la palestra e la nuova sede del Comune. Sarà un edificio di due piani, con 15 aule di studio, diversi laboratori e un’Aula Magna che servirà anche come sede di incontri e convegni. La nostra biblioteca sarà integrata nella struttura della scuola, ma se ne staccherà dal punto di vista architettonico, mantenendo quindi una notevole visibilità; nel disegno è la zona centrale, al piano superiore, sopra al portico di ingresso della scuola stessa, chiusa da un’ampia vetrata esposta a nord, che garantisce una lumino-

sità uniforme in tutte le ore del giorno. L’accesso sarà indipendente, in modo che possa essere fruibile dai cittadini anche in momenti diversi da quelli di apertura della scuola. La sala principale avrà una superficie utile di circa 190 mq e ospiterà le scansie per i libri, gli espositori per le riviste e una serie di tavoli dotati di computer; ci sarà inoltre una postazione per il bibliotecario e servizi igienici adatti anche per portatori di handicap. L’accesso sarà garantito da una rampa di scale e da un ascensore che, al piano inferiore, si apriranno su un andito accessibile dall’esterno anche quando la scuola è chiusa. D’accordo col Comune di Finale Emilia la biblioteca sarà intitolata ai Lions e la nuova strada antistante le scuole sarà intitolata a Melvin Jones. Il costo a nostro carico, per la parte muraria, sarà di 270.000 euro, su un costo globale della scuola che supererà i 3,5 milioni. A questo si devono aggiungere gli arredi e le attrezzature interne, che verranno definiti in seguito, ma che avranno un costo prevedibile di altri 20 o 30.000 euro. Il programma di lavoro prevede di assegnare l’appalto alla ditta costruttrice entro maggio; la costruzione vera e propria richiederà circa un anno e garantirà la disponibilità della scuola completa per l’inizio delle lezioni nel settembre 2014. Il risultato sarà un’opera di grande impatto, bellissimo esempio di collaborazione fra un’Amministrazione Pubblica e un’Associazione di Servizio con un grande cuore e capace di stupende operazioni benefiche. Voglio ricordare che questa non è la sola iniziativa dei Lions: abbiamo fatto e stiamo facendo anche altro. Con i contributi dei suoi club il Distretto 108 Tb sta portando avanti un’altra operazione rivolta alle scuole: la

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Il progetto è stato realizzato da Albert Ortner, architetto con studio a Bolzano e PDG del Distretto 108 Ta1.

ricostruzione di laboratori scolastici, di diverso tipo, presso scuole distribuite in tutta la zona colpita, nelle provincie di Ferrara, Modena e Reggio e, con i proventi del 5xmille del 2009, ha impegnato 41.000 euro per la costruzione di un laboratorio scientifico di ricerca presso il Liceo di Cento e la locale sede dell’Università di Ferrara. Se a tutto questo aggiungiamo gli interventi che molti

club e amici, anche stranieri, hanno fatto direttamente sul territorio supereremo sicuramente i 500.000 euro, solo in un anno: un risultato di cui i Lions italiani possono andare veramente orgogliosi! *Governatore del Distretto 108 Tb e delegato dal Consiglio dei Governatori alle attività di servizio, Onlus, ONG e Alert Team.

Concerto a Finale Emilia... per i terremotati

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ecentemente si è tenuto nel teatro tenda di Finale Emilia per iniziativa del locale Lions Club un concerto presentato dalla Young Musicians European Orchestra (Orchestra dei Giovani Europei). Come è noto, il Distretto 108 Tb, con il contributo dei Distretti italiani, ha l’obiettivo di costruire la biblioteca del nuovo polo scolastico di Finale Emilia ed alcuni laboratori scolastici per le scuole dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto. I Lions Club Bondeno, Finale Emilia e Crevalcore hanno sponsorizzato la manifestazione. E’ intervenuto il 1° Vice Governatore del Distretto 108 Tb Fernanda Paganelli la quale ha ricordato alle autorità presenti, gli impegni assunti dal Multidistretto 108 in favore dei paesi terremotati.

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L’organico dell’orchestra, diretta dal Maestro Paolo Olmi, varia dai 20 ai 100 elementi a seconda del repertorio eseguito e vi prendono parte giovani musicisti di diverse nazionalità.


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I Lions e l’universo femminile Le donne e l’associazionismo: dall’impegno filantropico all’impegno nella società civile. Un convegno ricco di spunti di dibattito sul futuro delle donne nell’associazione e nella società, svoltosi il 6 aprile a Napoli, nella incantevole cornice del Museo Diocesano. Di Titta Parisi *

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opo l’essenziale introduzione del PCC Gabriele Sabatosanti, con la proposta del superamento delle quote di genere, attraverso la qualità del lavoro associazionistico comune, e la suggestiva metafora delle sirene, figure mitologiche, con cui, da sempre, si rappresenta il melodioso e seducente richiamo femminile, ma anche la città di Napoli, del Governatore Gianfranco Sava, siamo entrati nel vivo dei lavori, con la accurata relazione del Direttore Internazionale Claudette Cornet che, dopo averci fornito i dati emersi da una ricerca internazionale sulla presenza e sull’indice di incremento delle donne nei club Lions, ha invitato i soci e tutti i presenti a riflettere sulle reali e concrete possibilità, nel rispetto delle identità culturali e associazionistiche, di crescita del contributo femminile. La risposta dei relatori, rappresentanti del mondo della politica, della cultura, delle istituzioni, dei lions è stata immediata e vivace. L’onorevole Margherita Boniver, forte della sua esperienza di promozione dei diritti umani nella politica estera del nostro paese, ha affermato che i diritti delle donne sono parte integrante e fondamentale dei diritti umani e universali e, soffermandosi, in particolare, sul tema della pace e della sicurezza, ha sottolineato il ruolo determinante che le donne possono e devono avere nel processo di pace, attraverso il loro pieno coin-

volgimento nella ricostruzione delle istituzioni e della società. L’ambasciatore del Mozambico in Italia, Sua Eccellenza Carla Luis Mucavi, ha ulteriormente ribadito il concetto, portando l’esempio dell’Africa “paese di fatto tenuto in piedi dalle donne”, le quali, però, sono al tempo stesso, una straordinaria risorsa, ma anche il soggetto più penalizzato ed esposto a difficoltà, ingiustizie e sofferenze, auspicando che l’incontro sul femminile dei club Lions, presenti anche nel suo paese, possa diventare veicolo di una cultura che oltrepassi stereotipi e pregiudizi. L’onorevole Livia Turco, in qualità di Presidente della Fondazione Nilde Iotti, ha sottolineato la felice coincidenza della scelta di questo tema, da parte dell’Associazione Lions, con l’epoca in cui viviamo, che rappresenta il tempo della responsabilità politica e, per questo, deve diventare il tempo delle donne, in quanto, immersi, come siamo, in una profonda crisi del politico, direttamente legata allo smarrimento dell’autorità maschile, “non ci sono più consentite scorciatoie e le donne devono sentire la determinazione e l’umiltà di esserci e di misurasi con le sfide difficili del nostro tempo in cui, promuovere il bene comune, richiede la capacità reale di mettersi al servizio”. Per Fiorenza Taricone, docente di Storia dell’associa27


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zionismo femminile dell’Università di Cassino e Lazio meridionale, la questione femminile è sempre esistita, tanto che già, nella Venezia del ‘600, “certamente non un Paradiso delle donne”, sorsero le prime radicali formulazioni, in opposizione alla tesi dell’inferiorità

ontologica della donna nei confronti dell’uomo. “Storicizzare vuol dire, allora, mostrare che, in ogni epoca, le relazioni tra i generi sono state oggetto di analisi e di dispute e, oggi, più che mai, si rafforza la necessità di una nuova storiografia, per infrangere la nozione di

Perché le donne sono poche...

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el mio intervento al Convegno Nazionale “Le donne e l’associazionismo: dall’impegno filantropico all’impegno nella società civile” (Napoli 6 aprile) ho riportato sinteticamente e nei punti più rilevanti le risultanze di un sondaggio di opinione, condotto tra le socie del distretto 108 Yb Sicilia, sulle motivazioni della bassa percentuale della presenza femminile nel Lions e ho chiesto un suggerimento per incrementare tale presenza. Si parla tuttavia delle “vecchie” generazioni perché nei club formati da soci ex Leo o da soci giovani le percentuali tra i due sessi variano: a volte il 50%, a volte addirittura vi è una prevalenza femminile. Quindi, come nella società, anche nei Lions qualcosa sta cambiando. Ma questi club costituiscono ancora un’eccezione altrimenti non saremmo a questo convegno. Talune socie, inoltre, considerando pochi gli anni trascorsi da Taipei, non ritengono bassa la percentuale femminile. Una delle cause maggiormente rappresentate è la faticosa conciliazione tra impegno lionistico, carriera professionale e responsabilità familiare. Il che dimostra che all’interno della coppia la distribuzione dei compiti tra l’uomo e la donna è ancora sbilanciata. E però questa motivazione non vale per le affollate associazioni femminili come Fidapa, Soroptmist, Inner wheel, e le numerose altre di volontariato. Quale il perché, allora, della differenza? La maggioranza delle amiche interpellate fa risalire la causa all’ancora imperante maschilismo: “il Lions nato come maschile è ritenuto tuttora appannaggio maschile”. E se le donne sono poche, sono pochissime ai vertici più prestigiosi. D’altra parte molte donne assecondano tale “maschi-

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lismo” lionistico perché, così riportano i dati del sondaggio, le mogli preferiscono un ruolo di secondo piano. Da qui quella che io chiamo “la sindrome della gentil consorte”. Ma cito ancora: “La struttura Lions è maschilista non adatta alla forma mentis femminile che predilige più concretezza e meno conformismo”. Quindi le criticità sarebbero due: egemonia maschile da una parte e aspirazioni diverse delle donne dall’altra. Quali sono le soluzioni proposte per un incremento delle donne? “Creare stimoli che attraggano la sensibilità delle donne nei confronti di molte problematiche più vicine ai bisogni della gente, progetti che le coinvolgano in attività con un’incidenza maggiore nella società e dare loro ruoli di maggiore rilevanza verso progetti mirati e obiettivi ritenuti condivisamene utili”. Concludo. Il Lions agisce su due fronti, come i due profili del leone nel nostro logo: attraverso i service internazionali (sight first, progetto Italia per i Paesi nel bisogno, ecc.) e nel proprio territorio. Nel primo campo, non tutti i soci Lions (sia donne che uomini) possono essere coinvolti in maniera diretta. Quindi la partecipazione si limita nella maggioranza dei casi all’organizzazione di manifestazioni per la raccolta fondi e chi lavora in Africa, come chi vi parla, sa che il coinvolgimento è ben diverso nei due casi. Partecipare, invece, ad azioni che incidono veramente nella nostra realtà territoriale, in forma strutturata e contestualizzata, sicuramente avrebbe una forza attrattiva notevole ed è possibile per tutte: parlo di sussidiarietà, parlo di cittadinanza attiva. Cristina Grasso


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fissità e inserire, nella storia, un profondo dibattito che non investa solo i ruoli, le funzioni pubbliche e sociali degli individui, ma le loro sfere più intime, i loro affetti, le loro relazioni”. Gli interventi dei due rappresentanti istituzionali, Paolo Romano, Presidente del Consiglio della Regione Campania, e di Caterina Miraglia, Assessore regionale alla Cultura e alle Pari Opportunità, hanno, a loro volta, puntualizzato fermamente la necessità di dare forza al lavoro delle donne per lo sviluppo del territorio, evidenziando che, nel Sud, c’è una forte vitalità di imprenditoria femminile ed è fondamentale che la politica, attualmente anche in collaborazione con le associazioni, metta in campo ogni strumento per favorire le imprese esistenti e creare le condizioni per la nascita di nuove opportunità. E’ sembrato così, nel corso del pomeriggio, spontaneamente dipanarsi quel mistero dell’universo femminile che, nell’introduzione ai lavori, era apparso piuttosto inquietante e pericolosamente autoreferenziale per la società civile, ben rappresentata dagli interventi delle lions Anna Maria Ranzani, Cristina Grasso, Antonella Pantaleo, Patrizia Marini, Corinna Garibotto che, portando la loro esperienza nell’associazione dei club Lions, hanno sottolineato l’esigenza e la necessità, per le donne, di entrare a far parte della ”cabina di regia” nei diversi luoghi del collettivo, attraverso la pratica di un’etica, che, nelle pagine di questa rivista, è già stata definita etica della cura. Un percorso al femminile, libero finalmente dalla sua atavica connotazione sacrificale, che propone la centralità della relazione, aggiungendo, in questo modo, concretezza e sostanza alla più astratta logica della difesa dei diritti umani, sapientemente illustrata dal Past Direttore Internazionale Ermanno Bocchini, attraverso la descrizione della pratica della “cittadinanza umanitaria”, che vede uomini e donne uniti in un comune progetto di libertà dal bisogno. Allora, oseremmo dire, che questo mistero femminile,

arricchito dalle storie di ordinaria intraprendenza, descritte dai relatori, in cui emergono energie coscienti e altruistiche, indirizzate alla sostenibilità dei progetti, piuttosto che al loro patrocinio, può trovare carne e sostanza, nella costruzione di una “lobby del noi”, in cui le donne siano, non solo testimoni, come, in questi giorni, abbiamo potuto ascoltare dalle parole di Papa Francesco, ma anche artefici di una resurrezione dell’umanità che individui, nelle differenze, una risorsa che ci permetta di costruire, insieme, modelli di leadership, capaci ad esempio, di integrare l’ottica della diversità con quella dell’inclusione. Una qualità di leadership da cui, a nostro parere, ormai non possiamo più prescindere, perché la storia ci dice che ci siamo imbattuti nella necessità di valorizzare non solo le differenze di genere, ma quelle di etnia, di religione, di cultura, di generazione, sconfiggendo pregiudizi e rigidità mentali. Vogliamo costruire, insieme alle donne e agli uomini tutti, un mondo che somigli ad un quadro di Klimt, piuttosto che ad una tela di Arlecchino, in cui i colori non sono divisi tra loro in modo netto e definito, ma sono una sintesi di sfumature che produce armonia, per guardare al futuro e assumersi la responsabilità di contribuire insieme a ciò che sarà la società, la politica, la cultura, l’associazione dei Lions, che potrà, così, con il contributo di tutti, reinterpretare, alla luce delle categorie della differenza, dell’inclusione, della sostenibilità, il significato profondo del messaggio di Melvin Jones, sulla necessità, per affermare il senso stesso della nostro essere al mondo, di mettersi a disposizione di un progetto di servizio. *Commissione Sviluppo femminile e lionismo Distretto 108 Ya. Nelle foto sono riconoscibili il CC Gabriele Sabatosanti Scarpelli, il DG Gianfranco Sala, l’ID Claudette Cornet, il PID Ermanno Bocchini, l’ambasciatore del Mozambico Carla Luis Mucavi e l’On Margherita Boniver

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Guardiamo il mondo da sotto in su Utilizziamo gli scambi giovanili per diffondere la conoscenza del lionismo e per sollecitare l’ingresso dei ragazzi nei nostri Leo Club. Di Loris Baraldi*

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entre me ne stavo in Nuova Zelanda, per prestare servizio presso il Lions International Youth Camp Okataina organizzato dal Distretto 202 L, guardando il mondo “da sotto in su”, mi è balenata un’idea che per un anno ha frullato nella mia testa: “perchè non proviamo a capovolgere il concetto con cui offriamo ai ragazzi, ogni anno, l’attività scambi giovanili?”. Mi spiego meglio. Gli scambi giovanili della nostra associazione, nati nel lontano 1962, sono nati per offrire a figli di famiglie Lions e a Leo, l’opportunità di viaggiare facendo esperienze importanti nel loro processo di crescita. Negli anni poi l’attività si è evoluta, è cambiata, tanto che solo marginalmente il mondo Lions la utilizza. Pensate che, solamente il 6% dei ragazzi che ogni anno parte con questo service, è Leo e se includiamo anche i ragazzi che provengono da famiglie Lions, questa percentuale non va oltre il 10%. Cosa significa ciò? Una delle conclusioni può essere che non raccolga particolare attenzione tra i giovani che conoscono già la nostra associazione, oppure che il mondo esterno si è sempre più accorto di questo bellissimo strumento, tanto da utilizzarlo in modo prevalente rispetto agli stessi Lions. Voglio sposare questa seconda affermazione ed è qui che ritorna il mio pensiero: capovolgiamo il mondo! Utilizziamo gli scambi giovanili per diffondere la conoscenza del lionismo, sollecitando l’ingresso dei ragazzi nei nostri Leo Club. E’ dalla Nuova Zelanda che ho iniziato a lavorare in questa direzione e ho visto che funziona! Un grosso lavoro è stato fatto nelle scuole. Sollecitando dirigenti scolastici e insegnanti siamo riusciti ad inserire questa attività come complementare alle attività che la scuola offre. Un istituto ha addirittura inserito l’attività Lions nel POF (Piano Offerta Formativa). Una cosa però occorre mettere in chiaro: noi non vogliamo sostituirci alla scuola come insegnanti di lingue, ma vogliamo affiancarci per offrire ai ragazzi un’esperienza di vita con la quale l’utilizzo dell’inglese diventa lo strumento per potere comunicare con le famiglie e i ragazzi con cui verranno a contatto, di conseguenza uno strumento formidabile per “improve the language”. Grazie ad un club che ha preso a cuore la vicenda, abbiamo lanciato un concorso con un tema da svolgere in inglese il cui premio finale consisteva nella partecipazione al programma scambi giovanili completamente gratis; vitto e alloggio nel paese di destinazione sono già offerti dalle famiglie ospitanti e dall’associa30

zione mentre il viaggio, solitamente a carico dei partecipanti, veniva coperto dal club. Per illustrare il concorso la scuola ci ha organizzato un incontro con i ragazzi e le loro famiglie. Abbiamo illustrato le caratteristiche dell’attività, ma, ovviamente, dovendo convincere le famiglie a chi affidavano i propri figli, abbiamo dovuto dire chi siamo, cosa facciamo, quali sono gli scopi della nostra associazione, ma, soprattutto, abbiamo informato i ragazzi e le loro famiglie che esistono i Leo, ragazzi come loro che fanno dei principi lionistici un riferimento nelle azioni, nei comportamenti, nel processo di crescita. Ad inizio aprile nasce il Leo Club Porretta Terme e sapete qual è stata la scintilla che ha portato a questo evento così importante? I ragazzi leader del gruppo sono ragazzi che sono andati all’estero con gli scambi giovanili. Hanno conosciuto l’associazione, ne hanno condiviso i valori, hanno visto che in giro per il mondo ci sono persone che si comportano allo stesso modo, hanno toccato con mano che vivere gomito a gomito con un ragazzo di colore, un buddista, un ragazzo con gli occhi a mandorla, un ragazzo che non mangia carne di maiale è possibile, è facile! Si sono confrontati, hanno discusso e conosciuto l’organizzazione sociale di un altro paese, hanno cercato di capire convincimenti politici e dogmi religiosi diversi e si sono convinti che convivere si può, che è importante la tolleranza e il rispetto. Tutto è venuto quasi da se! “Perchè non realizziamo anche noi un Leo Club?”. Detto fatto. Attorno a questi ragazzi si è coagulato un gruppo di altri giovani con le stesse sensibilità. Il Lions club sponsor è stato ben lieto di accompagnarli nel percorso realizzativo e ora questi Leo sono una realtà! Un altro Leo Club speriamo possa vedere la luce all’ini-

zio del prossimo anno lionistico in una città diversa e un seme è stato gettato quest’anno in una terza comunità. Occorre lavorare tanto, avere tanta pazienza, non credere che i risultati possano arrivare in tempi rapidi, occorre non lasciarsi scoraggiare dagli insuccessi. Però affrontare le cose da un’altra angolazione forse ci può aiutare. Guardiamo il mondo da sotto in su! *Youth Camp & Exchange Chairperson District 108 Tb Italy.


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Il “Campo Italia” e il territorio Rinforzare sul territorio il significato della “cultura” degli scambi giovanili, come occasione di crescita... Di Elena Albertini

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ll’interno dei molteplici piani organizzativi del “Campo Italia”, vedi comunicazione, logistica, programmazione, sostenibilità economica e trasporti, uno è emerso essere il piano unificatore della strategia operativa: creare sinergia con il territorio. Questo in primo luogo per veicolare nei luoghi geo-politici toccati dal “Campo Italia” il messaggio di pace e solidarietà fra i popoli che sta alla base dello scambio internazionale giovanile Lions. Non trasformare, cioè, una straordinaria occasione di crescita umana in senso ampio, in una semplice “presenza fisica” di 45 ragazzi che “abitano un territorio” come ospiti di superficie, non incidendo in alcun modo sulla realtà del luogo che li ospita. Gadamer ci insegna che una esperienza è tale se cambia in senso profondo e indelebile una vita, se, nel nostro caso, un viaggio in una terra straniera non lascia nel viandante e in chi lo accoglie una traccia capace di modificare il modo di pensare e di essere dei soggetti interessati. In altri termini affinché il “Campo Italia” diventi, come vogliamo, una tappa formativa per i ragazzi e per quanti verranno a contatto con loro, crediamo fondamentale creare le premesse di una sinergia costruttiva ed educativa che faccia comprendere alle istituzione, alle famiglie, ai ragazzi, agli operatori economici,

agli stessi soci lions che accogliere 45 ragazzi è prima di tutto “fare cultura” perché è diventare testimoni e produttori di una apertura al dialogo con il diverso in grado di attivare nuove categorie interpretative della realtà in tutti i soggetti interessati. Questo al fine di rinforzare sul territorio il significato della “cultura” degli scambi giovanili, che nulla ha a che fare con il puro turismo essendo una occasione preziosa di crescita a patto che sia vissuta e interpretata come “produzione di valore”, vedi solidarietà, rispetto, amicizia fra persone provenienti da paesi diversi. E’ una sfida che abbiamo raccolto e che tentiamo di attualizzare, prestando massima attenzione alle istituzioni che per loro essenza sono preposte al messaggio formativo: le scuole. In questa ottica abbiamo contattato il Liceo artistico “F. Depero” di Rovereto al fine di trovare un “logo” identificativo in grado di caratterizzare il senso dello scambio. L’immediata e convinta risposta della scuola si è concretizzata nel progetto di indire un bando di concorso rivolto agli studenti delle proprie classi terze che abbiano compiuto 17 anni entro il 30 giugno 2013. La scelta risponde al nostro preciso criterio operativo lionistico di apertura ad una realtà scolastica che nel suo progetto formativo pone in primo piano l’attivazione di qualificanti momenti di collaborazione con il territorio al fine di valorizzare eccellenze di merito e sviluppare competenze in termini di conoscenze trasversali. Interlocutore quanto mai prezioso per “Campo Italia”, quale ponte fra due mondi, il mondo Lions e il mondo della scuola abbisognanti entrambi di trovare punti di contatto e di condivisione onde ottimizzare e potenziare risorse e sinergie espresse e latenti.

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Acqua per la vita… e la protezione dell’ambiente Il Lions International ha lanciato in tutto il mondo la campagna “Proteggere l’ambiente”, scegliendo il mese di aprile per la concomitanza con la giornata mondiale della terra o Earth Day che si celebra il 22 aprile di ogni anno. Un concorso scolastico presso tutti i licei di Genova. Di Piero Manuelli

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lions italiani che seguono i principali programmi internazionali sul sito www.lionsclubs.org della nostra associazione, potranno leggere testualmente, sotto il titolo di Campagna di servizio globale “Proteggere l’Ambiente”, il seguente messaggio... “L’ambiente costituisce una delle principali preoccupazioni per comunità e persone in tutto il mondo: secondo il programma a favore dell’ambiente delle Nazioni Unite, solo il 20% della popolazione ha accesso all’acqua potabile; l’acqua non potabile causa più vittime di tutte le forme di violenza, inclusa la guerra; solamente nel corso dell’ultimo secolo, il mondo ha perso oltre l’80 percento delle foreste originarie che assorbono le emissioni di biossido di carbonio, causa del riscaldamento globale. Nel corso della speciale campagna di servizio “Proteggere l’ambiente” i Lions hanno l’opportunità di enfatizzare l’importanza dell’ambiente e mostrare la forza della nostra rete mondiale”. La nostra ”Lions Acqua per la Vita MD 108 Onlus”, che ha come principale obiettivo statutario la tutela dell’ambiente e delle risorse idriche mondiali, ha aderito all’invito della nostra sede centrale di Oak Brook scegliendo, per l’adesione alla sopramenzionata Campagna di servizio globale “Proteggere l’ambiente”, una delle 20 idee suggerite: “Organizzazione e realizzazione di un concorso scolastico presso tutti i licei del Comune di Genova, per incoraggiare gli studenti a

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presentare soluzioni creative per risolvere i problemi legati alla tutela dell’ambiente”. Il tema di studio del concorso è il seguente: “Tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile: una sfida epocale per la salvaguardia del nostro pianeta”. Soci qualificati della nostra “Acqua per la Vita” hanno visitato tutti i licei ed istituti superiori del Comune di Genova con conferenze e dibattiti con gli studenti, al fine di prepararli sul tema oggetto del concorso. In tale occasione sono stati proiettati, secondo l’indirizzo scolastico dei diversi licei, due documentari, da noi realizzati, dal titolo “La famiglia carbonio” e “Water Today”, che hanno aggiornato gli studenti sulla reale situazione mondiale relativa alle problematiche ambientali e sulla salute del nostro pianeta terra. Il concorso, sviluppato dai licei genovesi con la produzione di oltre 400 elaborati, ridotti in selezione a soli 24, comprendeva anche la proposta di uno slogan a favore della tutela dell’acqua, come bene comune primario dell’umanità. Il migliore slogan prodotto e premiato è stato il seguente... “Acqua Bene Comune: l’ABC da non dimenticare”(Ilaria Santolin del Liceo Grazia Deledda). Non a caso, vincitrici delle 4 borse di studio, sono state 4 giovani studentesse dei licei di Genova: Federica Cosso (ISS Einaudi) 1ª classificata, Ilaria Santolin (Liceo Grazia Deledda) 2ª classificata, Benedetta Pasteur (Liceo Colombo) 3ª classificata, Arianna Fecit (Liceo Doria) 4ª classificata. Tutte giovani donne le vincitrici. Ancora una volta rimane dimostrata l’importanza dell’elemento femminile per la crescita e lo sviluppo del nostro Lions Clubs International Association. La premiazione è avvenuta, alla presenza delle maggiori autorità cittadine, della stampa e delle emittenti televisive cittadine, nella prestigiosa sala di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del comune di Genova. Il filmato completo della cerimonia di premiazione è a disposizione gratuita di ogni lions italiano che ne faccia richiesta e la versione Youtube è visibile sul nostro sito web: www.acquavitalions.org. Arrivederci al prossimo nostro evento, come sempre, costruito per la gente tra la gente.


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La So.San in Marocco

I numeri… dei lions

Siglato un accordo di collaborazione tra i Lions della Solidarietà Sanitaria (So.San.), l’Associazione italomarocchina A.A.S.O.S. e il governo del Marocco.Di Manuela Guarnieri

La Banca degli occhi Lions

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iovedì 18 Aprile nella affollata Sala del Governatorato di Khouribga è stato siglato un importante accordo di solidarietà sanitaria fra il delegato del Ministro della Salute del Marocco e la So.San.. La scelta di operare in Marocco nasce su indicazione del Lions Club di Teramo, che già da alcuni anni aiuta l’Associazione di Assistenza sanitaria e Affari Sociali Italo-Marocchina A.A.S.O.S., presieduta da Dakraoui Bovazza. Nell’intento di operare direttamente con concrete azioni sanitarie il presidente So.San Salvatore Trigona si è reso subito disponibile a partecipare attraverso la So.San. e l’accordo prevede l’invio di medici che opereranno presso la struttura sanitaria di Khourigba, coadiuvando i colleghi marocchini nell’intento di migliorare le difficili condizioni sanitarie della regione. Alla sigla dell’accordo erano presenti il Prefetto della Provincia, il Delegato del Ministero della Salute in rappresentanza del Ministro, il Vice Console d’Italia e numerose autorità locali. Il Prefetto è intervenuto elogiando l’accordo e auspicando una proficua collaborazione tra i Lions della So.San. e il Governo del Marocco. Con questa missione la “Solidarietà Sanitaria Onlus” amplia ulteriormente la sua presenza internazionale a favore di popolazioni particolarmente disagiate nel campo della sanità.

Cos’è una banca degli occhi? Una banca degli occhi svolge preziose funzioni che supportano le procedure salvavita, raccogliendo e conservando tessuti oculari sani per i trapianti di cornea e per la ricerca. Inoltre, raccolgono, esaminano, conservano e distribuiscono tessuto oculare umano utilizzato per restituire la vista, per la ricerca e per la formazione. Nel 1925, nel corso della Convention Internazionale di Cedar Point (Ohio-Usa), Helen Keller, una donna cieca e sorda sin dall’infanzia, propose ai Lions di diventare “Cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”. I Lions accolsero la sfida. Helen Keller, nata il 27 giugno 1880 in Alabama, a 18 mesi di età contrasse una febbre che la rese cieca e muta. All’età di sei anni fu iscritta ad una scuola per non vedenti dove apprese il linguaggio dei segni ed il braille. Proseguì gli studi frequentando i vari livelli scolastici fino al conseguimento, all’età di 24 anni, della laurea con lode in arte. Morì il 1° giugno 1968. L’opera commemorativa più significativa è il busto della Keller sulla cui targa sono incise le parole ”Sono la vostra opportunità”. Il Consiglio d’amministrazione Internazionale (Board) nel 1971 proclamò il 1° giugno “Giornata Helen Keller”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità 153 milioni di persone hanno problemi di rifrazione non corretti (miopia, presbiopia e astigmatismo). Questi problemi, se tempestivamente diagnosticati, sono facilmente risolvibili con lenti correttive. Tra le varie attività svolte dai lions in difesa della vista quella relativa alla Banca degli occhi è tra le più diffuse. Ogni anno, nel mondo, vengono eseguiti circa 30.000 trapianti di cornea dei quali oltre la metà provenienti dalle 73 Banche degli occhi Lions presenti in 12 Paesi. A supporto di questa attività i Lions hanno realizzato 18 Centri Lions di raccolta e riciclaggio di occhiali usati, attraverso i quali sono stati distribuiti oltre 100.000 paia di occhiali dando a migliaia di persone la possibilità di leggere, studiare, gestire le attività quotidiane e guadagnarsi da vivere. Da quando è stato avviato il programma Sigth First (1990) i Lions stanno investendo nel mondo 415 milioni di dollari. In Italia il progetto per la Fondazione della Banca degli occhi “Melvin Jones”, promosso dal PDG GWA Enrico Mussini, fu approvato all’unanimità il 28 settembre 1996 al Congresso del Distretto 108 Ia2 e convalidato ufficialmente dalla Sede Centrale il 6 maggio 1997. Quella italiana è la prima Banca degli occhi lions realizzata in Europa. La personalità giuridica della Fondazione è stata riconosciuta dal Ministero della Sanità con Decreto del 15 luglio 1998. La fondazione è sostenuta da contributi Lions, contributi da Enti territoriali e da donazioni. La LCIF, il 30 luglio 1998, ha erogato un contributo una tantum di 59.196 dollari. Il 28 novembre 1998, con atto notarile, venne costituita l’Associazione Amici della Banca degli occhi Melvin Jones della quale possono farvi parte le persone fisiche, le aziende, le persone giuridiche, gli enti e le associazioni. Attualmente è Presidente Santo Durelli e Segretario Renzo Bachi. Il Centro italiano Lions per la raccolta degli occhiali usati nel gennaio dell 2004 è divenuto il 12° Centro tra quelli esistenti nel mondo ed è stato ufficialmente inaugurato dal Presidente Internazionale Lions Tae-Sup Lee. Il Presidente del Centro italiano è il PDG Luigi Tavano. Attraverso la donazione delle cornee, il riciclaggio degli occhiali e gli screening della vista i Lions aiutano milioni di persone a combattere la cecità. Per sensibilizzare l’opinione pubblica noi lions organizziamo “La giornata mondiale per la vista” e “La settimana delle Banche degli occhi Lions”. Vito Cilmi Per ulteriori informazioni contattate la Fondazione Banca degli occhi Melvin Jones, Vico S. Matteo, 2/4 - 16123 Genova - Tel. 010.2461266 - Fax 010.2473758.

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Dieci anni di impegno e di risultati “I Lions italiani contro le malattie killer dei bambini (MK onlus)” ha coinvolto 414 club e ha investito in Burkina Faso oltre 1 milione di euro. Di Giuseppe Innocenti

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n questo periodo di grave crisi non solo italiana ma mondiale anche il volontariato e il Terzo settore più in generale risentono di una significativa contrazione della raccolta di fondi. Anche l’endemico ritardo dell’accreditamento dei fondi del 5 per mille (non è ancora stata completata l’assegnazione di parte dei fondi dell’anno 2010) contribuisce ad una obiettiva difficoltà di mantenere ad un livello accettabile l’attività di volontariato e della promozione sociale. E’ quindi indispensabile “generare rapporti duraturi che predispongano al donare” abbandonando l’univoca richiesta di fondi per ricercare rapporti che insegnino alle persone quanto c’è da guadagnare nel donare. The Lion di gennaio del 2003 titolava “Che cosa aspettiamo?” riferendosi al rapporto annuale dell’Unicef che affermava: “ogni anno 11 milioni di bambini muoiono di malattie che si potrebbero evitare”. Così è nato il service “una cena in meno” che, al dicembre del 2012, ha coinvolto 414 club e permesso a MK Onlus di investire in Burkina Faso oltre 1 milione di euro. A giugno festeggeremo il decennale di questo importante impegno e non abbandoneremo mai la speranza che i 414 club diventino 1.320 così da potere pianificare e realizzare importanti iniziative di promozione sociale nel Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del mondo. Nel numero precedente abbiamo richiamato l’attenzione sul service per l’alfabetizzazione lanciato dal nostro Presidente Internazionale. Sempre pensando ai 1.320 club lions dell’Italia non si

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può fare a meno di sottolineare che l’alfabetizzazione in Burkina Faso, paese nel quale da sempre opera MK Onlus, costa, per persona, 50 euro all’anno (frequenza, materiale didattico e colazione) così come concordato nella convenzione sottoscritta da MK con le autorità del paese. Questo contributo, veramente minimo, se moltiplicato per tutti i club Lions non può che rappresentare un contributo più che significativo e in grado di contribuire al finanziamento di un progetto numericamente significativo. Questo è uno degli impegni di MK Onlus per festeggiare i dieci anni dall’avvio del nostro service.

Tante “stelle” per Aidweb.org Sabato 9 marzo, da Milano a Como, per assistere ad un concerto a favore di un service che dà un aiuto concreto attraverso la rete. Di Carla Tirelli Di Stefano

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l Politecnico di Como aveva messo a disposizione l’Aula Magna quale auditorium, tradizionale, ben illuminato, con il palcoscenico poco rialzato e quindi con una visibilità completa sugli orchestrali: quasi tutti giovani. Il programma che avevamo ricevuto nei giorni scorsi ci aveva preparato alle Quattro Stagioni in chiave di confronto tra la musica di Vivaldi e quella di Astor Piazzolla che aveva rivisitato, con il suo stile inconfondibile di artista di un altro paese ma simile al nostro per la passionalità, l’opera del Vivaldi, celebre creatore ed interprete di musica a soggetto. Bellissima l’esecuzione fatta alternativamente: la primavera di Vivaldi corrispondeva all’autunno di Piazzolla, l’estate di quest’ultimo corrispondeva all’inverno di Vivaldi: è il gioco degli emisferi. Un violinista eccellente come Davide Alogna ci ha


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La divisa della Convention La divisa femminile E’ stata confermata l’adozione della stessa divisa e degli stessi accessori degli anni precedenti. Chi ne fosse sprovvisto può richiedere alla Segreteria Nazionale Lions, la spedizione della sciarpa avvalendosi della scheda, mentre per la stoffa shantung in seta di colore bianco si dovrà provvedere autonomamente. La divisa maschile Abito blu, camicia bianca, scarpe nere, cravatta blu e scudetto da cucire sul taschino. Lo scudetto e la cravatta possono essere richiesti alla Segreteria Nazionale Lions, tramite il sottostante modulo da inviare unitamente all’assegno o copia del bonifico bancario, alla Segreteria Nazionale del Lions Clubs International - Piazza Buenos Aires, 5 - 00198 Roma - Fax 0642870786 - email: segreteriatoMD@tiscali.it Il sottoscritto Lions ................................................................................................ prega di voler provvedere alla spedizione di: ❑ 1 sciarpa in crêpe di seta doppia rossa/verde al costo di euro 70. ❑ 1 cravatta blu al costo di euro 20. ❑ 1 scudetto tricolore al costo di euro 10. Da inviare al seguente indirizzo: Lion ................................................................................................................................................................ Via .............................................................................................................................................n°................. Città .......................................................................................................................................Cap ............... Modalità di versamento del contributo per la spedizione: Assegno non trasferibile intestato a: Lions Clubs International - MD 108 Italy (da inviare c/o Segreteria Nazionale - Piazza Buenos Aires 5 - 00198 Roma). Bonifico da effettuarsi sul c/c intestato a: Lions Clubs International MD 108 Italia - Banca Nazionale del Lavoro - ag. 5 Roma - IBAN: IT 65 F 0100503205 0000 0000 2840 - causale: contributo volontario spedizione accessori divisa. Gli articoli saranno spediti una volta ricevuto in segreteria nazionale l’assegno o l’attestazione di avvenuto bonifico.

regalato anche lezioni sull’ascolto facendoci notare - eseguendole in un a solo - alcune alchimie onomatopeiche di Vivaldi che dallo spartito, grazie al tocco del suo violino, riusciva a riprodurre lo stormire delle fronde, la forza ed il sibilo dei venti piuttosto che il

La divisa femminile in una foto di qualche anno fa (il disegno che servirà alla sartoria per realizzarla è a disposizione presso la Segreteria Nazionale).

latrare di un cane; non solo, ma tra le note ruvide e a volte sibilanti di un riformatore del tango e strumentista d’avanguardia come Piazzolla siamo riusciti a percepire - sempre grazie ad Alogna - la riproduzione di alcune frasi musicali del Vivaldi integre anche se più adeguate, nella musicalità, all’Argentina che al tardo barocco veneziano. Lorenzo Passerini, giovane Maestro e Direttore d’orchestra, con il suo stile determinato e moderno, ha guidato l’Orchestra Giovanile Antonio Vivaldi facendomi venire in mente quelle “stelle” cui, molto spesso, paragoniamo le malattie rare ma, nel caso di Aidweb.org, le stelle, una ad una, contano poco (ma, tutte insieme, si riferiscono a 30 milioni di famiglie in Europa), nel caso del concerto di Como i musicisti brillavano di luce propria quali solisti ed interpreti per fare poi tutti insieme una grandissima stella piena di luce e di musica. Il bis concesso dell’Inverno di Vivaldi con la sua dolcezza, la sua armonia ed il tocco lieve della neve che sentivamo cadere ci ha accompagnato nel viaggio di ritorno verso Milano. 35


A parer mio

Valori, uomini e proposte Melvin Jones, “linchpin” tra il buio e la luce, tra antica e nuova solidarietà. Analizziamo un problema senza remore o timori di sorta. Di Giampiero Peddis a tutti noto come nell’antica valle del Nilo i Faraoni, E’ sovrani potenti e incontrastati, apice della piramide sociale che reggeva l’Egitto, si garantissero eterna vene-

razione con portentosi monumenti che oggi chiamiamo, appunto, “Piramidi”. La casta sacerdotale aveva un ruolo importante nella gestione del potere, affiancando i Faraoni e minacciandone a volte la supremazia. Dunque anche a quel tempo una sorta di gerarchia si proponeva per controllare il popolo e possiamo immaginare una società mutuando dalle corporazioni di Medioevale memoria: alla base della piramide stanno i contadini, al secondo gradino stanno gli artigiani, al terzo stanno i guerrieri, al quarto i cortigiani ed i sacerdoti, alla sommità, nelle sue inviolate stanze, sta il Faraone e la sua famiglia ove le donne assumono un ruolo talvolta positivo o, più spesso, fatale ed esiziale… La cosi detta struttura a piramide la ritroviamo oggi, con differente motivazione, negli organigrammi aziendali, nelle gerarchie militari o prestati alla politica partitica, ma anche (purtroppo) nelle associazioni di volontariato o in quelle di volontari come la nostra, dedita a far qualcosa per gli altri, ove questo tipo di struttura sulla carta ha un senso, con l’avallo di Statuti e Regolamenti, mentre un malinteso concetto di carica può portare a fuorvianti prese di posizione o come taluno vorrebbe, di potere. Perché? Nella nostra associazione i cinque gradini annuali della struttura sono occupati, alla base dai soci, al secondo livello dai presidenti e gli officer di club attivi, al terzo stanno gli officer distrettuali efficienti, al quarto i postulanti cariche ed onori, alla sommità il Governatore e … qui en sabe? Se il fatto positivo è che ogni anno la struttura liberamente scelta dai soci si rinnova dal secondo grandino in su, rimane il sospetto che, fuori dagli schemi, personaggi invisibili (come il Faraone, le sue consorti ed elementi del quarto gradino) si muovano nell’ombra attribuendosi la facoltà di guidare la macchina senza patente o con la medesima scaduta, ignorando, nel delirio di onnipotenza, il codice della strada. Dunque, nel citato sospetto, tale struttura piramidale risulta da taluni malintesa e in questo ambito non consona agli scopi e all’etica di un’associazione di servizio ove servire è il dogma, credere e testimoniare è responsabilità, rispettare è dovere, essere rispettati è diritto. A mio parere (che liberamente esprimo) e non solo, qualcosa non va nella nostra associazione se stiamo perdendo soci ed il turn over è fortemente in ascesa: ricordate il detto popolare “il pesce incomincia a puzzare dalla testa”? Un PDG toscano stigmatizzò questo al Congresso Nazionale di Montecatini ottenendo una standing ovation dai contadini, dagli artigiani e in parte anche dai guerrieri, e una piccata, infastidita reazione dal quarto gradino e più su… Purtroppo questo si verifica anche in certi club e, ciò che è peggio, nei Distretti: questi personaggi nei momenti delle scelte sono pronti a distribuire discutibili consigli o cariche, a decidere su uomini o programmi utili a conquistare, con mezzi di fellona politica, il potere e la leadership del… nulla. Mi chiedo: ma è proprio così? Quanto precede, a mio parere, ha un concreto fondo di verità. Sarei e saremmo degli ipocriti se non valutassimo a fondo la reale conformazione della nostra associazione: essa non sfugge alle logiche che gover-

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nano dalla notte dei tempi la storia dell’Uomo. Tale logica è insita nella natura stessa dell’uomo e si organizza ove grande è la sete di potere e prevaricazione e altrettanto alto (e per certi versi pericoloso) l’egocentrismo. Dobbiamo tuttavia riconoscere che tale governo sta nella mani di intelligenti e sapienti manipolatori del divenire terreno, non lasciando nulla, veramente nulla, al caso. La Storia dell’Uomo, della Società, delle Nazioni, delle risorse economiche strettamente legate con le guerre fredde o calde che si voglia non sono frutto del Creatore delle cose, ma del libero arbitrio dell’uomo che nelle cose cerca dei guidare la storia. In tutto ciò, spesso, si perdono quei valori etici che dovrebbero guidare i cambiamenti. Tutto ciò è male o frutto del “maligno”? Non pensiamo o proclamiamo a vanvera eresie! In tutto ciò vi è un fondo di bene se uno di questi potenti ebbe a dire un giorno, guardando agli orrori della prima tremenda guerra mondiale, non andremo da nessuna parte se non usciamo e cominciamo a fare qualcosa per gli altri. Questo è stato il “linchpin” che ha permesso di traghettare fuori dalle stanze i faraoni, aprire i loro occhi ad una nuova visione della realtà umana, prendere coscienza dei molteplici bisogni umanitari, addentrarsi in una inusitata dimensione di umiltà al servizio disinteressato dell’Uomo. Purtroppo c’è ancora chi non vuole uscire e preferisce gestire effimero quanto inutile potere all’interno delle inviolate stanze, chi semplicemente ignora la vera essenza della nostra associazione la cui mission non sta nell’affrontare il contingente con pillole dall’effetto placebo ma di studiare ed attuare incisive azioni che si incarnino nella storia stessa dell’Uomo. Se la struttura a piramide (opportunamente rivista nei contenuti di umana etica) va bene nelle aziende pubbliche e private e nelle gerarchie militari, in una associazione come la nostra le figure via via apicali hanno valore di coordinamento (ad esempio il DG ha la funzione di Administrative Director del Distretto per un anno con responsabilità di raccordo tra i club e l’associazione internazionale impreziosita da, eventuali, capacità e carisma). Dunque, in concreto, la struttura piramidale nella nostra associazione si comprime quando nella sua essenza pone tutti i soci dignitosamente allo stesso livello. Andiamo oltre: la piramide che si comprime non basta dal momento che difficilmente gli estremi si vedono e non riescono a comunicare. In un club, in un Distretto o superiore vedo bene la figura Leonardesca dell’Uomo Vitruviano all’interno di una sfera dentro la quale tutti hanno la possibilità di guardarsi negli occhi a discernere pregi e difetti, i carismi, le capacità, la disponibilità, tali da far individuare Faraoni visibili e credibili, guide sicure e non frutto di autoreferenzialità o deleterie cordate di potere... del nulla. Dunque seguire le regole, accettare il rinnovamento annuale della struttura internazionale, multidistrettuale, distrettuale e di club, mirando a scelte oculate su persone degne, capaci, disponibili a rientrare nei ranghi una volta cessato il mandato che non subiscano insane voglie di illecita detenzione di potere o autoreferenziale leadership. Uomini e donne di alto profilo lionistico continuano a dare voce ed impulso ad un associazionismo di proposta, rendendo merito a quanto da 40 anni si sta tentando di innovare in Italia, e solo parzialmente realizzato nei fatti, a partire dai concetti espressi da Giuseppe Taranto su quel nuovo corso del lionismo mai compreso a pieno che porta senza remore a innovative strade di rispetto, uguaglianza e solidarietà attiva. Tali verità purtroppo, con l’avallo di servi sciocchi, vengono sacrificate sull’altare di mistificate leadership. Ma cosa sono queste supposte quanto occulte leadership? Sono sciocche cordate che di lionistico non hanno niente e si rifanno esclusivamente a vituperate logiche di potere e prevaricazione (estremamente lente, farraginose e inconcludenti), fortemente autoreferenziali, che frenano l’innovazione


A parer mio al passo coni tempi e spesso mortificano le giuste aspirazioni di uomini e donne dediti al puro e disinteressato servizio. Allora rileggiamo con attenzione ed intelligente passione quanto sottinteso dal messaggio Melviniano e ripreso da illustri Lions Italiani e non lasciamo nel bieco dimenticatoio pagine buie e sconfitte del lionismo ad opera di indegni Faraoni e loro corti: tali fatti hanno depresso e deprimono la nostra associazione anziché farla brillare all’esterno con la potenza degli universali principi della nostra etica. I temi ed i service nazionali che dovrebbero darci visibilità e considerazione nella nostra Società sono spesso frutto di egoistiche cogitazioni personali o insulse azioni di lobbies che poco o nulla danno concretamente per il bene civico diffondendo disillusione e frustrazione tra i soci e i Lions onesti danno le dimissioni… e chi non ottiene, fonda altri club con l’avallo di ignavi leader… e il numero di club aumenta, mentre il numero di soci diminuisce pericolosamente… E qualcuno vorrebbe porre rimedio a tutto ciò dividendo ulteriormente il multi-distretto italiano dando di fatto il crisma dell’ufficialità a stolti faraoni e alle loro corti… Medita Lions (Libertà, Intelligenza al Servizio della Nostra Nazione), medita! Riprenditi la dignità che l’associazione ti ha assegnato quando sei entrato a farne parte.

Cambiamento o semplice cambio di guardia? Credere nei bisogni dell’umanità che soffre, condividerne le sofferenze, aiutare ad alleviarle o debellarle, sono scopi del lionismo sin dal 1917 e continuano ad esserlo anche nel 2013. Ma, allora, cosa è cambiato? L’uomo, l’associazionismo lionistico o la società. Di Pietro Manzella a più parti ed ad ogni livello si sente parlare di “crisi”, D di difficoltà, di mutamento, di cambiamento, ma nella realtà cosa è cambiato o sta cambiando realmente? L’uomo

certamente no! Egli è strutturato sempre allo stesso modo: una parte materiale, un’altra spirituale o animica in cui esistono e convivono emozioni, sentimenti (amore-odio), razionalità, fede, intelligenza. Allora, la nostra associazione? Ma, osservando più attentamente, ci rendiamo conto che, sia il Codice dell’Etica che gli Scopi, sono rimasti uguali a quelli del 1917, a parte qualche aggiustamento di traduzione dall’inglese. Anche la struttura piramidale e verticistica è rimasta immutata a parte l’introduzione di qualche ulteriore figura amministrativa, necessaria a completare un quadro gestionale più completo, in relazione anche alla complessità organizzativa ed alla crescita mondiale. Pertanto, non si può neppure concludere che sia cambiato il nostro associazionismo. Resta per ultimo l’esame dell’attuale società civile. In effetti questa, rispetto al 1917 è cambiata: sono mutati i costumi; sono mutate le necessità; sono mutate le aspettative di convivialità; sono mutati i comportamenti di molti uomini, sia singoli che associati, i loro diritti/doveri; è mutato, in altri termini, il modo di vivere la collettività all’interno della “civis” ed il concetto tradizionale di “civis” e la volontà di rendersi, in qualche modo, attivo e partecipativo. Ecco che l’associazionismo lions si è pian piano trasformato

anche in cittadinanza attiva, ma non perché prima non ne avesse le potenzialità, quanto, invece, perché prima non si erano presentate le relative opportunità. Anche la formazioneinformazione dei soci è stata sempre presente negli statuti associativi e, nel rispetto della relatività nel tempo, si è sempre effettuata. Oggi, si avverte, invece, la necessità di sviluppare una formazione differente, poiché anche questa è legata al cambiamento socialitario e, per essa, anche ai mezzi di comunicazione. Prima l’uomo era più disposto ad ascoltare poiché, forse, aveva più tempo, oggi è meno disposto a farlo, poiché la sua corsa è contro il tempo come in una gara ad ostacoli! Ecco, quindi, che affiorano i problemi della defezione dei soci, della loro scarsa partecipazione, anche poiché, a mio avviso, le sollecitazioni parallele al lionismo, che la società attuale offre, sono sempre maggiori ma a volte prive, però, di quel principio rigido (eticità) che, invece, è baluardo inamovibile della nostra associazione. Il logo con le due effige dei leoni, rivolte a sinistra ed a destra, non ha mutato il suo significato iniziale e, quindi, neppure il passato va cancellato tutto ogni anno, allorché un nuovo presidente o un nuovo governatore si avvicenda nella carica! Il passato deve servire per dare al presente il meglio e proiettarlo nel futuro, in quanto sicuramente qualcosa di positivo è stato fatto, sia pure per il solo impegno profuso da un altro uomo, nella collettività. Sono convinto, inoltre, che Melvin Jones abbia precorso i tempi allorché nel codice dell’etica scrisse, tra l’altro: “Perseguire il successo, domandare le giuste retribuzioni e conseguire i giusti profitti senza pregiudicare la dignità e l’onore con atti sleali ed azioni men che corrette”! Il 10 dicembre 1948 le Nazioni Unite approvarono, infatti, la “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, che all’art. 1 recita: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e in diritti”. Dunque la dignità dell’uomo, sia propria che di un altro, è anteposta ai diritti e rappresenta il grembo in cui questi ultimi sono fecondati. Nelle ultime traduzioni dall’inglese a seguito dei correttivi apportati dal Boaad, la parola “dignità” viene tradotta in “rispetto per me stesso”, concetto quest’ultimo appropriato all’essere uomo e lions al tempo stesso. Infatti, il rispetto di me stesso deve indurmi a capire che, anche gli altri uomini, in quanto esseri umani, meritano altrettanto rispetto ed il mio ruolo è quello di fare germogliare e concretizzare i diritti ed i doveri, che subito dopo emergono. Tutti questi atteggiamenti comportamentali di vita significano trasformare l’uomo-individuo in cittadino e consequenzialmente renderlo attivo e partecipe nella e per la cosa pubblica in quella “civis” di cui parlavo prima e che, avendo allargato i propri confini territoriali non si chiama più Palermo, Roma, Milano, Vienna, New York, ma Europa, America, Asia, Globo Terrestre, mentre la cittadinanza si chiama “umanitaria”. Ecco che, pure, la sussidiarietà, voluta e codificata a gran voce anche dal nostro legislatore costituzionale, altro non è che l’identica “solidarietà” di cui Melvin Jones parlava nel 1920 in un suo scritto quando diceva “la solidarietà è quanto mai utile, ma da sola non può risolvere i problemi dell’umanità se non è accompagnata da una civile presa di coscienza, se non riusciamo ad emancipare la cultura dei popoli”. Solo con l’affrancazione dall’ignoranza di tutti i popoli della terra potremo riunirci in una linea ideale di pari dignità per poi rendere la solidarietà o sussidiarietà veramente spontanea e senza bisogno di distinzioni tra orizzontale e verticale o altre simili farneticazioni. Il lion di oggi deve lavorare con la mente e con il cuore, con la ragione e con l’impeto dell’amore, rituffandosi nella conoscenza delle regole esistenti nella nostra organizzazione, attuandole con convinzione ogni giorno ed in qualunque posto egli si trovi.

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A parer mio

Essere o… La nostra associazione non si discosta da tutte le altre per quanto concerne una partecipazione attiva o meno del socio in seno al club Lions a cui appartiene. Di Giorgio Amadio iascuno di noi interpreta la sua partecipazione nella assoC ciazione a cui appartiene in modo diseguale. E’ una rilevazione abbastanza ovvia. Anche le stesse associazioni non

sono tutte uguali. Taluni si associano perché amano la lettura e si riuniscono per commentare qualche libro, qualche esperienza letta, qualche pensiero. Taluni altri si riuniscono per viaggi od altro. Taluni altri ancora per aiutare congiuntamente il prossimo. Ma quanti di tutti coloro che partecipano volontariamente a queste associazioni sono effettivamente sempre uniti per perseguire il loro fine comune? La percentuale è difficile codificarla, ma è certo che una parte dei soci, e molte volte una buona parte, non è attiva in seno al proprio club. Si generalizza, ma la nostra associazione non si discosta da tutte le altre per quanto concerne una partecipazione attiva o meno del socio in seno al Club Lions a cui appartiene. I motivi sono diversi e dovuti a impegni familiari, al lavoro, all’età e a tante altre cause sulle quali non è nemmeno corretto indagare. E pur tuttavia sono proprio questi soci sui quali è opportuno fare più attenzione se si tende ad una comune continua coesione fra tutti gli appartenenti al club. Sotto questo aspetto il compito di un nostro presidente

di club non è facile né agevole (quanti declinano l’invito a diventarlo?). Occorrerebbe un suo instancabile e continuo coinvolgimento con e verso tutti, dando a ciascuno un qualsivoglia incarico o nomina in modo che l’uno sia in qualche modo legato con altri, vedi per esempio più persone unite per seguire un certo service, ed altre ancora per un altro service, e ancora per aiutare in varie occasioni il buon andamento di un convegno, di un incontro, di una assemblea. Ma tutti devono collaborare con il presidente per continuare la storia del proprio club. La memoria di essa, memoria semantica, delle cose fatte, dei risultati ottenuti, del riconoscimento di coloro ai quali è stato dato un qualsivoglia beneficio, dovrebbe essere uno sprone continuo per il futuro di un club. Il sussistere di questo stato di cose, dà a noi forza e speranza. In sostanza tante occasioni per una partecipazione attiva di tutti. Cose già dette da molti altri di noi, ma giova ripetere queste note per spingere sempre di più la famosa unione dei soci di un club. Altrimenti i soci non coinvolti diventano quasi degli ospiti paganti durante i nostri convivi perdendo quasi la qualifica di soci Lions pur con la loro saltuaria o costante presenza. Il primo male di una associazione è l’abbandono. I soci di cui sopra sono coloro che nella maggior parte dei casi dopo alcun tempo abbandonano il club. Un motivo per esserci è un tema che dovrebbe essere sempre presente, sotto varie forme, continui interventi, varie attenzioni proprio all’interno del club incentivando la voglia di fare. In sostanza incitare, aiutare, seguire questi soci a essere… o non essere soci Lions. This is the question.

La danza per la dislessia rande successo per la terza edizione della rassegna G organizzata dal Lions Club Cecina al Teatro Solvay di Rosignano Solvay. Lo spettacolo, ormai divenuto una

tradizione nel panorama della danza della costa livornese, ha visto quest’anno protagoniste 12 scuole, provenienti dai vari centri del territorio di competenza del club. Erano infatti rappresentate Rosignano, Cecina, Donoratico e San Vincenzo, a costituire un “corpo di ballo” di oltre 250 ballerini. La serata, presentata da Irene Scrivini, è iniziata con un saluto da parte del presidente del LC Cecina Ivo Baggiani, il quale ha ricordato le finalità del club, gli obiettivi che intende perseguire ed i risultati ad oggi raggiunti, sia a livello locale che nazionale ed internazionale. Baggiani ha quindi ribadito l’impegno del club nel settore della dislessia, ricordando che anche quest’anno l’incasso dello spettacolo verrà utilizzato per finanziare un corso sulla problematica, dedicato alle insegnanti delle scuole dell’infanzia del territorio del club. Ha quindi preso la parola Piero Fontana, ideatore della manifestazione e responsabile dell’organizzazione, che ha sintetizzato gli scopi della serata e quanto fatto dal club nel settore della dislessia negli ultimi anni. Fontana ha ribadito l’importanza della problematica dislessia nel mondo della scuola e quindi dell’aiuto del club nel settore specifico, come evidenziato dalla partecipazione di oltre 90 insegnanti al secondo corso “Conoscere la dislessia: i Lions per i nostri bambini”, frutto dell’edizione 2012 della Rassegna. Fontana ha quindi evidenziato una nuova iniziativa del club in aiuto ai bambini dislessici: il 10 aprile scorso, in occasione di una cerimonia pubblica che si è svolta presso

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la Biblioteca Comunale di Cecina, il club ha offerto a tutti i 19 plessi di Scuola Primaria dei Circoli e Istituti Comprensivi di Cecina, Rosignano, Castagneto Carducci e Montescudaio un PC portatile, dotato di hardware e software specifici per fornire sostegno ai bambini dislessici. Ciò è stato possibile grazie a fondi donati da tutti i Lions Club del Distretto 108 La (Toscana) e messi a disposizione dal Governatore Marcello Murziani.


Un giorno da lions Le auto cominciavano ad affluire a piazza Primavera, luogo prescelto di ritrovo dei soci del Lions Club di Pomigliano D’Arco, per poi ripartire tutti insieme verso un ostello per anziani ubicato a pochi chilometri dal centro cittadino. Di Alberto Di Biase a giornata da vivere con gli anziani era stata programmata L ed aveva avuto il consenso di tutti i soci. Scendemmo dalle auto gonfi di orgoglio e con una forza interiore da veri

“ leoni”. Era un plesso di due piani allocato alla fine di un vialetto costeggiato da alberi di olive. Entrammo in un saloncino tutti sorridenti ed un gruppo di vecchietti seduti alcuni sui divani, altri sulle sedie, con la mano ci facevano un cenno di saluto incuriositi. Quegli occhietti fieri puntati su di noi ci riempirono di emozione, c’invase una soggezione, sembravano non più vecchietti, ma giganti alteri che ci scrutavano , forse pensavano ma chi sono?… che cosa vogliono da noi?… che ci fanno in questo luogo, anticamera prima del trapasso a quella chiamata ove non è possibile non rispondere. Con una grande forza d’animo ci riprendemmo dallo stupore e cominciammo a familiarizzare con loro facendo le presentazioni, sono Alberto, sono Gianni sono Luigi , ma è meglio Gigi, Luca, Teresa, Angela, Resi e così via scandendo bene i nostri nomi. Oggi dobbiamo stare tutti insieme uniti, dobbiamo pranzare tutti insieme. Un vecchietto in fondo se ne stava in disparte, era silenzioso, si chiamava Antonio, aveva le scarpe nere tirate al lucido ed un paio di calzini bianchi in bella mostra, aveva il pantalone che era un po’ più corto del normale o forse lo teneva tirato troppo su. Aveva i capelli bianchi folti lisci con una riga dritta dritta tirata all’acqua, le rughe sembravano solchi profondi che percorrevano il suo viso, presi la sua mano ossea, fredda, con tante vene pronunciate, sorridendo gli chiesi di essere un po’ più allegro e di raccontarmi un po’ delle sue cose belle, della sua vita. Un largo sorriso, le sue labbra consunte dal tempo incerte s’aprirono in un sommesso “con tanto piacere” Peppe. Mi raccontò della guerra, la sua famiglia, i suoi figli. Era stato caporal maggiore nei granatieri, aveva avuto anche la croce di guerra, aveva combattuto per la patria. Gli altri amici Lions facevano la stessa cosa, li vedevo intenti a parlare, raccontare anche barzellette. Una vecchina china sotto il peso dei suoi anni rideva ad alta voce perché un amico lions le aveva chiesto qualche notizia sulla sua vita privata sentimentale e se c’era stata qualche scappatella. Rideva, rideva e col dito faceva segno di no, fermai quel dito, continuava a ridere. Il pranzo per quel giorno era tutto speciale meglio di una festa d’apertura o di una charter avevamo previsto perfino dei vini d.o.c. che, assaggiandoli, annuivano contenti per l’euforia, ma non erano intenditori. Quanta tenerezza per quelle mani tremolanti che con fierezza tenevano il bicchiere e le posate. Un socio del nostro club aveva portato una tastiera e cominciò a suonare le loro canzoni, le loro nostalgie i loro sogni, canticchiavano sommessamente. Il loro pensiero volava lontano, agli anni più belli della vita, alla loro giovinezza, ai loro incontri amorosi, alla loro compagna o compagno. “Chissà dove sono” mi chiedeva Peppe, con la moglie anche suo figlio, che erano stati tutta la sua vita, se n’erano andati lassù, altrove, o da nessuna parte, chi lo sa. La nuora ricorda con i due nipoti, che lui aveva visto poche volte, vivevano lontano in Germania, si lei era tedesca. Non la capiva nemmeno quelle poche volte che s’erano incontrati. Peppe

tirò fuori il fazzoletto, con il capo ondeggiante con un fil di voce, con una lacrima che solcava il mento, canticchiava la canzone“ te voglio bene assaje”. Aveva avuto anche un fratello più grande Ciccio ed una sorella Cettina anche loro non c’erano più, ”erano partiti per quel paese lontano”. Ondeggiavano quelle testine bianche al suono struggente di un tango. Un ricordo della loro vita appariva d’incanto nella loro mente, stringevano le palpebre per meglio concentrarsi e godere di quel momento di dolcezza. Rivedevano con quella musica la loro gioventù, il loro amore, lo sposalizio e tanti momenti cari e gioiosi della loro vita. Resi era sorridente, se ne stava mano nella mano con una vecchietta, faceva fatica a capire perché lei non era di Napoli era nata in Toscana mentre Malietta gli raccontava la sua vita. Aveva avuto un marito ”non tanto buono”, spesso si ubriacava e la picchiava e una volta gli aveva rotto anche un braccio. Ascoltava Resi emozionata e col suo sorriso gli donava attimi di gioia, anche senza capire alcune volte, intuiva e sciorinava parole di conforto in un linguaggio toscanonapoletano. Erano felici insieme ad un certo punto Malietta si alza tutta tremolante bacia Resi e disse “ho trovato n’ata figghia” (ho trovato un’altra figlia)”. Nel tardo pomeriggio il nostro service era terminato, ce lo ricordò il tocco familiare della nostra campana. Abbracci, tante affettuose strette di mano, cordiali saluti. Alla nostra partenza erano lì dietro ai vetri, con mani incerte a metà, come per dire restate ancora un po’ con noi, erano emozionati, avevano gli occhi lucidi. Quei sorrisi teneri erano colmi di dolore, di solitudine, di affanni. Eravamo commossi. “Vi promettiamo di tornare presto “ragazzi” gridavamo. Vi salutiamo noi Lions e vi portiamo il saluto e l’affetto di tutti i Lions del mondo della nostra grande famiglia. Qualche tempo dopo tornammo lì per salutarli, chiedemmo di Peppe… Risposero vi aspettava… mò se n’è andato. Scorgemmo da lontano nel corridoio Malietta curva sotto il peso degli anni, camminava piano piano si avvicinò e ci chiese di Resi… se n’è andata…

Borsa di studio... per la raccolta di sangue cordonale

l LC Bosco Marengo Santa Croce ha donato all’AssociaI(Adisco), zione Donatrici Italiane Sangue del Cordone Ombelicale 5.000 euro per una borsa di studio destinata alla

formazione di una ostetrica con il preciso compito di occuparsi della raccolta di sangue cordonale, presso l’ospedale di Alessandria. Presso il quale nel 2008 sono state raccolte 15 sacche, nel 2010 primo anno dell’attività dell’ostetrica 133, fino al 2012 quando ne sono state raccolte 143. Le future mamme intrattengono un colloquio con l’ostetrica per la valutazione della donazione, poi al momento del parto tutte le ostetriche turniste sono in grado di effettuare la raccolta, in quanto hanno seguito una formazione specifica. (Rosalba Marenco)

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Questi pazzi pazzi lions/7 Inusuali, creativi, strani e, perché no, un po’ pazzi, ma sempre realizzati nel segno del “We Serve”. Sono i service dei club italiani e sono il risultato di idee vincenti e di proposte concrete per le comunità in cui operano. Sul nostro mensile, a cura di Franco Rasi, vi racconteremo un service “pazzo” al mese... Buon divertimento

Un club, una famiglia a Firenze Q uesta è una storia soave e dolce, di sapore antico, come non ne capitano più. Una storia fatta si sentimenti delicati e gentili, ma intensi e profondi. Un giorno di novembre, a Firenze. E’ pomeriggio inoltrato, fa freddo e piove a dirotto. Un tempo che invita a rimanere a casa. In un salone di un noto hotel della città, le socie del Lions Club Firenze Bargello sono riunite, numerose e emozionate, all’ora del tè per vivere un pomeriggio davvero speciale. Alcune di loro hanno aiutato una loro socia a realizzare un sogno. Lei ha raccolto in un libro le fotografie del papà, in Africa come ufficiale dell’Esercito Italiano, scattate durante la campagna d’Abissinia quasi ottant’anni fa. Vuole fare una sorpresa ai familiari, ma desidera anche che la sorpresa sia condivisa da tutto il club. La socia sa che la sua famiglia non è limitata a chi lo è per diritto di sangue, ma comprende tutte le socie che compongono il club, unite in una catena d’unione indissolubile che solo una salda amicizia può creare. Il contatto con la realtà africana e una innata curiosità di conoscere genti e costumi nuovi avevano spinto il giovane ufficiale italiano a immortalare nelle immagini le sue sensazioni e le sue emozioni. Aveva scrupolosamente annotato date, informazioni sui luoghi e una serie di considerazioni personali assai interessanti. Rientrato in patria, il papà aveva contagiato la figlia con la passione della fotografia, ma non aveva potuto compiutamente descrivere la bellezza di questa terra rude e assolata e ricca di storia millenaria. Il poco tempo a

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disposizione per gli impegni di lavoro e i ritmi frenetici della vita di oggi non gli avevano permesso di raccontare quello che portava nel cuore di quell’esperienza. Si era ripromesso di parlarne un giorno. La figlia voleva sapere, di quella guerra, del significato di quelle fotografie, delle esperienze del papà lontano dalla patria. Non c’era mai stato il tempo. E “…la vita a volte finisce prima. E allora ti rimane il vuoto di parole non dette o ascoltate…”. Il miracolo e avvenuto. Quel pomeriggio l’intero club ha condiviso nella presentazione del libro tutta la struggente nostalgia per il papà, il piacere della sorpresa al figlio, alla sorella, e i nipoti, la commozione di un ricordo di terre lontane trasformato in pagine stampate. La commozione condivisa con questa socia ha dato un senso compiuto al concetto di amicizia nei club. La socia ha poi destinato il ricavato della vendita del libro all’associazione Medici con l’Africa CUAMM, che è la prima organizzazione non governativa in campo sanitario in Italia. Vogliamo trarre una morale, senza voler essere considerati dei facili moralisti? La delicatezza della condivisione dei desideri di una socia sono per un club la testimonianza di un’amicizia d’altri tempi. Oggi questo sentimento, così delicato e profondo, è stravolto, quasi straccio da buttare. Ma nei nostri club ancora sopravvive. Franco Rasi


Vi aspetto a Taormina Il 61° Congresso Nazionale del Multidistretto 108 Italia, come è noto, si terrà a Taormina nei giorni 24, 25 e 26 maggio. Cari amici congressisti, a Taormina troverete... • il clima, il calore, i forti sapori e colori, la bellezza dei luoghi della Sicilia con la sua storia millenaria testimoniata dai reperti archeologici ed artistici; • l’ospitalità e la cordialità dei siciliani; • l’impegno nell’organizzare un congresso di alta qualità. Ciò per quanto concerne i luoghi e l’ospitalità. Per quanto concerne invece la realtà lionistica associativa del Distretto 108 Yb, coincidente con la Sicilia, troverete che il dibattito sul lionismo di oggi è in fase conclusiva dopo gli approfondimenti prodromici sui seguenti grandi temi... • le caratteristiche della società italiana e siciliana oggi: il ruolo della borghesia; • la partecipazione dei cittadini per la gestione della cosa pubblica; • il governo del territorio; • il valore dell’etica, quale riferimento valoriale associativo, atteso che il rispetto della legalità, sovente soltanto sul piano formale, non appare soddisfacente quale regola di vita civile e pre-condizione per l’agognata giustizia; • la sussidiarietà regolamentata dalla vigente Costituzione Repubblicana ed il diritto sussidiario quale strumento di partecipazione dei cittadini anche nel campo della solidarietà. Per tali approfondimenti è stata seguita la metodica della sinergia dei saperi, utilizzando gli intellettuali della nostra associazione, di 10 prestigiose accademie nazionali, delle Magistrature dello Stato, delle professioni, dell’associazionismo. È in corso di pubblicazione il testo che riporta gli atti dei diversi convegni in cui tali tematiche sono state approfondite, sistematizzate e definite quali pre-condizioni per il lionismo di oggi.

Tutto ciò è avvenuto in coerenza col tema di studio e col service distrettuale incentrati entrambi sul ruolo della società civile e sulla cultura della prevenzione. Il service sulla cultura della prevenzione (in particolare sul rischio sismico in Sicilia) ha consentito di rappresentare che i siciliani rivendicano il diritto di essere cittadini ed aspirano ad essere governati da statisti, e non da politici clientelari come è recentemente accaduto, atteso che soltanto i primi operano nella cultura della prevenzione esclusivamente per il bene comune, impegnando risorse i cui benefici ricadranno sulle generazioni future. Il 4 aprile scorso il distretto lions, assieme alle associazioni di club service, ordini professionali, associazioni di varie matrici, alcune cattoliche, hanno presentato ad una rappresentanza di deputati all’Assemblea Regionale Siciliana, le bozze di due disegni di legge, elaborate dal distretto lions e condivise dalle altre associazioni, su “La sussidiarietà, norme di attuazione dell’art. 118 comma 4 della Costituzione e sulla cultura della prevenzione: il rischio sismico in Sicilia”. Nella seduta di sabato 25 maggio 2013 del Congresso, il rettore dell’Università di Catania, prof. Giacomo Pignataro, terrà la relazione sul tema “la sussidiarietà: profili economici e sociali”. Questo 61° Congresso Nazionale è destinato a diventare rilevante per le scelte associative da operare e il confronto fra diverse culture e sensibilità associative finalizzate al successo della nostra associazione con l’attuazione dei suoi principi, fondamenti che sono e devono restare immutati in questi primi cento anni (quasi) di attività lionistica. Vi aspetto a Taormina. Antonio Pogliese Governatore del Distretto Lions 108 Yb Sicilia

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Rendiconto gestionale esercizio 2011/2012

ONERI (in euro)

P

er un involontario errore redazionale, sul numero di aprile della nostra rivista non è stato inserito il “rendiconto gestionale” del Multidistretto 108 Italia. Ne consegue, che lo pubblichiamo su questo numero di maggio, scusandoci con i lettori. Per quanto riguarda la “nota integrativa al bilancio dell’esercizio 2011/2012”, a firma del tesoriere del Multidistretto Francesco Ferraretti, lo “stato patrimoniale” e la “relazione dei revisori dei conti per l’anno sociale 2011/2012”, rimandiamo i lettori a quanto è apparso su “Lion” di aprile alle pagine 32-34.

tiva Nota integra

278.269,22

1) Oneri da attività tipiche

1/2012 l’esercizio 201 “Moal bilancio del formate dalle voci:

sono ratori”, detazioni materiali Le immobilizz “Macchine da ufficio ed Elabo o allegato elenc i” e esposti in un sto, laddove cio bili ed Arred inventariati ed vazione il bilan costo di acqui dall’eserignori Soci, tagliatamente rere alla Vostra appro l’indicazione del sottoponiamo idistretto 108 Italy. al bilancio con ndosi di beni acquisiti a decor one che essi disponibile; trattaIl loro valore è dato dalla funzi 2011/2012 del Mult è stato valutati, detto valore cizio 1989/1990. la voce “Mobili “Linee guida e svolgono nel sito ove sono ubica azione Criteri di form cio è stato redatto secondo le o (di acquisto) per vamente alla per gli Enti No relati tero costo storic Il presente bilan ione dei bilanci di esercizio US e secondo to pari all’in ad un quarto di detto costo, schemi per la redaz ate dall’Agenzia per le ONL nismo Ita- ed Arredi” ed da ufficio ed Elaboratori”. ato dall’OIC (Orga si applica voce “Macchine Profit”, come eman abile n.1, eman t che il Principio Cont à) in tema di Enti No Profi zazioni Finanziarie . uite da polizze B.III.) - Immobiliz ni finanziarie sono costit ve a garanzia liano di Contabiliti successivamente al 31/12/2011 zazio io di competenagli esercizi chiusformato nel rispetto del criter o di Gestione Le immobiliz primarie compagnie assicuratidel loro licento Il bilancio è stato le voci indicate nel Rendicont mentre nello contratte conerogarsi ai dipendenti all’at za, pertanto tutte a dell’esercizio 2011/2012, patrimonio del TFR da del etenz poste comp ento. ziam tutte le sono di zazioni rdo. e sono indicate uiscono immobiliz eStato Patrimonial l’introduzione di conti di racco redazione del C.II.) - Crediti che non costit valore nominale; sono rappr con al 30/06/2012, ali che hanno informato la esposti al dell’esercizio Tutti i crediti sono ni di pagamento per conto Le clausole genersono di seguito elencate: pazio sentati da antici presente bilancio a; ponde al valore chiar corris e ti 2013. izion credi 2012/ - espos alcuna nale di detti é il valore nomi eduto ad effettuare - veridicità; al dove- Poich nto realizzo, non si è provv nsabilità rispetto di presu - correttezza; to livello di respo svalutazione. - ricerca di un eleva (acconuntability). zione re di rendiconta onibilità liquide somme di denaro che, alla data Disp ) C.IV. cio ed in cassa oniale, dal esentate dalle nuto del bilan Esse sono rappr depositate in banca Struttura e contecio è costituito dallo Stato Patrim rativa. 2012, risultano Integ del 30 Giugno valore nominale. Il presente bilan one e dalla presente Nota e al utamente nuoGesti Rendiconto di di bilancio proposta è assol bile esporre, a e sono iscritt a Poiché la form per la prima volta, non è possi 2012, l’importo D) Ratei attivi ti su interessi attivi rileva attivi va ed applicata rti relativi all’esercizio 2011/ ratei precedente, in La presente voce accoglie iRicon fianco degli impopondente riferita all’esercizio oscimento dei costi I costi sono iscritti di c/c. della voce corris nibile. nel rispetto del uno schema petenza tempo Proventi principio della raleee dell’inerenza patrimonial quanto non dispo che non si è potuto adottare “ricavi e procom- Il Multid da partecipazioni svolta dello Stato rdinato.economica daldi la o subo Multid istretto non detien lavoristretto all’attività Voci del passivodi fine rappo rto in . Sono il Multidistretto Infine, si segna e gli oneri denti stati iscritti che rato i dipen si sono anche i costi e avuto proventi di tal sorta. partecipazioni, pertanto non lificato, avendo 250.000,00. verso mento manif Tratta estati si C) sercizi ha matu o ridotto e semp dopo o, preci lasa chiusura dell’etivo debit prima lavor della redazi iori ad euro o vigen onete; del bilanccon dircizio i atto Rappresenta l’effet e delrelativ all’ese venti annui” super io, ma comunque Signori Soci, contr atte in esame contr ze il presente bilanci rmità di legge specifiche poliz . o rappresenta, da te bilancio ipi che confo debito è coperto del Impos la princ i ione in modo veritie situazi sul vato redaz one reddit patrim . o mo osser che tale Principi di Non rative economico dell’es oniale e finanziaria, nonchro e corretto, ne sussistono dell’esercizio agnie assicu del bilancio abbia comp ione in é ercizio il quant arie risulta redaz 2011/2 o prim alcuna to il tanze delle scrittu Multidistretto Nella 012 e corrisponde attività comm non svolge erciale se non spetto alle finalit Alla luce di tutto re contabili regolarmente tenute alle risulin forma seguono: da cui margi à istituzionali ai titoli per le quali è sorto. nale ri- vare il bilanci quanto esposto, Vi invito pertan . D) - Debiti o dell’esercizio e nominale, in base - comprensibiltà; ralità); to ad approvalor Riduz 2011/2012, così alla Vostra attenz i al loro rdate, posteriori ioni di valore concoate nze applic come proposto ione. Essi sono iscritt paga - imparzialità (neut Non alle immobilizz ti alle sonoscade state operate riduzi azioni derivano e sono uraconto oni di valore - significatività; sercizio. econo PDG Francesco di Euro con riflessi sul Ferrar per un totale di chius dell’e gnimico. ti”, data a; assun alla form - prudenza; nel Tesoriere MD 108 etti impe iti per sostanza sulla zione avverrà Italy Variaz ioni interv cui eroga laenute ti Nella voce “Deb i debit - prevalenza dellacoerenza; Stato assun i osti: nella patrim Poiché la forma comp consis oniale così e tenza delle voci e sono dile bilanc 75.394,83, vi sono vaeserc socia - comparabilità nformazione; io propo izioata ATTIVO ssivo ed applic per la prima volta,sta è assolutamente nuocorso del succe dei a fianco - verificabiltà dell’i nti impor non a ecoè possib provedegli etenz B) Immobilizzazi ile esporre, comp ento ti di relativ io oscim corrisp oni i alità; all’ese criter Ricon onden - annu base ti al voci relative all’ese rcizio 2011/2012, le ti in II-Immobilizz . rileva dispon azioni materia rcizio 2010/2011, ibili, comunque I proventi sono princi li - principio del costo 3) Altri beni pio di cassa e non non valutate in quanto assuntnon 41.633,51 nomica. di competenza. o il - Mobili ed Arredi vati i criteri di azione 38.163,20 Valore in Euro Elenco società Criteri di valut e delle poste sono stati osser i per la re- Elaboratori controllate e colleg 7,00 38.163,20 3.470,31 Il Multidistretto ate 46.59 Per la valutazion sti dalle “Linee guida e schem III-Immobilizz non detien Dettaglio ,86 azioni finanzi Profit”, come 3.470,31 puntoresid non enza Vicep arie: è pertinente. e partecipazioni,3.620 pertanto detto valutazione previci di esercizio per gli Enti No il Principio 3) Altri titoli Contributi 2ª 1.000,00 do Italia o Totale Attivo dazione dei bilan ia per le ONLUS e secon Amm Camp Condi ontare dei Immobilizzato 65.004,27 genz 24.000,00 otati : nismo Italiano C) Attivo circolan periore a cinqu crediti e dei debiti di durata emanate dall’A Raccolta pro terrem 106.637,78 ato dall’OIC (Orga te 176,9 e anni e dei debiti residu7a sumatica II-Crediti assistiti da garan Contabile n. 1, eman Servizio inforreali su beni sociali No Profit. Enti zie di Alla varie tema data e in spese 2) Verso altri onial tabilità) Debiti per biti la cui di chiusura del bilancio non dello stato patrim esistono crediti durata Totale: Voci dell’attivo zazioni Materiali e deesistono debiti residua sia superiore a cinque 3.500,00 assistiti da garanz anni. Non IV-Disponibi B.II.) - Immobiliz ltà liquide ie reali su 3.500,00

S

1.1) Acquisti: annuario

58.173,01

1.2) Servizi comunicaz. immagine

57.898,82

comm. affari interni

1.464,50

comm. affari internazionali

5.064,98

comm. gioventù

1.069,60

comm. attiv. di servizio

1.708,30

gruppo Alert

2.268,68

tema di studio nazionale

5.000,00

service nazionale

4.914,34

seminario DGE

3.874,87

formazione Chaiperson Leo

14.847,50 2.597,26

visita Presidente Int.le

19.090,71

convention

52.883,67

forum Europeo

4.062,10

congresso nazionale

8.490,88

conf. Mediterraneo

5.860,00

contributi ai LEO

4.000,00

contributi Lions Quest

15.000,00

contributi occhiali usati

10.000,00

Valori in euro

beni sociali. Effetti signifi cativi verificatesi succes delle variazioni nei cambi valutari Il Multidistretto sivamente alla chiusura dell’esercizio non ha crediti debiti espressi in valuta. Operazioni con Il Multidistretto obbligo di retrocessione a termine posto in essere nel corso dell’esercizio in esame, non ha alcuna operaz ione di tale tipo. Analitica indica zione delle voci di patrimonio netto

Voci del patrim onio Valori in netto euro I - Fondo di dotazio ne 40.000,00 III-1) Avanzo di (esercizio 2011/2gestione 65.873 012) ,02 III-2) Fondo di rotazione 40.554 ,42 III-3) Riserve accanto negli esercizi preced nate 11.030 ,79 enti Totale 157.458,23

Origine

Fondo di costitu zione Risultato della gestione 2011/2 012 Avanzi da precedenti eserciz i Esercizi preced enti

Ammontare degli oneri finanz ai valori iscritt i nell’attivo delloiari imputati nell’esercizio Non ne sussistono. stato patrimoniale

: 1) Depositi bancari 2) Denaro e valori in cassa

Totale

D) Ratei e risconti

- Ratei attivi Totale

Netto

di Fine Rap.

42

Valori in euro

40.000,00 65.873,02 40.554,42

Lav. Subor.

4) Debiti verso fornitori 6) Debiti verso Istituti di Prev.So ciale 7) Debiti per impegni assunti

Totale

delle ritenute mento del ale pagamento entazione (art. 20 del Regola e banca, il puntu stenze di cassa fiscali, esaminare tutta la docum della conprevidenziali e do regolare la tenuta re contabili. nze dell’esercizio1 delle movimentazioni trovan mici Lions, ione delle scrittu essere o: dati e delle risulta e corretta la rilevazche non sono state poste in che investe il period l’esposizione dei e tabilità e à la iazion are per Assoc io può afferm lucrative ma perseguite le finalit rappresentata, sociale della nostra e/o o 2012, vi viene Contabile n.1 per gli Il Colleg erciali giugn 30 comm à pio attivit te. luglio 2011 zio ripartito riamente previs izzativo ed amministrativo in armonia al Princi prima volta ed sotto forma di Bilancio di Eserci Nota Inte- sociali statuta organ uenza l’assetto a garantirne il corretto funziola Gestionale, Enti non Profit, e Rendiconto di conferire al docu- Per conseg nato, oltre ati adeguati oniale esami giudic ha no Patrim io vengo capaci Colleg in Stato del one di Missione, miglior valore informativo namento. In particolare il della Rivista Lion, grativa, Relazi i Giotuale, anche quella nanziario un Missione, o Italia, degli Scamb la Relazione di contabilità distret mento economico-fi Tenuto conto che di Esercizio, ha funzione Campo Italia Disabili, del Campdella struttura P.P.R.R. o. nicativ io e comu esauNazionale, prospettiva parte del Bilanc sa completa ed del Congresso pur costituente sull’operato generale con una agli atti è apparrare dubbi o difficoltà ionale, i vanili, missione istituz sottopo- La documentazione di rendicontare tale da non ingene che i dati del uimento della non stiva e comunque quindi affermare centrata sul persegio la ritengono documento Lions, si com- interpretative. Il Collegio puòrisultanze delle scritture contamembri del Colleg io mentre, nella veste di ondono alle oso plauso, stati tratti. nibile al loro giudiz uto. Un preliminare e dover almente Bilancio corrisp entazione dalle quali sono puntu conten docum del aver alla ed ono per bili piacci ando i dati natore Ferraretti quindi, al Goverato la nuova normativa corred azioni ed raccomandazioni dalla Sede un Osservazioni ed che possa esser emanato aderito ed applic integrativa con tutte le inform Operatori delle nota ritiene pi di redazione numerici della oltre che al rispetto dei princi chiara esposi- Il Collegio, operativo da consegnare agli e disciplinare la mare ecum finalità di essersi ispirato, dero- vadem di Promozione così da unifor te le spese sostenute alle preminenti ricorrere ad alcuna Attività one attinen del Bilancio, anche correttezza, senzaci metodi applicativi. di documentazie. zione produ zione, veridicità, contratto seguenti riepi- nell’espletamento dei Servic azione degli specifi redatto un nuovo sa nesga nella applic oniale può riassumersi nelle ercizio è stato è appar Nel corso dell’eso della Rivista “Lion”. Non Lo Stato Patrim si rimanda nze: per l’affidament di regole codificate per le qualiregolamento logative risulta Valori in euro endice suna violazione 41.633,51 dei disposti “App Rivista”. della lettura e Attivo dizion attenta dell’E ad una materiali io una 65.004,27 per la gestione Immobilizzazioni mostrata al Colleg Amministrativo finanziarie agli atti, è stata la gara di appalto per 3.500,00 o Immobilizzazioni Ciò assunto e messo rgano che ha indett quale si fa rife244.417,51 Relazione dell’O stampa della rivista, nella a quelle che Attivo circolante e 13,21 ricerca di ditte Il Collegio la l’affidamento della no Disponibilità liquid limita che attivi 354.568,50 rimento a normenti più di Km 250 dal Direttore”. Ratei e risconti fornito della esser ”dista di siano: non Totale attivo tare la impossibilità ndo della sua ha dovuto consta norma ma, pur non dubita Valori in euro era non tale un PDG, la consid a del fonte scritta di 157.458,23 tecnic o affermata da Passivo esistenza in quant in rapporto alla evoluzione ilità di rea65.004,27 Patrimonio netto solo anacronistica , punitiva rispetto alla possib rapp. sub 132.106,00 Trattamento fine settore, ma, anche della pros354.568,50 costi. i prima che minor a Debiti lizzare Collegio auspic cassata o rivisitata. questo titolo il Totale passivo oniale Per gara la norma di cui sopra venga di “Spending sima o dello Stato Patrim clima e tempi Service: Campo Gestionale, corred li di Provento e tutti quel- Infine il Collegio, in Il Rendiconto responsabili dei lia tutti i capito tà Ordinaria di Review”raccomanda ai Campo Italia Disabili, una accuevidenzia e dettag ione dei Servizi, Attivi documenti Giovanili e distinz o accertato dai Italia, Scambi ti li di spesa con sti. ,02 voce che rata gestione delle spese avend iale, abbigliamen Acqui 65.873 mater € di zione, di to ne Promo onio Netto. prodotti che i costi per acquis ti con cifre molto più mode un saldo di gestio Si chiude con allocazione nelle voci del Patrim no essere assun e più consone e gadgets posso somme risparmiate ad altre trova la propria destinando le ste svolta a ollo e Verific service. o il Collegio ritiene oAttività di ContrRevisori ti attività del : per quanto sopra espost l’appr e dispos i essual con ia blea Congr Conclusioni dal Collegio dei ercizio Il Collegio, in armon periodiche andare alla Assem Nel corso dell’es ha effettuato visite imenti di poter raccomBilancio sottopostoLe. Revisori: Regolamento, Il Collegio dei vazione del nato sugli avven dell’Art. 20 del celli quali è stato aggior con estrema disponibini e Carlo Simon nel corso delle Michele Cipria ed è stato messo del Governatore FerraMario Casini, e iva riflesso economico ra amministrat reale, le consilità della struttu ione di verificare, in tempo retti, nella condiz

A

13,21

Totale

C) Trattamento

D) Debiti

c/c 13,21 247.930,72 354.568,50

I-Fondo di dotazio ne III-Patrimonio Libero 1) Avanzo di gestione 2 2) Fondo di rotazione 3) Altre riserve

TOTALE PASSIV O

conti Revisori dei Relazione dei 12 iale 2011-20 per l’anno soc Multidistretto 108 Italy)

1.079,53 di c/c

Circolante TOTALE ATTIV O PASSIVO

A) Patrimonio

243.337,98 244.417,51

attivi

su interessi

Totale Attivo

11.030,79 157.458,23 65.004,27 53.417,70 3.293,47 75.394,83

132.106,00 354.568,50

761.124,85

2) Oneri promoz. e di racc. fondi 2.4) Attività ord. di promozione: campo Italia

85.888,32

scambi giovanili

32.896,25

rivista “Lion” campo Italia disabili ctr. 2a Vice Pres.za Int.le Cong.Naz.le Genova 2012 Altre partite di giro

234.972,50 63.694,25 93.989,00 225.822,76 254,00

Raccolta pro alluvionati

6.171,00

Raccolta pro terremotati

6.925,00

spese di rappresentanza

6.511,77

contributi Lions Day

4.000,00

6.070,63

3) Oneri da attività accessorie 3.1) Acquisti: accessori convention

6.070,63


1.195,27

4) Oneri finanziari e bancari 4.1) Su rapporti bancari: oneri bancari

1.195,27

1.1) Da contributi su progetti:

232.884,55

5.2) Servizi:

proventi per quota struttura

45.596,00

proventi da sede centrale

29.216,80

proventi per annuario

70.492,16

45.522,79

pulizie ufficio

4.976,96

1.3) Da soci ed associati:

luce e riscaldamento

3.254,98

proventi per quote sociali

Esercizio 2011/2012

250,00

assicuraz. RC ufficio

1.788,69

consulenze esterne

710.823,59

1) Proventi e ricavi da att. tipiche

5) Oneri di supporto generale locazione immobile

PROVENTI E RICAVI (in euro)

564.718,75

1.5) Altri proventi:

868,65

altri proventi

799,88

postali e bollati

6.919,70

telefoniche

1.700,49

2) Proventi da raccolta fondi

cancelleria e stampati

4.588,81

2.4) Attività ordinaria di raccolta:

oneri fiscali

1.814,32

campo Italia

85.888,32

TARSU e trib.comun.

2.856,30

scambi giovanili

32.896,25

trasporti e corrieri

9.292,97

rivista “Lion”

varie e diverse

836,12

campo Italia disabili

attività del Presidente

18.830,29

ctr. 2a Vice Pres.za Int.le

rimb. A D.G. riunioni

66.242,82

Cong.Naz.le Genova 2012

rimb.DG Forum e int.li rimb. DG manif.naz.li

6.289,75

Altre partite di giro

747.613,08

234.972,50 63.694,25 93.989,00 225.822,76 254,00

869,86

Raccolta pro alluvionati

3.171,00

rimb.officers no DG

6.331,65

Raccolta pro terremotati

6.925,00

comitato cons.fiscale

1.043,80

revisori dei conti

2.746,68

3) Proventi e ric. da attiv. accessorie

revisori dei conti anno prec.

1.745,89

rimb.spese tesoriere

2.450,15

3.1) Da attività connesse e/o gestioni com.accessorie:

informatica

124.399,91

5.4) Personale: personale dipendente

114.320,90

trasferte del personale

2.061,90

TFR acc.to a polizze

8.017,11

varie non c.a.

1.487,85

varie

1.510,82

Avanzo di gestione

3.940,00

3.3) Da soci e associati: partecipanti Corso RLLI

8.200,00

2.239,45

4) Proventi finan. e patrimoniali 4.1) Da rapporti bancari:

2.998,67

5.6) Altri oneri:

Oneri Totali

altri proventi:

41.662,88

12.140,00

interessi bancari BNL PROVENTI TOTALI

2.239,45

1.472.816,12

1.406.943,10

65.873,02 43


bellitalia

Sicilia Think global, act local Solare, colorata, profumata, barocca, creativa, sono tanti gli aggettivi che possono descrivere la Sicilia. Goethe affermava che l’Italia senza la Sicilia non suscita nello spirito immagine alcuna. La ragione è comprensibile, visto l’incredibile museo a cielo aperto che rappresenta e il fantastico paesaggio che la rende unica.

Sono sempre più convinto che lo sviluppo civile e il conseguente benessere dei cittadini si potrà concretizzare solamente riconoscendo i valori durevoli espressi dalla vocazione culturale dei nostri meravigliosi luoghi, dall’inestimabile museo a cielo aperto che l’Italia rappresenta nel mondo come valore aggiunto. E la Sicilia è un esempio emblematico tutto italiano di questo valore . La sua nobile reputazione si è parzialmente oscurata per una scellerata interpretazione della modernità, ma, la Sicilia, soprattutto oggi per la tipicità che la caratterizza può rappresentare un’idea positiva di fattore attivo di crescita socio-economica. La cultura Made in Italy è un elemento fondamentale per la creazione di valore economico, un irrinunciabile punto di partenza del nostro Paese. Inoltre, senza cultura esistiamo senza vivere. Tutti sappiamo che la Sicilia è bellissima, ma pochi di noi la conoscono veramente. Quanti italiani sanno che annovera cinque siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per la loro importanza storica, artistica, archeologica e naturalistica?

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Oppure, chi sa che l’Opera dei Pupi è un patrimonio orale ed immateriale dell’umanità e che la Festa di Sant’Agata a Catania è riconosciuta come bene etno antropologico? La grave e prolungata crisi economica internazionale e nazionale ha messo in risalto le nefandezze e le debolezze di un modello di sviluppo non più adeguato e sostenibile: i due esempi invitano a “pensare globale” ma ad “agire locale”. Urge decolonizzare il nostro immaginario. La Valle dei Templi è uno dei cinque siti siciliani riconosciuti dall’Unesco, un luogo magico conosciuto da ognuno di noi. L’eccezionale area archeologica, nonostante lo scempio edilizio che la circonda e che prima o poi verrà eliminato nell’interesse di tutti, è visitata ogni anno in media soltanto da 500mila turisti. La Sicilia, come buona parte dell’Italia delle Meraviglie, è un patrimonio di conoscenza della collettività, la vera nostra ricchezza. La Costituzione, negli anni bui che stiamo vivendo, viene spesso citata dal mondo politico per l’articolo uno e quasi mai per l’articolo nove: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, la tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Un appello che non trova riscontro nelle altre costituzioni occidentali e mette in luce la contemporaneità del pensiero dei costituenti nell’individuare valori e diritti necessari per promuovere lo sviluppo non solo sociale e culturale della nostra società, ma anche economico in una economia globale come quella in cui oggi viviamo. (A.Ma.)

Antonello da Messina, particolare Annunziata, Galleria Nazionale, Palazzo Abatellis; La Cuba, itinerario arabo-normanno, Palermo. Pagina precedente: Isola delle Femmine; Castello di Castelnuovo, Palermo. Folklore: Opra dei Pupi, carretti siciliani.

La camicia? Chiaramente su misura La camicia, da oltre dodici secoli, si conferma un capo importante che non può mancare nel guardaroba e che si contraddistingue non per la griffe in sé ma per la lavorazione e l’attenzione ai particolari di chi la esegue. Ed è esattamente questa la strategia alla base del successo delle camicie realizzate dalla sartoria Medea di Catania, espressione dell’eleganza della moda italiana. Camicie da uomo, donna e bambino in grado di soddisfare le richieste dei clienti più esigenti, che si distinguono per il taglio e l’altissima qualità dei tessuti, dalle più esclusive realizzate con il giro inglese o la seta a quelle più fresche e leggere come il fill a fill o l’intramontabile lino. Senza tralasciare, naturalmente, l’ampia scelta di colori, i livelli eccezionali di comfort e la vestibilità. Tantissime sono le linee proposte da Medea: da quella più classica, con il collo italiano o quello francese ideale per il doppio petto, a quelle più sportive come il botton down. Il pregio della produzione della camiceria siciliana è senza dubbio dato dal taglio, dall’accuratezza della confezione ma anche dalla possibilità di scelta dei dettagli sempre più importanti per rendere la camicia unica. Come ad esempio la scelta del polsino, che Medea propone con il polso rotondo, retto, smussato o con l’esclusivo polso per gemelli. Quest’ultimo pur mantenendo la classe e la raffinatezza di sempre, oggi è usato non solo nelle circostanze particolari ma anche per l’uso quotidiano. La camicia inoltre potrà essere impreziosita dai bottoni in madreperla o dalle iniziali ricamate a mano.

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Catania Corso Italia, 171 Tel. 3929901413 Caltanissetta Via Val d’Aosta, 5/7 Tel. 0934594600

bellitalia/a cura ufficio sviluppo Magalini Editrice Due. Fotografie ufficio del Turismo regione Sicilia.

Per esaudire le richieste dei suoi clienti la Camiceria Medea offre il meglio che si possa desiderare: la camicia su misura realizzata da esperti artigiani con antiche tecniche sartoriali.


magazine Tema di studio nazionale 2012/2013 “Dall’abuso sui minori alla violenza sulle donne: combattiamo il silenzio”.

Se questo è amore… Si è svolto presso il Teatro Italia di Roma un grande momento di Teatro Pedagogico dedicato al tema nazionale di studio, con una particolare curvatura sul Progetto Artemisia per la prevenzione e la difesa degli abusi sulle donne, che è stato sviluppato all’interno delle scuole di Roma e provincia con il supporto dei Lions e Leo del Distretto 108 L. Di Patrizia Marini

N

el novembre del 1960, in una strada di montagna della Repubblica Domenicana, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Nel 1999 l’Onu ha proclamato il 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Circa il 70% della popolazione femminile mondiale dichiara di aver subito una forma di abuso o violenza nel corso della propria vita. E’ un fenomeno che non conosce ostacoli: attraversa culture, popolazioni, religioni, confini. I dati istat ci dicono che in Italia sono quasi 7 milioni le donne tra i 16 ed i 70 anni che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita, pari al 31,9 per cento: circa 5 milioni hanno subito violenze sessuali (23,7 per cento), quasi 4 milioni violenze fisiche (18,8 per cento), di cui 1 milione ha subito stupro o tentato stupro. E in che cosa consiste fondamentalmente un modo di comportarsi “civilizzato”? Consiste nel ridurre la violenza. È questa la funzione principale della civilizzazione ed

è questo lo scopo dei nostri tentativi di migliorare il livello di civiltà delle nostre società” (Karl Popper). Lubna Ahmad Al-Hussein, una giornalista sudanese, ha scritto un libro che tutti dovremmo leggere. E’ la storia di una legge assurda che prevede per le donne una pena di 40 frustate nel caso in cui il loro abbigliamento sia ritenuto indecente. Anche la scrittrice ha subìto un processo in nome dell’articolo 152 del codice penale per aver portato oltraggio alla morale pubblica indossando un paio di pantaloni. Questo esempio per noi incomprensibile non sembra collegarsi in alcun modo con quello che accade in Italia, eppure anche noi subiamo pregiudizi che investono la sfera comportamentale. Chi usa violenza alle donne è nella maggioranza dei casi il marito, il fidanzato, il convivente, l’ex partner. Il teatro dei soprusi sono di solito le mura domestiche, tant’è che la violenza contro le donne è denominata anche “violenza domestica”, un fenomeno cui in passato si dava poca importanza, essendo considerato una delle possibili espressioni del conflitto coniugale. Il maschio violento con le donne non soffre generalmente di gravi turbe mentali, anzi può essere ben inserito nella vita lavorativa e di relazione. Non è

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Magazine

possibile caratterizzarlo inoltre né per grado di istruzione, né per classe sociale. E’ inquietante che la famiglia, “luogo protetto”, diventi talora l’anticamera della morte. Sulla violenza contro le donne ormai si scrive molto, troppo, ogni giorno, sangue su sangue. Mille storie, che da sempre si ripetono, che ci permettono di squarciare il silenzio, cortina nebbiosa, che tutto ottunder anche la nostra capacità di reagire. Le denunce non prodotte, le parole non dette sono occasioni mancate della nostra dignità di persone: il silenzio omertoso è l’emblema della vigliaccheria di cuori afasici per immaturità affettiva. Sconvolgenti sono i dati sui “femminicidi”, finalmente il reato di stalking è stato introdotto, e le violenze si denunciano più di prima. C’è ancora molto da fare, come ad esempio insistere sulla prevenzione, perché la violenza è una spirale di malessere, sofferenza, rabbia che esplode in un’escalation di aggressività contro se stessi e contro un’altra persona. La violenza non deve essere solo soffocata o punita, soprattutto non deve essere insegnata! Gli studenti che abbiamo coinvolto nel nostro progetto educativo dicono basta ad una deriva culturale che vede la donna come un oggetto e troppo spesso sfocia in maltrattamenti ed omicidi. La violenza è la manifestazione estrema ed inaccettabile di una cultura di sopraffazione, di una discriminazione profonda delle donne, di una incapacità di accettare la loro libertà e autonomia. Pertanto da cittadini maturi e consapevoli noi lions promuoviamo la cultura della legalità e quindi, fiduciosi nell’efficacia dell’impegno civile e dell’osservanza dei diritti umani e civili della persona che va rispettata e difesa da tutto ciò che offende la sua dignità. Folla: L’hai vista oggi? Aveva un occhio nero. Si, si vedeva benissimo, anche se portava i soliti occhiali scuri… Secondo me la picchia il marito! Ma no, non può essere. E’ un uomo così gentile e premuroso! Sarà…ma come fa, allora, a ridursi in quello stato? È sempre piena di lividi, di segni… Protagonista: Qualcuno mi ha detto che il dolore uno non se lo ricorda mai. Una volta passato è passato. Io, invece, me la ricordo ancora la prima volta che mi ha picchiata… Si era arrabbiato. E me le aveva date. Mi ha fatto volare

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da una parte all’altra della cucina e ho sbattuto la testa conto il lavello. Non provavo niente, solo lo shock… Quel pugno era già lì che mi aspettava. Eppure, anche dopo tanti anni, con tutte le ossa e i denti che mi si sono rotti, continuo ancora a dare la colpa a me stessa. Non posso farci niente. E se, invece…? E se io…? Non mi avrebbe picchiato se io non… Lui ha picchiato me, ha picchiato i nostri figli e io continuo a dare le colpe a me stessa… Ma io non mi arrendevo. Mi tiravo sempre su da terra. Una sciacquata al viso e via! … Mi nascondevo. Nascondevo i lividi, il dolore, la rabbia. Tutto sarebbe andato a posto. Perché lui mi amava… Ma se mi amava, perché mi picchiava? Ci penso ogni giorno. Ogni minuto. Perché faceva così? Non mi viene una risposta vera, una cosa da farmi dire, ecco, ci siamo, ho capito! Mi amava e mi picchiava. Io lo amavo e mi facevo picchiare. Una cosa tanto semplice, tanto stupida e tanto complicata. Ma questo non è amore. Non è possibile amare qualcuno, poi picchiarlo, e poi amarlo di nuovo dopo aver lavato via il sangue. …Nessuno mi ha mai chiesto niente. Per giustificare il mio corpo martoriato bastava dire: “sono caduta dalle scale”, “che sbadata: ho sbattuto di nuovo contro la porta”. Si, ma la bruciatura sulla mano? I capelli che mancavano? I denti rotti? Mi aspettavo che, prima o poi, me lo avreste chiesto. Chiedetemelo. Chiedetemelo... Ve lo avrei detto. Vi avrei raccontato tutto. Vi avrei chiesto aiuto. Guardatela, la bruciatura. Guardate le mie ferite, i miei occhi tristi spaventati, da animale braccato. Non esistevo. Ero un fantasma. Vagavo nel vuoto. Vi voltavate dall’altra parte come se non ci fossi. Potevo camminare per le strade, salire sul treno, entrare nei negozi. Potevo fare la fila alla cassa e svuotare il carrello, pagare le cose che avevo comprato. Potevo allungare i soldi e farmi dare il resto. Potevo dire Per favore e Grazie. Potevo sorridere e salutare, dire Ciao e Arrivederci. Io vi vedevo, ma voi non vedevate me. La donna che non c’era. La donna che era posto. La donna che sbatteva nelle porte. Mia madre mi guardava e non chiedeva niente. Mio padre non si accorgeva di niente. I miei fratelli. Sua madre non vedeva niente. I medici, al pronto soccorso. In chiesa. A


Magazine scuola, quando accompagnavo i bambini. Naso rotto, occhi pesti, costole rotte. E nessuno vedeva niente. Per favore, chiedetemelo! Chiedetemelo, chiedetemelo, chiedetemelo…”. Così i ragazzi dell’ITA Sereni hanno recitato sul palco un testo rielaborato dal gruppo teatrale scolastico e tratto dal testo “La donna che sbatteva nelle porte”. Nei giorni scorsi infatti si è svolto presso il Teatro Italia di Roma un grande momento di Teatro Pedagogico dedicato al tema nazionale di studio, con una particolare curvatura sul Progetto Artemisia sulla lotta alla violenza sulle donne, che è stato sviluppato all’interno delle scuole di Roma e provincia con il supporto dei Lions e Leo del Distretto. Il tema è stato affrontato nelle scuole da quasi tutti i club del distretto e grande è stata la loro opera di diffusione educativa e l’intero materiale raccolto dai club merita una pubblicazione specifica, nella quale si porrà in evidenza l’azione di tutti i soci e del Gabinetto Distrettuale. Di particolare rilievo il lavoro dei docenti che “Nonostante le mille difficoltà che attraversa il mondo della scuola, continuano a svolgere bene il loro lavoro, con passione e credendo nel valore dell’educazione”. I percorsi affrontati sono stati molteplici e tutti avevano un fine comune… combattere il silenzio. Nell’attività drammaturgica posta in essere abbiamo voluto mettere in evidenza un percorso di “Peer Educational” che ha consentito ai docenti e ai discenti di interpretare a proprio modo il tema e svilupparlo secondo quanto era nelle loro corde. Mi corre l’obbligo di ringraziare chi del Comitato Distrettuale si è tanto speso per tutte le numerosissime iniziative distrettuali, svoltesi nel Lazio, in Umbria e in Sardegna. Tutte le azioni sono state di ampio respiro e hanno colto nel segno. Le testimonianze raccolte sul tema hanno sensibilizzato i ragazzi a porre l’attenzione verso quello che è il rispetto verso l’altro e l’educazione di genere. L’evento che è stato realizzato grazie all’aiuto di molti amici Lions ed in particolare grazie all’azione sulla location della Lion Clara Muggia, ha visto spettatori di prestigio come il nostro presidente del Consiglio dei Governatori Gabriele Sabatosanti, il Governatore del 108 L Mario Paolini, il secondo Vice Governatore Giampaolo Coppola. Numerosissimi altri officer e lions hanno partecipato all’evento insieme a oltre 1000 studenti. Un ringraziamento particolare devo inviarlo alla folta rappresentanza degli alunni provenienti dalle scuole dell’Umbria presenti all’evento e coordinate dal Responsabile Umbro del Tema Stefania Casieri. I Leo hanno dato il loro graffiante contributo con il loro Presidente Cirica e il referente distrettuale Riccardo Lalli che hanno presentato un “corto” sul tema realizzato e prodotto dai Leo del Club Augustus. Ovviamente è importante ricordare gli istituti Secondari Superiori con i loro gruppi teatrali-artistici, a cui dobbiamo molto per l’ottima riuscita dell’evento che sono stati: l’ITA Sereni che è intervenuto con un recitato tratto da “La regina” di Pablo Neruda, un pezzo di danza “Giulietta non vuole sposare Paride” e un corto Teatrale Sereni “Se questo è amore”. L’ISA Roma 2 con le sue alunne hanno cantato diverse canzoni di De Andrè e hanno

mostrato un filmato sfondo “Donne dentro e fuori” tratto da storie vee del carcere di Rebibbia. Il Liceo Augusto ha messo in scena una rivisitazione tratta da “Le Baccanti” di Euripide. L’Argan si è cimentato Rap e hip-hop dance intitolato “No al femminicidio”. Il Democrito ha recitato letture da “Ferite a morte” di Serena Dandini. L’Agimus grazie al presidente Nazionale lions Bevilacqua ha mirabilmente effettuato con un duo un pezzo di Gioacchino Rossini e da R. Gliere. Gran finale con la Musica suonata dal gruppo di Conservatorio di Santa Cecilia in Vivaldi Concerto in Re maggiore (4 chitarre). Grazie all’amico lions Salvatore Condorelli, ottimo conduttore, la manifestazione ha avuto una incredibile riuscita. Il modus operandi che ha caratterizzato il suo stile di presentatore ha permesso a tutti i protagonisti di sentirsi unici e fondamentali per l’evento. Il canto sublime della cantante Giorgia, che si è esibita in pezzi di grande impegno canoro hanno fatto venire i brividi e la scelta delle canzoni non è stata casuale. Un momento di grande patos si è avuto nel corso di una importante testimonianza quella di Clementina Ianniello, la mamma di Veronica freddata da un colpo di pistola alla nuca dal suo ex fidanzato, che ha “recitato” un monologo struggente grondante di rabbia contro un procedura legislativa offensiva per il dolore di una madre a causa della mancata certezza della pena che si riduce nel tempo per le attenuanti concesse a chi ha assassinato (“Sono un filo d’erba aggrappata alle radici con la sola forza della rabbia”, “sono qui ma sono morta in questa vita che non è più vita”). Nelle sue parole però quanta tenerezza nei riguardi di Veronica per la cui sepoltura ha voluto una cappella con le pareti di cristallo “perché Lei non si perda lo spettacolo delle stagioni che passano, le foglie portate dal vento, il sole, la pioggia”. E’ come uno scrigno che custodisce per sempre i suoi diciannove anni di straordinaria bellezza… Le parole di Clementina risuonavano in un assoluto silenzio denso di rispetto e noi ci siamo fatti attraversare dal suo dolore in simbiosi catartica come sosteneva Aristotele a proposito delle tragedie: e di tragedia si tratta, purtroppo. Nelle foto il gruppo alunni dell’ITA Emilio Sereni di Roma che ha recitato “Se questo è amore”. Il Governatore Mario Paolini , Patrizia Marini, il presentatore Salvatore Condorelli e il Presidente del Consiglio dei Governatori Gabriele Sabatosanti Scarpelli. Nelle recite, tratto da “Giulietta e Romeo” la violenza psicologica... Giulietta non accetta le decisioni del padre che vuol darla in sposa a Paride.

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Magazine ● Economia

Quale saràilfuturodell’euro? La crisi di Cipro ha messo a nudo i limiti del sistema monetario con una moneta unica priva di un comune quadro economico, fiscale e di bilancio - Le responsabilità politiche di Bruxelles e il ruolo della Bce nella vigilanza bancaria. Di Antonio Laurenzano

“L

a bancarotta di Cipro e la sua uscita dall’euro, con imprevedibili conseguenze per l’Eurozona, è stata fortunatamente evitata. Ma abbiamo corso seri rischi…”. Ha così commentato sulle colonne del Sole 24 ore l’economista Alberto Quadrio Curzio la crisi cipriota e il relativo salvataggio dell’Ue. Procedere a un indiscriminato prelievo forzoso su tutti i depositi presso le banche di Nicosia avrebbe generato una fuga dei capitali dai Paesi traballanti, ponendo le basi di una sfiducia che alla lunga avrebbe potuto dissanguare l’Europa. Un effetto domino disastroso. Una crisi che ha messo impietosamente a nudo i limiti strutturali del sistema monetario europeo privo di un comune quadro economico, fiscale e di bilancio. Un sistema all’interno del quale la crisi del debito sovrano si salda pericolosamente con quella degli istituti di credito che ne detengono i titoli. Tarda a concretizzarsi la nuova governance rafforzata dell’euro, il rilancio della sua coesione e credibilità. Resta inspiegabile come Cipro, noto Paese off-shore da sempre, porto di approdo di capitali di provenienza illegale, sia stato ammesso il 1° gennaio 2008 alla Eurozona senza un preventivo monitoraggio dei suoi asset finanziari. Il caos cipriota sconta cioè l’inefficienza e i ritardi di una seria politica economica europea: per finanziare un’economia minuscola (0,2% del Pil totale) l’Europa brucia la sicurezza delle sue garanzie sui depositi bancari, la certezza del diritto, tradisce la fiducia dei suoi risparmiatori, sacrifica la libera circolazione dei movimenti di capitali ma non trova ancora la forza di mettere fuori legge dal mercato unico la concorrenza nella corsa al risparmio altrui attraverso i differenziali di tassazione e rendimenti!

Misteri di Bruxelles… Incompetenza al potere, improvvisazione diffusa! Politici disattenti e tecnici… allo sbaraglio stanno trasformando l’Europa in un “gioco perverso”. La colpa evidentemente non è dell’idea di Europa e di chi, da Altiero Spinelli a Robert Schuman, ha sognato un’Unione dei popoli. La comune casa europea resta un progetto di rilevante portata storica per il futuro del Vecchio Continente. Non è in discussione l’integrazione politica dell’Europa, ma come essa debba essere realizzata per tacitare un becero antieuropeismo. A livello europeo è stata da tempo imboccata la strada sbagliata, quella di un metodo intergovernativo inefficace. Da questa impasse si esce spingendo in avanti la costruzione dell’Europa sul piano finanziario e fiscale, nella prospettiva dell’unità politica. In una Unione con adeguata capacità fiscale, il livello sovranazionale ha le risorse per stimolare le economie degli Stati membri soffocate dalle misure di austerità che essi devono adottare per contenere i propri debiti. In un’Unione politicamente integrata le decisioni sono dell’Unione, non degli Stati più forti al suo interno (Germania avvisata!). La crisi di Cipro, con il rischio di una deriva monetaria, ha dimostrato quanto sia necessaria un’unione bancaria con la supervisione da parte della Bce di Francoforte e con un meccanismo accentrato di risoluzione delle crisi. Una maggiore integrazione finanziaria è essenziale per rendere più forte l’Europa e più stabile l’euro, soprattutto ora che la frammentazione dei mercati sta portando a una divergenza nei costi di raccolta delle banche. La vigilanza unica, sotto l’egida della Bce, può aiutare a risolvere due problemi di fondo: spezzare il legame perverso fra debito sovrano e crisi delle banche (sarà il Fondo salva-Stati a ricapitalizzare direttamente gli Istituti in difficoltà) e rimuovere l’ipoteca della politica sulla supervisione delle banche (MPS docet!). Ma il disegno di un’unione bancaria è tuttora ostaggio degli interessi nazionali che lascia la moneta unica in balia degli speculatori e dei mercati, con buona pace di chi sulle debolezze e sui dissesti finanziari altrui rafforza la propria leadership economica e politica in Europa.

● Diritti umani

Habemus Papam Dalle parole di Papa Francesco al nostro motto We Serve per tutelare i diritti umani e civili dei più deboli e bisognosi. Di Ernesto Zeppa

L

a decisione di Benedetto XVI di abbandonare il soglio pontificio non ha lasciato nessuno indifferente soprattutto in considerazione dell’attuale situazione di crisi e di sconforto che attanaglia l’umanità. La Chiesa si è fatta subito carico delle sue responsabilità e, dopo un breve Conclave, mercoledì 13 marzo 2013 appena passate le ore 20, il protodiacono Jean-Louis Tauran, ha annunciato, al mondo, l’elezione del nuovo Papa: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam” nella persona del cardinal Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, che ha assunto il nome di Francesco. “Ho scelto Francesco - chiarisce lo stesso Papa - pensando a Francesco d’As-

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Magazine sisi, una personalità molto conosciuta al di là dei confini dell’Italia e dell’Europa per le sue singolari vicende terrene che lo hanno portato ad essere amato ed ammirato anche tra coloro che non professano la fede cattolica. Francesco d’Assisi è l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato; in questo momento, anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà questo spirito di pace, l’uomo povero… Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!”. Questo è un messaggio senza preclusioni, che supera ogni barriera, ogni diversità di religione e di credo politico, un invito ad aiutare coloro che soffrono e che, con difficoltà, affrontano, giorno dopo giorno, le vicissitudini della vita. Troppi politici, economisti, sociologi e persone in vista del jet-set internazionale si riempiono la bocca con parole che si richiamano ai tanto celebrati concetti della solidarietà, del bene comune e dell’amore per il prossimo, ma i risultati ottenuti sono scarsi perché manca un vero e proprio impegno, una reale volontà di intervenire concretamente per risolvere anche le più semplici questioni di sopravvivenza. Spesso, gli interessi socio-economici - individuali o nazionali che siano - limitano gli aiuti ed alcune scelte politiche strategiche indirizzano le risorse verso altri obiettivi non, di certo, umanitari. Basti pensare alla grande quantità di investimenti, non solo di denaro, che viene fatta in campo bellico. Parliamo tanto di pace, di diritti civili, di uguaglianza e di mutualità nei confronti dei più deboli e bisognosi, ma pochi, nel mondo, lavorano per attuare effettivamente questi fini e, spesso, non sono ascoltati. Come non ricordare, a questo punto, personaggi importanti come Mahatma Gandhi, Martin Luther King e Madre Teresa di Calcutta, che hanno dedicato tutta la loro esistenza per l’affermazione di questi ideali. Sin dall’ormai lontano 1963, Martin Luther King combatteva per i diritti civili - “I have a dream” soleva ripetere -, ma siamo ancora lontani dalla vera realizzazione di “questo sogno”. Nel 1979, viene assegnato, a Madre Teresa di Calcutta, il Premio Nobel per la Pace per il suo instancabile ed incessante impegno per il raggiungimento di tale meta. Ora Papa Francesco, figura austera, morigerata, umile e semplice, retaggio della sua formazione gesuitica, sin dai primi giorni del suo pontificato, ritorna a ribadire, con forza e profonda convinzione, questo desiderio di pace, di fratellanza e di rispetto per tutto il creato e l’umanità non può non cogliere questa intensa ed appassionata esortazione condividendone le speranze ed operando affinché questi valori fondamentali della società possano trovare “terreno fertile” nell’animo umano. Noi Lions dovremmo sentirci chiamati in causa in prima persona perché anche il fondatore della nostra associazione, Melvin Jones, già nel 1917, negli scopi e nel codice dell’etica lionistica, aveva inserito i concetti di solidarietà, amicizia, aiuto ai deboli e soccorso ai bisognosi esortandoci a “prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della Comunità”. Nel nostro piccolo, quindi, cerchiamo di far tesoro di questi insegnamenti ed impegnamoci a far sì che il nostro lavoro possa essere veramente operativo e finalizzato all’interesse comune intervenendo nelle situazioni più critiche. Sia il nostro motto: “We serve” quel faro sempre acceso e luminoso che segnerà, ogni giorno, il nostro cammino nel “mare tempestoso” della vita.

● Controluce

I Lions e la sicurezza stradale, un … parlare alla luna! “Parole, parole, parole…”, sul filo di accattivanti note musicali, Mina così duettava, agli inizi degli Anni Settanta, con Alberto Lupo. La “tigre di Cremona” affidava alla sua splendida voce la risposta a un amore evanescente, fatto di… vuote parole e non di sentimenti veri. A distanza di anni, un nostalgico revival di una canzone di successo che, lasciandosi alle spalle amori impossibili, rappresenta oggi… la (triste) colonna sonora del Lionismo, di un certo Lionismo che, a fronte dell’impegno e della passione, non riesce a capitalizzare i risultati conseguiti e a trasformarli in una concreta proposta sociale. Nei Distretti del 108 Italy quest’anno si è a lungo dibattuto sul tema “I giovani e la sicurezza stradale”, service nazionale 2012-2013. In particolare, dal Convegno nazionale di Ravenna sono scaturite analisi e riflessioni profonde su una drammatica emergenza sociale fatta di lutti e dolori, di vite spezzate, di tragedie familiari. Una importante giornata di studio per sensibilizzare l’opinione pubblica e scongiurare, per il futuro, altre pagine di drammatica cronaca. Ma l’appello alla “cultura della vita” lanciato a Ravenna è rimasto, ahimè, dentro le mura della Città di Dante senza raggiungere i Palazzi della politica romana a supporto di una Campagna nazionale di educazione stradale. Fatale consuetudine!... La voce del Lionismo italiano continua a essere sintonizzata… su basse frequenze! Non facciamo audience (o non sappiamo farlo!), con il rischio di enfatizzare una visibilità… Invisibile, perpetuando copioni ingialliti dal tempo! Un’azione molto appariscente, ma con scarsa ricaduta sul tessuto sociale. Missione… incompiuta! E’ di questi giorni l’ultima conferma. E’ iniziata la proiezione in 80 città italiane del film di Matteo Vicino “Young Europe” che coinvolgerà oltre 50.000 studenti in circa 120 matinèe. Un film realizzato nell’ambito del “Progetto Icarus”, campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia stradale con i Ministeri dell’Interno, dei Trasporti e dell’Istruzione e della Fondazione ANIA. Con “Young Europe” arriva sugli schermi la storia di sette giovani europei accomunati dalla triste esperienza dell’incidente stradale che cambia per sempre le loro vite. Un tema che i Lions italiani conoscono bene per averlo proposto in tutta la penisola. Peccato che ancora una volta il tutto si sia volatilizzato nei fumosi discorsi di sempre, senza una concreta strategia operativa sul campo! Occasione perduta? “Parole, parole, parole …” (LAU)

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Magazine ● Etica & valori

Quella esaltazione della pagina bianca Il cervello dovrebbe essere come una pentola in ebollizione. Pensando, riflettendo, emergerebbero, così, idee da commutarsi in progetti. Di Carlo Alberto Tregua

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na vita senza progettualità e senza il disegno del proprio futuro è vuota e dà il senso del nulla. Ognuno di noi ha il dovere, invece, di riempirla di azioni e di atti costruttivi che le diano senso e ci facciano capire che, per quanto di piccolissime dimensioni, possiamo contribuire alla crescita propria ed a quella degli altri soggetti della Comunità. Per fare così è necessario mettersi in gioco continuamente e quindi assumere rischi: i rischi del nuovo. Quando non si rischia si resta in retroguardia, attestati su posizioni conservatrici. Ognuno di noi ha difficoltà a fare il salto, ad attraversare il fiume, a scendere dall’albero, per la paura del nuovo. Ma senza nuovo non c’è futuro, c’è il solito tran tran che non fa sviluppare la mente, anzi, la rattrappisce e la atrofizza. Un progetto si può paragonare ad una pagina bianca sulla quale trascrivere le proprie idee anche col brain storming, cioè alla rinfusa, come vengono e man mano che vengono. Accingersi a riempire una pagina bianca è sempre un’impresa esaltante e solo chi ha voglia di vivere intensamente lo capisce. Coloro che rimangono sulle proprie posizioni senza la spinta interiore che li porti ad evolversi non possono capire il piacere che si prova nel compilare un progetto. Si tratta di una sfida forte, che ci fa mettere in gioco totalmente perché bisogna scavare dentro di noi per trarre il meglio. E poi, bisogna trascrivere tutti i dati gettati alla rinfusa sulla pagina bianca secondo un metodo che stabilisca l’obiettivo ed il percorso necessario a raggiungerlo. Insomma, va steso un piano che si suddivide nelle quattro classiche parti: programmazione, organizzazione, gestione e controllo. La qualità del piano, quando c’è, lo rende eseguibile e realizzabile. Questo accade solo se il progetto è steso in termini chiari e comprensibili, di modo che chi lo legga ne capisca subito la realizzabilità. Senza i requisiti di concretezza nessun progetto è realizzabile. Per contro, anche il più ardito che abbia le gambe giuste può essere realizzato. La ricerca crea innovazione, nessun popolo che non destini alla ricerca risorse sufficienti progredisce. Non solo, ma regredisce rispetto agli altri, ai competitori, perché l’assenza di innovazione nelle attività di vario tipo (sociali, economiche, finanziarie, istituzionali e via elencando), lo rende sempre più piatto e incapace di affrontare e risolvere adeguatamente i problemi. Quando si fa ricerca bisogna immaginare che cosa si vuole trovare. Bisogna anche sognare cercando di vedere prima quello che gli altri non vedono e poi ci vuole tanto spirito di sacrificio e grande passione per esplorare vie inedite che portino al risultato agognato.

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Senza intuito, senza sacrificio, senza passione non si approda a nessuna innovazione. La collettività deve sostenere i veri ricercatori ed emarginare quelli fasulli. E’ del tutto evidente che sia necessaria una qualità ed una certificazione della ricerca senza della quale non vi può essere il riconoscimento della scienza. La pagina bianca è, al tempo stesso, un’enorme difficoltà ed una grande esaltazione. Ci fa vedere la nostra pochezza e contestualmente la nostra potenzialità. Si tratta di mettere insieme una debolezza ed una forza per tentare con ogni mezzo in nostro possesso di approdare al risultato. Così è accaduto nei secoli, quando le innovazioni arrivavano all’opinione pubblica e questa reagiva con incredulità, spesso denigrando chi rivelava verità esistenti, ma di cui nessuno aveva cognizione. Per tutti ricordiamo Galileo Galilei (1564-1642), i Principia di Isaac Newton nel 1687, gli esperimenti di Benjamin Franklin nel 1752, la Teoria atomica degli elementi di John Dalton nel 1808. Nessuno di noi si deve impaurire per quello che hanno scoperto questi grandi uomini perché potenzialmente abbiamo la possibilità di fare, nel nostro piccolo, grandi cose. Dobbiamo metterci tutta la nostra volontà e tutta la nostra capacità, pensando che i nostri piccoli limiti possono essere estesi in proporzione.

● Galateo

L’arte del buon vivere Colloquio immaginario con Mons. Giovanni Della Casa. Di Achille Melchionda Rever.mo Monsignor Della Casa, la ringrazio di tutto cuore per avere avuto la bontà di interrompere il Suo meritato lungo riposo, accettando la mia preghiera di volermi dedicare e la Sua attenzione e pazienza, e il Suo (per vero, credo non molto impegnato) tempo libero per un colloquio che, Le assicuro, sarà breve e limitato al solo essenziale. Ho cercato, sì, di evitarLe questo disturbo, ma la mia impossibilità di consultare direttamente il prezioso Suo “Galateo overo (una sola “v” nel testo originario) de’ costumi”, del remoto 1538, non più reperibile nelle


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moderne librerie, da un lato e, dall’altro, l’imperdonabile mia magnanimità di non aver saputo rifiutare il prestito del mio ad un amico, (o meglio, a persona da me ritenuta tale, rivelatasi per contro uno spregevole figlio di madre di non specchiati bensì assai licenziosi costumi, tant’è che si è guardato bene dal rendermelo) mi hanno indotto al presente invito per accertare quale regola sia da rispettarsi nella specifica positura dell’assidersi a tavola imbandita. Non credo, ma proprio per il dubbio mi onoro interpellare la Signorìa Vostra, che sia corretta e adeguata quella che - mai più neppure immaginabile nel ‘500 - è oggi la più diffusa, in misura pressoché totalitaria (all’incirca 9 commensali su 10). Non appena rumorosamente assiso (per adeguare alla rispettiva corporatura la posizione della scranna) il soggetto, non importa se maschio o femmina, giovane o anziano, anzitutto spinge, anzi proprio incolla il busto alla tavola, poi spalanca le braccia e le dispone a cerchio, gomiti ad angolo acuto, attorno al suo piatto, quasi ad

imporre la sua presenza e rendere palese, evidente, indiscutibile, che quella fetta di tavola imbandita è sua esclusiva proprietà. Quindi comincia il pasto. Gomiti sempre incollati alla tavola, braccia sempre attorni al piatto, di guisa che ogni boccone non è effetto di una posata fatta salire dal piatto alla bocca, bensì di una sorta di inchino del busto, per far sì che il gomito non si sollevi ed il boccone salga verso l’agognata meta. Masticazione a bocca aperta e rumorosa, mai interrotta per lasciare passare voce e parole, chè anzi devono adattarsi ad uscire mescolandosi alla masticazione. Orbo del cinquecentesco ammaestramento della Signoria Vostra, ho dovuto adeguarmi a ricorrere al moderno “Galateo, ovvero (qui con doppia “v”) l’arte del buon vivere” di ignoto autore (forse per vergogna del palese plagio. E qui ho potuto leggere (proprio come mi aspettavo) le seguenti disposizioni per un decente comportamento a tavola: “busto eretto, gomiti aderenti al corpo… si porta il cibo alla bocca senza abbassarsi sul piatto, si mastica con la bocca chiusa e senza produrre rumori, un boccone alla volta, senza bere e senza parlare nello stesso tempo”. Il tutto, insomma, esattamente il contrario di quanto ho testé descritto come ordinaria e diffusa realtà quotidiana. Ebbene, Monsignore, che ne pensa? Come? Perché La interpello? Perché, ahimè, quanto ho sopra descritto càpita anche nelle serate dei Lions Club, nelle quali (Ella non può saperlo atteso che benché già pluridecennale, l’Associazione dei Lions non esisteva nel ‘500) sì, si “serve” (no, non il pasto; sì anche quello, ma intendevo alludere al “servire” per etica associativa), ma l’estetica della posizione assunta è sempre quella che sopra ho riferito. Come? La risposta sarebbe lunga e la Signoria Vostra preferisce darmela direttamente a voce, quando io La raggiungerò lassù? Sta bene, mi adeguo alla Sua volontà. Ma, stando così le cose, senza fretta… non è questione urgente.

Tu andrai al congresso nazionale? 3ª e ultima puntata - Si chiude, con un’ultima testimonianza, l’interessante mini inchiesta tra i soci sulla loro partecipazione o meno al prossimo congresso nazionale. Gli interpellati hanno dato 70 risposte stuzzicanti alla domanda “Tu andrai al congresso nazionale?”. Gli altri 69 interventi dei soci lions sono stati pubblicati sui numeri di marzo e aprile. 70/Con rammarico non potrò partecipare al Congresso Nazionale di Taormina poichè ho diverse patologie gravi di salute. Mi sento però di raccontare quanto successo a Taormina al 46° Congresso Nazionale del 1998. Dopo oltre 60 anni ho conosciuto mia sorella, anch’essa Lion di Milano, esponente di spicco nel service “Libro parlato” e buona amica di Sirio Marcianò. Io sapevo della sua esistenza ma lei ne era stata tenuta all’oscuro. Ebbene al 46° Congresso fui incaricato di ricevere i congressi-

sti controllandone le generalità e consegnando loro la documentazione di votazione. Lascio immaginare cosa provai quando si presentò mia sorella dicendomi le sue generalità: Mariaelena Gavioli Cadirola. Le sorrisi e le dissi che entrambi eravamo di Ferrara pur essendo lei milanese di adozione. Pur con imbarazzo non resistetti nel dirle “Mariaelena, oltre che al Lion abbiamo in comune anche un padre e tu non conoscevi la mia esistenza. A questo punto, dopo aver tanto ricordato il passato, piangendo ci abbracciammo lungamente e da allora abbiamo iniziato a frequentarci. Dopo qualche anno purtroppo mia sorella ha lasciato questa vita ma se non ci fosse stato quell’incontro al Congresso Nazionale di Taormina non avrei vissuto uno dei giorni più belli della mia vita. Mario Bastia Lions Club Ferrara Estense 53


Libri Lions

Quando il gallo cantava la mattina Il Lion Rocco Boccadamo ci ha abituati, con il suo piacevole periodare apparentemente leggero, alle carrellate di immagini e alla denuncia delle disfunzioni che affliggono la vita quotidiana. “Quando il gallo cantava la mattina” non fa eccezione e raccoglie, con il consueto sottotitolo “lettere ai giornali e appunti di viaggio”, gli scritti che vanno dal 19 aprile al 21 dicembre 2011, arricchiti dal racconto della prigionia in Tunisia di un militare italiano nella seconda guerra mondiale che diventa, attraverso la presentazione dei costumi di quelle popolazioni, il motivo per avvicinarsi in modo positivo all’attuale problema dell’immigrazione.Il titolo, che vuole indicare la motivazione fondamentale del libro, assume il significato di una speranza che si rinnova con sempre maggiore fatica al risveglio mattutino: “Oggi non si sente più il canto del gallo: può sembrare un paradosso, ma succede come se l’esordio, il debutto di ciascun nuovo mattino avesse perduto l’applauso di incoraggiamento più schietto e sincero”. E’ il rimpianto per la semplicità di un passato irrimediabilmente trascorso e l’agevole lettura induce alla riflessione senza darlo a vedere. Nel saggio, che reca l’omonimo titolo, è un alternarsi di visioni letterarie che Rocco Boccadamo descrive con immagini pittoriche, i caratteri delle persone sono rappresentati con naturalezza e non è possibile ignorare la poesia e i sentimenti che si elevano dalle pagine. Gli scritti hanno qualche anno di vita ma in molti casi, rilevando il contrasto fra l’eccesso di privilegi riservati ai politici e la semplicità genuina di molte persone comuni, sembrano scritti in questi giorni. La prefazione è di Ermanno Inguscio. Rocco Boccadamo ha dato alle stampe numerosi volumi e diversi di essi sono stati presentati su questa Rubrica, attualmente è corrispondente per la sezione “Culture” del quotidiano di Lecce “Il Paese Nuovo” e collabora con numerose testate e periodici. Umberto Rodda Rocco Boccadamo Quando il gallo cantava la mattina AGM Arti grafiche Marino, Lecce, 2012

L’agricoltura per nutrire il pianeta Una raccolta di indagini e di valutazioni di esperti italiani e stranieri sul tema inerente il ruolo dell’agricoltura per lo sviluppo dei Paesi poveri è il contenuto della pubblicazione del Lions Club Stradella Broni Host del Distretto 108 Ib3 edito a cura del socio fondatore l’agronomo Ettore Cantù. E’ possibile sconfiggere la denutrizione nel mondo? Si domandano i Lions dello Stradella Broni. Per avere un risposta corretta ed obiettiva hanno chiesto l’opinione degli esperti in campo agricolo, dei diretti osservatori, agronomi e missionari, degli economisti italiani e africani, con il contributo degli scienziati e dei tecnici della FAO. Meno aiuti alimentari e più aiuti allo sviluppo, iniziando dall’agricoltura, per consentire alle popolazioni del

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pianeta di uscire dallo stato di povertà e di sottoalimentazione. E la pubblicazione della descrizione, corredata da belle illustrazioni, dell’attività agricola e di assistenza civile profusa dai Lions del Club in un villaggio dello Zambia consente di valutare ciò che è possibile fare per le popolazioni locali. Per salvare l’Africa occorre intervenire in Africa, si afferma nella pubblicazione, ma non è sufficiente la carità, è urgente insegnare agli africani l’uso delle tecnologie compatibili con un primo sviluppo per affrontare il tema della fame e della povertà e avvicinarsi al benessere. L’azione del lionismo mira a porre al centro l’uomo, le sue necessità e la sua sopravvivenza in climi sfavorevoli e l’analisi degli esperti dice che è possibile sostenendo il ruolo dell’agricoltura nello sviluppo delle aree svantaggiate. Le opinioni riportate nel volume e il significativo service del club in Africa sono un ottimo contributo “alla vera essenza e finalità del nostro “We serve”, ha scritto nella presentazione il Past Governatore Adriana Cortinovis Sangiovanni. (D.C.)

I racconti di Erminda In questi giorni mi è capitato di leggere un libro intitolato “I Racconti di Erminda”, scritto da Piera Cilli e edito nel 2009 dall’ed. Tracce. L’ho letto con molto piacere. A parte i pregi del metodo didattico, che l’autrice mostra di sapere applicare con maestria, mi preme fare un breve commento sul messaggio che l’autrice introduce nel suo lavoro: è suo intento far rivivere, attraverso brevi e concisi racconti, valori e principi morali e civili che, come ella scrive “forse non sono più di moda”. Sappiano che i valori sono ideali che si traducono nella vita in usi, costumi e tradizioni determinanti il comportamento individuale e collettivo in una comunità. L’autrice, nel suo asserto dubita che i valori che hanno sorretto finora la nostra società siano ancora vigenti. E’ un’opinione condivisibile: per questo i suoi racconti possono definirsi come una sottile critica alla tendenza all’esasperato individualismo che anima la società contemporanea. L’eccessiva libertà porta proprio a questo: alla perdita, cioè, dei valori che presiedono alla vita degli uomini e dei popoli. Il messaggio che l’autrice col suo libro ci manda è in effetti un contrapporre all’attuale sfilacciamento sociale il recupero dei valori sul modello di una società moderna, democratica, solidaristica, libera ma rispettosa della persona umana. E lo fa non con un’analisi-teorica con terminologia sociologica, ma semplicemente con una serie di racconti, a volte agganciati alla realtà della vita, a volte con l’aiuto della fantasia, servendosi di episodi i cui protagonisti sono i fanciulli che si muovono in un contesto scolastico e familiare: sono essi, i fanciulli, che con il loro comportamento presagiscono il rinnovamento di una moralità, di una cultura, di una morale civile per ridare valore e dignità all’essere umano. L’opera riecheggia il libro Cuore di E. De Amicis. Il libro di Piera Cilli, scritto in forma piana e scorrevole, merita di essere adottato nelle scuole elementari e di essere incluso nelle biblioteche dei circoli didattici e dei Centri di cultura per arricchire con un piccolo capolavoro la letteratura per l’infanzia. Raffaele Artese Piera Cilli I racconti di Erminda Edizioni Tracce - Euro 11


distretti e dintorni 8 club... per un progetto Il progetto “Tutela, conservazione e valorizzazione della timpa di leucatia”, un’area di interesse naturalistico, archeologico e monumentale alla periferia nord della città di Catania. Di Luigi Savarino *

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on il patrocinio del Presidente della IV Circoscrizione Lions, Maria Grazia Tomasello, otto club della medesima Circoscrizione, coordinati da Luigi Savarino, e precisamente Catania Host (presidente Ettore Toscano), Catania Etna (presidente Paolo Amato), Catania Bellini (presidente Ciro Mosca), Catania Est (presidente Rino Puleo), Catania Stesicoro (presidente Alessandro Pittari), Catania Porto Ulisse (presidente Tullio Pepe), Catania Riviera dello Ionio (presidente Francesco Noto), e Catania Agorà (presidente Luigi Savarino), hanno realizzato, nell’ambito del service interclub “Educazione all’ambiente e alla sostenibilità”, il progetto “Tutela, conservazione e valorizzazione della timpa di leucatia”. Il “Progetto”, oggi integralmente realizzato nell’esercizio della sussidiarietà, prevista dalle norme costituzionali per l’associazionismo, è stato inaugurato e consegnato alle Città di Catania e di Sant’Agata Li Battiati, sabato 20 aprile alle ore 10 alla presenza dei due sindaci, rispettivamente Raffaele Stancanelli e Carmelo Galati e del Governatore del Distretto Lions Sicilia, Antonio Pogliese. All’attività di studio, ha partecipato e fornito la necessaria consulenza scientifica l’Associazione “Stelle e Ambiente” presieduta da Giuseppe Sperlinga. Le opere realizzate comprendono la pulitura del tracciato dell’antica “Strada comunale Licata”; la recinzione,

con paletti di legno di castagno, della zona d’ingresso al tracciato dell’ambiente umido della “Licatia”; la pulitura ed il ripristino, con paletti di legno di castagno, dell’aiola intorno ai ruderi dell’antico acquedotto dei monaci benedettini; l’apposizione di due pensiline contenenti due tabelle esplicative, bilingue, una all’inizio del tracciato dell’antica “Strada comunale Licata” ed una nella zona dei ruderi dell’antico acquedotto dei monaci benedettini. Durante la manifestazione sono stati consegnati dei riconoscimenti ai militari della Stazione Aeronavale USA di Sigonella, coordinati dal responsabile per la comunicazione, Alberto Lunetta, che avevano partecipato alla pulitura del terreno insieme agli studenti dell’Istituto Tecnico Regionale di via Biancavilla, coordinati dal Dirigente Pietro Privitera; agli studenti, sia del Tecnico Agrario, sia dei Professionali Agricoltura ed Alberghiero, dell’Istituto Filippo Eredia di Catania, coordinati dalla Dirigente Angela Maria Scandura; alla Società I.P.I., coordinata dal geometra Alfredo Arena, che ha curato la raccolta differenziata dei rifiuti; e a Maria Cristina Litrico per la Tesi di Laurea “Timpa di Leucatia: valorizzazione degli aspetti naturalistico-culturali e proposta di itinerario turistico“. *Consulente del Distretto 108 Ya per l’Area “Ecologia, Ambiente, Energia”.

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Per saperne di più …

Il valore aggiunto dei gemellaggi Sicilia e Toscana Tre giorni intensi di visite in amicizia si sono dipanate tra Firenze e Montecatini in attesa del doppio gemellaggio fra i Distretti 108 Yb e 108 La ed i club di Taormina e Montecatini terme. Di Marcello Paris

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er i distretti la decisone del gemellaggio era maturata dai ripetuti incontri di lavoro fra i Governatori della Sicilia Antonio Pogliese e della Toscana Marcello Murziani accomunati, come loro stessi hanno dichiarato, da un comune sentire nell’ambito del lionsimo e dalle affinità culturali e turistiche delle due regioni. Nelle visita di Firenze gli amici siciliani sono stati accompagnati al museo Horne, un altro gioiello della città del giglio purtroppo non molto frequentato, nato nel 1916 grazie alla donazione di un collezionista e storico dell’arte, divenuto cittadino di Firenze, l’inglese Herbert Percy Horne. Successivamente c’è stata la vista all’Officina della storica farmacia di Santa Maria Novella (fondata nel 1612) e agli immancabili Uffizi. Come si è detto le affinità fra le due regioni sono anche di carattere culturale ed è in questa chiave che è stato organizzato un Convegno al Circolo dei Canottieri di Firenze, proprio in riva all’Arno, per approfondire le ragioni del gemellaggio in chiave letteraria. Infatti i relatori, Nicolò Mineo, professore emerito di letteratura italiana, Odoardo Piscini, docente di letteratura italiana e latina, Vittorio Galvani, Dirigente scolastico e lions del club di Paternò, e Lorenzo Greco, professore ordinario di sociologia della comunicazione all’Accademia Navale di Livorno, moderati dal socio Franco Pericoli, hanno parlato di Poesia siciliana e tosco-siciliana fra il ‘200 e ‘300 mettendo in evidenza i legami fra le due regioni da quando la lingua italiana muoveva i primi passi. Sono stati così ricordati le canzoni e i sonetti (antesignani della poesia pura) di Jacopo da Lentini, con riferimenti a Cielo D’Alcamo, per arrivare ai padri del nostro idioma, a partire da Dante, Boccaccio e Petrarca, periodo in cui, finito il dominio degli Svevi, i letterati e le classi “colte” sentirono il bisogno di avere una lingua di riferimento

(almeno scritta) per potersi capire in tutta la penisola. Dopo i ringraziamenti dei Governatori a concludere l’incontro è intervenuto il Presidente del Consiglio comunale fiorentino Eugenio Giani il quale, nel porgere il saluto della città e congratulandosi per la scelta del gemellaggio, ha ribadito il legame antico fra le due entità geografiche che trova le sue radici, oltre che agli albori della lingua, nei proficui rapporti nel Rinascimento. A Montecatini la delegazione è stata ricevuta dall’amministrazione comunale per uno scambio di cortesie e per una vista alle bellissime Terme Tettuccio. Naturalmente la giornata clou è stata la serata dedicata ai gemellaggi, che si è svolta nel prestigioso Grand Hotel La Pace di Montecatini, durante la quale, fra l’altro, il club ha celebrato anche la 57ª Charter Night alla presenza di un notevole “Parterre de Roi”. Infatti, con i due governatori c’erano il presidente del Consiglio dei Governatori Gabriele Sabatosanti Scarpelli, il primo vice del 108 Yb e i due vice del 108 La, una folta rappresentanza degli staff distrettuali e molti officer toscani. Per i club gemellati la firma sul protocollo è stata apposta dai presidenti, Paolo Gangemi per Montecatini e Francesco Attinà per Taormina: entrambi hanno tracciato i legami turistico paesaggistici che accomunano le due località. I Governatori Pogliese e Murziani hanno ribadito l’afflato e l’empatia che si sono sviluppati in questa annata grazie al comune sentire sul ruolo dei lions e più in generale dell’Associazione. Per spiegare meglio questo concetto Pogliese ha detto che la presenza dei lions nella società non si deve limitare ai service ma deve entrare a 360 gradi nella sfera pubblica facendo politica in senso aristotelico (nel senso “degli affari che riguardano la città”, tà politikà-ndr). Per esemplificare il Governatore ha reso noti due Disegni di Legge presentati e recepiti dall’Assemblea siciliana: uno riguarda la “Sussidiarietà così come espresso dall’articolo 118, riformato, della Costituzione”, l’altro sulla “prevenzione del rischio sismico nella regione”. L’ultima parola è stata del Presidente Sabatosanti il quale, tra l’altro, ha parlato del profondo significato dei gemellaggi, e questo in particolare fra regioni perché rende orgogliosi dell’appartenenza alla Nazione. Nella foto, da sinistra, Francesco Attinà, presidente del LC Taormina, il DG Marcello Murziani, il CC Gabriele Sabatosanti Scarpelli, il DG Antonio Pogliese e Paolo Gangemi, presidente del LC Montecatini Terme.

Quando i lions e le istituzioni collaborano… Gemellaggio tra i lions clubs Reggio Calabria Reghion e Macerata Sferisterio. Al centro della manifestazione il Prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli.

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ue lions club, Reggio Calabria Reghion e Macerata Sferisterio, e un Prefetto della Repubblica sono i protagonisti di un significativo evento avvenuto a Reggio il 23 marzo scorso. Il Lions Club Reghion, nelle more dell’organizzazione del gemellaggio con il Lions Club Macerata Sferisterio s’era

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Per saperne di più … reso conto del fatto che il Prefetto della città Vittorio Piscitelli, che aveva svolto il suo mandato proprio a Macerata, aveva ricevuto stima e anche affetto da quella comunità. E’ subentrata allora per il Reghion, la volontà di coinvolgere nell’evento-gemellaggio, come “trait d’union” morale proprio il Prefetto al quale sia Reggio che Macerata intendevano tributare onore e riconoscenza. Ciò tra l’altro assumeva particolare valenza anche come incoraggiamento all’alto funzionario in un momento di particolare difficoltà per Reggio Calabria e il suo Comune che, come è noto, è commissariato. I due club intendevano così onorare gli “Scopi” del Lionismo (unire i club…), realizzare concretamente la Cittadinanza attiva e con l’occasione creare anche sinergie economiche e culturali tra le due comunità. Così è stato: da Macerata sono arrivati a Reggio 28 lions insieme con il loro presidente Sergio Fattorillo, il PDG Lanfranco Simonetti, il Sindaco della città Romano Corancini. Ad accoglierli nel palazzo del Comune il Commissario governativo, Prefetto Vincenzo Panìco, il Presidente del Reghion Massimo Serranò, il segretario Cesare Messina, i soci, il PDG Domenico Laruffa, l’Arcivesco della città Vittorio Mondello, il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Dattola, il Presidente di Confindustria Cuzzocrea, altre autorità militari e civili. E il Prefetto Piscitelli? E’ stato al centro dell’incontro: gli è stata tributata dal Sindaco Corancini la riconoscenza e l’affetto di Macerata e poi di Reggio Calabria, con l’aggregazione sia al Club Macerata Sferisterio che al Reghion Club come Socio d’onore e consegna da parte dei due club di una bellissima targa commemorativa. Al di là della significativa cerimonia, alla quale è seguita una memorabile conviviale, una felice collaborazione tra istituzioni e Lions come questa ha già prodotto l’impegno del sindaco di Macerata per uno scambio di esperienze e programmi tra il Teatro Cilea di Reggio e lo Sferisterio di Macerata; e poi, ancora, la volontà di esplorare l’interesse di imprenditori marchigiani e reggini a collaborare nelle rispettive città. Nella foto, da sinistra, il Presidente del LC Macerata Sferisterio Fattorillo, il Prefetto di Reggio Piscitelli, il Sindaco di Macerata Carancini, il Commissario del Comune di Reggio Prefetto Panìco, il Presidente del LC Reghion Serranò e il Segretario Messina.

Gemellaggio, non solo occasione d’incontro In occasione del 1° anniversario del gemellaggio tra i tre distretti Lions 129 Slovenija, 126 Hrvatska (Croazia) e Ta2 Italy, le rappresentanti del distretto sloveno, Sava Sabadin, e del Ta2, Cinzia Cosimi, hanno organizzato, sabato 13 aprile, l’evento: “Lions international Charity Cocert”. Di Ernesto Zeppa

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ella suggestiva “location” della grande sala denominata “antro del Concerto” celebre per aver ospitato, a suo tempo, una memorabile giornata musicale diretta dal maestro Arturo Toscanini, si è svolto questo importante meeting interdistrettuale a scopo benefico. La musica è stata il “fil rouge” che ha caratterizzato l’iniziativa, la musica come unione tra Lions che parlano lingue diverse, ma che hanno un linguaggio comune: il Lionismo; la musica come espressione dei sentimenti migliori che ogni uomo dovrebbe manifestare e la musica come superamento delle diverse barriere socio-culturali e locali. Nell’organizzazione del concerto, è stata fatta una scelta precisa: dare spazio ai giovani, il nostro futuro, come si è soliti dire. Protagonisti della manifestazione sono stati, quindi, dei giovani musicisti provenienti geograficamente dai territori dei rispettivi distretti Lions. Nel corso della serata, si sono esibiti, per il distretto Lions croato, il Coro della città di Fiume “Josip Kaplan” diretto da Doris Kovacic, un gruppo musicale di ottima consapevolezza timbrica che è riuscito a gestire al meglio il volume adatto all’ambiente di non facile utilizzo; per il distretto italiano Ta2 il violoncellista di fama internazionale, Luca Cividino, presidente del Leo club di San Daniele del Friuli, che ha interpretato la “Suite n. 3 in Do magg. BWV di Johann Sebastian Bach. Il Violoncellista ha sfruttato appieno la ridondanza acustica ambientale creando emozionanti colori che hanno sottolineato la purezza della scrittura originale ed affascinato gli ascoltatori. Per finire, per la Slovenia, distretto organizzatore dell’evento, si è esibito il Coro del Conservatorio di Musica e Balletto di Ljublijana diretto da Katarina Pustinek Rakar,

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Per saperne di più … un coro costituito da giovani interpreti di grande freschezza vocale che è riuscito a creare momenti di intensa emozione e suggestione. A chiudere l’iniziativa, un Duo Jazz con Zoran Skrinjar al pianoforte e Klemen Krajc al basso. Il pianista, non vedente, ha chiesto di spegnere le luci per il pubblico cercando di coinvolgerlo ed avvolgerlo totalmente nella sua musica. Tutto ciò ha creato, nei presenti, un fascino particolare e profonde sensazioni. Il ricavato dell’evento è stato offerto al distretto ospitante per dar loro la possibilità di poter intervenire economicamente in alcune situazioni di grave disagio sociale.

Una borsa di studio per la ricerca clinica Consegnata dal Lions Club Mestre Castelvecchio ad un giovane medico specializzando iscritto alla Scuola di Specialità in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo. Di Marina Canal

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abato 9 marzo, presso il Museo Toni Benetton, il LC Mestre Castelvecchio, portando a compimento un service avviato nel 2012 sotto la presidenza di Ada Allegro Benetton, grazie al generoso concorso di artisti e di cittadini in occasione di una mostra di Ventagli d’artista, ha consegnato una borsa di studio per la ricerca clinica a Mattia Barbot, giovane laureato in Medicina e Chirurgia iscritto alla Scuola di Specialità in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università di Padova. Nel salutare i presenti, tra i quali numerosi artisti che hanno contribuito al progetto, la presidente del club Anna Maria Spiazzi ha sottolineato come il valore di certe realtà di eccellenza del nostro territorio vada tutelato anche, e soprattutto, incoraggiando coloro che, impegnati nella ricerca anche fra grandi difficoltà, ne determinano alti

Premio Donna 2013

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l 23° Premio Donna istituito dal Lions Club Civitanova Marche Cluana è stata conferito quest’anno ad Annarita Pilotti. Il 19 aprile con una bella e partecipata cerimonia, questa affermata donna d’impresa marchigiana, titolare della Loriblu - con 15 boutique monomarca nel mondo - ha ricevuto la statuetta creata dal Maestro Mauro Brattini per offrirla annualmente in omaggio al successo femminile e che adesso è diventato un riconoscimento ambito per tutte le donne affermate delle Marche. Annarita Pilotti, con la sua azienda è anche impegnata in molti progetti di solidarietà, a sostegno di istituzioni, ospedali e associazioni del territorio. La signora, membro di Confindustria a Fermo, è anche consigliere Anci nazionale, componente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile di Ascoli Piceno e nel 2009 ha ricevuto il Premio “Valore al Lavoro” da parte della Regione Marche per poi entrare a far parte come Ambasciatrice delle I.F. all’interno del progetto europeo WAI (Women Ambassadors in Italy). (Cristina Gorajski)

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gradi di riconoscimento non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Mattia Barbot è stato presentato dalla prof.ssa Carla Scaroni della U.O. di Endocrinologia di Padova. Il premio è stato consegnato dal vicepresidente del club, Diego Ponzin, a sua volta professionalmente impegnato nel campo della ricerca come direttore della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus. Di seguito vi proponiamo una breve intervista realizzata da Diego Ponzin al giovane Mattia Barbot. Di che cosa ti occupi attualmente all’interno del reparto di Endocrinologia di Padova? Mi occupo prevalentemente di patologia ipofisaria; l’ipofisi è una piccola ghiandola endocrina, situata sotto il cervello, che svolge un ruolo fondamentale per l’equilibrio ormonale del nostro organismo, regolando direttamente o tramite la sua azione sulle ghiandole endocrine bersaglio (tiroide, surreni, gonadi) i processi di crescita, di sviluppo e attività sessuale, la fertilità, la risposta allo stress, e un‘ampia serie di processi metabolici a vario livello. La mia attività di ricerca riguarda in particolare la Malattia di Cushing, una rara patologia, che colpisce prevalen-


Per saperne di più … temente donne giovani, caratterizzata da un eccesso di glucocorticoidi che si traduce in importanti effetti sistemici che riducono notevolmente la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti che ne sono affetti. Le questioni aperte su questa malattia sono ancora moltissime, ed il nostro gruppo di Padova è attivo su più fronti. Che importanza ha il ruolo di un tutor nella formazione di un giovane medico e ricercatore? Penso sia importantissimo avere dei “maestri” che trasmettano le proprie conoscenze acquisite in anni di esperienza come modello e che incoraggino noi giovani a coltivare l’interesse, oltre che per l’attività assistenziale anche per la ricerca clinica e di base. Il compito del tutor è quello di fornire un’idea da cui poi sviluppare una possibile attività di ricerca; sta poi alla buona volontà individuale del giovane medico cogliere lo spunto e svilupparlo portando avanti il proprio lavoro sempre sotto la supervisione del tutor. Che significato attribuisci al riconoscimento che i Lions hanno voluto dare a te e al tuo lavoro? Sono davvero onorato per questo riconoscimento che corona un anno ricco di soddisfazioni in ambito lavorativo, dall’ammissione alla scuola di specialità alla pubblicazione dei miei primi lavori scientifici. Ci tengo a sottolineare come il contributo economico che i Lions mi hanno gentilmente consegnato, rappresenti un importante aiuto per un giovane medico; infatti l’iscrizione a congressi sia nazionali che internazionali, che dovrebbe rappresentare parte integrante del percorso formativo dei medici specializzandi, ha costi elevati che spesso dobbiamo interamente sobbarcarci, limando quindi la nostra partecipazione a questi importanti eventi didattici.

“Petrolio bianco” sempre più a rischio “Acqua bene primario” è il titolo del convegno del Distretto 108A del mese scorso a Castrocaro Terme, dal quale è uscito un forte allarme: “andando avanti così, questo bene prezioso sarà sempre più insufficiente...”. Di Alessandro Emiliani

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ntro i prossimi cinquant’anni, potremmo aver compromesso il nostro eco sistema. Per questo, dobbiamo dotarci, fin da subito, di irrinunciabili tecniche di adattamento, limitare i danni, ripensare nuove politiche agricole, servizi climatici e strategie di risparmio, anche personale. Fra queste, in particolare, l’uso corretto dell’acqua in ambito domestico, avvalendosi, ad esempio, del frangi getto, della doccia al posto della vasca, del dosatore nello scarico del water, di un contenitore per lavare i piatti e le verdure, del secchio e non del tubo nel lavare la macchina, verificando con una certa frequenza eventuali perdite negli impianti”. Queste le risultanze del Convegno distrettuale (del 108 A) dal titolo “Acqua, bene primario”, organizzato, lo scorso mese (in occasione della Giornata mondiale Onu dedicata all’acqua), a Castrocaro Terme, e seguito da una partecipatissima raccolta fondi che porterà alla costruzione di alcuni pozzi (di acqua, appunto) in Burkina Faso. Momento sia di approfondimento informativo, quindi, ma anche di intervento fattivo, questo importante intermeeting (coinvolti ben dodici Club delle due Zone, A e B, Prima Circoscrizione) fortemente voluto dall’Officer

Distrettuale, proprio per “Acqua per la Vita”, Saele Giberti. In una sala convegni, del Gran Hotel delle Terme, stracolma, alla presenza del Primo Vice Governatore (del 108 A), Lello Di Vito, e di molti Officer, i tre relatori hanno trattato vari aspetti di questo bene prezioso sempre più scarseggiante (e non solo nel Continente Nero, dove la situazione è addirittura drammatica). A partire dall’innalzamento, per colpa dell’uomo, della temperatura (grazie ai pericolosi gas serra e all’aumento dell’anidride carbonica), affrontata dal Direttore del servizio Idro-MeteoClima di Arpa (Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente dell’Emilia Romagna) Carlo Cacciamani. “Piove meno di una volta, ma sempre più violentemente, e con danni spesso enormi. Il mondo si sta surriscaldando, riducendo le precipitazioni nevose che, a loro volta, in primaveraestate, fanno mancare ai fiumi la giusta quantità di acqua, contribuendo alla cosiddetta salinizzazione: se infatti il fiume non va al mare, il mare va al fiume… Anche per questo, avremo una sempre maggiore radicalizzazione del clima: pioverà sempre più in zone già umide, mentre farà ancora più caldo dove il termometro già è alto. Meno disponibilità di acqua significa inoltre sempre maggior competizione internazionale per accaparrarsela”. Per finire con il Direttore sanitario delle Terme di Castrocaro, Marco Conti, attento, naturalmente, agli aspetti terapeutici del cosiddetto “petrolio bianco”, prezioso soprattutto nel curare i disturbi delle via aeree, i dolori reumatici e i problemi della pelle. Al centro del convegno, l’intervento del Lion Franco Sami, alto funzionario di Hera (Azienda emiliano-romagnola di servizi legati all’acqua, all’energia, all’ambiente), Vice Presidente del Service “Acqua per la Vita”, candidato alla carica di Secondo Vice Governatore, sempre del Distretto 108 A. “Un terzo del nostro pianeta non ha acqua; un altro ne ha poca; nell’ultimo, il nostro, ce n’è, ma è sempre in calo: un bene prezioso che, oltre a rappresentare la vita stessa, per esempio nel ventre materno, genera energia, ma anche gravi calamità naturali. Per questo, la grandezza di un Paese si misura anche dalla capacità di difendere e potenziare le proprio risorse naturali, fra le quali, le due principali fonti di approvvigionamento: l’acqua superficiale (piovosa) e le fonti del sottosuolo. In questo, noi italiani, non brilliamo certamente, visto che, ingiustificatamente, per colpa soprattutto delle perdite (più della metà dell’acqua, fuoriesce dalle condutture), dopo gli Emirati Arabi, siamo i secondi consumatori al mondo”.

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Centro Oncologico Ligure... informare, educare, prevenire C’era tanta gente la mattina del 26 marzo a festeggiare l’inaugurazione del nuovo ambulatorio del COL situato nei locali del Municipio Media Val Bisagno a Molassana, significando la grande importanza annessa alla nuova struttura sanitaria che fa da riferimento ad una vasta area abitativa. Di Ines Vassallo

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on sono certo mancate le autorità pubbliche a cominciare dal Sindaco di Genova Marco Doria con il Presidente del Municipio Gianelli, l’assessore Crivello e, parallelamente, autorità lionistiche con la presenza della massima carica distrettuale, il Governatore 108 Ia2 Nando D’Angelo, che hanno voluto univocamente sottolineare la forte sinergia tra le strutture lions e la pubblica amministrazione nelle sue varie articolazioni. Sinergia che ha consentito estrema concretezza e rapidità di azione nel riparare i danni causati dalla drammatica alluvione dell’autunno 2011 che con forte carica emozionale è stata ricordata anche dal Direttore Sanitario del COL Guglielmo Valenti, socio del LC Genova Aeroporto Sextum. In quella tragica occasione infatti ciò che doveva essere il nuovo ambulatorio del COL situato a piazzale Adriatico fu spazzato via dalla furia delle acque e del fango vanificando il lavoro e gli sforzi economici sostenuti fino ad allora. Ma subito dopo, grazie alla sensibilità del Presidente del Consiglio dei Governatori Gabriele Sabatosanti, in quell’anno Governatore, si è messa in moto la struttura organizzativa lionistica, supportata anche dall’attuale DG, che ha in breve sollecitato l’attenzione solidaristica dei soci raccogliendo buona parte delle risorse economiche necessarie a dar vita al nuovo ambulatorio: il Governatore D’Angelo ha potuto effettuare infatti una donazione di ben 45.000 euro. Da tempo i Lions sono vicini al COL che è una Associazione di volontari avente come obiettivo primario la realizzazione e lo sviluppo di progetti assistenziali ed educazionali in campo oncologico secondo i principi di mutualità, sussidiarietà e solidarietà. Ciò significa essere concretamente ed assiduamente presenti sul territorio inteso a livello regionale con la conseguenza di un impegno economico importante. Basti dire che il COL, costituito ed iscritto nel Registro Regionale delle Associazioni di Promozione sociale nel 2003, ha potuto consuntivare alla fine dello scorso anno 3.700 soci, 50 volontari, 30 professionisti e dato da sottolineare più di 13.000 visite. Attualmente sono 3 i punti di riferimento del COL per la cittadinanza (Val Bisagno appunto, Sestri ponente, Genova Centro) che tra breve però potrà beneficiare di altri due ambulatori la cui apertura è prevista secondo un orizzonte temporale breve con insediamenti nella Val Polcevera e ad Albenga. I Lions hanno dato vita già in passato ad altre iniziative importanti di sostegno: certamente quest’ultimo service a favore dell’ambulatorio di Molassana è stato tra i più significativi ed onerosi alla cui implementazione ha con-

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tribuito anche l’organizzazione, a favore dell’Associazione oncologica, di uno spettacolo teatrale al Verdi di Sestri, andato in scena il 23 marzo, cui ha assistito un pubblico numeroso. Intensità di rapporti e vicinanza di valori evidentemente non casuali perché, come ha ricordato il Governatore Nando D’Angelo nel suo intervento, i Lions, così come il COL, obbediscono alla missione di essere tra la gente per la gente nell’interesse delle persone.

Cantieri sociali al servizio della città Il Lions Club Pescia ha deliberato di avviare fin dall’inizio dell’annata lionistica “cantieri sociali” finalizzati alla cura e alla manutenzione delle aree verdi pubbliche della città.

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n un periodo caratterizzato dalla crisi economico-sociale che attanaglia il nostro paese e non solo, il Distretto Lions 108 La, su sollecitazione ed indicazione del Governatore Marcello Murziani, ha messo al centro del proprio impegno il service: “Agiamo contro le povertà... la vecchia e la nuova”. E il LC Pescia ha subito focalizzaro il suo impegno in questo servizio. La situazione locale è stata analizzata attraverso contatti sia con i servizi sociali del Comune di Pescia che con le associazioni operanti sul territorio, ed è stato evidenziato un quadro, che peraltro si riflette sul livello nazionale, di un aumento delle persone in difficoltà per motivi economici sociali e sanitari. I Lions, da sempre impegnati nel territorio, hanno dato priorità a queste problematiche dedicandosi ad iniziative specifiche nel settore sociale. Nel corso di proficui incontri avuti con l’amministrazione comunale, sia nella figura dell’assessore che con la responsabile dei servizi sociali, è emersa la possibilità di erogare “borse di lavoro” per lavori socialmente utili da affidare a persone in difficoltà. Il service “cantieri sociali al servizio della città” si attua, infatti, con un progetto di re-inclusione sociale, organizzando attività da affidare a cittadini selezionati a cura dei


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servizi sociali. Il Lions club, nel luglio scorso al momento dell’insediamento del presidente Alessandro Taddei, ha deliberato di avviare già in agosto “cantieri sociali” finalizzati alla cura e manutenzione delle aree verdi pubbliche della città. Questo progetto ha una doppia valenza: da un lato offre occupazione a persone in difficoltà, dall’altro rende un servizio alla cittadinanza colmando una oggettiva lacuna del Comune che, specialmente in una fase di spending review, non ha sufficienti risorse per occuparsi del decoro urbano. Il Lions Club Pescia ha quindi stipulato un accordo con il Comune di Pescia che prevede, fino a giugno 2013, l’erogazione da parte del club di un contributo mensile a favore di persone in difficoltà identificando nel contempo le aree dove farle operare: giardini pubblici, fioriere e aiuole sia nella città di Pescia e che nelle frazioni limitrofe. L’attività del service è iniziata nell’agosto scorso con l’avvio delle opere di manutenzione delle aree verdi con una squadra di tre operatori reclutati dai Servizi Sociali. A gennaio, grazie all’esito positivo di iniziative di raccolta fondi, è stato possibile aggiungere un’altra persona alla squadra dei cantieri sociali che così è stata messa in grado di fronteggiare al meglio le necessità operative della primavera in arrivo. L’impegno che i Lions si sono assunti per questo anno è importante e non è stato privo di difficoltà, sarebbe quindi auspicabile che la cittadinanza prendesse atto del lavoro fatto e collaborasse nel rispetto dell’ambiente che di fatto appartiene a tutti noi.

Progetto... arcobaleno Il 23 marzo è stato inaugurato a Morosolo-Casciago uno spazio ricreativo presso la struttura della Comunità Famigliare che accoglie 60 bambini e mamme in situazioni difficili e che hanno bisogno di un ambiente familiare. Di Franco Guidetti

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l progetto denominato “Spazio Arcobaleno: un luogo dove crescere, incontrarsi e sviluppare i propri talenti”

è stato avviato da SOS Villaggio del Fanciullo “Federico Pavesi” Onlus, che ha visto l’immediato sostegno e contributo nell’annata lionistica 2011/2012 da parte del Governatore del Distretto 108 Ib1 Danilo Guerini Rocco, del Lions Club Varese Host (presidente Salvatore Iovene), del Lions Club Città Giardino (presidente Eleonora Bassani Cardani) e della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus Segretario Generale Lions Carlo Massironi, che ha deliberato un contributo nell’ambito del “Bando Anno 2012 Assistenza Sociale”. E’ stata così creata una collaborazione in rete che ha visto la successiva adesione della Fondazione UBI per Varese Onlus e di altri sostenitori. La progettazione e realizzazione di questa struttura non sarebbe stata possibile senza il fattivo aiuto del Lions ing. Roberto Cattaneo, che ha messo a disposizione competenze professionali e costante impegno per realizzare quest’opera di grande valore sociale e umanitario. Questo è un service realizzato dai Lions, fattivo esempio che quando si preferisce il fare al parlare, i risultati si raggiungono! L’esigenza di offrire uno spazio coperto e polifunzionale sia per i bambini residenti nella Comunità Famigliare, sia per quelli frequentanti il Centro Diurno, è stata soddisfatta con la collaborazione delle Organizzazioni già citate: è stata conclusa un’iniziativa di utilità sociale del valore quantificabile in circa centomila euro. E’ un esempio concreto di “We Serve”, di azione di servizio indirizzata al miglioramento della vita, alla diffusione della cultura del dono, alla crescita della coesione sociale, della solidarietà nella Comunità del territorio; uno spazio che vuol essere un contributo alla crescita sana e serena dei bambini, dove potranno vivere momenti ricreativi e sportivi con i propri compagni, sotto la guida di persone competenti, preparate e sensibili. La presidente di SOS Villaggio del Fanciullo “Federico Pavesi” Onlus di Morosolo-Casciago, Elena Tegami Pavesi, ha avuto parole di elogio e di ringraziamento per tutte le organizzazioni che hanno sostenuto e reso possibile il progetto. Soci Lions dei club varesini, officer del Distretto 108 Ib1, autorità civili e religiose, rappresentanti degli organi di informazione, hanno fatto da splendida cornice alla cerimonia di inaugurazione di questo spazio.

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Perché ad ogni cieco si possa donare una guida “Due occhi per chi non vede” è lo slogan del “Servizio Cani Guida dei Lions”. Il centro di addestramento delle guide ha sede a Limbiate, alla periferia di Milano. Di Ernesto Zeppa

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una bellissima realtà lionistica di grande valore sociale che permette alla nostra associazione di andare incontro alle diverse esigenze di un non vedente consentendogli, grazie ad un cane addestrato, di acquisire o recuperare una certa autonomia personale. Siamo i “Cavalieri della cecità” come ha affermato, nel 1925, Helen Keller e questa istituzione ne è una concreta testimonianza. Possiamo, infatti, considerare la scuola un nostro “fiore all’occhiello” che ci dà prestigio e visibilità esterna, ma, soprattutto, ci offre la possibilità di far vivere più serenamente tutti coloro che hanno perso uno dei doni più preziosi che la natura abbia potuto assegnarci: la vista. Molti Lions club promuovono manifestazioni per illustrare le finalità di questa organizzazione che, nei suoi 53 anni di attività, si è guadagnata, non senza sacrifici, la stima e l’apprezzamento di moltissime persone. Durante una manifestazione pubblica tenutasi a Treviso in piazza dei Signori a fine marzo 2013, sono state intervistate alcune persone non vedenti alle quali è stato assegnato, negli anni scorsi, un cane guida e tutti sono stati concordi nell’affermare che la loro vita è cambiata, è sensibilmente migliorata e che per nulla al mondo rinuncerebbero, ora, al loro più fedele ed indispensabile amico. Con Blanca, Sharon, Steve…, hanno ritrovato la gioia di vivere, di apprezzare le cose semplici come fare una passeggiata, visitare un amico, andare a lavorare, prendere i mezzi pubblici ed essere, autonomi. “Non sapremmo più vivere senza di loro” è il commento unanime. Credo che siano sufficienti queste brevi considerazioni per motivare il nostro interesse e fare in modo che la scuola di addestramento “cani guida” di Limbiate possa

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continuare il suo straordinario impegno socio-umanitario potendo contare su Lions disposti sempre ad aiutarla e sostenerla nonostante le difficoltà. Giovanni Fossati, attuale presidente della scuola di addestramento, si dice orgoglioso dei risultati fin qui ottenuti ed aggiunge: “Per gli amanti delle statistiche, posso dire che, dal 1959 ad oggi, abbiamo consegnato 1892 cani addestrati; che riusciamo a preparare, ogni anno, una cinquantina di cani non ancora sufficienti a soddisfare le numerose richieste che provengono da ogni parte d’Italia e che, nel periodo 2012/2013, abbiamo partecipato a circa una sessantina di manifestazioni. Non posso non ringraziare, quindi, tutti coloro che ci stanno vicino anche economicamente e che ci consentono di raggiungere questi fantastici traguardi.

Premio Pinocchio 2013 I Lions di Pescia assegnano un riconoscimento a personalità o associazioni che valorizzano nel mondo il nostro burattino. La 12ª edizione del premio a Massimiliano Finazzer Flory per lo spettacolo teatrale “Pinocchio - storia di un burattino”.

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abato 13 aprile si è tenuta, nella rinnovata “Osteria del Gambero Rosso” di Collodi, la 12ª edizione del Premio Lions Pinocchio. Il premio, nato nel 2002 per volontà dell’allora presidente del Lions Club Pescia Marco Pippi, in collaborazione con la Fondazione Collodi, viene assegnato ogni anno a personalità o associazioni del mondo della cultura/spettacolo/istituzioni che valorizzano nel mondo il nostro burattino. Nel corso della serata, alla presenza di numerose autorità sia lionistiche che civili e militari, il presidente del LC Pescia Alessandro Taddei ha consegnato il Premio Pinocchio 2013 a Massimiliano Finazzer Flory (autore, attore e regista teatrale nonché creatore di nuovi format in cui filosofia e letteratura si intrecciano con le performing arts). Il premio è stato attribuito a Finazzer Flory per lo spet-


Per saperne di più … tacolo teatrale “Pinocchio - storia di un burattino” (in inglese, Pinocchio - A Puppet Story), tratto dalla versione originale di “Le Avventure di Pinocchio” di Carlo Lorenzini detto il Collodi: progetto che ha creato, diretto ed interpretato in tournée negli Stati Uniti attraverso ben 15 Stati, rappresentando il teatro di prosa nell’ambito delle manifestazioni per l’Anno della Cultura Italiana in USA. Dopo il successo negli USA, il Pinocchio di Finnazer Flory è stato rappresentato la scorsa settimana nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano. Lo spettacolo è una rilettura teatrale delle avventure dei protagonisti dell’universo dello scrittore toscano: Pinocchio, mastro Ciliegia, il Grillo Parlante, la Fata, Mangiafoco, Arlecchino, il Gatto e la Volpe, il tonno e naturalmente Geppetto.

La scenografia, così come le luci e i costumi, restituiscono la magia della storia, alla riscoperta di valori universali inscritti nell’opera: la libertà, la relazione padre-figlio, la verità nella forma della fiaba. “Mettiamo in scena una favola per adulti che ruota intorno alla figura tragica di Geppetto - ha commentato Finazzer Flory - una storia dell’umanità iscritta su un pezzo di legno, che segna il rapporto tra libertà e ubbidienza, tra figlio e padre. La storia di Pinocchio è filosofica: ci insegna che se non vogliamo essere dei burattini tutta la vita dobbiamo imparare a crescere attraverso l’amore per la verità”. Nel corso della serata Finazzer Flory ha affascinato la platea presentando alcuni passaggi dello spettacolo ed ha annunciato che a settembre, in occasione dei campionati mondiali di ciclismo, lo spettacolo verrà rappresentato a Pescia al teatro Pacini.

Lions premio donna talento

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a sera del 19 gennaio presso il prestigioso teatro Paisiello di Lecce, si è svolta la manifestazione culturale del Distretto 108 Ab “Lions premio donna talento” (cfr. Lion di aprile), durante la quale la commissione di studio distrettuale ha conferito all’unanimità il riconoscimento a sei personalità pugliesi con età compresa tra i 35 e i 45 anni. Si tratta del Tenente Angela Cespites, del Capitano Debora Cretì, del Tenente di Vascello Daniela Giordano (ha ritirato il premio il S.T.V. Valeria Cucci), della presentatrice, conduttrice e direttrice arti-

stica Monia Palmieri, della Ricercatrice Nanotecnologa Teresa Pellegrino, del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Vincenza Spagna (nelle foto nell’ordine, ndr). Per l’importanza della manifestazione il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al DG Francesco Barracchia una medaglia, “quale suo premio di rappresentanza per il meritorio impegno profuso per la cultura del merito e la valorizzazione del talento femminile”. La manifestazione è stata curata dall’officer distrettuale Alba Iacomella.

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Tema di studio nazionale

La violenza va guardata negli occhi E brutto da dirsi ma è diventato l’argomento del giorno e di tanti media: se ne occupano infatti varie trasmissioni televisive, vengono proposti film e dibattiti a tema, nonché versati fiumi d’inchiostro per quotidiani, ed ancor più riviste. Di Carla Cavicchini

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arliamo dei maltrattamenti, dei soprusi talvolta subdoli, a volte striscianti, a volte prorompenti, usati verso ragazzi e su coloro che una volta venivano indicate qual ‘gentil sesso’. Su questo tema “Dall’abuso sui minori alla violenza sulle donne: una battaglia da vincere”, promosso dal Lions Club di San Miniato e Leo Club San Miniato, si è svolto un convegno sul tema di studio nazionale in interclub con i Lions Club di Cecina, Pisa Certosa, Pontedera Valdera, Barberino Montelibertas, Empoli, Livorno Host, Empoli Ferruccio Busoni, nonché Fidapa di Empoli e di San Miniato, durante il quale si è parlato dinanzi ad un attento pubblico al Centro Studi “I Cappuccini” di San Miniato, con la presenza di numerosi relatori. Moderatore l’avvocato Anna Fenzi, Officer distrettuale del tema di studio nazionale, capace di sintetizzare gli argomenti trattati in maniera garbata e delicata. L’avv. Duccio Cecchetti del Foro di Livorno ha segnalato il dato preoccupante di ben 123 femminicidi avvenuti nel corso del 2012. “Il panorama attuale non è dei più felici… - ha osservato - poiché a tutt’oggi non esiste una uguaglianza di ruoli nonostante i vertici raggiunti da donne avvocato, ingegneri, forze dell’ordine, etc., e nonostante che le leggi si siano inasprite”. Particolarmente interessante l’intervento dell’avv. Diego Cremona del Foro di Firenze, capace d’abbracciare varie tematiche legate al mondo della letteratura, della morale, della religione, dell’etica, sino ad arrivare alla ‘sostanza’ dell’argomento giungendo alla negazione di ogni forma di soprusi e percosse. Salvatore Laganà, Presidente del Tribunale di Pisa, facendo un discorso completo dal punto di vista giuridico, ha fatto un excursus dei vari orientamenti di ogni tribunale a livello regionale, non mancando di menzionare quello pisano ove egli appunto lavora: “un fenomeno in forte aumento esponenziale questo in ragione delle ‘troppe’ denunce che ci piovono addosso. E’ basilare non abbassare la testa e reagire. Pertanto ricordiamo che uscire da tale spirale si può e che ci sono vari punti di appoggio nei confronti di persone maltrattate: donne e minori”. Adesso nel video, girato a colpi di flash, si vedono tante donne che si alternano l’un l’altra: chi affronta la ‘camera’ chi invece ‘si gira’. Nei loro occhi c’è tristezza, rassegnazione, … no, è più giusto dire che c’è reazione. Hanno avuto la dignità di denunciare, uscire dalla spirale maledetta in cui erano finite per colpa di chi era più debole di loro. Perché il violento in realtà è una figura fragile che la forza se la costruisce con botte ed offese; praticamente un “Gigante dai piedi d’argilla”. Finalmente le bocche delle donne si animano gettando la paura. Sappiamo che da simili esperienze i bambini escono provatissimi, spesso con conseguenze devastanti che li accompagneranno nel loro futuro. E’ facile diventar dei ‘replicanti’. Internamente vivono nel caos completo: o si alleano col padre, o gli si

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mettono contro in un clima contrassegnato dal terrore. La molla. E’ quella che ha fatto scattare la mamma di un tredicenne quando il figlio sopraffatto da quello che vedeva ed udiva tentò di buttarsi dalla finestra. Vittorio Gabbanini, sindaco di San Miniato, è compiaciuto che si parli di tali realtà, brutte, devastanti. Come primo cittadino ne prende coscienza e, nella sua veste istituzionale, s’impegna ad aiutare chi ha bisogno, ringraziando anche le associazioni che prendono a cuore tutto questo. La psicoterapeuta Giuditta Martelli afferma che la battaglia si vince combattendo il silenzio, facendo trovare agli uomini il coraggio che è in loro. Loro che non hanno la faccia da vampiri o da disgraziati di periferia. Osserva che regnano troppi stereopiti in merito e che i media molto spesso enfatizzano senza fare informazione: da qui l’importanza di attivare le antenne, d’osservare gli occhi rossi di chi piange, spesso le mura domestiche, sono tremende. Monsignor Fausto Tardelli , Vescovo della diocesi di San Miniato, osserva che il problema riguarda tutte le classi sociali e che anche il clero non è stato immune a forme di violenze.

Combattiamo il silenzio Sabato 9 aprile, presso l’Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze si è svolta la Tavola Rotonda su “Dall’abuso sui minori alla violenza sulle donne: combattiamo il silenzio”, promossa da 10 Lions Club: Firenze Ponte Vecchio, Firenze Amerigo Vespucci, Firenze Gabriele d’Annunzio, Fiesole, Firenze, Mugello, Pontassieve Valle del Sieve, Firenze Stibbert, Sesto Fiorentino, Firenze Scandicci.

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approccio all’argomento che si è voluto adottare è di tipo psicologico, infatti la trattazione del tema dell’abuso sui minori, intendendo con il termine abuso non solo quello sessuale, ma anche psicologico e l’analisi dei danni provocati da tali esperienze traumatiche all’individuo, alla sua crescita, al suo sviluppo sociale. Non sempre l’abuso sul minore è palese, ma la freddezza dell’am-


Tema di studio nazionale all’interno del nucleo familiare e le dinamiche che fanno scoppiare la violenza nella coppia, mentre il Vice Questore Aggiunto e Dirigente dell’Anticrimine Fabio Valerio Pocek ha parlato di casi di adescamento e violenza operati attraverso i mezzi informatici e alle possibilità di prevenzione. Ancora una volta i Lions hanno dimostrato interesse e sensibilità nei confronti di un tema purtroppo di estrema attualità e a questa tavola rotonda faranno seguire una iniziativa di carattere pratico: diffondere una informativa sui centri a cui rivolgersi in caso di abusi tramite la diffusione di una locandina con numeri telefonici utili da collocare negli autobus cittadini e nelle asl.

biente in cui vive, le liti continue, le violenze fisiche o verbali subite dalla madre, la violenza di certe accuse sono elementi che accentuano il disagio del minore influendo sul suo sviluppo psicologico e mentale. Le relazioni tenute da eminenti esperti del settore quali la dottoressa Saba, dell’Associazione Artemisia, che ha parlato di come riconoscere i primi segnali di disagio. Un interessante caso clinico è stato illustrato da Alessandra Guarino Amato, del Gruppo Gaia del Meyer, la cui relazione verteva su “L’abuso sul minore, che adulto diventerà?”. Con il prof. Rodolfo de Bernart, dell’Istituto di Terapia Familiare, si è fatta luce sul comportamento aggressivo

Dalla violenza alla sentenza I Club della 3ª Circoscrizione della Zona A del Distretto 108 Ib3, coordinati dal LC Soresina, presieduto da Marinella Premoli, hanno affrontato un argomento attuale: “Dalla violenza alla sentenza. Combattiamo il silenzio”. Di Adriana Cortinovis Sangiovanni

“U

n silenzio omertoso”, contro cui bisogna opporsi, “per scuotere le coscienze addormentate”, come

Orvieto contro la violenza sulle donne

I

l lionismo italiano quest’anno ha individuato come tema nazionale “Dall’abuso sui minori alla violenza sulle donne: combattiamo il silenzio” e il Lions Club di Orvieto ha deciso di sostenere questa iniziativa ponendo all’attenzione di tutti il problema della sopraffazione fisica e psicologica sulle donne, coinvolgendo la Cestistica Azzurra di Orvieto e la Energi Priolo, squadre di pallacanestro femminile militanti in A1. Il 10 marzo le atlete delle due squadre si sono ritrovate nel Palazzetto di Porano per la partita di campionato e prima della gara, nella fase di riscaldamento, hanno indossato la maglietta fornita dal club con la scritta “Lions Club Orvieto contro la violenza sulle donne” parole che evidenziano l’impegno della nostra associazione per una cultura del rispetto e dell’identità dell’individuo. I dirigenti delle squadre sono stati fieri di aderire a questa iniziativa e le ragazze hanno dato vita ad una intensa partita, mostrando notevoli capacità individuali, amicizia, rispetto dell’avversario e impegno agonistico. Il presidente del club Walter Esposito si è congratulato con le atlete per il grande impegno morale e sociale dimostrato e ha sottolineato la necessità di educare fin dalla tenera età ragazze e ragazzi al rispetto reciproco. Ha esortato ad uscire dall’incertezza promovendo iniziative volte a rendere le donne consapevoli dei propri diritti per vincere la paura della denuncia, il pudore e il silenzio. Dobbiamo inoltre fare azione sulla comunità e sulle autorità pubbliche per contrastare ogni tipo di violenza sia sulle donne che sui minori. (g.l.)

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Tema di studio nazionale afferma Anna Maria Cipolla, familiarista e cassazionista, validissima coordinatrice del distretto Ib4 sul tema di studio nazionale e dei vari interventi durante la serata. L’importante è aiutare le vittime a non sentirsi isolate, attraverso l’assistenza di psicologi, medici e mediatori. Ipotesi ampiamente sostenuta da Massimo Ruggiero, già consigliere della 1ª sez. Penale della Corte d’Appello di Milano, Sezione specializzata nella materia delle parti deboli, che ha trattato della “violenza intra moenia”: spesso “il mostro” può nascondersi dietro la parvenza della normalità, è una persona rispettabile, di cui ci si fida. Numerose sono le violenze domestiche, purtroppo solo il 18% lo considera un reato, malgrado le conseguenze per le vittime: ansia, insonnia, autolesionismo, difficoltà a gestire figli e famiglia ed altro. La citazione di testimonianze drammatiche evidenzia che, alla base delle violenze, esistono relazioni interfamiliari distorte, che non vengono alla luce per timore di compromettere la propria immagine. Su 1326 casi accertati, più del 70% sono riconducibili al coniuge o alla convivenza e, tra questi, si annoverano anche episodi di violenza contro i membri anziani della famiglia, che si concretizzano in ingiurie, denigrazione ed abbandono delle cure. Anche il maltrattamento dei figli minori è un fenomeno rilevante ed è fonte di terrore per i più deboli. Serve, perciò, un forte impegno culturale da parte di tutti. Edmondo Capecelatro, scrittore, già dirigente della Polizia di Stato, riallacciandosi all’argomento precedente, ha esplicitato la delicatezza del compito che compete alla Polizia giudiziaria, che deve aiutare la vittima “a ricostruire il vero, attraverso un rapporto di fiducia reciproca”. E’ meglio che l’operatore sia dello stesso sesso della vittima e, meglio ancora, che sia donna, in virtù del suo senso materno, soprattutto verso i minori. L’invito, pertanto, è rivolto a tutti, affinché rompano il silenzio, al fine di aiutare anche lo stupratore, che, così, potrà essere rieducato. Maria Martello, psicopedagogista e mediatrice, sottolinea

il fatto che, in base alle esperienze vissute, le violenze che arrivano in tribunale sono di gran lunga inferiori a quelle che si verificano. E’ necessario un patto sociale, che eviti violenze fisiche, morali e “di genere”, perché “una società matura inizierà ad esistere quando il maschile ed il femminile inizieranno a dialogare, a trovare il giusto valore e la giusta integrazione. Anche Irene Formaggia Terni de Gregory, Presidente della 3ª sezione civile del Tribunale di Bergamo, già consigliere della Corte d’Appello di Milano, individua come centrale la posizione della donna, che dovrebbe essere maggiormente presente nei consigli di Amministrazione. Afferma, inoltre, che le decisioni migliori sono state quelle prese da collegi misti. La serata è stata chiusa dall’intervento del PCC Giuseppe Pajardi, che si è molto interessato per l’organizzazione dell’evento. Alla serata, che ha lanciato un messaggio profondo ed incisivo nelle coscienze, hanno partecipato, oltre al LC Soresina, il LC Soncino (Presidente Ilaria Fiori), il LC Pandino Gera D’Adda Viscontea (Presidente Orsola Viola Sacco), il LC Castelleone (Presidente Eugenio Clerici), il LC Pizzighettone Città Murata (Presidente Carlo Vittorio Rinaldi), il LC Crema Serenissima (Presidente Elda Zucchi), il Leo Club Soresina (Presidente Elena Bolli) ed il Leo Club Crema (Presidente Ottavia Volpi).

La pace non è un sogno

L’

umanità si è sempre impegnata per riuscire ad ottenere la pace, ma, purtroppo, la realtà è ben diversa: sembra, infatti, che sia continuamente in uno stato di guerra. Ne sono tristi ed emblematici esempi le terre martoriate della Siria, di alcune zone dell’Africa, della Corea, dell’Iraq e dell’America latina. A poco valgono gli innumerevoli appelli che grandi personalità del mondo politico, culturale ed economico hanno fatto e fanno, ogni giorno, in favore di questo “sacrosanto” diritto umano, ma i risultati, non sempre, corrispondono alle aspettative. In questi ultimi anni, molte organizzazioni non governative, associazioni di volontariato ed istituzioni pubbliche si sono attivate per sensibilizzare i ragazzi alla cultura della pace attraverso convegni, forum, attività ludico-educative, concorsi e saggi e, fra queste, un posto di rilievo va assegnato al Lions Clubs International che, da ben 25 anni, organizza in tutto il mondo un concorso di pittura intitolato “Un Poster per la Pace”, con il quale cerca di far riflettere e stimolare l’interesse degli studenti fra gli 11 ed i 13 anni sul significato della pace. Finora, hanno partecipato a questa iniziativa oltre 4 milioni di giovani di quasi 100 nazioni, che hanno avuto, quindi, la possibilità di interiorizzare e rielaborare,

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insieme ai loro insegnanti, un tema così importante. Sabato 13 aprile, si è svolta a Treviso presso l’Istituto tecnico per Geometri “A. Palladio” la premiazione interdistrettuale Ta1, Ta2 e Ta3 - del 25° Concorso “Un poster per la pace”. La manifestazione ha richiamato un numerosissimo pubblico che ha gremito la Sala magna della scuola e che, con fragorosi applausi, ha apprezzato molto la presentazione dei 185 elaborati premiati dalla commissione e scelti fra i più dei 7 mila pervenuti dalla varie Scuole medie del Triveneto. Questa è una delle tante iniziative che danno visibilità al Lions non perdendo di vista la sua mission. (Ernesto Zeppa)


Arte e cultura

Festival della Valle d’Itria A Martina Franca si avvia la 39ª edizione. Tra i tradizionali sostenitori i Lions di Puglia trainati dal Lions Club Martina Franca Host. Di Domenico Roscino

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Senza mancare, inoltre, di rendere omaggio, al compositore napoletano Carlo Gesualdo da Venosa (Napoli 1560-Avellino 1613), in occasione del IV centenario della morte, con un concerto sinfonico/corale (2 agosto, nel Palazzo Ducale) comprendente l’esecuzione in prima assoluta italiana, in due parti e 14 scene per soli, coro ed orchestra, del dramma musicale Maria di Venosa, opera del giovane autore Francesco d’Avalos, discendente della protagonista Maria d’Avalos, la moglie infedele uccisa dal principe musicista Gesualdo. Numerosi, poi, altri appuntamenti cultural-musicali riempiranno le serate del Festival come il Concerto per lo Spirito (Basilica di San Martino, 22 luglio), Concerto Carmelitano, per i 300 anni dell’Arciconfraternita (Chiesa del Carmine, 24 luglio), ma anche il Festival Junior ( 21 luglio, Chiostro di S. Domenico) commissionato ad un giovanissimo compositore per un lavoro dedicato ai bambini; e ancora il ciclo Novecento ed Oltre e il Fuori Orario con percorsi dedicati a Gesualdo e a Britten nel Chiostro di S. Domenico. Il tutto per la gioia dei grandi e dei piccini, attratti ed ancor più invitati dalla magia e dalle novità geniali del Valle d’Itria nello splendore barocco martinese.

Il festival dei narratori Dal 9 all’11 maggio, a Gardone Val Trompia, si è evolta la 4ª edizione de “Il festival dei narratori”. Tra gli organizzatori c’è anche il Lions Club Valtrompia. L’incontro si è svolto presso Villa Mutti Bernardelli, sede della Biblioteca di Gardone Val Trompia. I protagonisti: Darwin Pastorin, Giuseppe Culicchia, Carmine Abate, David Riondino, Stefano Zenni e Dudu Kwateh. www.biblioteca

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In collaborazione

con:

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uest’anno il Festival Internazionale della Valle d’Itria riparte sulle immortali onde musicali di Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto 1813-Milano 1901) e di Richard Wagner (Lipsia 1813-Venezia 1883) nella fausta ricorrenza bicentenaria della nascita dei due geniali maestri compositori, così diversi tra loro, anzi rivali artisticamente, ma tanto amati e rispettati in tutti i teatri del mondo. La pur complessa macchina organizzativa, pertanto, è già pronta per la presentazione ufficiale del Cartellone programmatico al Piccolo Teatro di Milano nel mese di maggio e per l’avvio della 39ª edizione festivaliera di Martina Franca, capitale della folkloristica Valle d’Itria, che alzerà il sipario nella tradizionale storica sede - Atrio del Palazzo Ducale della Città Ionica - il prossimo 13 luglio (alle ore 21 in diretta radiofonica di Radiotre) per concludersi il 4 agosto. L’Arte musicale e il belcanto con la partecipazione di nomi prestigiosi del panorama della musica internazionale, assieme a voci emergenti di grande talento, si confermano i pilastri dell’evento estivo della Valle d’Itria che, magicamente, si trasforma in un grande contenitore culturale al servizio dei melomani più raffinati e critici musicali nazionali ed esteri, non esclusi gli amici Lions, i più entusiastici sostenitori dell’”avventura artistica” martinese, promossa e sostenuta, pur tra tanti comprensibili sacrifici, dalla Fondazione “Paolo Grassi”, presieduta dall’inesauribile prof. Franco Punzi, peraltro MJF e Lions d’onore del club Martina Host, collaborato dal giovane e preparato Direttore Artistico, M° Alberto Triola. La programmazione dell’edizione 2013 è quanto mai ricca e varia. In onore dei due grandi compositori festeggiati saranno rappresentati il dramma lirico verdiano, composto per il Teatro scaligero nel 1845, “Giovanna d’Arco” (Palazzo Ducale 23, 28 luglio e 3 agosto) e la Messa di Requiem (Palazzo Ducale 4 agosto) ed ancora nel Palazzo Ducale il 27 luglio “Serata Wagner” con un grande concerto diretto dal M° Fabio Luisi, genovese, cresciuto artisticamente proprio al Valle d’Itria, eseguendo cinque Lieder, composti dal Maestro tedesco nel biennio 1857-58 su altrettante poesie di Mathilde Wesendonck, e il primo atto de La Walkiria. La parte operistica sarà completata da altri due titoli: il primo, Crispino e la comare, di Luigi e Federico Ricci, un melodramma fantastico-giocoso in quattro atti, prima rappresentazione per il XXI secolo, cui il Direttore Triola, in sintonia con il presidente Punzi, ha voluto riservare l’onore dello spettacolo d’inaugurazione nella serata del 13 luglio con replica il 25 luglio nel Palazzo Ducale; il secondo titolo appartiene alla maturità artistica del compositore pugliese di San Vito dei Normanni, Leonardo Leo, L’ambizione delusa, commedia pastorale in due atti (prima rappresentazione in tempi moderni su progetto dell’Accademia del Belcanto di R. Celletti) che andrà in scena il 14, 17, 24 luglio nel Chiostro di S. Domenico con replica il 26 luglio nel Teatro P. Grassi di Cisternino (Br).


Mondoleo

Gettate le basi per l’anno sociale 2013/2014

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prile ha visto concludersi la maratona di conferenze che ha eletto 16 dei 17 presidenti distrettuali che comporranno il consiglio del prossimo anno sociale. Ia1: Francesca Viotto, Leo Club Torino La Mole. Ia2: Annalisa Laguzzi, Leo Club Novi Ligure. Ia3: Annalisa Griffa, Leo Club del Pinerolese. Ib1: Francesca Galimberti, Leo Club Monza. Ib2: Edoardo Boccalari, Leo Club Mantova Host. Ib3: Matteo Scotti, Leo Club Lodi Barbarossa. Ib4: Federico Lubian, Leo Club Mediolanum. Ta1: Giovanna Pasin, Leo Club Alto Vicentino. Ta3: Elena Padoan , Leo Club Treviso. Tb: Riccardo Sandri, Leo Club Parma. A: Chiara Broccoli, Leo Club Valle del Conca. Ab: Claudio Celeste, Leo Club Fasano. La: Patrizio Paperini, Leo Club Livorno. L: Francesca Pecchioli, Leo Club Spoleto. Ya: Giuseppemario Pisani, Leo Club Potenza. Yb: Pierluigi Fortuna, Leo Club Siracusa. In attesa di ultimare il consiglio con l’elezione del Presidente e Vice Presidente Multidistrettuale durante la Conferenza Nazionale di Siracusa, ai neo eletti va l’augurio per un anno ricco di soddisfazioni, personali e collettive, nella consapevolezza che grazie alla loro leadership i distretti dovranno ancora una volta distinguersi come l’eccellenza dell’associazionismo giovanile italiano. A loro l’onore della tradizione e l’onere di meritarla. Ad maiora! Dario Zunino Presidente del Multidistretto

Da sinistra: Francesca Viotto, Annalisa Laguzzi, Annalisa Griffa, Edoardo Boccalari, Francesca Galimberti, Matteo Scotti e Federico Lubian.

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L’orgoglio di esser Leo

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ari amici e amiche Lions e Leo, ma, soprattutto, caro direttore, grazie per l’opportunità che mi hai dato di tradurre in poche righe l’emozione, l’entusiasmo, l’orgoglio e la fierezza di esser leo e di riavvolgere la pellicola di un film che ha oramai la durata di ben 12 anni. La mia mente va indietro nel tempo, nel lontano 2001, quando, a soli 14 anni, decisi di entrare a far parte della nostra associazione spinta dalla curiosità di conoscere questo nuovo mondo avendo mio papà e mio nonno nei Lions. Mai avrei pensato di voler dedicare gran parte del mio tempo libero e non al nostro sodalizio ma, soprattutto, non avrei mai immaginato che questa avventura potesse portarmi davvero così lontano tanto da ricoprire l’incarico di Vice presidente del Multidistretto leo 108 Italy e candidarmi alla presidenza dei Leo Italiani. Il raggiungimento di questo importante traguardo è stato il risultato di una crescita leoistica parallela alla crescita della mia persona. Il mio entusiasmo e il mio attaccamento è cresciuto giorno dopo giorno grazie all’opportunità che l’associazione costantemente mi ha dato come singolo socio del leo club di San Severo, sin dai miei primi incarichi come officer di club per poi fare il presidente per ben due volte, spinta dal voler fare qualcosa per i miei coetanei concittadini ed ancora per ricoprire officerati a livello distrettuale e multidistrettuale, fino a fare il presidente di un distretto numeroso come il 108 Ab, e il vice presidente del multidistretto. Se tutto questo è stato possibile lo devo a quei presidenti distrettuali del 108 Ab e ai vari presidenti del multidistretto che sono stati capaci di lanciarmi delle sfide, di entusiasmarmi così tanto da far sì che anche gli obiettivi più difficili potessero diventare realtà. Ricordo ancora con gioia quando un presidente distrettuale mi affidò il coordinamento del Tesn sulla sicurezza stradale e mi chiese di rendere visibile nelle scuole e nei locali notturni il nostro progetto, o quando riuscimmo ad ottenere il patrocinio del Ministero dei trasporti e delle infrastrutture per questo tema di studio nazionale, o quando un past presidente del multidistretto mi espresse il desiderio di far sentire il ruggito Leo per la prima volta sui canali Mediaset e il suo desiderio, con l’aiuto del team che mi affiancava, divenne realtà con uno spot della nota conduttrice Bianca Guaccero sui canali nazionali. In maniera estremamente sintetica vi ho parlato della mia esperienza, con l’augurio che ogni leo possa vivere le mie emozioni e vedere nel Leo una vera palestra di vita. Nel momento in cui i leo italiani mi sceglieranno come loro presidente partirò da quanto ha saputo costruire il presidente Zunino. Darò grande importanza, attraverso il nostro nutrito ventaglio di service, ad ogni singolo socio del Multidistretto Leo 108 Italy perché sono loro i veri protagonisti della meravigliosa esperienza chiamata Leo Club e come diceva Walt Disney “Se sogni puoi farlo”. Maria Pia Calabrese


Mondoleo

XVII Conferenza del 108 Ya

Insieme per gli scambi giovanili

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l 5-6-7 aprile, nell’incantevole penisola sorrentina, si è tenuta la XVII Conferenza del Distretto Leo 108 Ya. I giovani soci Campani, Lucani e Calabresi, si sono riuniti per confrontarsi sui temi che sono stati sviluppati durante l’anno sociale, ma soprattutto sono stati chiamati ad eleggere i nuovi rappresentati del Distretto Leo 108 Ya per l’anno sociale 2013/2014. La Conferenza, organizzata dai soci del Leo club Castello di Cisterna Vesuvio nord, ha visto protagonisti tanti giovani provenienti da ogni parte del Distretto, che con il loro entusiasmo e il loro spirito Leoistico hanno dibattuto su tematiche di grandissima attualità, cercando sempre il confronto e soprattutto provando a realizzare service sul territorio. Erano presenti ai lavori assembleari il Presidente del Distretto Leo 108 Ya Tullio Vellucci Longo, il Vice Presidente del Multidistretto Italy Maria Pia Calabrese, che con particolare attenzione ha seguito i numerosi progetti che il Distretto 108 Ya ha sviluppato durante tutto l’anno, il Chairman del Multidistretto Leo Elisabetta Cesarotti, che anche in questa occasione ha rinnovato la sua stima nei confronti dei soci dell’Ya. Un momento di grande importanza si è avuto nel pomeriggio del 6 aprile con le elezioni del nuovo Vice-Presidente e del Presidente del Distretto Leo 108 Ya. Il Vice Presidente è Luigi delle Cave socio del Leo club Pomigliano d’Arco, un giovane che si è contraddistinto nell’associazione per il suo senso di responsabilità e per la sua grande umiltà; alla Presidenza, invece, Giuseppemario Pisani del Leo club Potenza, un giovane professionista lucano che ha dimostrato negli ultimi anni grande propensione al servizio e particolare attenzione al suo territorio. Più che proficue si sono rivelate le giornate sorrentine per i giovani Leo, non ci resta che augurare a tutto il Distretto Leo 108 Ya un anno ricco di attività nel segno del “We serve”. Veronica De Gennaro

uando penso agli Scambi Giovanili mi viene sempre in mente la catena a doppia elica del DNA: due filamenti separati che riescono ad unirsi perfettamente. Questi due filamenti separati che poi si uniscono rappresentano, nella mia immaginazione, i Lions ed i Leo del gruppo Scambi. Questo grado di unione è forse ancora un po’ carente nel nostro Multidistretto, ma il 13 aprile a Savona, in occasione di una riunione interamente dedicata ai Campi della Gioventù, è stato fatto un primo passo verso l’obiettivo finale che, fuor di metafora è “Lions e Leo insieme per gli Scambi Giovanili”. La riunione è stata di per sé una novità, poiché è la prima volta che il Multidistretto italiano organizza un evento dedicato esclusivamente ai Campi, dando così ampio spazio di confronto circa eventuali problematiche e spunti di riflessioni per continuare a migliorare quanto da noi offerto ai giovani che saranno ospiti del nostro Paese. L’altra grande novità è stata la presenza di noi Leo, tra i quali il PMD Dario Zunino, Referenti Distrettuali per gli Scambi Giovanili e Staff Members. Non ultimo, ci è stata data la possibilità di esporre una relazione dal titolo “Come organizzare i Campi Lions con i Leo?”, frutto di riflessioni nazionali ed internazionali circa la partecipazione attiva dei Leo all’interno dei Campi, un altro passo avanti verso quell’unione cui spero un giorno si riesca a giungere. Sono, queste, piccole conquiste che spero servano da stimolo per continuare sulla strada dell’unione e della collaborazione. Concludo riprendendo la metafora iniziale: DNA contenuto nei nostri geni è l’espressione di chi noi siamo; mi piace pensare che un giorno, magari non tanto lontano, Lions e Leo raggiungano un grado di coesione tale da renderli il DNA degli Scambi Giovanili italiani e, quindi, loro espressione completa. Camilla Castiglioni

Un sogno che si avvera

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na festa nella festa l’inaugurazione del “ParcoLeo” nella suggestiva Val di Vara che allo stesso tempo ospita a braccia aperte il “Lions Day 2013”. 25 ottobre 2011 è una data che non si dimentica. Basta chiudere gli occhi, per tornare con la mente in quei luoghi, rivedere lo strazio e la devastazione che in poche ore 500 mm di pioggia hanno comportato nelle zone dello Spezzino e della Lunigiana. La spontaneità con cui si è cercato, sino dal primo istante, di dare un aiuto concreto ed immediato, ci ha portato ad organizzare collette di generi alimentari e di prima necessità; ci ha mandati sul posto, per dare una mano concreta in prima persona, là dove le strade e le case erano state letteralmente cancellate dall’acqua e dal fango. Ma essere Leo, essere Lion, ti spinge ad andare oltre ed è per questo che tutti noi abbiamo creduto fin dall’inizio nel progetto di ricostruzione del parco giochi di Borghetto Vara. Grazie alle raccolte fondi dei Leo del distretto 108 Ia2 ed anche di altri club di tutta Italia, oggi, 21 aprile 2013, abbiamo regalato un sogno a tutti quei bambini che finalmente sono tornati a giocare felici e spensierati, strappando, perché no, una lacrima di emozione a noi tutti. Una festa nella festa dunque, l’inaugurazione del ParcoLeo nella suggestiva Val di Vara che allo stesso tempo ospita a braccia aperte il “Lions Day 2013”, scelta proprio a seguito del forte impegno prodigato dall’associazione dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio questi territori ed i suoi abitanti. Quelle persone che hanno saputo ricominciare senza perdersi d’animo, rimboccandosi le maniche… quelle persone che ora sono qui semplicemente a festeggiare con noi, tra una lacrima di gioia ed un sorriso. Corinna Garibotto Presidente del Distretto Leo 108 Ia2

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Lions & sport

7° motoraduno Lions Il Lions Club Montalcino Valli d’Arbia e d’Orcia organizza il 7° Motoraduno Lions. Si svolgerà nei giorni 31 maggio, 1 e 2 giugno con il seguente programma... Venerdì 31 maggio - Arrivo dei partecipanti a Chianciano Terme presso l’Hotel Michelangelo, verifica iscrizioni e sistemazione nelle camere, relax, cena, pernottamento. Sabato 1 giugno - Prima colazione in hotel, arrivo degli ultimi partecipanti e partenza per un giro di 110 km attraversando Montepulciano, Pienza, San Quirico d’Orcia fino a Buonconvento per una sosta e visita al Museo della Mezzadria Senese. Partenza poi in direzione di Trequanda con sosta alla Fattoria del Colle con visita all’azienda, pranzo e giochi. Nel pomeriggio rientro in hotel per il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dei Soci del Bikers Lions Club MD 108 Italy. Cena conviviale, illustrazione del service, premiazione dei partecipanti. Domenica 2 giugno - Prima colazione e partenza alle 9,30 di nuovo lungo la Cassia fino a Siena dove potremo visitare il Museo Civico con opere d’arte uniche al mondo e chiusura della manifestazione con pranzo in Piazza del Campo. Manifestazione riservata a soci lions e motociclisti presentati dai nostri soci. Per maggiori informazioni visitare la pagina www.graphit.it/lions o contattare il Lions Club Montalcino Valli d’Arbia e d’Orcia (montalcinomotolions@gmail.com).

2° Raduno Motociclistico Internazionale Lions Organizzato dal Lions Club Bosco Marengo Santa Croce del Distretto 108 Ia2. Dopo il successo della prima edizione nel 2012, ci riproviamo! Organizziamo il 2° Raduno Motociclistico Internazionale Lions ad Alessandria. L’evento si terrà il 12, 13 e 14 luglio 2013 in concomitanza con il famosissimo Raduno della Madonnina dei Centauri giunto alla sua 68ª edizione consecutiva che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 10.000 motociclisti. E’ ancora viva l’emozione di vedere sfilare i motociclisti Lions con le magliette e le bandiere con il nostro emblema, fra gli applausi del foltissimo pubblico presente. Un modo per essere “fra la gente, con la gente”. Tre giornate per incontrarci con tanti amici Lions, partecipare a gite turistiche in moto nel territorio, vivere momenti di ufficialità con il ricevimento delle delegazioni da parte delle autorità, una serata Lions presso il Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo (ex convento domenicano costruito per volontà di Papa San Pio V nel tardo 500, con affreschi del Vasari e sede del nostro club) per concludere con la sfilata attraverso le vie della città. Un evento che accomuna i Lions appassionati delle due ruote in un grande momento di festa ed aggregazione, ma finalizzato ad un importante service. Il ricavato sarà destinato, come già lo scorso anno, per la posa di uno speciale guardrail a protezione dei motociclisti da istallare nei punti più pericolosi delle strade per prevenire le drammatiche conseguenze mortali o i danni permanenti alla testa e agli arti in caso di incidenti. Si tratta di un dispositivo attenua-

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tore d’urto che assorbe l’energia cinetica in caso di caduta del motociclista diminuendo così il rischio di gravi danni. We Serve, We Ride. Vi aspettiamo numerosi…! Informazioni e programma dettagliato sul sito www. lionsrider.com

1° cicloraduno Lions Il Lions Club di Fabriano, organizza per i giorni 14-15-16 giugno 2013 una pedalata ecologica con la duplice finalità di raccogliere fondi da destinare alla realizzazione del Service Distrettuale “Centro di pronta accoglienza per adulti e attività sociali”, a Pesaro e quella di far conoscere il territorio del nostro club a tutti gli appassionati della bici. La giornata del sabato sarà dedicata alla pedalata che ci porterà prima al monastero di Fonte Avellana e poi al castello di Frontone ed ai bronzi dorati di Pergola. Nelle giornate di venerdi e domenica, invece, avremo modo di immergerci nell’atmosfra della rievocazione storica del palio di Fabriano, degusteremo i prodotti dell’epoca medievale nelle osterie ed ammireremo le famose infiorate. Inoltre, visiteremo le famose grotte di Frasassi, un programma intenso e suggestivo. Per maggiori informazioni e per ricevere il programma completo del raduno ciclistico contattate il socio Giampiero Marinelli (tel. 3382226258 - mail: marinelli.giampiero@alice.it).


Lions & sport

5° Campionato Italiano Lions Gran Fondo A Cervinia, tetto d’Europa del ciclismo, tra montagne che si muovono, patois milanese e lions che pedalano. Sempre più in altoooo, direbbe Mike Bongiorno, proprio come in un suo celebre spot che lo vedeva vendere grappa e promuovere un certa categoria di valori umani e immagini del mondo, dalla vetta del Cervino. Si tratta infatti di un anno d’oro per la Valle d’Aosta, che sull’onda dei cinquant’anni di lionismo compiuti grazie al LC Aosta Host, magistralmente guidato da Mario Maione, vede abbinarsi il 5° Campionato Italiano Lions al via domenica 30 giugno a Cervinia, all’inedita Cervino Cycling Marathon, che può già fregiarsi del titolo di gara ciclistica più alta d’Europa, con i suoi 2050 metri di altitudine che ospiteranno partenza e arrivo. Inoltre, con quasi 4500 metri di quota, il monte Cervino, sarà il grande protagonista della corsa, in quanto ben visibile dai ciclisti proprio durante il tratto di gara più importante: la risalita finale verso il traguardo posto appunto a Cervina, località in cui il tradizionale dialetto patois ha subito delle strane influenze milanesi. Quindi le montagne, anche le più famose, si muovono e così i lions ciclisti che, per aspera ad astra, affronteranno nel tratto finale, la salita che porterà da Chatillon al Breuil: 28 chilometri di lunghezza per 1433 metri di dislivello, con una pendenza media del 5,1% che imprimeranno alla corsa e alla classifica un segno emblematico. C’è infatti grande curiosità per vedere come sarà affrontato questo tratto finale, epilogo da veri intenditori, che coronerà i due percorsi previsti:

140 chilometri e 3500 metri di dislivello per il tracciato di granfondo, 92 chilometri e 2000 metri di dislivello per il percorso di mediofondo su cui verrà stabilita la classifica del Campionato Lions. E’ facile comprendere che lo spettacolo non mancherà: i ciclisti pedaleranno sulle bellissime strade della Valle d’Aosta, le quali sono conosciute e apprezzate in tutta Italia, e all’estero, per i fantastici panorami montanti che sanno offrire. Ovviamente, ci saranno molti spunti tecnici di rilievo: passaggi impegnativi ma pedalabili, salite e discese sulle quali ci si potrà divertire, ma anche fare la differenza. Anche quest’anno l’organizzazione cui sovrintende il vulcanico biellese Mauro Benedetti restituirà al nostro movimento, una parte della quota di iscrizione di Lions, Leo e amici, che la Zona destinerà al service. Per info e iscrizioni: www.granfondocervinia.it (Riccardo Crosa)

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Lettere

A proposito di costi Caro direttore, la lettura della nota del Presidente del Consiglio dei Governatori, apparsa a pag. 9 del recente numero di aprile di “Lion”, ha suscitato in me ampie perplessità e anche qualche contrarietà, che mi permetto di esporti. Innanzi tutto Sabatosanti considera come dato acquisito che nel Multidistretto tutti i club raccolgano le quote annuali comprendendovi anche la parte destinata a quelle che definisce “attività ludiche”, tant’è che ne quantifica pure il dato finanziario finale e cioè 50 milioni euro, evidente prodotto della moltiplicazione 1.100 euro per 45.000 soci lion. Ma quando mai? La mia personale esperienza, frutto di una militanza di oltre 35 anni di lionismo e di qualche carica a livello distrettuale, mi fornisce un dato completamente diverso: pochi, anzi pochissimi, sono i club che ricorrono al sistema della raccolta che chiameremo “indifferenziata”. Se poi, invece, mi sto sbagliando, allora avrei piacere di conoscere attraverso quale tipo di indagine, anche a mo’ di sondaggio campionario, sia ricorso Sabatosanti per acquisire i dati che lo hanno confortato nella sua presa di posizione. Andando a leggere le rendicontazioni finanziarie dei club? I verbali assembleari e dei Consigli direttivi? Inviando ai club questionari da compilare? Mi auguro di no. Altrimenti ci troveremmo di fronte ad una indebita ingerenza nella autonomia dei club, posta in atto da una struttura che nulla di quanto ipotizzato può vantare né come scopo, né come prerogativa. Non nego che il socio possa, alla fine dell’anno sociale, aver speso una cifra che supera di molto quanto ha versato come quota sociale che, peraltro, dovrebbe essere commisurata a fronteggiare, per statuto, le uscite in attività organizzative che, tutto compreso, arrivano ad un paio di centinaia di euro. E anche su questa voce si potrebbe risparmiare qualcosina: basterebbe arrivare alla auspicata eliminazione del Multidistretto. Ma se questo accade (mi riferisco, ovviamente, alle altre spese sostenute dal socio lion), lo è perché le cosiddette attività ludiche, oltre che a rappresentare “passaggi obbligati per espletare la nostra attività”, - e ritengo che con la frase riportata si volesse far riferimento alla visita del Governatore, al Passaggio della Campana e ad altro ancora - contribuiscono a creare momenti di incontro tra persone che hanno in comune un’etica nella quale credono e degli scopi da raggiungere con uno spirito di volontariato solidale, prima di tutto all’interno. Non tutto e non sempre gli incontri possono essere affidati a e-mail o a comunicati esortativi. Anche la trattazione dei temi e dei service, che annualmente vengono deliberati nelle varie assise congressuali, richiede un momento di incontro al quale conferire una sua dignità, anche se il conferenziere dovesse essere un lion. Altrimenti come e dove tenerlo? A mo’ di pic-nic in un prato a Villa Borghese? Nel salone di rappresentanza del socio più abbiente? Sicuramente un risparmio ci sarebbe, anche perché verrebbe a mancare l’onere delle inevitabili ospitate petulantemente richieste e/o offerte da parte di autorità e/o ex autorità lionistiche. Come possiamo agevolmente constatare, in definitiva quanti degli incontri sopra richiamati possono essere qualificati come pure e semplici attività ludiche? Forse neppure uno se, come accade nel club al quale ho l’onore

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di appartenere e cioè il Roma Aurelium, ad ogni incontro viene associata la realizzazione di un service. Service che dovrebbero essere finanziati con altri tipi di entrate che non siano le quote sociali: non a caso così prevede la proposta di statuto e regolamento tipo per club all’art.VIII - Sez.3 - lett. i, entrate per le quali è richiesta una rendicontazione separata e che, sempre citando il mio club, per ogni anno sociale non sono inferiori ad un terzo dell’ammontare delle intere quote sociali. E neppure si può escludere che una gestione oculata ed accorta delle somme obbligatorie possa chiudersi con residuo attivo; e allora è naturale che questo possa affluire nel bilancio di competenza dei service. Ma certamente siamo sideralmente lontani dalle percentuali evocate da Sabatosanti, anche perché nella fattispecie richiamata vi è un difetto di partenza. Pertanto e concludendo, caro direttore, ti confesso che non riesco a capire e giustificare questa improvvisa moda di demonizzare tout court le conviviali, che da qualche tempo costituisce il terreno preferito da molte autorità e/o ex autorità lionistiche per le loro scorribande verbali o scritte, redazionali o meno; mentre continuo a lamentare la mancanza, da parte delle succitate autorità, di un articolo, di una decina di pagine, di una analisi puntuale, fredda e critica dei bilanci del Multidistretto e dei Distretti, dove primeggiano spese per viaggi, trasferte, stampe (abbiamo il web!) ed altro, e sono del tutto assenti impegni per service, considerati evidentemente onere esclusivo dei club e, quando se ne pensa o se ne inventa uno, si pretende che si faccia con ulteriore esborso da parte degli stessi. Ti saluto con immutata stima. Enzo Maggi Caro Enzo, tutti i club raccolgono una quota annuale dai soci. Non mi risulta che ci siano eccezioni nel MD. E questa convinzione non è dovuta a “indebita ingerenza nella autonomia dei club”, ma alla partecipazione a molti incontri lionistici e alla conoscenza della nostra associazione. Alcuni club chiedono 1200 euro a socio e altri si accontentano di 600, ma la media delle quote sociali è alta e alla media alta dobbiamo aggiungere tutte le raccolte fondi (tombole, lotterie, spettacoli a pagamento, incontri al di fuori del club) alle quali il socio partecipa, facendo salire il suo contributo annuale anche oltre i 1100 euro evidenziati nella “nota” del CC Gabriele Sabatosanti Scarpelli. Una nota, quella del CC, scritta con un solo obiettivo: trovare il modo di gestire meglio la massa di euro che i soci versano ai club e, possibilmente, diminuirla per adattarla ai tempi e per conquistare, agevolandone l’ingresso, i giovani, i quali non dispongono, per la loro età, di grandi mezzi finanziari. E non “aprire ai giovani” ci priverebbe del loro entusiasmo e della loro voglia di fare. Ovviamente, come scrivi tu, i momenti d’incontro tra i soci sono indispensabili, guai se non ci fossero o venissero “demonizzati”, ma ci sono tanti modi (e il nostro CC ne elenca alcuni) per incontrarci. E uno di questi, come è giusto che sia e come avviene da sempre, si manifesta “davanti ad una tavola apparecchiata” e qualche volta, è normale che accada, con la partecipazione di qualche ospite. Hai ragione quando ti riferisci ai service (“finanziati con altre entrate e con rendicontazione separata”), ma ciò non toglie, ed è verificabile in tutti i distretti, che le spese per meeting ammontino, come dice Sabatosanti, al 72% degli importi versati dai soci e solo il 17% o poco più venga destinato ai service. Tutti noi - ne convengo - dobbiamo risparmiare, ma lo dobbia-


Lettere mo fare senza mettere a rischio il necessario funzionamento del multidistretto e dei distretti. Ti ricordo che i bilanci della nostra struttura nazionale sono pubblicati e commentati sulla nostra rivista tutti gli anni ad aprile o a maggio e vengono illustrati ai delegati dei congressi nazionali. Così come avviene per quelli dei distretti, che vengono sottoposti all’approvazione dei delegati dei 17 congressi d’autunno e all’imprimatur dei revisori dei conti. Ne consegue che dobbiamo remare tutti nella stessa direzione per rendere il lionismo adatto ai tempi, alla società, ai giovani, alle donne, alla comunità e, perché no?, ai problemi della nazione, gestendo al meglio il nostro “patrimonio”. E non mi riferisco solo al denaro! Sirio Marcianò

Cosa possiamo fare in concreto Caro direttore, ho letto con molto interesse l’articolo del Distretto della Toscana “Agiamo contro le povertà: vecchie e nuove“, che in un momento storico come questo alimenta nelle sue varie forme, in maniera fortemente progressiva, la crisi di valori e economica. E’ dei giorni scorsi la pubblicazione del rapporto 2013 “BES - Benessere Equo e Sostenibile“ del Cnel e dell’Istat per rappresentare il benessere degli italiani, ma forse sarebbe meglio dire il malessere, e le tendenze in atto. Il rapporto precisa che le crisi degli ultimi anni (alimentare, energetica e ambientale, finanziaria, economica, sociale) hanno reso urgente lo sviluppo di nuovi parametri di carattere statistico in grado di guidare sia i decisori politici che i comportamenti individuali delle imprese e delle persone. Oltre al prodotto interno lordo (Pil) che misura i risultati economici di una collettività, è necessario elaborare indicatori di carattere ambientale e sociale per una valutazione sullo stato e progresso di una società. Ma noi Lions, superando il mero piano della dialettica, cosa possiamo fare in concreto per il problema della disoccupazione? Probabilmente la creazione di una rete nazionale delle nostre professionalità e l’utilizzo di strumenti finanziari come il microcredito, dopo un’analisi sugli obiettivi e le problematiche di giovani e imprenditori, può svolgere concretamente un’attività di supporto che consentirebbe loro di

riacquistare fiducia e riavviare un percorso di crescita. Dobbiamo quindi impegnarci in una attività , non facile ma possibile, che ci coinvolga tutti con un obiettivo sociale comune e grande senso di responsabilità. Ho voluto conoscere il parere su questa ipotesi progettuale di alcuni amici di Distretti diversi e le risposte sono state entusiastiche con utili suggerimenti e qualche perplessità che voglio chiarire... 1) E’ stato detto che non è possibile svolgere un’attività con funzioni permanenti. Nei miei 27 anni di lionismo ho visto che quando un argomento è stato ritenuto socialmente importante, la costituzione di un apposito organismo non è stato un problema, ma anzi la risposta più adeguata al problema. Cosi è successo con le associazioni “Acqua per la vita , AIDD contro la diffusione della droga, Aidweb contro le malattie rare, Aild contro il Diabete e ultimamente Lions Quest Italia. Strutture autonome sia in termini organizzativi che finanziari, alle quali è opportuno aderire, ma senza obblighi per i club e per i soci degli stessi. Allora mi chiedo: dove è il problema? Forse l’argomento mancanza di lavoro, con una disoccupazione giovanile e femminile superiore al 50%, con una chiusura di aziende che nel solo 2012 è stata di ben 364.972 unità (mille al giorno) e una povertà che ha raggiunto oltre 7 milioni di individui, per noi Lions è un argomento sociale non sufficientemente importante? 2) E’ stato detto che non possiamo fare nulla di concreto per gli imprenditori in crisi, ma l’esperienza professionale e di Lions mi dimostra il contrario. Nel giugno 2012 il mio club, con tanti club della Sardegna, ha promosso il convegno “La conoscenza e il coraggio di cambiare“ e avviato un’indagine tra 8.000 imprenditori Sardi per conoscere le loro necessità e individuare come uscire dalla crisi. In quell’occasione abbiamo evidenziato la grande forza del moderno “baratto” utilizzando una moneta complementare, pratica già ampiamente diffusa in Svizzera, ed abbiamo “scoperto” che oggi l’aspetto più importante per gli imprenditori non è quello finanziario (al secondo posto), ma la necessità di avere una consulenza/formazione atta a riorganizzare la propria azienda e il core business, in relazione alle mutate condizioni del mercato e alle esigenze dei consumatori.

Dalla guerra alla pace A Lugo (Ravenna), organizzata dall’Associazione “La squadriglia del Grifo”, dall’Unuci, con il contributo del Lions Clubs International, all’interno del Museo Francesco Baracca (via F. Baracca), fino a domenica 9 giugno 2013 dalle 10-12 e 16-18 con chiusura il lunedì, si terrà la mostra di riutilizzi, trasformazioni e ricicli per uso quotidiano di materiale bellico inerte della Grande Guerra: “Dalla guerra alla pace”. Per la prima volta in Italia è stata realizzata un’esposizione tematica che comprende

pezzi ormai divenuti unici al mondo, a quasi cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale. Comprende anche raccolta di giornali, libri e riviste europee del periodo 1912-1922 del collezionista e Lion Roberto Zalambani. Un’occasione unica per sfogliare la stampa originale del periodo! Curatori della mostra sono Bruno Zama ed Angelo Nataloni. La mostra è adatta a qualsiasi età, alle signore, ai bimbi ed agli anziani, ai patiti della guerra ed agli amanti della pace. (b.z.) 73


Lettere Ci hanno fatto capire che un nostro supporto di conoscenza sarebbe di grande aiuto per riprogrammare il futuro. La domanda allora diventa: ma quanti imprenditori o giovani potremmo aiutare con un minimo impegno personale offrendo le tante professionalità dei soci Lions in rete e gestendo in partnership con un istituto bancario/ finanziario le risorse del microcredito? Dobbiamo far sapere a tutti che i Lions in Italia ci sono e offrono ai loro concittadini un contributo di idee importante, operando con specifici interventi concreti e responsabili. Guido Cogotti

Provocazione... Caro direttore, i Lions debbono fare opinione ed esprimere un loro candidato in nome del We Serve e dell’Etica. Questo non vuol dire fare politica partitica, vuol dire fare politica nel senso etimologico greco della parola, vuol dire “Impegno civico”. Chi meglio di una persona impegnata nel volontariato in nome della solidarietà, in nome del servizio, in nome dell’etica, potrebbe sedere su una poltrona che soddisfi le esigenze di terzietà di tutti? Siamo all’Onu, siamo al Consiglio d’Europa, non possiamo stare al Quirinale? Tanto per capirci. E non mancano persone con l’autorevolezza, la cultura, il saper fare, il saper relazionarsi, doti che servono oltre l’equilibrio, in seno all’associazione che conta in Italia circa 50 mila persone. Se una persona così non esistesse, non avrebbe senso esserci dentro. A mio avviso, ce ne sono, magari non in vista, perchè impegnate nel lavoro, ma ci sono. Magari lavorano dietro le quinte, ma ci sono. Sta a noi lavorare perchè questa Persona decida di mettersi al servizio della Nazione perchè la Politica vera è Servizio, non potere per se stesso e per la poltrona. Una persona di tal fatta potrebbe impegnare del denaro destinato al suo rango e ruolo, per la solidarietà, nella nazione, con le dovute proporzioni, e nessuno e nessuna legge lo vieta. Incentivare le Banche Etiche, il Microcredito, i punti di aiuto alla gente che non ha più niente, famiglie che vanno a mangiare alla Caritas perchè hanno perso il lavoro, c’è dove intervenire, le piccole e medie imprese, e quant’altro. E’ utopia? Non credo, ma anche fosse, noi come movimento di opinione, potremmo fare in modo che quell’utopia diventi cosa reale, basta volerlo. “Quando un uomo ha delle idee e non fa niente per realizzarle o quelle idee non valgono nulla o quell’uomo non vale niente” ( E.Pound). Ginetta Bergodi

Non è necessario

Caro direttore, leggo l’articolo “Errata corrige” (Lion, febbraio, pagina 74) dell’amico Achille Melchionda che nell’indicare gli errori contenuti negli Scopi del Lionismo e nel Codice dell’Etica Lionistica insiste nel tradurre il terzo comma del detto Codice riportando, purtroppo, il detto “ricordare che nello svolgere la propria attività non è necessario danneggiare quella degli altri”.

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Stesso errore di improvviso compare anche nell’Annuario 2012-2013. Dico questo perché, su mia proposta, nel febbraio del 1987 il Gabinetto dei Governatori, allora composto da otto Governatori comprendendosi il Presidente del Consiglio, deliberò la cancellazione della parola “necessario” e la sostituì con “non si deve”. E’ del tutto evidente il perché di tale più corretta traduzione, in quanto ridicolo era il detto “nello svolgere le proprie attività non è “necessario danneggiare”, come se noi Lions fossimo adusi a danneggiare il prossimo e, tante volte, ci astenessimo perché... non è necessario. Spero che i vari cerimonieri leggano il Codice dell’Etica Lionistica, con la più corretta traduzione esistente dal lontano 1987 e che dice “Non si deve danneggiare quella degli altri”. Sergio Bartolini Risponde Achille Melchionda Condivido pienamente il suggerimento dell’amico Sergio Bartolini, che ringrazio dell’attenzione. Quella che Lui definisce “mia insistenza” non era espressione di mia convinzione ma impossibilità di riferirmi ad una dizione del 3° comma del nostro “Codice” che non ho rinvenuto in nessuna altra fonte. Ben venga, comunque, la non “necessità” di danneggiare, a favore del più rigoroso e comprensibile divieto “tout court”. Colgo l’occasione per rinnovare, a proposito di imperativi etici, la “battuta” scritta nel mio libro sulle “Radici”, cioè che sarei veramente entusiasta se potessi accertare o apprendere almeno uno, un solo caso, un solo episodio, una sola conferma di calpestìo dell’interesse e/o dubbio di un Lion a favore di quello altrui.

23° meeting dei Lions in vacanza in Maremma Sabato 17 agosto 2013, alle ore 20,30, presso la Trattoria “Il Leccio” (tel. 0566/918018), in località Cura Nuova sulla strada provinciale Sarzanese-Valdera per Massa Marittima, a circa 5 Km da Follonica, si effettuerà con una “Cena Maremmana” la tradizionale festa in onore dei Lions italiani e stranieri che trascorrono le loro vacanze in Terra di Maremma. Preme ricordare che continuando quel percorso enogastronomico di eccellenza che il nostro territorio offre agli ospiti e che gli organizzatori hanno cercato di rendere sempre diverso in questi oltre venti anni di piacevoli incontri, questa volta ci riportiamo, a grande richiesta di tanti abituali partecipanti, all’interno, per la degustazione di piatti tipici della nostra zona cucinati dallo chef rinomato Sandro e serviti da sua moglie Sabrina. La cena sarà accompagnata dai vini prestigiosi e pluripremiati dell’Azienda Rigoloccio del socio lion Ezio Puggelli. All’appuntamento di mezza estate ricco di partecipazione, diventato ormai una vera e propria consuetudine, da quando venne istituito, con felice intuizione, dall’indimenticato lion Ugo Sferlazzo, puoi intervenire prenotando la tua presenza, unitamente a quella gradita di ospiti e amici ai soci del Lions Club “Alta Maremma”: Giorgio Testini (tel.0566-58006 / 339-3030539), Ezio Puggelli (tel.0566-42582 / 348-7717941) o Vanna Sferlazzo del Lions Club “Firenze Michelangelo” (tel. 335-5267188)


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