Guida alla stesura della relazione di tirocinio di specializzazione sul sostegno.

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GUIDA ALLA STESURA DELLA “RELAZIONE DI TIROCINIO PER INSEGNANTI SPECIALIZZANDI NELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO”.

MARIA TEODOLINDA SATURNO


Maria Teodolinda Saturno Guida alla stesura della “Relazione di tirocinio per insegnanti specializzandi nelle attività di sostegno”. Roma, 2014

INDICE 1 PREMESSA 5

PARTE I

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FASE PRELIMINARE. 1. INDIVIDUARE L'OBIETTIVO. 2. METTERSI NEI PANNI DEL DESTINATARIO. 3. SELEZIONARE E METTERE IN ORDINE I CONTENUTI CHE OCCORRE TRATTARE. 4. GLI ARGOMENTI E LA STRUTTURA. 5. CERCARE FONTI AUTOREVOLI.

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PARTE II

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FASE DI REDAZIONE 1. SCRIVERE IL TESTO DELLA RELAZIONE RISPETTANDO UNA STRUTTURA PRECISA. 2. PUNTARE ALLA SEMPLICITÀ, CHIAREZZA, E CONCRETEZZA. 3. AVVALERSI DI GRAFICI E TABELLE. 4. INSERIRE MATERIALE ICONOGRAFICO. 5. NORME PER I RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI. 6. RISPETTARE LE NORME SULLA PRIVACY.

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PARTE III

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FASE DI REVISIONE E EDITAZIONE. 1. FORMATTARE IL TESTO DELLA RELAZIONE. 2. SCEGLIERE UN TITOLO EFFICACE E PREPARARE IL FRONTESPIZIO.

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1. RILEGGERE CON CURA LA RELAZIONE. 2. EFFETTUARE TUTTE LE CORREZIONI NECESSARIE. 3. STAMPARE E RILEGARE LA RELAZIONE.

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BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA.


① Maria Teodolinda Saturno Guida alla stesura della “Relazione di tirocinio per insegnanti specializzandi nelle attività di sostegno”. Roma, 2014

Premessa.

Questa guida nasce per rispondere alle domande ricorrenti che un tirocinante, in procinto di stendere la propria relazione, rivolge ai Tutor: che cosa è la relazione di tirocinio dell'insegnante specializzando nelle attività di sostegno? Quali sono i contenuti essenziali? Come si scrive? Quanto deve essere lunga? L’idea di elaborare questo opuscoletto, ad integrazione di quanto è presente nel blog www.diversitutti.wordpress.com, nasce dalla constatazione della mancanza di pubblicazioni specifiche; documentandomi, per preparare delle lezioni che affrontassero l’argomento, mi sono imbattuta su pubblicazioni di settore relative alla scrittura di relazioni e di relazioni di tirocinio riguardanti, però, altri settori professionali. Così, nel preparare questa guida ad uso degli insegnanti specializzandi, ho voluto far ricorso all’esperienza personale di docente "Tutor coordinatore di tirocinio diretto ed indiretto" nel "Corso di specializzazione nell'insegnamento delle attività di sostegno" per l’”Università degli studi del Foro Italico” di Roma, e a quella di "Tutor accogliente" nella scuola superiore di primo e secondo grado di tirocinanti dell’”Università Roma Tre”. Infine, ma non per ultimo, ho attinto alla personale formazione umanistico-letteraria e, soprattutto, all’esperienza diretta, piuttosto “problematica”, ogni volta che mi misuro con la scrittura; problematicità che, comunque, non mi ha impedito, attraverso la tecnica, l’impegno e la necessità di comunicare, di raggiungere discreti risultati, come attestano le mie pubblicazioni, che spero possano incoraggiare anche coloro che si sentano “negati” alla scrittura. Quelli che seguono sono, semplicemente, dei suggerimenti operativi per la stesura della relazione, non vincolanti, da adattare alle situazioni specifiche e alle indicazioni del proprio tutor. Certamente utili a chi non abbia molta dimestichezza con la scrittura e affronti, per la prima volta, una relazione di tirocinio, sufficientemente specifici, anche

tt v e r si t i d d iiversi tut ti u

www.diversitutti.wordpress.com


② Maria Teodolinda Saturno Guida alla stesura della “Relazione di tirocinio per insegnanti specializzandi nelle attività di sostegno”. Roma, 2014

per i più esperti, relativamente agli argomenti e alle modalità di trattazione riguardanti l'insegnamento specializzato, e le attività di sostegno e inclusione.

CHE COSA È LA RELAZIONE DI TIROCINIO DELL'INSEGNANTE SPECIALIZZANDO NELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO?

Una relazione è un testo espositivo che descrive un fatto, un'esperienza, una ricerca, un esperimento. La relazione di tirocinio, degli insegnanti specializzandi nelle attività di sostegno, è un elaborato “originale”, che non si limita alla semplice descrizione della propria esperienza di tirocinio. La relazione, che non ė un "diario", né un "resoconto", deve evidenziare la capacità del tirocinante di integrare le competenze acquisite, durante lo svolgimento sia del tirocinio diretto ed indiretto, sia degli insegnamenti teorici e dei laboratori, in un circolo virtuoso tra teoria e prassi. Si tratterà, allora, di selezionare le informazioni più significative, di rielaborare e valutare l’esperienza svolta sul campo, di riflettere - mediante il tirocinio - sulle competenze acquisite e sulla propria formazione complessiva.

La pubblicazione della Relazione richiede tre fasi di lavoro distinte, ognuna propedeutica all’altra e, tutte, fondamentali per un buon risultato. Per una maggiore fruibilità didattica ho suddiviso la guida nelle tre parti corrispondenti: Parte I. Fase preliminare. Parte II. Fase di stesura. Parte III. Fase di revisione ed editazione.

tt v e r si t i d d iiversi tut ti u

www.diversitutti.wordpress.com


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