Il laboratorio teatrale integrato “Piero Gabrielli”.

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Maria Teodolinda Saturno

Il laboratorio teatrale integrato “Piero Gabrielli” Elementi di trasferibilità di una prassi alle radici dell’inclusione Diversi tutti


Maria Teodolinda Saturno

IL LABORATORIO TEATRALE INTEGRATO “PIERO GABRIELLI” Elementi di trasferibilità di una prassi alle radici dell’inclusione


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MARIA TEODOLINDA SATURNO IL LABORATORIO TEATRALE INTEGRATO “PIERO GABRIELLI” Elementi di trasferibilità di una prassi alle radici dell’inclusione

Progettazione grafica | Impaginazione GRAFALBA Illustrazione di copertina NAIM IDA CAMILLA SODDU

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Indice generale Introduzione........................................................7 Teatro ed Handicap.............................................9 Parte I................................................................13 1 Piero Gabrielli e i "Mille bambini di via Margutta".....................................................15 2 Le tappe di una storia................................19 2.1 NĂŠ animazione nĂŠ psicodramma: semplicemente partecipazione......................22 2.2 Il debutto di uno spettacolo in un vero teatro: la verifica del palcoscenico.........27 2.3 L'interruzione e la rinascita del Laboratorio.....................................................32 2.4 Nuove premesse: il protocollo d'intesa e l'interdisciplinarietĂ .............................35 2.5 Gli anni del consolidamento e della diffusione...............................................48 Parte II...............................................................59 1 Gli obiettivi...............................................61 2 Le fasi di lavoro........................................69 2.1 Le selezioni mirate alla costituzione di un gruppo interessante...........................69 2.2 Il contratto: impegnarsi per non deludere il "credito" di fiducia......................70 2.3 Prima fase. Diventare gruppo..........73 2.4 Seconda fase. La comprensione del testo e le improvvisazioni.........................79 2.5 Terza fase. Le prove e il debutto dello spettacolo...............................................87 5


Conclusioni........................................................90 Bibliografia........................................................96 Sitografia.........................................................100 Videografia......................................................101

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INTRODUZIONE Questo lavoro è la tesi conclusiva del percorso di specializzazione sulle attività di sostegno, compiuto da chi scrive, presso l’Università degli Studi “Ca’ Foscari” di Venezia, nell’A.A. 20032004. Perché pubblicare, oggi? L’idea di Piero Gabrielli è ancora attuale e, per certi versi, eversiva: portare alla ribalta la possibilità di una partecipazione attiva dei ragazzi disabili, insieme a tutti gli altri, nel più prestigioso palcoscenico della città di Roma, attraverso il gioco del teatro. Il testo, mantenendo il lessico tecnico specchio dei tempi, consente di ripercorre le tappe storiche essenziali di questa esperienza e di cogliere, sul nascere, una manifestazione dell’idea di inclusione, quale possibilità di incidere sul modo di vedere la disabilità, trasformandone le paure, i pregiudizi, i pietismi.

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Introduzione

Ancora inedito appare lo sforzo di chi scrive, nella proteica veste di teatrante, studiosa di pedagogia teatrale e, allora, specializzanda insegnante di sostegno, di cogliere gli elementi di forza e di potenziale trasferibilità dell’esperienza, i quali – come semi vitali – possono essere accolti da chi volesse ispirarsi alla pratica di teatro integrato. Infine, ma non per ultimo, il rammarico che una parte considerevole delle fonti, reperite all’epoca su internet, non sia più accessibile; le parti riportate nel presente studio, come tessere di una storia, vengono fortuitamente sottratte all’oblio. Nel pubblicare si è intervenuto lo stretto necessario per aggiornare l’elaborato con le informazioni, soprattutto di natura documentale e bibliografica.

Si coglie l’occasione per ringraziare, con il prof. William Bertozzo, relatore di questa tesi, tutti i docenti del Corso di Specializzazione presso cui l’autrice si è formata, per gli insegnamenti a cui continua ad attingere quotidianamente nella pratica di insegnante di sostegno e di formatrice a sua volta nei corsi di specializzazione. Roma, 22.3.2019

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