In treno con le Frecce

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Š MEDIABOOKS Mediamix Pesaro info@mediamix.it www.divertimappe.it Progetto a cura di: Alessandra Gnecchi Ruscone Dario Mezzolani Serena Riglietti Testi a cura di: Beniamino Sidoti Illustrazione: Alistar Realizzazione editoriale: PEPE nymi Stampa: Sagraf


Qu es ta Di ve rt im ap pa ap pa rt ie ne a: no me : _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ sc uo la : _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ in vi ag gi o da : _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ fin o a: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ il gi or no : _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _


Benvenuto a bordo! BENVENUTO A BORDO! Questa Divertimappa è diretta a... il Mare Adriatico!

Con questa guida puoi arrivare in tantissimi posti: Milano, Piacenza, Bologna, Faenza, San Marino, Rimini, Pesaro e Ancona. Ci trovi tanti giochi, attività, curiosità e cose divertenti.

Q padana

pianura

uesta che vedi è la , la più grande pianura italiana: è solcata dal fiume Po e attraversa tutta l’Italia settentrionale, stretta tra la catena degli Appennini e quella delle Alpi. La percorreremo insieme, passando per otto città, tre regioni e una piccola antica repubblica, con giochi e curiosità.


Test: che freccia sei? Cerca o chiedi il numero del posto in cui sei seduto: sommalo al tuo giorno di nascita, e poi somma i due numeri tra di loro... Continua a sommare le cifre finché non otterrai un numero solo, compreso tra 1 e 10. E poi, vai a vedere qual è il tuo DivertiProfilo! Esempio: sei seduto al posto 74, e sei nato il 20 aprile... sommandoli viene 74+20=94. Ora somma 9+4=13 e 1+3=4. Il tuo profilo è: Frecciargento! Numero di posto . . . . . . . . + Giorno di nascita . . . . . . . . = ........

1-3 Frecciarossa Sei veloce, furbo e hai pure un sacco di idee. Avrai di che divertirti! 4-6 Frecciargento Ami visitare le città e soprattutto i posti dove c’è da fare qualcosa!

7-10 Frecciabianca Ti piacciono giochi, libri, vestiti... e scoprirli in compagnia!


I primi treni erano “a vapore”: per muoversi avevano bisogno di far bollire grandi quantità di acqua, riscaldata con moltissimo carbone bruciato dentro grandi fornaci.

Il treiangogsi.u.. cui v

mpo!

e un viaggio indietro nel te

Il Freccia

mezzo di questo nostro viaggio è un treno: e non un treno qualsiasi, una , il treno simbolo dell’Alta Velocità in Italia. Se guardi i monitor potrai scoprire a che velocità corre (ma basta dare un’occhiata dal finestrino!), e le prossime mete del viaggio. Ci sono tre frecce: Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca. Su quale viaggi tu?

E tu, dove stai andando? Scrivilo qui: ---------------


I treni moderni vanno a elettricità: l’energia che li fa muovere viene direttamente dai fili sopra i binari, cui sono collegati con una specie di molla chiamata “pantografo”.

UNA LETTERA ALLA VOLTa Prova a spostarti da Milano a Rimini cambiando solo una lettera alla volta e usando solo parole di senso compiuto (valgono anche i verbi!). Per aiutarti abbiamo messo la prima parola, una voce del verbo “mimare”. MILANO > MIMANO > ------- > ------ > RIMINI 5


die

La via delle In

Molti treni importanti hanno viaggiato su questa linea. Uno aveva un nome davvero magico: La valigia delle Indie, e a partire dal 1870 ha contribuito a portare, ogni settimana, le merci, i passeggeri e la posta da Londra fino all’India (partendo per nave da Ancona o Brindisi). La velocità del convoglio era di circa 40 km/h.

La via del mare La

prima ferrovia italiana venne inaugurata nel 1839, ed era lunga appena 7 chilometri, da Napoli alla vicina Portici: più una curiosità che un vero servizio. Dappertutto, in particolare in Europa e negli Stati Uniti, era esplosa la (il primo treno entra in servizio nel 1825). L’Italia dovette aspettare il Risorgimento e l’unificazione dei tanti regni distinti in un solo Paese perché anche le linee ferroviarie la attraversassero tutta. La linea che da Milano, città dell’industria, portava al mare e alle grandi navi, è stata una tappa importante: è quella che trovi in questa pagina.

febbre del treno

nza:

Ponte sul fiume Po 1861

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iace Bologna-P 1859


antico

La tratta Un record Milano-Bologna ha stabilito un record di velocità media dei treni. Era il 1939, quando l’elettrotreno ETR 200 raggiunse i 203 km/h. Indovinello Pensa che solo dieci anni prima la Uno sì, due sì, quattro sì, cinque sì… macchina più veloce del mondo Che cos’è? (una Maserati) faceva 246 km/h: il nostro era davvero un treno da corsa! Il tre no, cioè il treno!…

Bologna-Ancona : 1861

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o r t e i d n i ù i Ancora po nel temp ilio Il console Marco Eilmia Lepido e la Via Em

IL Piacenza e Rimini

tracciato della ferrovia tra segue da vicino un’altra importante via di comunicazione: così importante da dare il nome a tutta la regione. Si tratta della , che i Romani costruirono subito dopo la fine delle guerre puniche, completandola nel 187 a.C.: a volerla fu il console Marco Emilio Lepido, che la battezzò col suo nome.

Via Emilia

Le città della Via Emilia

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i giori città dell’epoca, ancora ogg La Via Emilia attraversava le mag opoli um), Cesena (Caesena), Forlimp importanti: oltre a Rimini (Arimin um i), Faenza (Faventia), Imola (For (Forum Popilii), Forlì (Forum Livi ium (Reg ena (Mutina), Reggio Emilia Cornelii), Bologna (Bononia), Mod a) e netum), Parma, Fidenza (Fidenti Lepidi), Sant’Ilario d’Enza (Tan fino ad sempre sotto i Romani, arrivava Piacenza (Placentia). Più avanti, do per Milano (Mediolanum). Aosta (Augusta Praetoria), passan


Tutte le strade portano a Roma Le strade erano il vanto principale dei Romani: servivano per muoversi rapidamente in caso di guerra, ma anche per garantire un servizio di posta e per collegare le città più lontane di un impero grande come non si era mai visto.

PAROLEMATTE Roma è davvero una parola divertente: leggila al contrario e diventa “amor”. Prova a mischiare le lettere e trovi “mora”. Quante parole riesci a fare con queste sole quattro lettere? -------------- - - - - - - - - - - - - -9


I mestieri o n e r t l e d

Oggi i “mestieri del treno” sono molto diversi rispetto a quelli di un tempo. La forte innovazione tecnologica di treni e stazioni richiede capacità professionali sempre più sofisticate. Non c’è solo il personale di vettura (macchinista, capotreno, controllore...) e di biglietteria ma anche la gestione di siti web e biglietterie automatiche, nonché gli esperti delle reti elettriche e dei sistemi di controllo della circolazione (semafori, scambi, passaggi a livello). Senza dimenticare gli ingegneri che progettano i tracciati e i designer che studiano treni sempre più eleganti e comodi.

Gioca con i mestieri • Chi è responsabile del motore del treno? • Chi controlla che le porte del treno siano chiuse prima della partenza? • Chi controlla i biglietti? • Chi è il responsabile della stazione? • Chi ha stabilito i tracciati delle ferrovie? • Chi ha disegnato il treno?

designer ingegnere 10

capostazione capotreno

controllore

macchinista


Le valigie colorate

Scrivi qui quante valigie vedi per ogni colore:


Miltuattanveolocità!

Regione: Lombardia Abitanti: 1.342.000 Piatto tipico: Risotto alla milanese (giallo, con zafferano) e cotoletta.

La città a

M

ilano è una splendida città: è famosa per essere la città dove in Italia si muovono l’economia, le banche, gli editori, la moda, la lirica e molte attività lavorative. Ma è anche un favoloso posto da visitare, ricco di cose da scoprire per grandi e piccini, dal meraviglioso fino ai moderni grattacieli.

Duomo

La stazione di Milano

Finita di costruire nel 1931, la stazione Centrale di Milano è una delle più particolari al mondo: tanto che molti architetti famosi pensano che sia anche una delle più belle. Se ti fermi a guardare la facciata e le decorazioni scoprirai creature mostruose, fiori, finti bulloni, antichi dèi…


Il Duomo di Milano

La maestosa chiesa in marmo bianco di Milano è, per dimensioni, la più grande d’Italia. È considerata un capolavoro dell’architettura gotica europea: per apprezzarla basta fare un giro sui tetti e affacciarsi su un’incredibile foresta di guglie, archi e statue che spiccano da tutti i lati.

Lo sai che... Quasi 4oo anni dopo l’inizio dei lavori del Duomo, nel 1774, nacque “la Madonnina”! Fu collocata in cima alla guglia più alta del Duomo,108 metri sopra la piazza. Le fanno compagnia molte altre statue di santi ma nessuna è alta come lei!


La Triennale di Milano

Milano è anche la città del design: la Triennale è un bell’edificio dedicato alle mostre, a due passi dal Castello Sforzesco, che ospita ogni fine settimana bei laboratori per bambini, da non perdere! Dove: Viale Alemagna 6 Sito: www.triennale.it/it/education

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Dedica un po’ di tempo a questo bel museo! Potrai entrare dentro un sottomarino, vedere navi, aerei, treni e macchine che hanno fatto la storia della tecnologia, ammirare (e provare) le macchine di Leonardo, e (su prenotazione) fare anche alcuni laboratori pensati proprio per i bambini! Dove: Via San Vittore 21 Sito: www.museoscienza.org 14


Il MuBa

MuBa, ovvero Museo dei Bambini, è una splendida realtà che organizza mostre ed eventi in diversi luoghi di Milano, in particolare presso l’Idroscalo: ci sono laboratori, mostre interattive e occasioni didattiche da non perdere. Troverai operatrici capaci e simpatiche! Dove: Idroscalo di Milano Sito: www.muba.it

Il “mirabocchin” Questo è un vecchio gioco milanese, che si può realizzare anche in casa, con un bicchiere di plastica e una pallina da ping pong. Fate passare tra il fondo del bicchiere e la pallina uno spago della lunghezza all’incirca del braccio del giocatore. Lo scopo del gioco è di muovere il bicchiere per far sì che la pallina vi salti dentro.

Lo sai... Le vie del gioco da tavolo Monopoli sono ispirate a vie milanesi: è qui infatti che viene pubblicata la prima traduzione del celebre gioco americano.

“Giugà ai picoll de scires” È un altro gioco milanese antico, il cui nome in dialetto significa “giocare ai piccioli di ciliegia”. Bisogna prendere due coppie di ciliegie unite per un picciolo, intrecciarne i piccioli, quindi tirare. Chi prende le ciliegie avversarie le conquista.

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Regione: Emilia Romagna Abitanti: 103.000 Piatto tipico: Pissarei e fasö

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ondata dai romani nel 218 a.C. sulla riva del Po, Piacenza è stata nel Medioevo un’importante città indipendente, quindi parte del , uno dei tanti piccoli Stati in cui era divisa l’Italia prima dell’unificazione. Nel 1848 è stata la prima città a votare a favore dell’annessione al Regno di Sardegna, proclamato in seguito Regno d’Italia. Per questo è chiamata . La città gode di una posizione invidiabile tra il fiume e le colline e di un centro storico bello e vivibile, da percorrere a piedi tra piazze e palazzi signorili.

Ducato di Parma e Piacenza

“La primogenita”

Palazzo del Governatore

Basilica di San Francesco

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Le statue dei Farnese a cavallo

La piazza dove sorge il Comune si chiamava semplicemente Piazza Grande: ora si chiama Piazza dei Cavalli… Perché? Per via delle statue equestri di due duchi che hanno governato la città, create da Francesco Mochi, uno scultore del ‘600 che vi dedicò ben sedici anni di lavoro. Sotto la statua di Alessandro sono rappresentate scene di guerra, sotto quella di Ranuccio due scene che parlano invece di pace e di buon governo.

Il Palazzo Gotico

Il Palazzo Comunale di Piacenza è un bell’edificio in marmo e mattoni, costruito nel 1281 per ospitare la sede del potere civile; sotto c’è un’ampia loggia dove si riuniva l’assemblea popolare e sopra un grande salone affrescato con soffitti in legno.

Muntä di ratt Palazzo Gotico

Statua di Ranuccio Farnese

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I musei civici di Palazzo Farnese

Se Palazzo Gotico era la sede del governo del libero Comune, Palazzo Farnese è stato, più tardi, il centro del Ducato e porta il nome della famiglia che a lungo ha retto Piacenza. Ora le ricche stanze del palazzo ospitano i musei della città, dove si possono vedere affreschi, sculture, armi antiche, documenti, dipinti e, nei sotterranei, le carrozze. Dove: Piazza Cittadella 29 Sito: http://www.musei. piacenza.it

“Ponta e cül” A Fiorenzuola, in provincia di Piacenza, la Pasqua si celebra con una particolare sfida, detta “ponta e cül”, tra giocatori armati di uova sode: si fa punta contro punta, poi cül contro cül, e perde chi rompe il proprio uovo. In una sola mattinata se ne rompono (e mangiano!) fino a 10.000!

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La pianta romana Se guardi al centro della pianta di Piacenza, riconoscerai un reticolo di vie ad angolo retto; si sovrappongono ai cardini e ai decumani, le strade tracciate dai Romani all’interno della città. Dove si incrociavano quelle principali sorgeva il foro, cioè la grande piazza cuore della vita cittadina.


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Il fegato etrusco Nel Museo Archeologico si trova anche un reperto molto particolare, il “fegato etrusco”; è un modello in bronzo di un fegato di pecora usato per insegnare agli antichi sacerdoti come interpretare la volontà degli dèi. Gli etruschi, e molti altri popoli antichi, pensavano infatti di leggere il futuro negli organi degli animali sacrificati.

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Il nome Piacenza viene dalla parola piacere, e si presta molto bene ai giochi di parole. Un comico diceva: “Non da Lodi per lodarvi, o da Piacenza per piacervi”... L’Italia è piena di città e paesi con nomi buffi e particolari: qui vicino trovi, per esempio, Crema e Lecco (lecco la crema?), Medicina e Gorgonzola... Te ne vengono in mente altri? Cosa scriveresti in una cartolina da Medicina?

Soluzione: I pia + cent in I = i piacentini


Gioca e colora Aiutandoti con le prime due pesate, trova qual è l’animale giusto da mettere sul piatto vuoto, perché pesi quanto il coniglietto.

Soluzione: La gallina!

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Aiut a ogni bam bino a ritr ova re il suo pall onc ino!

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Regione: Emilia Romagna Abitanti: 383.000 Piatto tipico: Tortellini in brodo, tagliatelle al ragù e lasagne

Una magia per le orecchie! Sotto i portici del Palazzo del Podestà, davanti alla chiesa di San Petronio, sorge il quadriportico. Proprio al centro c’è uno strano fenomeno acustico: fermati in un angolo e fai mettere qualcuno nell’angolo opposto in diagonale… riuscirete a sentirvi anche sussurrando!

Bolognai! La città delle torr

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ologna è una delle più importanti città del Nord Italia, famosa per la sua antica università, per il suo contributo alla musica e al fumetto, ma anche per il cibo, per i portici e per le sue case colorate di rosso. è detta infatti “la dotta”, “la grassa” e “la rossa”: tre soprannomi per indicare tanti modi di vivere la città. Per chi la visita è una bella sorpresa, una città attenta ai bambini con tante cose da fare e da vedere: dai molti musei a una biblioteca veramente speciale, per finire con le famose torri degli Asinelli e della Garisenda, simbolo di una città che un tempo era detta anche delle cento torri! San Petronio

Bologna

Palazzo dei Banchi

Il “crescentone”


Piazza Maggiore

Il cuore della città è la Piazza Maggiore, dove sorgono la chiesa più importante, San Petronio, il Palazzo d’Accursio (o Palazzo comunale) e vicino a cui si trovano la Biblioteca Salaborsa, la Fontana del Nettuno, il Palazzo dell’Archiginnasio, il Museo Archeologico. Il grande marciapiede al centro della piazza è detto dai bolognesi “crescentone”, cioè “grande crescenta”, la schiacciata bolognese.

La Biblioteca Salaborsa

Non perderti la grande biblioteca ricavata dalla vecchia Borsa valori, accanto al Palazzo comunale… oltre a tanti libri e iniziative per bambini e ragazzi, scoprirai anche un originale pavimento in vetro, che ti permetterà di camminare guardando i resti romani trovati sotto il cortile coperto della biblioteca! Palazzo dei Notai

La prima università Fondata nel 1088, l’Università di Bologna è la più antica al mondo: in quasi mille anni di storia ha accolto milioni di studenti e professori. Dentro il Palazzo dell’Archiginnasio troverai tanti stemmi di studenti passati da qua, e una particolarissima aula in legno, chiamata “teatro anatomico”: qui i professori facevano lezioni di medicina aprendo i cadaveri, sotto lo sguardo severo di due sculture lignee, gli “spellati”, che reggono un balconcino.

La collezione egizia Il Museo Archeologico vale una visita se non altro per la collezione egizia, una delle più importanti d’Italia, con quelle di Torino e Firenze!

Palazzo d’Accursio


Biblioteca Salaborsa Dove: Piazza Nettuno 3 Sito: www.bibliotecasalaborsa.it/ragazzi Biblioteca dell’Archiginnasio Dove: Piazza Galvani 1 Sito: www.archiginnasio.it

Museo internazionale della musica Dove: Strada Maggiore 34 Sito: www.museomusicabologna.it Museo della Storia di Bologna Dove: Palazzo Pepoli, Via Castiglione 8 Sito: www.genusbononiae.it

Museo Civico Archeologico Dove: Via dell’Archiginnasio 2 Sito: www.comune.bologna.it/ museoarcheologico

Museo del Patrimonio Industriale Dove: Fornace Gallotti, Via della Beverara, 123 Sito: www.comune.bologna.it/ patrimonioindustriale

La finestra sul canale Prova ad andare, nel centro storico, in via Piella: troverai un ponte su un canale, e davanti, una curiosa finestrina che si affaccia, dall’altro lato, sullo stesso canale. Sotto Bologna passano molti canali sotterranei, costruiti fin dal Medioevo, quando l’acqua alimentava l’industria tessile e consentiva di spostare le merci sul fiume Reno e da qui sul Po.

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I portici Se cammini per Bologna, passerai sicuramente sotto un portico! Comodi quando piove, o per trovarvi ombra, i portici sono da sempre un elemento caratteristico di Bologna, almeno fin dal Medioevo: nel centro storico se ne contano più di 42 km… per percorrerli tutti a piedi non basterebbero 8 ore!


L’antenato dello skateboard Tra i tanti primati di Bologna, c’è anche quello di aver inventato lo skateboard: nel Seicento un certo Gaspare dei Rotelli inventò infatti la zavata rudleina, cioè la “ciabatta a rotelle”. Era una tavola montata su quattro ruote, dotata di lacci in cuoio in cui infilare i piedi; venne presto proibita dal governo della città!

REBUS A ROVESCIO

In questo disegno è nascosto il nome della città di cui stiamo parlando. Per scoprirlo dovrai leggerlo come un rebus... al contrario!

Soluzione: Angolo B... Bologna (letto a rovescio!) Musica, maestro! Bologna è anche la città della musica: per grandi, ma anche per bambini… Non a caso è qui che è nato e si celebra ogni anno il festival dello Zecchino d’oro! Nel Museo della musica puoi trovare strumenti musicali e, su prenotazione, partecipare ad attività per ragazzi e ragazze!

I giardini Margherita Sono il polmone verde del centro, e offrono anche tanti giochi per i bambini!

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Regione: Emilia Romagna

La città delle cera

Abitanti: 59.000 Piatto tipico: Urciò (tortelloni)

Piazza d’aria Fermati in piazza e gustati il venticello! La piazza di Faenza è stata pensata per far girare l’aria, portata qui dalle correnti lungo le strade della città.

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Faenzamiche F

aenza è una antica e splendida città a misura d’uomo (e di bambino!): il centro si raccoglie intorno a due piazze, la piazza del Popolo e quella della Libertà, una accanto all’altra, ventilate e ombreggiate dai portici. Ci sono i palazzi medioevali del Podestà e del Municipio, e il Duomo. La maggiore gloria di Faenza, per cui è conosciuta in tutto il mondo, sono però le : non perdere l’occasione di visitare il Museo Internazionale delle Ceramiche, animato da bellissimi laboratori!

ceramiche


Il Museo Internazionale delle Ceramiche

Vasi, piatti, brocche, statue… in queste sale si trova una delle principali collezioni di ceramiche al mondo: ci sono anzitutto le celebri ceramiche faentine, con brillanti colori gialli e blu sul bianco dello smalto; ma anche quelle del resto d’Italia e d’Europa, quelle antiche e orientali, quelle islamiche e quelle precolombiane dall’America.

Il Duomo

Costruito tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, il Duomo di Faenza è monumentale, anche se la facciata è incompiuta, con i mattoni lasciati pronti per attaccarvi i marmi. Dentro le cappelle ci sono affreschi, tele e tesori d’epoca.

IN MILLE COCCI! Un archeologo ha ritrovato un prezioso piatto faentino... aiutalo a prendere il pezzo giusto per completarlo! 27


Gli sbandieratori Il Niballo è preceduto da sfilate in costume, mercati, feste e soprattutto dalla competizione tra gli sbandieratori, che lanciano in aria le proprie bandiere in complicate figure.

Il palio del Niballo

Museo Internazionale delle Ceramiche Dove: Viale Baccarini 19 Sito: www.micfaenza.org Palazzo Milzetti Dove: Via Tonducci 15 Sito: www.palazzomilzetti. jimdo.com Pinacoteca comunale Dove: Via Santa Maria dell’Angelo 9 Sito: www.pinacotecafaenza. racine.ra.it Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea Dove: Palazzo Laderchi, Corso Garibaldi 2 Sito: www.sistemamusei.ra.it 28

A giugno Faenza ruota tutta intorno alla sfida tra i cinque quartieri, uno dei palii più importanti d’Italia: il Niballo è un grande pupazzo in legno che ruota intorno a un palo, e che in una mano tiene uno scudo… il suo buffo nome viene dal condottiere cartaginese Annibale che osò sfidare i romani. I cavalieri devono colpire con una lunga lancia lo scudo senza farsi colpire dall’altro braccio del Niballo – si scontrano a coppie, partendo sui due lati del bersaglio da direzioni opposte.


Il Museo del Risorgimento

Durante il fine settimana si possono visitare le sale del bel Palazzo Laderchi, dove è ospitato il Museo del Risorgimento, una collezione di cimeli che coprono gli ultimi due secoli di storia.

Palazzo Milzetti

Un palazzo costruito ispirandosi all’architettura greca classica come si usava all’inizio dell’Ottocento. Questo capolavoro neoclassico, tra i più belli dell’epoca, è adesso museo nazionale.

TROVABANDIERA Tra tutte queste bandiere, riesci a riconoscere le due uguali? 29


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g i na a p o c

TROVA TA! L A S T R A D A G IU S

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Regione: Emilia Romagna

i Rimgiin na

Abitanti: 145.000 Piatto tipico: Piadina romagnola

Cervia Cesenatico

La re

R

del divertimento

imini, con tutta la costa romagnola, è nota nel mondo come luogo di villeggiatura per le sue lunghe di sabbia e per i molti posti di divertimento per tutte le età. La città è stata fondata dagli antichi Romani per controllare e colonizzare i territori a nord: qui si incrociava la Via Emilia con la Via Flaminia, e qui rimangono ancora importanti monumenti come l’Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio. La città ospita anche molti capolavori del Rinascimento, legati alla Signoria dei Malatesta. Attorno a Rimini orbitano i paesi della costa e dell’interno, tradizionalmente legati alla pesca e oggi al turismo: i più importanti sono Riccione, Cattolica, Cesenatico e Cervia.

spiagge

Rimini Riccione Cattolica


Cesenatico

Prima dello sviluppo del turismo, Cesenatico era nota soprattutto come porto per la pesca: oggi vi si trova un bel Museo della Marineria, dove si possono visitare le navi e i pescherecci usati su questa costa, con nomi buffi come “topo”, “trabaccolo” o “bragozzo”.

Le saline di Cervia

Il paese di Cervia, a nord di Rimini, lega la sua storia alla produzione del sale, ricavato per asciugatura dell’acqua marina nelle sue storiche saline. Oggi le saline si possono visitare, in un ambiente naturale unico. Inoltre il Museo del Sale offre molte attività didattiche per i bambini!

Cattolica

Riccione Famosa per le sue spiagge, Riccione offre molte occasioni di intrattenimento, tra parchi tematici e svaghi per bambini. Non lontano sorge anche l’oasi naturale delle grotte di Onferno, dove in un paesaggio magico si possono anche vedere i rifugi dei pipistrelli. Dallo stretto contatto con il mare nasce l’attività della fondazione Cetacea per il recupero della fauna marina, dalle piccole tartarughe alle grandi balene.

Disegna qui!

L’ultimo comune della regione è Cattolica, subito sotto la fascinosa rocca di Gradara, che è già nelle Marche. Non perderti l’Acquario Le Navi, il più grande di tutto l’Adriatico!

Come creature di mare Siamo arrivati al mare... Prova a immaginarti i tuoi compagni di viaggio come se fossero creature marine: chi potrebbe fare il tricheco? Chi il polpo? Chi la medusa? Chi il delfino? Chi la stella marina? Quanti altri animali marini conosci? 33


o San Mllaa rLibin ertà La terra de

Stato indipendente Patrimonio dell’Umanità UNESCO Abitanti: 32.000 Dolce tipico: Torta tre monti Info: www.visitsanmarino.com

Un treno internazionale Fino al 1944 la Repubblica di San Marino era anche servita dai treni, con una ferrovia chiamata, giustamente, “internazionale”. Durante la Seconda guerra mondiale venne bombardata, malgrado la Repubblica non partecipasse al conflitto mondiale, e non fu più ricostruita.

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La

Serenissima Repubblica di San Marino è una delle più piccole nazioni al mondo e la più antica repubblica ancora esistente: secondo la leggenda San Marino è indipendente dal 301, anche se il primo riconoscimento ufficiale è del 1291… sono comunque tantissimi anni, che giustificano l’orgoglio con cui i sammarinesi portano nel loro stemma la parola , “libertà”. Nel Medioevo la piccola città, abbarbicata sul Monte Titano, difese la propria indipendenza contro tutti i grandi d’Europa. Il ricordo di quell’epoca rivive ovunque per le strade, e viene celebrato con lunghe feste durante tutta l’estate, in particolare in luglio.

Libertas

Torre del Montale Si narra che... San Marino e san Leone erano due amici che venivano dalla Dalmazia e di mestiere facevano gli scalpellini. Visto che vivevano su due monti diversi, quando avevano bisogno di scambiarsi gli attrezzi di lavoro, se li tiravano da una montagna all’altra!


La Piazza della Libertà

Dopo la forma severa delle torri, la Piazza della Libertà è come un grande balcone costruito intorno a una fontana. A dominare lo spazio sta il Palazzo Pubblico, da sempre il luogo del governo della Repubblica. Di guardia all’ingresso c’è una sentinella armata di fucile e baionetta, con l’uniforme verde e rossa e il tipico “chepì” sulla testa: è un milite della Guardia di Rocca. Il suo turno dura un’ora: se aspetti un po’ potrai assistere al cambio della guardia, uno spettacolo che merita davvero.

Le tre rocche

Il simbolo di San Marino sono le tre rocche, tre dita che si allungano dalla roccia del Monte Titano. La prima, la torre della Guaita (cioè della guardia), detta anche semplicemente “la Rocca” è la più grande di tutte ed era praticamente inespugnabile, sulla cima di un altissimo precipizio di rocce, difesa da due cerchie di mura. La seconda, oltre il “Passo delle Streghe”, è la Torre della Cesta, sulla sommità del Titano. L’ultima rocca, la Torre del Montale, è la più lontana, ed era la punta avanzata del sistema difensivo, utile per avvistare i nemici e per controllare le strade dall’alto.

Torre della Guaita

Torre della Cesta

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Il Museo delle Armi Antiche Nella Torre della Cesta si trova il Museo delle Armi Antiche, con oltre settecento esemplari di armi dal Medioevo all’Ottocento: spade, lance e alabarde, pistole, archibugi e fucili, elmi e armature, nonché le temibili balestre… Vi sono conservati persino una corazza da bambino e un cannone in miniatura, costruito per un piccolo principe dei secoli passati.

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La Cava dei Balestrieri

Il 3 settembre di ogni anno un corteo colorato di dame e cavalieri, di trombe, tamburi e bandiere sfila per la città e si reca alla Cava dei Balestrieri per celebrare con il Palio delle Balestre la festa del santo fondatore, Marino. I balestrieri puntano la loro grande arma e sparano i dardi: vince il più preciso!

I Capitani Reggenti

San Marino ha non uno, ma due Capi di Stato: sono i Capitani Reggenti, che si insediano il 1° aprile e il 1° ottobre di ogni anno e restano in carica sei mesi. Durante le cerimonie solenni indossano un abito antico: è di seta e velluto nero, con il copricapo orlato di ermellino e lo spadino al fianco.


Costruisci il tuo origami! 1. Piega il foglio a metĂ seguendo la linea tratteggiata

2. Piega i due angoli in alto seguendo la linea continua

3. Piega il triangolo in basso seguendo la linea continua nera continua >>>


4. Piega ancora lungo la linea continua e scopri il naso!

5. Ecco il tuo cane!

6. Spingi le orecchie verso l’interno e lo vedrai abbaiare!


Gioca e colora

ett i o nel Me dio ev o, ci son o die ci ogg In qu est o dis egn o, am bie nt at ent at i inv erc i, per chĂŠ sar ebb ero sta ti ess o ut pot o ber reb av non che li! mo lti ann i dop o! Pr ova a cer car

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Pesaro Regione: Marche Abitanti: 95.000 Piatto tipico: Piadina e cappelletti

La 1/2 notte bianca dei bambini A giugno Pesaro ospita, dal 2010, una bella iniziativa notturna dedicata ai bambini: spettacoli, laboratori e visite in... notturna! www.mezzanottebianca deibambini.it

Un mare di musica

P

esaro è il capoluogo più settentrionale delle Marche, a cavallo tra il Centro e il Nord Italia: è una città di frontiera e di passaggio, di scambio e di intreccio tra regioni diverse. Con il mare davanti, si presenta come una terra ricca di sorprese e di eventi, dall’arte alla musica, passando per lo sport e l’industria. La musica qui è sempre stata più che un ospite e da poco si è candidata come “città della musica”. Tra i suoi figli importanti, c’è infatti anche Gioachino Rossini, il grande compositore d’opera. E tra una nota e l’altra, potrai scoprire anche il mistero della Medusa!

Pesaro


Museo della Marineria Washington Patrignani

Questo è un museo suggestivo dedicato alle barche che hanno solcato questi mari. Vai a curiosare le àncore e soffermati in particolare sulle polene, le grandi sculture che decorano la punta della barca: figure di animali fantastici o leggendarie bellezze che guardano il mare. Ad accoglierti nel museo c’è anche una bella ragazza… in legno! È una polena dell’Ottocento, e sembra venirti incontro. Le polene venivano spesso rappresentate in movimento, come se camminassero, proprio come le navi che proteggevano. Dove: Villa Molaroni, Viale Pola 9 Sito: www.museomarineriapesaro.info 0721 35588

Il mistero della polena La polena che vedi qui sopra è stata ritrovata più di centocinquanta anni fa, in Grecia, dall’equipaggio di una nave mercantile di Pesaro. Il mistero avvolge ancora la statua di questa bella signora...

E VAI DI POLENA! Completa con una tua polena la barca qui disegnata 41


I Musei Civici Palazzo Mosca ospita i Musei Civici di Pesaro, con una pinacoteca, cioè una collezione di dipinti, con una splendida pala di Giovanni Bellini, una raccolta di oggetti preziosi di arti decorative come arazzi, arredi e tessuti. I musei organizzano anche diverse attività e laboratori per le scuole, i bambini e le famiglie. La Medusa che decora l’ingresso è una figura mitologica che trasformava in pietra chiunque ne incrociasse lo sguardo: riuscirà a sconfiggerla solo Perseo, affrontandola guardandola nel riflesso del suo scudo!

Dove: Piazza Toschi Mosca 29 Sito: www.museicivicipesaro.it www.pesarocultura.it

La Bicipolitana Da Piazza della Libertà, lungo il mare, proprio davanti a una affascinante scultura moderna, opera di Arnaldo Pomodoro (una grande sfera liscia che rivela dentro un mondo segreto che si apre come una ferita), parte una nuova opera della città: la Bicipolitana, una speciale metropolitana dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette!

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Estate al museo! Da giugno a settembre, i Musei Civici offrono un centroestivo particolarissimo, lo SM-ACK Summer Museum, che propone ai bambini mattine di arte e gioco. INFO: pesaro@sistemamuseo.it 0721 387541


So luz ion e: Bic ipo lit an a

LA PIST A LAB IRIN TICA

Eccoti una strana pista! Parti dall’angolo indicato dalla freccia e arriva all’altro angolo - se segui la strada giusta troverai una delle nuove attrattive di Pesaro!

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Regione: Marche Abitanti: 103.000 Piatto tipico: Stoccafisso all’anconitana, moscioli di Portonovo

Anconaiatico

Il gomito dell’Adr

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ncona sorge sul mare alla base del monte Conero, lì dove la costa adriatica fa una piega: questa insenatura protetta forma un porto naturale, che gli antichi greci notarono e chiamarono Ankon, gomito, per poi fondarci la città che oggi è , il principale porto italiano per numero di passeggeri! Tra fari, antiche isole artificiali e musei particolari, la città di Ancona è solare e aperta, ospitale e tutta da scoprire!

Ancona

Arco di Traiano

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Il Duomo

Il porto di Ancona è dominato dalla chiesa medioevale di San Ciriaco, il Duomo di Ancona: è un posto talmente magico che già i primi abitanti della città vi avevano costruito un tempio. Il Duomo guarda il mare, e splende della sua luce, con belle decorazioni dentro e fuori, tra cui i celebri leoni.

L’arco di Traiano

Proprio sul mare, da dove l’imperatore Traiano partì per la guerra contro i Daci, sorge ancora, da quasi duemila anni, un bellissimo arco di trionfo.

Monumento ai caduti

Duomo

La leggenda del Calmucco Come tutte le città di mare, anche Ancona ha tante leggende legate ai pirati: uno dei più terribili era il Calmucco, sbarcato una notte d’estate per rubare le statue dei leoni del Duomo… solo che quando fu davanti alle sculture, queste si animarono e gli morsero una mano, staccandogli tre dita! Ancora oggi i bambini mettono le mani dentro la bocca dei leoni: tanto azzannano solo i cattivi!


Cittadella, Faro e museo diffuso Dove: Parco del Cardeto Sito: www.museodiffusoancona.it Museo Tattile Statale Omero Dove: Mole Vanvitelliana, Via Banchina da Chio 28 Sito: www.museoomero.it Parco del Conero Sito: www.parcodelconero.com

Museo Tattile Omero Questo è un vero museo da vedere… con le dita! Qui non solo si può toccare, ma si deve! Toccando si può scoprire l’architettura, la scultura, l’archeologia e l’arte contemporanea.

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Mole Vanvitelliana

Nelle acque del porto si trova un’isola pentagonale, su cui sorge una fortezza a cinque lati: è la Mole Vanvitelliana dal nome dell’architetto che l’ha progettata nel 1733, Luigi Vanvitelli, chiamata anche Lazzaretto. È una fortezza che negli anni è servita come deposito, come ospedale e per ospitare delle persone che si temeva potessero avere malattie contagiose. Oggi ospita il Museo Tattile Omero, alcune mostre temporanee e la stagione culturale estiva “AMO LA MOLE” con numerosi spettacoli, anche per bambini.


La Cittadella e il Parco del Cardeto

Le colline dietro il porto ospitano un’altra grande fortezza, la Cittadella, costruita nel 1532. Tutto intorno ci sono vari giardini e parchi, e importanti monumenti come il Convento dei Cappuccini, dove sorge il Faro vecchio che guidava le navi in ingresso in città . Poco lontano si trova anche il nuovo faro, attualmente in funzione.

Spiaggia di Palombina

Una piacevole spiaggia sabbiosa dove i bambini possono giocare.

La Cittadella e la Mole Vanvitelliana hanno una forma particolare: sono pentagonali, hanno cioè cinque lati. Disegna quello che vuoi a partire da questi pentagoni!

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Gioca e colora

est e oi tu ... Po i, tro va qu ale di qu vu e com o egn dis o est qu ora Col : le alt re son o sba gli at e! qu at tro om bre è pro pri o la sua

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Frullato di titoli sette I tre e i i nan

Qualcuno ha aperto il finestrino nel vagone delle fiabe, e il vento le ha mischiate tutte... riesci a rimettere insieme i titoli giusti?

R ic c io li p o r c e ll in i

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Soluzione: La bella addormentata nel bosco Il gatto con gli stivali Biancaneve e i sette nani Cappuccetto rosso La bella e la bestia I tre porcellini Riccioli d’oro

n a co i l l e La b stival gli

cet c u pp ro Ca d’o

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Viaggiare in treno è un’occasione per...

Farti raccontare mille storie di viaggi, avventure, incontri, nuove amicizie e... sogni.

Fare tante cose: scrivere, leggere, colorare, chiacchierare e conoscere i tuoi vicini.

Giocare con mamma, papà o i tuoi compagni di viaggio ai giochi che preferisci.

Conoscere la geografia attraversando l’Italia le sue città, i paesi e i suoi magnifici paesaggi.

il treno ti fa viaggiare... davvero! www.divertimappe.it


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