Canti Alieni
NEOGEO Volume II
Dj Pohnzi Raccolta di musica e poesie
1
Raccolta di musica e poesie
NEOGEO Volume 2
2
© 2016 By Canti Alieni
3
Indice Bimbo guarda e passa ......................................................................................................................... 9 Gaza footbal club ................................................................................................................................ 11 Flussi divergenti .................................................................................................................................. 13 Gli uomini stupendi ............................................................................................................................. 15 Astrazione mentale ............................................................................................................................. 17 Via per le luci ....................................................................................................................................... 19 La bambina,la penna il foglio ............................................................................................................ 21 L’uomo di passaggio .......................................................................................................................... 23 Sara e Cinzia ....................................................................................................................................... 25 Kerina e la neve .................................................................................................................................. 28 Lettera dal fronte nord........................................................................................................................ 30 Il mio respiro ........................................................................................................................................ 33 Memorie eterne ................................................................................................................................... 36 Il senso della notte.............................................................................................................................. 38 Tra le mie righe ................................................................................................................................... 40 Il miracolo dell'istante ......................................................................................................................... 42 Il cavaliere senza testa ...................................................................................................................... 44 Il guardiano di prigione....................................................................................................................... 46 L'Alba in dono ...................................................................................................................................... 49 Due bambini (versione B) .................................................................................................................. 51 l'era del robot ....................................................................................................................................... 54 La fatina................................................................................................................................................ 56 Acquerelli stupendi ............................................................................................................................. 57 Luce lunare (Lanz Khan/Dj Pohnzi) ................................................................................................. 60 Le luci nella notte (a.k.a. Alieni sull’ermo colle) ............................................................................. 63 Il cavaliere senza testa ( versioneB) ................................................................................................ 65 I giorni del titano ................................................................................................................................... 68 L ‘artificiere............................................................................................................................................ 70 Sulla mia pelle ..................................................................................................................................... 72 Alieni sull’ermo colle (parte 2)........................................................................................................... 75 VIDEO MUSICALI............................................................................................................................... 77 Oltre la pioggia .................................................................................................................................. 77 La Bomba ............................................................................................................................................... 78 Peppino e la montagna...................................................................................................................... 79
4
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio la mia amica CeciliaD per i suoi incoraggiamenti e sostegno, senza di lei la mia scrittura non sarebbe la stessa. Un saluto anche agli amici della pagina facebook “ esperimenti di poesia�
5
Non cercate di prendere i poeti perchĂŠ vi scapperanno tra le dita. (Alda Merini)
6
DIARIO DI BORDO 2/1/2016
Raccolta di poesie pubblicate durante l’anno 2015 sul blog :
http://blog.libero.it/poesieresitenza
Ancora una raccolta di temi, di riflessioni che mi hanno ispirato.
Ho incluso anche una sezione alla fine con le prime basi musicali, possibili da ascoltare tramite link youtube, quando mi sentirò pronto spero di concretizzare prima o poi il mio progetto di unire musica con la poesia.
7
8
Bimbo guarda e passa Guarda e passa bimbo dagli occhi smarriti Non son bello da vedere ma neanche loro arricchiti A farti ridere davanti a un piatto che piange Vai o resterai piccolo anche quando sarai grande
Guarda e passa col sorriso che non si veste Son cinto di stracci ma arricchito di pezze Conto le parole dipinte questa è la mia boria Leggila sui muri del mondo questa la mia storia
Mi vedi tra persone perse intente a errare Son scorto tra i rifiuti sul cemento da arare Bimbo in loro la povertà si fa sempre più acuta Passano vita a ringraziare ricchezza ricevuta
Guarda respira passa sul mondo e vai O resterai in una bottiglia che non si svuota mai A bere miseria che uomo creò nel giorno peggiore Raccontando storie di sogni su un mondo migliore
Sai che i denari son la domanda dei folli ? Non ha risposte se non di curvarti nei giorni Sai che sono come i ricordi nella stanza? Nessuno ne avrà mai troppi mai abbastanza
9
Ingenuo ti porteranno città di abbaglianti luci A piene mani regali di divertenti nuovi ludi Sai senz’ ombre non si curvano rami sui clivi? Che eresia il pensare umano d'esserne privi
Passa e mi troverai sempre qui immobile Sotto la rugiada a tremare con le foglie Imperturbabile sotto la neve e la pioggia Roccia "ex serva" mai scavata dalla goccia
10
Gaza footbal club
FinĂŹ dove la sabbia bisbiglia col mare Loro verso per richiamare bimbi a giocare Quattro apolidi e un pallone sull'ultimo molo Per sempre assolati dal cielo e oscurati dall'uomo
Acqua piatta, calma di chi ha nulla da dire O per la colpa di chi sta solo a sentire Mi aggrappai ad una sfera come altri ad un suono Per restare umano sai ancora adesso lo sono
Due per campo palla al centro sull'oro di Palestina A tentare l'impossibile contro l'ignoranza assassina La luna traghetta i sogni da un giorno all'altro Per toccarla calciavamo palloni sempre piĂš in alto
Ultima radura di vita sul vuoto del precipizio Colpa di sperare in un pallone ed un nuovo inizio Quattro giovani che crescevano in fretta Ma troppo piano per il mondo che mai aspetta
I pescherecci al largo salutavano il torpore Di chi predica il silenzio amplificando rumore Mani bagnate non d'acqua ma d'indifferenza Cercai d'afferrar futuro ma rimasi senza 11
Calciai il pallone un ultimo tiro sulla traversa Dal cielo simboli blasfemi il non detto si riversa L'aria ci strappò i sogni senza tanti "se" In volo con i "quando" sotto l'ala dei "perchÊ"
Volammo con la sabbia della terra di solo ieri Senza domani che ironia per la patria dei profeti Planammo con le notti passate a contar falene I campi d'oleandri le teste vuote le bombe piene
Eppure torniamo i giorni di quiete che strilla Portati dalle correnti d'un mondo che vacilla Palla al centro un fischio continuiamo la partita Per chi non la vuol vedere e pensa sia finita
Fuori tempo intorno a un campo di fuoco e fiamme Narrati dalle ceneri eterni nelle correnti calde Cielo nel buio diafano ce ne parli sereno Di quattro stelle in piĂš e non d' un sogno in meno
12
Flussi divergenti
Fummo Arcangeli in volo eterni mai creati Collasso delle idee tra la rivolta dei dannati ll manto rosso lucente che avvolge spade Nel grido d' infinito in cui riecheggia l'Ade
Fummo foglia controvento che non si dĂ vinta Vita indomita sanguinante di morte cinta Invincibili mai appassiti nei secondi andati Colori di fiori resistenti sulle tombe dei soldati Fummo roseto incastonato nell' inverno nucleare Trafitto dal gelo gridato dal vuoto abissale L'esistenza scivolosa nelle mani delle parche L'armonia d'un suono emesso da mille arpe
Fummo volta celeste dipinta sullo squallore Voragini di luce nella spelonca di Platone Bagnati della lacrima persa sul volto della PietĂ Il secondo d'estasi che ingloba l'eternitĂ
13
Fummo goccia d'acqua tra la sinfonia delle cascate Colombe ostinate in volo con le ali spezzate Preda immacolata tra le grinfie d'uno sparviero La lama affilata nella bocca d'un condottiero
Fummo la scie di rugiada piante dalle stelle Raggi di luce emessi di due gemme gemelle Il filo stoico nel vuoto su cui vacilla un gigante Il peso dei peccati sulle spalle d'Atlante
La roccia che sguazza illesa tra le mani del moto l'immagine di Cartagine che sorge cavalcando il fuoco Fummo stirpe leggendaria che non si rassegna all'addio L'endecasillabo di Dante sulla labbra di Dio ...
14
Gli uomini stupendi
Ricordi gli uomini d'acquerelli magnifici ? Occhi d'oceano splendidi di cognomi i grandiosi T'insegnarono l'amore che nessun testo mai cita Il mostro che non dà morte ma riprende la vita
Quanta invidia ti sorgeva ne volevi far parte? Cara farsi distribuire le carte è un arte T'accanisti a seguirli scongiurando avverse sorti Ostinata come la morte che s'accanisce sui corpi
Seguisti i supremi con vele gonfie di chimere A guidar navi già incagliate sulle scogliere Toccasti con gli altri scomparsi il fondo Ecco chi non capisce ma si fa capire dal mondo
Stupendi sfumature come le poesie che mai scrissi Aspettavo col calamaio secco intriso dei tuoi abissi Sbagliammo attimo ma non c'era altro attorno Facemmo l'amore alla notte e la lasciammo poi al giorno
Pennello intinto nella vita di acquerelli lasciati Ad ingiallire sotto le arcate di ponti scrostati Il bianco od il nero sulla tela per tingere felicità In una Parigi stinta ma l'amore che colore ha?
15
Dipingemmo a due mani la trama logorata dal tempo Schizzo dopo schizzo bagnata dal futuro inciso a stento Evaporava piano il ritratto tracciato nel buio Della gioia che s'arena ed aspetta il suo turno ...
CosĂŹ un di' di luna presi il mio abbandono e saltai Sul guado che separa i "per sempre" dai "mai" Cara scelsi le mie dolci solitudini alle tue PerchĂŠ per odiar se stesso sai bisogna esser due
16
Astrazione mentale
Se fossi un numero sarei lo zero Tra positivo e negativo a tracciare confini In mezzo a due infiniti più solo dei numeri primi Cado ma ricomincio da me ed a me son vero Se fossi uno scudo sarei un libro Parole stese sull' acciaio inceppano l’ingranaggio E se non fossi un libro sarei un tatuaggio Versi sulla pelle ricordano son vivo e vibro E se fossi un libro sarei musica di poesia Dilato storie su orizzonti sempre più vasti Le emetto a luce di prisma metodo Stanislavskij Dalla falesia dove monta la marea d’amnesia
Se fossi un colore sarei la luce Sembra bianca ma in lei vivon tutti i colori Li impasto su onde di mari imbratto orrori In silenzio col pennello che gli uomini ricuce Se fossi una lettera sarei tra A e Z l’ inesistente Ancora non scritta legata ad un gemito inespresso Ma non flessa da un mondo che semina solo rigetto La scriverò nei testi vuoti aperti sul niente
17
Se fossi un mestiere sarei un condottiero Il fuoco ai draghi strapperei dagli aliti assassini Per accendere i falò dei sogni infranti dei bambini Tra le ceneri nell'aria il mio nome su nel cielo...
Se fossi una bandiera sarei i vestiti di Gandhi Abbracciati col mondo di rughe sulle labbra Il bianco sposa gli ultimi dell'ultima spiaggia Vessillo dei pochi che si svegliarono in tanti
18
Via per le luci
Sulla via prima del giorno fra le sterpaglie Le mani piene offriremo denari e medaglie Oboli alle fontane davanti occhi divertiti Dai troveremo la strada li lasceremo smarriti
Ritroveremo i sogni che facemmo tante volte Quando dentro era giorno e fuori splendeva notte Foglie d’oblio sotto la lingua lontano l'eco del mare Borbotterà insolente da dove partire e dove arrivare
Partiremo perché il domani non s’è mai arreso Sotto la processione di nuvole cariche di peso Ci ameremo sul fiume che segue il suo corso Sfrontati ne gonfieremo con parole il suo dorso
Danzeremo sulle cime del mondo , verrà rugiada ? Sui tetti di Parigi l’amore, vedi grande la strada? Ti mostrerò il tuo viso che tanto m' emoziona Già dipinto secoli fa sulle maioliche di Lisbona
19
E passo dopo passo ancora oltre l’ultima volta il domani c’è sempre anche quando nulla torna Sulla bocca una nuova nota del nostro canto Inascoltato su un foglio atterrerà nel fango
Ti porterò lontano dalla nausea , delle barbarie Giungeremo esangui dove rumori diventan arie Storie millenarie di matti che rincorron primavera Canteremo con i fratelli la vita in fin si rivela
A piedi su erba bruciata ogni abisso ha il suo ciglio Tra le lacrime d’una madre ed il pianto d’un figlio Sulla via delle luci l’ultima sera non ci sorprenderà Oltre i porti di nebbia cara il destino si rivelerà
Ove mali s’ infrangono e ombre non c’ acchiappano Nulla è deciso e le certezze degli uomini mancano Ove le aurore non offuscheranno più l’orizzonte Li in alto oltre le fronde cara ecco i lumi sul colle
20
La bambina,la penna il foglio
Erano giorni di dubbio e di menti attorcigliate Nei meandri di segrete trame intrecciate Presi una piuma immersa nell’acqua di fonte Curvai la linea misi un sorriso all’ orizzonte Scrivo sulla pietra ma la penna vogliono seccare Come la voce dei ghetti il cui grido da soffocare Alzo la testa guardo l’infelicità che stende La tristezza d’un cielo senza nuvole né stelle Vergo e mi diverte disunire i cuori dalle leggi Nel silenzio della storia c’ero e già mi lessi Inchiostro di musica al sole della mia musa Squarciai le regole e credetemi mai chiesi scusa Fui soldato in odissea nel fuoco d’una trincea Bloccai rumore al suono d’una fioca onomatopea Si aprirono dal cielo hysterion d’apocalissi Eserciti d’endiadi partorirono eclissi La notte creo parole che escono dalla stanza Quanti segreti della storia celati da ignoranza? Scopro delizie che menti credevano ignote L'arca sull'Ararat rivelata da una litote Libera nell’etereo ma prigioniera del fisico Rogo con penna e foglio mio precetto biblico Sotto la luce di Sirio sopra l'uomo in delirio Due lettere su carta e sono pronta al martirio
21
Vortici offuscano occhi rossi pronta all'impatto Escono dalle tombe due righe il mio riscatto Tatuo codici in Sanscrito sui chiodi nei palmi Stormi di Leviatani a pioggia leggo i miei Salmi
Di notte avvolta dal cielo vedo una luce, mamma? Tremante nell'aria della ragione è fioco lume Mi porta sulla terra a camminare angelo senz'ali A spargere parole lungo le vie dei mortali
22
L’uomo di passaggio
Macchiai il quaderno non più molto inchiostro Due sporche bestemmie chiuse da un Padre Nostro Scrissi nel margine il vento mi strappò le pagine Immane il soffio del largo scavò la voragine
Adesso tra i dubbi di solitari cammini incerti Mi concedo al dolore incasso tutti i rovesci Preferisco strade rotte alle lucide intatte L’amore per vie irte all’odio per quelle piatte
Lascio i miei miracoli i peccati più veniali Ad Icari atterrati da albe crepuscolari Persi soli in un mondo ridotto a spicchi Col sangue dei poveri ed i capricci dei ricchi
Svanisco dal mondo che afferra ma perde presa Striscio silente tra eserciti pronti alla resa Impercettibile a raso d’una terra senza sostegno Un ‘ombra raschia il muro ma non lascia segno
Il silenzio m’accompagna mio unico musicista 23
Gli regalo la penna ed una vita d’artista Ad intermittenza sul mondo come saltan delfini Fratello gli spiriti degni sono quelli clandestini
Che vita a solcar cammini mai tracciati Affiatati a baciar sentieri prima mai amati Dove il sole sbatte e la terra s’arroventa Un soffio turba sabbia e splende tormenta
Mia dolce che partisti senza parole all'improvviso Senza curvare le labbra o far fiorire il viso Lasciasti perso ogni uomo a lamentarsi solo Angelo fosti quando stanca di calpestare suolo
Alba sia con te colore a tingere la sfida Vedere un inizio sotto la punta d'una matita Appiattire le onde dell'oceano quando s'alzano Sotto le nuvole a raccogliere spemi quando cascano
24
Sara e Cinzia
Unite sotto il bacio d'un raggio di luna Giunte dalle scintille che scacciano la bruma L'esplosione di corpi uniti vaporizza tristezze Forza devastante figlia di due debolezze ...
Sara la sua vita fu una fila d’ istinti proibiti Inutili sogni falliti su futuri mai serviti Vedeva un domani sulla labbra del suo ridere Esistere come conseguenza del male di vivere
La speranza all’opposto dei sentieri tracciati Percorsi brumosi arti legati ed occhi bendati Piangeva lacrime per la tristezza degli altri Viveva la pazzia delle promesse dei matti
25
Sanguinavi da "non morta" avanzando a stento Rose eteree senza corone strette dal grembo T’incatenavano a dei lacci e ne facevan trofei Di notte fuga ancorata ai capricci degli alisei
I momenti col tuo amore lasciati dalla risacca Schegge del suo corpo sfumavano tra le braccia Quel mattino già più a niente il futuro si tenne Suo il vigliacco calcio ai sogni sulla tua pelle
Con Cinzia intrecciavi le correnti dei destini Il soffio caldo che spazzava via i confini Sentirsi viva per il solo piacere d' ardere Sapersi diversa perché il cuore iniziava a battere
Pensavi al suo viso nello specchio quella sera Unico lampo d'una vita al buio sempre più nera Ragione sotto sentimento il miracolo fu dato Mise il niente da parte ed il tutto in un bacio
26
Di corsa sulle strade ogni vento passerà A cuore nudo senza domani ogni amore se ne andrà Il sentimento non si stringe e prima o poi ti lascerà La passione arde per poco é benzina e brucierà
Via dalle anime raddrizzate da lune storte Dall’arroganza di mettere idee su gambe corte Fuggire lontano dai suoi per non morire Dalla sua pena e dal mondo che la fa soffrire
In un’alba nel tempo che riverbera l'eco d' un ricordo il Po si fece crudele verbo per l'uomo nato sordo Restituì il tuo corpo a chi mai stette a sentire Avvolta dai peccati di cui non ti potevi più pentire
Nessuna risposta data sotto cieli grigi Incredulità e sgomento stampati sui visi La verità sulla pelle della ragione che muore: Rea d'aver inseguito il sole quando fuori piove
27
Kerina e la neve Sogni cascano come sangue del cielo Bianco sotto il grigio porti infine il sereno In silenzio lega la lingua della violenza in ginocchio lei l'ultimo scheggia d'innocenza Sulla città sepolta la neve assopita casca L’eterno sfinito piange sulla storia esausta Coi fiocchi decora la terra dell’incenso Dove la morte si trova ma l'uomo s'è perso ...
Sfilan bandiere ed uomini in trincee di paesi Dissipati nel niente alla vita ormai arresi Trionfaste col fumo bruciaste orchidee Vinceste col fuoco ma moriste d’ idee Li dove il Volga scema e finì di parlare Una terra di mani che non posson più dare Aperte sul niente aspettando la manna Da un cielo appannato oggi reso condanna
Principessa nata in un tempo fecondo
28
Amasti il tuo uomo sul campo fu biondo Ora curi col bianco il rosso profondo Un po’ di cotone sulle ferite del mondo Il tempo scandito da intervalli d’eclissi Il mondo all’ombra d’ infiniti crocifissi Karina e la speranza di rifare il tutto Con i resti del piombo ed i sorrisi del lutto...
29
Lettera dal fronte nord
Cara Cecilia scrivo una lettera dal fronte La guerra partorisce vinti e ci mente Due righe prima di ricaricare il fucile Buco il cielo non vedo primavera ad aprile
Cara Cecilia scrivo tra intervalli di bombe A terra si contano a migliaia le colombe Qui l’uomo muore per voglie nelle bare Qui si sbianca per speranze mai state chiare
Vedo stelle cadenti penso a noi amanti Astri calanti riflessi da specchi deformanti Istanti andati si fan belli nella pozza di fango Su una terra tinta a sprazzi con lacrime di pianto
Vorrei raccontarti delle notti di eclissi In cui scintillano i fiumi di tulipani rossi Del giardino di miele gelato dal male Il ghiaccio non ĂŠ neve ogni caduta ĂŠ fatale
30
La morte riversa su di noi il suo calice Ardere nel fuoco dei Re sadico apice Le bandiere cortine di fumo su cui avanziamo Nella nebbia un bagliore ai ricordi ci aggrappiamo
Il gusto del sale per capire come stiamo Stiamo come stiamo ancorati all’ultimo ti amo L’odore del mare per capire dove andiamo Quale strada per riprenderci ancora un ti amo
Cara Cecilia, che tempo sarĂ mai questo? Funesta voglia che mi spinge a fare presto La notte s' intrufola fra sudore e trincee Infiamma file di croci per illuminare spente idee
Buio non lasci al pensiero voglia di vivere Saluti e mi lasci poco tempo per scrivere Sai questo inverno fredda giovani a migliaia? 31
Gela anime al suono del cuore d'una mitraglia
Cielo abbandoni la tua acqua preferisci piombo Bagni i ricordi affoghi la speranza di ritorno Nel fiume rivedo le tue mani nel giorno di dubbio I singhiozzi nel caldo furono preludio al diluvio
Camposanti danzan al suon del rullo dei tamburi Dialogo di metallo cala cortina sui tuoi occhi scuri Una granata poi la calma della tempesta ne è presagio La gran nera Dama passa a regalarci il suo bacio
32
Il mio respiro
Fu in questo corpo che mi svegliai una mattina I secondi pulsavano insieme ai battiti di vita Un angelo stanco mi depositò dopo una lunga corsa Seguendo il torrente delle vie anguste del tempo Un brivido e sbocciò un'esplosione d'esistenza Fulmine squarciò il velo nero e si spalancarono colori Su un mondo disegnato dalla luce e dalle sue infinite traiettorie Di nuovo un cammino in cui cercare un perché Una valle da attraversare a piedi nudi Bruciati dal sole e scorticati dalla pioggia Un' arida montagna su cui salire e piantare un fiore Sempre appeso ad un soffio perché io stesso son fiato ...
Il mio primo respiro fu dove scrosciano emozioni Con chiasso che reggeva un muro d'illusioni Un primo vagito a testa alta prima di strillare Gridare forte quando comincia la paura di cascare
Strano aprire gli occhi con le palpebre chiuse 33
Senza parole sfrontato di non cercare scuse Amputato da un muro che nascondeva segreti Ma un fiore splende anche reciso dai petali
Il mio secondo respiro fu per amori sparsi Mi uccisero e risorsi come altrettanti Lazzari Mie dolci la vita con l'amore non fanno che stridere Primo ed ultimo battito interrotti dal sopravvivere
Il terzo respiro fu per la pazzia del momento Creato da un sussurro suggerito dal tempo Erano i tuoi occhi che mi fissarono quella notte Delicato velluto tinto da un dolce amore folle
Dopo i baci il tuo ansimare sulla mia pelle veloce Incrociavamo gli aliti dove passione erige una croce Oltre i corpi le chimere non facevan che ardere Tracciavamo percorsi su tela giĂ sicuri di sbattere
Anno dopo anno respiro dopo respiro giungerò all'ultimo Ti vedrò passare sconosciuta prima che i demoni bussino Il tuo viso sfocare ove le memorie sono senza pensieri Sul mare delle onde a ritroso dove il domani sposa lo ieri 34
Cosa avrò da regalarti? la promessa d'essere altrove Oltre le nuvole e la pioggia forse persino del sole Ma questa vita non sarà più mia e per questo varrà il doppio Sarà d’un uomo che spira regalando ancora l'ultimo soffio
35
Memorie eterne
Soffoco nel tumulto i pensieri rimasti soli Col silenzio troppo forte per uscire fuori Mi estraneo e ricordo attimi che la vita resero bella L'ultima parte d'infinito che ancora per poco mi resta ...
La polvere dell'anima dai riflessi scarlatti Figlia dal balbettio inconscio dagli astri
La quiete ispiratrice nella notte delle stelle Nate trionfanti da una pace tra due guerre
L'eco dei passi nei sentieri infranti dell'anima Mentre fuori lacrima e dentro il cuore sanguina
L'unico amore al mondo che nulla può dividere Di una mamma per un bimbo che grida per vivere
36
Storie dimenticate resuscitate con un fruscio Da un granello d’una terra che si conobbe Dio
Una nevicata su un mondo cosparso d'incenso Cristalli bianchi al rumore portano silenzio
Le tasche vuote sulle vie corrotte dai soldi I denari sono i tesori di chi non ha sogni... L'amore nel pozzo dov'ero a pezzi ero precipitato Un Volto di nebbia nel fumo d'un porto abbandonato Sole e luna sommati per non restare a metĂ Due mezze parti unite baciate per l'eternitĂ
37
Il senso della notte
Insisto nei miei sorrisi so che tutto ha senso Pensiero e materia si fondono dove tutto è perso Anche io commisi l'errore d'offrire un solo lume Ad un cielo crudele che vuole tutta la sua luce
Scansai lacrime buone solo a scavare gote Le seguii sui sentieri verso terre ignote Erano buone per soffrire ed incassare colpi Mi portarono doni in fiore sugli spogli colli
Peno a trovare parole difficile m'è spiegare Su un mare dove io stesso fatico a navigare Le onde mi sfondano e bucano la chiglia Oscillo sul rumore un niente m'imbriglia
Dov' è la ragione di cercare pace tra i cunicoli Se il blu del cielo è in guerra col nero degli incubi Il perché dell'amore che prima guarisce poi ferisce Le cicatrici che parlano ma nessuno mai capisce
38
Dal creatore che mi diede tutto e poi lo tolse Ripresi il dovuto prima del buio alle porte Dall'inferno per uscirne trovai il modo Presi carta e penna e mi lanciai nel vuoto
Il verso lo trovai una notte di sofferenza Mi apparve muto tra l'umana indifferenza Sogni incendiati lanciati oltre il confine Bersaglio il cielo ben oltre queste rime ...
39
Tra le mie righe
Tra le mie righe scrivo d’un domani subito e non cercato Del dilemma a cui ogni uomo rimane ancorato La scelta d’una prigione sia unica soluzione La gabbia della follia o quella della ragione Tra le mie righe scorticate scrivo di percorsi separati Di uomini soli illuminati da bagliori disperati Ognuno è braccio di luce ma si sente perso in volo Sai i raggi d’una stella convergono su un punto solo Tra le mie righe scrivo del peso del mio mondo Schiacciato ai poli che tutti credono tondo Torna e sbatte sempre nel petto il voler sperare Sognare è onda fuggita poi restituita dal mare Tra le righe a goccia prima un passo dopo un altro Scroscia sangue verso l’alto sulla soglia del trapasso Compongo nuova vita la scompongo a incastro Coloro il cielo guasto d’un mondo troppo marcio Tra righe magnifiche trema l’ombra della mano Corpo giovane già anziano su tracce autistiche Scrivo d’un mondo strano e di visioni mistiche Metriche apocalittiche versi da cerchi nel grano
40
Tra le mie righe dissolvo il filo del tempo Collasso il secondo ne partorisco altri cento Scolpiscono poi la luce che definisce il giorno Tesori senza prezzo battiti per anime nel sonno Tra le mie righe ho giurato di restar nella povertà Su una zattera oltre l’orizzonte mi sia dolce l’eternità Ad affrontar le mie paure a veder danzar le stelle Beate loro impenetrabili e belle felici d’esser sorelle Tra le mie righe scrivo a te che mai conobbi ma intravidi Nella notte di tempesta fosti brezza da altri lidi Due lettere mia dolce dalla spiaggia dove mi areno Oltre il mondo prima del nulla sii il lume sul nero
41
Il miracolo dell'istante
Vieni stenditi qui lasciamoli fuori al loro gioco Di saper dell’amore tutto con il troppo poco Spogliamoci che mai istante fu più accogliente Il niente scolpisce il tutto nel tutto fatto di niente
Sdraiati sul mondo il cui lume risplende fioco Gira su se stesso geme con grido roco Musa dall’ignoto ti svegli sulle mie pupille Sconosciuto nome me ne insegni più di mille
Parlami dell’istante vuoto ma fallo in silenzio L’oblio inebria nel profumo dei fiori d’assenzio Amore che rendi vero quello che s’immagina Libro stanco sfogli sempre la stessa pagina
Tra mille possenti fiumi parlami del nostro ruscello In cui il secondo fu dato di scrivere su un ramoscello Non fidarsi del tempo che promette non aver età Ma solo dell’alito leggero che non ama mai a metà
42
Su un prato sdraiati con l'idea d'un sentimento Bruciano i peccati tempo verrà per il pentimento il perché scordato nei secondi a rallentatore Sentimento o passione? Risposta giace nel sudore
Due corpi intrecciati scambiano un soffio di vero Riscrivono riga per riga i capitoli del vangelo In una lacrima di gioia arde tutto lo scibile Curvo sulla penna ti regalo la rima impossibile
Tra il veleno dell’amore e l’infinita coltre di gelo Un’epoca di pioggia scenderai dall’arcobaleno Offrirai in dono il blu che angelo non ha mai visto Vivremo il miracolo del terzo giorno di Cristo
43
Il cavaliere senza testa
Sono l'aratro nei giardini di vita vuota Faccio paura a tutti e tutto mi ha ripudiato Cacciato dal creatore cerco in apnea il faro che luce cela Senza fiato l'acqua è bassa ma per me è alta marea ... chi sono? Cosa voglio?
Sono montagna senza roccia foresta senza acqua Soffio di vento impetuoso che erba non muove Fuoco che la neve non può sciogliere Ma la cui fiamma nessun fiume spegne Dio non ha dato lacrime ai miei occhi Solo un cavallo etereo ed un corpo senza viso Ho la gioia del bambino intorno alla memoria del vecchio Eterno è il giorno quando si cerca l’amore Dall’alto della solitudine a montar scale di nebbia Sento i pianti degli uomini il cui amore è annegato Invidio i loro cuori rotti e l’abbondante lacrimare Se sapessero quanto è eterno il mio cercare Nessun immagina le spine d’esser immortale La mia anima avvolta in una sindone d’acciaio Si è morti non se eterni ma quando manca il cuore Porto dell’umanità intera il lutto senza rancore
44
Di corsa ricoperto dai petali dell'anima Il silenzio mi nutre ma mai mi sfama
L'amore mi ha ferito e diviso in due parti Ridotto a non voler più contare i miei anni
La sera mi areno davanti al grande spettacolo Su una spiaggia a veder Eolo giocare con Nettuno Tra i due elementi brivido d'esser vivo e lo vorrei gridare Ognuno spera come può ed anche gli dei sanno sperare
Lascio dietro i solchi indelebili di chi non fa che fuggire Vortici sulla terra nel cielo la speranza d' un segno astrale Pioggia scrive sulla mia pelle mentre rigo praterie Perché porto inciso sull' acciaio parole di mille poesie
Guardami sono il cavaliere senza testa Eterno perché eterno è il mio sogno L’insolenza di trovar finalmente la mia fiamma E mai più aspettare il sole per vedere il giorno
45
Il guardiano di prigione
Sono il guardiano d' una città sommersa Sempre è ora tarda ogni idea s' appanna Dove un raggio di sole è spiga di grano Di un campo intero che regge su una mano
A stento si alza la testa per annusare il mare E Solo su un prato di pietre ci si può affacciare Ogni lacrima del viso lascia un ‘ abrasione Sulla pelle del guardiano di una prigione Per chi ruba fiori l’arcobaleno è a due colori Il bianco e nero danno senso a tutti gli orrori Di una società che dona condanne senza avarizia Son guardiano d’ un abominio e della sua sporcizia Non mi rassegno fuori piove e sono nel dubbio Non vedo sole da mesi e forse siamo già a luglio Mesi interi sepolto e lo sono più di loro Lancette infame non sanno più che ore sono
Sul filo delle storie ingoio pietanza amara 46
Scrosciano i secondi già mi sento nella bara Scritte sui muri il tempo cancella poesie E con l'aiuto del vento cancellerà le mie
Il Grande Pittore dipinge con gocce di pianto Corro sotto il cielo ma sempre qui rimango Ditemi in quale tratto vivo nel suo pazzo disegno? Se la luce il mondo alza ma io mai mi sveglio
Il buio danna i ricordi e più non rammento se sia mai stato felice in questo lamento Quante volte vorrei riaccendere i sentimenti Correre su spine a vedere stelle cadenti
Notti passate a sognar d’aprire le porte La brezza portar via cuori e polvere Fuori dalla gabbia dove il sole mai albeggia 47
In volo fin dove l’onda con la costa amoreggia
Alcune notti nei corridoi una donna brilla s'eleva oltre i muri e sul viso sussurra Di trovarsi lungo tutti i cammini Si è murati solo d’ inesistenti confini
48
L'Alba in dono
Pelle dentro pelle eccoci con le ossa rotte Abbracciati sulla riva di speranze corte Tutto non sei tutto ma solo parte se di colpo Due anime si destano d'aver camminato troppo Cuore dentro cuore diamo i battiti a loro Che si son persi a cercar troppo cosa sono Notte sfumi nei contorni dei baci senza "se" Specchio della parte mia od io assomiglio a te ? Mani dentro mani ad applaudire il mondo Che passa non curante nel suo letto sul fondo Un bacio mentre Dio non ha piĂš niente da fare Che accarezzarci con onde in prestito dal mare
Occhi dentro occhi annulliamo la distanza Nel solo posto ove l'amore è già abbastanza Futuro dentro futuro finchÊ poi ci dura La via d'un brivido mai nato della paura
49
Ali dentro ali sulle armi turbati da un fiato Fragili controvento farfalle pazze su un prato Toccami tra schizzi finchĂŠ mi riesci ad afferrare Il sole non tramonta due volte e continui a baciare
Occhi dentro occhi sfocato il tuo disegno Immobile come chi dal cielo aspetta un segno L'amaro in gola bevuto dal miele nei calici Si accavallano come foto le nostre immagini
Petto dentro petto non pazzia ma magia Sulla terra afferrare una cometa dalla scia Karma dentro Karma sopra la spuma calda Non t'offro un domani ma ti regalo un alba ...
50
Due bambini (versione B)
Notte fonda l’asfalto riflette i deboli fari Unici astri tra gli infiniti calanti sipari Abbassati dall’alto di un domani verso lo ieri Al tenue lume sommergono distratti pensieri
Il faro d’una candela solleva il giorno che scema Sovviene quel poco calore che i sogni anela Sinuosa si torce la fiamma con gran carità Impreca la luce non sia abbagliata dell’oscurità
La dolce cera non porta il chiaro di maggio Ma basta a sollevare il mondo con un raggio Ci rischiara i segreti celati dal falso vero Le fabbriche partoriranno le nuvole nel cielo??
Un giorno di metallo senza sole che soffre Qui molto a nord la vita solo questo offre 51
Crebbi tra profumi d'acciaio e nebbia uguale L’orizzonte piatto? una fede da confermare
Eravamo due bimbi sotto il telo nero per mano I sogni non si rincorrono lascia che accadano Il sorriso di gioia la "non scelta" sorte flagella Sul mondo è distesa la nostra miseria più bella
Laura la vita un tessuto cucito di rinunce Noi bambini a disegnar oceani sulle guance Il cielo sveglia i nostri sogni e poi li beve Vi invidiamo il sole ci invidiate la neve
Crescemmo con l'inganno del giallo a giugno Non del suo sole ma delle foglie d'autunno La miseria schiacciava sul cuore i suoi carboni Lasciando sangue che Dio ci aiuti e ci perdoni
Cercavamo il nostro mare ai bordi della città Ma i camini sputavano chiasso e nessuna verità La confusione del rumore che confonde le rotte Fu la fine del giorno o l'inizio della notte ?
52
In fila nelle acciaierie malate che sbuffano dolori Ridipingevamo giorno e notte senza ombre di colori Le fornaci non forgiavano nessuna forma d' illusione Se non d'una farfalla stinta su un fiore di carbone
53
l'era del robot
Finisce un altro giorno passato ad amare i servomotori Ancora un'ultima rotazione prima che tutto lampeggi di rosso Che mi si dia il segnale d'essere stanco per riposare Porto scolpito nel motore i versi del loro progresso: Un ultimo impulso "illogico" e sbiadirĂ la velocitĂ Da prototipo di laboratorio a prodotto sputa veritĂ
Mi tagliarono le braccia per non poter dipingere Misero le pinze di chi le usa solo per stringere Mi diedero lo sguardo di un altro per non vedere Una corte di schiavi ed un trono di carta su cui sedere
Bucarono il mio cuore troppo fiacco per battere Il tempo dei sogni che non smettono d'ardere Mi misero le spalle di chi vive per flettere Tra le mani una tela bucata da finire di tessere
Mi dissero i robot son diversi ma tutti uguali Vivono di chimere e muoiono degli stessi mali Mi progettarono per lavorare e stare in basso Dove l'indifferenza mi rende simile all'altro
Sono rimasto col circuito senza dita per contare Le volte in cui di scatto ti avrei voluto baciare Freddo ed uniforme a fissare il solito nero Tra automi persi lo sguardo che celava il cielo ...
La notte crollo mi spengo e stacco la spina Nei miei pistoni il tempo depositò brina 54
Arrugginiti sparsi in sottofondo i miei ideali Piatti e sordi come i cardiopalmi lineari Rotti gli attuatori e pochi ricordi nella bobina Esoscheletro a pezzi sono frammenti di rovina ...
Nella notte immobile tra le righe della schiera Piantato nel campo della storia come una bandiera Un fiore nella steppa germoglia sempre al margine Sotto il metallo un tratto di pelle da mille pagine
Dove scorse l'amore quando mi toccasti L'ultima volta in cui sentii i tuoi passi Dove scrosciò la pioggia su terre brulle E lasciò il marchio la tua ombra che fugge Nell'alba dei sorrisi spacciati come fiori Ricordo il sole che singhiozzare scuri bagliori ...
55
La fatina
La trovai nuda sonnolente in una pozza d'acqua Sotto la grondaia dove depositò la risacca Onda dell'amore ci travolgi muti e tiri scherzi Confondi le rotte inverti tutto e scambi i versi
Luna ubriaca mi sputò pure un arcobaleno Lei contorse il corpo e liberò un grido ameno Al chiarore della notte indossava abiti di gelo Di chi vide tutti i colori e poi infine il nero
Ripiegata su se stessa con braccia conserte Vissuta ai bordi del mondo con vite deserte Fatina che cercarono di far morire tra gli umani D'inchiodarla al suolo muta di strappar le ali
D'un tratto le vele nel suo dorso sul catrame Fatina d'una favola reale regina del suo reame Gelido immobile intorno ogni essere statico Spazzato via dal battito del vento artico
56
Lieve s' alzò sulle guerre lasciate al suolo La vita per molti è strisciare per lei un volo Solcò il nero leggiadra lasciò trecce d'oro Nel cielo che si fece nostro e non più loro
Leggera s' issò sui mortali lasciando la scia Il mio sguardo pieno non di "dopo" ma di "prima" Col soffio asciugò occhi di sabbia e brina Prese parole confuse e stese pagine di rima
La seguii dove l'alba sorge per cambiare Mazzi di luce perché il buio vuol tornare Lunga la traiettoria d'un volo carpiato Che lascia l'uomo non più solo e cambiato Fatina libera negli stracci che hai addosso Nella vita che poco ha dato e molto ha tolto Mia dolce nessun attimo è normale ma speciale Nel secondo che ci sfugge e diventa immortale
Acquerelli stupendi
Ricordi gli uomini d'acquerelli magnifici? Occhi d'oceano splendidi di cognomi i grandiosi T'insegnaron l'amore che nessun testo mai cita 57
Il mostro che non da morte ma riprende la vita
Quanta invidia ti sorgeva ne volevi far parte? Cara farsi distribuire la carte è un arte T'accanisti a seguirli scongiurando avverse sorti Ostinata come la morte che s'accanisce sui corpi
Seguisti i supremi con vele gonfie di chimere A guidar navi giĂ incagliate sulle scogliere Toccasti con gli altri scomparsi il fondo Ecco chi non capisce ma si fa capire dal mondo
Stupendi sfumature come le poesie che mai scrissi Aspettavo col calamaio secco intriso dei tuoi abissi Sbagliammo attimo ma non c'era altro attorno Facemmo l'amore alla notte e la lasciammo poi al giorno
Pennello intinto nella vita di acquerelli lasciati Ad ingiallire sotto le arcate di ponti scrostati Il bianco od il nero sulla tela per tingere felicitĂ In una Parigi stinta ma l'amore che colore ha?
Dipingemmo a due mani la trama logorata dal tempo 58
Schizzo dopo schizzo bagnata dal futuro inciso a stento Evaporava piano il ritratto tracciato nel buio Della gioia che s'arena ed aspetta il suo turno ...
CosĂŹ un di' di luna presi il mio abbandono e saltai Sul guado che separa i "per sempre" dai "mai" Cara scelsi le mie dolci solitudini alle tue PerchĂŠ per odiar se stesso sai bisogna esser due
59
Luce lunare (Lanz Khan/Dj Pohnzi)
Dal fumo e dalle mie ceneri intuisci qualcosa segreti mai svelati ma celati fino ad ora io aspetto la primavera con i suoi pugnali rosa ma l'inverno mi congela e in più là fuori soffia bora
la luna splende ancora nell'attimo in cui ti parlo e piange fitta sull'immensa neve su cui camminiamo qui, gocce rosse danzano su spade di cristallo scrivo a lettere lucenti come quelle nel Corano
i sogni morti, i lupi, gli incontri di volti sconosciuti, i giorni cupi, le foreste bianche, il mare, il Monte Fuji i respiri profondi nei silenzi, gli harakiri l'armatura che non vedi tempestata di zaffiri
è una ferita che grida e non si rimargina quando fuori è notte fonda sotto il cielo grandina è dura trattenere un fiore vivo dentro all'anima una lama uccide l'uomo, non lo spirito che sanguina oggi nevica laddove non c'è vita alcuna aria gelida cammino sotto questa luna 60
ĂŠ blu notte che schiarisce avvolto dalla bruma anche un diamante se colpito al cuore si frantuma
(Lanz Khan)
Stasera luna apatica laceri in mano le pagine Violenta spazzi il viso e tagli come grandine I sogni sulla pelle schizzano dal ridere al piangere Rispondi se della vita ne sei sempre il cardine 61
Logorroico il cielo s'incupisce e ci parla di neve Lacrime pallide su stuoli di cuori senza più speme In ginocchio preghiamo il riflesso della tua immagine E sappiamo grazie a te l'onda spesso scalza l’argine
Accarezzami ti prego sto nella vita che corrode Perso tra passato e futuro verso un nessun dove Ti burli di noi ridi e ci guardi da così in alto Sul dorso della terra sepolti che paesaggio
Chiusi in esistenze che i posteri chiameranno bare Ci consoliamo tingiamo la pelle d'un volo di farfalle Pazzi camminiamo senza senso verso il nulla Affascinati dal baratro e dal suo muro d' urla
Antiche leggende narrano porterai l'apocalisse Nel frattempo cerchiamo un cono di luce nell'eclisse Portaci a volare sul mare di buio come un albatro Perché i sogni se veri prima o poi s' infrangono
(Dj Pohnzi)
62
Le luci nella notte (a.k.a. Alieni sull’ermo colle)
Da questa altura immobile sull’ "ermo colle" Rimbalzato dalla vita e le spigolose sponde Meravigliosi stormi di luci alle porte della città Alla sinistra del mondo alla destra dell’aldilà ...
La notte dei vascelli infranti sulle scogliere ricordi ? La luna diceva di danzare ma di stare attenti ai sogni Febbre imprigionava i corpi ogni frontiera labile Ognuno a parlar con stesso il resto inascoltabile
Fuori dalle spine il tempo a zolle si dirada Qui dove le domande ridiventano strada Lontano dai "non so" e le risposte indegne L’uomo si accende quando il mondo si spegne Mio silenzio ombroso verbo sul rumore L’ardore della quiete sarà il vero albore Il vostro dialogo é via spianata per la brace Le sirene gridano il vuoto tutto il resto tace "Sull’ermo colle" a veder pensar toccar il divino La croce in una mano ma la mano di Caino Dei fiumi non ne resta che l’eco del fruscio Sputo nell'abisso del niente a forma di "Dio"
Quiete della notte rendi libero tra due abbagli Seguo le rotte tracciate sulla pelle dai mie tagli Quel po’ di parole in tasca mio straccio da spendere Strada ancor non so se da salire o da scendere 63
Giunto fin qui nel mezzo del mondo a vorticare Scivolai sull'idea la cui essenza sta nel passare Su per il colle di notte a piantare l’ultimo seme Buio che amai mi circondi e mi conosci bene Quale alba porterà l’apparenza d’essere felici ? Contammo su noi contando i trattenuti sospiri Oltre pietanze vuote amor non lasci granché Portasti via il prima il dopo ed infine il perché ...
Iridi intrecciate sotto l'ignoranza che piove Decade il pensiero persino l'eternità qui muore Sussurri assiderati balbettano fiumi di parole Nel silenzio il vagito d' anime sempre più sole Invincibile grido d'ignoranza che storpia la storia Pagine scritte da saggi poi crepano stese in malora
Eppure sorgono speranze sul nero punti bianchi Bagliori nascono a corona sul sempre dei rimpianti Fiorisce bellezza tra le crepe dell’arido in gola Dove sboccia una lucciola cinta d'aurora nuova ...
64
Il cavaliere senza testa ( versioneB)
Lascio dietro i solchi indelebili Di chi parte e non fa che fuggire Sono l'aratro nei giardini di vita vuota Faccio paura a tutti e tutto mi ha ripudiato L'amore, l'odio, il riso, i baci lo ieri che murava il domani Cerco in apnea il mio faro che luce cela Senza fiato l'acqua è bassa ma per me è alta marea ... chi sono??
Sono montagna senza roccia foresta senza acqua Soffio di vento impetuoso che erba non muove Fuoco che la neve non può sciogliere Ma la cui fiamma nessun fiume spegne
Dio non ha dato lacrime ai miei occhi Solo un cavallo etereo e un corpo senza viso Ho l’anima del bambino ma la memoria del vecchio Eterno è il giorno quando si cerca l’amore Dall’alto della solitudine a montar scale di nebbia Sento i pianti degli uomini il cui amore è annegato
Invidio i loro cuori rotti e l’abbondante lacrimare 65
Se sapessero quanto è eterno il mio cercare Nessun immagina le spine d’esser immortale La mia anima avvolta in una sindone d’acciaio Si è morti non se eterni ma quando manca il cuore Porto dell’umanità intera il lutto senza rancore
Di corsa ricoperto dai petali dell'anima Il silenzio mi nutre ma mai mi sfama L'amore mi ha ferito e diviso in due parti Ridotto a non voler più contare i miei anni La sera mi areno davanti al grande spettacolo su una spiaggia a veder Eolo giocare con Nettuno Tra i due elementi brivido d’esser vivo lo voglio gridare Ognuno spera come può ed anche gli dei sanno sperare
Lascio dietro i solchi indelebili di chi non fa che fuggire Vortici sulla terra nel cielo la speranza d' un segno astrale Pioggia scrive sulla mia pelle mentre rigo praterie Perché porto inciso sull' acciaio parole di mille poesie
Guardami sono il cavaliere senza testa Eterno perché eterno è il mio sogno 66
L’insolenza di trovar finalmente la mia fiamma E mai piÚ aspettare il sole per vedere il giorno
67
I giorni del titano
Nuvoloni carichi d'odio s'esprimono all'orizzonte Le loro squame secernono demoni pronti a scagliarsi Indenne sono qui sotto il cielo tetro che non temo Controcorrente unito da punti di sutura e dal mio verbo Anima contro carne voglia di volare contro strisciare Ricerca d'avere contro voglia d'essere spirito contro materia E' il seme della mia lotta da secoli mio soliloquio Crociata verso la salvezza poesia contro turpiloquio .... Cosa sento ? Echi dei miei pensieri squarciano il cielo di primavera Sfodero la spada traccio note sullo sfondo della sera Balli dii metallo inizieranno qui uomini non si parlano Batteranno il tempo crudele a due lame che si baciano Pleiadi sputavano sul nero sopra le cascate Mi preparavano pensieri chiusi anime dannate Sapevo sarebbero venuti in molti dopo il giorno all'imbrunire Quando la ragione si fa briciole ed il pensiero vuol finire Braccia in alto indosso l'armatura raccontata dal sangue Ferite scolpite d'alito caldo che alza onde a mai langue Lascio fenditure giuro non ne usciranno indenne Sguaino cataclismi indomito la libertĂ soffio perenne
Cosa vedo ? 68
Visioni sordide d' anime spezzate su una terra bruciata Inseguono il rettilineo che porta alla realtĂ deviata Fumo nero oscurato dall'uomo e la sua cupidigia Spazzato via dall'alito dell'umanitĂ che sputa ingordigia ... La grande regressione dipinta da balzo in avanti I suoi pittori portati in trionfo da coorte di fanti Macerie costruite da una bomba di mille megatoni Diamanti colorati da un futuro che tinge degenerazioni
69
L ‘artificiere
Cammino leggero sul mondo convulso d'atarassia Sulla scia di tutti i conflitti che uomo sbuffa per pazzia Intorno il fuoco si diletta avvolge la mia immagine Smino tutto il giorno è il mio destino fare argine
Nel frastuono altro uomo salvato dalla corrente D'un mondo che s'agita e parla ma poco sente Spessa coltre di voci il fuoco davanti me ha spento Ora li porta in viaggio col sorriso spento il vento
Taglio il filo bianco ancora un'esistenza salvata Lancette s'incrociano su schegge di realtà dilaniata Blaterano col ticchettio il tempo che non so se resta Ai sogni che bambino crea e uomo infine spezza
Nel mondo ciò che motiva l’odio è ciò che l’uomo ama
70
L’intelligenza non fa rumore ma solo l’uomo che spara Genti lontani crepe immense son qui a colmare il guado Con te al mare quando il mondo sarà detribalizzato
Fumo esplosioni bombe ci sono ma il senso dove sta?? Forse nella morsa della chimera che nulla mai cambierà In mezzo al fragore persino il silenzio s’è spento Mentre stridevo col tuo viso nell'ombra da cui ti penso
Collassano idee che accesero il mio sguardo tempo fa Nel groviglio di fili s'intrecciano ricchezza e povertà Si mescola amore con violenza cenere con incenso Goccia di sangue tinge nuvole nel cielo immenso
Granata mi turba la vista e scompiglia l'esistenza S'intrufola nella mia vita già intrisa di violenza Oltre la cortina ardente mi vedrai sullo sfondo Mai leggerai mio nome sui monumenti del mondo
Spezzo il filo scarlatto che unisce guerra e pace
71
Tra il rumore di cingolati sopra idee disgregate Nell'eclisse di un padre che uccide il figlio Disinnesco il buio partorito da questo ordigno
Sulla mia pelle
Il mio sguardo tra i naufraghi nell’oceano di nebbia Alla deriva come un bambino ancorato ad una penna Sulla mia pelle scrissi i miei giuramenti di gioventù Le promesse che ti feci incosciente in eccesso di virtù
Dalla pelle gettai la memoria d'estasi in fondo al mare La vanità che rende effimera la condanna ad amare 72
Resistente al nulla fermo come gli eroi di Sparta Goccia d'inchiostro immane tra onda e pezzo di carta ...
Anche stasera le sirene chiamano e cantano di niente Altra notte in bianco ad ascoltare voragini sulla pelle Vita come il mare t'ammalia t'inghiotte poi ti risputa Sopra strade lastricate di distopie e gente muta Le correnti mi portarono dove non batte mai sole Morii piĂš di una volta a brandelli tra anime sole Nel silenzio sinfonie dai dialoghi con un fruscio Ogni secondo con la scelta dell'abisso o dell'oblio A piedi scalzi sul cemento alienato dal fumo nero I sorrisi del sole lasciano posto al lume di cero RealtĂ che trafigge sogni con l'arco di mille frecce Scelsi di seguirne una da un mazzo d'infinite stelle
Ora I corpi che strinsi le vite nate dritte finite di sbieco Le luci finte appassite negli occhi chiusi d'un cieco Gli anni ad aspettare nuova porta dietro l'ennesima porta A guardare cupido e la sua freccia in mano che mai scocca Tutto esplode si contrae tra le dita a curvare parole Di corsa contravento sui muri romanzi da pagine vuote Tempo bastardo ritorni e non fai che scolpire i ricordi Il tuo abbraccio fa morire i vivi e fa rinascere i morti Ed i rimorsi graffi neri su una vita a colori 73
Adesso non li conto piÚ ma sai conto i fiori Nel giardino sotto la solitudine d' uno spoglio cipresso Uno per ogni volta che negai un sogno a me stesso Uno per ogni amore davanti a cui depositai le armi Germogliarono a sprazzi sulla china dei miei sbagli Pelle ardi senza sosta quando nella vita tutto è spento Quando il fiato taglia parole figlie eterne del lamento
74
Alieni sull’ermo colle (parte 2)
Nell'ultimo giorno sulla terra ... Addio ad una vita sembiante di percezione Ad un fato d'eserciti di volti senza nome Ridivento il filo tra anima ed emozione Un neurone nel cervello vivo del creatore
Addio all'illusione da bambino d' una vita libera Madre inverno ne cura la crescita ora s'assidera Nell' esplosione scorgo l’ultima visione sacra La combustione giunge i sette punti del Chakra Addio alla ricchezza le cui virtù eclissano la povertà Al mondo visionario immerso nel buio della cecità All'oppio nei polmoni della cerchia dei disperati Grava l’oblio a religione su morti simboli pagani
Addio all'uomo dei passi incerti sulla memoria Sulle sue sconfitte e sui suoi giorni di gloria Sulla speranza d'un futuro nascosta nei passati Sul sangue degli arsi vivi sul verbo degli Annunaki
75
Addio al tempo umano scandisce i battiti che ci separa Un secondo di razzismo uno d'odio e l'ultimo per la bara Flusso ridotto a farsa degenera a buio tra l'alfa e l'omega S'accanisce sulle idee ne fa tabula rasa con forza cieca
Addio alle cittĂ d'ombra dove uomini sono arresi Luce blu notte sulle facce spente nervi tesi Libri senza poesia labbra senza sorrisi spiagge senza oceano Chaos vige su eclissi senza meta dove silenzi regnano Addio al fiato sprecato d'una preghiera che forse serve qualcosa Labirinti di disprezzo appassiscono i petali d'una bella rosa Tracce di vita custodiscono l'ultima essenza della mediocritĂ Proiettano versi nel teatro sulla cortina che fu inno di falsitĂ Addio infine al buio e gelo di quest' ermo colle Capezzale di sogni infranti qui l'uomo dorme Si sgretola il tuo corpo nella memoria solo forme Lascio tutto tra le parole nell'ultima notte insonne
76
VIDEO MUSICALI Oltre la pioggia
77
La Bomba
78
Peppino e la montagna
79