DOLCE20
PUGLIA16 GUIDA AI VINI DOLCI DI
PUGLIA
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X RASSEGNA DEI VINI DOLCI PUGLIESI E DELLA PASTICCERIA, CIOCCOLATERIA E CASEARI REGIONALI
Turi - Palazzo Marchesale
RIFLESSIONI E RINGRAZIAMENTI Alla vite, alla vigna e alla forza della natura, elementi a volte trascurati nelle presentazioni, ritengo di rivolgere i miei primi ringraziamenti per questa edizione di Dolce Puglia 2016. A quei vignaioli e produttori che per un decennio ci hanno seguiti ed ai nuovi, ritengo vadano ancora non solo i ringraziamenti ma soprattutto la stima per un coraggio inesauribile. Il vino dolce, il passito, il vino delle ricorrenze è sempre quello che pone ogni anno i viticoltori e i produttori dinanzi a decisioni sempre più difÀcili. 0a per fortuna per loro, c·è anche Dolce Puglia ad incoraggiarne la produzione. Ad Antonella, mia moglie, per l·aiuto prestatomi nei momenti di maggiore difÀcoltj e necessitj oltre che per aver curato l·area food della rassegna, va il primo ringraziamento citando le persone dello staff. Nel decennale di Dolce Puglia, la Guida non può che essere dedicata al direttivo di delegazione ed alla segreteria regionale e per questa nello speciÀco a Vito Matarrese. Dedicata a tutti loro non solo nei riferimenti a persone oggi presenti ma a tutte quelle persone che in dieci anni hanno fatto la storia di Dolce Puglia. Il moscato come vitigno e come vino è il tema della rassegna. La scelta scaturita da una riÁessione del dottor Giuseppe Baldassarre e che ringrazio per le sempre favorevoli intuizioni, ci ha condotti in anteprima in una degustazione dedicata ai moscati d·Italia. La diffusione del moscato su gran parte del territorio regionale non può che creare le condizioni di favorevoli sinergie tra tutti i produttori e le altre Regioni. Le degustazioni per la guida si sono svolte presso Casale del Murgese Resort a Savelletri il giorno 6 novembre 2016 e ne ringrazio la direzione e proprietj. Il sito www.dolcepuglia.it è una Ànestra per il mondo, dalla quale affacciarsi per essere protagonisti della rassegna e per incontrare tutte le persone e gli elementi che la compongono. È uno strumento creato e curato da Gianni De Gerolamo (il mio vice) che con puntuale e minuziosa attenzione cura gli aggiornamenti e l·attesa. 4uest·anno lo spazio per cantine partner food apre Ànestre davvero uniche direttamente all·interno delle aziende. La stessa guida è on line sul sito web. I nostri partner sono Istituzionali e sponsor e ci permettono di creare i contenuti e di impaginare la raccolta. Ringraziamenti per il progetto graÀco, le immagini e raccolta dati pubblicati non solo per la guida, a Roberto Lacarbonara, responsabile graÀco e della comunicazione di delegazione, sempre più meravigliosamente creativo e Marina Cito. A Rossana Novielli ufÀcio stampa e interfaccia con le aziende per la lunga raccolta dati (a volte impossibile) e trascrizione delle degustazioni, un grazie di stima e quindi speciale. In 10.000 quest·anno potranno consultare la nostra guida. Il team degustatori da ringraziare per la professionalitj, coerenza e rispetto delle regole è stato composto oltre che da me, anche da: Baldassarre Giuseppe (coordinatore) Carlucci Paolo Masci Nicola Ciccarone Teresa Novielli Rossana De Gerolamo Gianni Roberto Gangiuseppe Per la gestione dell·area degustazione per la guida e per la rassegna, la preparazione delle bottiglie, il servizio dei sommelier attenti e impeccabili il grazie è per Vittorio Laterza, responsabile gruppo servizi di delegazione, unitamente a Francesco Gentile e Francesco Fantò per aver selezionato in rigoroso anonimato i campioni per le degustazioni. Progetto graÀco e impaginazione: Marina Cito, Roberto Lacarbonara.
Vincenzo Carrasso Delegato 0urgia A.I.S. Puglia
Sommario Prefazione
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Puglia, fonte di eccellenza
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Le Donne del Vino $VV GL SURPR]LRQH VRFLDOH $VWHUD
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Vini da altre uve nere
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Le cantine
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naturali e sani quali componenti della nostra pasticceria tradizionale, ai prodotti caseari e al miele, le prime considerazioni passano attraverso la mandorla &ea di 7oritto presidio slow food), le farine del grano dei nostri campi e dei nostri mulini, la frutta e tutto quello che compone ogni dolce tradizionale e la bontj del latte degli allevamenti locali magari a Nilometro zero, la genuinitj e qualitj salutistiche del miele prodotto dalle nostre api svolazzanti tra campi Àoriti e alberi incontaminati per impollinare e poi produrre l·unico dolciÀcante naturale. 8n insieme di elementi che rendono unico un blend gij vincente solo nella citazione. /·operositj di maestri pasticceri e casari, capaci di tramandare di generazioni in generazioni, per secoli, tecniche e procedure mai svelando però il “segreto” di famiglia, il segreto che ne fa le differenze. Non al passo con il decennale ma oramai da quattro anni, in costante crescita la qualitj e la comunicazione della guida e del portale web Dolce
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Puglia. Il racconto della rassegna, delle aziende e dei vini. 6e del Àrmamento cinematograÀco o della cultura esistono note e ambite statuette, quello del trofeo Dolce Puglia q oggi l·unico simbolo regionale creato dall·$I6 per i produttori. 0eriterebbero in tanti il trofeo, ma le regole sono regole e la speranza rimane sempre quella di vedere anno dopo anno, passare tutte le aziende al ritiro della scultura simbolo. Un sol pensiero mi assale e governa ed è quello di percorrerle tutte, le strade della dolcezza!
Vincenzo Carrasso
Delegato 0urgia $.,.6. 3uglia
Puglia, fonte di eccellenze La Puglia è detentrice di un patrimonio enogastronomico d·eccellenza, fatto di prodotti che si valorizzano ed esaltano spesso vicendevolmente. Vini prodotti da vitigni autoctoni, rossi, bianchi o rosati, abbinati, per esempio, a prodotti caseari, cerealicoli o della tradizione dolciaria. Proprio come mette in mostra l·evento Dolce Puglia. &on una varietj di materie prime certiÀcate secondo disciplinari rigidi che garantiscono provenienza e tracciabilitj, la nostra Regione, anche grazie all·esperienza e impegno dei produttori, vanta prodotti le cui qualitj e bontj sono riconosciute anche fuori Regione. Una ricchezza che dobbiamo all·abilitj e passione dei nostri produttori, insieme alla lungimiranza di chi accoglie la sÀda di investire, migliorare e far crescere la propria realtj d·impresa, anche con il sostegno di politiche regionali ad hoc. Eventi promozionali, come Dolce Puglia, sono una vetrina importante per le imprese e i produttori. E consentono, altresì, di valorizzare, proteggere ed esaltare il ‘made in Puglia·. 1onchp di incentivare lo scambio di conoscenze tra operatori, promuovendo prodotti, produttori e aziende. La Struttura regionale, per questo motivo, difende e sostiene eventi promozio-
nali per le imprese e per il nostro agroalimentare, in Puglia, in Itala e all·estero. Attivitj di promozione e informazione, insieme agli investimenti (previsti soprattutto con il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020) ci consentiranno di migliorare le nostre produzioni, di ridurre costi e aumentare ulteriormente la qualitj del prodotto Ànale. )acendo crescere sempre più la nostra Regione.
Leonardo di Gioia
Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia
AIS PUGLIA
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Una decennale ULÁHVVLRQH Dieci anni rappresentano un traguardo importante, il momento di tirare le somme, di fare un bilancio e di stabilire nuovi obiettivi. 4uesto vale ancor di pi per Dolce Puglia, iniziativa lodevolissima pensata e organizzata da AIS Puglia delegazione 0urgia, perchp non era facile, dieci anni fa appunto, costruire un evento dedicato ad un argomento Àno ad allora poco battuto, e farlo crescere così come è avvenuto, grazie alla dedizione, alla competenza della squadra pugliese di AIS, alla capacitj di coinvolgimento della ricerca, dei produttori, delle istituzioni locali. Il punto di forza di Dolce Puglia sta proprio nella sua mission, questo suo raccontare una pagina bellissima della nostra storia produttiva e culturale, che affonda le sue radici nell·antichitj. 8n·occasione preziosa, dunque, per riscoprire e valorizzare un elemento produttivo che ci appartiene da sempre, come testimoniano, solo per fare un esempio, le notizie relative al 0oscato di 7rani, che risalirebbero gij all·anno 0ille. 8na riscoperta che è stata sostenuta dalla consapevolezza diffusa delle capacitj e delle potenzialitj che la Puglia enologica possiede per svolgere appieno il suo ruolo da protagonista. Anche in questo segmento. Negli ultimi decenni i nostri produttori hanno sperimentato 10
numerose varietj, sia a bacca bianca che a bacca nera, soprattutto vitigni autoctoni, per dare vita a vini dolci di altissimo proÀlo, che i nostri amici dell· AIS sanno bene raccontare, proponendo abbinamenti straordinari. Ed, infatti, l·altro punto di forza dell·iniziativa è la sua capacitj di accostare il bouquet di egregi vini dolci e da meditazione pugliesi agli straordinari prodotti della nostra Puglia gastronomica, che vanno dai dolci della tradizione, la pasticceria di mandorla, i Àchi secchi, ai formaggi della tradizione casearia pugliese, con le sue mille sfumature di stagionatura e trasformazione, al miele, non solo quale ingrediente dei dolci tipici, ma anche come alimento da abbinare ai formaggi stagionati regionali. *li auguri sono doverosi, perchp sentiti autenticamente, come sentito è l·apprezzamento per il lodevole lavoro di valorizzazione e di promozione della Puglia enologica di qualitj. Ho sempre sostenuto, anche in veste di assessore regionale, Dolce Puglia, perchp convinto che oltre ad essere una bella vetrina, fosse anche occasione per tenere accesa la motivazione del sistema sul fronte della qualitj e dell·innovazione, da cui il comparto può trarre ottimi elementi per essere
competitivi sul mercato. E innovativa ritengo sia l·idea di un Iormat Dolce Puglia che sappia mettere in rete e proporre ai mercati internazionali le “nostre” migliori produzioni di vino dolce, spumanti dolci, pasticceria tradizionale e caseari stagionati, tutte insieme capaci di promuovere la Puglia nel mondo. Auguri e buon lavoro!
Dario Stefàno
Senatore della Repubblica, Sommelier onorario
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La grande cultura enologica pugliese Provo ad immedesimarmi nei panni dell·uomo primitivo, sorpreso dal gusto del dolce, quando sulla sua lingua si palesò per la prima volta la sensazione del gradevole e del sublime. L·antropologia della dolcezza è ancora agli albori. (· un approccio alla storia dell·umanitj che merita di assurgere a rango primario nella lunga vicenda umana. ( qui casca l·asino Per quanto ci riguarda, infatti, l·esordio in societj della *uida “'olce Puglia 2016” ci consente di aprire pagine inedite sull·attualitj degli zuccheri nei moderni stili di vita e nell·economia dei territori. 1ella nostra regione - ovvero nelle nostre tre sub-regioni conÀnate nella 'aunia, la Iapigia e la 0essipia nei millenni il sentore dolce si deve innanzitutto all·uva, agli acini maturi, accarezzati da lungo soleggiamento. A queste latitudini il vino era bevanda pura, autentica. La lavorazione, infatti, non prevedeva grossolane manomissioni che ne alterassero il gusto come accadeva per consuetudine e per assecondare la richiesta dei mercati. In Puglia il vino era “merum”, cioè schietto, e questa certezza sopravvive nei nostri dialetti con sonoritj diverse da provincia a provincia. 0i ha accompagnato nell·esperienza sensoriale e di conoscenza del cibo pugliese - modesta, venata di curiositj, di affetto per tutti 12
coloro che, uomini e donne, sono interpreti della nuova temperie che contribuisce a fare della Puglia un· interessante destinazione la cospicua dottrina di Luigi Sada, cultore insuperato dell·enogastronomia regionale, scrittore proliÀco di cose pugliesi pregne di cultura materiale. Gran conoscitore di storie correlate al gusto, emulo di quel Vincenzo Corrado, gastronomo salentino (autore nel 1770 de “Il cuoco galante”) a cui, a mio parere, dovrebbero dedicare busti commemorativi le scuole di cucina e della ristorazione in Puglia. I nostri chef e sommelier adulti ed affermati, come pure i giovani pervasi dal sacro fuoco di cucina o di cantina, costituiscono una comunitj unica di umanitj e di saperi. A cui afÀdare consapevolmente e convintamente il messaggio più efÀcace ed incisivo sulle sorti dell·economia pugliese che fonda sul gusto. E più colti e preparati saranno e meglio giungerj ai cinque sensi dei nostri ospiti la singolare percezione della pugliesita·. Insomma, alla divulgazione ed alla promozione dei nostri mari e del barocco, delle cattedrali e delle architetture in pietra secco (trulli ed antiche masserie), la riconosciuta capacitj di porgere cibo e vino fungerebbe da “coupe de theatre”. In coda, ma indimenticabilmente, giungerebbero i nostri vini dolci, i pas-
siti ed i moscati che da circa dieci anni la “Dolce Guidaâ€? si incarica di palesare mettendo in evidenza il “milieuâ€? vitivinicolo pugliese: un comparto di grande dignitj e di indiscusso decoro nell¡enologia nazionale ed internazionale. A “quel vino dell¡accoglienza e della festaâ€? (come recita la dotta presentazione di Vincenzo Carrasso) dovremmo afĂ€darci per cavalcare due-tre convinzioni: responsabilitj e consapevolezza della grande cultura enologica pugliese; indovinati abbinamenti dalle forti potenzialitj e di traino per il grande capitolo della pasticceria regionale; fondate speranze nell¡ampliameto dei mercati domestici ed internazionali alla ricerca di nuovi rafĂ€nati pubblici e consumatori attenti.
Piero Liuzzi
Senato della Repubblica Commissione istruzione - beni culturali ricerca scientiÀca
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Benvenuti a Turi, terra di vini e Faldacchea 2VSLWDUH QHOOD QRVWUD FLWWj OD ; (GL]LRQH GL '2L&( PUGLIA - Rassegna dei vini dolci pugliesi e della pasticceria, cioccolateria e caseari regionali - è una grande occasione di valorizzazione del nostro territorio e per questo, con convinzione, abbiamo concesso il nostro Patrocinio all·evento. Ringrazio l·Associazione Italiana Sommelier- 'elegazione 0urgia - per aver scelto 7uri per questa importante manifestazione che si svolge nella meravigliosa cornice del Palazzo 0archesale, il nostro ediÀcio civile di maggiore rilevanza storica. 7uri ha sempre avuto una notevole tradizione vitivinicola. Nei decenni passati il nostro vino era rinomato e apprezzato. 4uesta storia viene attualmente portata avanti da note aziende che esportano in tutto il mondo. 0a la nostra cittj è anche conosciuta per i dolci di mandorle. 7ra questi è una vera eccellenza la )aldacchea, un dolce di straordinario e rafÀnato gusto. 7uri, quindi, è il posto giusto per una iniziativa come questa. I vini, la pasticceria, i prodotti caseari sono gli elementi emblematici della tradizione enogastronomica regionale. Enogastronomia che
è sempre più apprezzata in Italia e all·estero per la sua qualitj e le sue caratteristiche peculiari, frutto della sapienza e del lavoro dei nostri produttori agricoli ed industriali. La Puglia senza questi prodotti non avrebbe avuto i successi che negli ultimi anni sta raggiungendo. L·esportazione di essi, infatti, è in forte espansione e partecipa in modo signiÀcativo alla formazione del Prodotto Interno Lordo regionale. 4uesta iniziativa che mira ad incrementare l·interscambio tra i produttori e tra questi e i buyers, i ricercatori, gli operatori della comunicazione è encomiabile e va sostenuta. Essa crea i presupposti per l·espansione economica del settore con i risvolti positivi sullo sviluppo e l·occupazione. A nome della cittj di 7uri auguro che tutti questi obiettivi possano essere raggiunti pienamente. Buon lavoro.
Domenico Coppi
SLQGDFR &LWWj GL 7XUL
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Le Donne del Vino L·DVVRFLD]LRQH QD]LRQDOH LH 'RQne del Vino delegazione Puglia, in occasione della decima edizione di Dolce Puglia, ha accolto l·invito da parte dell·Ais 0urgia di portare il suo contributo con una sintetica ma esaustiva panoramica dell·appetibilitj dei vini dolci nel mercato italiano ed estero, attraverso un sondaggio realizzato tra le produttrici pugliesi Donne del Vino. Opinione condivisa è che agli occhi degli appassionati il vino dolce pugliese possiede un prestigio che lo rende diverso da qualsiasi altra etichetta ,rappresenta l·abbinamento perfetto per tutta la pasticceria tipica nonchp per tutti i formaggi saporiti ed è il risultato elegante di una capacitj enologica garantita da grandi sforzi durante il processo produttivo. Nonostante tutto però i vini dolci vivono ancora un po· all·ombra delle altre denominazioni, sono trascurati dai consorzi, poco promossi dai media e Àgli di una concezione/pregiudizio di vino da dessert stucchevole. 4uesta situazione si rispecchia di conseguenza nei trand di consumo in Italia dove il vino dolce risulta far parte di un mercato di nicchia, appannaggio del palato principalmente femminile e che viene associato ad un·alta gradazione alcolica spaventando quindi il consumatore
Ànale. La domanda di vino dolce ha mostrato una leggera crescita negli ultimi tre anni grazie alle nuove tendenze culinarie che vedono a Àne pasto un vino dolce anzichp una bollicina. All· estero la situazione è ancora più statica ; fatta eccezione per Cina, Olanda, Russia e Svizzera dove i vini dolci hanno la loro collazione, il posizionamento degno di nota non è ancora sufÀciente, quindi assolutamente da incrementare con un grande lavoro sulla comunicazione perchp diventino veicolo anche per nuovi mercati per i quali ancora oggi i maggiori consumatori di vino dolce sono le persone in un target di etj over , o le persone che iniziano ad approcciarsi al mondo del vino e per le quali spesso e volentieri la ricerca di questo prodotto è in una fascia di prezzo medio-bassa. 4uesti prodotti rischiano di non uscire da questo gap creatosi nei mercati e forse perchp i vini dolci sono troppo legati ai classici rituali. Se l·abbinamento tradizionale alla pasticceria non ha quasi più senso e il concetto di ‘vino da meditazione· non ha mai realmente attecchito, evidentemente bisogna cambiare rotta , probabilmente bisognerj considerarli da tutto pasto e perchp questo possa avvenire , il pensiero attualmente
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in voga ma ancora da consolidare è quello di produrre vini dolci meno concentrati , più equilibrati, più versatile, nel rispetto del territorio e dell·uva, ma anche con un occhio attento al mercato e ai consumatori. 3arola d·ordine per le prossime annate sarj quindi ´ una maggiore bevibilitj garantita sempre dall· accentua]ione degli aspetti più accattivanti e suadenti dei vini dolci pugliesi” .
Marianna Cardone
Delegato Regionale Le Donne del Vino
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Associazione di Promozione Sociale Astera "Astera sì... è soltanto una cavalla.. ma ha permesso che alcuni esseri umani, fratelli in Cristo, si incontrassero e comunicassero i loro pensieri, le loro emozioni e i loro sentimenti...” (Teresa Lapenna)
I1752'U=I21( ( P5(S(17A=IO1E DELL·ASSOCIA=IO1E L·Associazione di Promozione Sociale Astera nasce ad Ostuni nel 2012 con lo scopo di facilitare la comunicazione, lo scambio e la condivisione. Si rivolge a tutti (bambini, adulti, anziani, persone che vivono situazioni di disagio sociale o patologie invalidanti) con progetti mirati e diversiÀcati. Astera intende sensibilizzare sulla tematica del “contatto emotivo”, riportare la gente ad incontrarsi per strada, in teatro, in campagna… far sentire la potenza di un abbraccio, di un sorriso, di una carezza. Anche per queste ragioni, Astera cerca di farsi conoscere negli ambiti più diversi, compreso Dolce Puglia, dove da un anno siamo ospiti della rassegna portando testimonianze, lavori e cercando consensi anche da parte degli ospiti di questa oramai tanto attesa rassegna. La dolcezza della pasticceria e dei vini da meditazione, complici delle dolci azioni di Astera verso chi soffre o chiede aiuto.
LA S7ORIA Astera nasce sulla scia luminosa di una testimonianza di vita, quella di 7eresa Lapenna, una giovane ragazza di Ostuni venuta a mancare nel 1998 a soli 22 anni per un incidente stradale. Astera era il nome della cavallina di 7eresa ed q diventato il simbolo di un forte legame di “amicizia” che ha creato una rete di nuove amicizie, incontri, condivisione. Ecco, come amava ripetere 7eresa, Astera q stato il tramite che ha generato incontri… incontri che segnano la vita. Astera oggi continua a creare legami. E lo fa portando avanti diversi progetti. LE A77I9I7A· E I PROGE77I I1 CORSO Progetto “Parliamo di Alzheimer” L·Alzheimer q una patologia che distrugge i legami, scardina gli equilibri e porta le famiglie all·isolamento sociale. Il graduale peggioramento nell·abilitj di farsi capire o di capire gli altri si rivela una delle conse-
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guenze della malattia di Alzheimer tra le più disastrose e disarmanti da affrontare sia per il malato sia per i familiari o caregiver. Per questo Astera realizza incontri di formazione con l·obiettivo di fornire approfondimenti sulla malattia e sul modo di relazionarsi con il malato, a tutti coloro che per ragioni professionali o familiari si occupano di Alzheimer, e gruppi di auto-mutuo-aiuto per familiari.
Progetto “Cavalli e Carezze” Cavalli e carezze è una metodologia di lavoro (per bambini, ragazzi, adulti o anziani) Ànalizzata alla promozione della comunicazione efÀcace che nasce dall·osservazione dei cavalli in natura, dal forte messaggio sociale che scaturisce dalla comprensione delle dinamiche di un branco (comunicazione non verbale) e dal concetto analitico transazionale di “carezza”(stimolo) ideato da Eric Berne. La crescita personale mediata dal Cavallo viene svolta tenendo conto delle esigenze di benessere, sociali e relazionali del cavallo. 7utto fa riferimento ad un approccio dettato da dati scientiÀci relativi all·etologia del cavallo e della persona. Ogni attivitj si svolge considerando il cavallo per quello che realmente è: un soggetto dialogante e SEN=IEN7E, non un oggetto Progetto “Laboratorio 7eatrale” Il teatro è un incontro. Sicuramente uno dei mezzi più efÀcaci per incontrare l·altro, abbattere le barriere,
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conoscere e conoscersi. Attraverso questo percorso formativo ed esperienziale Astera intende guidare ogni partecipante nella esplorazione delle proprie possibilitj Àsiche ed emotive, nello sviluppo dell·ascolto e dell·osservazione. Oltre a questo, in linea con i propri scopi statutari, Astera vuole stimolare il senso di solidarietj, la capacitj di vivere e di lavorare in gruppo. Nel contempo Astera intende realizzare lavori che abbiano lo scopo di sensibilizzare la comunitj su importanti tematiche di carattere sociale.
Francesco Attanasio
Presidente Astera
Eventi e progetti Ais Puglia L·AIS PXJOLD GL TXHVWL DQQL KD VDputo puntare su asset strategici che si sono dimostrati vincenti nel tempo e ci hanno permesso di conseguire risultati importanti a favore delle produzioni vitivinicole territoriali della nostra regione, la Puglia. La nostra associazione, oltre che formare professionisti e appassionati del mondo del vino e dell·olio, sta riuscendo a proiettare la sua immagine oltre i propri conÀni, ed è diventata modello di riferimento a livello nazionale. In questo ultimo anno abbiamo messo in campo il meglio delle nostre risorse umane al servizio dei territori, innovando e realizzando importanti eventi in ognuna delle nostre delegazioni (Bianca di Puglia a Bari, I 7esori di )ederico a Barletta, Charme in Rosa a Lecce, Puglia Perlage a Brindisi, Spumanti di Puglia a 0onte Sant·Angelo e oggi Dolce Puglia a 7uri) strumenti per valorizzare i tratti identitari e le vocazioni dei nostri distretti eno-gastromici, la nostra storia e la pluralitj di culture e tradizioni che da sempre animano la Puglia. Sul fronte dei contenuti divulgativi, abbiamo creato delle piattaforme straordinarie, on e off line (il nuovo portale www.sommelierpuglia.it e i testi di approfondimento del Dr. Giuseppe Baldassarre su vitigni e zone vitivinicole di Puglia) e le ab-
biamo riempite di idee e progettualitj, avendo in mente come bussola una visione precisa dell·agroalimentare del futuro per la nostra regione. Anche a livello nazionale abbiamo dato nuova linfa al comparto agricolo creando un legame forte tra le tradizioni antiche e l·energia nuova dei giovani. L·AIS di oggi è leader per il comparto formativo e della comunicazione del vino. Con questo stesso approccio, Dolce Puglia è diventato un punto di riferimento importante e strumento di riÁessione per il mondo delle guide per il suo modus operandi, a cominciare ad esempio dal suo “selezionare per categoria”. Concludo con un grande attestazione di merito a tutta la Delegazione AIS 0urgia, guidata dal Delegato Vincenzo Carrasso.
Vito Sante Cecere
Presidente Ais Puglia
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Tanti modi per dire moscato Il moscato è uno dei vini più antichi, che evoca, anche nei non esperti, una grande ricchezza di profumi caratteristici, in grado di lasciare una traccia indelebile sia al naso che al palato. A ben vedere, perz, l·argomento è molto più complesso perchè il nome moscato nasconde un universo di vitigni e una pluralitj di vini, diversi non solo per i luoghi e le tecniche di produzione, ma anche per i biotipi, che generano uve fra loro alquanto differenti, anche se accomunate da comuni marcatori aromatici. IL N20E Deriverebbe da muscum, che sta per muschio o noce moscata, a motivo del profumo e del gusto, intensamente aromatici, dovuti al ricco contenuto di terpeni della buccia e della polpa di queste uve. Non convince la tesi che vorrebbe far provenire il nome di quest·uva dalla sua capacitj di attirare le mosche. LA S72RIA Gli studi ampelograÀci, anche grazie alle ricerche genetiche, hanno individuato nel moscato un vitigno antichissimo, ancestrale, una sorta di archetipo progenitore, uno dei primi ad essere coltivato, dal quale nel corso del tempo sarebbero derivate molte delle varietj diffuse o conosciute attualmente. )u molto apprezzato dai Greci, che dall·´Anathelicon moschatonµ
elaboravano ricercati vini dolci facendo appassire le uve, dopo averle collocate su stuoie o anche sui tetti delle case. )urono gli stessi Greci ad esportare questo vitigno dapprima nelle loro colonie mediterranee e poi nell·Italia 0eridionale, nella cosiddetta 0agna Grecia. Successivamente attraverso il porto di 0arsiglia, affacciato sul 0editerraneo, lo diffusero in Europa. Il moscato prese allora due direzioni, da una parte, verso ovest espandendosi nel sud della )rancia, dall·altra verso est, Àno a raggiungere prima la Liguria, e poi il Piemonte. Anche i romani apprezzarono molto il moscato; a Roma Catone lo chiamava ´Uva apiciaµ, mentre il nome adoperato da Varrone, Columella e Plinio era ´Apianaµ, perchp era l·uva prediletta dalle api per il profumo e il sapore dolce e zuccherino. Intorno al II secolo a.C. i romani introdussero le piante di moscato nella Gallia Narbonense. Gij ai tempi di Carlo 0agno dall·importante porto di )rontignan nel Roussillon partivano i vini di moscato, ma un grande impulso al commercio del moscato e alla sua coltivazione fu data nel medioevo dai mercanti Veneziani. La coltivazione del vitigno si diffuse velocemente grazie alle richieste delle classi agiate. Intorno all·anno mille si comincia a parlare del rinomato e costoso moAIS PUGLIA
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VFDWR GL 7UDQL 7UD LO ;,, H LO ;,,, VHFROR 0RQWSHOlier era ben conosciuta per la vendita di 0oscati, come vini tra i più importanti della regione. 'i moscato all·inizio del 7recento scrive nel trattato Liber ruralium commodorum il magistrato bolognese Pier de· Crescenzi. Nello stesso periodo è documentata la coltivazione del moscato in Piemonte. 2ltre all·albese e alla Valle d·Aosta, una delle principali zone di coltivazione dell·uva 0oscatella nel 0edioevo fu quella di *attinara. La coltivazione del moscato in Italia si diffuse ulteriormente a partire dal ‘500 rinascimentale, quando per le sontuose mense dei principi, la ricerca di vini pregiati, in particolare dolci, liquorosi e passiti, divenne fondamentale. LE CARA77ERIS7IC+E 'EL VI7I*N2 Il moscato è un vitigno molto adattabile e a produzione costante, che si presta a varie forme di allevamento, come l·alberello, la spalliera e il tendone. È particolarmente sensibile alla peronospora, all·oidio e al marciume, ma resiste piuttosto bene al freddo e alla siccitj. Ciz spiega la sua diffusione in contesti geograÀci e climatici alquanto diversi fra loro. 'j i risultati migliori su terreni calcarei, tufacei, granitici, poco argillosi e umidi, in climi ventilati e asciutti. A 7rani e dintorni i vigneti sono talora ubicati in cave di tufo abbandonate, dette tufare. I V2L7I 08L7I)2R0I 'EL 02SCA72 Il moscato è diffuso quasi in ogni
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angolo del mondo, dalla )rancia alla Spagna, dalla *ermania all·Europa dell·Est, dalla *recia al Sud Africa. In Italia è al quarto posto per estensione vitata. Vi sono tanti modi per dire moscato, intanto perchp questa varietj è conosciuta con una lunghissima lista di sinonimi muscat j petit grains in )rancia, Zeisser musNateller in *ermania, moscato di Canelli, moscato d·Asti, moscadello di 0ontalcino, moscato di 7erracina, moscato reale di 7rani, moscato di Sorso Sennori, moscato di Siracusa, moscato di Noto, moscato di Pantelleria, solo per citarne alcuni. Esistono poi diversi biotipi di moscato, il moscato bianco, il moscato giallo, il moscato d·Alessandria o zibibbo , il moscato rosa, il moscato nero, il moscato di Scanzo. 02SCA72 %IANC2 E· il più coltivato e diffuso, oltre ad essere il più antico, insieme con lo zibibbo. In Italia lo si trova in Valle d·Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, 7oscana, 8mbria, Lazio, Abruzzo, 0olise, Campania, Puglia, %asilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. In Puglia è detto anche moscato reale, nel senso di vero, per differenziarlo da altre varietj che richiamano per la loro aromaticitj il moscato, ma non si identiÀcano con esso. Il profumo del moscato è caratterizzato dal caratteristico proÀlo terpenico, che vede il linalolo come composto principale, con concentrazioni molto superiori a quelle del geraniolo. )ra i vini di pregio ottenuti dal moscato bianco vi sono il 0oscato
G¡AVWL H O¡AVWL VSXPDQWH '2&G OD cui produzione è consentita nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, ma anche il Loazzolo, il 0oscato di Strevi, il 0uscat de Chambave, il 0oscato di Scanzo DOCG, il 0oscadello di 0ontalcino, il 0oscato di 7erracina, il 0oscato di 7rani, il 0oscato di Siracusa, il 0oscato di Noto, il 0oscato di Cagliari e il 0oscato si Sorso-Sennori. Da uve moscato bianco (muscat a petits grains) e zibibbo si ottengono nel Languedoc-Roussillon il 0uscat de Rivesaltes, che gij nel compariva sulla mensa di Benedetto ;III, e il 0uscat de )rontignan. Nella Valle del Rodano meridionale da uve moscato si ottiene un altro famoso vino liquoroso, il 0uscat de Beaumes de Venise. 0OSCA7O DI AL(SSANDRIA O =IBIBBO (¡ uno dei moscati piÚ antichi, imparentato con il moscato bianco. Si pensa che sia originario dell¡(gitto. Il nome zibibbo utilizzato in Sicilia secondo alcuni deriva dalla localitj egizia (l =ibibb da cui proverrebbe, secondo altri risale alla parola nordafricana =ibibb che signiÀca uva secca, per la sua attitudine all¡appassimento. (¡ coltivato sull¡isola di Pantelleria, oltre che in )rancia, Portogallo (moscatel de Setubal), Repubblica Sudafricana e Australia. Da questo biotipo di moscato si ottiene il 0oscato di Pantelleria o Passito di Pantelleria o Pantelleria DOC. 0OSCA7O DI 7(RRACINA (¡ un particolare biotipo di moscato bianco, diffuso nell¡agro pontino
e nella piana di )ondi e caratterizzato da una spiccata aromaticitj. Conosciuto Àn dal 00, raggiunse la massima estensione vitata (pari a 00 ettari) nella prima metj del Novecento. Dopo un periodo di oblio, è stato recentemente recuperato; la superÀcie attualmente coperta da questo biotipo è di circa 50 ettari. 0OSCA7O GIALLO Detto anche moscato Sirio per la sua origine medio-orientale, è da alcuni considerato un vitigno distinto dagli altri moscati. In Alto Adige è conosciuto come goldmuskateller. 4uesta tipologia di 0oscato si differenzia dalla prima per avere un colore della buccia giallo dorato molto carico, inoltre il grappolo è piÚ grande e piÚ allungato e la buccia è piÚ spessa e consistente. In Alto Adige e 7rentino se ne ricavano vini bianchi secchi e pregevoli passiti. Dal moscato giallo si elaborano in Veneto spumanti e passiti nella DOCG Colli (uganei )ior d¡Arancio. Ë anche coltivato in )riuliVenezia Giulia, Sicilia e Sardegna. 0OSCA7O ROSA Il vitigno moscato rosa sarebbe arrivato in 7irolo, ed in seguito nel tortonese dalla Dalmazia e dall¡Istria. Il nome sembra derivare piÚ dall¡aroma primario di rosa che caratterizza quest¡uva aromatica, che non dal colore della bacca, che è in realtj nero-bluastra. (¡ diffuso soprattutto in 7rentino, Alto Adige e )riuli-Venezia Giulia. In 7rentino e in Alto Adige è anche chiamato rosenmuskateller.
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026&$72 ', 6&$1=2 (· XQ ELRWLSR GL PRVFDWR D EDFca nera esclusivamente coltivato a Scanzorosciate in provincia di Bergamo, dove dj vita alla pi piccola DOCG italiana, nella quale un ventina di produttori da circa 1 ettari ricavano circa 60 mila bottiglie di un passito tanto raro quanto ricercato. In passato era ricavato dall·appassimento delle uve per 0-50 giorni nelle case. Veronelli, nel 1974 se ne occupò e di lì fu riscoperto. Considerato alla stessa stregua del denaro dalla Repubblica di Venezia, divenne il vino ufÀciale degli zar, oltre ad essere utilizzato durante la messa nei territori bergamaschi Àno al 1850. L·appassimento dell·uva deve protrarsi per almeno 21 giorni Àno al raggiungimento di un tenore zuccherino di almeno 280 g/l; è previsto un invecchiamento di almeno ventiquattro mesi a partire dal 1º novembre successivo alla vendemmia. 0OSCA7O NERO DI AC48I E· un raro biotipo tipico della zona dell·acquese e del tortonese in Piemonte. Essendo poco produttivo e poco zuccherino, di solito è assemblato al Brachetto. 0OSCA7ELLO SELVA7ICO In Puglia è particolarmente diffuso il moscato bianco, che a 7rani e dintorni è chiamato moscato reale, nel senso di vero. 8n altro vitigno tipicamente pugliese con caratteristiche simili al moscato è il moscatello selvatico, detto anche moscatellone o ragusano. Le ricerche genetiche hanno dimostrato trattarsi del frutto di un incrocio spontaneo fra bombino
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bianco e moscato di Alessandria Il moscatello selvatico è un vitigno vigoroso, caratterizzato da una fenologia medio-precoce, da una produzione piuttosto bassa, di medio contenuto zuccherino e bassa aciditj totale. Il profumo caratteristico è dovuto soprattutto agli elevati livelli di linalolo, le cui concentrazioni sono due-tre volte superiori a quelle di geraniolo. Può essere impiegato, in misura non superiore al 15%, nella produzione del 0oscato di 7rani. In altre versioni, ferme o spumantizzate, è adoperato anche in purezza. CONCL8SIONI Il mondo dei moscati è un mondo composito, ricchissimo e affascinante, che ha nella Puglia uno snodo importante. Nella nostra regione sono soprattutto il moscato bianco, detto anche reale, e il moscatello selvatico ad esercitare un ruolo di primo piano, con la loro singolare aromaticitj. In anni recenti stanno dimostrando tutto il loro interessante potenziale le versioni secche di vini ottenuti da tali vitigni, con interpretazioni che vanno da vini tranquilli sorprendenti a innovativi spumanti ottenuti col metodo classico. D·altro canto, confermano tutto il loro fascino le tipologie dolci, sia che si tratti di spumanti di solito ottenuti col metodo 0artinotti, che di vini fermi, di vendemmie tardive o di passiti. 4ui la novitj, oltre che nella perfezione di esecuzione dei vini, grazie alle opportune conoscenze e tecnologie agronomiche, sta nella creativitj degli abbinamenti. Accanto ai classici accostamenti alla pasticceria secca, ai dolci di mandorle, alle crostate e ad
altri dolci alla frutta, si fanno strada matrimoni meno ovvi con formaggi semistagionati ed erborinati, col fois gras, con le ostriche e i cibi affumicati e speziati e persino con i salumi. E cosÏ mentre la tavolozza dei moscati si tinge dei colori e delle tipologie piÚ diverse, anche il ventaglio dei cibi si amplia per consentire di trovare tanti modi per raccogliere e vincere la sÀda dell¡abbinamento.
Giuseppe Baldassarre
AIS Puglia
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Moscato, che passione! 4XHVW·DQQR L ULÁHWWRUL GHOOD JXLGD “Dolce Puglia” sono accesi infatti su quello che viene considerato all·unanimitj il vino pi nobile e antico di Puglia, prodotto e commercializzato gij intorno al 0ille dai mercanti della Repubblica di Venezia, che di qualitj se ne intendevano; la tradizione vinicola della zona di 7rani risale addirittura ai )enici e ai loro scambi commerciali con gli abitanti dell·antica Puglia. Galeotte furono anche, secoli dopo, le cronache di un celebre viaggiatore, )ra· /eandro Alberti, che in una sua famosa opera lo deÀnu “tanto eccellente ch·è cosa molto delicata da gustare”, e questo fece la fortuna pressochp imperitura del 0oscato di 7rani, tant·è che Àno a qualche decennio fa, volendo indicare un·osteria in quel di 0ilano, si soleva dire “un trani”. Proprio alludendo al porto pugliese da cui si esportavano grandi quantitj di questo vino, la cui popolaritj, cresciuta senza sosta, si è poi consolidata in una Doc che risale all·11 settembre 1974, e che solo in parte rende giustizia a un prodotto di cui si racconta anche in molti testi della Grecia antica. Parliamo quindi dei primordi dell·enologia pugliese; questo fa idealmente pendant, in questo preciso momento storico, con 28
il recente accordo tra 8niversitj di /ecce, Bari e )oggia per l·istituzione della )acoltj di Viticoltura ed Enologia presso l·ateneo salentino, forse gij a partire dal prossimo anno accademico e nell·ambito del dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie e forestali. 8n grande risultato, per Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria, che da anni si spende per raggiungere questo obiettivo, ovvero per sanare una ferita aperta quando furono chiuse le analoghe facoltj di )oggia e Potenza. Costringendo i nostri ragazzi ad andare a studiare altrove, quando invece avremmo avuto bisogno delle migliori risorse umane per far crescere il nostro territorio, dal punto di vista enologico e non solo. Dunque il 0oscato, emblema enologico storico del nostro territorio, ben può essere testimonial illustre di questa novitj che, se andrj Ànalmente a buon Àne, ci consentirj di tenere sempre pi alta la bandiera dell·enologia e il nome dei vini pugliesi nel mondo. Perchp il vino dolce, si sa, ha da sempre un prestigio che lo rende diverso da ogni altra etichetta, un appeal che lo rende irresistibile agli occhi degli appassionati: e il 0oscato , dorato, profumatissimo, con note di burro e miele, frutta e Àori gialli, ma anche sentori di spezie dolci, mandorle e
IUXWWD WURSLFDOH KD FDSDFLWj TXDsi esclusiva di relazionarsi alla perfezione con pasticceria secca e crostate, pasta di mandorla e torte alla crema o al cioccolato, ma anche con i formaggi saporiti.
Di seguito l¡esperienza “sul campoâ€? di due cari colleghi,nonchp consiglieri di Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria: rispettivamente Giuseppe Di Gregorio e Laura 0inoia:
alla pressa, dove sostano per una breve macerazione di 4-5 ore. 7erminata la macerazione, il mosto Àore viene raffreddato ad una temperatura di 10 °C e chiariÀcato. 7rascorse 0 ore, si preleva la parte limpida del mosto con una torbiditj molto bassa. Aggiungendo lievito selezionato e attivante si avvia la fermentazione, la quale viene condotta ad una temperatura di 12 °C; la durata è di 16-18 giorni consumando circa 10 grammi di zucchero al giorno. Dal quarto giorno di fermentazione viene aggiunto al mosto, 1 grammo di attivante al giorno in modo da avere una regolare trasformazione degli zuccheri e non indurre i lieviti a sviluppare composti solforati. Al termine della fermentazione, il vino viene raffreddato a 10 °C e le fecce Àni vengono riportate in sospensione ogni quattro giorni per un mese permettendo il rilascio delle sostanze aromatiche ed aumentando il volume in bocca. Successivamente il vino viene stabilizzato proteicamente e travasato. Da qui è pronto per essere venduto o imbottigliato.�
“Il vitigno in oggetto è coltivato nell¡agro di Barletta. Dalla foglia pentagonale di grandezza media e trilobata, il grappolo cilindrico-piramidale presenta un acino di media grandezza e sferico, di colore giallo. Raccolto tra la prima e la seconda decade di settembre dj origine ad un vino di colore giallo paglierino. Le uve raccolte a mano e scrupolosamente selezionate, arrivano in cantina dove vengono pigiate e indirizzate
“Per l¡ottenimenti di un vino cosu particolare devo confrontarmi con una severa selezione manuale dei grappoli che preservi solo quelli sani e maturi, un appassimento prolungato di 10-20 giorni effettuato in pianta, con la torsione del peduncolo,oppure su stuoie stese al sole. Il calo del prodotto spesso arriva al 40% con la necessitj di capovolgere pi volte l¡uva sotto il sole. Rese in vino molto basse, quindi, do-
Il nome sembra derivi da 0uscum, per il forte aroma caratteristico di quest¡uva che i francesi chiamano 0usque¡ e costituisce prodotto d¡eccellenza regionale a prescindere dal luogo di produzione, caro com¡è alla storia della nostra terra. E quella dei vini dolci ² ho gij avuto modo di dirlo ² è una sÀda produttiva secondo me esaltante: siamo riusciti a fare vini secchi di grande qualitj diffusa, espressione di un territorio intero, non della maestria una singola azienda, ma ora dobbiamo applicare questa tenacia produttiva ai vini dolci. 0oscato in testa.
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vute alla disidratazione delle stesse con conseguente concentrazione degli zuccheri. Le lunghe fermentazioni e l·afÀnamento fanno sì che ovviamente possano lievitare ai costi di produzione per l·ottenimento del 0oscato.µ Il nettare che si ottiene ripaga, però, tutti noi addetti ai lavori, enologi, sommelier ed appassionati dei tanti sforzi resi durante tutto il processo produttivo. Il risultato" 8n·eleganza strabiliante!!!
Massimiliano Apollonio
Presidente Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria
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5LÁHVVLRQH GD un giovane pasticcere Nato a Bari il 27 novembre 1992, sin da piccolo ho nutrito l·interesse e la voglia di apprendere la passione per la pasticceria che mio padre esercitava con costanza e dedizione. ,l percorso mi ha portato all·interno dell·attivitj familiare, cominciando molto presto, quando tra i numerosi impegni che la vita adolescenziale comporta, mi facevo strada nel laboratorio di famiglia. 5aggiunta la maggiore etj, il tempo trascorso in laboratorio e le annesse responsabilitj e mansioni aumentavano: produzione di pasticceria classica, dolce e salato, lievitati, torte e altro ancora. Da ormai 5 anni la collaborazione all·interno dell·attivitj si rivela giorno dopo giorno, passo dopo passo, una continua crescita, caratterizzata da una sete sempre più forte di conoscenza e da un·ardente voglia di fare per apportare migliorie e innovazione al gij buon lavoro fatto Ànora. L·insistente voglia di confrontarsi, mi ha portato a realizzare preparazioni sempre più ricercate e innovative. La creazione di una linea di pasticceria più leggera, ricercata, con una grande attenzione alla 32
cura dei dettagli mi hanno portato oggi alla creazione di interessanti connubi e contrasti che esaltano al massimo i sapori e sono in grado di suscitare nuove emozioni ben diverse da quelle passate. Ad oggi la pasticceria che gestisco, cura molto l·aspetto moderno nelle ricette, senza tuttavia tralasciare quelle che sono le basi e le regole cardine della pasticceria classica: è fondamentale infatti creare un buon pan di Spagna, una crema ben bilanciata, una giusta pasta sfoglia - che gij di per sp suscitano emozioni, alle quali afÀancare bavaresi, mousse, gelè o cremosi che daranno vita a creazioni straordinarie. La costanza sta anche nel portare avanti i progetti di mio padre. Da 10 anni seguiamo la rassegna Dolce Puglia, quando gij nella prima edizione del 2006 la pasticceria altamurana si fece avanti e si fece conoscere insieme ad altri colleghi, proprio con la pasticceria tradizionale. 8n impegno, quello con Dolce Puglia, che riteniamo importante da portare avanti, pensando alla possibilitj di creare anche una forma di packaging unitario. (ssenziale ed importante è Àdelizzare il cliente e accompagnarlo in questo nuovo viaggio alla sco-
perta di innovativi sapori e alternativi profumi, con la consapevolezza e la voglia di continuare a crescere anche grazie alle loro critiche. Ricetta MIMOSA A BICCHIERE COMPOSIZIONE 1.Composto morbido all’arancia 2.Bavarese alla vaniglia 3.Coulis all’ananas 4.Chantilly leggera Decorazione pan di Spagna 1- Composto all’arancia Uova intere g 100 Tuorlo g 30 Zucchero g 280 Panna g 280 Farina di mandorle g 345 Amido g 45 Albume g 60 Zucchero g 45 Fecola g 18 Alcolato all’arancia g 15 Zeste di arance macinate n 3 Mescolare i primi quattro ingredienti, montare e aggiungere i restanti quattro, aggiungere gli ultimi tre. Dressare in Áe[ipan mezzasfera Cottura 170 12 minuti 2- bavarese alla vaniglia Latte g 250 Zucchero g 140
Tuorlo g140 Vaniglia n1 Gelatina già ammorbidita g 80 Panna lucida g 550 Preparare una crema inglese, poi realizzare una bavarese 3- Gelè all’ananas Estratto di ananas fresco g 250 Destrosio g 20 Gelatina già ammorbidita 40 g Portare a 50 gradi l’ananas, aggiungere destrosio e gelatina, dressare in Áe[ipan 4- chantilly leggera Panna di latte g 300 Vaniglia n1 Zucchero 30/35 g Montare ben freddo MONTAGGIO Adagiare sul fondo il composto all’arancia Dressare la bavarese alla vaniglia, quindi la gelè all’ananas Decorare con la chantilly, pan di Spagna a cubetti, zucchero a velo e ananas semicandito Servire ben freddo
Antonio Caputo
Pasticcere
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Il metodo e qualità nella produzione di eccellenza in pasticceria ,O PHWRGR H OD TXDOLWj LQJUHGLenti indispensabili in pasticceria, ovviamente la conoscenza e la tecnica non devono mancare, la fantasia e l·amore per il proprio lavoro faranno il resto. Insomma carissimi amici l·evoluzione della pasticceria è gij in atto da tempo, evoluzione quella vera. Infatti la sensibilitj del pasticcere moderno passa soprattutto dalla cura maniacale dei dettagli: le cose vanno una alla volta, fatte bene e Àno in fondo. 'ietro al nostro lavoro c·è una ÀlosoÀa, i nostri punti di forza su cui sviluppare il concetto di qualitj e metodo. I punti chiave: )ILOSO)I$ )ondamentale è crederci Àno in fondo come valore più importante, ci aiuta a non mollare nei momenti di sconforto e rassicura i nostri dubbi. Sempre coerenti, per mettere d·accordo quello che diciamo con quello che facciamo. Onesti con noi stessi e con tutti coloro con cui veniamo a contatto. Perseverare per superare gli ostacoli, obbiettivi chiari in testa e se ci saranno errori faranno parte 34
della nostra crescita. 0assima Àducia in noi stessi, quello che impariamo oggi lo potremmo insegnare domani. Se siamo un punto di riferimento per gli altri dobbiamo dare il giusto esempio partendo dai nostri collaboratori a Ànire ai nostri clienti. Il rispetto verso gli altri in modo da avere sempre chiaro i nostri diritti e i nostri doveri. I sacriÀci ci aiuteranno a comprendere che niente si ottiene senza fatica, equilibrio, umiltj, obiettivi. Sono questi i mezzi per raggiungere i nostri sogni. In laboratorio: L$ S75$7(*I$ La scelta delle materie prime di qualitj è alla base della realizzazione di un prodotto di eccellenza. 8na corretta prassi igienica è fondamentale in ogni ambito personale e lavorativo. Il gruppo è fondamentale, Il tuo errore colpisce inevitabilmente che è vicino. L·organizzazione del lavoro non puz prescindere da brieÀng programmati in tutti i giorni dell·anno, riducendo al minimo gli sprechi di tempo e ottimizzandone la produzione.
Costante controllo di tutte le fasi di produzione, controllo delle rese, controllo dello standard qualitativo, Ànitura e presentazione e stoccaggio. I1 P5A7ICA LA 7A77ICA Come in una squadra calcistica, occorrerebbe parlare di tattica vera e propria per mettere in campo tutto. Adesso si può pensare di realizzare una buona ricetta.
il mestiere piu bello del mondo, lo si fa con il cuore…. Giuseppe Mancini CHEF CONSULTING SRL “feat.mancinilab”
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Moscati e moscatelli di Puglia Nella millenaria, grande vocazione viticola regionale anche le varietj aromatiche, dall·aleatico ai rappresentanti delle grandi famiglie dei moscati e delle malvasie aromatiche, sono degnamente rappresentati nel vigneto pugliese. Anche se tra le 1 varietj moscato (11 da vino e 2 ad uva da tavola) coltivate risultanti dallo schedario viticolo nazionale compaiono ben 10 diverse varietj di moscato in Puglia, solo e forse 4 di questi rivestono un ruolo storico e o signiÀcativo in termini di superÀcie vitata e trasformazione nell·enologia regionale. Complessivamente sono coltivati con moscati 586,7 ettari (dati AGEA Schedario viticolo nazionale 2010) rappresentati al 72 da 0oscato bianco (421ha), seguito da un 1 di 0oscatello selvatico (76, ha), 9 di 0oscato giallo (52,1ha), 5 di 0oscato nero di Acqui (27,4ha), 1 di 0oscato rosa ed a seguire superÀci quasi insigniÀcanti inferiori ad 1 ettaro di 0oscato di 7erracina, =ibibbo e 0oscato nero di Scanzo. La varietj 0oscato bianco, con i suoi sinonimi registrati di 0oscatello e 0oscato 5eale, quest·ultimo utilizzabile sono per designare vini pugliesi, è da considerare uno dei vitigni nazionali a più grande diffusione. Esso concorre a produrre numerosi vini di qualitj (1 '2CG, 28 '2C e ben 102 ,G7) 36
ed in Puglia, oltre che i tutte le 6 ,GP, è l·unico moscato a rientrare nei disciplinari di produzione '2C, nel 0oscato di 7rani. Secondo molti originario della Grecia e molto diffuso Àn dal tempo dei romani, il 0oscato bianco, caratterizzato da elevata aromaticitj, grappolo medio e abbastanza compatto, pur essendo molto diffuso, è uno dei vitigni più esigenti nei riguardi del terreno privilegiando suoli calcareo-tufacei. Non è quindi casuale come in Puglia abbia raggiunto la notorietj proprio sui terreni bianchi e ricchissimi di carparo della zona di 7rani ove Àn dal medio-evo si producevano vini pregiati apprezzatissimi dai mercanti veneziani. La ricchezza zuccherina (24-28 ° Babo) delle uve prodotte a 7rani per l·omonimo vino moscato liquoroso, sono citate da Starita nel 1916 il quale tuttavia riporta di viniÀcazioni poco accurate con prodotto “spesso scadente e generalmente grezzo”. Anche le poche vigne superstiti che in passato producevano il ben noto 0oscato di Novoli o 0oscatedda, ottenuto con la viniÀcazione di uve appassite su graticci e legato alla tradizione di Sant·Antonio e della )ocara, pur essendo stato erroneamente attribuite a 0oscatello selvatico, sono state identiÀcate come 0oscato bianco, probabilmente attribuibile ad un particolare ecotipo
ORFDOH IO GHO 0RVFDWR ELDQFR si coltiva nelle attuali province di Bari e BA7 nel comprensorio dei comuni di 0inervino 0urge, Andria, Barletta, Corato, Canosa ed appunto 7rani e, come in tutta la regione, la superÀcie è tendenzialmente in aumento grazie alla grande richiesta di vini 0oscato soprattutto IG7 segue la provincia di )oggIa, con quasi 1 0ha, quindi Lecce e 7aranto con superÀci inferiori ai 0ha. Il 0oscatello selvatico è invece l¡unico tra i moscati a poter essere considerato a tutti gli effetti un autoctono pugliese come veriÀcato da recenti studi genetico-molecolari che hanno individuato i genitori/ parentali in 0uscat blanc a petit grain (sin. di 0oscato bianco) e Bombino bianco (Cipriani et al., 010). Anch¡esso conosciuto con svariati sinonimi riportati da )roio (Bullettino ampelograÀco 1 7 ) (0oscadella, 0oscadello a Barletta, 7rani, Bisceglie, Corato 5agusano a Bitonto 0oscato a 0olfetta Gerusalemme a Carovigno) per le caratteristiche di foglie e grappoli non può essere confuso con altri 0oscatelli o 0oscadelle conosciuti in altre province italiane. Il vitigno è vigoroso ed ha grappoli ed acini mediamente piÚ grandi e piÚ spargoli del 0. bianco, minore aromaticitj e produttivitj ma resa in mosto molto elevata grazie alla polpa succosa e molle. Il 0oscatello selvatico è per il 90% coltivato in provincia di Bari nei terreni collinari, nell¡ordine, di 5uvo (detiene il primato di superÀcie con ettari), Bitonto, Corato, 7erlizzi, Andria
e 0inervino 0urge. Spataro nel 19 , in ´la viticoltura nell¡agro Barlettano e dintorni�, distingue nettamente il 0oscatello selvatico dal ´0oscatello�, utilizzato per produrre il 0oscato di 7rani, e ne cita l¡impiego tradizionale ´per la produzione di Àltrati dolci bianchi, che sono discretamente ricercati in commercio�. Il moscatello nelle cantine sociali di 5uvo verrj anche per moltissimi anni viniÀcato secco in bianco, venduto sfuso ed apprezzato quasi esclusivamente dai consumatori locali. Praticamente ubiquitario in Puglia, sparso con poche piante in moltissimi vigneti, è invece il 0oscato giallo, anch¡esso avente tra i sinonimi 0oscatello. La varietj, sebbene abbia importanti caratteri di rusticitj, resistenza ed adattabilitj nelle condizioni di allevamento meridionali, non è mai stata realmente valorizzata tanto che non compare, oltre che in nessuna DOC ed IGP, neppure tra le varietj autorizzate alla coltivazione nei territori delle tre zone viticole in cui è distinta la Puglia. In Italia al contrario è una varietj importante (con ben 7 cloni omologati) base di 1 DOCG, 6 DOC e ben 0 diverse IG7 (dal nord, al centro al sud in Sicilia). 9iniÀcazioni sperimentali condotte dal C5S)A a Locorotondo a partire dal clone risanato e certiÀcato C5SA ² 5eg. Puglia ) ne hanno veriÀcato la perfetta adattabilitj alle condizioni pedoclimatiche locali nonchp l¡idoneitj a produrre vini da uve stramature e/o passiti con caratteristiche eccellenti e particolari.
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I suoi grappoli si distinguono abbastanza facilmente per il colore giallo intenso anche dovuto ad una minore presenza di pruina rispetto agli altri moscati. In base alle ultime ricerche genetiche sulle parentele e la possibile origine/diffusione della grande famiglia dei moscati la Puglia quindi ospiterebbe alcuni dei più importanti moscati che, a partire dal loro progenitore comune ovvero il 0uscat a petit grains sinonimo di 0oscato bianco (genitore del 0oscato d·Alessandria, come del 0oscatello selvatico), tra 0edio Oriente, Grecia ed Egitto si sarebbero diffusi ed incrociati in tutto il bacino del 0editerraneo generando una la più grande famiglia di vitigni con caratteristiche aromatiche simili (appunto con aroma primario terpenico). 7ra i moscati ad uva da vino risulta inÀne di difÀcile interpretazione la presenza diffusa in tutte le province, seppur limitata in termini di superÀci, dei due moscati neri di Acqui e Scanzo (entrambi tipicamente piemontesi). Non potendo escludere in molti casi, l·erronea attribuzione varietale, purtuttavia non c·è traccia di tradizione o citazione storica riconducibile alla viniÀcazione di questi vitigni in territorio pugliese. Potrebbe essere solo plausibile una limitatissima recente introduzione di uve moscato impiegate a livello quasi familiare per conferire sentori di moscato a vini rossi. Anche nell·ambito del progetto “Recupero del Germoplasma Viticolo Pugliese” (PSR Puglia
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/ 0is. az. a) ed in particolare nell·attivitj di ricerca del germoplasma sul territorio ci si è imbattuti in numerose accessioni di 0oscati, spesso potenziali biotipi/ecotipi locali di 0oscatello selvatico o 0. giallo o 0. Reale, in altri casi con denominazioni locali tutte da veriÀcare e frutto di distorsioni e/o errori di attribuzione. Come si evince dalla tabella delle accessioni di moscato caratterizzate e veriÀcate nel Progetto attraverso ampelograÀa ed analisi del DNA, denominazioni sono state ricondotte ad un numero minore di varietj. 8na menzione a parte merita inÀne anche il 0oscato d·Amburgo, localmente spesso ridenominato “7amburro”, che seppur classiÀcato come varietj ad uva da tavola dalle eccezionali caratteristiche organolettiche, ha un interessante potenziale enologico essendo normalmente utilizzato in altri paesi, come ad es. in Serbia, per la produzione di vini rosati eleganti e profumati, apprezzatissimi soprattutto dalla popolazione femminile. In Puglia, sebbene la varietj sia limitatamente coltivata in vigneti specializzati a tendone per il consumo fresco (soprattutto in Comuni del sud-est barese come AdelÀa e comuni limitroÀ) tradizionalmente in passato, soprattutto ad Acquaviva, 7riggiano, Cassano 0urge ed altri comuni circostanti, veniva piantato frammisto nei vigneti ed utilizzato in uvaggio (in piccole percentuali) con il Primitivo, conferendo un·ulteriore complessitj
aromatica ai suoi vini. 0ella prospettiva di proseJuire la valorizzazione e differenziazione dei vini di Tualitj puJliesi ancKe i moscati soprattutto 0oscatello selvatico e 0oscato Jiallo sembrano davvero promettenti a tal Àne per l¡impianto di nuovi viJneti q Jij disponibile dal 2010 il primo clone puJliese di 0oscato Jiallo selezionato ad AcTuaviva delle )onti e prossimi all¡omoloJazione nei campi di confronto del &5S)A ´%asile
Caramia� a Locorotondo, il primo clone in assoluto di 0oscatello selvatico ed un clone di 0oscato Reale.
Pierfederico La Notte
Ricercatore del CNR Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante Centro di Ricerca, Sperimentazione e )ormazione in Agricoltura ´%asile Caramia�, Coordinatore del Settore Viticoltura & Enologia
6XSHUĂ€FL LQ HWWDUL FROWLYDWH D YDULHWj PRVFDWR LQ 3XJOLD VXGGLYLVH SHU SURYLQFH )RQWH 6FKHGDULR 9LWLFROR 1D]LRQDOH Agea, 2010)
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Il Caciocavallo Lo scorso anno abbiamo raccontato di uno di quei “giacimenti” dell·enogastronomia pugliese come il Canestrato prodotto dal latte di pecora. In questa edizione parleremo di una eccellenza ottenuta dalla trasformazione del latte di vacca che diviene uno dei più importanti formaggi del 0ezzogiorno d·Italia ed in particolare della Puglia: il Caciocavallo. La storia riporta diverse testimonianze millenarie, del “cacio” di cui gij nel 00 a.C. Ippocrate descriveva la metodologia di produzione adoperata nell· antica *recia poi approdata nel meridione, nei territori della 0agna *recia. Segue l·impero romano che dapprima con Plinio e poi con altri autori testimonia la presenza di questi formaggi descrivendo le tavole imbandite di epoca latina. Ai tempi delle invasioni barbariche degli Ostrogoti di 7eodorico re dei %arbari di Roma, Cassiodoro, politico, letterato, storico e suo consigliere, in numerose lettere narra la presenza di questo prodotto nelle mense del regno. )ormaggio popolare e simbolo della produzione casearia del Regno di Napoli prima, e successivamente di quello delle Due Sicilie. Siamo gij nell·ottocento quando stivato nelle navi veniva spedito verso i mercati delle Americhe. La forma è quella classica ovoidale, panciuta, con una strozzatura 40
in testa dove viene legato e appeso sempre in coppia, “a cavallo” di una trave orizzontale (da cui ha origine il nome Caciocavallo). Essa viene posta in locali nei quali avviene l·asciugatura o in alternativa vicino a focolari per consentire l·affumicatura. La produzione è quella che le antiche civiltj di allevatori tramandano da secoli, sempre uguali, sempre le stesse. Anche questo prodotto ha un profumo che evoca storia di pascoli e di praterie che hanno mantenuto integro un prodotto. Ieri alla base dei pasti delle popolazioni nomadi dedite all·allevamento, oggi celebrato in tutte le tavole del mondo. La leggenda narra di un mercante arabo che dovendo attraversare il deserto, aveva preparato provviste tra cui del latte conservato in un·otre ottenuta dallo stomaco della pecora. Il Caldo, gli enzimi residui e il movimento provocarono la coagulazione del latte dando alla luce il formaggio! Il Caciocavallo si ottiene da latte vaccino portato a coagulazione dopo aver raggiunto una temperatura di 40°C e aggiunto del caglio bovino liquido o anche di capretto in pasta da cui si ottengono versioni di formaggio più piccante. La quantitj varia da a 40 ml per 100 kh di latte. In seguito si provvede ad una rottura manuale della
cagliata e salatura delle forme dopo l·immersione in salamoia. La stagionatura avviene in cantine asciutte e ventilate e può durare da qualche mese, per le versioni fresche Àno a otto-dieci anni. In questo periodo si assiste ad una trasformazione del colore della forma che da giallo paglierino vira verso il giallo ambrato, per le versioni mature o marrone chiaro per le versioni affumicate. L·odore del Caciocavallo fresco propone sentori di burro, yogurt, brioche, mentre alla bocca presenta un sapore dolce delicato e lievemente acidulo. Bisogna far passare qualche mese di stagionatura perchp il gusto diventi più piccante, maggiormente persistente, tipicamente aromatico e con una pasta meno molle, più disidratata rispetto alle versioni fresche. Diffuso in tutta la nostra regione è un “prodotto tradizionale” che segue una precisa metodologia di produzione ma può anche rientrare nella DOP “Caciocavallo Silano” il cui disciplinare oltre alla Calabria, comprende altre zone come Puglia, Basilicata, Campania e 0olise. 7roviamo un formaggio simile in altre parti del mondo e con una curiosa assonanza di nomi come: 4asqaZal in 7urchia, .atschNaval in Bulgaria e .ascaval in Ungheria. 0a punta di diamante della produzione della nostra regione è il Caciocavallo Podolico del Gargano, considerato il “re dei formaggi pugliesi”. Ë prodotto dall·allevamento di vacche di razza podolica dal tipico manto grigio che pascolano libere
per le praterie, avare di erba quanto di acqua, da cui ne consegue una produzione di latte davvero esigua. Specie capace di un grande adattamento si nutre di arbusti della macchia mediterranea, piante di sottobosco, in primavera di erba fresca e varietj aromatiche nelle produzioni più rilevanti nei mesi che vanno da marzo-aprile Àno a settembre. I sentori che si apprezzano sono proprio quelli: profumi di erba fresca ed aromatica tagliata, Àori amari, vaniglia e spezie, inÀne grande persistenza gustativa. Pensando alla razza podolica mi viene in mente un paragone con vecchi vitigni minori, un tempo in auge poi ridimensionati o completamente estinti per far posto a varietj con produzioni massive. In certi momenti storici la quantitj è stata sterminatrice di qualitj. 1egli anni settanta la Comunitj europea aveva stanziato contributi per ciascun capo abbattuto; una politica cieca che, come gij visto con razze ovine, tendeva a sostituire le razze autoctone con altre maggiormente produttive. Una pratica condannata dal tempo e dai provvidenziali cambiamenti dei gusti a tavola dove la cultura gastronomica cominciava ad esigere ed apprezzare formaggi di qualitj. Cosu la razza podolica, tenuta nascosta per timore di spietati abbattimenti, diveniva simbolo di un prodotto, oggi ritenuto “mitologico”, rarissimo da trovare e dalle indiscusse qualitj che lo fanno considerare fra i migliori formaggi d·Italia. Di grande rilievo è anche l·aspetto
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salutistico. Il formaggio è fonte di elementi preziosi al nostro organismo come calcio, fosforo, proteine, vitamina A e quelle del gruppo B la B2 o riboÁavina e la B 2 . Dai prodotti lattieri caseari consumati in Europa occidentale, viene fornito tra il 20 e 50% delle proteine totali, il 0% del calcio, il 0% della vitamina A ed il 50% di quelle del gruppo B. Il Caciocavallo è un formaggio “eclettico” e può essere consumato al naturale fresco o dopo una stagionatura. Le preparazioni presenti nel menu tipico pugliese sono davvero svariate: cotto alla piastra o ai ferri, a condimento di orecchiette con salsiccia e rucola, come ripieno nelle bombette, con risotto di zucchina, a condimento di Àori di zucca gratinati al forno al profumo di basilico e tante altre ricette. Grandi sorprese ci riserva l·abbinamento di Caciocavallo stagionato proposto con un Àlo di miele di castagno, corbezzolo o altre varietj. La forza gustativa viene arrotondata, armonizzata dall·aromaticitj e consistenza del prodotto delle api, con risultati straordinari se servito come dessert o come assaggio di formaggio. Ancora una volta parliamo di quei “giacimenti” di ricchezza inesauribile che la nostra regione offre da secoli. Ancora una volta un prodotto come il Caciocavallo, dall·umile passato, ci viene riconsegnato assunto al rango di eccellenza. Ancora una volta, raccontando le nostre eccellenze, diveniamo custodi della tradizione di antiche produzioni immerse nella bellezza del nostro 42
territorio. La decima edizione di DolcePuglia propone un ulteriore momento di riÁessione su come un lavoro instancabile come quello della Delegazione AI6 0urgia consente di dare un colore, un profumo ed un gusto alla 6toria dell·enogastronomia di Puglia. 8n percorso che ci accompagna accarezzando tutti i sensi, attraverso la memoria di antiche tradizioni, antiche civiltj, greche, romane, arabe, Àno ai giorni nostri. A noi il compito e l·onore di tramandare questa passione, questo amore per la nostra terra, trasformando la straordinaria storia di un formaggio come il Caciocavallo da povera sussistenza ad arte ed unicitj della produzione casearia.
Gianni De Gerolamo
9ice Delegato AI6 0urgia
(QRJUDÀD della Puglia
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MURO SANT’ANGELO CONTRADA BARBATTO
Gioia del Colle DOC Primitivo
ROSSO DELL’ANNO
Una tiratura di nicchia che nasce da un piccolo vigneto di antichi alberelli. Il colore è rosso cupo. I profumi sono quelli della confettura di prugna e del cioccolato amaro che copre appena le note fumè. Non mancano i sentori tipici della macchia mediterranea. Al palato è ciliegioso, profondo e intenso, con i tannini morbidissimi e la leggerezza di quei sedici gradi e mezzo di cioccolato e freschezza.
Azienda Agricola Tenute Chiaromonte s.s C.da B.go Annunziata (Z.I.) 70021 - Acquaviva delle Fonti (BA) Tel/Fax: 080 3050432 - Mobile: +39 392 75 85 671 ___ \MV]\MKPQIZWUWV\M KWU VQKWTI KPQIZWUWV\M(\QV Q\
Dolce Puglia, il trofeo
VINCITORI EDIZIONE DOLCE PUGLIA 2012/15 026&$72 3DVVLWR GL 0RVFDWR &$17,1( ', /,==$12 0RVFDWR GL 7UDQL 9,//$ 6&+,126$ 'XOFLV LQ IXQGR 7255(9(172 $/($7,&2 $OHDWLFR 7(187( 9,*/,21( 7LNz 02&$9(52 &DQWRQH GL &ULVWR *,8/,$1, 35,0,7,92 'ROFH 1HUR 0,//( 81$ (V SL 6ROH *,$1)5$1&2 ),12 /D GROFH YLWH $17,&2 3$/0(172 6380$17, '2/&, &DUOR 9 5RVq 7(187$ 0$5$12 '2/&, '$ 89( %,$1&+( /H EULFLROH $= 021$&, 3DVVR GH OH 9LVFDUGH $*5,&2/( 9$//21( <RYHOLV *RQHLV /(21$5'2 3$//277$ '2/&, '$ 89( 1(5( %RWUXV %2758*12 7DIXUL &$17,1$ &2332/$ *OLFRV &83(57,180
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SPUM ANTI DOLCI 2016
X E
LE CATEGORIE DEL CONCORSO MOSCATO ALEATICO PRIMITIVO SPUMANTI DOLCI VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE VINI DOLCI DA ALTRE UVE NERE
Moscato
MOSCATO
HEGLIOS Puglia Igp 2014
2016
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
0RVFDWR 5HDOH R GL 7UDQL YRO 16 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD D GRSSLR JX\RW
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$OOD FRPSOHWD PDWXUD]LRQH IHQROLFD VL UHFLGH LO WUDOFLR FRVÃ&#x2021; GD ODVFLD DSSDVVLUH OH XYH VXOOD SLDQWD 0DFHUD]LRQH D IUHGGR FRQ IHUPHQWD ]LRQH DOFROLFD D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD VLQR DG DUUHVWR QDWXUDOH GHOOD VWHVVD &LQTXH PHVL LQ DFFLDLR LQR[ VX IHFFH õQL H WUH PHVL LQ ERW tiglia
Degustazione
'RUDWR VIDYLOODQWH FRQ TXDOFKH FHQQR DP EUDWR 1DVR DPPDOLDQWH FRQ IRODWH GL ]DJDUD EHUJDPRWWR VDQGDOR ]DIIHUDQR FKLRGL GL JD URIDQR H YDQLJOLD H SRL DQFRUD PDOOR GL QRFH PLUWR H DOORUR *XVWR DYYROJHQWH VHWRVR FKH VL HVSDQGH VL HVSDQGH DO SDODWR VRUUHWWR GD EHOOD IUHVFKH]]D $UPRQLRVR õQDOH IUD LQWHU PLQDELOL HFKL DJUXPDWL
A=I(1'A AG5I&2LA 7272 Titolare: Fratelli Toto Enologo: Nicola Toto Referente: 6LJ 1LFROD 9LD 3DROR 9, 3DOR GHO &ROOH %$
ZZZ D]LHQGDDJULFRODWRWR LW YLQ WRWR#OLEHUR LW WHO 339 8662564
AIS PUGLIA
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MOSCATO
DOLCE ROSALIA Moscato di Trani Doc 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
Degustazione
0RVFDWR 'L 7UDQL YRO 19 â&#x201A;¬ &RUGRQH 6SHURQDWR 9HQGHPPLD WDUGLYD 3LJLDWXUD VRIõFH IHU PHQWD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD Â&#x2039;& DYYLDWD LQ DFFLDLR SHU SRL SURVHJXLUH LQ EDU ULTXHV GL URYHUH IUDQFHVH H EORFFDWD DO OLYHOOR GHVLGHUDWR *LDOOR SDJOLHULQR FRQ OXPLQRVL ULöHVVL YHUGROLQL H GRUDWL $O QDVR GRSR XQ FHQQR VDOPDVWUR GL FDSSHUR ULFRQRVFLPHQWL GL HUEH DURPDWLFKH H XQoLGHD GL öRUHDOH 0LVXUDWD GROFH]]D EXRQD FRHUHQ]D *UDGHYROL QRWH GL FLWURQHOOD H SHVFD ELDQFD QHO õQDOH
*,$1&$5/2 &(&, $*5,1$785$ 65/ Titolare: *LDQFDUOR &HFL Enologo: Lorenzo Landi Referente: *LDQOXFD &LULOOR &RQWUDGD 6DQWo$JRVWLQR $QGULD %7
ZZZ JLDQFDUORFHFL FRP LQIR#DJULQDWXUD QHW WHO ID[ 0883 56 52 20 52
MOSCATO
DULCIS IN FUNDO Moscato di Trani DOC 2014
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
Degustazione
0RVFDWR 5HDOH GL 7UDQL YRO 11 â&#x201A;¬ &RQWURVSDOOLHUD FRUGRQH VSHURQDWR 3UHVVDWXUD VRIõFH FRQ IHUPHQWD]LRQH D WHP SHUDWXUD FRQWUROODWD FKH YLHQH LQWHUURWWD DO PRPHQWR RSSRUWXQR SHU OD FRQVHUYD]LRQH GHO UHVLGXR ]XFFKHULQR *LDOOR SDJOLHULQR GL JUDQGH OXPLQRVLW» H DY YROJHQ]D 6HQWRUL GL HUEH DURPDWLFKH õHQR VRWWRERVFR H XQ FKH GL öRUHDOH GRPLQDQR OD VFHQD ROIDWWLYD *XVWR DYYROJHQWH PLHORVR EHQ FRQWUDVWDWR GD GHFLVD IUHVFKH]]D H GD XQ FHQQR DPDURJQROR QHO õQDOH
7255(9(172 S5L 3URSULHW» 'U )UDQFHVFR /LDQWRQLR Enologo: /HRQDUGR 3DOXPER Referente: $OHVVDQGUD 7HGRQH 6 3 .P &RUDWR %$ ZZZ WRUUHYHQWR LW DOHVVDQGUDWHGRQH#WRUUHYHQWR LW WHO )D[ 080 8980923 &HOO
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MOSCATO
ESTASI PASSITO LIBERTY Moscato di Trani Doc 2009
Uvaggio Alcol Costo
0RVFDWR UHDOH YRO Q S
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/H XYH VRQR PDWXUH SHU OD YHQGHPPLD QHOOD SULPD GHFDGH GL DJRVWR UDFFROWH WDUGLYDPHQ WH QHOOD VHFRQGD GHFDGH GL RWWREUH D JUDSSR OL SDVVLWL /H XYH YHQJRQR GLUDVSDWH H SLJLDWH FRQ PDFHUD]LRQH D IUHGGR SHU K SUHVVDWX UD VRIõFH H SXOL]LD GHO PRVWR /D IHUPHQWD]LR QH GXUD FLUFD GXH PHVL D WHPSHUDWXUD FRQ WUROODWD VLQR DO QDWXUDOH EORFFR IHUPHQWDWLYR $IõQDPHQWR LQ DFFLDLR LQR[ H VXFFHVVLYDPHQ WH LQ ERWWLJOLD SHU PHVL
Degustazione
*LDOOR DPEUD VIDYLOODQWH H FRQVLVWHQWH ,QJUHV VR ROIDWWLYR HWHUHR LQFDO]DWR GD ULFRUGL GL õRUL DSSDVVLWL QRFH WDEDFFR FDVWDJQD H IRJOLD GL WÃ&#x201E; *XVWR URWRQGR GHQVR FRQFHQWUDWR SLHQR 1RWD DPDURJQROD QHO õQDOH FRQ HFKL GL VFRU]D GL DUDQFLD A= AG5 )5A1&2 'I )ILIPP2 Titolare: )UDQFR 'L )LOLSSR Referente: )UDQFR 'L )LOLSSR YLD 0DOFDQJL 7UDQL %7 ZZZ PRVFDWRWUDQL LW ZZZ PRVFDWRWUDQL LW WHO ID[
URA AIS PUGLIA
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MOSCATO
IN NOMINE PATRIS Puglia Igt 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
0RVFDWR UHDOH GL 7UDQL YRO 18 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD WHQXWD D JX\RW
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$SSDVVLPHQWR VXOOD SLDQWD UDFFROWD PDQXDOH D õQH RWWREUH LQ FDVVHWWH IHUPHQWD]LRQH GL OXQJD GXUDWD D WHPSHUDWXUD Â&#x2039;& H PDWX UD]LRQH GL DQQL LQ ERWWL GL URYHUH IUDQFHVH GL PHGLR WDJOLR +/
Degustazione
*LDOOR GRUDWR GL JUDQ OXFH 3HQQHOODWH GL DOELFRF FD GLVLGUDWD FRWRJQDWD H DJUXPL GLVHJQDQR OD WDYROR]]D ROIDWWLYD *XVWR PLHORVR GL VSHVVRUH IDVFLDQWH H LQ EXRQ HTXLOLEULR )LQDOH FRHUHQWH FRQ ULWRUQL GL FDUDPHOOR
S(L(=I21I A&4UA5I2 SAS Titolare: )DPLJOLD 3DVWRUH Enologo: 3DVTXDOH H &ULVWRIRUR 3DVWRUH Referente: &ULVWRIRUR 3DVWRUH 9LD 0DVFDJQL 7UDQL %7 VHOH]LRQLDFTXDULR#WLVFDOL LW WHO
AIS PUGLIA
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MOSCATO
PASSITO DI MOSCATO Salento Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
0RVFDWR YRO 13,90 € circa 6SDOOLHUD
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$SSDVVLPHQWR VX SLDQWD H JUDWLFFL SLJLDWXUD H YLQLõFD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD
Degustazione
%ULOODQWH JLDOOR DPEUD GL JUDQ OXFH 8QD OLP SLGD QRWD HWHUHD DO QDVR SUHFHGH VHQWRUL GL QRFFLROD WRVWDWD FDUDPHOOD GoRU]R PLHOH DOEL FRFFD SHUD PDWXUD YDQLJOLD H FKLRGL GL JDUR IDQR *XVWR URWRQGR IDVFLDQWH GL EHOOD GHQVL W» /RGHYROH HTXLOLEULR H EHO õQDOH IUD HFKL GL DOELFRFFD WRVWDWXUD H PLHOH
&$17,1( /,==$12 62& &223 $*5 ´/ 58**,(5,µ 3UHVLGHQWH 0DFULSÍ 5LWD Enologo: Angelo Pinto Referente: /XFD &LUFHOOL &RUVR (XURSD /L]]DQR 7$ ZZZ FDQWLQHOL]]DQR LW LQIR#FDQWLQHOL]]DQR LW WHO 099 9552013 fax 099 9558326 58
MOSCATO
KALORO Moscato di Trani Doc 2012
Uvaggio Alcol Costo
0RVFDWR GL 7UDQL YRO 15 â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
8YH DSSDVVLWH DO VROH VX DSSRVLWL SODWHDX[ SHU FLUFD JLRUQL )HUPHQWD]LRQH H DIõQD PHQWR LQ DFFLDLR H PHVL LQ ERWWLJOLD
Degustazione
*LDOOR GRUDWR VIDYLOODQWH ,UUHVLVWLELOH FDUUHOOD WD ROIDWWLYD IDWWD GL VFRU]D GL DUDQFLD FDQGLWD PLHOH DOELFRFFD H õFR VHFFR D VHJXLUH QRWH HWHUHH EDOVDPLFKH H GL VSH]LH GROFL ,PSDWWR YHOOXWDWR DO SDODWR HOHJDQWH H SHUVLVWHQWH ,Q WHUPLQDELOH õQDOH DJUXPDWR
7250A5(S&A S2& AG5 A5L 3UHVLGHQWH 0DUFKHVL $QWLQRUL Enologo: 5HQ]R &RWDUHOOD 6DUFLQHOOD 0LQRLD &RQWUDGD 7RUUH Go,VROD VQ 0LQHUYLQR 0XUJH %7
ZZZ WRUPDUHVFD LW WRUPDUHVFD#WRUPDUHVFD LW WHO 0883 692631 AIS PUGLIA
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MOSCATO
KIMIA MOSCATELLO SELVATICO Puglia Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH Degustazione
0RVFDWHOOR VHOYDWLFR YRO 12 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR )HUPHQWD]LRQH LQ DFFLDLR GROFH QDWXUDOH *LDOOR SDJOLHULQR FRQ OXPLQRVL ULöHVVL YHUGROLQL 6õODWD ROIDWWLYD GL VDOYLD PXVFKLR FDPRPLOOD PLPRVD JOLFLQH OLPH H SHVFD ELDQFD $VVDJ JLR GL EHOOD SHUVRQDOLW» PROWR EHQ HTXLOLEUDWR FRQ IUHVFKH]]D H GROFH]]D SLHQDPHQWH LQWH JUDWH QHOOoLQVLHPH &RHUHQ]D JXVWR ROIDWWLYD LQHFFHSLELOH H EHOOD SHUVLVWHQ]D
$= $*5 7(187( &+,$520217( 6 6 Titolare: 1LFROD &KLDURPRQWH Referente: 1LFROD &KLDURPRQWH & GD %RUJR $QQXQ]LDWD VQ $FTXDYLYD GHOOH )RQWL %$
ZZZ WHQXWHFKLDURPRQWH FRP QLFROD FKLDURPRQWH#WLQ LW WHO 080 3050432 FHOO
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MOSCATO
MOSCATELLO SELVATICO Puglia Igp 2014
Uvaggio Alcol Costo
0RVFDWHOOR 6HOYDWLFR YRO 8â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
'DL QRVWUL PLJOLRUL YLJQHWL TXHVWD VHOH]LRQDWD YHQGHPPLD WDUGLYD 9LQLõFD]LRQH FRQ PRGHU QH WHFQLFKH HQRORJLFKH DIõQDPHQWR LQ EDUUL TXHV
Degustazione
/XPLQRVR GRUDWR FRQ ULöHVVL DPEUDWL 6FHQD ULR ROIDWWLYR GLVHJQDWR GD QRWH GL PLHOH FDVWD JQD FRUEH]]ROR HUED H DJUXPL FDQGLWL *XVWR OXQJR H YHOOXWDWR LQ EXRQ HTXLOLEULR IUD JUDGH YROL ULWRUQL GL SHVFD VFLURSSDWD
&A17I1A &22P(5A7I9A '(LLA 5I)250A )21'IA5IA S2& AG5 Titolare: 'RWW 6HEDVWLDQR 0DULQHOOL Enologo: 0DVVLPR 7ULSDOGL Referente: 6DFFRWWHOOL (PDQXHOH 9LD 0DGRQQD 'HOOH *UD]LH $ 5XYR 'L 3XJOLD %D
ZZZ FDQWLQDGHOODULIRUPD LW LQIR#FDQWLQDGHOODULIRUPD LW WHO 080 3601611 ID[ 080 3614281 AIS PUGLIA
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MOSCATO
MOSCATELLO SELVATICO PASSITO Salento Igt 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
0RVFDWHOOR VHOYDWLFR YRO b *X\RW
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/D YHQGHPPLD DYYLHQH GXUDQWH OD WHU]D GH FDGH GL DJRVWR VHJXH OoDSSDVVLPHQWR GHOOH XYH SHU JLRUQL 'RSR XQD SUHVVDWXUD VRIõ FH OH XYH IHUPHQWDQR D EDVVD WHPSHUDWXUD LQ VHUEDWRL GL DFFLDLR H VXFFHVVLYDPHQWH LQ EDU ULTXH GL SULPR SDVVDJJLR SHU PHVL ,O YLQR UHVWD SRL DG DIõQDUVL LQ ERWWLJOLD SHU FLUFD PHVL
Degustazione
*LDOOR GRUDWR FRQ ULöHVVL SDJOLHULQL %HOOD WDYR OR]]D ROIDWWLYD FKH ULFKLDPD FDUDPHOOR PHOD FRWWD DO IRUQR PLHOH DPDUHWWR H FHQQL öRUHDOL HG HWHUHL 1RWD öRUHDOH LQWHQVD FHQQR GL HWH UHR PLHOH $VVDJJLR GL EHOOD FRQFHQWUD]LRQH GHQVR H FRQ GROFH]]D EHQ LQWHJUDWD 5LFFR õ QDOH FKH ULSRUWD D WRQL GL FUHPD FDWDODQD H FRWRJQDWD &AS7(LL2 021A&I S5L Titolare: *UXSSR ,WDOLDQR 9LQL 6S$ Enologo: /HRQDUGR 6HUJLR Referente: 6HUDFFD /XLJL *XHUULHUL 9LD &DVH VSDUVH F GD 0RQDFL VQF 6DOLFH 6DOHQWLQR /( ZZZ FDVWHOORPRQDFL LW &DVWHOOR PRQDFL#JLY LW AIS PUGLIA
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MOSCATO
VILLA SCHINOSA Moscato di Trani Doc 2013
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
0RVFDWR UHDOH YRO 12 â&#x201A;¬ VSDOOLHUD FRUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$SSDVVLPHQWR VXOOD SLDQWD 9LQLõFD]LRQH LQ DFFLDLR FRQ IHUPHQWD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD 0DWXUD]LRQH LQ DFFLDLR SHU XQ SHULRGR GL FLUFD s PHVL 6XFFHVVLYR DIõQDPHQWR LQ ERWWL JOLD SHU s PHVL
Degustazione
'RUDWR VIDYLOODQWH $YYLQFHQWH UDFFRQWR RO IDWWLYR FRQ FLWD]LRQL GL SRPSHOPR PHOD SH VFD ELDQFD DQLFH HG HUEH SURIXPDWH %RFFD DYYROJHQWH GL VSOHQGLGD IUHVFKH]]D FRQ FR SLRVL ULWRUQL GL JLQHSUR H VFRU]HWWD GL DUDQFLD FDQGLWD 1RWHYROH SHUVLVWHQ]D
9,//$ 6&+,126$ $= $*5,&2/$ &255$'2 &$3(&( 0,1872/2 Titolare: &RUUDGR &DSHFH 0LQXWROR Enologo: &ULVWRIRUR 3DVWRUH Referente: &RUUDGR &DSHFH 0LQXWROR 63 7UDQL &RUDWR 7UDQL %7
ZZZ YLOODVFKLQRVD LW LQIR#YLOODVFKLQRVD LW WHO 0883 580612 ID[ 0883 880309 64
MOSCATO
PIANI DI TUFARA Moscato di Trani Doc 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
0RVFDWR 5HDOH YRO 9,50 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
'HOLFDWD SUHVVDWXUD LO PRVWUR IHUPHQWD D Â&#x2039; & LQ VHUEDWRL GL DFFLDLR SHU FLUFD JLRUQL 7UH PHVL GL DIõQDPHQWR LQ EDUULTXHV GL VHFRQGR SDVVDJJLR H YDVFKH GL FHPHQWR YHWULõFDWR
Degustazione
3DJOLHULQR OXFHQWH GDL EHL ULöHVVL GRUDWL H YHU GROLQL 1DVR YDULHWDOH GL EHOOD WLSLFLW» FRQ LQ WUHFFLR GL QRWH PXVFKLDWH VDOYLD URVD H QRFH PRVFDWD FKLXGH XQ FHQQR HWHUHR JUDGHYROLV VLPR *XVWR SLHQR GL EHOOD VWUXWWXUD FRQ GRO FH]]D EHQ LQWHJUDWD H FRQWUDVWL SHUIHWWDPHQ WH FDOLEUDWL 5LFRUGL GL PDQGRUOD ]XFFKHUDWD DIõRUDQR QHO OXQJR õQDOH
A=I(1'A 9I1I&2LA 5I9(5A SPA 6 3 .P &RQWUDGD 5LYHUD $QGULD %7 ZZZ ULYHUD LW LQIR#ULYHUD LW WHO 0883 56 95 01 ID[
AIS PUGLIA
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MOSCATO
PIERALE Puglia Igt 2015
Uvaggio Alcol Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH Degustazione
0RVFDWR YRO &RUGRQH VSHURQDWR 9HQGHPPLD VHFRQGD GHFDGH GL VHWWHPEUH DI õQDPHQWR LQ PHVL DFFLDLR *LDOOR RUR YHUGH EULOODQWH $OOoROIDWWR XQD OHJ JHUD QRWD HWHUHD DSUH LO VLSDULR VX ULFRQRVFL PHQWL GL JDURIDQR DJUXPL HG HUEH DURPDWLFKH ,Q ERFFD GROFH]]D EHQ LQWHJUDWD DVVDJJLR YHO OXWDWR IUD ULWRUQL GL DOELFRFFD SHVFD H FHGUR )LQDOH DSSHQD DVWULQJHQWH
L(21( '( &AS75IS Titolare: )DPLJOLD /HRQH 'H &DVWULV Enologo: 0DUFR 0DVFHOODQL FRQVXOHQWH 5LFFDUGR &RWDUHOOD
Referente: 6HUHQD *XLGD YLD 6HQ 'H &DVWULV 6DOLFH 6DOHQWLQR /(
ZZZ OHRQHGHFDVWULV FRP PDUNHWLQJ#OHRQHGHFDVWULV FRP WHO ID[
AIS PUGLIA
67
Aleatico
ALEATICO
ALEATICO Puglia Igt 2012
2016
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
Aleatico 9RO 12 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
5DFFROWD PDQXDOH GHOOH XYH LQ FDVVHWWH 6SUH PLWXUD VRIõFH H EUHYH PDFHUD]LRQH VXOOH EXF FH IHUPHQWD]LRQH GHO PRVWR LQ FRQWHQLWRUL GL DFFLDLR LQR[ SHU RWWR PHVL H DIõQDPHQWR LQ ERWWLJOLD SHU WUH PHVL
Degustazione
5RVVR JUDQDWR WUDVSDUHQWH DFFHVR GD OXFL UX ELQR 1DVR WUDERFFDQWH GL FLOLHJLD VRWWR VSLUL WR FDIIÃ&#x192; FKLRGL GL JDURIDQR SHSH URVD PDOOR GL QRFH PLUWR H JLQHSUR %RFFD VIHULFD FRQ GROFH]]D PROWR EHQ LQWHJUDWD LQ ELODQFLDPHQ WR SHUIHWWR JUD]LH DQFKH D WDQQLFLW» VHWRVD *UDQ õQDOH IUD HFKL GL FLRFFRODWR FLOLHJLD VRW WR VSLULWR H FKLQD
S2&I(7Â AG5I&2LA P2L9A1(5A SS 'I &ASSA12 )ILIPP2 & Enologo: )LOLSSR &DVVDQR Referente: )LOLSSR &DVVDQR 6 GD 9LFLQDOH /DPLH 0DUFKHVDQD Q *LRLD GHO &ROOH %$ ZZZ FDQWLQHSROYDQHUD LW LQIR#FDQWLQHSROYDQHUD LW WHO ID[ 080 2140523 AIS PUGLIA
71
ALEATICO
ALEATICO PASSITO Puglia Igt 2010
Uvaggio Alcol Costo
Aleatico 13,5% vol 9,50 â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
9HQGHPPLD D PDQR DSSDVVLPHQWR LQ IUXWWDLR SHU VHWWLPDQH OHQWD IHUPHQWD]LRQH DIõQD PHQWR LQ ERWWH
Degustazione
5RVVR JUDQDWR FRQ FHQQL GL HYROX]LRQH VXOOoRU OR 1DVR WHUURVR FRQ FHQQL HWHUHL H ULFRUGL GL DUDQFLD VDQJXLQHOOD SUXJQD H DPDUHQD $V VDJJLR GHQVR ULFFR FRQWUDVWDWR GD GHOLFDWD YHQD WDQQLFD (FKL GL PDUPHOODWD GL IUXWWL QHUL LQ FKLXVXUD
$ 0$12 65/ Enologo: 0DUN 6KDQQRQ Referente: (OYH]LD 6EDOFKLHUR 9LD 6DQ *LRYDQQL 1RFL %D
ZZZ DPDQRZLQH LW D PDQR#DPDQRZLQH FRP WHO ID[ 080 3481833 72
ALEATICO
ALEATICO DOLCE NATURALE Salice Salentino Doc 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
Aleatico 14,5% vol b alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/D PDFHUD]LRQH GHJOL DFLQL H GHO VXFFR DYYLHQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD 6XFFHVVLYDPHQWH OD IHUPHQWD]LRQH GHO PR VWR YLHQH LQWHUURWWD FRQ ULSHWXWL WUDYDVL SHU DOORQWDQDUH L OLHYLWL /oLQYHFFKLDPHQWR DYYLHQH LQ OHJQR
Degustazione
5RVVR UXELQR FRQ RUOR JUDQDWR ,QHEULDQWH FDUUHOODWD ROIDWWLYD FRQ ULFRQRVFLPHQWL GL WDO FR DPDUHQD SHVFDQRFH DUDQFLD VDQJXLQHO OD YLROD PLUWR DQLFH H õFR VHFFR *XVWR EHQ DPDOJDPDWR GL EHOOD GHQVLW» VRUUHWWR GD JLX VWD YHQD WDQQLFD 5LFRUGL GL PRUD GL JHOVR SUX JQD H DPDUHQD QHO õQDOH FKH QRQ PDQFD GL XQ FHQQR DPDURJQROR &A1'I'2 )5A1&(S&2 SPA A= 9I7I9I1I&2LA Titolare: $OHVVDQGUR H *LDFRPR &DQGLGR Enologo: Leonardo Pinto Referente: Valentina $WWDQDVLR 9LD $ 'LD] s 6DQ 'RQDFL %5
ZZZ FDQGLGRZLQHV LW FDQGLGR#FDQGLGRZLQHV LW WHO ID[ 080 634695 AIS PUGLIA
73
ALEATICO
CANTONE DI CRISTO Puglia Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto Degustazione
Aleatico 9RO 18 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR 5RVVR SXUSXUHR LQ HYROX]LRQH YHUVR LO UXEL QR 1DVR DUWLFRODWR FKH GDOOH QRWH GL DPDUHQD ODPSRQH WLPR SDVVD D ULFRUGL GL DUDQFLD VDQ JXLQHOOD YLROHWWD H VSH]LH GROFL 6RUVR LPSRU WDQWH GL EHOOD VWUXWWXUD URWRQGR H YHOOXWDWR FRQ XQ FHQQR DSSHQD GL DVWULQJHQ]D )LQDOH OXQJR H FRUULVSRQGHQWH LQWRQDWR D ULFKLDPL GL DPDUHQD VRWWR VSLULWR HG HUEH PHGLWHUUDQHH
A= AG5 GIULIA1I 9I72 '21A72 Titolare: *LXOLDQL 9LWR 'RQDWR Enologo: Luca Petrelli Referente: *LXOLDQL 9LWR 'RQDWR YLD *LRLD FDQDOH 7XUL %$ ZZZ YLWLYLQLFRODJLXOLDQL FRP LQIR#YLWLYLQLFRODJLXOLDQL FRP 7HO ID[ 080 891 5335 FHOO 3345291096 AIS PUGLIA
75
ALEATICO
Dâ&#x20AC;&#x2122;ALESIO Puglia Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
Aleatico YRO 18 â&#x201A;¬ Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$SSDVVLPHQWR VX SLDQWD PDFHUD]LRQH SUH IHUPHQWDWLYD GL JJ PDFHUD]LRQH H IHUPHQWD]LRQH SHU JLRUQL D Â&#x2039;&
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR LPSHQHWUDELOH 1DVR LQWHQVR GL WLPR DPDUHQD HG HUEH DPDUH 6RUVR GHQVR GL PLVXUDWD GROFH]]D VWHPSHUDWD GD GHFLVD QRWD WDQQLFD %HOOD VWUXWWXUD H SHUVLVWHQ]D UL VRQDQWH GL HFKL IUXWWDWL
9,1, 0(1+,5 6$/(172 65/ 3URSULHW» )DPLJOLD 0DUDQJHOOL Enologo: Vincenzo Laera 5HIHUHQWH *DHWDQR 0DUDQJHOOL 9LD 6FDUFLJOLD 0LQHUYLQR GL /HFFH /( ZZZ FDQWLQHPHQKLU FRP ZZZ PHQKLUVDOHQWR FRP FRPPHUFLDOH#FDQWLQHPHQKLU FRP WHO 0836 818199 )D[ 76
ALEATICO
GAZZA RUBINA Puglia Igt 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto Degustazione
Aleatico 14,5% vol 12 â&#x201A;¬ *X\RW GRSSLR /XPLQRVR UXELQR JUDQGH LQWHQVLW» 9LROD DPDUHQD PRUD GL URYR HUEH DURPDWLFKH HUEH GL FDPSR 5XFROD *XVWR EHOOD ERFFD GHOL]LR VR DVVDJJLR EHOOD SUHVHQ]D WDQQLFR ,QVLHPH IUXWWL PLUWLOOR DPDUHQD GHQVR &RQFHQWUDWR
A=I(1'A AG5I&2LA SA17A LU&IA Titolare: Roberto 3HUURQH &DSDQR Enologo: (PLOLD 7DUWDJOLRQH 3DROR &DFLRUJQD 6WU &RPXQDOH 6DQ 9LWWRUH &RUDWR %$
ZZZ YLQLVDQWDOXFLD FRP LQIR#YLQLVDQWDOXFLD FRP WHO AIS PUGLIA
77
ALEATICO
NEGRINO Puglia Igt 2015
Uvaggio Alcol Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH Degustazione
Aleatico 10% vol Alberello $IõQDPHQWR PHVL LQ DFFLDLR LQ ERWWLJOLD 5RVVR SXUSXUHR FRQ FHQQR UXELQR ,QYLWDQWH SURSRVWD ROIDWWLYD FKH VXJJHULVFH XYD IUDJR OD ODPSRQH PDUHQD PXVFKLR H YLROD *XVWR SLDFHYROPHQWH GROFH EHQ ELODQFLDWR H FRHUHQ WH
L(21( '( &AS75IS Titolare: )DPLJOLD /HRQH 'H &DVWULV Enologo: 0DUFR 0DVFHOODQL FRQVXOHQWH 5LFFDUGR &RWDUHOOD
Referente: 6HUHQD *XLGD YLD 6HQ 'H &DVWULV 6DOLFH 6DOHQWLQR /(
ZZZ OHRQHGHFDVWULV FRP PDUNHWLQJ#OHRQHGHFDVWULV FRP WHO ID[ AIS PUGLIA
79
Primitivo
PRIMITIVO
TRETARANTE Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
2016
3ULPLWLYR YRO 38 â&#x201A;¬ Alberello di 90 anni
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
'D DSSDVVLPHQWR QDWXUDOH VX SLDQWD JU OW ]XFFKHUL UHVLGXL
Degustazione
3XUSXUHR õWWLVVLPR GL JUDQ OXFH 3DQRUDPD ROIDWWLYR WDQWR YDVWR TXDQWR SURURPSHQWH ,Q SULPR SLDQR VL WURYDQR FLOLHJLD PRUD GL URYR H SUXJQD D VHJXLQH YDQLJOLD OLTXLUL]LD FLRFFR ODWR H FKLRGL JDURIDQR VX VIRQGR PHQWRODWR 6RUVR RSXOHQWR GROFH FDUQRVR TXDVL PDVWL FDELOH GHQVR GL ULYHUEHUL GL XYD SDVVD 7DQQL QL GL DOWR OLJQDJJLR SHUIHWWDPHQWH LQWUHFFLD WL QHOOD VWUXWWXUD GHO YLQR )LQDOH DUPRQLRVR GDYYHUR HFFHOOHQWH
0ILL(U1A S5L Titolare: 'DULR &DYDOOR Enologo: 0DUFR &DYDOOR Referente: 0DUFR &DYDOOR /DUJR &KLHVD 6WDE YLD 7HPHQLGH /L]]DQR 7$
ZZZ PLOOHXQD FRP LQIR#PLOOHXQD LW 7HO AIS PUGLIA
83
PRIMITIVO
11 FILARI Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2013
Uvaggio Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR 15â&#x201A;¬ Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/oXYD GRSR DYHU VXELWR XQ DSSDVVLPHQWR VXOOD SLDQWD YLHQH UDFFROWD PDQXDOPHQWH 0DFHUD ]LRQH JLRUQL FRQ OLHYLWL LQGLJHQL VHOH]LRQDWL LQ YLJQD VX PDWHULDOH VFHOWR GL GLYHUVR WLSR )HUPHQWD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD D Â&#x2039; & $IõQDPHQWR GL PHVL LQ EDUULTXHV GL SUHJLDWL OHJQL IUDQFHVL HG DPHULFDQL
Degustazione
3XUSXUHR FRQFHQWUDWR YLYLGR $O QDVR GRPLQD QR SUXJQD WDEDFFR H VSH]LH GROFL ,O JXVWR Ã&#x192; URWRQGR PD DQFKH VQHOOR H FRHUHQWH 3LDFHYROL ULWRUQL IUXWWDWL QHO õQDOH
&$17,1( 6$1 0$5=$12 3UHVLGHQWH )UDQFHVFR &DYDOOR Enologo: 'DYLGH 5DJXVD &DWHULQD %HOODQRYD Referente: )DELDQD %LVLJQDQR 9LD 5HJLQD 0DUJKHULWD 6DQ 0DU]DQR GL 6DQ *LXVHSSH 7$ ZZZ FDQWLQHVDQPDU]DQR FRP LQIR#FDQWLQHVDQPDU]DQR FRP WHO ID[ 84
PRIMITIVO
1920 Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2014
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 20 â&#x201A;¬ Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
0DFHUD]LRQH WHUPR FRQWUROODWD GL DOPHQR JLRUQL FRQ GHOHVWDJH )HUPHQWD]LRQH LQ DFFLD LR D WHPSHUDWXUD QRQ VXSHULRUH DL Â&#x2039;& 0DOR ODWWLFD LQRFXODWD FRQ FHSSL VHOH]LRQDWL H VYROWD FRPSOHWDPHQWH $IõQDPHQWR LQ DFFLDLR H ERW tiglia
Degustazione
*UDQDWR GDL ULöHVVL UXELQR 3URõOR ROIDWWLYR FKH ULFKLDPD FXRLR UXJJLQH H SUXJQD %RFFD GROFH H DYYROJHQWH GHQVD GL IUXWWR 'LVFUHWR HTXLOL EULR õQDOH FRHUHQWH
A=I(1'A AG5I&2LA 9IG1( 021A&+( 'I %IAS&2 5I7A 3UHVLGHQWH %LDVFR 5LWD Enologo: 6DOYDWRUH 'LJLDFRPR Referente: 1LJUR 6DOYDWRUH 9LD 9LFLQDOH OD &UHWD 0DQGXULD 7$
ZZZ YLJQHPRQDFKH LW YLJQHPRQDFKH#OLEHUR LW WHO AIS PUGLIA
85
PRIMITIVO
1922 Puglia Igt 2015
Uvaggio Alcol Costo Degustazione
3ULPLWLYR 9RO 18 â&#x201A;¬ 5RVVR SXUSXUHR GL JUDQGH FRQFHQWUD]LRQH OXPLQRVR (OHJDQWH SURSRVWD ROIDWWLYD GL SUX JQD SHVFD HUEH PHGLWHUUDQHH H VSH]LH GROFL *XVWR VXDGHQWH EHQ DPDOJDPDWR IUD SHUVL VWHQWL ULFKLDPL GL OLTXLUL]LD õQRFFKLHWWR VHO YDWLFR H IUXWWL URVVL H QHUL 7DQQLQL SHUIHWWD PHQWH OHYLJDWL
$= $*5 *,8/,$1, 9,72 '21$72 Titolare: *LXOLDQL 9LWR 'RQDWR Enologo: Luca Petrelli Referente: *LXOLDQL 9LWR 'RQDWR YLD *LRLD FDQDOH 7XUL %$ ZZZ YLWLYLQLFRODJLXOLDQL FRP LQIR#YLWLYLQLFRODJLXOLDQL FRP 7HO 080 891 5335 ID[ 080 8915335 86
PRIMITIVO
AB ETERNO Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH Degustazione
3ULPLWLYR YRO 15 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD $IõQDPHQWR DFFLDLR 5XELQR FRQ FHQQR JUDQDWR 1RWH GL WDEDFFR SUXJQD SHSH QHUR H FLRFFRODWR VõODQR DO QDVR %RFFD URWRQGD VXDGHQWH ULFFD H FRQFHQWUD WD VROFDWD GD EXRQD YHQD WDQQLFD H GD ULWRUQL GL FLRFFRODWR H PDUPHOODWD GL SUXJQD %XRQD OD SHUVLVWHQ]D
&A172LI2 0A1'U5IA S & A 3URSULHW» )UDQFHVFR 'HOOH *URWWDJOLH Enologo: 'HOOo$TXLOD 6DOYDWRUH %HQHGHWWR /RUXVVR Referente: 'HOOo$TXLOD 6DOYDWRUH 9LD SHU /HFFH .P 0DQGXULD 7$ ZZZ FDQWROLR LW GHOODTXLOD#FDQWROLR LW WHO AIS PUGLIA
87
PRIMITIVO
ALADINO Puglia Igp 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 20 â&#x201A;¬ Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
6XUPDWXUD]LRQH QDWXUDOH VXOOD SLDQWD JU OW ]XFFKHUL UHVLGXL
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR õWWLVVLPR (OHJDQWH VõODWD ROIDWWLYD GL PHQWD SHSH YHUGH PDOOR GL QRFH FLOLHJLD VRWWR VSLULWR H EXUUR ,Q ERFFD Ã&#x192; GROFH YHOOXWDWR GDO WDQQLQR GHFLVR SHUVLVWHQWH 1HO õQDOH DIõRUDQR WRQL GL FLOLHJLD FDFDR H PHQ WROR
0ILL(U1A S5L Titolare: 'DULR &DYDOOR Enologo: 0DUFR &DYDOOR Referente: 0DUFR &DYDOOR /DUJR &KLHVD 6WDE YLD 7HPHQLGH /L]]DQR 7$
ZZZ PLOOHXQD FRP LQIR#PLOOHXQD LW 7HO AIS PUGLIA
89
PRIMITIVO
LINFAROSSA Puglia Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 18 â&#x201A;¬ VSDOOLHUD EDVVD
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$SSDVVLPHQWR LQ YLJQD SHU JJ 9LQLõFD]LRQH LQ DFFLDLR LQR[ D EDVVD WHPSH UDWXUD Â&#x2039;& GRSR XQD FULR PDFHUD]LRQH D Â&#x2039;& SHU JLRUQL FKH SURVHJXH SHU JJ D Â&#x2039;& $IõQDPHQWR LQ ERWWLJOLD SHU PHVL
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR OXFHQWH GL JUDQGH FRQFHQ WUD]LRQH )UHVFKH HIIXVLRQL ROIDWWLYH GL PLU WLOOR PRUD GL URYR JUDõWH SUXJQD H WDEDFFR VX VIRQGR DSSHQD HUEDFHR %HOOD DYYROJHQ]D DO SDODWR FRQ WDQQLQR DQFRUD LQ HYROX]LRQH 'ROFH]]D EHQ FDOLEUDWD H FRUULVSRQGHQ]D FRQ OoROIDWWR
&A17I1A 0US(2 AL%(A S5L Titolare: 5HQ]LQL +ROGLQJ Enologo: &ODXGLR 6LVWR 9LD 'XH 0DFHOOL $OEHUREHOOR %$ ZZZ DOEHDYLQL FRP DOEHD#DOEHDYLQL FRP WHO 080 4323548 ID[
AIS PUGLIA
91
PRIMITIVO
CARMERUM Tarantino Igt 2015
Uvaggio Alcol
3ULPLWLYR YRO
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
0DFHUD]LRQH D WHPSHUDWXUD Â&#x2039;& GD JLRUQL SHU RWWHQHUH XQD JUDQGH VWUXWWXUD XQ RWWLPR HTXLOLEULR IUD DQWRFLDQL H WDQQLQL H XQ QRWHYROH UHVLGXR ]XFFKHULQR
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR OXPLQRVR H GL EHOOD FRQFHQ WUD]LRQH $IIUHVFR ROIDWWLYR IDWWR GL PHORJUD QR DUDQFLD VDQJXLQHOOD VXVLQD H FHQQR öRUH DOH *XVWR DPDELOH IUHVFKH]]D SURQXQFLDWD H WDQQLQR DSSHQD LUUXHQWH 0HGLD SHUVLVWHQ]D
CARDONE VINI CLASSICI S.R.L. 5HIHUHQWH 0DULDQQD &DUGRQH 9LD 0DUWLUL GHOOD /LEHUW» /RFRURWRQGR %$ ZZZ FDUGRQHYLQL LW LQIR#FDUGRQHYLQL FRP WHO 080 4312561 ID[
92
PRIMITIVO
CHICCA Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2014
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 13 â&#x201A;¬ alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
YLQLõFD]LRQH FRQ PDFHUD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD GL PD[ Â&#x2039;& ,O FLFOR GL IHUPHQWD]LR QH VL DUUHVWD VSRQWDQHDPHQWH D FLUFD JUDGL DOFROLFL $IõQDPHQWR LQ ERWWL GD KO SHU DOPH QR PHVL
Degustazione
5XELQR OXPLQRVR FKH VSULJLRQD HIöXYL GL VX VLQD SUXJQD VRWWR VSLULWR H WDEDFFR *XVWR DGHJXDWDPHQWH GROFH EHQ FDOLEUDWR 3LDFHYROH ULVSRQGHQ]D 7DQQLQR OHYLJDWR
VARVAGLIONE VIGNE & VINI SRL 3UHVLGHQWH &RVLPR 9DUYDJOLRQH Enologo: &RVLPR 9DUYDJOLRQH Referente: %DUEL (UQHVWR & GD 6DQWD /XFLD /HSRUDQR 7D
ZZZ YLJQHHYLQL HX LQIR#YLJQHHYLQL LW WHO AIS PUGLIA
93
PRIMITIVO
DICIOTTO Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2013
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH Degustazione
3ULPLWLYR YRO 13â&#x201A;¬ alberello 5DFFROWD PDQXDOH WHU]D GHFDGH GL VHWWHPEUH *UDQDWR OXPLQRVR H WUDVSDUHQWH &RUUHGR RO IDWWLYR GL SUXJQD VRWWR VSLULWR WDEDFFR H FD VWDJQD %RFFD GROFH VXDGHQWH URWRQGD LQ EXRQD FRUULVSRQGHQ]D FRQ TXDQWR SHUFHSLWR DOOoROIDWWR
&200(1'$ 0$*,675$/( 62& &216 $*5 '(/ 6$/(172 Titolare: 6RF &RQV $JU D U O Referente: %RYR 5RVD /LQD & GD &RUHJJLD VQ 0DUXJJLR 7$ ZZZ FRPPHQGDPDJLVWUDOH FRP FRPPHQGD PDJLVWUDOH#JPDLO FRP WHO ID[ 94
PRIMITIVO
DIVA 18 Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto Degustazione
3ULPLWLYR YRO b Alberello 5RVVR UXELQR GHFLVH QRWH GL IUXWWL GL ERVFR FRQIHWWXUD H SUXJQD *XVWR DPDELOH DFFRPSD JQDWD GD XQD WDQQLFLW» FKH EHQ ELODQFLDQR OD õQH GROFH]]D
&A172LI2 0A1'U5IA S & A 3URSULHW» )UDQFHVFR 'HOOH *URWWDJOLH Enologo: 'HOOo$TXLOD 6DOYDWRUH %HQHGHWWR /RUXVVR Referente: 'HOOo$TXLOD 6DOYDWRUH 9LD SHU /HFFH .P 0DQGXULD 7$ ZZZ FDQWROLR LW GHOODTXLOD#FDQWROLR LW WHO AIS PUGLIA
95
PRIMITIVO
GENIUS Salento Igt 2006
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO b Alberello di 90 anni
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
3ULPLWLYR GROFH QDWXUDOH SURGRWWR GD VROD XYD SDVVD $SSDVVLPHQWR VXOOD SLDQWD JU OW ]XFFKHUL UHVLGXL
Degustazione
*UDQDWR SURIRQGR LPSHQHWUDELOH (OHJDQWH ERX TXHW PRGHOODWR GD FLOLHJLD FRQFHQWUDWD SUXJQD FXRLR WDEDFFR WHUUD FLRFFRODWR LQFKLRVWUR FKL QD H UDEDUEDUR 6RUVR RSXOHQWR FRQFHQWUDWR GDOOD VWRIID OXQJD HG HTXLOLEUDWD 'ROFH]]D DGH JXDWD FRQ SUH]LRVD YHQD WDQQLFD H LUUHVLVWLELOL ULFKLDPL GL IUXWWD PDWXUD H FLRFFRODWR QHO õQDOH
0,//(81$ 65/ Titolare: 'DULR &DYDOOR Enologo: 0DUFR &DYDOOR Referente: 0DUFR &DYDOOR /DUJR &KLHVD 6WDE YLD 7HPHQLGH /L]]DQR 7$
ZZZ PLOOHXQD FRP LQIR#PLOOHXQD LW 7HO 96
PRIMITIVO
INNO DI GIOIA Puglia Igp 2014
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 16 â&#x201A;¬ $OEHUHOOR SXJOLHVH
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
5DFFROWD WDUGLYD FRQ VXUPDWXUD]LRQH GHOOH XYH VX SLDQWD 9LQLõFD]LRQH LQ URVVR FRQ QD WXUDOH FRQVHUYD]LRQH GHO UHVLGXR ]XFFKHULQR $IõQDPHQWR LQ DFFLDLR
Degustazione
'DO FRORUH URVVR UXELQR H VIXPDWXUH YHUVR LO JUD QDWR ,QWHQVH QRWH GL FLOLHJLD VRWWR VSLULWR HG DO OXQJR GL FRQIHWWXUD GL SUXJQD 6SH]LH D ULFRUGR GL OLTXLUL]LD *XVWR FRQ ULWRUQL GL VHQVD]LRQL ROIDW WLYH H VDSLGLW» SHUFHWWLELOH $VWULQJHQ]D WDQQLFD LQ HYROX]LRQH FRQ DFFHQQL GL GROFH]]D QRQ VWUD ULSDQWH
GIA0P(75U==I 9I1I Titolare: *LDPSHWUX]]L 'DYLGH 0LFKHOH Via Laterza, 56 6DQWHUDPR ,Q &ROOH %D ZZZ ROLRJLDPSHWUX]]L LW LPXUJLDQL#JPDLO FRP WHO AIS PUGLIA
97
PRIMITIVO
KRIKOâ&#x20AC;&#x2122; Salento Igp 2013
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
Degustazione
3ULPLWLYR YRO 16 â&#x201A;¬ alberello /oXYD UDFFROWD LQ FDVVHWWH GD NJ VL SRUWD QHO pIUXWWDLRq GRYH VL FRQWUROOD OD WHPSHUDWXUD H OoXPLGLW» SHU IDYRULUH OD SHUGLWD GL DFTXD GDJOL DFLQL 'RSR FLUFD JJ VL HVHJXH OD GLUDVSDWX UD GHOOoXYD H VL LQL]LD OD IHUPHQWD]LRQH LQ VLORV GL DFFLDLR LQR[ /D IHUPHQWD]LRQH GXUD FLUFD JLRUQL D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD D Â&#x2039;& GXUDQWH LO TXDOH VL HVHJXRQR IROODWXUH JLRUQD OLHUH H GHOHVWDJH SHU HVWUDUUH DO PHJOLR FRORUH WDQQLQL H DURPL GDOOH EXFFH /D IHUPHQWD]LRQH WHUPLQD SULPD GL FRQVXPDUH LQWHUDPHQWH JOL ]XFFKHUL $O WHUPLQH GHOOD IHUPHQWD]LRQH VL PDQWLHQH LO YLQR SHU DOWUL JLRUQL 6HJXH SRL OD VYLQDWXUD FRQ SUHVVD VRIõFH 5RVVR UXELQR FRQ ULöHVVL JUDQDWR &RUUHGR RO IDWWLYR GL PDUPHOODWD GL SUXJQD WHUUD H OHJQR EDJQDWR *XVWR GROFH OHYLJDWR FRQ WDQQLQL EHQ VPXVVDWL H ULWRUQL GL SUXJQD LQWHQVL H JUDGH YROL &$17,1( 3$2/2 /(2 65/ 3URSULHW» Paolo Leo Enologo: 1LFROD /HR s *DEULHOH %XFFROLHUR 9LD 7XWXUDQR 6DQ 'RQDFL %5
ZZZ SDROROHR LW LQIR#SDROROHR LW WHO ID[
98
PRIMITIVO
LO APU Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2014
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO b Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
3LJLDWXUD VRIõFH IHUPHQWD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD H PDFHUD]LRQH VXOOH EXFFH $IõQD PHQWR PHVL LQ EDUULTXH
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR õWWR H FRQVLVWHQWH 7UDVFLQDQWH YLQRVLW» GL SUXJQD PRUD GL URYR H FLOLHJLD *XVWR DGHJXDWDPHQWH GROFH LQ EXRQ HTXLOLEULR DQFKH JUD]LH D WDQQLQL EHQ LQWHJUDWL 'HOL]LRVL ULFKLDPL IUXWWDWL LQ FKLXVXUD
A17I&A 0ASS(5IA -25&+( 'I GIA1)5('A ' GIA1)5('A ( 3URSULHW» *LDQIUHGD ' *LDQIUHGD ( Enologo: (PDQXHOD *LDQIUHGD Referente: *LRUJLD 7DQXFFL & GD -RUNH VQ 7RUULFHOOD 7D
ZZZ MRUNH LW MRUNHZLQHV#MRUNH LW 7HO AIS PUGLIA
99
PRIMITIVO
MADRIGALE Primitivo di Manduria Dolce Naturale Dogc 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO b Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
,Q URVVR FRQ WHUPR FRQGL]LRQDPHQWR GHO SURFHV VR IHUPHQWDWLYR $IõQDPHQWR LQ ERWWLJOLD
Degustazione
5RVVR JUDQDWR OXFHQWH 3UXJQD WDEDFFR OLTXLUL ]LD VSH]LH GROFL H FDUERQH YHJHWDOH SVL LPSRQ JRQR DOOoROIDWWR *XVWR DEERFFDWR LQ EXRQ HTXL OLEULR IUD JXVWRVL ULWRUQL IUXWWDWL 3HUVLVWHQ]D GL EXRQ OLYHOOR
P52'U7725I 9I1I 0A1'U5IA S&A 3URSULHW» 3UHV )XOYLR )LOR 6FKLDYRQL Enologo: Leonardo Pinto Referente: $QQD *HQQDUL YLD )DELR 0DVVLPR 0DQGXULD 7D
ZZZ FSYLQL FRP LQIR#FSYLQL FRP 7HO Fax AIS PUGLIA
101
PRIMITIVO
MESSAPO Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2014
Uvaggio Alcol
3ULPLWLYR YRO
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
9LQLõFD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD $Iõ QDPHQWR LQ DFFLDLR SHU PHVL
Degustazione
5RVVR UXELQR FRQ ULöHVVL JUDQDWR $UDQFLD VDQJXLQHOOD PDOOR GL QRFH H SUXJQD SULPHJ JLDQR DO QDVR $O JXVWR GROFH]]D FRQWHQXWD H ULFRUGL DJUXPDWL GL PHGLD SHUVLVWHQ]D
$= $*5 3/,1,$1$ 62& &223 Enologo: 0DVVLPR 7ULSDOGL Referente: *LRYDQQL 'LQRL &LUFRQYDOOD]LRQH 7DUDQWR /HFFH 0DQGXULD 7D ZZZ FDQWLQHSOLQLDQD LW FRRSSOLQLDQD#OLEHUR LW WHO 102
PRIMITIVO
MEZZALUNA Gioia del Colle Doc
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 20 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD D FRUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
)HUPHQWD]LRQH D WHPSHUDWXUD LQIHULRUH D Â&#x2039;& $IõQDPHQWR SHU PHVL LQ DFFLDLR H PHVL LQ WRQQHDX[ GL URYHUH IUDQFHVH GL WHU]R SDVVDJJLR
Degustazione
*UDQDWR SURIRQGR H OXPLQRVR 1DVR LQHEULDQ WH FKH VSD]LD GDL ULFRQRVFLPHQWL GL FLOLHJLD VRWWR VSLULWR PDU]DSDQH H FLRFFRODWR DL VHQ WRUL GL XYD VXOWDQLQD YDQLJOLD WDEDFFR FKLRGL GL JDURIDQR H QRFH PRVFDWD $VVDJJLR VRQ WXRVR GL DGHJXDWD GROFH]]D VXSSRUWDWR GD WDQQLQL GL JUDQGH TXDOLW» 1RWH GL FLRFFRODWR ULDIõRUDQR QHO OXQJR õQDOH
A= AG5 &A11I72 Titolare: )DP &DQQLWR Enologo: )UDQFHVFR &DQQLWR Referente: &DQQLWR 0DULND F GD 3DUFR %L]]DUUR 61& *UXPR $SSXOD %$ ZZZ DJULFRODFDQQLWR LW LQIR#DJULFRODFDQQLWR LW WHO 080 623529 AIS PUGLIA
103
PRIMITIVO
MONTE DEI COCCI Salento Igp 2013
Uvaggio Alcol Costo
3ULPLWLYR YRO 15 â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
'RSR XQD VRIõFH PDFHUD]LRQH H VXFFHVVLYD IHUPHQWD]LRQH LQ WLQL WURQFR FRQLFL LQ URYH UH IUDQFHVH VHJXH XQD PDWXUD]LRQH LQ ERWWL LQ URYHUH IUDQFHVH SHU PHVL ,O SURFHVVR VL FRPSOHWD FRQ DIõQDPHQWR LQ ERWWLJOLD GL PHVL
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR FRQ ULöHVVL UXELQR /XPLQRVR $O QDVR VL GLVWLQJXRQR QRWH GL FLOLHJLD PRUD GL JHOVR H YLROD *XVWR DEERFFDWR DQFRUD LQ HYR OX]LRQH SHU YLYLGD IUHVFKH]]D 7DQQLQR DSSHQD DVWULQJHQWH
7(1U7( GI52LA02 3UHVLGHQWH 3DOPLVDQR 0DULD $QWRQLHWWD Enologo: Mario Ercolino Referente: $OHVVDQGUR &DOLD 9LD 1RFL 0DUWLQD )UDQFD 7D
ZZZ WHQXWHJLURODPR LW LQIR#WHQXWHJLURODPR LW WHO 080 4402142 ID[ 0804401014 AIS PUGLIA
105
PRIMITIVO
MONTEMANCO Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2014
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 9โ ฌ Alberello
7HFQLFD YLQLรณFD]LRQH
YHQGHPPLD D PDQR LQ FDVVHWWD GRSR XQ DS SDVVLPHQWR GHOOoXYD VXOOD SLDQWD H IHUPHQ WD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD D ย F FRQ OLHYLWL LQGLJHQL VHOH]LRQDWL $IรตQDPHQWR PHVL LQ ERWWH JUDQGH GL UR YHUH IUDQFHVH SRL LQ DFFLDLR
Degustazione
5RVVR UXELQR GDL ULรถHVVL SXUSXUHL ,QFLSLW VDOPDVWUR SRL WRQL GL FDVWDJQD FLRFFRODWR H FLOLHJLD VRWWR VSLULWR *XVWR DEERFFDWR VXS SRUWDWR GD EHOOD YHQD WDQQLFD FRHUHQWH H GL PHGLD SHUVLVWHQ]D
&$17,1$ ( 2/(,),&,2 62&,$/( ', /,==$12 / 58**,(5, 62& &223 $*5 3UHVLGHQWH 5LWD 0DFULSร Enologo: Angelo Pinto Referente: Angelo Pinto &RUVR (XURSD /L]]DQR 7$ ZZZ FDQWLQHOL]]DQR LW VHJUHWHULD#FDQWLQHOL]]DQR LW WHO 099 9552013 FHOO 329 1005946 106
PRIMITIVO
NEKTARE Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 12,80 â&#x201A;¬ Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
9HQGHPPLD WDUGLYD FRQ DSSDVVLPHQWR LQ SLDQWD 9LQLõFD]LRQH H DIõQDPHQWR LQ DFFLDLR
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR GL IRUPLGDELOH FRQFHQWUD]LR QH %HOOD FDUUHOODWD ROIDWWLYD JXLGDWD GD VHQ WRUL GL PRUD GL URYR SUXJQD FKLQD URVPDULQR FKLRGL GL JDURIDQR FDIIÃ&#x192; H WDEDFFR 6RUVR GL VSHVVRUH SURIRQGR H YHOOXWDWR VRVWHQXWR GD WDQQLQL GL JUDQGH FDUDWWHUH 'ROFH]]D GHOL]LR VD LPSUH]LRVLWD GD OXQJKL ULFKLDPL IUXWWDWL
&A17I1( S2L2P(572 S5L 3URSULHW» )DPLJOLD 6RORSHUWR Enologo: 0DVVLPR 7ULSDOGL Referente (UQHVWRV 6RORSHUWR 66 7HU 0DQGXULD 7$ ZZZ VRORSHUWR LW VRORSHUWR#VRORSHUWR LW WHO ID[ AIS PUGLIA
107
PRIMITIVO
NOBILITO Salento Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo
3ULPLWLYR YRO 10 â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$SSDVVLPHQWR GHO JUDSSROR VXO FHSSR FRQ YHQGHPPLD WDUGLYD H EORFFR GL IHUPHQWD]LRQH D WHPSHUDWXUH FRQWUROODWH
Degustazione
/XPLQRVR SXUSXUHR 3URSRVWD ROIDWWLYD GL FDU ERQH YHJHWDOH VXVLQD SUXJQD HG HUEH PHGL WHUUDQHH ,PSDWWR JXVWR ROIDWWLYR GHOLFDWR LQ GLVFUHWR HTXLOLEULR IUD ULWRUQL IUXWWDWL
*,$, 65/6 62&,2 81,&2 3UHVLGHQWH Tiziana Lenti Referente: Daniele Marinelli & VR 8PEHUWR &DURVLQR 7$ JLDLVUO#OLEHUR LW WHO 099 5923411 FHOO 320 2843045
108
PRIMITIVO
PASSITO Salento Igp 2014
Uvaggio Alcol
3ULPLWLYR YRO
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
$SSDVVLPHQWR VX SLDQWD H LQYHFFKLDPHQWR SHU PHVL LQ ERWWH
Degustazione
5RVVR UXELQR GDL ULöHVVL JUDQDWR ,QYLWDQWL HIIX VLRQL GL FLOLHJLD VRWWR VSLULWR FRQIHWWR FLRFFRODWR DOOD PHQWD GL YDQLJOLD FDIIÃ&#x192; FKLRGL GL JDURIDQR H SDVWLFFHULD *XVWR VRQWXRVR YHOOXWDWR FRQ GRO FH]]D HTXLOLEUDWD )LQDOH EDOVDPLFR FRQ ULFRUGL GL FRQIHWWR
9I1I&2LA I0P(5A725( 3URSULHW» 9LQFHQ]R /DWRUUH 6RQLD ,PSHUDWRUH Enologo: 7RPPDVR 3LQWR Referente: Vincenzo Latorre 9LD 0DUFRQL $GHOõD %$
ZZZ FDQWLQHLPSHUDWRUH FRP LQIR#FDQWLQHLPSHUDWRUH FRP 7HO ID[ AIS PUGLIA
109
PRIMITIVO
PASSU LENTU Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO b Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
9HQGHPPLD WDUGLYD FRQ DSSDVVLPHQWR LQ SLDQWD 9LQLõFD]LRQH H DIõQDPHQWR LQ DFFLDLR
Degustazione
3XUSXUHR õWWLVVLPR H OXPLQRVR (OHJLD ROIDW WLYD FRPSRVWD GD PRUD GL URYR FDUFDGÃ&#x192; QH VSROD JHUPDQLFD OLTXLUL]LD H WDEDFFR FRHVL LQ DWPRVIHUD EDOVDPLFD %RFFD LPSRUWDQWH YR OXPLQRVD SHUVLVWHQWH LQWDUVLDWD GD WDQQLQR EHO OLYHOOR GROFH]]D EHQ LQWHJUDWD
&$17,1( 62/23(572 65/ 3URSULHW» )DPLJOLD 6RORSHUWR Enologo: 0DVVLPR 7ULSDOGL Referente (UQHVWRV 6RORSHUWR 66 7HU 0DQGXULD 7$ ZZZ VRORSHUWR LW VRORSHUWR#VRORSHUWR LW WHO ID[ 110
PRIMITIVO
PRIMITIVO DI MANDURIA Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 23 â&#x201A;¬ Alberello di 60 anni
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
(SRFD GL YHQGHPPLD LQL]LR VHWWHPEUH (o RW WHQXWR GD XQ OXQJR DSSDVVLPHQWR GL XYH VHOH]LRQDWH YLQLõFDWH D LQL]LR RWWREUH /oDSSDV VLPHQWR LQ IUXWWDLR GHXPLGLõFDWR H YHQ WLODWR SHUPHWWH OD GLVLGUDWD]LRQH GHJOL DFLQL H LO WUDVIHULPHQWR DO YLQR GL IRUWL QRWH GL IUXWWR URVVR PDWXUR $IõQDPHQWR PHVL in acciaio
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR GL JUDQGH VSHVVRUH OXPLQR VR 1DVR LQHEULDQWH FRQ IRODWH GL XYD SDVVD PDUURQ JODFÃ&#x201E; DOORUR FKLRGL JDURIDQR FRQIHW WXUD GL SUXJQD õFR VHFFR H WDEDFFR $VVDJ JLR RSXOHQWR GL VWRIID YHOOXWDWD GROFH PD EHQ FRQWUDVWDWR SUH]LRVD WUDPD WDQQLFD H OXQJD VFLD GL IUXWWD OLTXLUL]LD H VSH]LH LQ FKLXVXUD
A= AG5 GIUS(PP( A77A1ASI2 3URSULHW» *LXVHSSH $WWDQDVLR Enologo: %UXQR *DURIDQR Referente: $OHVVDQGUR $WWDQDVLR 9LD SHU 2ULD 0DQGXULD 7$5$172 ZZZ SULPLWLYR DWWDQDVLR FRP LQIR#SULPLWLYR DWWDQDVLR FRP WHO FHOO AIS PUGLIA
111
PRIMITIVO
PRIMITIVO DOLCE Tarantino Igt 2015
Uvaggio 3ULPLWLYR Alcol YRO Costo b Tecnica Impianto JX\RW 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH (SRFD GL YHQGHPPLD WDUGLYD SULPD GHFDGH
GL RWWREUH 5DFFROWD PDQXDOH $IõQDPHQWR PHVL LQ ERWWL GL URYHUH IUDQFHVH DFFLDLR
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR õWWR H OXPLQRVR $O QDVR VL IDQQR VWUDGD VHQWRUL GL PRUD GL URYR õRURQH IUHVFR H VSH]LH GROFL 6RUVR JLXVWDPHQWH GRO FH IUHVFR VODQFLDWR GD EHOOD QRWD WDQQLFD IUD FRSLRVL ULFRUGL GL DPDUHQD
0$66(5,$ /8'29,&2 3URSULHW» *LDQJLXVHSSH /XGRYLFR Enologo: Marco Ludovico Referente: Marco Ludovico 6 6 .P 0RWWROD 7$ ZZZ PDVVHULDOXGRYLFR LW LQIR#PDVVHULDOXGRYLFR LW WHO 112
PRIMITIVO
PRIMO AMORE Primitivo di Manduria Dolce naturale Docg 2008
Uvaggio Alcol Costo Tecnica Impianto
3ULPLWLYR GL 0DQGXULD YRO 10 â&#x201A;¬ DOEHUHOOR VFLROWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
(SRFD GL YHQGHPPLD XOWLPD GHFDGH GL VHWWHP EUH 7LSRORJLD GL UDFFROWD PDQXDOH ,QYHFFKLD PHQWR DQQR LQ ERWWL JUDQGL GL VODYRQLD
Degustazione
*UDQDWR FRQFHQWUDWR H FRQVLVWHQWH 1DVR GL PDUPHOODWD GL SUXJQH FDVWDJQD OLTXLUL]LD WDEDFFR H õFR VHFFR VX IRQGR GHOLFDWDPHQWH VSH]LDWR %RFFD GL FDUDWWHUH YROXPLQRVD FRU ULVSRQGHQWH %HOOD YHQD WDQQLFD 6FLD õQDOH GL FDIIÃ&#x192; H VSH]LH GROFL
)(LLI1( S2& AG5 A5L 3URSULHW» 0DULDQQD $]]XUUD *UHFR Enologo: &RVLPR 6SLQD Referente: *UHJRULR 3HUUXFFL 6 & 6 6WDVL 3ULPR 0DQGXULD 7$ ZZZ DJULFRODIHOOLQH LW LQIR#DJULFRODIHOOLQH LW WHO ID[ AIS PUGLIA
113
PRIMITIVO
SUAVIS Primitivo Di Manduria Dolce Naturale Docg 2014
Uvaggio Alcol 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
Degustazione
3ULPLWLYR 9RO 9LJQHWL FKH VXSHUDQR L DQQL GL HW» OH XYD VHOH]LRQDWH H VFHOWH LQ FDPSR OD YLQLõFD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD VRQR OH SUHPHVVH SHU OoRWWHQLPHQWR GL TXHVWR SUHJHYROH YLQR 5XELQR FRQ FHQQL JUDQDWR 1RWH ROIDWWLYH GL SUXJQD H WDEDFFR DO SULPR DFFKLWR VHJXRQR VHQWRUL HUEDFHL $OOoDVVDJJLR GROFH]]D DSSHQD DFFHQQDWD H WDQQLQR GL EHOOD SUHVHQ]D )LQDOH FRUULVSRQGHQWH GL PHGLD SHUVLVWHQ]D &HQQR DPDURJQROR QHO õQDOH
A= AG5 PLI1IA1A S2& &22P Enologo: 0DVVLPR 7ULSDOGL Referente: *LRYDQQL 'LQRL &LUFRQYDOOD]LRQH 7DUDQWR /HFFH 0DQGXULD 7D ZZZ FDQWLQHSOLQLDQD LW FRRSSOLQLDQD#OLEHUR LW WHO AIS PUGLIA
115
PRIMITIVO
TOCY Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR YRO 12 â&#x201A;¬ Alberello
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
(SRFD GL UDFFROWD 7HU]D GHFDGH GL VHWWHPEUH (W» PHGLD YLJQHWR DQQL FLUFD 9LQLõFD]LRQH H DIõ QDPHQWR LQ DFFLDLR
Degustazione
5XELQR FRQ LQWDUVLR JUDQDWR 8Q HVRUGLR HWHUHR H GL WRVWDWXUD DSUH OD YLD D WRQL GL SUXJQD H PHOD $VVDJJLR GROFH H URWRQGR FRQ GHQVLW» GL IUXWWR HG HFKL GL SUXJQD WDQQLQR OHYLJDWR
PI552 9A521( S2&I(7 AG5I&2LA S 5 L PIRRO VA V RONE società agricola s.r.l.
3URSULHW» 3LUUR 9DURQH 6RFLHW» $JULFROD V U O Enologo: &RVLPR 6SLQD Referente: Pietro Ribezzo 9LD 6HQDWRUH /DFDLWD 0DQGXULD 7$
ZZZ SLUURYDURQH HX LQIR#SLUURYDURQH FRP &HOO )D[ 099 2209939 AIS PUGLIA
117
Spumanti dolci
SPUMANTI DOLCI
VALLE VIGNA Valle dâ&#x20AC;&#x2122;Itria Igp 2015 SPUM
Uvaggio Alcol Costo
ANTI
DOLC
I
2016
Minutolo YRO Q G
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
5LIHUPHQWD]LRQH D Â&#x2039;& LQ DXWRFODYH PHWRGR FKDUPDW FRUWR
Degustazione
3DJOLHULQR LQWHQVR H OXPLQRVR FRQ FHQQL GRUD WL H IHVWRVR SHUODJH 1RWH ROIDWWLYH GL UHVLQD PLHOH PHOD PLPRVD H DJUXPL *XVWR DPDELOH OXQJR H FRHUHQWH GL EHOOD IUHVFKH]]D H VDSL GLW» FRQ SHUVLVWHQWL ULWRUQL GL PLHOH UHVLQD H DQDQDV
S2& &22P UPAL Titolare: $QWRQLR &DUGRQH Enologo: $QJHOR 6ROHWL Referente: $QWRQLR &DUGRQH 9LD )DVDQR &LVWHUQLQR %U ZZZ XSDOFLVWHUQLQR LW XSDO FLVWHUQLQR#WLVFDOLQHW LW WHO 080 4448150 AIS PUGLIA
121
SPUMANTI DOLCI
BALDASSARRI Salento Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
1HJURDPDUR YRO 9â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/H XYH DSSHQD UDFFROWH YHQJRQR SRUWDWH LQ FDQWLQD GRYH YHQJRQR VXELWR GLUDVSDWH H SL JLDWH H PDQGDWH GLUHWWDPHQWH LQ SUHVVD VRI õFH 'RSR DOFXQL DFFHUWDPHQWL DQDOLWLFL WLSR ]XFFKHUL ULGXWWRUL HVWUDWWL DFLGLW» WRWDOH SK DFLGR WDUWDULFR PDOLFR FLWULFR VXFFLQLFR VL SURFHGH DOOD VXD ODYRUD]LRQH FRQ XQD OHJJHUD FKLDULõFD]LRQH VWDWLFD GDWD GHOOo DEEDVVDPHQ WR GHOOD WHPSHUDWXUD D Â&#x2039; F SHU XQ SHULRGR GD D PDVVLPR RUH ,O PRVWR YLHQH WUDYDVDWR SHU SXOLUOR GHOOD IHFFLD JURVVRODQD SUHFLSLWDWD DG D]LRQH GHO IUHGGR H YLHQH SRUWDWR LQ DXWR FODYH SHU OD IHUPHQWD]LRQH H SUHVD GL VSXPD LO WXWWR DG XQD WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD GL Â&#x2039; F
Degustazione
*LDOOR SDJOLHULQR FULVWDOOLQR FRQ FHQQL YHUGR OLQL H YLYDFH SHUODJH $O QDVR GHOLFDWL VHQWRUL GL SRPSHOPR JOLFLQH SHVFD ELDQFD H DJUXPL $VVDJJLR JUDGHYROH DEERFFDWR IUHVFR ELODQ FLDWR FRQ QRWH PHQWRODWH GL PHOD YHUGH H DJUXPL QHO õQDOH 7(187$ 0$5$12 62&,(7 $*5,&2/$ 65/ Titolare: 6DOYDWRUH 0DUDQR Enologo: *LDFRPR 3DOPLVDQR Referente: 1DWDVKD =GUDYNRYLF 9LD 3URYLQFLDOH *XDJQDQR /( ZZZ WHQXWDPDUDQR LW FRPPHUFLDOH #WHQXWDPDUDQR LW WHO ID[ FHOO 320 2361469
122
SPUMANTI DOLCI
BLUM OGNISSOLE 2016
Uvaggio Alcol Costo
Minutolo YRO 9,50â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
5LIHUPHQWD]LRQH LQ DXWRFODYH FRQ SUHVVLRQH di 2,5 bar
Degustazione
3DJOLHULQR DFFHVR GL OXFL YHUGROLQH H YLYDFH SHUODJH $O QDVR XQ FHQQR VDOPDVWUR LQL]LDOH SUHFHGH QRWH DJUXPDWH H XQoLGHD GL öRUHDOH 3DODWR GL EHOOD GROFH]]D FRQWUDVWDWR GD JLX VWD IUHVFKH]]D ULFKLDPL DJUXPDWL H GL HUEH DURPDWLFKH QHO õQDOH
OGNISSOLE Titolare: )DP &DSDOGR Referente: 0DWWHR 6DQWRLHPPD &RQWUDGD 3DSDFDQLHOOR VQ 6DYD 7$ ZZZ RJQLVVROH LW LQIR#RJQLVVROH LW WHO 0825 986686 ID[ 0825 986628 AIS PUGLIA
123
SPUMANTI DOLCI
BOLLICINE CHERÃ&#x152; Salento Rosè Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
1HJURDPDUR YRO 12 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
9LQLõFD]LRQH FRQ PDFHUD]LRQH VXOOH EXFFH SHU DOFXQH RUH HG XQD SUHVVDWXUD VRIõFH GD FXL VL SUHQGH VROR LO õRUH XWLOL]]DWR SHU OD ODYRUD]LR QH LQ DXWRFODYH
Degustazione
5RVD WHQXH GL OXFH FULVWDOOLQD H GHOLFDWR SHU ODJH *UDGHYROH RIIHUWD ROIDWWLYD GL DPDUHQD SRPSHOPR URVD H IUXWWD VHFFD $OOoDVVDJJLR Ã&#x192; DEERFFDWR õQH GL EXRQD IUHVFKH]]D &KLXVX UD FRHUHQWH FRQ FHQQR DPDURJQROR
9I1I &2PPI 'I &2PPI A1721I2 0I&+(L( Enologo: $QWRQLR 0LFKHOH &RSSL Referente: 'RQL &RSSL 9LD 6 S 7XUL *LRLD 'HO &ROOH 6 Q 7XUL %D ZZZ YLQLFRSSL LW LQIR#YLQLFRSSL LW WHO 080 8915049 ID[ 080 8916912 AIS PUGLIA
125
SPUMANTI DOLCI
FONDOVICO Puglia Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
*UHFR 0DOYDVLD %LDQFR Go$OHVVDQR 0RVFDWR YRO 12 â&#x201A;¬ *X\RW
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/H XYH YHQJRQR UDFFROWH D PDQR H SUHVVDWH GLUHWWDPHQWH HYLWDQGR OD SLJLDWXUD 6HJXH OD GHFDQWD]LRQH VWDWLFD D IUHGGR H OD IHUPHQWD ]LRQH D Â&#x2039;& SHU FLUFD GXH VHWWLPDQH 0HWRGR FKDUPDW LQ DXWRFODYH FRQ WHPSHUDWXUH FRQ WUROODWH FKH SHUPHWWRQR XQD OHQWD H FRVWDQWH IHUPHQWD]LRQH
Degustazione
6IDYLOODQWH JLDOOR SDJOLHULQR FRQ SHUODJH GL EXRQD SHUVLVWHQ]D H õQH]]D 2OIDWWR öRUHDOH GL EHUJDPRWWR SHUD H ULWRUQL DJUXPDWL $O JX VWR Ã&#x192; GL LQWHUHVVDQWH VWUXWWXUD FRQ SHUFH]LRQL GL OLWFKL H õRUL GL FDPSR 0HGLD SHUVLVWHQ]D
&2//, '(//$ 085*,$ 66$ Titolare: )UDQFHVFR 9HQWULFHOOL Enologo: $QQD &LFLULHOOL Referente: 6DYHULR 3HSH & GD =LQJDULHOOR *UDYLQD LQ 3XJOLD %D ZZZ FROOLGHOODPXUJLD LW LQIR#FROOLGHOODPXUJLD LW WHO ID[ 126
SPUMANTI DOLCI
GALETTO VSQ rosè 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
Aglianico YRO 13 â&#x201A;¬ *X\RW
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/H XYH YHQJRQR UDFFROWH D PDQR H SUHVVDWH GLUHWWDPHQWH HYLWDQGR OD SLJLDWXUD 6HJXH OD GHFDQWD]LRQH VWDWLFD D IUHGGR H OD IHUPHQWD ]LRQH D Â&#x2039; & SHU FLUFD GXH VHWWLPDQH 0HWRGR FKDUPDW LQ DXWRFODYH FRQ WHPSHUDWXUH FRQ WUROODWH FKH SHUPHWWRQR XQD OHQWD H FRVWDQWH IHUPHQWD]LRQH
Degustazione
/XPLQRVR GDOOH WRQDOLW» SHWDOR GL URVD FRQ SHUODJH GL PHGLD SHUVLVWHQ]D $OOoROIDWWR ULSRU WD LQ OXFH L SURIXPL GL PHORJUDQR H ULEHV 1RWH GL HUEH GL FDPSR 5LQIUHVFDQWH DO JXVWR FRQ DFFHQQL DOOD IUDJROD H QRWH VDSLGH 3HUVLVWHQ ]D PLVXUDWD
&2LLI '(LLA 0U5GIA SSA Titolare: )UDQFHVFR 9HQWULFHOOL Enologo: $QQD &LFLULHOOL Referente: 6DYHULR 3HSH & GD =LQJDULHOOR *UDYLQD LQ 3XJOLD %D ZZZ FROOLGHOODPXUJLD LW LQIR#FROOLGHOODPXUJLD LW WHO ID[ AIS PUGLIA
127
SPUMANTI DOLCI
NOI DUE Puglia Igp 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH Degustazione
Minutolo YRO 10 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR &KDUPDW OXQJR *LDOOR SDJOLHULQR FRQ OXPLQRVL FHQQL YHUGROLQL H DOOHJUR SHUODJH 1RWH ROIDWWLYH GL FLSULD DJUX PL H XQ WRFFR GL PHOD H SHVFD ELDQFD *XVWR DEERFFDWR FRQ SXQJHQ]D VEDUD]]LQD H QLWLGD IUHVFKH]]D VFLD õQDOH FLWULQD
7(187$ 9,*/,21( Titolare: *LRYDQQL =XOOR Enologo: 7RPPDVR 3LQWR Referente: 6DYHULR &RODFLFFR 63 .0 ZZZ WHQXWDYLJOLRQH LW LQIR#WHQXWDYLJOLRQH LW WHO ID[ 080 2123661 128
SPUMANTI DOLCI
ROSA ROSE ROSEâ&#x20AC;&#x2122; Puglia Igt 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
1HJURDPDUR YRO 8,50 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD FRQ SRWDWXUD D FRUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
,O SLJLDWR VL UDIIUHGGD D Â&#x2039; & H VL PDQGD LQ SUHVVD SQHXPDWLFD GRYH SHUPDQH SHU RUH 6L SURFHGH TXLQGL DOOD SLJLDWXUD H DOOD SXOL]LD GHO PRVWR WUDPLWH XQD GHFDQWD]LRQH VWDWLFD FKH GXUD RUH /D IHUPHQWD]LRQH DOFROLFD GXUD JLRUQL D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD GL Â&#x2039; & $ õQH IHUPHQWD]LRQH VL HIIHWWXD OD TXDVL LPPHGLDWD õOWUD]LRQH
Degustazione
5RVD WHQXH VFLQWLOODQWH FRQ ULFFR SHUODJH $O QDVR QRWH LRGDWH LQ DSHUWXUD LQFDO]DWH GD VHQWRUL GL EDVLOLFR H SRPSHOPR URVD *XVWR DS SHQD GROFH ELODQFLDWR SHUIHWWDPHQWH FRHUHQ WH )LQDOH IUXWWDWR
&A17I1( PA2L2 L(2 S5L Titolare: Paolo Leo Enologo: 1LFROD /HR *DEULHOH %XFFROLHUR 9LD 7XWXUDQR 6DQ 'RQDFL %5 ZZZ SDROROHR LW LQIR#SDROROHR LW WHO fax AIS PUGLIA
129
SPUMANTI DOLCI
ROSAROSE BLANC Spumante rosato 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
1HJURDPDUR YRO 8,50 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD FRQ SRWDWXUD D FRUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
,O SLJLDWR VL UDIIUHGGD D Â&#x2039; & H VL PDQGD LQ SUHVVD SQHXPDWLFD GRYH SHUPDQH SHU RUH 6L SURFHGH TXLQGL DOOD SLJLDWXUD H DOOD SXOL]LD GHO PRVWR WUDPLWH XQD GHFDQWD]LRQH VWDWLFD FKH GXUD RUH /D IHUPHQWD]LRQH DOFROLFD GXUD JLRUQL D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD GL Â&#x2039; & $ õQH IHUPHQWD]LRQH VL HIIHWWXD OD TXDVL LPPHGLDWD õOWUD]LRQH
Degustazione
%ULOODQWH JLDOOR YHUGROLQR FRQ EDJOLRUL SDJOLHULQL H EHO SHUODJH 6HQWRUL GL FLWURQHOOD OLPH JOLFL QH H VDOYLD DOOLHWDQR OD VFHQD ROIDWWLYD $VVDJ JLR DEERFFDWR DJLOH H GL EHOOD IUHVFKH]]D FRQ SXQJHQ]D EHQ GRVDWD 3HUVLVWHQ]D GL OLYHOOR PHGLR H EXRQD FRUULVSRQGHQ]D FRQ OoROIDWWR
&A17I1( PA2L2 L(2 S5L Titolare: Paolo Leo Enologo: 1LFROD /HR *DEULHOH %XFFROLHUR 9LD 7XWXUDQR 6DQ 'RQDFL %5 ZZZ SDROROHR LW LQIR#SDROROHR LW WHO fax AIS PUGLIA
131
Vini dolci da altre uve bianche
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
PASSO DE LE VISCARDE BIANCO Salento Igp 2012
2016
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
6DXYLJQRQ PDOYDVLD ELDQFD YRO 18,50 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR ELODWHUDOH H *X\RW
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
3HULRGR GL YHQGHPPLD SULPD GHFDGH VHWWHPEUH 5DFFROWD PDQXDOH LQ FDVVHWWD FRQ DFFXUDWD VH OH]LRQH GHOOH XYH $SSDVVLPHQWR VX JUDWLFFL 7HFQLFD GL YLQLõFD]LRQH GLUDVSD SLJLDWXUD SUHV VDWXUD GHIHFD]LRQH VWDWLFD D IUHGGR IHUPHQWD ]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD LQ VHUEDWRLR GL DFFLDLR WHUPRFRQGL]LRQDWR SHU JLRUQL $IõQDPHQWR LQ SLHFHV GL URYHUH $OOLHU SHU PHVL 6WDELOL]]D]LRQH GHO SURGRWWR VWDWLFD D IUHG GR PLFURõOWUD]LRQH $IõQDPHQWR LQ ERWWLJOLD PHVL
Degustazione
*LDOOR DPEUD LQWHQVR H EULOODQWH 0DJQLõFR SDQR UDPD ROIDWWLYR FKH ULFRUGD DOELFRFFD GLVLGUDWD DUDQFLD FDQGLWD QRFFLROD WRVWDWD ]HQ]HUR H DOWUH VSH]LH GROFL %RFFD VRQWXRVD GHQVD SURIRQGD GL HTXLOLEUDWD GROFH]]D H FDOLEUDWL FRQWUDVWL /XQJD SHUVLVWHQ]D LPSURQWDWD D PHPRULH GL DJUXPL H WDEDFFR S2&I(7 AG5I&2LA 9ALL21( S S 3URSULHW» )DPLJOLD 9DOORQH Enologo: *UD]LDQD *UDVVLQL Referente: *LXVHSSH 0DOD]]LQL 9LD ;;9 OXJOLR /HFFH ZZZ DJULFROHYDOORQH LW LQIR#DJULFROHYDOORQH LW WHO 0832 308041 ID[ 0832 243108 AIS PUGLIA
135
7 77$
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
AMBRA Salento Igt 2013
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
6DXYLJQRQ EODQF YRO 12 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
UDFFROWD XYD QHOOD , GHFDGH GL DJRVWR DSSDVVL PHQWR VXL JUDWLFFL DO QDWXUDOH SHU JLRUQL LQ SRVWR YHQWLODWR DOOoRPEUD PD DO FDOGR GHO VROH GL DJRVWR OXQJD IHUPHQWD]LRQH D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD SHU XQ PHVH PDWXUD]LRQH LQ DFFLDLR LQRVVLGDELOH LQ ERWWLJOLD GRSR PHVL
Degustazione
*LDOOR DPEUDWR GL JUDQ OXFH H EHOOD FRQVLVWHQ]D )LQL QRWH VDOPDVWUH DSURQR OD VFHQD ROIDWWLYD D WRQL HWHUHL H EDOVDPLFL 6HJXRQR ULFRQRVFLPHQWL GL PDOOR GL QRFH H DOELFRFFD *XVWR DYYROJHQWH SHUFRUVR GD QRWH GL PLHOH GROFH]]D LQ ULVDOWR 1HO õQDOH UHPLQLVFHQ]H GL PDUURQ JODFÃ&#x201E;
A= AG5 'U&A &A5L2 GUA5I1I 3URSULHW» )DP *XDULQL Enologo: 3L]]RODQWH /HYHUL *LXVHSSH Referente: *LRYDQ %DWWLVWD *XDULQL /DUJR )ULVDUL s 6FRUUDQR /(
ZZZ GXFDFDUORJXDULQL LW LQIR#GXFDFDUORJXDULQL LW WHO 0836 460288 AIS PUGLIA
137
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
COLLEZIONE JAZZISTI Murgia Igp 2013
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
Minutolo YRO 12 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/H XYH SRVWH LQ FDVVHWWH YHQJRQR DSSDVVLWH DO VROH 'RSR SLÃ&#x201D; GL JLRUQL VL SURFHGH DOOD YLQLõ FD]LRQH H DG XQD OHQWD IHUPHQWD]LRQH LQ SLFFROL FDUDWHOOL GL URYHUH
Degustazione
'RUDWR FRQ OXPLQRVL FHQQL GL DPEUD ,PSDWWR ROIDWWLYR JXLGDWR GD FHQQR HWHUHR H ULFRQRVFL PHQWL GL PHOD H DOELFRFFD *XVWR DEERFFDWR GHOLFDWR GL EHOOD VDSLGLW» H PHGLD OXQJKH]]D )LQDOH FRHUHQWH FRQ ROIDWWR
$=,(1'$ $*5,&2/$ 0$==21( Titolare: 'RPHQLFR 0D]]RQH Enologo: )UDQFHVFR 0D]]RQH Referente: )UDQFHVFR 0D]]RQH 63 5XYR 3DORPEDLR $ 5XYR GL 3XJOLD %$ ZZZ D]LHQGDPD]]RQH LW LQIR#D]LHQGDPD]]RQH LW FHOO 138
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
ELOGIO ALLA LENTEZZA Valle dâ&#x20AC;&#x2122;Itria Igp 2013
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
Minutolo YRO 12 â&#x201A;¬ &RQWURVSDOOLHUD FRUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
&ULRPDFHUD]LRQH SHU RUH D WHPSHUDWXUD FRQ WUROODWD D Â&#x2039;& OD IHUPHQWD]LRQH YLHQH LQWHUURW WD DO PRPHQWR RSSRUWXQR SHU OD FRQVHUYD]LRQH GHO UHVLGXR ]XFFKHULQR $IõQDPHQWR LQ DFFLDLR PHVL EDUULTXH PHVL ERWWLJOLD PHVH
Degustazione
/XPLQRVR FRORU RUR $FFHQQL ROIDWWLYL GL DJUX PL FDQGLWL H SHVFD VFLURSSDWD VX õQDOH HWHUHR 'ROFH DO JXVWR H EHQ GRVDWR GDOOH QRWH DOFROLFKH FKH UHQGRQR LO YLQR DQFKH DYYROJHQWH 'L JLXVWD SHUVLVWHQ]D JXVWDWLYD FRQ ULWRUQL GL DFFHQQDWD PLQHUDOLW» I PAS7I1I S5L 3URSULHW» )DPLJOLD &DUSDUHOOL Enologo: *LDQJDOHD]]R &DUSDUHOOL Referente: *LDQQL &DUSDUHOOL 6WUDGD 5DPSRQH ]RQD $ 0DUWLQD )UDQFD 7$ ZZZ LSDVWLQL LW LQIR#LSDVWLQL LW WHO AIS PUGLIA
139
PASTICCERIA - CAFFETTERIA - GELATERIA CIOCCOLATERIA - BUFFET Via Vittorio Veneto, 122 - Altamura (BA) - Tel. 080.3103010
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
GONEIS Puglia Igp 2014
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH Degustazione
0DOYDVLD GL &DQGLD 0RVFDWR JLDOOR H %RPELQR YRO 20 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD D JX\RW 7RUFKLDWXUD PDQXDOH YLQLõFD]LRQH LQ $FFLDLR $I õQDPHQWR LQ OHJQR SLFFROH ERWWL GL FDVWDJQR *LDOOR DPEUDWR GL JUDQ OXFH H GL SDUWLFRODUH FRQVLVWHQ]D QHO ELFFKLHUH )LQL HIIXVLRQL ROIDW WLYH GL PDUURQ JODFÃ&#x201E; FKLQRWWR PDOOR GL QRFH H OLTXLUL]LD *XVWR VRQWXRVR ULFFR H EHQ HTXLOL EUDWR DQFKH JUD]LH D EHOOD FRUUHQWH VDSLGD 6L IDQQR DSSUH]]DUH DO SDODWR SHUVLVWHQWL ULFRUGL GL õFR VHFFR DOORUR H FDUUXED
L(21A5'2 PALL277A 3URSULHW» Leonardo Pallotta Enologo: &ULVWRIRUR 3DVWRUH Referente: Leonardo Pallotta 9LD &HVDUH %DOER 6DQ 6HYHUR )J
ZZZ FDQWLQHSDOORWWD FRP DUFKLWHWWXUD #DOLFH LW WHO AIS PUGLIA
141
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
GRAVISANO Murgia Igp 2008
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto 7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
Degustazione
0DOYDVLD OXQJD SDVVLWD YRO 15 â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD $SSDVVLPHQWR VX JUDWLFFL SHU JJ )HUPHQ WD]LRQH LQ EDUULTXH GL URYHUH DOOLHU GD OW $Iõ QDPHQWR LQ EDUULTXHV SHU PHVL H LQ ERWWL JOLD *LDOOR GRUDWR RUQDWR GD ULöHVVL DPEUDWL GL JUDQGH FRQVLVWHQ]D %HOOD LQWHQVLW» ROIDWWLYD FKH SURSR QH GRSR XQ LQFLSLW HWHUHR SHQQHOODWH GL LQFHQVR SHUD FDUDPHOODWD H ]HQ]HUR (VSDQVLRQH HOHJDQ WH H TXDVL VIHULFD DO SDODWR FRQ SLDFHYROH HTXL OLEULR IUD GROFH]]D H IUHVFKH]]D *XVWRVR õQDOH FKH ULSRUWD D SHUFH]LRQL GL WRUURQFLQR H IUXWWD FDQGLWD
%27520AG12 S2&I(7 AG5I&2LA 3URSULHW» )DPLJOLD 'o$JRVWLQR Referente: 9LQFHQ]R &DODEUHVH 9LD $UFKLPHGH *UDYLQD LQ 3XJOLD %$
ZZZ ERWURPDJQR LW LQIR#ERWURPDJQR LW WHO 080 3265865 ID[ 080 3269026 AIS PUGLIA
143
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
LE RICORDANZE Salento Igp 2013
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto Degustazione
6HPLOORQ 5LHVOLQJ YRO 15 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR 'RUDWR EULOODQWH (VRUGLR ROIDWWLYR HWHUHR LQ FDO]DWR GD WRQL GL PLHOH DOELFRFFD H SHVFD VFL URSSDWD 6RUVR PLHORVR DYYROJHQWH GL PHGLD SHUVLVWHQ]D FRQ EXRQ VXSSRUWR DFLGR )LQDOH FRHUHQWH LPSUH]LRVLWR GD HFKL GL YDQLJOLD
&A17I1A ( 9I1I &2SI02 7AU5I12 A= AG5 3URSULHW» 5RVDQQD 5LWD 7DXULQR )HUQDQGR %HOOR Enologo: 0DVVLPR 7ULSDOGL 6 3 NP *XDJQDQR /( ZZZ WDXULQRYLQL LW LQIR#WDXULQRYLQL LW WHO AIS PUGLIA
145
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
LEBLÃ&#x2C6; 2015
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto
Fiano Minutolo YRO 14 â&#x201A;¬ *X\RW
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/H XYH YHQJRQR UDFFROWH D PDQR H SUHVVDWH GL UHWWDPHQWH HYLWDQGR OD SLJLDWXUD 6HJXH OD GH FDQWD]LRQH VWDWLFD D IUHGGR H OD IHUPHQWD]LRQH SDU]LDOH GHJOL ]XFFKHUL D Â&#x2039; & SHU FLUFD GXH VHWWLPDQH $IõQDPHQWR FRQ IUHTXHQWL EDWRQ QDJH õQR D SULPDYHUD VXFFHVVLYD
Degustazione
3DJOLHULQR FRQ OXFL YHUGROLQH ,QWHQVR YHQWDJOLR ROIDWWLYR FKH ULFKLDPD PLPRVD JOLFLQH LQFHQ VR DJUXPL PLHOH H FHUD GoDSL PLHOH $VVDJ JLR IUHVFR H DJUXPDWR LQ EHOOoHTXLOLEULR %XRQD SHUVLVWHQ]D H ULFRUGL GL OLPRQH LQ FKLXVXUD
&2//, '(//$ 085*,$ 66$ Titolare: )UDQFHVFR 9HQWULFHOOL Enologo: $QQD &LFLULHOOL Referente: 6DYHULR 3HSH & GD =LQJDULHOOR *UDYLQD LQ 3XJOLD %D ZZZ FROOLGHOODPXUJLD LW LQIR#FROOLGHOODPXUJLD LW 7HO 146
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
SOLE Salento Igp 2015
Uvaggio Costo Tecnica impianto
0DOYDVLD ELDQFD GL /HFFH 0RVFDWR bianco b &RUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
/oXYD SHUIHWWDPHQWH PDWXUD Ã&#x192; UDFFROWD LQ FDVVHWWH ODVFLDWD VRYUDPPDWXUDUH QHOOH VWHVVH SHU VHWWLPDQH H VXFFHVVLYDPHQ WH GLUDVSDWD H SLJLDWD LQ PRGR VRIõFH /D IHU PHQWD]LRQH LQ DFFLDLR LQR[ D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD VL DUUHVWD SULPD FKH VL HVDXULVFD QR GHO WXWWR JOL ]XFFKHUL QDWXUDOL GHO PRVWR (YROX]LRQH LQ YDVFKH GL FHPHQWR LQWHUUDWH UL YHVWLWH GL UHVLQH HSRVVLGLFKH DOLPHQWDUL
Degustazione
*LDOOR SDJOLHULQR FRQ EDJOLRUL GRUDWL /D VFHQD ROIDWWLYD VL DSUH VX QRWH EDOVDPLFKH GL UHVLQD H VDQGDOR H XQ FHQQR HWHUHR $ VHJXLUH QRWH GL PLHOH GL FDVWDJQR EHUJDPRWWR HG HUEH DURPD WLFKH *XVWR OXQJR H DYYROJHQWH HTXLOLEUDWR H GL EHOOD IUHVFKH]]D 1HO õQDOH ULHFKHJJLDQR FRQ HOHJDQ]D JHODWLQD GL DJUXPL PLHOH H DOELFRFFD AG5I&2LA S2&I(7 &22P(5A7I9A Titolare: &RQWL =HFFD Enologo: )HUQDQGR 5RPDQR *LRUJLR 0DURQH Referente: 3HUVDQR *UHWD 9LD &HVDUHD VQ /HYHUDQR /HFFH ZZZ FRQWL]HFFD LW LQIR#FRQWL]HFFD LW 7HO 0832925613 &HOO AIS PUGLIA
147
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
SUYAN Puglia Igp 2015
Uvaggio Costo
%RPELQR ELDQFR PRVFDWHOOR VHOYD tico 15 â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
'RSR VRVWD LQ DPELHQWH WHUPR FRQGL]LRQDWR õQR D UDJJLXQJHUH LO JLXVWR JUDGR GL DSSDVVL PHQWR VL HVHJXH OD GLUDVSD SLJLDWXUD VRIõFH GHOOH XYH OD IHUPHQWD]LRQH DYYLHQH LQ YDVL YL QDUL LQ DFFLDLR D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD FRQ FRQWDWR SUROXQJDWR GHOOH EXFFH GRSR VYLQDWX UD LO YLQR YLHQH DIõQDWR VXOOH IHFFH WRWDOL SHU VHL PHVL LQ IXVWL GL OHJQR H WUDYDVR LQ DFFLDLR õQR DOOoLPERWWLJOLDPHQWR
Degustazione
/XPLQRVR GRUDWR GDL ULöHVVL DPEUDWL 1DVR GHOL FDWR H FRPSOHVVR FRQ HVSUHVVLRQL GL OLWFKL LRGLR URVPDULQR VDOYLD õRUL VHFFKL FHGUR H PDQJR FDQGLWL %HOOD HVSDQVLRQH DO SDODWR FRQ GROFH]]D ELODQFLDWD GD QLWLGD IUHVFKH]]D H OHJJHUD QRWD DVWULQJHQWH )LQDOH FRHUHQWH FRQ HFKL GL IUXWWR GHOOD SDVVLRQH DOELFRFFD H PDQJR
$*5,&2/( $/%(572 /21*2 65/ Titolare: Alberto Longo Referente: 0LFKHOH 'L *UHJRULR 9LD 6 3 SHU /XFHUD 3LHWUDPRQWHFRUYLQR NP /XFHUD )*
ZZZ DOEHUWRORQJR LW LQIR#DOEHUWRORQJR LW 7HO )D[ 0881 539200 148
VINI DOLCI DA ALTRE UVE BIANCHE
TOCY BIANCO Salento Igt 2012
Uvaggio Alcol Costo Tecnica impianto Degustazione
Minutolo YRO 18 â&#x201A;¬ &RUGRQH VSHURQDWR *LDOOR SDJOLHULQR FRQ SDOSLWL GRUDWL ,QFLSLW HWH UHR VHJXLWR GD ULFRUGL GL PHOD SHUD H EDQDQD *XVWR PLVXUDWDPHQWH GROFH FRHUHQWH FRQ JUDGHYROH õQDOH IUXWWDWR
PI552 9A521( S2&I(7Â AG5I&2LA S 5 L Titolare: 3LUUR 9DURQH V U O Enologo: &RVLPR 6SLQD Referente: Pietro Ribezzo 9LD 6HQDWRUH /DFDLWD 0DQGXULD 7$ ZZZ SLUURYDURQH HX LQIR#SLUURYDURQH FRP &HOO )D[ 099 2209939 AIS PUGLIA
149
Vini dolci da altre uve nere
VINI DOLCI DA ALTRE UVE NERE
BOTRUS Salento Igt 2014
2016
Uvaggio Alcol Costo
0DOYDVLD QHUD YRO 10 â&#x201A;¬
Tecnica impianto
&RUGRQH VSHURQDWR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
9HQGHPPLD WDUGLYD
Degustazione
3XUSXUHR LPSHQHWUDELOH OXPLQRVR H FRQVL VWHQWH 1DVR LQHEULDQWH FRQ VHQWRUL GL DPD UHQD FKLQD QRFH PRVFDWD SHSH URVD YDQLJOLD H PDOOR GL QRFH 6RUVR YHOOXWDWR VRQWXRVR GL GROFH]]D FRQWHQXWD VXSSRUWDWR GD WDQQLQR GL QRWHYROH SHUVRQDOLW» 3HUVLVWHQ]D GL ULOLHYR QHO OD TXDOH ULHPHUJRQR HFKL IUXWWDWL H VSH]LDWL
%275UG12 S(5GI2 A=I(1'A 9I7I9I1I&2LA Titolare: 6HUJLR %RWUXJQR Enologo: &RVLPR 6SLQD Referente: 6HUJLR %RWUXJQR 9LD $UFLRQH %ULQGLVL ZZZ YLQLVDOHQWR LW VHUJLRERWUXJQR#YLUJLOLR LW WHO FHOO AIS PUGLIA
153
VINI DOLCI DA ALTRE UVE NERE
DONNA CARLOTTA Puglia Igt 2015
Uvaggio Costo Tecnica impianto
3ULPLWLYR $OHDWLFR 9â&#x201A;¬ 6SDOOLHUD
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
5DFFROWD D PDQR LQ FDVVHWWD 7HUUHQR SUH YDOHQWHPHQWH FDOFDUHR 5HVD SHU HWWDUR TXLQWDOL )HUPHQWD]LRQH DFFLDLR GROFH QDWX UDOH
Degustazione
5RVVR SXUSXUHR WUDVSDUHQWH OXPLQRVR GL EHO OD LQWHQVLW» $O QDVR ULFRQRVFLPHQWL GL DPDUH QD IUDJROD HG HUEH SURIXPDWH %RFFD GHOLFDWD LQ EXRQ HTXLOLEULR GL GROFH]]D DGHJXDWD )LQD OH FRHUHQWH FRQ ULFRUGL GL IUDJROD
$= $*5 7(187( &+,$520217( 6 6 Titolare: 1LFROD &KLDURPRQWH Referente: 1LFROD &KLDURPRQWH & GD %RUJR $QQXQ]LDWD VQ $FTXDYLYD GHOOH )RQWL %$ ZZZ WHQXWHFKLDURPRQWH FRP QLFROD FKLDURPRQWH#WLQ LW WHO 080 3050432 FHOO 154
VINI DOLCI DA ALTRE UVE NERE
GLYKOS Salento Igp
Uvaggio
1HJURDPDUR
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
Ã&#x2C6; RWWHQXWR GDOOD YLQLõFD]LRQH GL XYH 1HJURD PDUR FROWLYDWH QHL YLJQHWL GL &RSHUWLQR H DS SDVVLWH DO VROH GHO 6DOHQWR
Degustazione
5RVVR UXELQR WHQGHQWH DO JUDQDWR GL EHOOD FRQ FHQWUD]LRQH $O QDVR ULFRUGL GL PDUPHOODWD GL SUXJQD FXRLR H KXPXV *XVWR YHOOXWDWR GL EHO OD GROFH]]D FRQ WDQQLQL EHQ VPXVVDWL &KLXVX UD FRHUHQWH FRQ HFKL GL IUXWWD VHFFD
&UP(57I1U0 &A17I1A S2&IAL( &22P(5A7I9A 'I &2P(57I12 9LD 0DUWLUL 'HO 5LVRUJLPHQWR &RSHUWLQR /H
ZZZ FXSHUWLQXP LW FDQWLQDFRSHUWLQR#OLEHUR LW 7HO
AIS PUGLIA
155
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9HQGHPPLD WDUGLYD SHU IDU IDYRULUH OD FRQFHQ WUD]LRQH GL ]XFFKHUL IHUPHQWD]LRQH WUDGL]LRQD OH GL JJ D WHPSHUDWXUD FRQWUROODWD LQ JUDQ GL IXVWL GL OHJQR $IõQDPHQWR PHVL LQ ERWWL GL URYHUH IUDQFHVL H LQ ERWWLJOLD
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
5RVVR JUDQDWR GL EHOOD FRQVLVWHQ]D 7DYROR]]D ROIDWWLYD FKH ULFKLDPD FXRLR WHUUD FDIIÃ&#x192; SUX JQD VHFFD H WDEDFFR 3DODWR GL EHOOD VWUXWWXUD FRQ GROFH]]D GLVFUHWD VWHPSHUDWD GD GHFLVD YHQD WDQQLFD 3HUVLVWHQ]D FRHUHQWH H GL EXRQ OLYHOOR
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VINI DOLCI DA ALTRE UVE NERE
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)HUPHQWD]LRQH FRQ PDFHUD]LRQH D WHPSHUD WXUD FRQWUROODWD JLRUQL $IõQDPHQWR PHVL LQ EDUULTXH PHVL LQ ERWWLJOLD
Degustazione
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&A17I1( '( )AL&2 'I SAL9A725( '( )AL&2 & SAS 3URSULHW» 6DOYDWRUH 'H )DOFR & Enologo: *DEULHOH 'H )DOFR Referente: 6DOYDWRUH 'H )DOFR 9LD 0LODQR 1RYROL /( ZZZ FDQWLQHGHIDOFR LW LQIR#FDQWLQHGHIDOFR LW WHO AIS PUGLIA
157
VINI DOLCI DA ALTRE UVE NERE
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Uvaggio Alcol Costo
YRO
Tecnica impianto
Alberello
0DOYDVLD QHUD 5â&#x201A;¬
7HFQLFD YLQLóFD]LRQH
5DFFROWD WDUGLYD SHU SHUPHWWHUH XQD FRQFHQ WUD]LRQH GL ]XFFKHUL YLQLõFD]LRQH LQ URVVR H EORFFR GHOOD IHUPHQWD]LRQH D PH]]R GL UHIULJH UD]LRQH H õOWUD]LRQH
Degustazione
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&A17I1A SA1 '21A&I SOC.COOP.VA AGRICOLA Enologo: Leonardo Antonio Pinto Referente: Marco Pagano 9LD 0HVDJQH 6DQ 'RQDFL %5 ZZZ FDQWLQHVDQGRQDFL HX LQIR#FDQWLQHVDQGRQDFL HX WHO 0831 681085 ID[ 0831 681839 AIS PUGLIA
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I dolci, i caseari e i mieli
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