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Canapa in cucina

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CANNABIS ITALIANA: IN FARMACIA A 15 EURO AL GRAMMO

La cannabis terapeutica prodotta in Italia, in farmacia da questo mese, costerà ai pazienti circa 15 euro al grammo: saranno sufficienti qualità e quantità?

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Dopo la lunga attesa il momento sembra essere arrivato. Dall’inizio di quest’anno sarà finalmente disponibile la cannabis prodotta in Italia dallo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Parliamo della varietà FM2 (dove FM sta per farmaceutico militare e 2 ad indicare il numero dei principali cannabinoidi contenuti, il THC ed il CBD) e che qualitativamente è simile per composizione al Bediol olandese. Il THC dovrebbe essere presente in percentuali tra il 5 e l’8% mentre il CBD tra il 7,5 ed il 12%. La notizia è che il ministero della Salute ha da poco rilasciato una nota in cui spiega che lo stabilimento chimico farmaceutico militare venderà direttamente la cannabis alle farmacie, inizialmente i primi 20 chilogrammi prodotti, al prezzo di 6,88 euro al grammo. Aggiungendo l’Iva e con il raddoppiamento del prezzo di vendita al quale il farmacista è obbligato per legge, secondo i calcoli del dottor Marco Ternelli il prezzo finale per il paziente si aggirerebbe intorno ai 15 euro al grammo Iva inclusa. Per cominciare, la cannabis immessa sul mercato, sarà circa 20 chilogrammi, una quantità ovviamente insufficiente per coprire il fabbisogno dei malati in Italia, mentre nel corso dell’anno secondo le stime del direttore Medica ne saranno distribuiti un centinaio di chilogrammi in tutto.

Sulla quantità del prodotto ci sono state, tra le associazioni di malati, legittime proteste in quanto la quantità prevista è giudicata di molto sottostimata rispetto alle reali necessità terapeutiche. «Al momento la produzione italiana servirà ad integrare, a costi inferiori e con tempi di consegna più brevi, la cannabis che viene importata dall’Olanda e ogni necessità che non saremo in grado di soddisfare verrà assolta con l’importazione, che per il momento continua, anche se l’obiettivo è quello di rendere al più presto la produzione italiana autosufficiente». ci ha raccontato il colonnello Antonio

L’Italia potrebbe realmente diventare in breve tempo un paese all’avanguardia in Europa

Medica, direttore dello stabilimento, specificando che c’è «lo spazio, le competenze ed il personale» per aumentare la produzione a patto che il ministero acquisti nuovi spazi per nuove serre. Se dal Ministero si approveranno direttive conformi alle reali necessità dei malati italiani, e se tali direttive saranno accompagnate dai necessari finanziamenti, allora l’Italia potrebbe realmente diventare in breve tempo un paese all’avanguardia in Europa per la produzione di cannabis a fini terapeutici. In caso contrario, se la produzione del 2017 anziché rivelarsi un primo passo verrà standardizzata, allora ciò che è stato fatto non servirà a molto e il grosso dei malati dovranno continuare a lungo a importare il farmaco dall’Olanda facendo fronte a tempi lunghi e costi molto alti.

Per ora limitiamoci a celebrare senza eccessivo entusiasmo la prima produzione di cannabis legale della storia italiana, e aspettiamo che i malati possano provarla per sapere anche se la qualità del prodotto sarà analoga alla cannabis attualmente importata dall’Olanda. Noi continueremo a seguire la vicenda tenendovi aggiornati.

ECCO COME IL THC INDUCE LA MORTE PROGRAMMATA DELLE CELLULE DEL CANCRO CAMPANIA: MODIFICHE ALLA LEGGE DOPO L’IMPUGNAZIONE DEL GOVERNO LIGURIA: CANNABIS GRATIS PER I PAZIENTI E PIÙ INFORMAZIONE PER I MEDICI

L’autofagia è considerato un processo che garantisce la sopravvivenza delle cellule, ma che può anche portare alla loro morte. Tuttavia i fattori che determinano il passaggio tra questi due risultati opposti sono ad oggi in gran parte sconosciuti.

E così i ricercatori del dipartimento di Biochimica e Biologia molecolare dell’Università Complutense di Madrid hanno realizzato uno studio per capire come il THC potesse indurre la morte programmata delle cellule tumorali, processo che è stato dimostrato da numerosi studi e pubblicazioni scientifiche.

«In questo lavoro», spiegano i ricercatori riguardo allo studio pubblicato su Autophagy, «abbiamo utilizzato Δ9-tetraidrocannabinolo (THC, il principale componente attivo della cannabis, un composto che fa scattare l’autofagia mediata e la morte delle cellule tumorali) e di privazione dei nutrienti (uno stimolo autofagico che fa scattare l’autofagia citoprotettiva) per indagare quali siano i precisi meccanismi molecolari responsabili dell’attivazione dell’autofagia citotossica nelle cellule tumorali. Utilizzando una vasta gamma di approcci sperimentali si è dimostrato che il THC (ma non la privazione di nutrienti) aumenta il dihydroceramide, il rapporto di ceramide nel reticolo endoplasmatico delle cellule del glioma, e questa alterazione è diretta a promuovere la permeabilizzazione della membrana lisosomiale, il rilascio di catepsina e la successiva attivazione della morte cellulare per apoptosi». Gli studiosi concludono che: «Questi risultati aprono la strada per chiarire i meccanismi di regolazione che determinano l’attivazione selettiva e la morte delle cellule tumorali per autofagia mediata». La legge regionale campana per la somministrazione di farmaci a base di cannabis era stata approvata lo scorso luglio, ma l’impugnazione della legge da parte del governo ha portato il Consiglio regionale ad effettuare dei cambiamenti per evitare un giudizio davanti alla Corte Costituzionale.

Il 27 settembre infatti il Consiglio dei ministri aveva deciso di impugnare la legge della Regione Campania dell’8 agosto 2016, n. 27, che detta «disposizioni organizzative per l’erogazione dei farmaci e dei preparati galenici a base di cannabinoidi», individuando profili di incostituzionalità della norma.

Venivano contestate il tipo di ricetta che il medico dovrebbe compilare per il paziente – la legge prevedeva la ricetta a ricalco al posto di quella ordinaria per sveltire le operazioni – oltre alla volontà di fare «promozione della ricerca e azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati». Secondo la nota del governo, si trattava di una norma riguardante la produzione di medicinali che contrasta con i principi fondamentali in materia di tutela della salute. A dicembre il Consiglio regionale campano ha approvato all’unanimità le modifiche, lasciando la possibilità per i pazienti di ottenere farmaci a base di cannabis a carico del Servizio Sanitario Regionale. Un ordine del giorno per rendere la cannabis terapeutica in Liguria a carico del Servizio Sanitario Regionale e per creare una rete di formazione per i professionisti del settore.

La proposta arriva da Angelo Vaccarezza, capolista di Forza Italia in Regione e sarà discussa nei prossimi giorni.

«Ogni cittadino ha il diritto di non soffrire. Chiediamo alla Giunta di attivarsi anche per fare in modo che la somministrazione dei medicinali possa avvenire attraverso un doppio canale di distribuzione, sia territoriale sia in ambito ospedaliero. È necessario, inoltre, prevedere un’intesa con l’Università di Genova finalizzata alla ricerca scientifica sull’efficacia della cannabis nelle patologie neurologiche, infiammatorie croniche e al trattamento del dolore per i malati terminali. Inoltre – specifica Vaccarezza – dobbiamo prevede un accordo con Federfarma, l’associazione che riunisce i titolari di farmacie, per far sì che ogni cittadino possa usufruire del servizio anche recandosi nelle farmacie stesse, potendo così accedere alla somministrazione di cure a base di cannabis e di principi attivi cannabinoidi». «Contemporaneamente», conclude Vaccarezza, «dobbiamo fare in modo che i medici ed i farmacisti, ma anche i liguri in generale, siano a conoscenza degli sviluppi che la ricerca scientifica fornirà, grazie a un’intensa campagna informativa».

Sul forum di www.enjoint.com è attivo un nuovo servizio di consulenza gratuita per i pazienti che hanno bisogno di chiarimenti ed informazioni di cui si occuperà il Dott. Fagherazzi. È un servizio prezioso e importante che siamo onorati di poter dare agli utenti. Per inserire una domanda è sufficiente iscriversi al forum.

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