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Isabella Michela Affinito, una romantica donna moderna, di Salvatore D’Ambrosio, pag
by Domenico
ISABELLA MICHELA AFFINITO
UNA ROMANTICA DONNA MODERNA
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di Salvator D’Ambrosio
ARRIVA ad arricchire la mia biblioteca, e degli altri suoi tanti amici, il recentissimo volume di poesia e prosa dal quasi commovente titolo “Amici di ieri, amici di oggi”.
Anche questa volta la prolifica Isabella Affinito, non si è dimenticata degli amici facendomi subito omaggio del suo lavoro editoriale.
Lavoro composto da due parti. Una prettamente poetica, e l’altra di prosa.
Spazia, come è ormai nel suo stile, nelle epoche e nella storia.
Isabella è una donna romantica, per cui s’innamora alla lettera dei personaggi a cui dedica poi tutto quello che il cuore le suggerisce.
Innamorarsi, e quindi amare, non sono parole che si devono usare con superficialità.
Amare è sentimento che coinvolge non solo come si crede erroneamente solo il cuore, ritenuto fino dai tempi più antichi lo scrigno dove crescono e si allevano i sentimenti più alti e profondi.
Ma anche emozioni, palpitazioni, gioie che possono dare l’abbraccio con l’amico ruvido con le/mani verdi variabili.
E ditemi se non è romantico sublime, la sequenza dei versi dedicati alla Luna. … E ci saranno ricordi/ricoperti d’argento/come icone orientali/sull’altare della coscienza,/saremo apparenze,/saremo leggiadre in/calzamaglia chiara sulle/ note di Cajkovskij ci/trasformeremo in cigni/cosmici …
Isabella ci mette il “cuore”, dunque. Lei scrive certe cose perché le ama realmente e con tutta se stessa. Ella è intrisa d’amore. Soprattutto di amore amicale che le fa scrivere: … la nostra /amicizia è una tempera/ che non si scioglierà/più nell’acqua.
Che vuole significare che per lei quando avviene qualcosa non è passeggera, ma che dura per sempre. E anche se il tempo, come spesso accade, allontana o non fa più ritrovare, per lei tutto rimane serrato tra le robuste sbarre del cuore. E andrà sempre ad attingere a quei ricordi, perché sono la sua linfa, il suo domani, la ragione di questo umano passaggio sulla terra.
Come tutti i romantici è tremendamente seria, e se ne ritrova riscontro nella poesia “Alla ricerca di noi” (pag. 88), a cui rimando tutti per una lettura attenta e meditata.
Citerò qui solo questi versi: Abbiamo attraversato/labirinti interiori/senza riuscire/a trovare un traguardo/e abbiamo alzato gli occhi/ ed il cielo non c’era …
Rimane altresì, come d’abitudine si dice per le donne, forte e romanticissimo il rapporto con la figura paterna. Si dice che il primo uomo di cui si innamora una ragazza, o fa raffronto nella ricerca di un amore per la vita, sia il padre. Tu resti il mio luogo/ ancorato ad un affetto/che mi faceva da scudo:/ tu
resti il mio scoglio/ dove giorno dopo giorno/rimiro la mia vita futura …
Romanticamente lo desidera un marito vicino, ma quanto più possibile simile alla figura paterna.
Questa eventualità le darebbe sicurezza, calore, un certo senso di continuità, di certezza di essere realmente amata.
Questo desiderio, questo suo aspetto romantico, lo esprime chiaramente nella lirica L’amicizia che vorrei.
In questi versi c’è racchiuso il suo mondo maschile, che solo una donna positiva, seria, romantica, anche se moderna e al passo con le realtà in cui vive può volere.
A lei serve un compagno che dialoghi, che non sia un abbellimento di serate passate sul divano.
Uno che progetti con lei il futuro. Non “un futuro”, che potrebbe essere pieno di parole ma vuoto come bicchiere/… con la tavola imbandita.
Una donna romantica non cerca dolciumi per sopperire /l’affetto che non c’è e/si sparecchia senza aver/ consumato nulla.
In questi ultimi versi c’è anche la dichiarazione dell’ardore che non è ancora spento, ma che è disposta a donare solo a un lui che se ne renda veramente degno.
La seconda parte è una raccolta di suoi articoli apparsi su alcune riviste a cui collabora.
Non l’avrei messa questa seconda parte. Anche perché riporta cose già da lei scritte, che gli interessati possono andare a ricercare tra le pagine delle riviste tra cui quelle di Pomezia- Notizie.
Inoltre sa di citazionismo: come per dire guardate che ho scritto anche questo o quest’altro.
Sebbene, in fondo, non è cosa cattiva raccogliere in volume i propri scritti, a mio parere questa parte ha tolto un poco di smalto alla prima che è veramente molto bella e interessante.
E non me ne voglia la cortese Isabella.
Salvatore D’Ambrosio ISABELLA MICHELA AFFINITO,
“Amici di ieri, amici di oggi …”, (Tra poesia e prosa), Prefazione di Marina Caracciolo, BASTOGILibri-marzo 2022 €14,00
…Defelice è un poeta concreto e non astratto. Inutile dire che nella sua poesia, e non solo in questa, si riflette ampiamente la sua vita, le sue idee, le sue polemiche e, talvolta, il suo sarcasmo e ironia (…). Ciò che mi ha sempre colpito della poesia di Defelice è il garbo, la perizia, la chiarezza espressiva con cui ci vengono presentati situazioni e momenti esteriori e interiori. Una poesia lontana da sperimentalismi inutili (…).
Carmine Chiodo
Da: Letteratura & Società, quadrimestrale diretto da Tommaso Scappaticci, Anno XXIV, n. 1, gennaio-aprile 2022.