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Speranza, pag 33); Piergiorgio Mori (Delitto di Ferragosto, pag 34); Claudio Vannuccini (Poeti Italiani del nostro tempo, pag

presente o futura, di quanto si desidera; ottimismo e fiducia) è fondamentale nella quotidianità degli uomini e delle donne: “Il racconto è il disperato grido all'uomo, perché non si arrenda, perché trovi dentro di sé la forza del senso di appartenenza e conservi la dignità di essere umano”.

Manuela Mazzola

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DELITTO DI FERRAGOSTO. Le indagini del commissario Mario Ventura. Newton Compton Editori, Roma, 2022, pp 288, € 9,90.

Con Delitto di ferragosto, si conclude, per il momento, la trilogia del commissario Ventura, personaggio ideato da Danilo Pennone. Il romanzo questa volta ci porta indietro nel tempo con un pre-sequel che riprende alcuni tratti della tormentata biografia del malmostoso Ventura. Stiamo nella torrida estate del 2008 e nei dintorni di Roma, proprio a ridosso di Ferragosto, viene rinvenuto il corpo di una giovane prostituta moldava. Identificata non senza difficoltà la biografia della ragazza si rivela per quello che era: una vita nata col piede sbagliato, continuata peggio e conclusasi tragicamente, un’esistenza quella della giovane che coinvolge e identifica Ventura al di là delle sue mansioni istituzionali. Tra contrasti coi superiori e tornentati rapporti all’interno del malmesso nucleo familiare la storia si dipana in uno spazio che va da Roma ai Castelli, dalle periferie trascurate e desolate fino al fulgido barocco della Roma di Corso Rinascimento fin giù alla cripta di Sant’Apollinare. La scrittura di Danilo Pennone è, come al solito, sempre molto sorvegliata, meticolosa nella descrizione e nel dettaglio lessicale, una meticolosità che non diviene mai però pedante: il libro si lascia leggere come in un vortice che da lento si fa svelto nel finale, termini questi (svelto, lento...) con i quali si segnalano il referente musicale della storia narrata, con uno sguardo particolare alla musica sacra e un vero e proprio omaggio sentito e commosso a Giacomo Carissimi, secentesco compositore di Marino, poco celebrato tra i suoi contemporanei con una sepoltura in un’anonima fossa comune e un’epoca presente in cui è stato quasi del tutto dimenticato. Grazie a questa presenza ombra il ritmo della narrazione muta e si trasforma come uno spartito musicale (ambito ben conosciuto da Pennone, musicista anch’egli) che fa da contrasto con la sua sacralità a un mondo squallido e moralmente brullo fatto di prostitute e sfruttatori, di vite strozzate e di ricchi corrotti e viziosi, insomma “la schiuma della terra” come la definirebbe Arthur Koestler. A tener in piedi un briciolo di umanità è forse proprio lo scontroso e nichilista Ventura grazie al contraddittorio rapporto filiale col padre ammalato, alla relazione tormentata con l’unica figlia e alla tenerezza malcelata verso la vittima.

Un inaspettato colpo di scena chiude la vicenda come da thiller “bien fait” che si rispetti, e rivela i molti quesiti che catturano il lettore tra le pieghe di questo inquietante e seducente romanzo.

Piergiorgio Mori

POETI ITALIANI DEL NOSTRO TEMPO

Anscarichae Domus Accademia Collegio de’ Nobili editore Pagg 118 Euro 10,00

L’Accademia Collegio de’ Nobili Editore, nel contesto del concorso dedicato a Danilo Masini, ha realizzato una raccolta di composizioni denominata “Poeti italiani del nostro tempo”, sul tema “Romanticismo e poesia dell’esistenza umana”. Questo argomento affascinante, ha riscosso un notevole successo, riscontrabile nella partecipazione di molti autori e nella qualità delle composizioni.

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