Verso la scuola 2 0

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Verso la scuola 2.0 IC Monte Rosello Alto Sassari


La scuola sta cambiando


Cambiano gli spazi fisici e cambiano i metodi di insegnamento


Questi cambiamenti sono dovuti essenzialmente alla diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC)


Perciò la scuola deve esercitare un nuovo ruolo all’interno della societĂ e deve adottare nuovi modelli formativi


La scuola ha il compito di garantire una preparazione adeguata a coloro che saranno i futuri cittadini.


Ma che cos'è la scuola 2.0?


Ăˆ una scuola con meno carta e piĂš ausili tecnologici


Ăˆ una scuola dove i registri sono elettronici e dove i banchi sono movibili



Ăˆ un luogo dove la scuola e i genitori possono comunicare attraverso il web.


Non c’è una sola strada per diventare una scuola 2.0


Ogni scuola sceglie un suo percorso per diventare una scuola 2.0 Ogni scuola costruisce il suo modello di scuola 2.0


si parte dall’assunto che se porto tecnologia in classe cambio il modello di lavoro in classe


Se porto tecnologia a livello di sistema scuola, cambio l’identità e l’idea di una scuola intera


Ma ...

COME?


Per disseminazone


Per contagio



Attraverso l'azione di docenti pionieri


La scuola 2.0 è una scuola ideale per i nativi digitali, nati nell’epoca delle nuove tecnologie e che con esse hanno familiarità (tablet, cellulari, pc,…). Nella scuola 2.0 le ritrovano anche a scuola e le ritroveranno presumibilmente anche in ambito lavorativo.




La scuola ha il compito di formare i futuri cittadini attivi anche all’interno di quelle che sono denominate smart city e smart community


Definizione di Smart City “Le numerose definizioni di Smart City elaborate negli anni hanno talvolta dato luogo a distorsioni semantiche, contribuendo a generare l’idea che una cittĂ si possa definire smart anche se conduce singole iniziative estemporanee e non coordinate, ad esempio installando una colonnina sperimentale per la ricarica elettrica dei veicoli o fornendo servizi di infomobilitĂ alle fermate dei mezzi pubblici.



Al contrario, si è ormai consolidata la convinzione che la realizzazione di una Smart City tragga origine dalla costruzione di una visione strategica, pianificata, organica e connessa alla capacità di leggere le potenzialità dei territori, da parte di un organo in grado di ripensare la città con una visione di lungo periodo e un approccio integrato. …



Tra gli attributi chiave emersi dall’analisi delle differenti definizioni spicca l’importanza dell’Information and Communication Technology (ICT) e di infrastrutture e servizi. Dunque una Smart City sembrerebbe essere in primo luogo una Digital City. I due termini hanno sostanzialmente coinciso nella prima parte dello scorso decennio. Successivamente però, è emersa con forza sempre maggiore la necessità di valorizzare aspetti più soft, quali la governance tra gli stakeholder di una città, il suo capitale umano e le relazioni sociali all’interno della stessa. Il fine ultimo non è quindi quello della digitalizzazione, che rappresenta uno degli strumenti per migliorare la qualità della vita dei cittadini e garantire la crescita economica del territorio…” Tratto da “Report monografico Smart City – Cassa Depositi e Prestiti”



Le smart comunity



Approndimenti ď ľ http://saperi.forumpa.it/sites/all/file

s/documents/file/smart_city_bologna/ presentazione_CS_Bologna.pdf ď ľ http://www.scuola.rai.it/articoli/il-

network-computer/4178/default.aspx#


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