Donnarita magazine
le belle idee colorano la vita
n°7
editoriale
S
arà perché quest’anno la primavera tarda ad arrivare che siamo così in ritardo sull’uscita di Donnarita Magazine? Oppure perché mi sono persa a fotografare il mio ultimo libro dedicato al fai da te e alla decorazione floreale? Spero che l’attesa sia ripagata dalla visione di questo numero, manco a dirlo fioritissimo. Sappiamo che il nostro Magazine non viene sfogliato solo velocemente, ma visto e rivisto, così da scoprire ogni volta un particolare sfuggito. Perché nascoste (ben in vista) tra le nostre pagine virtuali ci sono sempre un’infinità di idee (vere) e di spunti che non si trovano da altre parti. In questo numero troverete un servizio realizzato con preziosissime e autentiche carte cinesi intagliate a mano. Osservatele bene, è da non credere. Abbiamo poi ospitato due creative d’eccezione; Emilia Elmi con le sue texture dipinte a mano, una pazza che non usa timbri ma solo pennelli anche per fare semplici pois. Poi la romantica e creativa Gerolama Nieddu con le sue stupende farfalle jaquard. Ma il vento d’Oriente ha travolto anche la nostra demi-chef Celeste Vimercati che ha rivisitato i piatti giapponesi accompagnata dal ritorno di una vecchia Amica, la talentuosa Laura Pasi che ha creato in un attimo dei magnifici origami.
sommario primavera 2015
Donnarita magazine
Direttore Maria Rita Macchiavelli macchiavelli@donnarita.it Art director Alessandra Dani adani@donnarita.it Redazione Giacomo Dini giacomo@donnarita.it Simona Gallarate simona@donnarita.it Grafica Silvia Moro silvia@donnarita.it Web Designer Marco Novello marcon@donnarita.it Segreteria Adalgisa Rossi info@donnarita.it ADVERTISING adv@donnarita.it
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EDITORIALE CONTRIBUTORS
ANIMO CONTEMPORANEO
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18 R 22 32 R 34 42 R 44 R 48
68 R 72
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ORIGAMI FOOD
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BISCOTTI FABERGÉ
DECOR ROSSO CHINA HOME DECOR MULTICOLOR FAIDATE
ANIMO VAGABONDO
98 R
DIPINTO A MANO PICCOLE GRANDI IDEE QUANDO IL POIS SI FA IN DUE SIXTY COLLECTION MY KITSCH WUNDERKAMMER BESTIARIO DOMESTICO ARTISTI ARTIGIANI MORRIS MARIGO VECCHIO CONIO
ANIMO ROMANTICO
56
ANIMO GOLOSO
MADAMA BUTTERFLY HOME DECOR UOVA CHIODATE PARTY DI PRIMAVERA
VIAGGI VILNIUS: L’EST SURREALE
ANIMO BABY
1O6
IL GIOCO DELL’OCA
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BENVENUTI!
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contributors complici accoliti conniventi partecipi Seguaci adepti sostenitori...
RAFFAELLA CASTAGNA Autrice libri infanzia #libri #viaggi MATTEO CARUSO Fotografo #viaggi #computer
FRANCESCA CONTINI ORSETTI Fotografa #swing #yoga GEROLAMA NIEDDU Stilista #faidate #sardegna
MARZIA MALLI Fotografa #fiori #colore rosa
EMILIA ELMI Stilista #carmignano #colori
CELESTE VIMERCATI Demi Chef #celestecucina #fumetti
animo contemporaneo
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DECOR Rosso china Le carte JIANZHI ritagliate a mano scelte per decorare piatti e uova da collezione Servizio Maria Rita Macchiavelli Foto Marzia Malli
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IN QUESTA PAGINA, PIATTI DECORATI CON LA TECNICA DEL DECOUPAGE SOTTO VETRO CON PREZIOSE CARTE VELINE “JIANZHI” INTAGLIATE A MANO NELLA REGIONE CINESE DELLO YANGZHOU. LA TAVOLA E’ APPARECCHIATA CON TESSUTO DI SETA RICAMATO DI PRODUZIONE ARTIGIANALE CINESE. NELLA PAGINA A FIANCO RAMI DI PESCO FIORITI PER L’ALBERO CON LE UOVA DA COLLEZIONE SEMPRE DECORATE CON LE CARTE JIANZHI.
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LA TRADUZIONE LETTERALE DEL NOME CINESE DELLE CARTE JIANZHI E’ “FIORI FELICI” NIENTE DI PIU’ ROMANTICO PER FESTEGGIARE LA primavera
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IN QUESTA PAGINA, SI ISPIRA ALLA CINA PIÙ TRADIZIONALE LA TAVOLA APPARECCHIATA CON I PIATTTI DECORATI A DECUPAGE SOTTOVETRO. IL TOVAGLIOLO SEGNAPOSTO LEGATO CON NASTRO DI SETA STAMPATA E AVVOLTO CON UN RETTANGOLO DI CARTA FIORITA. SOTTO LE UOVA DECORATE CON LA SOTTILE CARTA JIANZHI.
Le carte intagliate JIANZHI sono uno degli ultimi esempi di arte popolare cinese di tradizione millenaria. Utilizzate nelle campagne del nord della Cina per decorare i vetri e i soffitti delle case contadine durante le Feste di Primanvera sono sottilissimi ritagli di carta velina incisi a mano con un coltellino o ritagliati con forbicine affilatissime. Solo negli ultimi anni ne sono stati messi in commercio alcuni tipi tagliati a laser ma non eguagliano la poesia di quelli più irregolari realizzati ancora a mano dalle popolazioni del nord della Cina. Realizzati prevalentemente in colore rosso, ogni soggetto racconta una piccola storia che trasmette a chi la sa interpretare verità, allegria ed energia. Difficili da reperire al di fuori della Cina (nei quartieri cinesi delle città occidentali non vengono venduti al pubblico), sono però acquistabili on-line (come ormai quasi tutto). Questi preziosi manufatti si adattano ad essere utilizzati per varie tipologie decorative. A noi di Donnarita Magazine hanno fatto venire in mente dei pizzi e subito abbiamo rivisitato le carte JIANZHI in chiave DIY.
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Le carte “Jianzhi” impalpabili ritagli di carta interamente incisa a mano. Una delle ultime tradizioni dell’artigianato cinese
Tableau Mariage IN QUESTA PAGINA, LE UOVA DECORATE CON LA CARTA JIANZHI. NELLA PAGINA A FIANCO I MATERIALI UTILIZZATI PER REALIZZARE QUESTO SERVIZIO.
spiegazioni IL PIATTO CON LE CARTE JIANZHI OCCORRENTE 4 piatto di vetro trasparente 4 un disco di carta velina rossa intagliata “jianzhi” 4 colla spray adesiva permanente 4 vernice spray trasparente 4 vernice spray bianca 4 colla per decoupage con tovagliolino 4 pennello piatto 4 carta di riso bianca 4 alcol REALIZZAZIONE *Nota Questo progetto è consigliato solo a persone molto esperte con la tecnica del decoupage. Per la realizzazione di questi piatti si utilizza la tecnica del decoupage sottovetro ma TASSATIVO non va usata nessun tipo di colla liquida per l’incollaggio della carta jianzhi. Questa è una carta velina sottilissima tinta a mano. Venendo a contatto con qualsiasi liquido (anche una goccia) perde irrimediabilmente colore e si disintegra. Dal momento che queste carte hanno un prezzo elevato (soprattutto quelle autentiche) si consiglia di fare delle prove preventive con ritagli di comuni carte veline. 1. Pulite perfettamente il piatto di vetro con alcol, appoggiatelo su un piano protetto da carta di giornale o carta da cucina e spruzzate la colla spray sul fondo. Tenetevi a oltre 30 centimetri di distanza dal piatto e muovete la bomboletta in modo da distribuire la colla uniformemente. 2. Sollevate la carta jianzhi con due mani e cercate di posizionarla al centro del piatto. FATE MOLTA ATTENZIONE perché una volta appoggiata la carta non potrà essere più rimossa. Si tratta di una carta leggerissima e impalpabile e completamente intagliata perciò c’è anche il rischio che si creino delle pieghe. 3. Una volta appoggiata la carta lasciate asciugare bene per circa due ore quindi spruzzate molto da lontano un velo di vernice spray trasparente. Questo serve a impermeabilizzare la carta. Ripassate dopo un’ora un altro velo di spray trasparente. 4. Una volta ben asciutto il trasparente spruzzate sempre da lontano un velo di vernice spary bianca in questo
modo il decoro della carta verrà in evidenza. 5. Soltanto a questo punto potrete rifinire il fondo del piatto stendendo a pennello una mano di colla per decoupage per tovagliolini alla quale farete aderire la carta di riso bianca. Ripassate una mano di colla anche sulla carta di riso e lasciate asciugare. Il piatto sarà utilizzabile e lavabile a mano in acqua tiepida e sapone per stoviglie. LE UOVA DA COLLEZIONE DECORATE OCCORRENTE 4 uova di gallina svuotate dal guscio bianco 4 un disco di carta velina rossa intagliata “jianzhi” 4 colla spray adesiva permanente 4 uno steccone da spiedini REALIZZAZIONE 1. Svuotate l’uovo praticando due forellini alle estremità. Soffiate e versate il contenuto in una tazza. Lavate l’uovo con acqua e aceto e lasciatelo asciugare molto bene. 2. Inserite lo steccone da spiedo in uno dei fori n modo da decorare l’uovo senza doverlo tenere in mano. 3. Tenetevi a oltre 30 centimetri di distanza e spruzzate la colla spray girando l’uovo in modo da distribuire la colla uniformemente. 4. Ritagliate dei piccoli pezzi di carta jianzhi e posizionateli delicatamente sull’uovo. Fateli aderire con tocco delicato. Ritagliate altri pezzi e fateli aderire bene fino a ricoprire tutto l’uovo.
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home decor
multicolor faidate Le vecchie posate d’acciao (anche scompagnate) si rinnovano con una tecnica tutta femminile. Avete mai pensato di usare lo smalto da unghie?
Idea e styling Maria Rita Macchiavelli Servizio shopping Alessandra Dani Foto Marzia Malli
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1 2 3 4 1. Lampada a sospensione e27 di Muuto, ironica e versatile è disponibile in 12 colori diversi. www.muuto.com 2. Barbecue portatile Bucket di Sagaform, ideale per picnic all’aria aperta. www.sagaform.com 3. Robot da cucina Artisan di KitchenAid, ormai un must per tutti i food addicted, qui nella versione giallo girasole. www.kitchenaid.it 4. Padella Hook in alluminio ad alto spessore. Proposta da Tvs porta l’inconfondibile
ric re a st lo ile !
firma di Karim Rashid. www.tvs-spa.it 5. Asciugapiatti Chocolat in cotone 100%. Colori brillanti e atmosfere “retrò pop”per la linea LJF by Le Jacquard Français. www.le- jacquard- francais.it 6. Vasi Shibuya di Kartell. Un progetto rivoluzionario, del designer francese Christophe Pillet, che ha reso la plastica “preziosa”, ricca e corposa, quasi come vetro soffiato di Murano. www.kartell.it
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home decor spiegazioni
C 4 Vecchie
posate d’acciaio con manico sagomato 4 Smalti per unghie colorati e trasparente 4 Alcol 4 Acetone 4 Straccetto o carta da cucina
1.
Scegliete vecchie posate d’acciao preferibilmente con i manici sagomati e pulitele perfettamente con un panno intriso di alcol.
2.
Selezionate gli smalti da unghie in vari colori e preparate una ciotola colma di riso o di sale. Questa servirĂ per inserire le posate ad asciugare. DONNARITAMAGAZINE
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3.
Stendete su entrambi i lati del manico della posata una mano di smalto bianco e lasciate asciugare inserendola con la punta nel riso.
4.
Una volta asciugato lo smalto bianco stendete lo smalto colorato. Lasciate asciugare e stendetene una seconda mano per ottenere una copertura perfettamente uniforme. Se volete infine potete rifinire con una mano di smalto trasparente.
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COSA OCCORRE
NEL CUORE DELLA TOSCANA
www.momenticonviviali.it
Dipinto a mano Le geometrie dipinte su tessuto da Emilia Elmi rendono unici capi e accessori Creazioni Emilia Elmi Servizio Maria Rita Macchiavelli Foto Francesca Contini Orsetti
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In tanti anni di pratica e di lavoro sui giornali specializzati in creatività femminile mi è capitato di incontrare molte persone di talento. Creative o aspiranti tali. Succede però molto spesso nel mondo del craft, che appena qualcuno impara a fare qualcosa si senta già un’artista. E’ un’ottima terapia per aumentare l’autostima, ma da lì ad avere un vero talento ne passa. Sarà per questo che quando ho incontrato e conosciuto Emilia Elmi stentavo a credere che questa ragazza “alternativa” non se la “tirasse”
per via affettiva, senza una preparazione tecnica specifica ed è questo per contrasto che rende i suoi lavori così speciali. Chi dipinge su stoffa inizia con soggetti figurativi, a nessuno verrebbe in mente di creare texture ripetute da dipingere a mano. Emilia invece fa questo, così ogni pennellata rende unico ogni centimetro di tessuto rendendolo prezioso. Nonostante Emilia continui a pensare di voler fare la psicologa ha iniziato la sua piccola produzione che spazia dagli abiti, le borse, i deliziosi bijoux
Il talento spontaneo di Emilia Elmi. La ragazza che non conosce il fai da te minimamente di fronte alle proprie creazioni che mi hanno sinceramente lasciato a bocca aperta, soprattutto quando ho capito che le texture dipinte sui tessuti (compresi i pois) non erano fatti con timbri o stampi, come avrei fatto io, ma completamente dipinti a mano libera. Emilia Elmi è una ragazza toscana cresciuta in campagna. Sensibile, intellettuale e sognatrice, al di fuori di ogni schema. Si è avvicinata alla pittura su stoffa mentre scriveva la sua tesi di di laurea in filosofia e cultura della moda ” Il sole davanti, sentimento ed espressione negli abiti di Dianora Marandino”. E’ arrivata alla pratica
fino agli accessori da scrivania e i pezzi per la tavola. Modelli semplici ma che diventano esclusivi proprio perché anche al primo sguardo si intuisce che hanno qualcosa di speciale. Il tocco leggero dei colori diluiti, l’accostamento indedito delle tinte, tutto in quello che crea Emilia trasmette talento. Estranea al pur variegato mondo del faidate è riuscita in poco tempo a crearsi uno spazio unico e personale. EMILIA ELMI Produzioni emilia.7@hotmail.it tel. +393387328770
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Giallo e grigio per la piccola collezione da scrivania
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IN QUESTA PAGINA IL RUNNER DA TAVOLA DI COTONE DIPINTO A MANO ALTERNA MOTIVI GEOMETRICI IN LILLA ALLA PARTE COMPLETAMENTE DIPINTA DI GIALLO. CIOTOLA MISSONI. NELLA PAGINA A SINISTRA AGENDE E ASTUCCI DA SCRIVANIA REALIZZATI CON TESSUTO DIPINTO A MANO.
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Liberty o etnico? Nuovo stile nei tessuti dipinti
IN QUESTA PAGINA ASTUCCI PORTAMATITE O PORTATRUCCO CON TESSUTO DIPINTO A MANO. NELLA PAGINA A DESTRA UNA COLLEZIONE DI ORECCHINI REALIZZATI CON TESSUTI DIPINTI A MANO E CUCITI. EMILIA ELMI PRODUZIONI.
SOPRA DA SINISTRA I CUSCINI RICAVATI CON IL TESSUTO DI LANA MOHAIR RECUPERATO DA UN VECCHIO PLAID. A FIANCO UN PARTICOLARE DEI CUSCINI DECORATI CON PICCOLI POM PON ROSSI. SOTTO A DESTRA LE ORIGINALI CARTE DA REGALO CON MOTIVI SIXTY CHE RIPRENDONO LE TONALITÀ DEI CUSCINI. NELLA PAGINA A SINISTRA I PACCHETTI ARRICCHITI CON PICCOLI DETTAGLI MORBIDI FATTI CON RITAGLI DI PLAID.
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Spiegazioni TESSUTI DIPINTI A MANO OCCORRENTE 4 tessuto di cotone 100% bianco o ecru 4 colori per tessuto liquidi (Deca) 4 pennelli piatti e a goccia di varie misure 4 carta da cucina 4 nastro adesivo di carta 4 ciotole varie 4 squadra 4 matita REALIZZAZIONE Per ottenere un tessuto dipinto a mano ottimale per prima cosa occorre lavarlo ad alta temperatura per eliminare ogni tipo di appretto. 1- Proteggete il piano di lavoro con plastica e fogli di carta da cucina. 2. Fermate il tessuto con nastro adesivo. 3. Tracciate con la matita i segni leggeri dei disegni che avete scelto per le vostre texture. In caso di righe o pois aiutatevi con squadra e righello. 4. Sbattete bene i colori nelle boccete e quindi versatene una piccola quantità nelle ciotoline. 5. Tenete sempre vicino qualche ritaglio di tessuto per fare le prove di colore. 6. Dipingete l’interno delle tracce disegnate. Lasciate asciugare bene quindi stirate il tessuto a rovescio con il ferro ben caldo per fissarlo. Una volta realizzati i vari tessuti utilizzarli per le varie creazioni tessili.
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piccole grandi idee
quando il pois si fa in due I nastri double di tessuto jacquard giocano con la trasparenza di un vaso di vetro. Un delitto usarlo per i fiori
Idea e styling Maria Rita Macchiavelli Foto Francesca Contini Orsetti
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Troppo belli per essere semplicemente cuciti L’universo della merceria si rinnova nei colori e nelle fantasie. La produzione francese di nastri jaquard si è affidata a designers e stilisti per creare nuovi disegni e motivi. Niente a che vedere con le passamanerie tristi che bordavano i centrini delle zie. Naturalmente questi prodotti nascono per essere cuciti, come finiture nelle borse o nell’arredo tessile. La particolarità di questi nastri di seta jaquard si esalta nell’insieme e nell’accostamento dei colori. Un peccato non vederli da entrambi i lati. Così il modo più alternativo per utilizzarli è quello di rivestire dei cilindri di vetro dove il gioco della trasparenza inganna l’occhio. Infatti non subito ci si accorge che l’interno è l’esatto contrario dell’esterno. Per un diy raffinatissimo.
www.ruban.renaissanceribbons-france.com
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SIXTY COLLECTI Ispirati agli anni ‘60 i bijoux di tendenza da realizzare con le proprie mani unendo pochi semplici elementi rigorosamente geometrici Idea, realizzazioni e styling Maria Rita Macchiavelli Foto Francesca Contini Orsetti
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ION
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TRIANGOLI BLACK & WHITE A prima vista sembrano due collane identiche, in realtà con gli stessi elementi triangolari sono stati creati due pezzi molto diversi. In questa pagina una collana girocollo perfettamente speculare, da un lato nera e dall’altro bianca con i triangoli posizionati con le punte in basso, nella pagina accanto una collana lunga con i triangoli accoppiati che creano un rombo bicolore. Bastano una sola forma e due colori per creare infinite varianti.
IN QUESTA PAGINA, GIROCOLLO DI CAVETTO D’ ACCIAIO COLORATO CON PENDENTE VERTCALE CHE UNISCE I VARI ELEMENTI GEOMETRICI DI METALLO, SMALTO E PLASTICA COME A FORMARE UNA SCULTURA. NELLA PAGINA A DESTRA IL BRACCIALE MONTATO SU ELASTICO E FORMATO DA TRE ELEMENTI RIGIDI DI PLASTICA TRASPARENTE A FORMA DI CORNICE RETTANGOLARE. TUTTI I BIJOUX FOTOGRAFATI IN QUESTO SERVIZIO SONO STATI REALIZZATI CON ELEMENTI PER BIGIOTTERIA E PEZZI DI RECUPERO DI VECCHI BIJOUX.
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SPIEGAZIONI *La realizzazione di questi bijoux è molto semplice ma presuppone una esperienza di base nell’utilizzo degli strumenti e degli accessori per bigiotteria come pinze e chiodini. GIROCOLLO CON SFERE OCCORRENTE 4 girocollo di filo di acciao laccato nero, rosso e argentato 4 sfere di vetro trasparenti e nere REALIZZAZIONE 1. Inserite le sfere (che hanno un foro molto largo) all’interno del girocollo. COLLANA LUNGA A ROMBI BIANCHI E NERI OCCORRENTE 4 28 elementi di metallo leggero a forma di triangolo. 14 laccati di bianco e 14 laccati di nero. 4 chiodini lunghi di metallo argentato 4 60 cm di catena argentata misura media 4 pinze e tronchesini da bigiotteria REALIZZAZIONE 1. Inserite in un chiodino argentato due elementi triangolari, (uno nero e l’altro bianco) facendo combaciare la base del triangolo così da creare la forma di un rombo. Fermate le estremità creando un occhiello con le pinze. 2. Realizzate così 14 pezzi e poi uniteli fra di loro con l’aiuto delle pinze alternando le punte bianche a quelle nere. In alternativa si può accostare bianco con bianco e nero con nero e l’effetto della collana cambierà completamente. 3. Unite alle due estremità la catena doppiata che andrà ad appoggiare sul collo. GIROCOLLO CON TRIANGOLI BIANCO E NERO OCCORRENTE 4 18 elementi di metallo leggero a forma di triangolo. 9 laccati di bianco e 9 laccati di nero. 4 chiodini lunghi di metallo argentato
4 una fermatura da collana di metallo argentato 4 pinze e tronchesini da bigiotteria REALIZZAZIONE 1. Inserite in un chiodino argentato un elemento triangolare e fermate le estremità creando un occhiello con le pinze. 2. Realizzate così 9 pezzi bianchi e 9 pezzi neri. 3. Unite i 9 pezzi bianchi fra di loro con le punte rivolte in baso e così fate lo stesso con gli elementi neri. 4. Unite le due strisce che avete creato al centro facendo combaciare una punta nera alla bianca. Sarà il centro del girocollo. 5. Montate alle due estremità le due parti della fermatura. GIROCOLLO CON PENDENTE OCCORRENTE 4 girocollo di filo di acciao laccato rosso 4 elementi vari (sfere unibili, triangoli ed elementi “sixty” di alluminio smaltato) 4 chiodini di metallo argentato 4 pinze e tronchesini da bigiotteria REALIZZAZIONE 1. Inserite nei singoli elementi il chiodino argentato e fermate le estremità creando un occhiello con le pinze. Unite gli elementi fra di loro con le pinze in modo fa formare un lungo pendente. 2. Inserite il pendente nel filo di acciaio del girocollo. BRACCIALETTO OCCORRENTE 4 3 elementi di plastica colorata e forata a forma di cornice 4 3 sfere di plastica argentata unibili 4 filo trasparente elastico REALIZZAZIONE 1. Inserite il filo elastico trasparente nei fori dei rettangoli alternado con una sfera componibile. Fermate con un doppio nodo e tagliate l’eccesso di filo. Fate scorrere il nodo all’interno di una delle palline per renderlo nascosto. WWW.DONNARITA.IT
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my kitsch wunderkammer
bestiario domestico Potete non crederci ma questi simpatici animaletti soggiornano nel salotto di casa mia insieme a molti libri e qualche buon pezzo di design. In fondo gli animali strani sono la base di ogni “wunderkammer” lo” l e ce Vi Mar o da idar ori “ lat r a., i fi ia i a o d r a t l o g o n se ello ront vas a fig alle e e pr orc e p a o mi tte a du o p mpr antin o di me o tr i t l e m e i il o. S he p rega o ch fila i t c in lot ual ’ un fiato ngo a s aq . E naf o te e t mi a an ’an l i t i s a z v s l niz sca e’ m ser o ag nce rch ibri e a l Fr so p e di n no fil
s da qui esce l’acqua per annaffiare DONNARITAMAGAZINE
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qu i l’a si v cq er ua sa
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di o a rt gli e p o co o f or
e Com e r ma como ne a n Gia sì be no o i o l fig sce c ali. o i o to n eg m i co esti r a ques m che mi qu meric ’A , far da a dall orme n iv e . Arr tesco, abile e nfi an gig ino go io dov arne, f ch pr tac o pro cosa gazzo s é a Non erlo n mio r ro i t l t t to me ando i sa lo e set e qu a a ca n cas orsa. S i che e u n tor ri da o di c vorr n o fi no fu o gon de se.... e v el es lo non offend si
coccodrillo vero
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“Sha
k poe espea tico re in b tes in o chio d ove” e i ro fog vitel ’ il sul lia c lo ri mio he t cope r Cos tavol oneg rto gi od ì ch i ar ’ingr a cap riva esso . isc e s in cas u a con bito chi ha ac he
far
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g plastica gonfiabile
Ecco l’animale più vecchio della casa. Si chiama “Billo” (il coccodrillo) arriva dall’Egitto dove lo acquistai per regalarlo a mio figlio di sei anni. Era così appassionato di animali ...Peccato che Billo è un cucciolo di coccodrillo vero imbalsamato. (Gli egiziani ci sanno fare). Quando il mio bambino lo vide cominciò a piangere disperato dicendo che ero un’Assassina...
artisti artigiani
MORRIS MARIGO Figlio d’arte da tre generazioni ha il polline nel sangue. Il florist veneto che ha saputo unire creatività e innovazione tecnica facendosi sempre guidare dal cuore. Ha un seguito da star sulla tv nazionale dove presenta tutorial per il grande pubblico. Segni particolari: bello e romantico ma non è gay Intervista di Maria Rita Macchiavelli Foto di Ludovico Guglielmo e Morris Marigo
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N
Nella sua biografia racconta di aver fatto studi da grafico. Quando ha deciso di seguire la tradizione di famiglia? (nonni e genitori fioristi) Mi sono accorto presto che le maggiori gratificazioni mi arrivavano dal “fare” e dal creare con le mani. La scuola mi è servita soprattutto per dare una struttura alla mia fantasia. Essendo cresciuto poi in mezzo ai fiori ho trovato “terreno fertile” nell’attività di famiglia. Come florist Lei si è formato all’estero con grandi maestri di fama internazionale ma è comunque riuscito a sviluppare uno stile personale. Quali sono le sue maggiori fonti di ispirazione? La maggior parte delle mie ispirazioni arriva dalla quotidianità, sia come florist che come designer. Lo scorso anno ho infatti iniziato un percorso parallelo alla mia attività tradizionale. Creo e disegno oggetti funzionali ma di forte impatto emozionale. Ci parla dei suoi “concept Store” Fioreroma e ci dice come concilia la sua vena artistica con l’indubbia capacità imprenditoriale? Ho sempre sostenuto che in me vivono due personalità una da contabile e una da creativo. Una vigila sull’altra, la prima cerca di far quadrare il cerchio, si preoccupa della parte economica e di gestione delle mie attività, la seconda, quella creativa, aspetta i budget a disposizione e li investe per creare nuovi progetti.
artisti artigiani
Attualmente lavoro per rendere fioreriaroma un marchio sempre più distinguibile, che riesca trasmettere la ricerca e la qualità che mettiamo nei nostri prodotti. La nostra prossima scommessa inizierà da una nuova linea di candele personalizzate per profumare gli ambienti, con un inedito stoppino in legno e cera di altissima qualità di produzione italiana Per Lei vivere e lavorare in provincia è un vantaggio o uno svantaggio? Io vivo e lavoro a Jesolo, che oltre a essere una deliziosa località balneare, è una cittadina che ho sempre definito dall’economia a fisarmonica: cinque milioni di visitatori d’estate e 25.000 abitanti d’inverno. Questo permette di avere grandi stimoli durante la stagione estiva, e lascia la possibilità di concentrarsi su altro e coltivare la creatività in inverno. Un pò come il ciclo vitale, se si riposa bene di notte, si rende bene di giorno! Da qualche anno Lei è uno dei tutor di punta della trasmissione televisiva Detto Fatto in onda tutti i giorni su Rai2 . La notorietà influenza in qualche modo il suo universo creativo? Gli ultimi anni della mia vita lavorativa sono stati indubbiamente ricchi di impegni e di eventi che vivo come uno stimolo per dare sempre di più. Anche questa esperienza arricchisce la mia creatività e soprattutto mi mette in contatto diretto con il grande pubblico. Un’ultima domanda . Anche i fiori come gli abiti subiscono i dettami della moda. Quali sono i colori e i tipi di piante che arredano le case del 2015? Spontaneità e semplicità sono i diktat del momento. Concetti comunque non così facili da mettere a punto. Il decor floreale tende spesso all’eccesso. Mantenere la perfezione e la semplicità della natura sembra facile ma non è così scontato. Io che vengo da un luogo di mare e faccio sempre il paragone con il pesce. Chi lo cucina a volte tende a manipolarlo, a cambiargli sapore, quando si sa che solo rispettandone la freschezza e la natura si ottiene la purezza del sapore.
www.morrismarigo.it www.fioreriaroma.com Via Goffredo Mameli, 24, Jesolo VE 0421 93738 DONNARITAMAGAZINE
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IN QUESTA PAGINA PARTICOLARI DI DECORAZIONI FLOREALI. IN ALTO A DESTRA I PROFUMA CASSETTI IN GESSO CON LETTERE INCISE CREATI DA MORRIS MARIGO DA ABBINARE ALLA NUOVA COLLEZIONE DI PROFUMI D’AMBIENTEI CREATE DAL “NASO” LORENZO DANTE FERRO
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VECCHIO CONIO Chi di voi non possiede una scatola o un portafogli con le monetine avanzate dai viaggi, oppure le vecchie lire? Ecco cosa farne
Servizio e Creazioni Maria Rita Macchiavelli Foto Marzia Malli e Francesca Contini Orsetti
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Quella scatola dove mettiamo le monetine avanzate al rientro dai viaggi. Quelle monete che non possono essere portate in banca per il cambio. Gli equivalenti di un centesimo o due. E nel tempo molte di queste monete sono entrate fuori corso. Franchi francesi, marchi tedeschi o le nostre vecchie care lire. Perché non tenerle ben in vista? Come ogni ricordo di viaggio che si rispetti. Applicate su una ciotola svuotatasche o in caso di banconote, incollate su un’agenda con la tecnica del decoupage, ma anche usate nel modo più classico, cioè per creare gioielli che saranno ovviamente pezzi unici.
E CON LE BANCONOTE CI FACCIAMO IL DECOUPAGE
IN QUESTA PAGINA UN QUADERNO DALLA COPERTINA RIGIDA RICOPERTO CON UN MOSAICO DI RITAGLI QUADRATI DI BANCONOTE PROVENIENTI DA VARI PAESI DEL MONDO. UNA VECCHIA STERLINA INGLESE USATA COME FERMACORDA. NELLA PAGINA A SINISTRA DECINE DI MONETE APPLICATE CON COLLA VINILICA SULL’ESTERNO DI UNA CIOTOLA DI VETRO IN MODO DA VEDERE IN TRASPARENZA ENTRAMBI I LATI DELLE MONETE.
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ON C LO NCH L A E AN 5 FR ES LIN O P
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N CO O T E DIT N DE CRE N PE DI A A I AR T
INE ORECCHINI CON S T ERL 1997 GRAN BRETAGNA CONIO
DA A ET N MO ELLA E D CES I H RAN F A I S
ORECCHI NI 20 P ENCE GRAN B RETAGNA
MS R A H ON C I CAR C E CIAL TAGLI D C A R B RI OLD I G D O FA T TI I CREDIT D NTI E D N PE I N RTO I A H U C Q C ORE PPIO USA O D CON OLLARO DI D
ORECCHI NI CON MONETA DOPPIA DA 1 CEN T DI DOL LAR S
SPIEGAZIONI LA CIOTOLA SVUOTATASCHE OCCORRENTE 4 una ciotola di vetro di circa 20 cm di diametro 4 alcol 4 circa 100 monete 4 colla vinilica 4 pennello piatto 4 carta da cucina REALIZZAZIONE 1. Pulite accuratamente la ciotola con alcol e asciugate. 2. Rivoltatela e partendo dal fondo iniziate a incollare le monete con la colla vinilica pura. 3. Una volta applicate tutte le monete diluite la colla vinilica con un poco di acqua e stendetene un velo sopra tutte le monete. La colla una volta asciutta diventerà trasparente e le monete rimarranno ben attaccate al vetro. L’AGENDA OCCORRENTE 4 un quaderno con la copertina rigida 4 circa 20 banconote 4 una moneta di metallo 4 colla vinilica diluita (metà acqua e metà colla) 4 un pennello 4 forbici 4 matita e righello 4 un metro di cordino REALIZZAZIONE 1. Ritagliate le banconote in quadrati della stessa misura. 2. Stendete la colla sulla copertina del quaderno e applicate le banconote facendole combaciare fra loro. 3. Una volta terminata la composizione stendete una mano di colla sopra le banconote incollate e lasciate asciugare bene. La copertura risulterà poi impermeabilizzata. 4. Incollate poi una moneta con sotto un piccolo cartoncino comne distanziatore. Servirà per fermare il cordino. ORECCHINI TIPO OCCORRENTE 4 coppie di monete dello stesso tipo 4 colla bicomponente per metallo 4 chiodini, anellini e gancetti per orecchini di metallo 4 pinze per bigiotteria REALIZZAZIONE 1. Appoggiate una moneta sul piano di lavoro e ponetevi al centro un chiodino metallico da bigiotteria. 2. Preparate poca colla bicomponente e con uno stecchino versatela sopra il chiodino. 3. Appoggiate una seconda moneta dello stesso tipo sopra chiudendo in mezzo il chiodino. Create varie coppie di monete e lasciate asciugare bene la colla. (per circa un’ora). 4. Fermate i chiodini con la pinza facendo un occhiello. 5. Inserite nell’occhiello il gancetto per orecchini.
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animo romantico
Madama Butterfly Le farfalle create da Gerolama Nieddu per Donnarita Magazine si posano sugli accessori moda e sulla tavola di primavera
Creazioni Gerolama Nieddu Testi e styling Maria Rita Macchiavelli Foto Marzia Malli
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Farfalle gioiello per rendere uniche le scarpe primaverili
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Le farfalle di tessuto jaquard montate su pannolattice termoformabile si arricchiscono di cristalli colorati per creare un vero e proprio corpo gioiello. Diventano perfette per arricchire e decorare le scarpe dai colori primaverili. Applicate sul davanti delle ballerine sostituiscono il classico fiocco, mentre su sandali con il tallone chiuso o su scarpe con il tacco alto le farfalle gioiello sono il massimo dello chic se posizionate sul retro. Per applicarle alle scarpe, le farfalle sono state cucite sugli specifici morsetti di metallo dentato da calzoleria che si trovano in vendita presso i calzolai o i negozi di accessori per scarpe.
IN QUESTA PAGINA: LE FARFALLE DI TESSUTO SONO STATE APPLICATE SULLE BALLERINE MULTICOLORE DELLA COLLEZIONE “BEBA” E NELLA PAGINA DI SINISTRA SUL RETRO DEI SANDALI FUCSIA DELLA COLLEZIONE “CABARET”. TUTTE DI ALFONSO GARLANDO WWW.ALFONSOGARLANDO.IT
LE BALLERINE CHE PRENDONO VITA LA NOTTE DI NATALE NELLA FAVOLA DELLO SCHIACCIANOCI, INTERPRETATE DA EDOARDO MARIA MAGGIOLO. TUTTO GIOCATO SULLE FORMINE DI ALLUMINIO DA PASTICCERIA CHE SIMULANO IL TUTÙ. NELLA PAGINA A SINISTRA, I SOLDATINI GIOCATTOLO REALIZZATI SU VECCHIE LATTINE DI BIBITE SOVRAPPOSTE.
Sulla tavola di primavera spunta un volo di farfalle dai toni delicati
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LE FARFALLE DI TESSUTO INCOLLATE SU UNA MOLLETTINA DI LEGNO MONTATA SU FILO METALLICO USATO PER FERMARE IL TOVAGLIOLO CON LA LEGATURA A BOUQUET.
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Tornano di moda i tovaglioli piegati E’ stata la guru milanese del design d’avanguardia Rossana Orlandi a riportare l’attenzione su una pratica ormai in disuso e relegata per lo più ai pranzi da crociera: la piegatura del tovagliolo. La inarrestabile signora delle nuove tendenze ha chiesto a designers, architetti e personaggi illustri di varia provenienza di interpretare le pieghe del classico tovagliolo bianco per poi organizzare la mostra evento “L’arte di piegare il tovagliolo” nel ristorante-galleria Larte di Milano. Ispirati da queste “piegature d’autore” anche noi di Donnarita Magazine proponiamo delle idee con un unico trait d’union: le farfalle di tessuto create da Gerolama Nieddu
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1. Piegatura in stile origami con doppie ali scomposte una delle quali nasconde la farfalla di stoffa. Da fare con il ferro da stiro. 2. Sempre con l’aiuto del ferro da stiro si ottiene la piegatura a plissÊ sulla quale appoggiare le farfalle. Particolarmente adatti a questo tipo di piegatura i tovaglioli di lino. 3. Semplicemente arrotolato con un lembo aperto dove poggia la farfalla. Per tenerlo fermo due mollettine di
legno. 4. Omaggio alla primavera ma anche una piegatura adatta a un matrimonio. Il tovagliolo semplicemente legato da un rametto di fiori di di stoffa con la farfalla unita insieme. 5. Originale piegatura a rettangolo, da fare con il ferro da stiro e con tovaglioli dal bordo ricamato. 6. Piegatura a bouquet fermata dal filo metallico fine sul quale è stata incollata la farfalla di stoffa che sembra librarsi in volo.
IN QUESTA PAGINA IL CLASSICO LE PALLE AVVOLTE NEL VELO UOVO A’ LA COQUE PRESNTATO DEI COLLANT REGALANO IN TAVOLA CON LA FARFALLA DI E RAFFINATI. BAGLIORI INEDITI TESSUTO COME DECORO. NELLA NELLA PAGINA A SINISTRA, LE PAGINA A FIANCO UNA CORONCINA VECCHIE SCATOLE DA BISCOTTI DI LEGNO SI TRASFORMA IN UN TRASFORMATE CON UNA MANO NIDO PER UOVA DALLE DISOVRASTATO ELEGANTE VERDE SALVIA E FARFALLE DI STOFFA MONTATE SUSILHOUETTES DECORATE CON LE FERRETTI DA FIORISTA DI IMMAGINI DELLA TRADIZIONE NATALIZIA, RIVISITATA IN CHIAVE CONTEMPORANEA.
La tavola elegante e rigorosa si scalda grazie a un volo di farfalle
Spiegazioni OCCORRENTE 4 tessuto jaquard e tessuto stampato con immagini di farfalle 4 fliselina biadesiva 4 panno lattice 4 carta da forno 4 ferro da stiro 4 forbici da ricamo 4 filo di nylon fine 4 chiodini metallici per bigiotteria 4 filo metallico fine 4 perle di vetro sfaccettate 4 perline varie 4 pinze da bigiotteria 4 morsetti metallici per scarpe 4 colla a caldo
alle ali della farfalla. la spilla 6. Con il filo di nylon o con una punta di colla a caldo applicate il morsetto metallico sul retro della farfalla. FARFALLE DECORATIVE PER LA TAVOLA REALIZZAZIONE 1. Seguite le stesse indicazioni fino al punto 3 compreso utilizzando il tessuto più chiaro. 2. Con la colla a caldo incollate al centro delle ali una fila di perline opache per simulare il corpo della farfalla. 3. Incollate sul retro il filo metallico.
FARFALLE GIOIELLO REALIZZAZIONE 1. Rovesciate il tessuto e appoggiatevi sopra la fliselina biadesiva, quindi stiratela con il ferro da stiro caldo e rimuovete la carta protettiva. 2. Il tessuto a questo punto diventa adesivo e potete appoggiarvi il pannolattice. Proteggete il pannolattice con la carta forno e stirate a media temperatura per far incollare tra loro stoffa e panno. 3. Ritagliate con attenzione la farfalla di tessuto. 4. Infilate nel chiodino di metallo le perline e con la pinza chiudete facendo un anellino alla fine. 5. Con un filo di nylon cucite l’elemento gioiello in mezzo
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GEROLAMA NIEDDU la stilista che ha creato le farfalle per la realizzazione di questo servizio vive in Gallura dove la forza dirompente del paesaggio sardo ispira la sua creatività. Attiva nel mondo dell’hobbistica creativa lavora con materiali naturali e di recupero. Collabora con varie riviste e tiene corsi su una tecnica di sua invenzione: la lavorazione e manipolazione del pannolattice per la realizzazione accessori moda e compendi d’arredo. Pizzulamini di Gerolama Nieddu www.pizzulamini.it girolamanieddu@gmail.com tel. +393394331914
IN LIBRERIA “Maria Rita Macchiavelli. oggi Donnarita, un vero e proprio ‘’brand’’ che nasce dal web, passa per la TV e approda in libreria con un nuovo libro. Oltre 80 progetti fotografici dedicati alle tecniche creative, al food, al riciclo, all’home decor, alle ultime tendenze”
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home decor
uova chiodate Modernissimo steel style. I chiodi da tappezzeria decorano le uova da collezione
Idea e styling Maria Rita Macchiavelli Servizio shopping Alessandra Dani Foto Francesca Contini Orsetti
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1. Sistema di lampade Twee T. progettato da Jake Phipps per Casamania. Gli uccellini sono realizzati in ceramica BOSA, placcata in oro 24 carati come la gabbietta. www.casamania.it 2. Lampada da tavolo Tolomeo di Artemide. Nata nel 1987, famosissima da subito, riceve il compasso d’Oro nel 1989. Design Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina. www.artemide.com 3. Piastrella in ceramica decorata in serigrafia con oro zecchino, della linea Soli e Lune. Design Piero Fornasetti per Ceramica Bardelli. www.bardelli.it
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4. Spremiagrumi Juicy Salif di Alessi, qui nella nuovissima versione in fusione di bronzo, a tiratura limitata, che ne celebra i primi 25 anni. www.alessi.com 6. Piatto in Bone China della collezione Hybrid di Seletti: quando l’estetica dell’ovest incontra quella dell’est. www.seletti.it 5. Vasi, in materiale plastico, Jelly di Kartell, qui proposti nella finitura metallizzata cromo, oro e rame. www.kartell.com 7. Sedia supertecnologica Déjà–vu chair, disegnata da Naoto Fukasawa e realizzata da Magis in alluminio lucidato. www.magisdesign.com
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home decor spiegazioni
C COSA OCCORRE 4 Uova
di polistirolo di 8 cm di diametro circa 4 Chiodi da tappezziere rame anticato e acciaio lucido 4 Colla vinilica 4 Pennello piatto
DA SAPERE Per coprire completamente ogni uovo di 8 centimetri di diametro occorrono circa 150 chiodi con la capocchia di 11 millimetri. Per uova di diametro più piccolo è consigliabile utilizzare chiodi con la capocchia di 8 millimetri. Comunque l’effetto “Steel style” si ottiene bene con chiodi non troppo grandi. Naturalmente più i chiodi sono piccoli e più i tempi di esecuzione si allungano.
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COME SI FA Per evitare che i chiodi si stacchino dal polistirolo è consigliabile l’uso del vinavil anche se non è indispensabile. Per prima cosa perciò stendete con il pennello una piccola zona di colla vinilica pura alla base dell’uovo. Senza attendere che la colla asciughi iniziate a inserire i chiodi nel polistirolo. Sovrapponeteli leggermente uno sull’altro e procedete a spirale. Continuate a stendere la colla un pochino alla volta e a inserire i chiodi. Non preoccupatevi se i chiodi si sporcano di colla, una volta asciutta diventerà perfettamente trasparente.
www.torrefazionecaffemilano.com
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PARTY DI
PRIMAVERA
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Nuovi modi per ricevere anche in casa. Finger food e accessori usa e getta di nuova generazione Servizio Maria Rita Macchiavelli Foto Marzia Malli
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IN QUESTA PAGINA UN ANGOLO DELLA CASA CON UNO DEI TAVOLI PRONTI PER ACCOGLIERE GLI OSPITI. I BICCHIERI SONO SCOMPAGNATI MA DI FORMA SIMILE. LE ALZATINE SONO REALIZZATE CON VASSOI ROVESCIATI APPOGGIATI SU BICCHIERI. NELLA PAGINA ACCANTO UN PARTICOLARE DELLA CONSOLLE CON LE CANDELE APPOGGIATE SULLA BASE DEI CALICI ROVESCIATI. A PARETE UNA COLLEZIONE DI PIATTI FRANCESI E INGLESI DELL’800.
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Se è vero che le regole del galateo da appartamento cittadino impongono al massimo otto persone nei pranzi e cene seduti, non si deve rinunciare a invitare un gran numero di amici facendolo con stile. Un party in casa richiede buone doti organizzative, ma se tutto è ben calcolato la festa diventa un successo anche senza aiuti domestici. Per prima cosa ogni angolo disponibile della casa andrà decorato. Fiori e candele ma con un tocco di fantasia, come le candele poste su una serie di calici rovesciati di forme e altezze diverse o vasi monofiore che decorano senza invadere gli ambienti. I vari punti di appoggio della casa, non solo i tavoli, ma mobili e consolle, andranno preparati con bicchieri, piatti e bottiglie in modo che gli ospiti abbiano sempre tutto a disposizione in ogni punto della casa. Banditi piatti e bicchierini di plastica. Piuttosto pezzi scompagnati. Ad esempio, tutti hanno in casa piatti bianchi. Basta impilarli tutti insieme, anche se di forme e misure diverse, facendo lo stesso con i bicchieri. L’insieme crea un tocco di eleganza originale. Per il cibo vanno scelti piatti saporiti da gustare anche a temperatura ambiente preparati in tante monoporzioni. Adesso si possono acquistare on-line gli accessori per il catering e se ne trovano di veramente particolari. Tutto quello che passa inosservato in un party pubblico viene invece notato ed apprezzato se preparato a casa vostra.
PICCOLI TRUCCHI PER UN PARTY PERFETTO E AL POSTO DELLA CRISTALLERIA I NUOVI ORIGINALI ACCESSORI PER IL FINGER FOOD IN QUESTA PAGINA: STOVIGLIE PER CATERING RGMANIA, WWW.RGMANIA.COM TOVAGLIE DI LINO SOCIETY, WWW.SOCIETLIMONTA.COM
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Bandite le bottiglie di plastica e i bicchierini mosci con il nome scritto a pennarello. Non occorre usare la cristalleria ma si possoo ulizzare ad esempio le classiche bottiglie da vino sfuso da osteria riempite di acqua a disposizione degli ospiti in vari angoli della casa. I bicchieri possono non essere tutti uguali ma rigorosamente di vetro. Un piccolo trucco per farli riconoscere agli ospiti che immancabilmente li appoggeranno dove capita, è quello di applicare sotto a ognuno delle etichettine di carta da cancelleria. Ogni bicchiere con un motivo diverso. Basta tagliare le etichette o metterne in numero diverso sotto a ogni bicchiere . Ogni ospite dovrà memorizzarli all’inizio del party così da evitare di dover raccogliere a fine festa decine e decine di bicchierini.
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CREME DAI SAPORI ANTICHI PER IL PARTY DI PRIMAVERA
UOVA SCRAMBLED al POMODORO e ROSMARINO DONNARITAMAGAZINE
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CREMA DI ZUCCA ALLA MENTA
CECI ALLA SALVIA e PECORINO
MINI RICETTE PER FINGER FOOD CASALINGHI UOVA SCRAMBLED al POMODORO e ROSMARINO Mettere in una grande padella la polpa di pomodoro con olio e aglio. Cuocere per dieci minuti. Aggiungere le uova e romperle in padella con una frusta. Aggiungere il rosmarino e servire tiepide. CREMA DI ZUCCA ALLA MENTA Bollire in acqua e sale pezzi di zucca con sedano e carote. Una volta cotte frullare tutto a crema. Aggiungere olio extravergine e foglie di menta. Servire fredda.
CREMINA di POMODORO al BASILICO
CECI ALLA SALVIA e PECORINO FRESCO Cuocere i ceci in olioextravergine , sale, pepe, aglio e salvia.Sevire in ciotoline con una fetta di pecorino fresco. CREMINA di POMODORO al BASILICO Fare un soffritto di cipolla, sedano e carota. Aggiungere abbondante mollica di pane e pomodoro con molto basilico sale e peperoncino. A fine cottura frullare tutto con minipimer. Mettere in contenitore da finger food con basilico fresco e grissini.
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SPIEGAZIONI BOLLI SEGNA BICCHIERI
ALZATINA TRIPLA
Un’idea semplice che permette agli ospiti di un party in piedi di poter riconoscere il proprio bicchiere
Un’idea per creare delle alzatine su cui appoggiare i bicchierini e le ciotoline da finger food
OCCORRENTE 4 bicchieri a calice 4 etichette adesive bianche di carta piccole rotonde e rettangolari 4 forbicine 4 alcol 1. Rovesciate i bicchieri, pulite perfettamente il fondo con alcol e asciugate. 2. Incollate le etichettine di carta creando per ogni bicchiere un motivo diverso. Tagliate a metà i bolli per creare mezzelune, fate motivi a raggiera o incroci. Il fondo di ogni bicchiere dovrà risultare unico e riconoscibile dai singoli ospiti.
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OCCORRENTE 4 tre vassoi rotondi senza manici di misure decrescenti 4 una confezione di Patafix (gommina adesiva riposizionabile) 4 quattro bicchieri tumbler 4 alcol 1. Pulite perfettamente con alcol i bicchieri e i vassoi. Non devono esserci residui di polvere o di grasso altrimenti la gomma adesiva non aderisce bene. 2. Scaldate con le mani la gommina Patafix rendendola bella morbida. Non tentate di attaccarla senza averla prima scaldata perché non farà adesione. 3. Posizionate una pallina di Patafix sul fondo esterno dei quattro bicchieri e quattro piccole palline per ogni bicchiere da posizionare sul bordo in alto. 4. Rovesciate il vassoio più grande che farà da base e appoggiatevi al centro tre dei bicchieri con il Patafix. Fate aderire bene con la pressione della mano i bicchieri e posizionatevi sopra il secondo vassoio di misura media. Fatelo aderire alle palline di Patafix poste sul bordo dei bicchieri. Per agevolare l’adesione premete e fate ruotare leggermente il vassoio. 5. Allo stesso modo posizionate l’ultimo bicchiere con sopra il vassoio più piccolo sempre messo al rovescio. Una volta finito il party la gommina Patafix potrà essere rimossa e la struttura smontata.
animo goloso
Origami food Quattro ricette ispirate dalle sculturine di carta tanto care ai Giapponesi Servizio e styling Maria Rita Macchiavelli Foto Francesca Contini Orsetti Ricette Celeste Vimercati Origami Laura Pasi
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“gyoza veg� gyoza veg
“Ramen” ramen
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“uova colorate� uova colorate
KANTEN WAGASHI kanten wagashi
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ricette GYOZA VEG INGREDIENTI Per 20-25 ravioli Per le sfoglie: 4 200gr di farina 00 4 80 ml di acqua calda 4 qualche goccia di olio di sesamo tostato (facoltativo) 4 un pizzico di sale Per il ripieno: 4 200gr di champignons puliti 4 200gr di cavolo verza 4 2 cipollotti bianchi 4 2 carote piccole 4 una manciata abbondante di germogli misti (o di soia) 4 un “nido” di spaghetti di soia (usarne solo una metà reidratati) 4 2 cucchiaio di salsa di soia 4 2 cucchiaio di mirin (o marsala dolce) 4 2 cm di radice di zenzero 1 spicchio d’aglio 4 1 ½ cucchiaio di miso bianco 4 1-2 cucchiaini di amido di mais (se necessario) Procedimento: 1. Riunire gli ingredienti per la sfoglia in una ciotola e mescolare. Una volta che si sarà formato un impasto slegato, trasferirlo sul piano di lavoro e impastare con le mani fino ad ottenere una palla liscia. 2. Avvolgerla nella pellicola o in un sacchetto di plastica DONNARITAMAGAZINE
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per alimenti e mettete da parte. E’ importante che l’impasto riposi almeno mezz’ora prima dell’utilizzo. 3. Nel frattempo preparare il ripieno: tritare finemente il cavolo verza, i funghi, la parte bianca dei cipollotti e le carote. 4. In una padella antiaderente (o un wok) saltare con poco olio i funghi, insaporendo con un cucchiaio di salsa di soia e uno di mirin. Trasferirli in una ciotola capiente per farli raffreddare. 5. Cuocere allo stesso modo le carote con il cavolo e i cipollotti. Unirli alla ciotola con i funghi e mettere da parte. 6. Far rinvenire gli spaghetti di soia in acqua bollente, scolarli e raffreddarli sciacquandoli sotto l’acqua corrente per raffreddarli. Con una forbice da cucina, tagliarli a pezzetti direttamente nella ciotola delle verdure cotte. 7. Se si utilizzano dei germogli di soia, sbianchirli in acqua bollente per pochi minuti, se i germogli sono molto sottili, unirli direttamente nella ciotola. Tritare la parte verde di uno dei cipollotti e unire anch’esso. 8. Grattugiare direttamente nella ciotola l’aglio e lo zenzero, aggiungere il miso e, se necessario, anche l’amido
di mais. Mescolare bene e mettere da parte. 9. Riprendere la pasta che ora dovrebbe essere più morbida e malleabile. Dividerla a metà e tenere la parte non utilizzata coperta durante la lavorazione dell’altra. 10. Modellare un cilindro con l’impasto, dividerlo di nuovo a metà e ogni metà in 6-8 pezzetti uguali. Ottenere delle sferette e stenderle con un piccolo mattarello in sfoglie sottili e circolari. 11. Riprendere il ripieno e, un cucchiaino abbondante alla volta, riempire le sfoglie. Inumidire leggermente i bordi per sigillare bene i ravioli. E’ possibile chiuderli semplicemente a mezzaluna o cimentarsi nelle piegature tradizionali. 12. Per la cottura: ungere bene una padella antiaderente (con olio di semi o ancor meglio olio di sesamo), posizionare i ravioli e accendere il fuoco. Non appena inizieranno a sfrigolare, aggiungere un dito d’acqua (meglio se bollente) coprire e cuocere a fuoco medio fino a che l’acqua non sarà evaporata. Scoprire la pentola e cuocere qualche altro minuto per rendere il fondo dei ravioli croccante. Servire immediatamente con della salsa di soia per accompagnare.
ricette RAMEN INGREDIENTI 4 Una gallina (o un pollo) intera ed eviscerata 4 100gr circa di radice di zenzero fresco 4 4-5 spicchi d’aglio 4 2 carote 4 una grossa cipolla ramata 4 una stecca di cannella 4 5-6 bacche di anice stellato 4 5-6 chiodi di garofano 4 3 foglie di alloro 4 un cucchiaino di sale grosso 4 un pezzo abbondante di alga Kombu 4 acqua q.b. Per finire la preparazione: 4 2 cucchiai di miso bianco (per 2 porzioni) 4 Salsa di soia a piacere 4 Zucchero di canna scuro a piacere Procedimento: Il giorno prima della preparazione 1. Mettere la gallina, l’aglio schiacciato, la cipolla tagliata a metà e steccata con i chiodi di garofano, lo zenzero schiacciato e gli altri aromi (eccetto l’alga Kombu) in una pentola capiente (3 litri circa). Cospargere con sale grosso e coprire d’acqua. 2. Cuocere a fuoco vivo fino a bollore, poi abbassare la fiamma e far sobbollire coperto per un paio d’ore.
Trascorso questo tempo, spegnere e aggiungere l’alga Kombu. Lasciar riposare fino a completo raffreddamento. 3. Una volta freddo, togliere la gallina dalla pentola e metterla da parte. Filtrare il brodo attraverso un colino per eliminare le verdure e gli aromi e trasferire in frigorifero. 4. Spolpare la gallina, scartando la pelle: la carne servirà per arricchire il Ramen. Trasferire in un contenitore e conservare in frigo fino al momento dell’utilizzo. Il giorno della preparazione 1. Riprendere il brodo ed eliminare l’eventuale grasso rappreso in superficie con un cucchiaio.Trasferire il brodo sgrassato in una pentola e portare a bollore. 2. A fuoco spento aggiungere il miso (sciolto a parte con qualche cucchiaio di brodo caldo) e regolare a piacere con salsa di soia e zucchero: il gusto dovrà essere sapido con una punta di dolcezza a bilanciare. Servire come indicato nel seguito della ricetta. *Chashu/Char Siu INGREDIENTI 4 500gr di pancia di maiale 4 1 cucchiaio di zucchero di canna
4 1 spicchio d’aglio 4 2-3cm di radice di zenzero fresco 4 1 cucchiaino di pepe di Szechuan (facoltativo) 4 1 cucchiaino di 5 spezie cinesi (facoltativo) 4 2 cucchiai di salsa di soia 4 ½ cucchiaio di oyster sauce 4 1 cucchiaio di sakè (o vodka) 4 1 cucchiaino di olio di sesamo tostato 4 2 cipollotti bianchi Procedimento: Il giorno prima della preparazione 1. Rimuovere (o far rimuovere dal macellaio) la cotenna e tenere da parte. 2. Preparare la marinata: grattugiare l’aglio e lo zenzero, unire le spezie (se usate), e il resto degli ingredienti, tranne i cipollotti. Mescolare e trasferire in un sacchetto di plastica per alimenti. 3. Legare sommariamente il pezzo di pancia di maiale con dello spago da cucina (eviterà che la carne possa sfaldarsi in cottura) e unirlo alla marinata nel sacchetto. Massaggiare per far penetrare gli aromi, chiudere e lasciar marinare in frigo per una notte. Il giorno della preparazione 1. Scaldare il forno a 200°, WWW.DONNARITA.IT
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ricette tirare la carne fuori dal frigorifero, tagliare a metà i cipollotti e metterli paralleli sul fondo di una teglia. Appoggiare la carne sui cipollotti, e rovesciare nella teglia anche tutta la marinata. 2. In un’altra teglia, salare e pepare la cotenna tenuta da parte. 3. Coprire entrambe le teglie con dell’alluminio foderato di carta forno e cuocere in forno caldo per circa 2 ore. 4. Trascorso questo tempo, scoprire le teglie e cuocere un’altra decina di minuti, bagnando di tanto in tanto la carne con i suoi succhi. 5. A cottura ultimata togliere dal forno e far raffreddare qualche minuto: avvolgere la carne con dell’alluminio per mantenerla calda e tenere da parte la cotenna croccante. Tenere la carne in caldo fino al momento del servizio. *Noodles INGREDIENTI Per 2 porzioni: 4 200gr di farina 00 4 2 uova 4 un pizzico abbondante di sale 4 2 cucchiai di acqua (se necessario) Procedimento: 1. Versare la farina sul piano di lavoro, creare una fontanella e DONNARITAMAGAZINE
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romperci le uova. Aggiungere il sale e iniziare a sbattere le uova, incorporandole man mano alla farina. Impastare brevemente e se necessario aggiungere poca acqua. 2. Impastare fino a ottenere una palla di impasto liscio. Avvolgere in un pezzo di pellicola trasparente e far riposare per una mezz’oretta. 3. Riprendere l’impasto, dividere in 4 parti e stendere sottilmente ogni pezzo. Esattamente come per la pasta tradizionale fatta in casa, è possibile usare un mattarello oppure la classica macchina per la pasta. Non stendere la pasta troppo sottilmente: rispetto alle nostre sfoglie tradizionali, i noodles da ramen devono avere una certa consistenza. 4. Infarinare abbondantemente ogni sfoglia e ripiegarla su se stessa, con un coltello affilato tagliare delle tagliatelle, o se si preferisce dei tagliolini più sottili. 5. Portare a bollore un’abbondante pentola d’acqua, salare e cuocere i noodles per 1-2 minuti. Scolarli e sciacquarli sotto l’acqua fredda corrente.
Preparazione del piatto 4 la parte verde di un cipollotto fresco 4 6-8 cappelle di funghi cremini
4 2 carote pelate e tagliate a listarelle 4 2 pak choi tagliati a metà 4 2 manciate di sesamo tostato 4 1 o 2 uova sode/bazzotte sbucciate 4 i noodles cotti 4 il brodo 4 Chashu cotto a fette sottili 4 la cotenna croccante 4 la carne della gallina (o pollo) a pezzetti Procedimento: 1. Dividere i noodles nelle ciotole da servizio, condire con poca salsa di soia e qualche goccia di olio di sesamo. 2. Portare a bollore il brodo preparato in precedenza (senza miso) e cuocervi brevemente le verdure, che devono restare croccanti, tranne il cipollotto. 3. Disporre qualche pezzetto di carne di gallina e le verdure cotte sui noodles in modo aggraziato. Condire il brodo come indicato nella ricetta, versarlo sui noodles e le verdure fino a 2/3 della ciotola. 4. Terminare i piatto con 3 fette di pancia di maiale per ogni porzione, un mezzo uovo sodo (o uno intero tagliato a metà), la parte verde del cipollotto tritata, i semi di sesamo tostati e una manciata di cotenna di maiale croccante tritata. Servire immediatamente.
ricette KANTEN WAGASHI INGREDIENTI 4 200 ml d’acqua 4 30 g di zucchero (o più se desiderato) 4 5g di agar agar in polvere (un cucchiaino) 4 boccioli di rosa secchi per tisane (o fiori edibili freschi) 4 mezza stecca di vaniglia 4 un cucchiaino di acqua di rose 4 2-3 cucchiaini di succo di barbabietola (o qualche goccia di colorante alimentare rosso) 4 ciotoline da te o stampi in silicone a semisfera Procedimento: 1. Reidratare i boccioli di rosa in abbondante acqua calda e mettere da parte. *(Se si utilizzando i fiori freschi, questo passaggio non è necessario). 2. Mettere l’acqua in una pentola con l’agar agar, mescolare brevemente e accendere la fiamma a fuoco moderato. Continuare a mescolare fino a sciogliere l’agar agar. 3. Aggiungere lo zucchero, la vaniglia e qualche goccia di succo di barbabietola per “sporcare” appena di colore (se si utilizza del colorante alimentare, aggiungerne una punta di stuzzicadenti alla volta, fino al raggiungimento della tonalità desiderata). 4. Mescolare per fino allo
scioglimento dello zucchero. Portare delicatamente a bollore e spegnere. Aggiungere l’acqua di rose ed eliminare la stecca di vaniglia. 5. Versare un dito di gelatina calda negli stampi e far rapprendere qualche minuto in frigorifero. Asciugare i boccioli, riprendere gli stampi, posizionarvi i boccioli e versare un altro dito di gelatina. Far rassodare nuovamente per “intrappolare” i fiori. 6. Una volta rassodato anche questo strato, tingere la restante gelatina ancora liquida con dell’altro succo di barbabietola o colorante per ottenere un rosa acceso. Versare questo ultimo strato e far rassodare in frigo per un paio d’ore prima di sformare e decorare.
UOVA COLORATE INGREDIENTI 4 8 uova grandi 4 coloranti alimentari per pasticceria: giallo, blu, rosa fucsia, arancione 4 tre o quattro pentolini piccoli e una pentola media 4 guanti monouso Procedimento: 1. Inserire le uova fresche nella pentola grande vuota. Riempire la pentola di acqua fredda fino a immergere del
tutto le uova. Si raccomanda di non mettere mai le uova fredde in acqua calda perché si rompono immediatamente. Mettere la pentola sul fuoco e portare l’acqua a ebollizione. Dal momento in cui l’acqua bolle occorre calcolare circa 5 minuti di cottura (2 o 3 minuti in meno di un classico uovo sodo). 2. Estrarre le uova dall’acqua e farle raffreddare sotto il getto del rubinetto. A questo punto il guscio delle uova va rotto ma non tolto! Dare piccoli colpetti in modo da creare una sorta di superficie craquelet. 3. Indossare dei guanti monouso e mettere nelle varie pentoline più piccole le diverse gocce di colore alimentare e aggiungere poca acqua. Il colore deve essere molto intenso. Ogni pentolina avrà un colore diverso. Mettere le pentoline sul fuoco e immergere in ognuna una o al massimo due uova. Portare nuovamente a ebollizione quindi spegnere la fiamma e lasciare in infusione l’uovo per 5 minuti. 4.Togliere le uova e sciacquarle in acqua fredda quindi eliminare delicatamente tutto il guscio da ognuna. Questo procedimento si può fare anche immergendo le uova in infusi naturali come thè e carcadè, ma la colorazione non risulta così intensa come con i coloranti per pasticceria. WWW.DONNARITA.IT
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Biscotti Faberge'ĂŠ Piccole tele di fragrante pastafrolla tutte da decorare con ghiaccia reale e gocce di zucchero caramellato Servizio e illustrazioni Maria Rita Macchiavelli Foto Francesca Contini Orsetti Ricette Celeste Vimercati
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Ricette PASTA FROLLA
GHIACCIA REALE
INGREDIENTI
INGREDIENTI
4 300gr di farina 00 4 150gr di burro freddo a dadini 4 80gr di zucchero a velo 4 2 tuorli 4 mezzo cucchiaino di semi di vaniglia 4 un pizzico di sale 4 2-3 cucchiai di acqua ghiacciata
4 300gr di zucchero a velo 4 2 bianchi d’uovo (albumi) 4 qualche goccia di succo di limone 4 coloranti alimentari e momperiglie
Procedimento: 1. In un mixer frullare la farina con lo zucchero, la vaniglia e il sale. 2. Aggiungere i tocchetti di burro e frullare a impulsi per ottenere una consistenza sbriciolata. Unire i tuorli e, con il motore già in funzione, un cucchiaio d’acqua alla volta. 3. Spegnere il motore una volta che si sarà formata una palla. 4. Trasferire l’impasto sul piano di lavoro, avvolgerlo nella pellicola e far riposare in frigorifero per almeno mezz’oretta. 5. Trascorso questo tempo, stendere l’impasto in una sfoglia sottile circa 5 mm. Ricavarne dei biscotti ovali con un taglia pasta o ritagliando la pasta seguendo una dima. 6. Traferire delicatamente su una placca da forno e cuocere a 180° per 15-20 minuti. 7. Una volta cotti e lasciati raffreddare, decorare con la ghiaccia reale. DONNARITAMAGAZINE
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Procedimento: 1. In una planetaria elettrica o con delle fruste elettriche, sbattere gli albumi fino a renderli schiumosi. 2. Aggiungere lo zucchero a velo, un terzo alla volta, continuando a montare fino ad ottenere un composto bianco lucido e molto denso. 3. Aggiungere il limone per migliorare sapore e consistenza. Tingere a piacere.
GEMME DI ZUCCHERO INGREDIENTI 4 300gr di zucchero bianco 4 qualche goccia di succo di limone 4 coloranti alimentari 4 carta da forno
Procedimento: 1. Versare lo zucchero in un pentolino con l’aggiunta di pochissimo colorante alimentare (se si esagera si perde la trasparenza). 2. Far sciogliere lo zucchero a fiamma bassa senza farlo scurire. Togliere la pentola dal fuoco e versare lo zucchero sciolto colorato a filo sulla carta da forno muovendo la pentola in modo da creare delle gocce che solidificano in pochi minuti. Per la decorazione dei biscotti usare la ghiaccia reale in una sac à poche e applicare le momperiglie e le gemme di zucchero caramellato a fantasia.
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Vilnius : l’est surreale In viaggio alla scoperta della capitale della Lituania dove nascono le mode giovanili all’ombra della storia della vecchia Russia Testo Silvia Moro Foto Matteo Caruso
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Vilnius, capitale della Lituania, è un luogo inconsueto e surreale se paragonato ad altre capitali. Ordinata, pulita, silenziosa ma con un cuore hippy nascosto al centro della città dove sorge, come una Città del Vaticano, la piccola Repubblica indipendente di Uzopis Cosa vedere Girando per la città ci si imbatte ogni 100 metri in una chiesa. Qualcuna intonacata di bianco, altre di mattoni rossi con vari stili che si mescolano al barocco in modo bizzarro da rendere unica ognuna di esse. Alcune sono gioiellini come la chiesa di Sant’anna, piccola e appartata, situata vicino al fiume fra gli alberi, con l’esterno gotico a mattoni aranciati e l’interno bianchissimo e luminoso. Doverosa la visita alla cattedrale di San Stanislao e Ladislao nel cuore della città. Qui la sensazione di un luogo onirico è esaltata dalla enorme piazza in cui sorge la chiesa, piazza quasi del tutto deserta da sembrare uscita da un quadro surrealista. L’interno della chiesa in puro stile neoclassico a tre navate ospita al un organo a canne che incanta l’attenzione prima di visirare la cappella di san Casimiro piccolo capolavoro barocco. Usciti dalla cattedrale si può poi visitare la torre di Gedimino, una delle costruzioni più amate dagli abitanti di Vilnius.
IN QUESTA PAGINA IN ALTO LA STATUA DEL RE MINDAUGAS CHE SORGE NELLA PIAZZA DEL MUSEO NAZIONALE DELLA LITUANIA. QUI ACCANTO IL SIMBOLO DELLA CITTÀ: LA SIRENA DI BRONZO. A DESTRA LA TORRE DI GEDIMINO. NELLA PAGINA ACCANTO. A SINISTRA LA FACCIATA NEOCLASSICA DELLA CATTEDRALE DI SAN STANISLAO E LADISLAO E A FIANCO L’ ANGELO DI BRONZO, ANCORA UN ALTRO SIMBOLO DELLA CITTÀ.
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La giovane repubblica di uzopis Vilnius stupisce per il passaggio repentino da una atmosfera all’altra. Lasciate le piazze enormi , per lo più deserte e illuminate dalla luce accecante si attraversa il fiume e si varcano i confini di Uzopis, una repubblica indipendente nata il 1° aprile 2000, con un suo presidente, ministri e una Costituzione di 41 articoli tra cui “tutti hanno il diritto di essere amati” e “tutti hanno il diritto di fare errori”. Costituzione stampata su pannelli a specchio all’ingresso della via Paupio, l’arteria principale di Uzopis, per far sì che ogni individuo possa leggerla e allo stesso modo rispecchiarvisi. In passato questo era uno dei quartieri più poveri della città, ma dopo gli anni ‘90 è stato colonizzato da artisti e intellettuali provenienti da tutta Europa che lo hanno trasformato in un luogo vitalissimo e giovanile
dove dormire Bernardinu b&B house Bernardinų str. 5, Vilnius
dove mangiare Lokys restaurant Stikliu str. 8/10, Vilnius Da Antonio Vilnius str. 23, Vilnius Spyros Metaxa Pilies 5, Vilnius Zemaiciai Restoranas B-4, Vokieciu 24, Vilnius
IN QUESTA PAGINA: UNO DEI BIZZARRI PERSONAGGI CHE SI INCONTRANO IN QUESTA ZONA DELLA CITTÀ NELLA PAGINA ACCANTO. IN ALTO LO STRISCIONE CHE DELIMITA IL L’INGRESSO DEL QUARTIERE DELLA REPUBBLICTA DI UZ. SOTTO A SINISTRA UNA SCULTURA DI FERRO E A FIANCO IL MONUMENTO IN LEGNO ERETTO IN MEMORIA DI JOHN LENNON. SOTTO UN VICOLO DI INGRESSO IN UNA DELLE PICCOLE CORTI DELLA REPUBBLICA DI UZUPIS DOVE SI TENGONO MOSTRE E PERFORMANCE D’ARTE
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le belle idee colorano la vita
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IL GIOCO DELL'OCA
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Festa di primavera, festa di compleanno o di fine scuola. In un prato tutti bambini in gioco per creare e dipingere tabellone, pedine e coppe premio. Prima del lancio dei dadi
Servizio e creazioni Raffaella Castagna Foto Andrea Baguzzi
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Per la merenda i fermacannucce con le ochette di carta
Con le giornate di primavera tornano le feste per i più piccoli da fare in giardino o nei prati del parco. L’autrice di libri per bambini Raffaella Castagna ha organizzato una festa a tema “gioco dell’oca” e ha coinvolto un gruppo di bambini nella preparazione del gioco, dalla creazione del tabellone, dei dadi, delle pedine fino alla realizzazione dei piatti e dei dolci per la merenda da fare tutti insieme dopo aver giocato al gioco più amato dai bambini di tutto il mondo. Naturalmente va organizzato tutto in anticipo, occorre munirsi di molti cartoni di recupero, carta bianca da fotocopie, colla vinilica, tempere di tutti i colori, forbici e pennelli. Per non far sporcare (troppo) i bambini bastano sacconi di plastica per la spazzatura da infilare sopra i vestiti facendo fori per la testa e le braccia. Tutto è da costruire: per prima cosa i riquadri colorati del tabellone, poi le pedine a forma di oca da dipingere di vari colori, i dadi da far costruire ai più grandicelli, come la coppa dorata e le medaglie per tutti. Ma non è finita qui, dopo il gioco si festeggia con panini, bibite e naturalmente la torta. Golosa ma semplice da fare sempre con l’aiuto dei bambini. Sarà un pomeriggio indimenticabile. (Soprattutto per le mamme che poi dovranno riordinare tutto per lasciare il prato come lo hanno trovato).
IN QUESTA PAGINA LA TORTA DI PAN DI SPAGNA E PANNA DA FAR FARCIRE AI BAMBINI E NELLA PAGINA A DESTRA I COPRIBOTTIGLIE DI PLASTICA A FORMA DI OCA. NEL LIBRO PDF DI RAFFAELLA CASTAGNA SI TROVANO TUTTI I CARTAMODELLI PER REALIZZARE QUESTI PROGETTI.
Aiuto sta arrivando un'orda di bambini che mi vuole mangiare!
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Carina l'idea delle oche copribottiglia vero? Sono sempre cosĂŹ brutti alle feste i boccioni di plastica!
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Tutti hanno vinto un giorno speciale! Grazie Raffaella!
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TROVATE LE SPIEGAZIONI E I TUTORIAL di tutti i progetti presentati in questo servizio, all’interno della monografia in pdf “IL gioco dell’oca” di raffaella castagna
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monografie di fai da te
RAFFAELLA CASTAGNA
il gioco dell’
OCA
12 TUTORIAL STEP BY STEP
per acquistare il libro vai su www.donnarita/shop.it
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Benvenuti!
Piccoli Principi e Principessine in arrivo. Il fiocco di nascita si veste di fantasia con tre idee per chi non sa usare ago e filo Creazioni di Maria Rita Macchiavelli Foto di Francesca Contini Orsetti
Il maxi fiocco imbottito con i pannoloni
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Lo stemma con la corona di pizzo
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Le tutine di carta con il bavaglino bordato DONNARITAMAGAZINE
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xalicxalicx MAXI FIOCCHI IMBOTTITI OCCORRENTE per un fiocco: 4 un metro di tessuto a quadretti “vichy” 4 2 pannoloni da bambino 4 spilli 4 nastrino piccolo 4 colla a caldo 4 forbici 1. Ritagliate il tessuto in due parti uguali. Una parte ripiegatela su sé stessa e con l’aiuto del ferro da stiro create una lunga striscia che vi servirà per creare le cocche pendenti del fiocco. 2. Stendete su un piano il resto del tessuto e appoggiatevi al centro due pannolini disposti orizzontalmente. Richiudete il tessuto come se fosse un pacchetto. Ripiegate i lati al centro e fermate con gli spilli. 3. A questo punto potete usare ago e filo oppure colla a caldo. Avvolgete la striscia di tessuro in mezzo per creare il fiocco lasciando le due cocche libere. Fermate con la colla a caldo o con ago e filo. Incollate o cucite su retro il nastrino per appenderlo. STEMMA CON CORONA DI PIZZO OCCORRENTE per uno stemma: 4 un ritaglio di cartone cm,40x30 4 un ritaglio di pannolenci (rosa o azzurro) cm 40 x 30) 4 un metro e mezzo di nastro di raso 2 cm 4 30 cm nastro di raso 1/2 cm 4 30 cm di pizzo di lamè sagomato con punte (oppure pizzo bianco da spruzzare con spray color oro) 4 colla vinilica 4 colla a caldo 4 forbici 4 un bicchiete o vasetto 4 un cutter affilato
1. Ritagliate da un foglio di carta un cartamodello dello stemma della misura desiderata quindi appoggiatelo sul cartone e ritagliatelo con il cutter. 2. Rivestite la sagoma con il pannolenci e fermate la stoffa sul retro con la colla a caldo.3. lIndurite il pizzo con il vinavil o in alternativa con acqua e zucchero. Appoggiatelo su un bicchiere o un vasetti e stendete sopora abbondante colla, lasciate asciugare finché non diventa trasparente e avrà preso una forma curva. 4. sIncollatelo al centro in alto con la colla a caldo. Create un lungo fiocco con il nastro di raso e incollatelo sotto alla corona. Create dei cartigli con il nome del bambino e incollateli ai lati. Incollate il nastrino sul restro per appenderlo. TUTINE DI CARTA CON BAVAGLIO OCCORRENTE per una tutina 4 una stampella piccola bianca 4 un foglio 50x70 cm di carta “mulberry” rosa o azzurra 4 un foglio A4 di carta bianca di grammatura pesante 4 60 cm di nastrino di pizzo bianco smerlato 4 60 cm di nastrino di velluto rosa o azzurro 4 5 bottoncini piccolissimi 4 colla a caldo 4 forbici 1. Ritagliate da un foglio di carta il cartamodello della tutina quindi appoggiatelo sulla carta mulberry e ritagliatela doppia. 2. Appoggiate su uno dei due ritagli la stampella e mettete sopra il secondo ritaglio. Con la colla a caldo chiudete i lati, fermate sulle spalle e in fondo alla mutandina. Incollate i bottoncini sulle splle e sul davanti della mutandina.3. Ritagliate dal cartoncino bianco la forma del bavaglino e incollate il bordo il pizzo bianco. Inseritelo sulla stampella e rifinite con il nastrino di velluto.
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