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Continua la sfida sul plasma e la nostra autosufficienza
Continua la sfida sul plasma e sulla nostra autosufficienza
Servizi di / Beppe Castellano /
Iniziamo con una buona, anzi ottima, notizia. La raccolta di plasma nazionale da inviare alle industrie di frazionamento in c/lavorazione è aumentata - salvo rari casi in controtendenza - in quasi tutte le Regioni d’Italia. E il dato (vedi tabella sotto, fonte Centro nazionale sangue) non si riferisce solo all’anno precedente - il 2020 “massacrato” dalla pandemia del Coronavirus - ma anche rispetto al “normale” 2019.
Il primo “Programma quinquennale nazionale Plasma e plasmaderivati”, varato nel 2016 dal Centro nazionale sangue (Cns), prevedeva di raccogliere e arrivare a conferire all’industria 860.773 chili di plasma nel 2020. Un obiettivo centrato, ma solo nel 2021 per i noti fatti pandemici. La preoccupazione vera è ora il “gap” di personale nei Centri trasfusionali e raccolte associative, mette a rischio anche il plasma.
L’importanza strategica della “materia prima plasma” a livello mondiale, su queste pagine, è ormai quasi un tormentone. L’allarme l’avevamo dato più di 4 anni fa, a dicembre 2017 (vedi copertina qui a sinistra) riprendendo le parole dell’allora direttore del Centro nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno: “Nei prossimi 10 anni il plasma umano sarà risorsa sempre più strategica, insieme ad acqua potabile, fonti energetiche e metalli rari” (in particolare quelli necessari all’elettronica, ndr).
Presentando appunto il Programma quinquennale in un convegno internazionale della Fiods (Federazione mondiale organizzazioni donatori di sangue) a Cison di Valmarino (TV) Liumbruno mise in risalto come solo gli Stati che avessero conservato la “proprietà” del plasma e dei medicinali plasmaderivati (MPD) sarebbero stati al riparo dalle oscillazioni dei prezzi del mercato farmaceutico.
Una cosa che sta avvenendo ora. Per gas metano, per esempio, e metalli rari per l’elettronica, l’aumento di prezzi è sotto gli occhi di tutti. Meno evidente è l’aumento della richiesta, quindi dei prezzi nel libero mercato, per i MPD. Per il Covid-19, ma anche per i sussidi alla popolazione più povera decisi dal presidente Baiden, negli Stati Uniti si è registrata una contrazione del 30% della raccolta di plasma. Raccolta esclusivamente “privata”.
Donazione in plasmaferesi.
Sotto:
La tabella della raccolta complessiva del plasma da conferire all’industria per ricavare medicinali plasmaderivati salvavita.

