FRIENDSOFPOPLAR "Hit del mese"

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The Friends of Poplar

Associazione Culturale “Amici du Chiuppu”

Marzo - Dicembre 2009

By Jankadjstrummer

www.friendsofpoplar.it


IT MARZO 2009 Mercoledì 04 Marzo 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer |

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Another world Victor Jara’s hands Miles away So long, Marianne Love Story Turn it on Syndicate My lucky day Dull life Mr rock & roll

ANTONY AND THE JOHNSON CALEXICO DEPECHE MODE LEONARD COHEN live in london 2009 TAYLOR SWIFT FRANZ FERDINAND THE FRAY BRUCE SPRINGSTEEN YEAH YEAH YEAHS AMY MAC DONALD

MUSICA ITALIANA Martedì 03 Marzo 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer | Ho avuto alcune e-mail di amici che hanno evidenziato l’estrema esterofilia della Hit parade, è possibile - dicono - che sul mercato italiano non esce niente di buono? Che non ci sia una scena musicale degna di essere segnalata? Ovviamente no, non tutto è Sanremo o Gigi d’Alessio c’è chi fa buona musica ma che non viene molto valorizzato e pubblicizzato dalle radio commerciale o dalla televisione. Per colmare questa lacuna vi segnalo un po’ di albums usciti negli ultimi mesi che secondo me sono interessanti: Autore

Titolo

Genere

1. BOOM DA BASH

Uno

Reggae salentino

2. THE ZEN CIRCUS

Villa Infernogenere

rock/folk

3. FRANCO BATTIATO

flleurs 2

pop

4. CRISTINA DONA’

Piccola Faccia

pop

5. BAUSTELLE

Amengenere

rock

6. LUCA CARBONI

Musiche ribelli

pop

7. SAMUEL KATARRO

The beach party

rock blues

8. FRANKIE HI.NRG

De primo maggio

rap

9. SUD SOUND SYSTEM

Dammene ancora

reggae salentino

10. LE SORELLE MARINETTI

non ce ne importa niente

anni 40

11. AAVV ( afterhouse)

il paese e' reale

vario

12. ALESSANDRO MANNARINO

new

rock blues

13. AMARI

Scimmie d’amore

rock

14. CASINO ROYALE

Royale rockers

raggae

15. CESARE BASILE

Storia di Caino

cantautorale

16. OFFLAGA DISCO PAX

bachelite

punk

Ringrazio un lettore, un tale Raf, che ha segnalato Alessandro Mannarino.

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HIT APRILE 2009 Martedì 07 Aprile 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer | Puntualmente come promesso, esce la HIT per il mese di aprile. Premetto che la produzione di questo periodo non è stata esaltante pur tuttavia cerchiamo di far venire fuori una decina di album che sono degni di nota e meritano di essere ascoltati con attenzione. Ho avuto qualche critica sulla scelta degli album di marzo del tipo : ma da dove li tiri fuori questi album? Oppure: della lista ne conosco solo 1 o 2; ciò depone bene perché comunque c’è un interesse ad esplorare a non fossilizzarsi sulle produzioni commerciali. E’ piaciuto molto l’album di Antony and the Johnsons che segnalo a chi non lo ha ancora ascoltato. Ricordo a tutti che i dischi che segnalo non “vengono dalla luna” ma sono fruibili nei negozi di dischi che trattano il rock e dintorni e sono scaricabili facilmente nel web, basta volerlo. AUTORE

TITOLO BRANO

1 PJ HARVEY AND JOHN PARISH

A woman a man walked

2 N.A.S.A. AA.VV

The spirit of Apollo

3 NEIL YOUNG

Fork in the road

4 PRINCE

Lotus

5 GOMEZ

A new tide

6 FARYL SMITH

Faryl

7 UB-40

Love songs

8 DOVES

Kingdom of rust

9 LACUNA COIL

Shallow life

10 BOB DYLAN

Together through life

disco è bella!

Una nota di accompagnamento per il disco segnalato N.A.S.A. AA.VV: (acronimo che sta per North America / South America) è un progetto singolare. The Spirit Of Apollo, il loro debutto, è una collaborazione tra grandi musicisti con il trio Squeak E. Clean e DJ Zegon, è una miscela esplosiva di funk, hip hop, musica brasiliana, rock e psichedelia. Un progetto d'eccezione che vede la partecipazione di uno stuolo d'ospiti interminabile: Tom Waits, Kanye West, David Byrne, George Clinton, M.I.A., Santogold, Chuck D, Karen O e molti altri. Anche la copertina del

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Per chi invece non conosce i Lacuna Coil vi segnalo che, diversamente da come possa apparire dal nome, si tratta di un gruppo di Milano che è molto famoso all’estero e fa una musica decisamente anni 80 in cui si fondono elettronica e atmosfere new- wave. Interessanti! Ho segnalato Faryl Smith perché, nonostante canti classici melodici ( bellissima Annie song e L’Ave Maria ),con la sua voce di 13enne ha già incantato l’Inghilterra e sono sicuro che avrà un grosso successo anche in Italia.

Hit maggio 2009 Mercoledì 13 Maggio 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer | La HIT di maggio è un po’ anticipata rispetto ai miei tempi perché nelle ultime settimane sono usciti tantissimi album anche molto interessanti e degni di essere proposti all’ascolto. BEN HARPER MANIC STREET PREACHERS THE MACCABEES THE FRAY ANNIE LENNOX MORRISSEY P.R.G. GINEVRA DI MARCO YUSUF ISLAM (CAT STEVENS) MARLENE KUNTZ

White lies for dark times Journal for plague lovers Wall of arms The fray The Annie Lennox collection Years of refusal Ultime notizie di cronaca Donna Ginevra Road singer The best of

Facciamo una piccola presentazione dei gruppi per i non addetti: Ben Harper è ormai una rockstar, viene dalla California, voce e chitarra, ed è accompagnato da una nuova band poliedrica i Relentless 7, con questo album continua la sua esplorazione negli stili musicali passando da pezzi squisitamente rock a ballate blues struggenti, senza dimenticare gli insegnamenti del suo idolo di sempre: Bob Marley. I Manic Street Preachers sono, invece, una band di proveniente dal Galles di rock alternativo, sulla scena in Inghilterrra dalla fine degli anni 80. Socialisti, sono cresciuti durante lo sciopero dei minatori degli anni '80, i loro testi (spesso molto politicizzati) e le loro azioni risentono molto di questo background. Famoso il loro concerto a Cuba, dove ha partecipato persino il leader maximo. I Maccabees sono una giovane band di indie-rock e provengono anche loro da Brighton mentre i FRAY sono di Denver nel Colorado e il loro sound risente del clima e del paesaggio gelido delle montagne. Molto famosi in America, Canada ed Australia, poco in Italia, da ascoltare attentamente! Sulle altre proposte c’ è poco da dire: Annie Lennox è sulla scena dagli anni ’80, voce dolce ed elegante degli Euritmics. Ha intrapreso la carriera solista già da oltre un decennio. Questo disco è una raccolta del meglio della sua produzione. Morrissey era invece il leader indiscusso degli Smiths, poeta eclettico, voce accattivante e grande presenza scenica, vive da qualche anno a Roma che ha definito la sua seconda patria. I PRG sono un gruppo di musicisti provenienti da diverse esperienze, le menti sono Gianni Maroccolo dei Litfiba e Lindo Ferretti dei CCCP a cui molti non perdonano la scelta di rinnegare il passato e la sua conversione verso un cattolicesimo molto bigotto e fondamentalista. Giovane promessa della canzone d’autore italiana è Ginevra di Marco a cui magari dedicheremo più in la un approfondimento. Su Cat Stevens le parole sono superflue, questo nuovo disco ( bellissima la copertina!) lo riporta prepotentemente nella scena mondiale, lo consiglio vivamente a chi piace il genere. Anche sui Marlene Kuntz provenienti da Cuneo presto faremo un approfondimento, nel frattempo vi segnalo questa antologia delle loro hits : molto originali la cover di Impressioni di Settembre della PFM e il pezzo Canzone in prigione.

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HIT GIUGNO 2009 Giovedì 04 Giugno 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer | Le 10 segnalazioni di giugno sono indicate in ordine sparso e non di preferenza, su alcuni mi sono già soffermato abbozzando una recensione di primo ascolto che, in parte ha rafforzato la prima impressione: 1. DEMIS ROUSSOS

Demis

2. SIMPLE MINDS

Graffiti soul

3. PLACEBO

Batttle for the sun

4. IGGY POP

The preliminaires

5. PASCALE PICARD BAND

Me, myself & us

6. THE GREEN DAY

21st. Century Breakdown

7. PAOLO NUTINI

Sunny side up

8. TORI AMOS

Abnormally Attracted to Sin

9. SKUNK ANANSIE

Smashes&Trashes

10. SKA- MANIA

The return of the rude-b

Questa volta gli artisti sono abbastanza conosciuti e forse non c’è un gran bisogno di accompagnarli con qualche nota biografica, a parte la dolcissima Pascale Picard che mi ha consigliato il mio amico Pietro che a Tunisi ha assistito ad un suo concerto; si tratta di una cantautrice canadese del Quebec quindi di tradizione e di origine francese, onestamente non so se si tratta del suo primo lavoro ma vi assicuro che vi sono delle bellissime perle di canzoni che sono sicuro la porteranno molto lontano. Altra songwriter non conosciutissima ma in attività da circa due decenni è Tori Amos che esce con il suo decimo album, sicuramente meno sperimentale ma con un forte accento pop. Abbiamo poi l’attesissimo album dei Green Day, punks californiani di ultima generazione, disco un po addolcito rispetto ai lavori precedenti ma sempre molto graffiante e di rottura. I Skunk Anansie, celebre gruppo capeggiato da Deborah Dyer in arte Skin, sciolto nel 2001 e appena riformatosi, escono con un album di Greatest Hits con l’aggiunta di 2 pezzi inediti,una ottima occasione per ripercorrere la carriera della eclettica Skin e soci. Altra compilation che celebra i 30 anni dello Ska è stata pubblicata questo mese e ripercorre, con i gruppi più significativi, l’evoluzione nel tempo di questo stile che coniuga il reggae con i ritmi caraibici. Un bel disco per conoscere questo fenomeno. Discorso a parte per l’italiano Paolo Nutini ormai inglese d’adozione, che pubblica un album che definisco “ sorprendente” a cui dedicherò un approfondimento.

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HIT LUGLIO 2009 Domenica 05 Luglio 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer | L’estate fa venire allo scoperto il meglio della produzione musicale, ogni artista aspira a far uscire il proprio album in estate in modo da farlo coincidere, possibilmente, con una tournee. Ho anticipato la Hit di luglio per estrapolare dalla massa di uscite quelli che secondo il mio modesto parere debbano essere segnalati per l’ascolto. Inoltre con il mitico Dr Nac stiamo lavorando ad un progetto se vogliamo un po’ piu ambizioso, creare un sito ancora più dinamico, in cui possono essere inserite tracce video e audio senza limiti, books fotografici, diari di viaggi, libri e qualsiasi curiosità legate all’arte in senso più ampio. L’entusiasmo dei lettori ci spinge a creare qualcosa che ci affranchi rispetto agli standards dei siti amatoriali, Ecco le mie segnalazioni di luglio che, tengo a precisare, non sono in ordine di merito: 1. 2. 3. 4. 5.

THE KASABIAN REGINA SPEKTOR SONIC YO ELVIS COSTELLO THE PRETENDERS

West Rider Pauper Lunatic Asylum far The Eternal Secret.Profane.And.Sugarcane The Best Of Break Up The Concrete 6. GOSSIP Music For Men 7. JONAS BROTHERS Lines, Vines and Trying Times 8. EELS> Hombre Lobo_ 12 Songs of Desire 9. DANIEL MERRIWEATHERLove & War 10.MOBY Last Night

- L’album dei Gossip Music For Men, , era una delle pubblicazioni più attese dell’anno e loro non hanno deluso le aspettative, hanno confezionato un lavoro trascinante in cui è palpabile una grande passione. Considerati alfieri del rock post-punk dal vivo danno il meglio di sé. La cantante Beth Ditto, dichiaratamente lesbica, dimostra al pubblico che cosa è veramente la musica, fatta di calore ma anche di grande adrenalina che nelle performance live conduce verso una pura frenesia. Perle come Heavy Cross che apre il disco, l’energia disco-pop di Love Long Distance e di Men In Love ne fanno un disco ispirato e fresco. I Kasabian son tornati con un terzo e schizofrenico album, un concept album geniale: "West Ryder Pauper Lunatic Asylum". Il titolo allucinante è dedicato a un manicomio nei pressi di Leeds; I Kasabian sentono molto l’ influenza dei primi e più acidi Pink Floyd targati Syd Barrett. E’ un disco da ballare e ascoltare tutto d’un fiato, la colonna sonora di un film immaginario, ambientato nel diciannovesimo secolo all’interno della struttura, e dove ogni traccia rappresenta un paziente della clinica. I Kasabian sono un po’ fuori dalle riga ma riescono a creare una musica viva, positiva, trascinante. Vi segnalo il brano Underdog molto bello, utilizzato nello spot della SONY ed la traccia strumentale Swarfiga che non è una parolaccia ma prende il nome da un sapone per le mani molto famoso in Inghilterra. Sempre molto intenso Elvis Costello che con questo disco esplora il country, belli gli arrangiamenti con gli strumenti classici della tradizione anglosassone esportata in America: violino, banjo. Tiratissimo come al loro solito l’album dei Sonic Youth, sulla cresta dell’onda da decenni e sempre inossidabili, fedeli alla tradizione punk – noise, disco consigliato per orecchie non sensibili.

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HIT AGOSTO 2009 Domenica 02 Agosto 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer | Si respira aria di vacanze, il sol leone non da molta ispirazione agli artisti, hanno voglia di mare, sole e divertimento, per questo mese non avrei quasi nulla da segnalare, ma inesorabile và stilata la hit di agosto per i nostri lettori perciò, come un Lelio Luttazzi de’ noialtri, ho pescato qualche titolo magari uscito qualche mese fa che non avevo trovato spazio nelle hit precedenti Ecco le mie segnalazioni di agosto: ARTISTA

TITOLO

THE KILLERS

DAY & AGE

FLEET FOXES

FLEET FOXES

GUNS N' ROSES

GREATEST HITS

STONE ROSES

THE COMPLETE

KINGS OF LEON

ONLY BY THE NIGHT

EMPIRE OF THE SUN

WALKING ON A DREAM

NOISETTES

WILD YOUNG HEARTS

LILY ALLEN

IT'S NOT ME IT'S YOU

PRODIGY

INVADERS MUST DIE

EMINEM

RELAPSE

Come al solito qualcuno storcerà il muso a leggere questa lista perché si tratta di nomi tirati fuori, per esigenza di copione; tuttavia qualcosa di interessante può essere salvato tipo gli Empire of the Sun provenienti dalla terra dei canguri che fondono un po’ di sound anni ’80 con coretti molto sdolcinati ma gradevoli, ideali da ascoltare in macchina come sottofondo a quattro chiacchiere con amici tornando da una serata in pizzeria. I Killers di cui ho ascoltato, in radio, una bellissima versione di Hotel California degli Eagles, pensavo di trovarla in quest’album ma senza successo, ho trovato invece una disco dignitoso ma un po’ piatto che piacerà a quelli che seguono il rock inglese a tutti i costi ( Oasis, Blur ecc). Poi segnalo Lily Allen una ragazza inglese piena di grinta e scatenatissima, una erede di Madonna che vuole a tutti i costi trasgredire e scandalizzare, nel pezzo “ not fair “ che è diventato un tormentone estivo se la prende con il suo ragazzo incapace, a suo dire, di farle provare piacere a letto. Non so fino a che punto sia sincera, ma vantando una sua vecchia amicizia con Joe Strummer dei Clash, diventa, per me, un particolare che la rende simpatica. Poi due greatest hits di gruppi che hanno fatto la storia del rock anni “80 Stone Roses e Guns n’Roses nel cui nome alle rose contrappongono fucili e pietre, trattasi sempre di oggetti che colpiscono forte e fanno pure molto male…..

HIT SETTEMBRE 2009 Venerdì 04 Settembre 2009 00:00 | Scritto da Jankadjstrummer | Come immaginavo il rientro in città è coinciso con la pubblicazione di una miriade di dischi rock e non solo, nomi altisonanti ma anche nuove proposte che comunque fanno riflettere su di un

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assunto: il rock & roll never die (non morirà mai ) tanto per mutuare una famosissima canzone di Neil Young. Ecco le mie segnalazioni di settembre che come sempre scaturiscono da una selezione delle pubblicazioni del periodo: ARTISTA/GRUPPO WILCO SEAN PAUL ARTIC MONKEYS MANU CHAO FLORENCE & THE MACHINE DOLORES O’ RIORDAN THE BLACK CROWES MARK KNOFLER THE MUSE JULIAN PLENTI

TITOLO THE ALBUM IMPERIAL BLAZE HUMBUG W LA COLIFATA LUNGS NO BAGGAGE UNTIL ..THE FREEZE GET LUCK THE RESISTENCE JULIAN PLENTI IS…..SKYSCRAPER

Come di consueto, accompagno questa hit con qualche notizia ed approfondimento in più sulle proposte di questo mese specie per i gruppi o i solisti che ancora non hanno toccato la vetta della popolarità. - GLI ARCTIC MONKEYS - sono al loro 3 album intitolato Humbug che rompe un po’ col passato. Questa evoluzione è evidente nelle 10 nuove tracce che sono più riflessive del solito. Gli Arctic Monkeys hanno così iniettato nel loro rock irrequieto e urbano dosi massicce di allucinazione desertica il disco è registrato in un deserto degli Stati Uniti ed hanno voluto conservare una anima “nera” nelle sonorità mentre la voce di Alex Turner ci regala un’interpretazione sottile che gli permette di eccellere nello stesso modo sia nel canto ritmato (Dangerous Animals) sia in quello più delicato (My Propeller, Fire and the Thud). Si assiste così a un gioco di chitarre ben studiato che lascia traspirare degli ambienti black intriganti. Bello il video del brano Crying Lightning in cui la band suona su un’imbarcazione di fortuna. - DOLORES O’RIORDAN - ritorna sulle scene musicali con il suo secondo album da solista intitolato No Baggage Ex voce dei Cranberries, sempre elegante nel nuovo look ed al tempo stesso affascinante, ha confezionato un disco meno rock che in passato, orientato verso un pop forse un po’ mieloso dove la chitarra e i cori celestiali trovano tutto lo spazio necessario. La sua voce , riconoscibile fra mille, è sempre capace di una dolcezza estrema come nel brano Apple Of My Eye. Del resto è chiaro che senza quella voce, dalle splendide inflessioni la musicista non avrebbe mai potuto fare carriera nella musica pop e i Cramberries sarebbero stati un gruppo come tanti. Nel brano "Throw Your Arms Around Me" affronta un tema a lei molto caro: le religioni e la loro difficile convivenza. - FLORENCE & THE MACHINE - Questo disco d’esordio "Lungs" è un caleidoscopio di canzoni pop/indie nella migliore tradizione inglese, fatto di ricerca ed originalità che riesce ad andare oltre le definizioni di rock indipendente e da classifica. Il disco è stato realizzato in una Sinagoga dismessa con l’aiuto di due tra i produttori più ricercati del momento, ovvero James Ford ( Klaxons e Arctic Monkeys) e Paul Epworth (Bloc Party), senza dimenticare la collaborazione in fase di scrittura anche del piccolo genio Lightspeed Champion. La magia di Florence & The Machine si potrà la potete scoprire dal vivo ai Magazzini Generali di Milano il prossimo 16 Ottobre nella sua unica data italiana. - WILCO - Dopo l’uscita nel 2007 di "Sky Blue Sky", che alternava mood stile Seventies ad acquarelli pastorali, e che appariva per la maggior parte fuori fuoco, gli Wilco avevano passato i successivi due anni in tour per promuovere l’album. Wilco (The Album), è una scelta tanto rischiosa, quanto in piena linea con lo stile della band che strizza l’occhio a un nuovo percorso, più riflessivo, focalizzandosi però soprattutto sul rinverdire i fasti del proprio glorioso passato, raccogliendo i frutti maturi di anni e anni di voli pindarici. Tra i pezzi più interessanti del disco ci sono Wilco (the Song) che recupera molto dalle sonorità di Summerteeth (1999) divertendosi a giocare con nuove distorsioni, You Never Know, fusione anni ’70 di riff ammiccanti, armonie vocali e pianoforte, omaggio a George Harrison e You and I, dove Tweedy duetta con la meravigliosa voce della cantante indie folk canadese Feist. Dulcis in fundo, la canzone di maggior spessore dell’album, Bull Black Nova, dove tra schitarrate affilate e dolci note di piano ripetute ossessivamente, Tweedy dà spazio alla sua anima omicida, descrivendosi come un uomo dilaniato dalla colpa dopo aver assassinato la propria ragazza.

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- I MUSE - di Matt Bellamy e compagni, Per il loro quinto album “The Resistence” hanno tratto ispirazione dai paesaggi italiani sul Lago di Como, dove è stato registrato. È sicuramente il lavoro più ambizioso della band Britannica. inoltre molto spirituale. L’ opera si apre con Uprising, il singolo che ha anticipato l’album in cui le tastiere ci conducono in territori inesplorati. Su una base electro-rock i MUSE fanno appello agli strumenti più tradizionali, come il piano, per mettere in scena una vera e propria pièce teatrale, che colpisce al cuore. Si può dire che si tratta di un gioiello bel costruito, di cui l’adattamento in concerto sarà uno degli avvenimenti dell’autunno live. - I CORVI NERI - La reputazione della band dei fratelli Robinson viene più dalle esecuzioni dal vivo che dalla produzione in studio. Senza nulla togliere ai dischi meravigliosi registrati con Marc Ford alla chitarra (Amorica su tutti), al sottovalutato Lions e all'ottimo Warpaints dell'anno scorso, basta averli visti una volta in concerto per capire quanto la discografia dei Black Crowes rappresenti solo in parte il loro vero potenziale. Il capolavoro Before The Frost...Until The Freeze! nasce da questa idea: ricreare negli studi di registrazione l’atmosfera live, in diretta e con un nutrito stuolo di spettatori. Tutti i pezzi sono vivi, ora trascinanti, ora commoventi. C'è tutto quello che rende grandi i Black Crowes dal vivo: suoni meravigliosi, i continui cambi di ritmo, le improvvisazioni, le dinamiche. La musica è quella di sempre: un mix di autentico rock and roll, soul, blues, country, funk. E’ un disco che consiglio vivamente!

HIT OTTOBRE 2009 Sabato 24 Ottobre 2009 04:50 | Scritto da Jankadjstrummer | La hit di ottobre risente del fresco stagionale, numerosi i dischi usciti tanto che sono costretto a fare una cernita per estrarne i 10 previsti, sono quasi tutti belli tosti sia nel sound che nei testi. ARTISTA/GRUPPO ALICE IN CHAINS ANOUK AIR THE RHITHM MESSIAH KORN KAL ECHO AND THE BUNNYMEN NOISETTES PETER DOHERTY 10. SHAKYRA

TITOLO

BLACK GIVES WAY TO BLUE FOR BITTER OR WORSE 2 LOVE OMONIMO COLLECTED ( greatest hits ) TRADITIONAL GYPSY MUSIC FROM SERBIA THE FOUNTAIN WILD YOUNG HEARTS GRACE/WESTERLANDS SHE WOLF

Questa volta, su richiesta dei lettori, accompagno i titoli con una brevissima recensione e con un giudizio complessivo sul disco, indicando il mio gradimento con delle stellette. Gli Alice in Chains, grande gruppo degli anni ’90, provenienti da Seattle, accostati per affinità musicali ai Pearl Jam e Nirvana. Con questi ultimi accomunati anche dalla morte prematura del loro leader. A distanza di anni tornano con questo attesissimo 4° album in studio. E’ uno spiraglio di luminosità nella loro musica, il gruppo cerca di buttarsi dietro la disperazione del passato anche se il sound rimane ipnotico, pieno di energia, risulta però meno crudo. Bentornati! Giudizio *** Buono La cantante olandese Anouk è figlia d’arte, sua madre era una cantante blues; ha cominciato ad avere la passione per la musica già da bambina. Anouk cominciò a cantare e ben presto

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venne fuori il suo talento. Il suo album di debutto Together Alone, uscì nel 1997 ebbe un grande successo. "For bitter or worse" è il suo 10° album, songs gradevoli , ottima voce e ottimi musicisti che la accompagnano. Vale la pena investire i 14 euri se appassionati altrimenti reperire il CD per altre vie. Giudizio *** Buono Gli AIR sono un duo francese molto conosciuto in Italia, hanno collaborato anche in teatro musicando una opera Alessandro Baricco, sono al loro sesto album.. Eleganza e raffinatezza caratterizzano i loro lavori, musicalmente ricreano dolci paesaggi con sintetizzatori, suoni analogici e voci sussurrate. Questo disco lo trovo un po’ deja-vu. Giudizio ** sufficiente. Echo & the Bunnyman;Ian McCulloch e Will Sergeant tornano con una band rinnovata e un album di canzoni inedite, a ben quattro anni di distanza da "Siberia". Il risultato è discreto, il sound è talvolta aggiornato quanto basta per avere un certo appeal adatto alle emittenti radiofoniche. Certo siamo lontani dall’album “Ocean rain” degli anni ’80 che rappresenta la vetta della loro ispirazione. E' un album dignitoso, di una band con 30 anni di carriera alle spalle. Giudizio ** sufficiente Pete Doherty chitarrista, ex leader dei Libertines, eroinomane incallito, disperato ed incorreggibile talento esce col tanto atteso album solista: brani molto belli molto folk e melodie sfumate accompagnate da una chitarra suonata con soluzioni stilistiche molto originali. Tre momenti particolarmente esaltanti del disco: 'Salomè' (probabilmente ispirata da Oscar Wilde), 'I Am The Rain' dove ritorna la melodia Doherty-iana più pura e sincera, accompagnata da ritmiche acustiche raffinatamente inglesi; e "Palace of Bone" il più bel pezzo del disco. Un'ottima chitarra, un ottima melodia ed un arrangiamento semplice ed magistrale, oltre ad un testo malinconico di pura poesia. L'energia che lo caratterizzava ai tempi dei Libertines è svanita sotto i fumi dell'alcol e dell’eroina. Giudizio****Ottimo Terzo album in studio per la cantante tutta pepe Shakira. con il suo nuovo disco dal titolo She Wolf trova il giusta connubio tra musica e parole. Ciò che colpisce maggiormente ascoltando il disco è la ricerca del suono, le strutture armoniche sono semplici ma ricercate, lo stile è rigorosamente pop, splendida la voce di Shakira. Il disco è di facile ascolto la vocalità e la grinta di Shakira in effetti sono il vero punto di forza di She Wolf: potente, calda, dotata di molta tecnica e di una presenza scenica davvero unica. Giudizio *** buono I KORN band Americana di nu-metal, escono con questo album di greatest-hits di 15 anni di produzione sempre ad alti livelli. Utile per chi vuole conoscere questo gruppo e non sorbirsi anche qualche disco mediocre. Giudizio *** Buono I KAL sono una giovane band serba che lavora sulla tradizione musicale tzigana mescolandola con suoni diversi anche con quelli contemporanei scostandosi un po’ puro folk, disco molto giocoso da cui emerge una forte passione per le proprie radici. Giudizio *** Buono “Wild Younf Hearts” è il secondo album dei Noisettes, un trio londinese composto da Dan Smith alla chitarra, Jamie Morrison alla batteria e dalla bellissima frontwoman Shingai Shoniwa, splendida voce e bassista di talento, dotata di enorme carisma e sensualità. Mentre il primo album era abbastanza sperimentale era pout-pouri di stili musicali punk, rock e blues, questo secondo lavoro va verso il pop toccando altri generi come la dance, il soul e il jazz, devo dire, con molta classe. Giudizio *** Buono

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Hit novembre 2009 Giovedì 19 Novembre 2009 22:05 | Scritto da Jankadjstrummer | L’aria frizzante di questo inizio novembre mi spinge a rimanere più spesso in casa quindi ho più tempo di fare ascolti più approfonditi delle novità discografiche e magari di cercare nuovi artisti da proporvi, ecco la mia lista: ARTISTA/GRUPPO KRIS KRISTOFFERSON JOSS STONE PARADISE LOST ROD STEWART STING YOKO ONO PLASTIC ONO BAND JELLO SCHOOL OF MEDICINE BOB DYLAN PARAMORE SMOKIE

TITOLO CLOSER TO THE BONE COLOUR ME FREE FAITH DIVIDES US – DEATH UNITES US SOULBOOK IF ON A WINTERS NIGHT BETWEEN MY HEAD & THE SKY BIAFRA&GUANTANAMO THE AUDACITY OF HIPE CHRISTMAS IN THE HEART BRAND NEW EYES IT’S COUNTRY TIME

1. Nonno Kris Kristofferson, classe 1936, capelli e barba bianca , si arma di chitarra ed armonica per raccontare, come farebbe un vecchio saggio, di come si affronta la vita, ci parla di storie di libertà, di rimpianti e di dolore. Da puro texano lo fa con i suoni del country rock, con ballate struggenti in cui la sua voce caldissima ci avvolge. Tutte 11 tracce del disco sono intrise di una vena malinconica che però non intristisce, ho l’impressione che su tutto il disco aleggi l’anima del suo amico Jonny Cash che negli anni ’60 lo incoraggiò a musicare i suoi scritti. A lui è dedicata la bellissima , "Good Morning John" . Questo Closer to the bone è un disco folk dall'anima country, pieno di dediche, oltre a quella per Cash, troviamo "Sister Sinead", dedicata alla O'Connor e infine la dedica finale al compagno di mille avventure Stephen Bruton, chitarrista della sua band e scomparso poco dopo la registrazione. Un disco stupendo che richiama altri tempi ma che parla ai giovani d’oggi, in grado di scaldare l’anima e il cuore, da ascoltare davanti al camino sorseggiando un bicchiere di bourbon e cullati dalla sua voce roca e carica di feeling. Giudizio****Ottimo 2. L’esordio di Joss Stone a 16 anni con il capolavoro The Soul Sessions (2003) difficilmente può essere eguagliato ma lei riesce, comunque, a regalarci un lavoro dignitoso. E’ ancora più aggressiva in questo suo ultimo lavoro Colour Me Free , un disco sensuale pervaso dal soul . Alle critiche sulla sua mancanza di originalità lei risponde nel brano Free Me: « Something that you don't see every day, a little girl who has found her way » (ciò che non vedete tutti i giorni è una ragazza che ha trovato la sua strada). La Stone con la sua voce inconfondibilmente black e la sua grande energia, si conquista pezzo per pezzo la sua libertà musicale. Giudizio *** Buono 3. Paradise lost. Nel 1995 usciva Draconian Times, il loro album più riuscito, nel 2009 credo i Paradise Lost il paradiso lo abbiano veramente perso perché rifare riff pesanti , melodie vocali leggere che diventano urla lancinanti risultano un po’ datati e sembrano quasi un operazione di revival. Il declino del gothic metal, genere che ha avuto momenti di gloria negli anni 90 è ormai inesorabile. Questo disco a parte Living With Scars ,la tipica orchestrazione

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gothic di Frailty e l’attacco di Universal Dream è senza estro e scorre lascio senza lasciare traccia. Giudizio ** sufficiente 4. Rod Stewart è un gigante del pop-rock, grandi dischi, un grandioso performer live e, soprattutto, una voce straordinariamente originale. Gli ultimi lavori hanno scavato nel classico, sono album di cover, si è cimentato prima con il jazz/swing, poi con il rock e ora con il soul con questo album soulbook Pezzi famosissimi, che portano immediatamente e inevitabilmente al confronto con gli originali, il problema è se siano pezzi di mero intrattenimento oppure originali reinterpretazioni di classici magari con un pizzico di arte personale. Qui, ho l’impressione che di originale ci sia solo la sempre stupenda voce di Stewart a interpretare pagine bellissime del soul americano. E’ un disco per non giovanissimi, ma che potrebbe essere una occasione per fare conoscenza di una musica ormai lontana. Giudizio *** Buono 5. STING “If on a winter’s night…” è una raccolta di inni, carole natalizie e brani folk tradizionali che vanno indietro nei secoli dei secoli. La mia impressione che sia un disco troppo aulico, colto che va oltre la tradizione del rock per esplorare la musica dei secoli passati, Schubert, Bach ma anche il tradizionale inglese del 1400 insomma un recupero di ambientazioni e sonorità di un passato molto remoto. Credo che sia un disco molto difficile che non è possibile liquidare con l’aggettivo “ pesante” per cui mi riprometto un ascolto un po’ più approfondito perché ho notato che nel disco vengono molto esaltate le sfumature. Certo Sting sotto la barba e i baffi che s’è fatto crescere per l’occasione conserva sempre l’aria da professorino gelido che spesso gli impedisce di scaldare più di tanto i cuori. Giudizio *** Buono 6. Jello Biafra alias Eric Bouchet ex leader dei Dead Kennedys, leggendario gruppo punk della scena californiana, è un personaggio straordinario, vulcanico che si cimenta oltre che nella musica, nell’arte ma anche nella politica. Attivo da 30 anni esce con questo album solista che riprende con rime velenose e suono tagliente il lavoro lasciato a metà dai Dead Kennedys. In questo disco alberga quello che si può definire il punk hardcore politicamente scorretto che si nota anche nella scelta della band che lo accompagna la Guantanamo scuola di medicina. Per chi ama il punk anarchico americano è un disco imperdibile. Giudizio *** Buono 7. Paramore - Anche per loro bissare il successo del precedente “Riot!” non è semplice specialmente se si carica di aspettative il risultato finale. Il pregio dei Paramore, giovane gruppo statunitense, è quello di non aver sfornato un album fotocopia ma la paura di crescere e di allontanarsi dal suono che li ha resi famosi era troppa e questo a limitato la loro vena creativa e la ricerca di nuove sperimentazioni. Questo “Brand New Eyes” è un disco gradevole, mi piace molto, perché ci sono spunti interessanti: le due canzoni acustiche “The Only Excerption” e “Misguided Ghosts”, l’alternative rock di “Playing God” e “Turn It Off” e la bella ballata finale “All I Wanted” sono molto convincenti. C’è poi la voce di Hailey Williams, una voce con un potenziale enorme che invece si limita a fare il compitino, ricalcando le solite tonalità. E’ un disco di sicuro successo perché possiede tutti gli ingredienti per entrare in classifica e di essere passato dalle radio. Giudizio *** Buono 8. Yoko Hono è un personaggio eclettico e geniale già prima di essere la compagna di John Lennon, aveva lasciato una traccia profonda nel movimento artistico Fluxus, influenzando la new e no wave newyorkese. E’ una artista d’avanguardia e sorprende che alla veneranda età di 76 anni sia capace di sfornare un album molto tosto, elettronico e con un sound solido In questo Between My Head And The c’è un approccio a materiali sonori multiformi, dalla dance elettronica alla canzone d’autore, spaziando con molta sapienza . E’Assistita dalla Plastic Ono Band con Cornelius, il figlio Sean Lennon e da Yuka Honda, i suoi vocalizzi sono sempre alla ricerca di una sofferta espressività e comunicativa. Un disco che come sempre anticipa i tempi e stranamente guarda al futuro. Giudizio *** buono

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9. Bob Dylan alle prese con un disco di Natale! Ad appena qualche mese di distanza dall'ultimo "Together Through Life", si misura con il più classico dei repertori natalizi. Liquidare sbrigativamente un disco del genere sarebbe un po' come sparare su Babbo Natale...credo che Dylan abbia scelto di rendere omaggio con rispetto alla tradizione, alla musica di una volta e lo fa con molto coraggio. Inoltre tenendo conto che i proventi della vendita del disco sono versati in beneficenza rende questa operazione meritoria. Non vi aspettate chissà che quando fate partire il disco…….perchè io, ancora, non sono riuscito ad ascoltarlo per intero. Giudizio ** sufficiente 10. Sugli Smokie ho poco da dire, band britannica molto in auge negli anni 70 e 80, ritornano a distanza di tantissimi anni con un album gradevole ancora ancorato a quelle sonorità ma gradevole e sincero Oggi l'unico membro originale rimasto è Terry Uttley, che non ha mai smesso la sua attività concertistica in tutto il mondo. Il disco è consigliato a chi è appassionato di rock anni 70 perché è quella la struttura ma con il suono più limpido e un ottimo mixaggio. Giudizio *** Buono

HIT MUSICA ITALIANA NOVEMBRE 2009 Giovedì 19 Novembre 2009 10:36 | Scritto da Jankadjstrummer | Sono passati 4 mesi dalle ultime segnalazioni di musica italiana, credo sia giunto il momento di fare il punto della produzione musicale nostrana di rock e dintorni. Avevo già chiarito che non avrei fatto una hit dei dischi più venduti perché ne sono pieni giornali, riviste, radio, ma che erano segnalazioni che guardano, prevalentemente, fuori dai circuiti commerciali. GRUPPO/ARTIST NEFFA ALBOROSIEESCAPEF CARMEN CONSOLI THE ZEN CIRCUS I RATTI DELLA SABINA GLI AMARI DOLCENERA MARIO BIONDI ORNELLA VANONI IL TEATRO DEGLI ORRORI

TITOLO SOGNANDOCONTROMANO ROMBABYLON ELETTRA ANDATE TUTTI AFFANCULO VA TUTTO BENEFOLK POWERI NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE IF PIÙ DI TE A SANGUE FREDDO

GENERE POP RAGGAE CANTAUTORIALE ROCK ROCK ROCK CANTAUTORIALE SOUL/JAZZ POP ROCK

1. Neffa è un cantautore di talento che si è sempre contraddistinto per un personalissimo gusto per la melodia e per un modo di porgere la musica particolarmente delicato alternando luminosità e malinconia. Le 11 tracce del disco sono tutte particolarmente intimiste. Sono lontani i tempi in cui con rime hip- hop si rivolgeva ai “ guaglioni “ ora Neffa è maturo parla di sentimenti, amori con estrema delicatezza e un pizzico di ironia. Alcuni pezzi sono veramente belli : Distante dai ritmi acustici su cui si poggia la sua voce morbida e delicata. Lontano dal tuo sole e Qualcosa di più, in cui regna la dolcezza e la malinconica Nessuno, una ballata poetica con un'impronta intimista,: "non è tempo di fuggire, ma è tempo di tornare a vivere", afferma Neffa accompagnato da splendide sinfonie di chitarra che contrastano piacevolmente con l'energia della batteria e del basso. Veramente si può dire che rappresenta il disco della maturità!

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BRANI: 1.Distante 2.Lontano dal tuo Sole 3.Qualcosa di più 8.Satellite 9.Bellissima 10.Giorni d'estate 11.The Hill

4.Solo così

5.In un sogno

6.Nessuno

7.La mia stella

Testo di Lontano dal tuo sole: Sono pronto per rialzarmi ancora, è il momento che aspettavo e ora nonostante questo cielo sembri chiuso su di me nessuno mi vede nessuno mi sente, ma non per questo io non rido più. Io son qui in un mondo che ormai gira intorno a vuoto lontano dal tuo sole, piove, ma io qualche cosa farò per sentire ancora tutto il calore che ora non ho e avere un po’ di pace che ora non ho e luce nei miei occhi che ora non ho un direzione giusta che ora non ho …che ora non ho. Sulla strada troppe stelle spente la tua mano ora servirebbe tutta la gente alza il dito e poi lo punta su di me. Nessuno mi crede, davvero innocente, ma non per questo io non vivo più. Io sono qui in un mondo che ormai gira intorno a vuoto lontano dal tuo sole, piove mai io qualche cosa farò per sentire ancora tutto il calore che ancora non ho e avere un po’ di pace che ora non ho e luce nei miei occhi che ora non ho un direzione giusta che ora non ho.

Giudizio *** Buono 2. Alborosie, Alberto all’anagrafe è un italian-jamaican, vive nei pressi di Kingston da ormai più di nove anni. Questo è il suo secondo album da solista, è un album che guarda al passato, con suoni e atmosfere che ricordano molto da vicino quelle di autentiche leggende come Bob Marley, Black Uhuru, o Burning Spear. Il primo singolo è stato She don’t like you, un’allegra traccia dal sapore ska Le altre canzoni toccano tutti temi molto importanti su riddim del roots classico, tutte produzioni dello stesso Alborosie. One Sound è un autentico inno all’unità sotto l’unico suono della musica reggae. Good Woman è un appassionato lovers dedicato alla forza e alla dignità di tutte le donne. Operation Uppsala, in piena tradizione “only true stories” di Alborosie , descrive la brutta notte passata da Alberto e il suo gruppo presso un posto di polizia svedese alla ricerca di prove contro il cantante. Likkle Africa chiude l’album con il dolce canto nyabinghi di Alberto alla sua Giamaica. Piccola nota di colore: Mr President è dedicata al nostro caro premier Papi Silvio! Ascoltare per credere! La fuga da Babilonia è realmente iniziata e questo disco è un ulteriore invito molto forte a partire il prima possibile! Giudizio **** OTTIMO 3. La Carmen Consoli non è più la cantante rock degli esordi, un’ evoluzione della sua musica era già iniziata con l’album Eva contro Eve; nel sound di “Elettra” si sente l’impronta di Franco Battiato, della quale Carmen Consoli va fiera, con lui ha scritto “Marie ti amiamo”. Ancora una volta Carmen Consoli si conferma una grande artista, poetica, graffiante, affronta vari argomenti, parla delle cose belle e brutte della sua Sicilia, delle sue sofferenze personali, “Mandaci una cartolina” è il ricordo del padre venuto a mancare, un omaggio al papà che soleva dirle che se fosse morto le avrebbe mandato una cartolina, mette in musica il dolore trasformandolo in gioiosa creatività. Dall’album è stato estratto un singolo “Non molto lontano da qui”, che non è un pezzo che scalerà le classifiche, sound jazzato, provocatorio, una difficile analisi della società di oggi che tende piu ad “apparire” che all’ “essere”, la paura della gente di gettare la maschera un bel brano di pura poesia. Giudizio **** OTTIMO Gli album dei “THE ZEN CIRCUS” – “I RATTI DELLA SABINA” – “GLI AMARI” - sono stati già recensiti e pubblicati sul nostro sito in Onda Italica Rock. La recensione è fruibile nella sezione “ Non solo rock” di questo opuscolo. 7. DOLCENERA “L’amore è il paese delle meraviglie” quarto album dell’artista salentina. L’amore è il leit-motiv dell’intero lavoro, è il risultato di tre anni di ricerca di sé. Oggi Dolcenera si presenta al pubblico, più matura, più femminile riescendo ad esprimere con più serenità e dolcezza i suoi sentimenti. I brani, sono quasi tutti accompagnati dall’orchestra che ne addolciscono il suono, la sua voce ispirata di matrice soul crea sonorità eteree che ci conducono verso territori immaginari e fantastici dove regna l’amore ma con la A maiuscola. Tracklist: 1.La più bella canzone d'amore che c'è 2. Il mio amore unico 3.Un dolce incantesimo 4. Dolcemente come niente 5. Chi decide... 6.Date a Cesare 7.Un'emozione al giorno 8. Come un sole splendido 9.Oltre le Stelle 10...Sei soltanto tu 11. Giorni d'estate 12, Fino a domani

Giudizio *** Buono

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8. Per questo nuovo lavoro, “If”, Mario Biondi si è circondato di musicisti talentuosi e ha scritto undici brani densi e rilassanti La bravura dei Biondi sta sicuramente nella sua bellissima voce ma anche nella scelta del genere soul-jazz classico che non passerà mai di moda avendo tantissimi estimatori trasversali E’ un album che ha la pretesa di avere un respiro internazionale non solo per la scelta dei testi in inglese, ma anche per le influenze dell’artista che vanno dal jazz americano alla musica brasiliana. Tra le cover presenti nel disco segnalo “I know it’s over”, versione inglese di “E se domani”, mentre tra gli inediti le stupenda “Be lonely” “Something that was beautiful”, di Burt Bacharach. “If” rappresenta la conferma di un grande talento e di una band tutta italiana a cui va l’augurio di un successo mondiale ben meritato. Giudizio *** Buono 9. Ornella Vanoni ritorna, ad un anno di distanza con il suo nuovo album "Più di te", un disco di cover e duetti che riprende alcuni dei brani che hanno fatto la storia della canzone italiana: da Lucio Dalla a Vasco Rossi, da Antonello Venditti a Gianluca Grignani passando per Biagio Antonacci, autore del brano reinterpretato dalla Vanoni e scelto come primo singolo. Nell’ascolto è facile notare che tutti i brani sono cantati con il cuore e con l’ anima e che Ornella sia una straordinaria interprete. I brani scelti oltre ad essere già famosi, nello specifico parlano tutti di amore al maschile: "Non c'è niente di male a cantare al maschile anche perché non volevo stravolgere il testo” afferma la nostra Ornella nazionale. Giudizio *** Buono 10. Il nuovo disco de Il Teatro Degli Orrori è un lavoro corposo ed aggressivo ricco di strumenti e di sfumature che danno un suono rotondo ai pezzi rendendoli meno grezzi e immediati. I testi sono più complessi e meno banali, ci raccontano un paese brutto: "Figlio mio, ci pensi un giorno, tutto questo sarà tuo" quasi una cattiveria più che un atto di fiducia. Affronta il tema del Terzo Mondo ma finisce per parlare di fame d'amore. "La vita è breve" sembra un inno alla vita e all'amore mentre è la confessione di un omicidio. La loro capacità espressiva è pura poesia che disarma. "A sangue freddo" è un disco che parla di Amore e di Solitudine che si esprime forte ne "All'amato me stesso" di Majakovskij ma mirando anche a qualcosa di più. I riferimenti alla grande Canzone Italiana si sprecano: le citazione a frasi di De Gregori, Guccini, Paoli fanno capire che sono consapevoli di aver bisogno dei grandi maestri per esprimersi al meglio ma nel contempo fanno trasparire, nella band, la voglia di sedere a loro fianco alla pari. Le canzoni del disco ci appartengono anche se raccontano di poeti nigeriani o di incidenti sulla statale, anche se non hai quarantanni, la pelle rovinata dalle storie andate a male e dal troppo bere. E' un album importante, di quelli che ti lasciano qualcosa dentro e credo questo gruppo debba avere un giusto riconoscimento nel panorama italiano. Autore: Il Teatro Degli Orrori Informazioni aggiuntive su “A sangue freddo”: Supporto: CD Data di uscita: 30/10/2009 Genere: Rock / Noise Fomazione: - Pierpaolo Capovilla: voce - Giulio Favero: basso - Gionata Mirai: chitarra - Francesco Valente: batteria Ospiti: - Jacopo Battaglia: batteria in #07 e 12# - Giovanni Ferlenga: chitarra solista in 11# - Nicola Manzan: violini - Francesca Gaiotto: pianoforte in 09# - Paola Segnana: pianoforte in 01# - Richard Tiso: basso in 11# - Robert Tiso: bicchieri in 01# e 12# - Bob Rifo: elettronica in 05# La band non ha ancora messo in vendita l'album nel suo shop. Tracce: 01. Io Ti Aspetto 02. Due 03. A Sangue Freddo 04. Mai Dire Mai 05. Direzioni Diverse 06. Il Terzo Mondo 07. Padre Nostro 08. Majakovskij 09. Alt! 10. E' Colpa Mia 11. La Vita E' Breve 12. Die Zeit

Giudizio **** Ottimo

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HIT DICEMBRE 2009 Sabato 09 Gennaio 2010 10:31 | Scritto da Jankadjtrummer | L’aria natalizia si fa sentire, è il momento delle strenne e puntuale l’ industria discografica confeziona i dischi che devono tirare su le vendite, si sprecano quindi i greatest-hits e le compilation ammiccanti. Le mie segnalazioni di dicembre, quindi, risentono di questo clima festivo. ARTISTA/GRUPPO AA.AA COMPILATION EDITORS FLAMING LIPS LEONARD COHEN 5. YO LA TENGO 6. ALICIA KEYS 7. LONEWOLF 8. ENYA REM 10. STEREOPHONICS 11. FOO FIGHTERS

TITOLO GRAZIE PER AVERCI SCELTO IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING EMBRYONIC LIVE AT THE ISLE OF WIGHT 1970 POPULAR SONGS THE ELEMENT OF FREEDOM MADE IN HELL THE BEST OF LIVE AT THE OLYMPIA ( Dublino) KEEP CALM AND CARRY ON GREATEST HITS

1. "Grazie per averci scelto" è la compilation firmata da Marco Santin, componente della Gialappa's Band, e Nicoletta Simeone, realizzata a scopo benefico per assistere i piccoli pazienti dell'ospedale pediatrico N.P.H. St Damien di Haiti. La doppia compilation è stata selezionata con puntigliosa originalità: Tracklist del primo disco, curato da Santin: Coldplay (“Fix You”) Tears For Fears (feat. Oleta Adams in “Woman In Chains”), Pretenders (I’ll Stand by you”), , Emerson Lake & Palmer (“Lucky Man”), Morcheeba (“The Sea”), e qualche pezzo di musica italiana di Fabrizio De Andrè (“Anime salve”), Sergio Cammariere (“Niente”), Raf (“Aria di niente”) e Paola Turci (“Bambini”) che ultimante ha cantato nella baraccopoli di Port a Prince. Tracklist del primo disco, curato dalla Simeone: John Mayer (“Belief”), Living Colour (“Glamour Boys”), Amos Lee (“Colors”), Marvin Gaye (“Inner City Blues ) Jim Capaldi (“Man with no country”), Paul Weller (“Thinking of you”), Groove Armada (“Hands of Time”), Jeff Buckley (Last goodbye”)..

Il cd “Grazie per averci scelto” è anche un doppio regalo natalizio: per chi lo riceve e per chi lo fa, contribuendo così a salvare la vita di un bambino di Haiti. Apprezzabile iniziativa per questo Natale 2009. Giudizio *** buono 2.. Le premesse di questo terzo disco degli EDITORS stavano nell’intento di ricercare un suono più primitivo, più grezzo; hanno mantenuto gli impegni, e alla pomposità degli arrangiamenti di chitarra hanno sostituito un uso massiccio di tastiere e sinth, i nove pezzi di questo” In this Light and On this Evening”sono densi di vibrazioni psicadeliche e suoni che sfiorano il dark. “Giuro su Dio che ho sentito la terra respirare, un momento prima che cominciasse a piovere su di me. Giuro su Dio, che in questa luce e con questa serata, Londra è diventata la cosa più bella che abbia mai visto”. Tutto l’album ruota intorno alla loro città. Il disco resta ancorato al suono pieno e crescente dei loro primi album ma questa volta lo trasforma, e lo spinge ancora più in profondità accompagnato dalla voce profonda di Smith. Molti sono i pezzi che mi hanno colpito per robustezza: la title-track e You Don't Know Love ritmi anni ’80, atmosfere gotiche

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che sono sicuro andranno bene in discoteca. Altri pezzi interessanti Eat Raw Meat=Blood Drool, macabre tastiere e ritornello in crescendo, la stralunata The Big Exit e Boxer. Giudizio *** buono 3. La gestazione dell'uscita è stata abbastanza sofferta ma ne è valsa la pena, perchè i Flaming Lips escono con "Embryonic", il 12° album della loro venticinquennale carriera. Per questo nuovo lavoro, i ragazzi di Oklahoma City hanno deciso di proseguire sulla strada del successo artistico degli ultimi 3 album, suoni fortemente psicadelici, lisergici, a loro piace giocare, sperimentare saltando da un filone tematico all’altro ed in questo disco lo fanno con molta maestria. I Flaming lips hanno sfornato un disco che non rimarrà nella storia del rock ma sicuramente risulterà interessante per gli amanti del rock psicadelico. Una curiosità: i Flaming lips hanno in cantiere una rivisitazione di Dark Side of The Moon dei Pink Floyd, in versione se possibile ancora più psichedelica, attendiamo fiduciosi ma abbiamo già una levata di scudi dal popolo di Internet che ha bocciato l’idea e l’ha bollata come basflema!. Giudizio *** buono 4. "Live At The Isle Of Wight 1970" il CD + DVD che contiene l'intera performance live di Leonard Cohen alla terza edizione del Festival dell'Isola di Wight. Nel DVD si vede Leonard Cohen che viene svegliato alle due di notte mentre dorme nella sua roulotte e portato sul palco per esibirsi con la sua band. I 600.000 del pubblico avevano creato un’atmosfera infuocata e frenetica trasformando il festival in un’arena politica, travolgendo le recinzioni, dando fuoco a strutture e strumenti, entusiasmandosi per una delle più incendiarie performance di tutta la carriera di Jimi Hendrix a meno di tre settimane dalla sua morte. Mentre Cohen si esibiva calmando la folla, al lato del palco lo ascoltavano estasiati Joan Baez, Kris Kristofferson, Judy Collins e molti altri artisti. Il documentarista ha catturato la performance di Cohen mentre Teo Macero (A&R e produttore della Columbia Records che era in realtà presente per registrare l’esibizione di Miles Davis) ha fatto uno splendido lavoro di supervisione della registrazione live. L’opera contiene il materiale filmato(interviste con Joan Baez, Judy Collins) da Murray Lerner, vincitore di vari premi Oscar, e l’intera performance live. Tutte le versioni dei brani sono tratti dai primi due album dell’artista. Giudizio *** buono 5 Gli Yo La Tengo di Popular Songs, si nutrono di musica pop e di easy-listening per intrattenere le grandi masse ma come al solito lo fanno con gran classe; funk rilassato, ballate, echi country ne sono gli ingredienti. Questo trio newyorkese super fan sfegatati dei Mets, la squadra di baseball cittadina, per il loro nome presero spunto da un aneddoto che girava intorno alla squadra, quando il primo fuoriclasse di origine ispanica entrò in squadra, i suoi compagni gli gridavano "I've got it!", lui, invece di lasciar loro la palla, ci andava lo stesso provocando terribili scontri. La soluzione fu che tutti i giocatori dei Mets dovettero imparare la frase "Yo la tengo!", che diventò un modo di dire negli ambienti sportivi e forse la prima frase popolare spagnola a mettere radici a New York. Per loro fu del tutto naturale optare per Yo La Tengo come nome per la propria band, divertendosi sul doppio senso a sfondo sessuale della scelta. Sono passati quasi 25 anni dal loro primo album ed ancora oggi riescono a sfornare dischi di una bellezza disarmante . "Popular Songs" è diviso in due parti: le prime nove tracce sono lo specchio dello stato dell'arte del rock alternativo contemporaneo, utilizzano i generi più diversi, è un CD di grandi atmosfere, una raccolta di canzoni pop intense con punte di alta classe e poesia, come la notturna "By Two's", un brano di rara bellezza, in grado di proiettare l'ascoltare in una dimensione estatica, ultraterrena. Sulla stessa lunghezza d'onda c’è "I'm On My Way"e la malinconica "When It's Dark". C'è poi il lato allegro, ben rappresentato dall'irresistibile "Something To Hide" e dalle divertenti reminescenze sixties funky di "Periodically Triple Or Double", che sembra appartenere ad un giovane James Brown. Alcuni brani ben arrangiati con partiture d'archi ottengono sorprendenti risultati, come la psichedelica "Here To Fall", scelta come primo singolo, e la spensierata "If It's True", con ulteriori evidenti richiami agli anni 60. Anche alcuni brani pop come "All Your Secrets" o "Avalon Or Someone Very Similar" dimostrano che c’è della stoffa nei loro componimenti. La seconda parte del disco è composta da tre lunghe tracce poste in chiusura che rappresentano tre differenti lati del

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mondo dei Yo La Tengo, l’ascolto è un po’ più difficile, essendo degli episodi più approfonditi e coscienti, da dover coglierne le diverse sfumature. Giudizio **** Ottimo 6. C’e una forte componente autobiografica in questo disco di Alicia Keys, e lo si capisce da alcuni titoli: "The diary of...", "As I am"... Questo disco "The element of freedom" riesce a unire le tradizioni e la radici della musica black con un canto moderno, senza strafare e senza finire a fare ballate sdolcinate, Alicia si mette sempre in discussione come se volesse dimostrare a se stessa e agli altri le sue doti nonostante il successo di pubblico e di vendite di questi anni. L’album ha come fulcro la libertà anche dal punto di vista del suono: libertà di sperimentare, di aggiungere suoni, con risultati non sempre eccellenti perché il talento di Alicia viene fuori nelle canzoni semplici e minimali in cui lei riesce ad esprimersi nel canto. Giudizio *** buono 7. Lonewolf “Made in hell”. Personalmente non conosco molto di questi Lonewolf, considerati un po’ la punta dell’iceberg del rock francese, vengono da Grenoble e sono influenzati dall’ heavy metal tedesco anche se, bisogna riconoscere, essere originali ed ispirati, una musica viva, potente e trascinante. I quattro rockers dimostrano di sapere il fatto loro sia tecnicamente che sotto il profilo espressivo. Gruppo da tenere d’occhio per gli amanti dell’hard rock. Giudizio *** buono 8. “Live at the Olympia” è tratto dai concerti di Dublino del 2007 in cui la band provò dal vivo le canzoni che poi sarebbero confluite su "Accelerate". Potrebbe sembrare un operazione commerciale ma sono convinto che questo disco è la migliore uscita dei R.E.M. da diversi anni a questa parte, forse persino meglio dello stesso “Accelerate”. Sicuramente è il miglior album fuori dalla discografia “ufficiale” di inediti perché ci sia un tentativo riappropriarsi delle radici rock, dopo anni passati a fare ballate elettroacustiche. Chi ha assistito al concerto afferma di essere stato catapultato in una atmosfera magica A partire dal “tiro” della band, e dal repertorio, che riscopre gemme nascoste, soprattutto del primo catalogo: le canzoni sono 39 perché tutti i brani suonati nei 5 concerti sono finiti sull'album, compresi i due inediti - “Staring down the barrel of a middle distance” e la ballata “On the fly”. Ma la cosa migliore del disco è il suono sono convinto che le versioni “di prova” dei brani poi finiti su “Accelerate” suonano meglio, chitarre sono più cristalline, gli strumenti sono meno compressi e più distinguibili. “Live at the Olympia” è un piccolo capolavoro: una fotografia che restituisce la band in un momento di grazia e che vi permetterà di scoprire nuovi dettagli e sfumature sonore ad ogni ascolto. Giudizio **** Ottimo 9. "Keep calm and carry on" dei Stereophonics è un album deludente, confuso, di un gruppo che forse ha perso quella freschezza che li aveva contraddistinti ai tempi della bellissima hit "Maybe tomorrow". Un disco senza anima direi inutile. Giudizio * Scarso 10. Parlare di un greatest hits è sempre complicato; spesso non c'è un filo logico che tiene insieme brani scritti in anni diversi se non quello di mettere in vetrina quelli che sono stati i singoli più conosciuti di un gruppo per acquisire nuovi fans Il greatest hits dei Foo Fighters non scappa a questa logica ma a differenza di altri casi sembra arrivare nel momento giusto, ad un anno dal doppio concerto allo stadio di Wembley, che lo stesso Dave Grohl ha ammesso essere stato il punto più alto della storia di gruppo. Giudizio **** ottimo 11. La musica di Enya è un viaggio nel tempo in cui il fascino del folk celtico si coniuga con un suono originale e moderno, proiettato verso l’olimpo della new age. I suoi pezzi sono un combinato di melodie classiche con il pop e con le suggestioni della musica sacra e medievale. Questo sound si fonde con il contralto celestiale che utilizza in studio la tecnica di "multivocals" (per una sola canzone, infatti, Enya registra e sovrappone fino a cento voci, e il

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risultato è un coro polifonico degno dei più solenni canti gregoriani). I testi, invece, sono quasi sempre affidati alla poetessa Roma Ryan. Disco che consiglio a chi non conosce o conosce poco questa grande artista. Giudizio *** buono

MUSICA ITALIANA “Le segnalazioni di fine anno 2009” Mercoledì 23 Dicembre 2009 20:41 | Scritto da Jnkadjstrummer | Non immaginavo che le segnalazioni dell’hit italiana avessero tanto successo, ho pensato, quindi, di fare andare le due hit in contemporanea: quella straniera e quella nostrana di rock e dintorni. Questo esperimento parte da dicembre, mese sempre molto pregno di novità. Gruppo/Artista

Titolo

Genere

FRANCO BATTIATO

INNERES AUGE

CANTAUTORIALE

ELISA

HEART

FRANCESCO RENGA

ORCHESTRA E VOCE

MARIO VENUTI

RECIDIVO

VINICIO CAPOSSELA

SOLO SHOW

NEW-FOLK

LUDOVICO EINAUDI

NIGHTBOOK

NEW – AGE

PAOLA TURCI

ATTRAVERSAMI IL CUORE CANTAUTORIAL

GIULIANO PALMA &

COMBO

SKA

BOBO RONDELLI

NEW

CANTAUTORIALE

CO’ SANG

RAP

1. FRANCO BATTIATO INNER AUGE – recensione fruibile nella sezione “Non solo rock” – 2. Elisa torna in studio per un disco di inediti, un progetto discografico, intitolato Heart che contiene quattordici brani tra cui una cover, Mad World, dei Tears For Fears. E’chiaro che il filo conduttore dell’album è il cuore e tutte le emozioni che ne scaturiscono. Segnalo due importanti collaborazioni : la prima con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro per il duetto Ti vorrei sollevare, la seconda con Antony Hegarty degli Antony and The Johnsons per Forgiveness. Per quanto mi riguarda basta quest’ultima collaborazione per rendere questo disco meritevole di essere ascoltato. Elisa è’ una grande artista, matura e originale che con questo disco non si è ripetuta ma ha scavato coraggiosamente nella ricerca e nella sperimentazione. Giudizio *** Ottimo 3. È stato pubblicato in Italia e sul mercato internazionale Orchestra e voce, il nuovo album di Francesco Renga Il cantautore bresciano, accompagnato da un’orchestra sinfonica di 60 elementi, interpreta per la prima volta alcune tra le più belle canzoni italiane della fine degli anni ‘60. La novità di questo lavoro si trova nel fatto che Francesco Renga non si limita a cantare con un’orchestra, ma usa la sua voce come un’orchestra. Alla fine, paradossalmente, questo album finisce per diventare il lavoro più personale di Renga come spiega lui stessa “perché cantare parole altrui solo in apparenza ti alleggerisce e deresponsabilizza , in realtà, lungo il cammino scopri che quelle parole ti appartengono come segni sulla pelle, perché sono sogni, pulsioni, emozioni che ti hanno attraversato e sono rimaste dentro”. "Esattamente 20 anni fa, nel 1989, entravo in studio con la mia band d'allora, i Timoria - spiega il cantante- per realizzare una cover di “Pugni Chiusi” , canzone scritta da Ricky Gianco e registrata dai Ribelli

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con, alla voce, il grande Demetrio Stratos”. “Possiamo partire da qui per raccontare come si e' sviluppato l'intero progetto di "Orchestra E Voce". Il mio desiderio – spiega Renga - e' stato quello di fare un punto su questi vent’anni di attività, di studio, di lavoro e soprattutto di canto, raccontandoli attraverso le canzoni popolari che, in modi diversi, per certi versi sorprendenti, hanno segnato il mio percorso artistico e la mia vita non solo professionale. La scelta del repertorio e' passata attraverso un percorso a ritroso nel tempo, andando a pescare nei miei ricordi anche molto lontani. Come non aver voglia di cantare brani che hanno reso indimenticabile la canzone italiana nel mondo?” Nel disco ci sono brani come L’immensità”; “Se perdo te”; “ Io che non vivo senza te”; “L’ultima occasione”; “Pugni chiusi”; “Lei”; “Un amore così grande”; “La voce del silenzio”; “Dio come ti amo”; “Angelo”; “Uomo senza età” e “Non si può morire dentro”. Giudizio **** Buono 4. “Recidivo” è l’ultima fatica musicale di Mario Venuti , riprende le sonorità che lo hanno reso famoso in questi ultimi. Nell’album si alternano pezzi più movimentati come Recidivo, Impulsi primari o La vita come Viene, a pezzi lenti e molto intensi, come Spleen 132, con Battiato, il Milione, in cui Venuti si diverte a giocare a fare il Marco Polo con la vita, o ancora Un cuore giovane, in cui in duetto con Cremonini mette in piedi un testo e un’atmosfera semplicissimi, ma molto efficaci. Per chi non conoscesse Mario Venuti, si tratta di un cantautore che ha vissuto la propria stagione di successo commerciale solo alle porte dal nuovo millennio, ma comincia ad essere attivo musicalmente già dalla metà degli anni ’80 come compositore, strumentista (chitarra sax) e cantante. La prima svolta arriva infatti nell'inizio degli anni ottanta, quando Venuti e Carbone incontrano i fratelli Gabriele e Luca Madonia, con i quali, nel 1982, inizia l'avventura dei Denovo (7 album all’attivo).Artista mediterraneo, musicista raffinato, dotato di un’indiscutibile forza interpretativa unita ad una non comune capacità di paroliere. Giudizio **** Buono 5. Il cantautore Vinicio Capossela torna sulla scena musicale con Solo Show Alive, che documenta il successo del tour teatrale,un tour che ha avuto più di 60 repliche nelle principali città italiane e oltre 100mila spettatori. La nuova pubblicazione contiene, in versione live, le canzoni e le immagini del “concerto – spettacolo” tenuto da Capossela al Teatro Verdi di Firenze, un concerto ispirato, nella scenografia e nell’immaginario, al “side show”, una sorta di “circo delle stranezze”. infatti l’allestimento prevede, alle spalle dell’artista e ai lati del palco, l’uso di side show banners, teli illustrati e colorati che illustrano le attrazioni, in un contorno di luce da acquario e lampadine da luna park. Vinicio Capossela è accompagnato sul palco da molti artisti e dagli “strumenti inconsistenti” che hanno contribuito alla realizzazione del disco, tra questi troneggia la riproduzione di un Mighty Wurlitzer, il “theater organ” indispensabile accompagnamento di ogni impresa fantastica.. Giudizio *** Ottimo 6. “Attraversami il cuore”., è il primo disco della trilogia che Paola Turci ha intenzione di pubblicare, seguiranno nel corso del 2010 altri due capitoli che si occuperanno di temi prettamente sociali e l’ultimo dedicato al tema della femminilità. Con Attraversami il cuore, Paola Turci si apre a un tema finora trattato solo marginalmente nella scrittura dei suoi testi: l’amore. "E’ difficile riuscire a parlare d'amore senza cadere nella retorica” - dice di sè la cantautrice -"ma ho cercato di parlarne in senso assoluto. Questa esigenza è nata perché spesso durante i miei concerti eseguo canzoni come “Dio come ti amo” di Domenico Modugnoe Paloma Negra di Chavela Vargas, e ogni volta che le presento al pubblico spiego che canto quelle degli altri perché io d’amore non ho mai scritto. Ad un certo punto mi sono detta che era arrivato il momento anche per me, d'altronde quando non amo mi sento una persona molto infelice”. I brani del disco Attraversami il cuore sono praticamente tutti scritti dalla Turci, tranne alcuni firmati da Marcello Murra, e il singolo” La mangiatrice di uomini”, scritto da Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, canzone di cui la cantautrice romana va fiera.“E’ stata una grande sorpresa il fatto che Francesco abbia voluto scrivere una canzone per me. E’ un brano che mi ha conquistata da subito, da subito ho capito il senso di quelle parole, quel rimando biblico a Maria Maddalena, al senso del giudizio e del disagio. Mi piace anche che

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nell’omogeneità del disco possa essere considerato un episodio a sé, perché quando mi innamoro di una canzone, non penso mai come potrà stare tra le altre del disco”. Giudizio *** Buono 7. Ludovico Einaudi descrive Nightbook, il suo nuovo e attesissimo album: “Nightbook è un percorso, ogni brano è il capitolo di una storia, la sfaccettatura di un prisma, uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi” dice Ludovico Einaudi, “la musica apre delle porte su mondi nascosti. Ascoltandola, ognuno può riuscire a entrare in contatto con le proprie emozioni profonde.” Le atmosfere e la composizione dei pezzi riflettono una grande libertà espressiva, sonorità originali ottenute dal sodalizio pianoforte / archi e percussioni, e da un uso dell’elettronica che in pezzi come In Principio e The Crane Dance, amplifica il suono del pianoforte proiettandolo, come un’ombra, in tutte le direzioni. Anche i brani Rêverie e Indaco, ipnotici e struggenti terminano con un crescendo di archi che ne fanno dei piccoli capolavori. Disco consigliato. Giudizio **** Ottimo Gli altri CD vengono soltanto segnalati, ne ho ascoltato solo qualche traccia, mi riservo di recensirli in seguito ad ascolto ultimato.

GLI ALBUM PIÙ RAPPRESENTATIVI DEL 2009 Mercoledì 03 Febbraio 2010 08:42 | Scritto da jankadjstrummer | Gli album che la Sezione “Non solo Rock” ha scelto quali rappresentativi per l’anno 2009 sono i seguenti: PETER DOHERTY WILCO PARAMORE IL TEATRO DEGLI ORRORI YO LA TENGO ANTONY AND THE JONHNSON BRUNORI SAS PEARL JAM CALEXICO KRIS KRISTOFFERSON MORRISSEY

GRACE/WESTERLANDS THE ALBUM BRAND NEW EYES A SANGUE FREDDO POPULAR SONGS THE CRYING LIGHT 1 BACKSPACER CARRIED TO DUST CLOSER TO THE BONE YEARS OF REFUSAL

Hit del mese marzo – dicembre 2009 By Jankadjstrummer Copyright © www.friendsofpoplar.it Info: info@friendsofpoplar.it 21


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