TIME OUT - N.10 Settembre 2014

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N. 10 - SETTEMBRE 2014

n a l A a Torn p p a a l a v i r r a E Luigi CivRa Dano: Da tifoso a soCio

Da BieLLa auto La nuova Bmw m4 CaBRio upB, iL nuovo anno aCCaDemiCo


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Direttore responsabile: Giampiero Canneddu

Fotoeditor: Fabrizio Lava - fabrizio.lava@e20progetti.it

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Fotografi: Stefano Ceretti, Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella Massimo Ceretti, Stefano Lanza e Fabrizio Lava

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In copertina: Alan Voskuil, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella

Hanno collaborato alla realizzazione del N°10 Settembre 2014: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Niccolò Bosio, Luca Rosia Silvia Marchionatti e Rosalina Bocchio Tutti i punti di distribuzione su: http://www.pallacanestrobiella.it/news/ecco-ipunti-di-distribuzione-del-timeout

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LA SQUADRA

Ecco i magnifici dodici

Impariamo a conoscere vecchi e nuovi rossoblù di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

I muscoli di Raymond, l’estro di Laquintana, il record contro Cantù di Marzaioli. E poi i sei volti noti e i ragazzi delle giovanili inseriti nella rosa. C’è chi li ha già visto da vicino al primo allenamento a porte aperte (in curva i tifosi erano 350). C’è chi non vede l’ora che ci sia il trofeo Angelico domenica 28 settembre per gustarseli in partita. C’è chi freme per il derby contro Torino della prima giornata. E c’è chi ha già in tasca l’abbonamento per non perdersi nemmeno un minuto della stagione (a proposito, le tessere sono ancora in vendita nella doppia formula solo campionato oppure A2+Eurochallenge: tutte le info su www.pallacanestrobiella.it). Per tutti, ecco i profili dei dodici giocatori della Pallacanestro Biella 2014/2015.

SIMONE BERTI

1985 - Firenze, Italia. Play, 200 cm

Chi è Da giocatore d’emergenza a uno dei leader della squadra: il play cresciuto nella Mens Sana Siena (con cui ha vinto uno scudetto e ha collezionato tre presenze in Eurolega) è arrivato come sostituto di Donte Mathis, rimasto in Usa per ragioni personali, e pian piano si è imposto come giocatore affidabile e trascinatore, anche negli spogliatoi. Corbani ha sempre detto che era lui il primo a sottovalutarsi e a non conoscere i suoi limiti. In questa stagione ci si aspetta che li sposti ancora un po’ più in là. Una cosa che non sapete Anche lui ha giocato un campionato europeo Under 20, quello dell’estate 2005. L’Italia, allenata da Fabrizio Frates, si classificò ottava. Berti giocò cinque partite su otto, con 7,6 minuti e 1,4 punti di media. Leader di quella squadra era un certo Marco Belinelli... Stats 2013/2014 21,6 minuti, 6,3 punti, 2,1 rimbalzi, 2,2 assist

TOMMASO LAQUINTANA

1995 - Monopoli (Ba), Italia. Play, 190 cm Chi è Prospetto su cui il mondo della pallacanestro prima pugliese e poi italiana ha messo gli occhi addosso fin da ragazzino, ha avuto una crescita esponenziale nelle ultime tre annate: prima tre campionati insieme (U17, U19 e prima squadra) a Ruvo di Puglia, poi giovane trascinatore della salvezza del Cus Bari in Dna, infine la stagione a Capo d’Orlando con Pozzecco. Ha passato l’estate con Corbani e De Vico agli Europei Under 20, nel ruolo di regista che l’anno scorso fu di Marco Laganà, di cui ha preso il posto in rossoblù. Anche come faccia tosta. Una cosa che non sapete Il fratello maggiore Vanni è una guardia che buca le retine nelle minors pugliesi, dopo un’esperienza nel settore giovanile di Teramo, quando era in serie A. L’anno scorso è stato eletto mvp della stagione a Fasano, con 25 punti di media in C regionale. Stats 2013/2014 13,1 minuti, 4,4 punti, 2,1 rimbalzi, 0,6 assist

ALAN VOSKUIL

1986 - Mobile (Alabama), Usa/Dan. Guardia, 191 cm Chi è Fabio Corbani, in un’intervista estiva, disse: «Se avessi un milione di dollari, mi regalerei Voskuil». A Gabriele Fioretti sono bastati meno soldi, altrimenti addio budget... Ma il desiderio del coach (e di centinaia di tifosi mobilitatisi per lui su Facebook) si è avverato. E la firma senza se e senza ma di Cape Canaveral dovrebbe fugare i dubbi sulle sue motivazioni: arriva un giocatore convinto di tornare e non frustrato da non aver ottenuto il salto di categoria. Una cosa che non sapete La sorella minore Abby Kay, oltre ad aver conquistato il cuore dei tifosi rossoblù per la sua avvenenza, è una giocatrice di pallavolo, schiacciatrice delle Crusaders della Mary Hardin-Baylor University in Texas. Stats 2013/2014 34,7 minuti, 19,2 punti, 3,6 rimbalzi, 2,4 assist Simone Berti, festeggiato dai compagni dopo una grande giocata

Tommaso Laquintana

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Air-ic Lombardi, uno dei riconfermati Sotto da sinistra Domenico Marzaioli, Bj Raymond e Niccolò De Vico

DOMENICO MARZAIOLI

1991 - Maddaloni (Cs), Ita. Guardia, 185 cm Chi è È nato a Maddaloni, sette chilometri da Caserta, dove si mangia pane, mozzarella e pallacanestro fin dai tempi in cui era un orgoglio aver dato i natali a Nando Gentile (e quindi a Stefano e Alessandro). Per quattro stagioni è cresciuto all’ombra della prima squadra guidato da Pino Sacripanti, di cui Fabio Corbani è vice in Nazionale Under 20. L’anno scorso, con il minutaggio sceso al minimo, ha provato sulla sua pelle come per gli italiani in serie A il campo sia spesso un optional. A Biella dovrà guadagnarsi spazio e crescere giocando. Una cosa che non sapete Il suo career high è di 8 punti, compresi i tiri liberi decisivi, nella vittoria di Caserta a Cantù, il 1 aprile 2013. Fu la stagione del miracolo di Sacripanti, con una squadra in crisi economica che si salvò grazie agli italiani. E (anche) a quel successo. Stats 2013/2014 2,5 minuti, 0,5 punti, 0,5 rimbalzi, 0 assist

ERIC LOMBARDI

1993 - Torino, Ita. Ala, 200 cm Chi è Eric in una stagione è diventato Air-ic, il giocatore con i razzi sotto le scarpe, protagonista di alcune delle giocate più spettacolari della stagione, non solo a Biella. Sarà il nuovo progetto speciale di Corbani: trasformare la sua atleticità in un concentrato di cose utili da mettere in campo, dai rimbalzi presi dove arrivano in pochi alle gambe veloci in grado di marcare i piccoli avversari se necessario (chi si ricorda gara-4 contro Torino?). E, soprattutto, con tanto quintetto base e tanta fiducia. Una cosa che non sapete È l’unico italiano inserito da Draftexpress.com nella lista dei migliori prospetti internazionali nati nel 1993, al 41° posto. Stats 2013/2014 16,1 minuti, 5,1 punti, 4,2 rimbalzi, 0,8 assist

NICCOLò DE VICO

1994 - Monza, Ita. Ala, 200 cm Chi è È a Biella da così tanto, da quando aveva 15 anni, che vedere “Monza” come luogo di nascita accanto al suo nome suona quasi strano. Dopo essere stato leader dell’Under 19 rossoblù, è reduce dalla sua prima stagione come membro a tutti gli effetti della prima squadra. Il team crede in lui, come dimostra il prolungamento contrattuale cercato e ottenuto in estate. Nelle giovanili ha fatto di tutto, dal play al centro. Ora ha centimetri da ala forte e mano da guardia tiratrice. È cresciuto in difesa, se acquisisce ancora più fiducia in attacco, sarà una gran bella sorpresa. Una cosa che non sapete Nei suoi anni delle giovanili a Biella, ha vissuto per un anno intero a casa di Federico Danna. Non è un caso se non lo consideri soltanto un allenatore. Stats 2013/2014 11,0 minuti, 2,3 punti, 1,0 rimbalzi, 0,4 assist

BENJAMIN RAYMOND

1987 - Boston, Usa. Ala, 198 cm Chi è Da quando è uscito dall’università di Xavier, nel 2009, ha girato il mondo: Belgio, Libano, Slovenia, Cipro, Argentina, Georgia e Finlandia, dove ha vinto il campionato nel Pyrinto Tampere, giocando al fianco di Damon Williams, l’ormai quarantenne ex idolo rossoblù. E, come Williams, è un’ala forte atipica, con pochi centimetri (ma tanti, tantissimi muscoli) e mani dolci da guardia. Corbani ha detto che era nella “top 4” degli atleti prescelti per sostituire Hollis: «Sa fare tante cose e le fa con grande determinazione». Una cosa che non sapete Al college vestiva la canotta numero 11, perché simboleggiava la sua abilità nell’uno contro uno. Il suo “urlo di Tarzan” dopo una tripla segnata diventò per una stagione logo non ufficiale della tifoseria di Xavier. Stats 2013/2014 30,2 minuti, 17,1 punti, 7,3 rimbalzi, 1,9 assist 6


LA SQUADRA MATTEO CHILLO

1993 - Bologna, Ita. Ala-centro, 203 cm Chi è Più minuti in campo, più anche nel ruolo di numero 4 a fare la “twin tower” con Infante, più responsabilità: ecco il piano sul ragazzo di Bologna cresciuto nella Fortitudo (e tifoso della Effe come il padre) e campione d’Europa Under 20 nel 2013. L’estate del 2014 è stata comunque a tinte azzurre, in tournée in Cina con la Nazionale sperimentale. L’anno scorso è stato, insieme a Marco Laganà, uno dei due rossoblù chiamati agli stages da Pianigiani. Una cosa che non sapete Nel torneo estivo con la Nazionale ha vinto una partita con l’Italia ridotta in tre, con la rosa decimata dai falli: 107-97 contro la Cina ai supplementari. Chillo era uno dei giocatori usciti per somma di personali. Stats 2013/2014 16,5 minuti, 5,0 punti, 2,8 rimbalzi, 0,9 assist

LUCA INFANTE

1982 - Nocera Inferiore (Sa), Ita. Centro, 204 cm Chi è Cuore pulsante dei rossoblù 2013/2014, oltre le statistiche, ha spiegato in una stagione perché Fabio Corbani e Gabriele Fioretti avessero iniziato la ricostruzione della scorsa estate firmando proprio lui. È già stato capitano di Reggio Emilia e Brindisi, ma la fascia nel suo caso è una formalità: comunque vada, agisce da uomo squadra, pronto a fare la cosa giusta anche se la ribalta mette spesso sotto i riflettori qualche altro compagno. Una cosa che non sapete Nel suo esordio in Nazionale, il 2 luglio 2007 contro la Croazia a Bari, suo compagno di esordio nel settore lunghi era Paolo Barlera, allora giocatore di Biella. Stats 2013/2014 23,6 minuti, 6,9 punti, 3,5 rimbalzi, 1,9 assist

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Matteo Chillo e, nella foto grande, Luca Infante in una pausa di gioco con Valerio Amoroso in uno dei derby della passata stagione

LEONARDO CALABRESE

1995 - Ivrea (To), Ita. Ala, 204 cm Chi è Ha iniziato a giocare a sei anni, categoria minibasket, e fino all’anno scorso non aveva mai vestito una maglia diversa da quella della Lettera 22 Ivrea. Già nel giro delle Nazionali giovanili, è stato scelto da Federico Danna per provare a crescere insieme al gruppo dell’Under 19. Missione compiuta, visto che è stato riconfermato: metterà i suoi centimetri al servizio di Cestistica Biella di Dnc, di Under 19 e anche della prima squadra. Una cosa che non sapete Quando è stato riserva a casa della Nazionale Under 16 per gli Europei, nell’estate del 2012, era già 2,01 di altezza.

MARCO CHIAVASSA

1995 - Biella, Ita. Centro, 204 cm Chi è Il gigante dell’Under 19 è alla terza stagione nella massima squadra giovanile rossoblù. Federico Danna lo aveva “preso in prestito” quando era ancora un Under 17, per le finali nazionali 2013. Centimetri e fisico sono il suo punto di forza. Un po’ di “gomito a gomito” con Luca Infante non potrà che fargli bene. Una cosa che non sapete Lontano dalla pallacanestro, è un tifoso del Milan.

LUCA POLLONE

1997 - Vercelli, Ita. Guardia, 188 cm Chi è Anche lui ha iniziato a giocare in Under 19 con un anno di anticipo. Si appresta a giocare la sua seconda stagione nella squadra di Federico Danna e ne avrà ancora una a disposizione. Ma ha già avuto minuti e responsabilità da giocatore importante. Di scuola Vercelli Basket, è da tre anni nelle squadre allenate da Andrea Monciatti (Under 15 e poi Under 17). Lo sarà anche quest’anno, entrando nell’orbita della prima squadra di cui il coach senese è assistente. Una cosa che non sapete Nel 2011, da Under 15, ha trascinato Biella alla vittoria del Memorial Berto Bessone a Cuneo, con 37 punti in due partite e il titolo di miglior giocatore del torneo portato a casa.


LA NOVITà

Una app per l’Angelico Biella Realizzata da E20progetti è da oggi sull’iPhone di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti

Notizie, dirette scritte (e audio) delle partite, tutto sui giocatori anche delle squadre giovanili per avere sempre a portata di mano quello che occorre sapere sulla vostra squadra preferita. Avere il mondo rossoblù sempre in tasca, con le ultime notizie, i video, le dirette scritte delle partite (se proprio non si può essere al palazzetto), le informazioni utili: è questo lo scopo della app ufficiale di Pallacanestro Biella, disponibile da ora per il mondo Apple. La partnership tra il club e E20Progetti, che è anche editrice di Time Out, rende questa applicazione completamente made in Biella. E proprio ai biellesi appassionati di palla a spicchi si rivolge. Per ora possono usarla solo quelli dotati di iPhone e iPad: nel giro di poche settimane sarà resa disponibile anche la versione per Android. In comune le

Alan Voskuil sorride: la sua pagina nella app di Pallacanestro Biella gli piace

due versioni avranno gli stessi contenuti e il fatto che sono gratis. Ma di che cosa si parla nella app? Di tutto quello che serve per seguire da vicino la vostra squadra preferita. La sezione news contiene le ultime notizie diffuse dalla società con presentazioni e cronache delle partite, approfondimenti e interviste. La sezione live consentirà di sapere tutto dei match in corso, con la diretta scritta con gli aggiornamenti dal campo e con il link diretto a Radio City, per poter ascoltare la radiocronaca trasmessa dalla riconfermata radio ufficiale rossoblù. Nella sezione roster sarà possibile consultare sempre statistiche, profilo e curiosità dei giocatori rossoblù. E nell’area extra, oltre a calendario e classifica di campionato ed Eurochallenge e ai roster delle squadre giovanili rossoblù prote a rituffarsi nei campionati regionali e nazionali, ci sarà la scorciatoia per avere accesso ai canali social network di Pallacanestro Biella e al canale Biella Channel di YouTube, la raccolta dei video con gli highlights (e non solo) della stagione. Un altro link consente di sfogliare online in versione digitale tutti i numeri di Time Out, compresi quelli arretrati. Gli aggiornamenti e le ultime notizie saranno segnalati con una notifica push, il messaggio automatico che gli smartphones ricevono, contrassegnato poi dal pallino rosso accanto all’icona della applicazione. Insomma, tutto in tasca sempre a disposizione per la fame di notizie dei tifosi. Per trovare l’applicazione, basta entrare nell’app store del proprio iPhone o iPad e usare le parole chiave “Pallacanestro Biella” o “Angelico Biella” per la ricerca. L’applicazione è ottimizzata per il telefono ma è leggibile anche sul tablet. Oppure la scorciatoia è inquadrare con la fotocamera dell’iPhone il QR code presente in questa pagina e lasciarsi guidare fino alla pagina di download, che si aprirà automaticamente.

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la passione dà i suoi frutti

E20PROGETTI srl via Milano, 94 BIELLA tel. 015 25.29.201 info@e20progetti.it www.e20progetti.it

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MOTORI

La coupé diventa decappottabile Da Biella Auto la nuova Bmw M4 cabrio. Ecco i suoi segreti di R.T., fotografie archivio Bmw Italia

Le prestazioni extrasportive di un motore da 3000 di cilindrata con le linee eleganti di una auto di prestigio. Che va da 0 a 100 in 4,4 secondi e può diventare una cabriolet in venti secondi. Prendete la M4 Coupé e aggiungete un tetto apribile: ecco, a grandi linee, come è nata la Bmw M4 cabrio, modello che arricchisce la gamma delle vetture più sportive della casa tedesca e che è già a disposizione degli appassionati nella sede di via per Candelo 6 di Biella Auto. Appassionati, perché serve passione vera per apprezzare fino in fondo la decappottabile versione 2014: il tettuccio metallico diviso in tre parti riappare e scom-

pare dentro la carena in soli venti secondi. Quando è chiuso, la linea si fa elegante come una coupé. Quando è aperto, ecco l’inconfondibile fascino della guida a cielo aperto, con le prestazioni degne di una Bmw. Le prestazioni, innanzitutto: il motore da 3000 centimetri cubici di cilindrata e 431 cavalli di potenza massima erogata è in grado di passare da 0 a 100 in 4,4 secondi nella versione con il cambio a sette rapporti e a doppia frizione M. Occorrono solo 0,2 secondi in più al modello con il cambio manuale a sei rapporti, che condivide il medesimo motore e alcune delle caratteristiche tecniche su cui la casa di Stoccarda ha puntato per portare il nuovo modello all’avanguardia. Gli ingegneri, per esempio, hanno puntato molto sull’alleggerimento della struttura: il “lightweight design, come è stato ribattezzato, ha consentito di perdere 60 chilogrammi rispetto alla precedente versione: merito della lega leggera di alluminio con cui sono stati realizzati cofano motore, fiancate anteriori e chassis e del materiale sintetico rinforzato con fibra di carbonio con cui sono stati costruiti altri componenti, come centina di precisione nel vano motore (pesa solo 1,5 chili) e albero di trasmissione, più leggero del 40% rispetto al passato. Una particolare attenzione è stata posta anche a consumi ed emissioni: nel ciclo di prova UE la Bmw M4 cabrio si accontenta di 9,1 litri per 100 chilometri con emissioni di anidride carbonica di 213 grammi a chilometro. Questi numeri la rendono già oggi in linea con i parametri anti-inquinamento Euro 6. Il resto lo fa il design: il modello edizione 2014 è cresciuto in larghezza, in passo e nella carreggiata per ottenere proporzioni

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perfette fin dal primo colpo d’occhio. Il cofano motore allungato e l’abitacolo arretrato dettano il trend quanto a linee sportive e inconfondibili. L’altra innovazione è data dal tettuccio apribile, diviso in tre e senza la barra centrale che altererebbe l’armonia dell’aspetto quando è chiuso. L’eleganza si concretizza negli elementi esterni e nelle finiture interne: i passaruota fortemente bombati, i cerchi a raggi sdoppiati, il powerdome sul cofano motore sono caratteristici della linea M della Bmw. A questo si aggiungono gli equipaggiamenti interni, dal volante in pelle con inserti cromati e cuciture a vista, ai sedili anteriori in pelle con un design anatomico avvolgente e l’emblema Bmw M integrato nel poggiatesta. Le personalizzazioni si spingono fino

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più in là possibile, per accontentare fin nei dettagli più minuti i gusti della clientela. Il progetto Bmw Individual, nato negli anni Novanta per creare splendidi esemplari unici per lo stilista Karl Lagerfeld o il tenore José Carreras, consente di aggiungere alle dotazioni colori pastello o metallizzati in esclusiva, così come dettagli interni più raffinati. E per restare al passo con la tecnologia, sono disponibili i servizi di connettività “Connected Drive”, per un’assistenza costante a chi è alla guida anche attraverso la rete, e un navigatore di ultima generazione con grafica più brillante ed elementi in 3D. Per saperne di più, il modo più semplice è guardare una Bmw M4 cabrio da vicino, nell’autosalone Biella Auto di via per Candelo 6.


A SCUOLA

Upb, il nuovo anno accademico Una educazione continua e permanente alla portata di tutti di Stefania Zorio, fotografie di Fabrizio Lava

Lo scorso anno sono stati impegnati 120 docenti che hanno seguito più di 3300 corsisti; oltre 400 i corsi attivati. Numeri di tutto rispetto che collocano UPBeduca all’avanguardia tra le università popolari italiane, che da ottobre attiverà anche tre corsi di laurea triennale e magistrale.

Upbeduca riapre dopo la pausa estiva per accogliere giovani, adulti e anziani che vogliano accedere a corsi di ogni genere, ma sempre in linea con l’obiettivo di una educazione continua e permanente. L’inizio dei corsi è previsto a ottobre. Per meglio conoscere i corsi e le attività dell’Università Popolare, e per favorire una scelta mirata e consapevole, da venerdì 12 a domenica 22 settembre si terranno incontri di orientamento ai quali parteciperanno i responsabili delle aree tematiche e alcuni docenti; in particolare, a settembre sono in calendario anche i test linguistici gratuiti per testare il proprio livello di preparazione. E durante i “10 giorni di UPBeduca” non mancheranno altri eventi artistici e altre opportunità d’incontro. Sempre a ingresso gratuito sono previsti incontri nella sala convegni del Chiostro di San Sebastiano, alla scuola media di Cossato e del Cenaculum Latinitatis presso la sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

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La segreteria dell’Upbeduca in via Delleani a Biella e un’aula durante un corso di informatica

Sono in programma anche spettacoli teatrali e musicali legati alla specificità del territorio, e “consolidati” da una tradizione pluriennale come la Festa Europea della Musica che nel 2015 celebra i dieci anni di organizzazione di UPBeduca. Intanto l’Università Popolare continua la collaborazione con le scuole di alcuni Comuni biellesi, quali Biella, Cerrione, Quaregna, Verrone. Guardando ai successi recenti della sua programmazione, l’Associazione può dirsi soddisfatta della partecipazione ai Campus Estivi in lingua inglese che hanno coinvolto per cinque settimane un centinaio di bambini a Biella, Cossato, Verrone, Ponderano e Cavaglià. E del superamento degli esami in lingua inglese Trinity da parte di tutti gli allievi che li hanno sostenuti. Il prossimo anno accademico è ricco di corsi che coprono un ampio ventaglio di proposte. Dai programmi per bambini e ragazzi, ai progetti di ricerca didattici e culturali; dall’Intelligenza Tecnologica nel Quotidiano alle Scienze del Diritto e della Natura; dall’Arte, Musica e Spettacolo alla Scienza dell’Uomo, alle Scienze della Mente e della Comunicazione; da Salute e Benessere ai corsi che partono dalla teoria per giungere alla pratica in cucina, enologia, design, cucito, apicoltura e coltivazione dell’orto. Senza dimenticare lo “Sportello giuridico”, che aiuta i soci a chiarire dubbi di 13

origine legale e a ricevere informazioni sulle procedure legali. Ma per meglio comprendere quante e quali siano le offerte formative, occorre sfogliare la guida ai corsi in distribuzione gratuita. Novità in vista per i corsisti di Upb che lavorano: a partire da ottobre l’Università dà spazio a corsi rilasciando titoli a valore legale. Si tratta in particolare di tre corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Sociologia e corsi di Alta Formazione, Master di I e II livello. Per ulteriori informazioni la segreteria della sede in via Lorenzo Delleani 33d, Biella, è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30; il sabato dalle 10 alle12.00. Telefono 015.8497380, e-mail: segreteria@upbeduca.it.


GLI EX

Quattro in A. E tre a Cantù I campioni del 2013/2014 che hanno cambiato maglia di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Dove sono i sei (più uno) protagonisti della passata stagione che hanno salutato Biella. Hollis, Laganà e Bloise a casa dei rivali. Raspino a Pesaro. Slanina è in Silver a Treviglio. Murta e Giacomelli in Dnb contro Siena. Sei giocatori confermati, sei (o meglio sette) giocatori che hanno cambiato maglia: se nella pallacanestro moderna è raro vedere una squadra che riconferma la maggioranza della sua rosa da un anno all’altro, è nel dna della storia biellese veder partire verso mete più ambiziose (e ricche) le star appena sbocciate. Tre di loro vestiranno la stessa maglia in serie A, quella della Vitasnella Cantù. E chissà che vedere con quella canotta Marco Laganà, Damian Hollis e Giacomo Bloise non serva a stemperare la vecchia rivalità tra tifoserie, così particolare visto che si parla di due società che, quanto a oculatezza, progettazione, stile, si somigliano più di quanto i fans non siano disposti ad ammettere. Lagghi porterà, come a Biella e come in Nazionale, il numero 9. Non subito, però: prima c’è la rieducazione al ginocchio seriamente infortunato a marzo da completare. Cantù, che gli ha fatto firmare un triennale, ha tutta la pazienza del mondo. E tra il giocatore e il suo nuovo allenatore c’è enorme affinità: il coach è Pino Sacripanti, che è anche la guida della Nazionale Under 20 (di cui Fabio Corbani è vice). Laganà, in una delle prime battute canturine, ha detto: «Ho scelto questa squadra perché c’è lui». Nemmeno Hollis cambierà il numero di maglia: sarà il 22 anche in serie A. In Brianza ha un compito tosto: non far rimpiangere giocatori simbolo delle ultime stagioni (uno su tutti Maarten Leunen) e continuare la striscia positiva di annate positive, in campionato e in Eurocup. Alla prima intervista con il quotidiano cittadino, si è presentato con il cane Onyx, suo fedele compagno anche negli allenamenti nella stagione biellese. E ha scherzato: «Qui a Cantù cerco una fidanzata ma non per me, per lui». Poi ha aggiunto di essere “un raccomandato”: «La piazza canturina non è mai stata in dubbio

da quando me l’ha consigliata coach Corbani». Nuovo numero di canotta invece per Giacomo Bloise, il canturino Jack protagonista della seconda metà della scorsa stagione, dall’infortunio di Laganà in avanti: porterà il numero 8 e avrà il ruolo di backup dei playmaker nella squadra che lo ha cresciuto e per cui ha sempre fatto il tifo. La partenza che lascia un vuoto particolare però è quella di Tommaso Raspino: dopo settimane di pensieri e dubbi, in estate ha deciso di accettare la sfida della serie A e di andare a Pesaro. «Se Biella fosse stata al piano di sopra, non me ne sarei mai andato» ha detto il secondo capitano “fatto in casa” della storia rossoblù (il primo era stato Stefano Robutti nella stagione d’esordio in B2). Lo ha confermato anche alla conferenza stampa di presentazione a Pesaro: «Fin da bambino il mio sogno era di giocare in serie A. Sono qui perché so che non sventolerò solo l’asciugamano». Un altro biellese “figlio” di Pallacanestro Biella come Luca Murta ha scelto la sua città di adozione (Torino) e l’altra sua squadra del cuore, il Cus, per ripartire con più responsabilità e più minuti dalla Dnb, la quinta serie nazionale. Alla prima amichevole, ha segnato 20 punti, top scorer della squadra. E con lo stesso Cus inteso come gruppo sportivo degli studenti universitari, quest’estate, si è laureato vicecampione italiano degli atenei. Lo scudetto è andato al Cus Bologna. E a Matteo Chillo. Mancano due giocatori da salutare: entrambi arrivano dal settore giovanile. Prokop Slanina, il gigante della Repubblica Ceca, resta sotto contratto con l’Angelico ma va a fare esperienza a Treviglio, in A2 Silver, su un parquet che in passato ha calcato anche Nicola Minessi. Avrà i suoi primi minuti da senior puro. E presumibilmente saranno tanti. Olivier Giacomelli, l’Under 19 che l’anno scorso si era affacciato per allenamenti e qualche comparsata nel roster della prima squadra, affronta anche lui la prima stagione da senior in Dnb alla Sangiorgese, squadra di San Giorgio su Legnano. Affronterà da avversario Luca Murta. Ma nello stesso girone non c’è solo il Cus Torino. L’avversaria più blasonata arriva da una finale scudetto: è la ricostituita Mens Sana Siena... Giacomo Bloise, Damian Hollis e Tommaso Raspino, nella prossima stagione tutti e tre in serie A

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PERSONAGGI

Luigi Civra Dano, da tifoso a socio Ricordi a tinte rossoblù dalla prima partita vista (in B2) a oggi di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti e Stefano Lanza

Il co-titolare dell’agenzia Biella Est di Generali Italia Spa racconta la sua passione per la palla a spicchi. Il campione preferito? «Granger che tirava da tre ed era immarcabile. Proprio come Voskuil...».

«Li ho visti al primissimo allenamento, il giorno del raduno. È stato piacevole ritrovarli e ritrovare tanti volti conosciuti. Negli anni passati ci si presentava. Quest’anno ci si abbracciava salutando chi si conosceva già. La squadra ha già un gruppo. I nuovi non faticheranno a integrarsi. E anche per i tifosi sarà una bella sensazione ritrovare una squadra divertente»: prima tifoso (da diciotto anni), poi sponsor, poi ancora socio e infine componente del Cda di Pallacanestro Biella, Luigi Civra Dano parla da appassionato, prima che da persona coinvolta nell’universo rossoblù. Nella sede dell’agenzia Biella Est delle assicurazioni Generali ora Generali Italia Spa, di cui è titolare insieme ai soci Roberto Machetto e Nicola Maddaloni, racconta volentieri i ricordi che lo legano alla palla a spicchi, diventato anche uno dei due sport di famiglia. «Mio figlio gioca a pallacanestro, mia figlia a pallavolo. Forse dipende anche dal fatto che di calcio ne vediamo pochissimo in casa, nemmeno tutte le partite chiave dei Mondiali di quest’estate...». Luigi Civra Dano negli uffici dell’agenzia Biella Est di Generali Italia Spa, che l’anno scorso sono state anche set di una delle foto del calendario ufficiale di Pallacanestro Biella

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Luigi Civra Dano ripercorre i suoi ricordi di socio-tifoso

E dire che, in passato, è stato un grande fan del Torino: «Ho vissuto per qualche anno sotto la Mole e andavo perfino a vedere gli allenamenti allo stadio Filadelfia». Poi il radicale “cambio di passione”, cominciato con i primi anni della storia di Pallacanestro Biella. Galeotta fu la seconda stagione, quella del primo salto dalla B2 alla B1: «Ricordo la mia prima partita al PalaPajetta, l’ultima in casa dei playoff promozione. Da lì in avanti sono stato un tifoso affezionato». Del resto era difficile non essere coinvolti, in quelle stagioni, dall’escalation di una squadra “di casa” verso il vertice di uno sport, cose che non sono accadute spesso dalle nostre parti. E così, mentre la squadra saliva gradini, Luigi Civra Dano ha finito per essere coinvolto sempre più da vicino nella società. Prima ha legato il marchio Generali-agenzia di Biella Est al pool di sponsor della squadra («Si giocava ancora al vecchio palasport»), poi è entrato nel novero dei soci e, dal 2012, anche nel Cda. «Ho cominciato coinvolto da amici» racconta. «E mi sono trovato in mezzo a un gruppo unito. Nei nostri consigli di amministrazione il formalismo non esiste: le serate finiscono – e a volte continuano – a cena tutti insieme. In questo modo si stemperano anche le eventuali tensioni». E si trovano soluzioni quando le strade sembrano troppo in salita, come nell’estate del 2013, quando era in discussione la stessa 17

esistenza della società: «In quel frangente conoscevamo bene le difficoltà, ma abbiamo deciso di andare avanti per non interrompere un sogno di tutto il Biellese e per non togliere ai giovani del nostro vivaio la possibilità di giocare. È stata una grande responsabilità per tutto il consiglio e in particolare per la famiglia Angelico, che è sempre in prima linea per il club». Ed è anche una delle eccellenze biellesi che brillano, in un momento difficile per il territorio: «Una squadra di pallacanestro che entusiasma non aiuta ad arrivare alla fine del mese chi non ha più lavoro o è in cassa integrazione. Abbiamo aiutato a far vivere qualcosa per cui entusiasmarsi in un periodo non facile. Dal punto di vista aziendale, credo fosse importante dare il nostro sostegno, essere presenti e sensibili, tanto più in un momento in cui il marchio Generali è coinvolto in una delle più grandi operazioni di fusione a livello europeo». L’entusiasmo che un Luigi Civra Dano ancora semplice tifoso provava ai tempi di Antonio Granger, «il mio giocatore preferito» sorride, «forse perché legato a una stagione particolarmente ricca di successi. Ma ricordo la facilità con cui infilava triple su triple nel canestro, e quella partita in cui era praticamente immarcabile. A ben pensarci, proprio come Alan Voskuil l’anno scorso». E - perché no? - anche quest’anno.


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BIELLA DA VIVERE

Settembre, si riparte

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FUORIGIOCO... SI RICOMINCIA!!! Fuorigioco Errea Point vi aspetta al punto vendita di via galimberti 37 a Biella oppure al corner all’interno del Biella Forum per presentarvi le novità della stagione 2014/2015, potete prenotare la nuova polo o la nuova felpa Pallacanestro Biella. Ricominciamo a sognare!!! Via Galimberti 37b, Biella - tel. 015 84.09.365

Riecco #sharEat: al Forum non cibo ma soldi Torna la grande pallacanestro a Biella ed è pronta a tornare anche #sharEat, la raccolta di generi alimentari che alimenta gli empori solidali gestiti dalla Caritas. Ma la stagione porterà qualche novità: non più colletta di cibo, ma di denaro. Ogni mese, quindi una partita casalinga ogni due, i volontari non saranno più al gazebo a pochi metri dall’ingresso della tribuna verde ma passeranno tra i seggiolini delle gradinate per raccogliere le offerte. Le ragioni della novità? Portare una manciata di monete al Forum è più pratico che portare un sacchetto della spesa e perché se ogni singolo tifoso con 1 euro compra 1kg di pasta, 4000 tifosi che versano cumulativamente 4mila euro riusciranno ad acquistare (non loro direttamente, ma chi per loro) molto più di 4mila kg di pasta. Tutto questo perché per Caritas è molto più semplice trovare accordi con rivenditori affinché questi ultimi possano vendere gli alimenti a prezzi inferiori rispetto a quelli proposti al pubblico. Il progetto #sharEat si appoggia ad un’iniziativa già esistente di Caritas Biella: Fra Galdino. Sul nostro territorio sono presenti sei centri di distrubizione in cui vengono raccolte offerte alimentari sia da parte di privati, sia da parte di supermarket che decidono saggiamente di non sprecare la propria merce invenduta, sia da parte di iniziative come questa di cui vi stiamo parlando. Il ricavato viene settimanalmente distribuito alle famiglie biellesi in difficoltà (il numero purtroppo è in continuo aumento) che non riescono, causa crisi, ad avere un’alimentazione dignitosa.

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BIELLA DA VIVERE

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SIGARETTE HI-TECH

Il fumo buono è elettronico

Da tutto il Piemonte nel centro specializzato in “e-cig” di Biella di Francesca Fossati, fotografie di Stefano Lanza

«Svapare» è un neologismo del XXI secolo, in voga tra chi preferisce il fumo alternativo, elettronico, a quello della normale sigaretta. Intorno a questo nuovo termine ruota un mondo di aromi, di vapori e di appassionati che ormai sanno «costruire» su misura la propria sigaretta elettronica, in base ai gusti. Per loro chi fuma è out, meglio svapare: ci sono diverse combinazioni e con il fai da te si può scegliere l’atomizzatore che emana più o meno vapore, più o meno caldo. A Biella, in via San Filippo, dal 2012 esiste il negozio «Fumo & Vapore», il primo (e ora tra i pochi) in Italia a ottenere la certificazione, che è frequentato da persone che provengono da tutto il Piemonte, ma anche da Milano o Genova, perché i suoi titolari si sono specializzati molto sia nei modelli di sigarette elettroniche, sia nei ricambi di articoli che loro non vendono, sia nel ventaglio di aromi disponibili creati da Mental (della Fassi farmaceutica), da Vaporart o da Flavourart. «Dopo aver provato l’efficacia della sigaretta elettronica abbiamo deciso di aprire questo punto vendita -raccontano Stefano Giorgetti e Stefano Bistoletti che prima fumavano l’uno tre pacchetti di sigarette al giorno, l’altro due-. Ora fumiamo cinque o sei sigarette al giorno integrandole con la sigaretta elettronica». Già, perché qualcuno dopo circa un anno di uso della sigaretta elettronica smette di fumare (il 60 % dei clienti di Fumo & Vapore) e decide di continuare solo con quella se non di eliminarla;

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altri preferiscono svapare con aromi che vanno dal tabacco alla menta, dalla frutta al rum, come integrazione alle sigarette, il cui numero comunque diminuisce. «Purtroppo dallo Stato siamo continuamente perseguitati perché le vendite di ‘’e-cig’’ fanno calare quelle delle sigarette tradizionali dietro le quali ci sono forti poteri -dicono i titolari-. Vogliono farci pagare più tasse, inserire anche le sigarette elettroniche nel monopolio di Stato, e così via. A ciò si aggiungono le false leggende metropolitane secondo cui le sigarette elettroniche fanno male o sono cancerogene: lo stesso oncologo Umberto Veronesi ha detto che esse salvano 30 mila persone all’anno e sono tanti i medici biellesi che si servono nel nostro negozio. Nei Paesi anglosassoni la sigaretta elettronica è ‘’passata’’ come presidio medicale».


MOTORI

La Mini con la camera car Installare e gestire una GoPro in auto? Ora si può di Giampiero Canneddu, fotografie archivio Mini Italia

La piccola della casa inglese (disponibile da Biella Auto) si apre ancora di più alla tecnologia, con l’applicazione per la videocamera. E con i test di sicurezza che la classificano al vertice tra le piccole e compatte. Una volta si chiamavano camera car ed erano una faccenda da auto da corsa, per vivere in soggettiva dal punto di vista del pilota un sorpasso di Formula 1 o una derapata in una prova speciale di un rally. Oggi la tecnologia consente di installare una camera car in modo molto più semplice, senza che sia necessario essere su un circuito. E se si è al volante di una Mini, la semplicità è assoluta: merito di una nuova applicazione, disponibile da giugno su iTunes, che consente di controllare una videocamera GoPro (uno delle innovazioni hi-tech più ricercate degli ultimi mesi) attraverso il sistema Mini Connected. Ovvero il complesso di servizi e funzioni legati alla grande rete che rendono più sicuro, comodo e ricco di accessori (dalla musica alla navigazione fino alle news) un viaggio sulla piccola e storica auto inglese. La GoPro è nata proprio per consentire agli utenti di realizzare immagini in soggettiva nelle situazioni più estreme: discese in mountain bike, voli in deltaplano, perfino evoluzioni sul surf (la videocamera è impermeabile) o video dal punto di vista del proprio animale domestico. Ora la si può agevolmente trasformare anche in

camera car, installandola all’interno dell’abitacolo o all’esterno, su un paraurti o sullo specchietto retrovisore. L’applicazione integrata nel sistema Mini Connected consentirà di controllarla senza muoversi dal posto di guida, attivando o fermando una ripresa video o scattando una fotografia. E le immagini saranno trasmesse al sistema attraverso la vettura stessa, per poi essere messe a disposizione (e finire su YouTube) a viaggio finito. Ma tecnologia significa anche sicurezza. L’attenzione particolare posta dagli ingegneri della casa anglo-tedesca su questo fronte ha dato i suoi frutti, se è vero che in un recente test svolto negli Stati Uniti, la Mini ha ottenuto il massimo punteggio quanto a resistenza agli urti frontali. Il modello Countryman è stato sottoposto dall’Insurance Institute for Highway Safety a un crash test contro un palo insieme ad altri undici modelli di altre case ma dello stesso segmento, quello delle piccole e compatte. La Mini è stata l’unica ad meritare il giudizio massimo, che si ottiene solo se la cellula dei passeggeri rimane intatta e se gli airbag interagiscono con le cinture di sicurezza in modo da evitare traumi alla testa. Per la casa inglese è una conferma: fin dalla prima versione, uscita nel 2010, il test europeo Ncap aveva conferito alla Mini il punteggio massimo, le cinque stelle sinonimo di attenzione massima alla salute dei passeggeri. Merito delle staffe ad alta resistenza e delle zone di deformazione della scocca definite con precisione, che consentono di tenere lontane dall’abitacolo le conseguenze degli urti più violenti. Ecco due buone ragioni, insomma, per avvicinarsi al mondo Mini, se non bastasse il fascino di un modello rimasto pressoché immutato nei decenni. Per osservarlo da vicino e scoprire meglio le sue caratteristiche, il modo migliore è curiosare nella sede di Biella Auto, in via per Candelo 6, concessionaria ufficiale per la provincia per i marchi Mini e Bmw.

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RUBRICA a cura di Luca Rosia

Uno contro uno

A N A T N I U Q TOMMY LA

È uno dei tre volti nuovi dell’Angelico Biella 2014-2015 a inaugurare la nuova rubrica di Time Out. Ogni mese metteremo sotto i riflettori un giocatore della squadra rossoblù, provando a svelare ai tifosi qualcosa che non sanno di lui, non soltanto in riferimento alla pallacanestro. Si comincia con Tommaso Laquintana, il giovane talento pugliese che Gabriele Fioretti ha chiesto e ottenuto in prestito da Capo d’Orlando. Ecco i suoi piccoli segreti. Nome Tommaso Cognome Laquintana Soprannome Tommy Segno zodiacale Cancro Leggi l’oroscopo? No (ride)

Che cosa c’è sul tuo iPod? Nel mio iPod...musica hip hop

Sposato o fidanzato? Fidanzato

Facebook o Twitter? Twitter (@tommylaq)

Due aggettivi per descriverti Tranquillo e simpatico

Piatto preferito da mangiare? La pasta al forno di mia nonna

Due tuoi difetti che vorresti correggere Rimanere concentrato tutto il tempo e la precisione

Piatto preferito da cucinare? Risotto ai frutti di mare

Film preferito? Coach Carter Che cosa guardi alla tv? Mi piace guardare i telefilm su Sky e le partite NBA Libro preferito? Gomorra Attore preferito? Nessuno

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Squadra preferita da bambino? Teramo

Il personaggio storico a cui ti piacerebbe somigliare? John Stockton (playmaker degli Utah Jazz e del primo Dream Team delle Olimpiadi di Barcellona) Passatempo preferito fuori dal parquet? Mi piace guardare la tv e giocare ai videogame Se non fossi stato un giocatore di pallacanestro che cosa saresti diventato? Avrei deciso con più calma...

Campione preferito da bambino? Kobe Bryant

La partita che non dimentichi Il derby di quest’anno a Capo d’Orlando contro Barcellona

Personaggio dei cartoni animati preferito? Buzz Lightyear

La partita che vorresti dimenticare Gara3 in casa contro Trento

Squadra Nba per cui fai il tifo? Golden State Warriors

Una cosa di Biella che ti piace Mi piace molto la gente, l’ambiente

Il giocatore a cui vorresti somigliare? Steph Curry

Una cosa di Biella che non ti piace Forse il tempo


LA COPPA

Eurochallenge, ecco le rivali

Identikit delle tre avversarie di Biella nel trofeo continentale di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Ktp Kotka, Antwerp Giants e Lemans: i rossoblù griffati Bonprix sfideranno squadre con titoli nazionali in bacheca. E i francesi schierano anche un giocatore che ha vinto il titolo Nba. Finlandia, Belgio, Francia: ecco dove il sorteggio di Eurochallenge porterà la Pallacanestro Biella che, nella competizione continentale vinta l’anno scorso da Reggio Emilia, porterà sulle canotte il marchio BonPrix. In tutti e tre i casi è una prima volta. La scarna esperienza europea dei rossoblù risale al 2009-2010, quando la semifinale scudetto raggiunta l’anno prima valse la qualificazione all’EuroCup. In quel frangente le trasferte furono in Germania (a casa del Bamberg), Repubblica Ceca (Nymburk) e Lettonia (Ventspils). Impariamo a conoscere le tre rivali del girone di quest’anno, in ordine di apparizione. Ktp Kotka (Finlandia), martedì 4 novembre.. Sei volte campione di Finlandia, nove volte vincitrice della coppa nazionale, la squadra dai colori bianco e verde è reduce da un quarto posto nel campionato vinto dal Pyrinto Tampere e dal neo-rossoblù Bj Raymond, che la eliminò in cinque partite in semifinale. Già in Eurochallenge nella passata stagione, ha ottenuto il passaggio al secondo turno, classificandosi seconda nel girone di Reggio Emilia (che in Fin-landia uscì sconfitta). Rispetto a quella squadra sono cambiati gli americani: senza la guardia Curry (sbarcata nel torneo bulgaro) e il centrone Owens (ex Trapani, ma soprattutto Galatasaray e Alba Berlino), sono arrivati Brandon Jeffer-

son, un rookie che in estate ha provato l’esperienza delle Summer Leagues Nba con i Denver Nuggets e Lamonte Ulmer, al rientro in Finlandia (giocava a Tampere) dopo una stagione in Romania. Altra novità per Biella sarà quella di trovarsi di fronte per la prima volta un giocatore nato a Saint Vincent & Grenadines: è il centro Nyika Williams, con esperienze anche nel campionato giapponese. Antwerp Giants (Belgio), mercoledì 12 novembre. Quattro vittorie e due sconfitte nella prima fase dell’Eurochallenge passata, ma niente qualificazione ai quarti dopo la seconda fase, la squadra di Anversa (anzi, del porto di Anversa che è il suo main sponsor) ha un campionato nazionale (nel 2000) e due coppe nella sua bacheca. È erede del Mechelen, società che con quindici titoli resta la numero uno nell’albo d’oro belga. Ha rischiato di incrociare la sua strada con Biella già in pre-season: il team colorato di bianco

Samuli Vanttaja in una partita dell’anno scorso del Ktp Kotka. Nella foto piccola Maxime De Zeeuw, ex star degli Antwerp Giants da quest’anno alla Virtus Roma

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La presentazione delle canotte Bonprix per l’Eurochallenge Rodrigue Beaubois in maglia Dallas Mavericks, ora a Le Mans

e rosso che ha King Kong come mascotte è arrivato a Bormio in ritiro precampionato il giorno dopo la partenza verso il Piemonte della banda-Corbani. Nella rosa spiccano il play-guardia Kyle Fogg, due settimane con i Denver Nuggets in Nba nell’ottobre 2013, il centrone bianco (209 centimetri) Brandon Ubel, alla seconda stagione da pro in Belgio, dopo la prima a Bruxelles, la guardia Jordan Callahan (l’anno scorso in Polonia) e l’ala forte Ryan Pearson. Non c’è più invece Maxime De Zeeuw, giocatore belga dell’anno uscente, che vedremo in Italia con la canotta della Virtus Roma.

Le Mans (Francia), mercoledì 19 novembre. Hanno giocato in maglia arancio-blu, prima di passare da Biella, due protagonisti delle ultime stagioni dell’Angelico come Mark Salyers e Taylor Rochestie. Oggi il volto più noto alle nostre latitudini è quello di Michal Ignerski, centrone polacco ex Sassari e Roma. In squadra poi c’è un campione Nba, e non è americano: Rodrigue Beaubois, playmaker, ha vinto l’anello con i Dallas Mavericks nel 2010. Dagli Usa arrivano invece Shy Ely (ala, ex Heidelberg nella seconda divisione tedesca), Romero Osby, scelto ma non messo sotto contratto dagli Orlando Magic, e Armon Johnson, compagno di squadra nel 2013 di Nemanja Jaramaz all’Astana. Le Mans ha in bacheca quattro titoli francesi, l’ultimo vinto nel 2006. Curiosamente i transalpini indossano qualcosa di piemontese: il loro sponsor tecnico è la torinese Kappa.

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FITNESS

Alla Metropolitan gli abbonamenti mensili Al via una nuova formula per convincere gli indecisi a cura di Carlotta Mazza, Eleonora Incutti, fotografie d’archivio

Per la prima volta, il noto Centro Fitness Biellese, ha deciso, in seguito a numerosissime richieste, di dare l’opportunità di poter “sperimentare” l’ampia gamma di attività messe a disposizione. Abbiamo voluto dedicare questa uscita di inizio stagione, alle tante proposte commerciali che proprio in questi giorni stiamo diffondendo attraverso una campagna di comunicazione.

La prima, per ordine di news crediamo sia quella relativa agli abbonamenti mensili. È una soluzione che tanto ci veniva richiesta, soprattutto da chi si presentava presso la nostra accoglienza per la prima volta. Si tratta di una formula che prima utilizzavamo solo ed esclusivamente durante due specifici periodi dell’anno, ovvero nei mesi di novembre e in aprile, ora invece, in seguito alle continue richieste e dopo aver riscontrato grandi risultati ottenuti appunto nei due mesi citati, abbiamo deciso di aprire le porte anche a questa modalità di iscrizione in pianta stabile. Resta comunque la soluzione sempre più gettonata, da parte dei nostri soci, quella annuale, abbonamento che ora stiamo proponendo in diverse soluzioni: la prima attraverso una formula dilazionata in 8 piccolissime rate che consentono di frequentare alcune attività per un importo complessivo di soli 319 euro annui (da cui è esclusa solo l’iscrizione di 10 euro). La seconda è invece rappresentata dalla cosiddetta Formula Open, modalità che consente di frequentare tutte le attività di cui il Centro dispone, pagando sempre dilazionato in 9 rate per un importo totale annuo di soli 369 euro. L’ultima formula, quella in assoluto più vantaggiosa, che ha riscosso un successo davvero oltre le aspettative, è quella che abbiamo proposto nel corso di questa estate, ovvero quella denominata “1+1=1”,

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con l’immagine, oramai nota a molti, in cui si ritraggono due bellissimi bimbi impegnati a gattonare e a sorridere. Crediamo che, dopo questa breve carrellata, non resti ai nostri lettori che farci visita in piazza Vittorio Veneto 16f, chiedendo al nostro staff dettagli e delucidazioni in merito ad offerte commerciali e news per la stagione 2014/2015.

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SOLIDARIETà

Un aiuto al nuovo ospedale di Biella Il primo progetto è la donazione di letti di ultima generazione di Francesca Fossati, fotografie archivio ASL

L’associazione «Amici del nuovo ospedale» scende in campo per affiancarsi all’ospedale per garantire servizi migliori ai pazienti. Il suo primo obiettivo è l’acquisto di 260 letti ad elevata automazione, con comodini multifunzionali e materassi che garantiscono comfort e sicurezza per la pelle dei malati per sostituirne altrettanti ormai vetusti. Servono 700 mila euro e ad oggi la raccolta è arrivata a quota 305 mila euro. L’associazione è stata creata partendo dal presupposto che i biellesi hanno sempre dimostrato attaccamento e riconoscenza all’ospedale della propria città: nel

secolo scorso in testa alle donazioni ci sono stati gli industriali, seguiti da associazioni e famiglie. Il 1923 fu un anno memorabile: la federazione degli industriali donò 330 mila lire e Carlo Trossi 400 mila per la costruzione del padiglione in memoria del figlio Felice. Ci sono altri padiglioni che negli ultimi 90 anni hanno visto la luce grazie a diversi donatori (Cerruti-Grupallo, Rivetti e Cartotti), nonché l’ospedale Ermenegildo Zegna a Trivero e le sale operatorie della famiglia Caraccio. Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella è sempre stata in prima linea e per il nuovo ospedale ha messo in campo 20 milioni di euro per l’acquisto di attrezzature. Il flusso di donazioni per i reparti del Degli Infermi non si è mai interrotto e, negli ultimi tempi, è incrementato. Così l’associazione confida nell’aiuto dei biellesi per realizzare un ospedale d’avanguardia che sia un punto di riferimento per tutto il Piemonte. I letti sono il primo passo perché «il comfort fa parte della cura». Ulteriori realizzazioni in programma sono le stanze di foresteria per chi arriva da lontano, borse di studio per l’aggiornamento degli operatori sanitari, sistemazione di alcuni spazi del dipartimento di emergenza e aree esterne all’edificio. Per contribuire è sufficiente fare un bonifico bancario presso Biverbanca (Iban: IT87 Q060 9022 3000 0000 1000 314) o direttamente presso la segreteria in via Orfanotrofio, 16, tel. 015 8497377 (martedì e giovedì ore 10-12). Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.amiciospedalebiella.org.

Il nuovo ospedale sarà inaugurato con ogni probabilità a novembre

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ARTE

Lo sguardo oltre le cime

Un tributo a Placido Gastaldi, il pittore “di montagna e della montagna” di Stefania Zorio, fotografie d’archivio

Oltre 130 opere dell’artista di Pollone Placido Castaldi scomparso a gennaio, concesse da 40 collezionisti, fino a domenica 21 settembre resteranno in mostra nelle sale espositive di Piazza Municipio a Pollone e nello Spazio Cultura Fondazione Cassa di Risparmio in Via Garibaldi a Biella. La mostra è curata da Gian Mario Tha e realizzata dalla Pro loco di Pollone in collaborazione con il Comune, la Fondazione Cassa di Risparmio e con il Lions Club Biella – Valli Biellesi.

L’esposizione si presenta come la più completa mai dedicata all’artista. Lo Spazio Cultura della Fondazione ospita la sezione dedicata alla montagna, uno dei temi più cari al pittore. Tra queste anche le opere che raccontano le sue spedizioni in Artico e in Antartico. Molto articolato il percorso, che a partire dal periodo “bozzalliano” si articola in forme e tecniche diverse: oltre ai dipinti a olio e agli inconfondibili pastelli sono infatti presenti anche 25 fermalibri scolpiti negli Anni 60. Parte della mostra è infatti dedicata anche alla scultura: poco nota al grande pubblico rappresenta per il maestro di Pollone un mezzo espressivo “faticoso” e per questo particolarmente amato. Oltre 45 le sculture in pietra e legno in esposizione. Allievo di Giuseppe Bozzalla che a sua volta aveva appreso la tecnica da Lorenzo Delleani, Castaldi privilegiava i paesaggi invernali e le pareti di roccia che disegnava con una leggerezza singolare. Per tramandare la sua passione aveva scelto la giovane Ceciclia Martin Birsa, con la quale aveva esposto nella sua ultima mostra allestita nel marzo scorso nella biblioteca di Pollone: “Il segno, il colore, la luce”. Gli orari di “Lo sguardo oltre le cime”: sale di Pollone il venerdì e il sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; sale di Biella: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30, il sabato dalle 16 alle 19.

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