BIELLA tra le nuvole
Un progetto
Da una idea
In collaborazione
Con il contributo
Con il contributo tecnico
Con il sostegno
In occasione di
Assessorato alle Politiche GiovaniliProgetto Editoriale
Fabrizio Lava, Daniele Statella, Gabriella Bessone
Art director
Daniele Statella
Copertina
Maurizio Di Vincenzo
Valerio Piccioni
Emiliano Tanzillo (colore)
Soggetto
Fabrizio Lava
Giuliano Ramella
Sceneggiatura
Giuliano Ramella
Disegni
Fabio D’Auria
Riccardo Randazzo
Fabrizio Russo
Claudio Stassi
Daniele Statella
Ivan Vitolo
Colorazione
Nicolò Santoro
Noemi Rosano
Lettering
Andrea Motta
Cartina di Biella
E20progetti
Testi della sezione Biella, i luoghi da vedere oggi e consulenza storica
Gregorio Paolo Animali
Fotografie della sezione Biella Archivio E20Progetti, salvo diversamente indicato
© 2023 E20ProgettiEditore
via Milano, 94 - 13900 Biella www.e20progetti.it
© 2023 Comune di Biella
© 2023 Creativecomics
Finito di stampare nel mese di marzo del 2023
ISBN 979-12-80499-17-2
Progetto grafico e stampa
E20progetti
Un ringraziamento speciale a Famiglia Sella
e inoltre
Daniele Basso, Alberto Bertagnolio, Emanuela Colucci, Pierfrancesco Corcione, Fabrizio Gremmo, Raffaella Miori, Gigi Mosca, Andrea Quaregna, Andrea Pivotto, Giovanni Vietti, Maurizio Ribaldone, Luca Iori, Leonardo Pierro, Emanuele Ramella Pralungo, Annalisa Ramazio, Emanuele Rolando, Angelica Sella, Gianluca Spagnolo, Cecilia Triverio, Elisabetta Vola, Marcello Zanetti, Paolo Zanone.
La città a fumetti
«Biella tra ‘l monte e il verdeggiar de’ piani lieta guardante l’ubere convalle, ch’armi ed aratri e a l’opera fumanti camini ostenta» (Giosuè Carducci, Rime e ritmi, 1898)
Uno sguardo nuovo per conoscere e amare la nostra città.
Questo libro nasce dall’idea che per comprendere un luogo bisogna conoscerlo, si deve entrare in contatto con il suo passato e immaginare il suo futuro.
Biella è una città splendida, ricca di storia che non tutti conoscono e che spesso è ignorarata dalle giovani generazioni.
Il premio Nuvolosa, concorso nazionale di fumetto che da cinque anni l’Assessorato alle Politiche Giovanili propone, ha dato lo spunto per creare qualcosa di nuovo che facesse risaltare i luoghi in cui il Festival si realizza.
Era un pensiero che sia io che Fabrizio Lava avevamo da tempo e che grazie alla capacità creativa di Daniele Statella e dei numerosi professionisti che l’hanno sceneggiata prima e disegnata poi, ha preso forma e vita.
Biella si propone allo sguardo attento dello spettatore in maniera inedita e lo strumento utilizzato per la conoscenza dei suoi luoghi - il fumetto - ci conduce in una brillante analisi della città, con un percorso che permette di scoprire anche alcuni dei biellesi che l’hanno creata e vissuta nel passato. Il linguaggio del fumetto ha il grande potere di passare attraverso le immagini, le espressioni, i segni, di essere un mezzo comunicativo di grande impatto, in grado di coinvolgere lettori di età diverse e di formazione culturale eterogenea. In particolare, con lo staff che collabora all’organizzazione di Nuvolosa, abbiamo ipotizzato la realizzazione di un fumetto che raccontasse Biella, i suoi monumenti e la sua storia attraverso un narratore d’eccezione: Quintino Sella.
Quintino Sella è stato uno scienziato, profondo conoscitore del mondo tecnico-scientifico, si è laureato appena ventenne presso l’Università di Torino in ingegneria idraulica. Come molti dei nostri giovani di oggi, per approfondire la sua formazione in campo minerario, si è dovuto trasferire all’estero e ha frequentato il corso triennale di specializzazione a Parigi. Contemporaneamente, ha compiuto vari viaggi di studio in Francia, Germania e Inghilterra. Per lui l’istruzione aveva un ruolo fondamentale e molte delle sue iniziative erano indirizzate alla crescita dell’istruzione tecnica e professionale delle giovani generazioni: fu professore di geometria applicata e mineralogia presso il Regio Istituto Tecnico e docente di matematica presso l’Università di Torino, finchè entrò nella vita politica e fu più volte ministro delle Finanze.
Appassionato di alpinismo, fondò a Torino il Club Alpino Italiano al fine di rilanciare e ampliare la conoscenza culturale alpina italiana.
Esplorare Biella attraverso Quintino Sella in versione fumetto, vuole essere un tributo alla persona, ma soprattutto un omaggio ai biellesi, al loro carattere laborioso e tenace che ha permesso il grande sviluppo urbanistico e industriale del territorio, rendendo la città famosa in tutta europa per la sua tradizione tessile, oggi caratterizzata dall’alta qualità e dall’innovazione.
Il nostro auspicio è che le future generazioni biellesi, che erediteranno questa bellissima cittadina, ricca di scorci meravigliosi, crescano con la consapevolezza di vivere in un posto unico, vicino a montagne e laghi tanto da permettere, in pochi minuti, di immergersi in una natura quasi incontaminata e sappiano renderla ancora più attiva e vivace, un “paese per giovani”.
“Nuvolosa” cresce. Cresce il suo interesse nel panorama internazionale del fumetto, sintomo di un settore in fermento creativo e crescono le attività collaterali. Così, in occasione della quinta edizione del Festival del fumetto, la novità più interessante è rappresentata dal volume in stile graphic novel “Biella tra le Nuvole”, dove Quintino Sella racconta la nostra città, interagendo con diversi personaggi storici e mostrando i luoghi simbolo di Biella. Dall’incontro al Teatro Sociale Villani con monsignor Perosi, per arrivare fino a Michelangelo Pistoletto, il lettore potrà apprezzare anche il lavoro di ricerca effettuato dal tavolo di progettazione, che ha compreso uno storico, lo sceneggiatore, gli esperti della Fondazione Sella, finendo con i noti illustratori, guidati da Daniele Statella. In questa occasione vorrei fare i complimenti al mio assessore alle Politiche Giovanili Gabriella Bessone e a Fabrizio Lava, che hanno immaginato questo viaggio nel tempo e nello spazio, per tracciare uno spaccato della nostra città. Con questo fumetto puntiamo pure a coinvolgere i giovani, che come sempre hanno partecipato numerosi al concorso, sul tema: “Gli occhi sulla mia città: com’è e come la vorrei”.
Fondazione Cassa di Risparmio - Biella
Raccontare la storia attraverso il fumetto: un’idea semplice ma geniale che apre la possibilità di comunicare a un pubblico più ampio con leggerezza e immediatezza senza rinunciare al rigore storico e alla bellezza del tratto. La Fondazione ricorderà questa edizione del Festival Nuvolosa per essere entrata a far parte, con la storia della Cassa di Risparmio di Biella e il lavoro straordinario di un gruppo di giovani fumettisti, del mondo delle “strisce”. Monsignor Giovanni Losana, Garibaldi, Quintino Sella si incontrano in queste pagine realizzando un racconto che ha per sfondo la nostra città, le sue eccezionali potenzialità e la sua creatività. Un progetto straordinario a cui siamo felici di aver contribuito.
Franco Ferraris Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di BiellaGruppo Sella e Fondazione Sella
Abbiamo accolto con piacere la proposta di contribuire alla realizzazione di quest’opera di illustrazione della nostra città, la sua storia, i suoi personaggi e luoghi. Il nostro avo Quintino si è prestato al gioco come guida di questo tour immaginifico dedicato alle nuove generazioni: per lo sviluppo del Paese e della sua imprenditorialità egli sostenne l’imprescindibile necessità di aumentare l’istruzione a tutti i livelli, oggi insieme alla diffusione della cultura d’impresa urge rafforzare la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e culturali dei nostri territori, così ricchi di storia, natura, bellezza. Come allora, il mezzo è la competente partecipazione di ognuno, i giovani in primis. Il linguaggio fumettistico, qui eseguito con tanta cura e abilità, raggiungerà nuovi pubblici: un importante tassello nell’opera di rafforzamento dell’identità e dei valori del Biellese, della consapevolezza di far parte della storia, in un continuo rimando tra tradizione e innovazione, senso di appartenenza e spirito d’intraprendenza.
Come nasce un fumetto
Le storie spesso nascono per caso, e per caso sono quelle che vengono meglio. Per caso erano anni che giravo intorno a un prodotto promozionale per la città rivolto ai giovani, ma che anche il turista potesse acquistare per i propri figli, per portare a casa sua un pezzo della nostra città. Ma sono certo che anche molti biellesi lo leggeranno con piacere, cosi potranno diventare ancor di più conoscitori e propositori di questo bellissimo territorio che è Biella pieno di storie, di aneddoti, di Storia. Un progetto intorno al quale l’associazione Stilelibero, con il festival del Viaggio, lavora da lungo tempo con le tante e tante persone che si adoperano e rendono possibili questi meravigliosi intrecci. Grazie Gabriella, Grazie Daniele... e poi grazie veramente a tutti i partner di questo progetto.
Fabrizio Lava Direttore di StileliberoIl libro che avete tra le mani è un’opera quasi unica nel panorama del fumetto italiano, per trovare una cosa simile bisogna andare agli anni novanta, al classico di Enzo Biagi “La storia d’Italia a fumetti”. Non potevo crederci, infatti, quando l’idea che Fabrizio Lava ed io abbiamo avuto è stata accolta dall’assessore Gabriella Bessone, che non smetterò mai di ringraziare per aver creduto in questo progetto editoriale che va ad arricchire il nostro evento Nuvolosa che sta crescendo di anno in anno. Mi sono quindi messo subito al lavoro per trovare uno sceneggiatore professionista in grado di scrivere la storia e chi meglio di Giuliano Ramella che, oltre ad essere un bravo autore, è anche biellese?
Ho poi cercato un gruppo di disegnatori professionisti che, per coerenza stilistica e capacità grafiche, fossero in grado di completare le 50 tavole che compongono questo volume nei tempi previsti ed ho assegnato loro un blocco di pagine a testa, in modo che potessero lavorare contemporaneamente e inviare il tutto, dopo le correzioni, ai coloristi. Sono particolarmente contento, inoltre, che Maurizio Di Vincenzo e Valerio Piccioni abbiano accettato di realizzare la copertina perché questo è stato senza dubbio un importante valore aggiunto. Infine, desidero ringraziare Emanuela Colucci e l’Informagiovani del Comune di Biella perché, grazie al suo coordinamento, si è riusciti ad organizzare il lavoro anche con i partner e gli sponsor di questo bel progetto.
Daniele Statella Art Director di NuvolosaBIELLA i luoghi da vedere oggi
Per gli approfondimenti https://wp.informagiovanibiella.it/biella-tra-le-nuvole/
1 - Biella, cenni storici generali
Una città con una storia lunga e articolata: dalle origini, in cui popoli celti e liguri si mescolarono dando nomi a fiumi e villaggi, sino alla svolta postindustriale di oggi. La città ha avuto fortune alterne passando da un medioevo caratterizzato da fortificazioni e luoghi di culto, sino allo sviluppo del XIX secolo in cui diventò una delle città industriali più importanti d’Italia.
2 - L’acqua a Biella
Per l’umanità l’acqua è un elemento fondamentale in agricoltura, allevamento e navigazione. Per il biellese è ancora di più! Non solo gli abitanti di queste terre sono riusciti a ricavarne energia, vista come inesauribile, sfruttando la potenza di fiumi e torrenti, ma anche per la lavorazione della lana: caratterizza-
ta da una bassa presenza di minerali l’acqua biellese è perfetta per il lavaggio, la tintoria e il finissaggio.
3 - Piazza Martiri e la statua dedicata a Quintino Sella
Si tratta di una delle piazze centrali della città sia per la posizione che nell’ immaginario collettivo dei cittadini. Luogo prescelto per manifestazioni di diversa natura: è stata teatro di eventi tragici, di grandi feste, di mercati e di caratteristiche ricorrenze. Al centro si trova la statua di uno dei cittadini più illustri del territorio, Quintino Sella, che ci ha accompagnato nel viaggio di questo fumetto.
Cinquecento. Inizialmente sono una delle tante famiglie che integra il proprio reddito con la tessitura a domicilio per poi diventare una realtà economica e finanziaria significativa, che prende parte alla rivoluzione industriale, intraprende da fine Ottocento l’attività bancaria e annovera fra i suoi componenti personalità di rilievo in campo imprenditoriale, scientifico e politico.
5 - Il Teatro Villani e Lorenzo Perosi
Uno degli epicentri della cultura cittadina è il teatro voluto dai fratelli Villani, che dal 1865 adempie la sua missione: portare divertimento e arricchire la vita dei biellesi. Uno degli artisti più apprezzati, con le sue celebri composizioni di musica sacra, fu Lorenzo Perosi, tanto che si scelse di apporre proprio il suo nome all’Accademia musicale di prestigio internazionale che nacque a Biella.
4 - Quintino Sella e la sua famiglia
Originari della Valle di Mosso, nel biellese orientale, i Sella si distinguono nel settore tessile dalla fine del
La Piazza e il Duomo di Biella e i dossali del coro (part)
In basso l’interno del Duomo
A destra l’Istituto Bona in una fotografia d’epoca
In basso l’interno del Duomo e della chiesa di San Sebastiano
6 - Piazza Duomo
Niente meglio di Piazza Duomo riassume l’essenza di Biella. Un ampio spazio, su cui si affacciano gli edifici più importanti per la vita cittadina. Il Municipio, il Duomo, il seminario, la statua di Mosè e il battistero assistono, oltre che a molte iniziative culturali, alla movida serale che anima la piazza caratterizzata da uno stile moderno dovuto ai molti rifacimenti susseguitesi nel tempo.
7 - Il Duomo
Cattedrale di Santo Stefano, il Cristo della domenica e il battistero Piazza Duomo custodisce testimonianze artistiche tra le più prestigiose della città: il Battistero, uno degli edifici più antichi, e il Duomo di Santo Stefano, patrono della città. All’in-
all’architettura neogotica risalente a fine Settecento, si può ammirare il suggestivo affresco del Cristo della Domenica.
8 - Pietro Losana
Sono quindici i vescovi accertati che hanno guidato la diocesi di Biella dal 1772, anno della sua fondazione, ma un ruolo di spicco è stato ricoperto da Monsignor Pietro Losana. Il suo è stato il più lungo tra i vescovadi di questa diocesi. Piemontese di nascita e missionario in Oriente per vocazione è stato un innovatore per questo territorio specialmente in ambito sociale ed educativo.
9 - L’Istituto
E. Bona e l’istruzione tecnica nel biellese Eugenio Bona fu uno degli industriali protagonisti di importanti iniziative non solo di carattere imprenditoriale, ma anche educativo. Eugenio ha vissuto sulla sua pelle come formarsi e affinare le proprie capacità siano il miglior modo per realizzarsi e realizzare le proprie ambizioni. Per questi motivi nel 1913 decise di fondare una scuola che ancora oggi forma le menti dei giovani biellesi.
10 - Chiesa e chiostro di San Sebastiano
La Chiesa di San Sebastiano è la prova di come il
biellese non fu un territorio isolato, bensì venne influenzato da stili artistici provenienti da diverse aree geografiche. In questo complesso dall’impianto rinascimentale,
11 - Ernesto Schiaparelli
Uno dei più grandi egittologi del mondo. Fu iniziato dal padre agli studi umanistici, ma la sua passione lo spinse ad andare oltre i banchi universitari. Esplorò molti siti archeologici e nel 1904 salì alla ribalta per la scoperta
Oggi questi spazi ospitano le collezioni che furono curate dalla metà dell’Ottocento dallo studioso Alessandro Roccavilla grazie al contributo di diverse donazioni. Il Museo vanta diverse sezioni: da quella paleografica a quella egizia, dai paesaggi di Delleani alle avanguardie novecentesche.
13 - Il Piazzo
La zona alta di Biella fu fortificata nel XII secolo
risalente al XVI secolo, si possono riscontrare tratti milanesi dovute al gusto del committente Sebastiano Ferrero. Il chiostro oggi ospita il Museo del Territorio Biellese.
della splendida tomba di Nefertari. Oggi molti suoi ritrovamenti sono al museo egizio di Torino, ma anche il Museo del Territorio Biellese possiede preziosi reperti.
12 - Museo del Territorio Biellese
Il Museo si articola attraverso le sale che ospitarono i canonici che abitarono San Sebastiano.
dal vescovo di Vercelli per mantenere saldo il controllo sul territorio e ciò ha regalato a noi il quartiere più suggestivo della città.
Il Piazzo è raggiungibile sia in funicolare che a piedi risalendo le caratteristiche coste. Vi si possono scoprire dimore medievali, piazze dal sapore antico e storie come quella dell’ex carcere divenuto ostello.
14 - Giulia Poma
Figlia di industriali tessili trapiantati a Biella per motivi lavorativi, la giovane Giulia si innamorò del Piazzo a cui dedicò alcuni componimenti. Di formazione umanistica
viene ricordata come una poetessa che frequentò teatri e salotti prestigiosi, amante del giardinaggio e caratterizzata da una raffinata eleganza. Con La sua morte nel 1989 è mancata una donna che aveva molto da raccontare.
15 - Palazzo La Marmora. Palazzo
Ferrero. Palazzo
Gromo Losa
Il Piazzo diventò l’elegante scenario in cui le famiglie nobiliari della città trovarono il contesto perfetto per stabilire la propria residenza. Sono ancora visitabili tre dei palazzi più importanti: Il Palazzo dei fratelli La Marmora con la sua limonaia adornata da un enorme ficus repens, Palazzo Ferrero e la sua iconica torre e Palazzo
16 - I fratelli La Marmora
Alessandro, Alberto, Carlo Emanuele e Alfonso: erano i quattro dei tanti fratelli La Marmora che nel XIX secolo contribuirono all’unificazione d’Italia rendendosi protagonisti della scena politica e militare. In particolare si ricordano Alessandro fondatore dei bersaglieri, e ancor di più Alfonso generale e Presidente del Consiglio. Oggi le loro salme riposano nella chiesa di San Sebastiano.
17 - Sebastiano Ferrero
Nato a Biella nel 1438 fu uno dei feudatari locali più in vista, ma la sua ambizione e capacità lo portarono a essere prima tesoriere dei Savoia e poi generale delle finanze di Luigi XII di
Francia a Milano. Apprezzato in diverse corti per le sue abilità diplomatiche e amministrative manterrà un forte legame con la sua città natale facendola entrare in contatto con un contesto internazionale.
18 - Guido Piacenza
Il biellese vanta un vero e proprio recordman. Guido Piacenza nel 1909 conquistò il record italiano di altezza in aerostato, raggiungendo la quota di 9200 m. Un uomo dalle molte passioni. Figlio di importanti industriali tessili, mise a frutto il suo amore per il volo non solo per vincere diverse gare, ma anche nell’esplorazione del continente africano e delle più impervie vette alpine.
19 - Fra Dolcino
Un eroico condottiero amato dal popolo che
voleva scuotere e purificare la Chiesa, o un pazzo assassino che sobillava i poveri, ma che in realtà pensava solo al suo tornaconto? Chi fu Fra Dolcino? La sua fama ha diviso ed è stata strumentalizzata da diverse fazioni per secoli. Di certo c’è che il biellese fu uno dei teatri principali della sua epopea e ancora oggi il suo ricordo vi echeggia.
20 - Pistoletto e la città dell’arte
Esiste una città nella città, è per esattezza una Cittadellarte. Il promotore di tutto ciò è il celeberrimo
Fondazione Pistoletto cittadellarte In basso Il Terzo Paradiso qui sotto: Ex Lanificio Maurizio Sella e cortile interno (ph. Antonio Canevarolo)
artista Michelangelo Pistoletto che ha voluto portare la sua arte e messaggio nella sua città natale. Dal 1991 ha lavorato per dare nuova vita all’ex Lanifi-
cio Trombetta, da anni dismesso, per renderlo spazio espositivo, accademia d’arte e officina del pensiero.
21 - Lanificio Maurizio Sella
Dove il torrente Cervo incontra la città di Biella si trova un imponente complesso industriale che ebbe un ampio sviluppo nel XIX secolo, insediandosi in un area dedicata già da tanti secoli alle attività produt-
Oropa
Scalone dello
Juvara
Oropa
Il Sacromonte dall’alto
Il Mucrone innevato, in primo piano la “Muanda” e gli alpeggi.
tive legate alla presenza dell’acqua. Maurizio Sella dal 1835 acquistò gli immobili e le imprese esistenti - la cartiera Mondella e il filatoio di seta e lanificio della congregazione del Santuario di Oropa - edifi-
cando il suo lanificio a ciclo completo e aggiungendo varie costruzioni, tra cui un edificio multipiano in stile manchesteriano. È oggi sede di diverse imprese del gruppo Sella - dedicate a finanza, innovazione tecnologica e incubazione di start up - e di Fondazione Sella, ente culturale per la tutela, conservazione e valorizzazione delle memorie storiche.
22 - Oropa. Il trenino. La galleria degli ex voto. Le cappelle del Sacro Monte
Sin dai tempi più antichi il Sacro Monte di Oropa rappresenta per gli abitanti di questa valle un luogo sacro. La tradizione vuole che Sant’Eusebio portò in questo luogo la statua della Madonna Nera che nei secoli divenne il fulcro intorno al quale si costruì un imponente santuario e un complesso di cappelle che, con la galleria degli ex voto, testimoniano la devozione dei fedeli.
23 - Le alpi biellesi. Il Mucrone
Il significato del termine Piemonte diventa evidente in questa terra di
In basso
L’Opera “Quintino” di Daniele Basso che verrà collocata nella piazzetta della Banca Patrimoni Sella, via Arnulfo (Ph. di Antonio Mantovan)
passaggio tra la pianura e la montagna. Il territorio biellese è caratterizzato da una cornice alpina che ne è stata la fortuna grazie ai torrenti delle sue valli, ma anche il motivo del proprio isolamento. A spiccare con il suo profilo evocativo è il Mucrone: pare una donna assopita e benevola che custodisce Biella e i suoi abitanti.
24 - La nuova statua
Nel 2023 si festeggiano i 150 anni della sezione CAI di Biella. Un evento che si è voluto ricordare con una statua realizzata dal celebre artista Daniele Basso. L‘opera vuole essere un monito a mantenere acceso in noi l’amore per la scoperta e l’esplorazione interiore ed esteriore. Il soggetto si ispira a un evento che il fondatore del CAI Quintino Sella visse da ragazzino nelle Alpi biellesi.