TIME OUT - N.44 Marzo 2018 by E20progetti Editore

N. 44 - MARZO 2018

Fuori gli artigli! Rossoblù nella fase decisiva della stagione. Carattere e determinazione per raggiungere l’obiettivo Playoff

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Mensile ufficiale di Pallacanestro Biella Registrazione presso il Registro dei Giornali e dei Periodici del Tribunale di Biella n° 578 del 29/11/2013 Proprietario della testata: Pallacanestro Biella Ssdarl Via XX Settembre, 10 - 13900 Biella Tel. +39 015 88.53.500 - info@pallacanestrobiella.it

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Direttore responsabile: Giampiero Canneddu Editore, redazione e amministrazione: Via Milano, 94 - 13900 Biella tel. 015 25.29.201 - info@e20progetti.it Stampa:

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Progetto grafico: Fabrizio Lava e Michele Tolu, E20progetti

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Impaginazione: Michele Tolu - michele.tolu@e20progetti.it Marketing e pubbliche relazioni: commerciale@e20progetti.it Fotoeditor: Fabrizio Lava - fabrizio.lava@e20progetti.it

L’Orologiaio

Fotografi: Alberto Tesoro, Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella e Fabrizio Lava Hanno collaborato alla realizzazione del N°44 marzo 2018: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Lorenzo Aversa, Niccolò Bosio, Luca Rosia e Francesco Ammendola

Tutti i punti di distribuzione su: www.timeout.pallacanestrobiella.it

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MEDIA PARTNER In copertina: Giorgio Sgobba in versione Wolverine, fotografia di Alberto Tesoro Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella.

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CACCIA AI PLAYOFF Per l’Eurotrend l’ultimo sprint è fatto di sfide di peso di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

L’Eurotrend affronta la parte finale di regular season con una classifica favorevole. Ma il calendario presenta ancora sfide di peso. E conta non solo qualificarsi ma farlo nella miglior posizione possibile. Ancora sei tappe e il Giro d’Italia della serie A2 Ovest terminerà, emettendo le sue sentenze. L’Eurotrend Biella si è conquistata una posizione privilegiata per iniziare il rettilineo finale, come gli sprinter che in una corsa ciclistica sgomitano il giusto per essere in prima fila quando è il momento dello scatto. Punti a disposizione mancanti e punti di distacco dalla

nona alla mano, manca davvero poco alla certezza matematica della qualificazione alla post-season, anche se la scaramanzia imporrebbe di non pensarci nemmeno fino al giorno in cui quella certezza sarà acquisita. Ma entrare nella griglia dei playoff con una buona posizione in classifica vale il vantaggio di campo, e la certezza di almeno due partite – e di due incassi – in casa al primo turno. La Coppa Italia di inizio marzo, e non solo l’incrocio prima contro ottava Biella-Verona della passata stagione, dimostrano che non sempre le favorite hanno la meglio. Tortona e Ravenna si sono qualificate alla Final Eight quasi all’ulti-

mo tiro dell’ultima giornata. E poi si sono giocate la finale. È un monito: più ancora della posizione, conta la condizione. E l’Eurotrend, che è una squadra andata – parole ripetute spesso da Michele Carrea e Marco Sambugaro – oltre le aspettative di inizio stagione, deve continuare a crescere per essere pericolosa fino in fondo, più mina vagante che favorita come la posizione in regular season sembrava imporre l’anno scorso. Calendario e classifica alla mano, la marcia di avvicinamento alla trentesima giornata è fatta da mille insidie. Delle sei sfide rimanenti, tre sono contro squadre che stanno appiccicate ai rossoblù in

Lorenzo Uglietti in palleggio nella sfida contro Latina

Carl Wheatle e Albano Chiarastella, muscoli e concretezza al servizio dell’Eurotrend

classifica. E solo contro Scafati si parte da una vittoria all’andata, ottenuta ai supplementari nel giorno in cui Jazzmarr Ferguson era incandescente e chiuse a quota 45 punti. Le altre due sfide sono derby: quello con Tortona è in trasferta, sul campo di Voghera che da quest’anno ospita i leoni bianconeri, e il team capitanato da Luca Garri prima è stato quello che ha interrotto la striscia di vittorie in regular season all’Hype Forum che durava dall’anno scorso. Poi in Coppa Italia ha messo bruscamente fine ai sogni di gloria rossoblù con una partita di rara efficacia. La partita con la Novipiù Casale è in casa. E qui è un fattore anche la differenza canestri: per restare davanti ai rossoblù di Ramondino in caso di arrivo a pari punti, bisogna non solo vincere ma farlo con almeno un +12. Non una passeggiata contro una delle difese più affidabili del campionato. Che cosa serve a Biella? Salute, innanzitutto. Forse la semifinale di Coppa Italia sarebbe andata male lo stesso, anche con Albano Chiarastella in campo. Ma le rotazioni dell’Eurotrend non sono infinite e sono fatte anche di giocatori ancora giovani. Altre rivali (e ancor di più a Est in prospettiva degli incroci playoff) hanno panchine più lunghe ed esperte. Due esempi su tutti, gli innesti invernali di Alibegovic per Tortona e del “nostro” Eric Lombardi per Treviso, reduci da stagioni in serie A e andati a rinforzare due squadre ambiziose. Poi serve fiducia: se il “tridente” offensivo è quello formato da Jazz Ferguson, Tim Bowers e Amedeo Tessitori, sono i punti dei giocatori che hanno intorno a fare la differenza. E nelle ultime partite la crescita soprat-

tutto di Lorenzo Uglietti, Carl Wheatle e Giorgio Sgobba è stata evidente. Il primo ha sistemato almeno un poco la mira da tre, dopo un inizio di stagione con una percentuale di realizzazione sotto il 10%. Il secondo sta imparando partita dopo partita a usare il fisico e i centimetri per attaccare il ferro e il tiro per colpire anche dall’arco. Il terzo è stato in più di un’occasione arma tattica per alzare il quintetto, giocando da numero tre,

senza perdere pericolosità dalla distanza, con le sue triple dall’angolo costruite con la difesa che provava a “battezzarlo”. La terza cosa indispensabile, specie ora che le partite sono tutte più pesanti, l’ha spiegata Michele Carrea presentando la Coppa Italia: «Lo sport è anche un gioco di errori. Non vince solo chi sbaglia meno ma chi riesce a passare oltre gli errori nel miglior modo possibile». Parole sagge, che non valgono solo per Jesi...

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Da Ramagli a Sgobba la Toscana Connection Giocatori, allenatori e un rapporto particolare tra i rossoblù e una regione di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Il curioso legame tra una regione (e con Siena e Livorno in particolare) e Biella: le storie e i nomi dei rossoblù che sono nati a Firenze e dintorni. Se parlate a un toscano orgoglioso, lui vi dirà che il suo non è un accento. È la lingua italiana che quelli delle altre regioni hanno preso in prestito da lui e dai suoi conterranei. Probabilmente non vale per il basket, ma è un dato di fatto che sotto il Mucrone si è formata da anni una piccola colonia di coach e giocatori nati all’ombra della torre del Mangia, o di quella di palazzo della Signoria, o sulle rive del Tirreno. Si parte da lontanissimo, da Riccardo Casprini che fu pivot per una stagione appena in B1 dell’allora Ing Biella. E si arriva ai giorni nostri, in cui due su nove giocatori delle rotazioni di quest’anno sono toscani di nascita: pisano Amedeo Tessitori, fiorentino Giorgio Sgobba. Tutti e due in realtà hanno qualcosa in comune, ovvero Siena. La culla del basket toscano dei tempi recenti ha cresciuto sia il centro con il numero 32, sia l’ala con il 33. Cambia la squadra però: Sgobba è cresciuto nel vivaio della Mens Sana, dove è arrivato fino alla squadra juniores e ha vinto uno scudetto nell’Under 14. Ha

anche vestito la maglia azzurra nelle giovanili, prima di iniziare un giro d’Italia che lo ha portato anche in serie A a Brindisi nella scorsa stagione, quando già Biella lo aveva cercato. Amedeo Tessitori invece ha mosso i primi passi da giocatore

nell’altra squadra di Siena, la Virtus, dove per un anno ha allenato anche Federico Danna. Anche lui è stato azzurro nelle giovanili e anche lui ha conosciuto la serie A, tra Sassari, Caserta e Cantù, anche se con alterne fortune tra problemi fisici

Due immagini di Amedeo Tessitori, uno dei due toscani in forza all’Eurotrend 2017/2018

Giorgio Sgobba, nato a Firenze e cresciuto da cestista nella Mens Sana Siena

e squadre con troppi americani per dare spazio a un italiano giovane. Si potrebbe dire che per fortuna è arrivata Biella... La Toscana è stata presente in forze nelle stagioni dal 2013 in poi, quelle del ritorno in A2. L’anno scorso c’era Mattia Udom, scuola Mens Sana Siena e Firenze come luogo di nascita, esattamente come Simone Berti, che in rossoblù è rimasto abbastanza per lasciare il segno nel cuore dei tifosi. Trascinatore dal cuore d’oro, sorridente d’indole e ottimista di carattere, in rossoblù ha vinto una Coppa Italia, ha esordito in Eurocup, ha passato una fetta di Natale con il Francy, il bambino che da paziente oncologico nel capoluogo toscano è diventato undicesimo uomo e mascotte dei rossoblù. Quasi

inutile dirlo, anche Berti è cresciuto nella Mens Sana. Senese anche di nascita è invece Andrea Monciatti, coach delle giovanili e assistente di Fabio Corbani in prima squadra. Prima di Siena c’è stata Livorno, anche come città di punta della pallacanestro della regione: sulla finale scudetto persa dalla Enichem contro Milano e con il canestro di Forti prima convalidato e poi annullato si sono versati fiumi d’inchiostro. Quella squadra, quella città e un settore giovanile capace di crescere una generazione o due di ottimi giocatori sono stati la palestra di Alessandro Ramagli e Luca Bechi. Arrivato nel 2000 il primo, nella stagione delle trenta vittorie come assistente di Marco Crespi, il secondo di-

ventò vice dello stesso Ramagli a partire dalla prima stagione in A, oltre a occuparsi di settore giovanile, negli anni in cui le stelle erano Gabriele Ganeto e un altro livornese, Edoardo Persico. La loro militanza in rossoblù li rende biellesi adottivi: sei stagioni Ramagli, nove Bechi, cose da record nel mondo dello sport contemporaneo, dove i rapporti (e i progetti) a lungo termine sono sempre più cosa rara. Livorno non è stata luogo di nascita ma prima casa cestistica anche di numerosi protagonisti rossoblù: Luca Garri, Walter Santarossa che è stato anche capitano, Simone Cotani. E perfino Joe Smith, il primo capitano non italiano della storia di Pallacanestro Biella, ha vissuto a Montecatini la prima esperienza in Italia.

Studio Rossin, eccellenza e attenzione Dentisti in via Lamarmora e appassionati di Pallacanestro Biella di R.T., fotografie archivio Studio Rossin

Il fondatore dello studio è un ex calciatore. Ma ora è passato alla palla a spicchi per entrare nella famiglia rossoblù. «La nostra regola è mettere a proprio agio ogni paziente». Mettere il paziente al centro: allo studio dentistico Rossin di Biella è la prima regola da seguire. Lo staff, guidato dal fondatore Massimiliano Rossin, mette a disposizione la professionalità e la tecnologia a chi varca la soglia di via Lamarmora, ma lo fa curando in modo particolare il rapporto tra il medico e la persona che gli si affida: «Il paziente viene sempre informato sul suo stato di salute orale e sulle varie possibilità di cura. La comprensione e la condivisione di tutte le possibili soluzioni terapeutiche proposte dall’équipe medica, un passo fondamentale per procedere con un piano di cura personalizzato». E questo principio non ha età: «Creare fin da bambini un rapporto sereno con il proprio dentista è fondamentale perché ci consente di agire sulla prevenzione anziché sulla cura». «È una struttura di eccellenza» proseguono dallo studio «e proprio in questo dettaglio sta il principale punto di contatto con Pallacanestro Biella». Azienda partner della squadra, lo studio Rossin ha nel suo

Massimiliano Rossin è il titolare dello studio nato nel 2015. Qui visita Tim Bowers

titolare anche un uomo di sport: Massimiliano Rossin ha passato intere stagioni a segnare gol a raffica sui campi del calcio minore piemontese. E la passione non si è ancora affievolita, visto che non ha smesso di giocare nei tornei amatoriali, quelli che si giocano di sera e a metà settimana. Una “scaletta” ideale per consentire di

avere un po’ di tempo libero di domenica pomeriggio, quando gioca l’Eurotrend. Per il dentista fare il tifo è diventata una passione, accresciuta dallo «spirito di famiglia che si respira intorno alla squadra. E comunque sentiamo forte il richiamo di fare qualcosa per il territorio che ci ospita e in cui crediamo».

Foto di gruppo per lo staff dello studio Rossin con Amedeo Tessitori, Tim Bowers, Jazz Ferguson e Albano Chiarastella

Pochi giorni fa lo studio Rossin ha ospitato una rappresentanza della prima squadra, con Jazz Ferguson e Tim Bowers che tra gli altri si sono alternati sulla poltrona del dottore. Così facendo si sono mescolati ai pazienti del giorno. Tra di loro c’era un bambino che da tre anni è in cura nello studio. «Quel giorno» raccontano da via Lamarmora «aveva ben tre visite diverse. E il quarto appuntamento era quello a sorpresa con i giocatori. Mentre li aspettava, ha raccontato a tutti che lui nello studio va sempre volentieri. Per noi è stata un’enorme soddisfazione». Ed è anche il segno che la filosofia di Massimiliano Rossin coglie nel segno: far sentire a proprio agio chi è in cura è il primo passo per accantonare quella naturale paura che accompagna una visita o l’inizio della terapia. «L’attenzione al paziente» svelano allo studio «non si manifesta sempre allo stesso modo: c’è chi ha bisogno di sapere con esattezza i dettagli della cura. In questo caso è necessario farlo usando parole semplici, per farsi capire da chiunque. C’è chi non vuole farsi raccontare tutto. Ma l’importante è rendersi conto della situazione del paziente in ogni momento, captando ogni piccolo segnale che indichi un momento di disagio». Con il bambino-tifoso ha funzionato: «È stato lui ad aver raccontato che con lui il dottore va a piccoli passi. “Prova un pochino e se non mi fa male va avanti” ha detto». Allo studio non vedono l’ora di raccontare la sua testimonianza nel blog che accompagna il sito web, raggiungibile all’indirizzo www.studiorossin.com, un’altra via per raccontare con chiarezza le terapie: «Spendiamo tantissime energie per curare ogni dettaglio, fin dall’ambiente dello studio. Lo stile è minimal, elegan-

te e accogliente». Dettagli di poca importanza? Non per i pazienti, che rimarcano la loro soddisfazione per il lavoro di Massimiliano Rossin e il suo staff. «La nostra è una struttura di eccellenza anche perché è multidisciplinare. Abbiamo un’équipe di medici specializzati nei vari rami dell’odontoiatria, così da essere in grado di affrontare nel modo migliore qualsiasi problema». Le specializzazioni spaziano dall’estetica dentale, dallo sbiancamento alla ricostruzione con corone in ceramica, all’implantologia, dalla prevenzione con la rimozione di placca e tartaro alla chirurgia orale fino alla gnatologia, che cura i

disturbi dell’apparato masticatorio. Allo studio sono i benvenuti anche i bambini, con la cura dei denti da latte, l’applicazione dei sigilli e l’ortodonzia, che ovviamente è applicabile anche agli adulti. Eccellenza e attenzione sono parole da allenatore. In fondo parla da coach anche Massimiliano Rossin quando, parlando del suo rapporto con Pallacanestro Biella, dice così: «Amiamo la pallacanestro perché è uno sport in cui l’etica e la correttezza giocano un ruolo fondamentale e crediamo che queste siano le caratteristiche che fanno la differenza anche per chi svolge la nostra professione».

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05/03/18 17:37

A Jesi la legge dei più forti Coppa Italia, il racconto del fine settimana rossoblù di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Biella si ferma in semifinale, sconfitta da Tortona che ha dominato il weekend fino alla vittoria del trofeo. Il commento di coach Carrea: «Ci abbiamo provato, sono stati meglio di noi». «C’eravamo. Ci abbiamo provato. Sono stati meglio di noi. Proveremo a competere ancora. Odiamo perdere ma forse, senza vergognarci, lo sappiamo fare»: Michele Carrea ha riassunto così, su Instagram, l’esperienza in Coppa Italia alla Final Eight di Jesi. Era la terza volta per i rossoblù e per la terza volta è arrivata almeno una semifinale. Ma per la prima volta non è arrivata la finale per il trofeo. A sbarrare la porta alla squadra, targata per l’occasione “Città di Biella” con maglie speciali e bellissime, ci ha pensato la prestazione monumentale di Tortona, in una “tre giorni” in cui le teste delle favorite sono cadute una dopo l’altra. Le due leader dei gironi, Casale e Trieste, non hanno superato nemmeno il primo turno, sconfitte da Ravenna e Tortona. Poi è toccato alla Fortitudo Bologna e proprio a Biella cedere il passo alle finaliste, entrambe entrate nel tabellone di coppa da quarte classificate.

Tale è stata la partita giocata da Tortona – anzi, le partite – che non resta molto da recriminare, né sulla prestazione né sul guaio alla caviglia che ha tagliato fuori dalla semifinale Albano Chiarastella, infortunatosi nella sfida dei quarti contro Udine. Paradossalmente il -16 incassato dai rossoblù è stato il divario più leggero inflitto dalla Bertram agli

avversari nel weekend: con Trieste il garbage time è durato metà dell’ultimo quarto fino al -25 alla sirena, nella finale con Ravenna non c’era partita da poco dopo l’intervallo ed è finita con un -32 per la squadra di Jacopo Giachetti. Insomma, chi ha vinto se l’è meritato. A Biella resta l’orgoglio di esserci stata un’altra volta. E di essere stata competitiva.

Jazz Ferguson contro l’ex Tommaso Raspino e, nella foto sopra, Amedeo Tessitori contro la difesa di Udine nel quarto di finale vinto

Tim Bowers cerca un varco tra gli ex rossoblù Garri e Gergati nella semifinale contro Tortona

QUARTI DI FINALE Pallacanestro Biella–Apu Gsa Udine 82-75 Mancava un minuto e mezzo alla sirena e quei quattro punti di vantaggio sembravano tanti, eppure pochi. Poi alla fetta di Biella che in un pomeriggio di venerdì ha rallentato le sue faccende per seguire il quarto di finale di Coppa Italia, il cuore è salito in gola: tripla da otto metri di Franko Bushati, fallo di Wheatle, tiro libero supplementare. Da meno 4 a meno 1 con il rischio di scivolare pari. Ma per la seconda volta nel match, la testa rossoblù ha prevalso sullo spirito indomabile di Tommaso Raspino e dei compagni della sua Udine. Il tiro libero se l’è mangiato il ferro, il rimbalzo lo ha preso Diop, che ci ha provato da tre e il ferro ha detto no. Poi rimbalzo di Wheatle, attacchi in sicurezza ordinati da Carrea con la palla che passava solo dalle mani più sapienti di Ferguson e Bowers (sua la tripla costruita dal palleggio del +10, massimo vantaggio) e vittoria portata a casa dalla lunetta e con la difesa sugli ultimi attacchi friulani. Già in un’altra occasione la calma e la pazienza di Biella erano state decisive: sotto di 4 punti e con Udine in attacco, prima un’altra tripla pesante di Bowers e poi un fallo di Bushati a rimbalzo offensivo con fallo tecnico fischiato a Lardo hanno aperto un parziale di 11-1 che ha ribaltato l’inerzia della partita alla fine del terzo quarto, in un momento in cui il controllo sembrava nelle mani di Udine. Lo aveva detto Carrea nel pregara: «Vince non solo chi sbaglia di meno ma chi riesce a passare oltre i propri errori». Fatto. A proposito: Ferguson lo ha marcato Raspino, uno dei difensori più affidabili che le rocce delle Alpi biellesi abbiano forgiato. Ha finito con 25 punti. Chapeau. Biella: Ferguson 25, Uglietti 10, Bowers 12, Chiarastella, Tessitori 7, L. Pollone 3, Wheatle 15, Rattalino 2, Sgobba 8, Ambrosetti ne, M. Pollone ne. Udine: Veide-

man 2, Dykes 17, Raspino 4, Diop 12, Pellegrino 14, Mortellaro 5, Nobile 3, Ferrari 2, Bushati 16, Pinton ne, Chiti ne. Alma Trieste-Bertram Tortona 66-91 Trieste: Fernandez 2, Cavaliero 14, Loschi 8, Janelidze 4, Cittadini 4, Coronica 2, Green 15, Schina 2, Deangeli 2, Da Ros 5, Prandin 2, Bowers 6. Tortona: Stefanelli 6, Spanghero 9, Johnson 24, Sorokas 17, Garri 9, Cremaschi, Alibegovic 15, Radonijc 2, Apuzzo, Quaglia 2, Gergati 7. Novipiù Casale-OraSì Ravenna 67-75 Casale: Tomassini 13, Bellan 1, Sanders 8, Martinoni 6, Marcius 14, Denegri 3, Valentini 2, Blizzard 9, Ielmini ne, Banchero ne. Ravenna: Giachetti 17, Rice 19, Masciandri 7, Sgorbati 4, Grant 16, Montano 5, Chiumenti, Raschi 3, Esposito 2, Vitale 2. Lavoropiù Bologna-Lighthouse Trapani 81-71 Bologna: Fultz 6, Cinciarini 20, Italiano 5, Chillo 2, Gandini 13, Amici 16, Rosselli 10, Pini 2, McCamey 7, Boniciolli ne, Montanari ne, Bryan ne. Trapani: Jefferson 20, Viglianisi 3, Ganeto 3, Perry 12, Renzi 7, Bossi 2, Testa 5, Mollura 19, Simic, Gualana ne, Gentile ne.

SEMIFINALI Pallacanestro Biella–Bertram Tortona 79-95 Se a pallacanestro si giocasse da soli sarebbe più facile fare canestro e non subirne. Ma c’è anche l’avversaria e, come ha detto Michele Carrea nel dopogara, «bisogna fare i complimenti a Tortona per quello che ha messo in campo, attaccando con efficacia ogni nostro punto debole». Il coach ha elogiato comunque i suoi, che sono rimasti in partita per 25 minuti contro una squadra che ha scatenato la tempesta perfetta fin dalla prima azione. In meno di tre minuti Tortona era volata a +9 con 5/5 dal campo, quattro canestri dei quali da tre, tre dei quali dal centro che il rossoblù lo ha vestito, Luca

Garri. Senza Albano Chiarastella e con un bel po’ di certezze difensive in meno, Biella ha provato a metterla sul ritmo e sul talento: ne hanno mostrato a grappoli Ferguson (25 punti come il giorno prima), Bowers, un Tessitori che ha risposto colpo su colpo a Garri. Ma non è bastato perché i cugini ricchi (hanno inserito Alibegovic, sceso dalla serie A poco prima della Coppa) hanno sempre trovato un killer differente: nel terzo quarto, dopo una lunga pausa per un guasto all’illuminazione, Johnson ha spaccato la partita con 12 punti in 5 minuti. Quando Biella da -18 si era portata a -9 ci ha pensato Quaglia, il lungo di riserva, a scacciare la minaccia con cinque punti in fila. Tanto, troppo per una Biella dimezzata che per la prima volta in tre tentativi ha mancato la finale di Coppa Italia. Biella: Ferguson 25, Uglietti 10, Bowers 11, Wheatle 8, Tessitori 20, L. Pollone, Rattalino, Sgobba 5, Chiarastella ne, Ambrosetti ne, M. Pollone ne. Tortona: Spanghero 9, Johnson 14, Stefanelli 9, Sorokas 20, Garri 20, Alibegovic 5, Radonijc, Quaglia 10, Gergati 8, Apuzzo ne, Cremaschi ne. Lavoropiù Bologna-OraSì Ravenna 62-78 Bologna: Fultz 4, Cinciarini 18, Italiano, Chillo 6, Gandini 8, Amici 8, Rosselli 7, Pini 3, McCamey 4, Bryan 4, Boniciolli ne, Montanari ne. Ravenna: Giachetti 15, Rice 20, Masciandri 8, Sgorbati 7, Grant 10, Montano 6, Chiumenti 5, Raschi 5, Esposito, Vitale 2.

FINALE Bertram Tortona-OraSì Ravenna 89-57 Tortona: Spanghero 7, Johnson 29, Stefanelli 19, Sorokas 14, Garri 5, Alibegovic, Radonijc 5, Quaglia 6, Gergati 4, Apuzzo ne, Cremaschi ne. Ravenna: Giachetti 9, Rice 3, Masciandri 13, Sgorbati, Grant 9, Montano 10, Chiumenti 5, Raschi 2, Esposito 2, Vitale 4.

Ristorante Il Faggio a Pollone Stile, gusto e arte in cucina di R.T., fotografie di Fabrizio Lava

Amici da più di trent’anni e affiatati compagni nell’avventura lavorativa iniziata da giovanissimi, Alberto Gatti e Gigi Zanone mettono a disposizione dei clienti la professionalità, la cortesia e la passione per i prodotti di qualità e per il territorio biellese coltivate nel tempo. Un anno fa hanno arruolato nella squadra lo chef Marco Moretto che, prima di approdare a Pollone, ha lavorato con gli stellati Gualtiero Marchesi e Michel Troisgros. Dal 1990, ovvero da 28 anni, Alberto Gatti e Gigi Zanone accolgono i propri ospiti in una sala ampia, luminosa ed elegante che un tempo era usata come teatro. Una sala che a febbraio è stata rinnovata e dove ora l’atmosfera è ancora più calda e accogliente grazie al parquet in rovere, agli arredi e ai nuovi tessuti delle tovaglie. Al ristorante Il Faggio ci si sente come a casa, coccolati da un servizio impeccabile e da un savoir-faire discreto. Nei piatti la tradizione si unisce a spezie e a sapori orientali in piatti che promettono gusto ed equilibrio. La sala è sempre stata il regno di Gigi, mentre in cucina c’era Alberto finché il duo Gatti-Zanone ha deciso di intraprendere anche nuove vie con la gestione del ristorante del golf club Le Betulle di Magnano e l’accoglienza turistica al castello La Rocchetta di Sandigliano. Il tutto è sempre gestito in sinto-

nia, ma ora in cucina c’è il giovane Marco Moretto, 27 anni, reduce di un’esperienza biennale nel ristorante della storica famiglia di ristoratori francesi Troisgros a Roanne (cittadina non lontana da Lione che è considerata la patria dell’alta cucina) a cui dal 1968 vengono riconosciute

le tre stelle Michelin. Originario di Aosta, Moretto ha iniziato a lavorare nel mondo della ristorazione fin da ragazzo facendo le stagioni negli hotel e nei ristoranti della Valle d’Aosta, come al Bellevue di Cogne. Due anni di esperienza li fece al ristorante Marchesino di Milano alla corte

del mitico Gualtiero Marchesi (morto a fine dicembre), il primo italiano a ricevere le tre stelle Michelin. Quelle stelle che poi negli anni ha rifiutato. Moretto in carta propone piatti della tradizione come i plin di lepre al civet, prodotti e formaggi del territorio, ma anche ingredienti dai profumi dell’Oriente come i funghi shitake in un raffinato e saporito abbinamento con le capesante, il nero di seppia e le cime di rapa, oppure il cavolo cinese (pak choi) affiancato al pesce di mercato

o, ancora, il kumquat (mandarino cinese) per dare freschezza ai piatti. La carta dei vini è composta da etichette scelte con attenzione nel panorama vitivinicolo italiano ed europeo alla ricerca della qualità più che del nome blasonato. Vini italiani, ma anche francesi, tedeschi o austriaci e una particolare selezione dei vini del territorio con importanti verticali di annate di Lessona Doc. Il Faggio fa anche servizio di catering in castelli, dimore storiche, aziende o re-

sidenze private, al coperto o all’aperto a seconda delle esigenze. Allestimenti personalizzati, sfiziose proposte di finger food e menu definiti e condivisi con i clienti per accompagnare le loro ricorrenze speciali. Per informazioni: Ristorante Il Faggio (Pollone, Biella) tel.: 015 61252 - info@ristoranteilfaggio.it www.ristoranteilfaggio.it www.castellolarocchetta.it www.golfhotellebetulle.it

Adesso chiamatelo Hype Forum Torna l’abbinamento commerciale per il nome del palazzetto dei rossoblù di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Raggiunto l’accordo fino al termine della stagione con l’applicazione del gruppo Banca Sella che consente i pagamenti senza contanti. Massimo Angelico: «Il loro sostegno è prezioso». All’inizio era PalaCoop, perché un altro nome non c’era e così lo si battezzò per vicinanza con il supermercato del centro commerciale che era nato insieme a lui. Poi fu Lauretana Forum, secondo la nuova possibilità di assegnare uno sponsor anche all’impianto che ospita le partite e non solo alla squadra che le gioca. Oggi, dopo anni di Biella Forum, l’arena rossoblù ha un nuovo nome e un nuovo sponsor: fino alla fine della stagione si chiamerà Hype, come l’applicazione per smartphones del gruppo Banca Sella che consente, come funzione principale, di pagare gli acquisti nei negozi senza utilizzare denaro contante e senza nemmeno estrarre dal portafogli la carta di credito. L’annuncio è stato dato mercoledì 7 marzo, giorno in cui nei corridoi di accesso alle tribune, negli adesivi a bordo campo e agli ingressi del palazzetto sono comparsi i loghi della app. In realtà la partnership non è una novità assoluta: già da qualche partita era possibile acquistare con Hype non solo i biglietti delle partite casalinghe ma anche pagare le consumazioni ai bar. «Una possibilità» ha spiegato Gianluca Zeppi, responsabile marketing di Hype «che si abbinerà a campagne di sconti, che stabiliremo volta per volta». E non è una novità nemmeno il rapporto che lega Banca Sella al club rossoblù,

dato che è il nome che contrassegna tutte le squadre del settore giovanile: «Il loro sostegno» ha detto il presidente Massimo Angelico «è prezioso e da tante stagioni ci consente di tenere vivo un sogno sportivo per la città e far crescere i giovani del nostro vivaio». «Portiamo avanti il legame con Pallacanestro Biella già da molti anni» ha aggiunto Christian Clarizio, responsabile commerciale di Hype, «sia con il sostegno al settore giovanile sia con quello alla prima squadra. Oggi abbiamo dato un nuovo nome alla casa dei tifosi rossoblù: Hype Forum non sarà solo il nome

del palazzetto ma un luogo dove sport e tecnologia inizieranno un percorso per rendere l’esperienza del tifoso sempre più confortevole e intuitiva». I clienti di Hype sono già più di 150mila. Tra i vantaggi dell’applicazione c’è la possibilità di gestire il proprio denaro con la possibilità di effettuare pagamenti non solo nel momento di fare acquisti ma anche di fare bonifici o di riceverli senza spese. La procedura di registrazione è particolarmente semplice ed è tutta digitale: bastano cinque minuti e una connessione internet. Non è necessario firmare né consegnare nessun modulo in banca.

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BIELLA IN SCENA: ancora musica, teatro, danza e cabaret Con l’arrivo della primavera gli appuntamenti della stagione teatrale 2017/2018 regalano ancora tante emozioni. Domenica 18 marzo, per la rassegna famiglie a teatro, la Compagnia Luna & Gnac Teatro rappresenterà lo spettacolo «Moztri!» al teatro Sociale Villani di Biella (ore 16,30). Mercoledì 21 marzo all’Odeon ci sarà invece li spettacolo «Dirty Dancing» con Sara Santostasi e Gabrio Gentilini per la regia di Federico Bellone (ore 20,30), mentre il 22 marzo al Sociale (ore 19,30 con aperitivo di benvenuto in teatro) ci sarà lo spettacolo «A come Srebrenica» di Giovanna Giovannozzi, Roberta Biagiarelli e Simona Gonella. Il 24 marzo la Compagnia teatrale Carovana metterà in scena «Super star 2.0» al teatro Sociale (ore 21). Il 10 aprile toccherà al cabaret con Paolo Cevoli in «La Bibbia» (ore 21 al Sociale), mentre il 18 aprile, nell’ambito di Equilibrium Tour approderà all’Odeon Giovanni Allevi con gli archi dell’Orchestra sinfonica italiana (ore 21, fuori abbonamento).

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RUBRICA INTERVISTA ROSSOBLÙ

a cura di Luca Rosia

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Venticinque anni, fiorentino, il basket nelle vene e negli artigli, e un cammino di migliaia di chilometri che unisce già tutta Italia. Cresciuto a pane e trofei sul parquet di Siena, scuola Mens Sana, Giorgio Sgobba ha respirato l’aria della Serie A anche a Brindisi prima dell’approdo in rossoblù, all’ombra delle montagne biellesi (chiedetegli quanto “adori” le temperature sotto zero su al nord!). Il suo capitolo in maglia Eurotrend sta vivendo da inizio anno una parabola in crescendo. È stato in silenzio (detto così stona, perché - qui chiedete pure al coach - la parlantina non gli manca) ma fumante per i primi mesi intensi della stagione, poi l’esplosione, il botto, la sorpresa. Approdato da gregario, il sesto uomo di Carrea, oggi è presenza decisiva in campo - lo è stato nelle recenti sfide dei lanieri - in un ruolo nuovo e probabilmente più suo. Nello sprint di primavera verso il sogno Playoff i suoi tiri, che in allenamento di rado sbaglia, e la sua energia potranno risultare fondamentali.

E dell’esperienza a Biella, in generale, cosa ci racconti? «Non ho mai lavorato così tanto e così bene come sto facendo qui. All’inizio non è stato facile: venivo da un anno con pochi minuti in campo e dopo aver giocato una buona preseason ho patito un po’ la pressione. In questo momento, grazie alla fiducia e al lavoro dello staff sono riuscito a scrollarmi di dosso quel fardello e ora gioco con più scioltezza. Non devo più fermarmi, è arrivato il momento decisivo. I tifosi di solito non si stampano in mente i primi mesi della stagione, si ricordano gli ultimi».

I tuoi obiettivi personali? «Voglio essere importante per questa Società e dare il mio contributo alla squadra. Vorrei che questa stagione venisse ricordata per il passaggio del primo turno di Playoff e farò di tutto insieme ai miei compagni per far sì che questo accada. Spero poi di confermarmi in questo nuovo ruolo e di continuare a vestire i colori di Pallacanestro Biella anche la prossima stagione».

Giorgio, archiviata la Coppa Italia ci siamo rituffati in campionato. Adesso affronterete alcune dirette concorrenti per il traguardo Playoff... «Dopo l’eliminazione in Coppa Italia, in semifinale contro Tortona, abbiamo avuto due giorni di riposo per smaltire le fatiche di Jesi. Non ho digerito del tutto la sconfitta ma è tempo di guardare avanti. Siamo tornati ad allenarci carichi in vista della fase calda del campionato. Abbiamo capito che per affrontare squadre forti dobbiamo rimanere uniti e che se giochiamo la nostra pallacanestro possiamo fare grandi cose. Ora ci aspettano incroci difficili, lì si deciderà la griglia finale dei Playoff e noi vogliamo arrivarci tra le prime quattro del girone. Puntiamo ad arrivare al primo turno con il fattore campo a favore». Sei arrivato in estate per ricoprire i ruoli di ala grande e centro. Ma da tre, in questo nuovo ruolo che ti ha recentemente rilanciato, come ti trovi? «Mi piace molto e mi trovo bene. È da poco più di un mese che gioco da tre e devo ancora migliorare a partire dai fondamentali. Se voglio ricoprire questo spot anche in futuro devo impegnarmi duramente in allenamento durante la settimana. Il coach mi ha dato fiducia e io voglio ripagarla».

Basket d’estate con i camp rossoblù Tre proposte tra Biella e l’Oasi Zegna per chi ha tra i 5 e i 15 anni di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Si va dalle giornate al Palabonprix aperte anche a chi non ha mai giocato a pallacanestro in vita sua alla settimana a Bielmonte tra palleggi, escursioni in bici e a cavallo, fino alla “scuola di specializzazione” di cinque giorni per i più grandi Arancione come il sole, rotonda e a spicchi come una palla: l’estate di Pallacanestro Biella ha una forma e un colore ben definiti, quelli che caratterizzano il nostro sport preferito. E per continuare a coltivare la passione anche quando le temperature si alzano e la scuola è finita, tornano tra giugno e luglio i Summer Camp. Sono aperti a bambine, bambini, ragazze e ragazzi tra i 5 e i 15 anni e saranno divisi in tre iniziative con sedi differenti, dalla vicina città alla natura dell’Oasi Zegna. Sarà il Palabonprix di via Paietta a ospitare il Bonprix Day Camp, aperto anche a chi non ha mai giocato a pallacanestro e riservato alla fascia di età più ampia, quella tra i 5 e i 14 anni. L’obiettivo è di unire una settimana di allenamenti con momenti di relax e divertimento. All’interno della quinta e della sesta settimana,

dal 9 al 20 luglio, sarà possibile aggiungere un pacchetto di corsi di karate con l’associazione Ippon 2. Le giornate inizieranno di prima mattina per terminare alle

18, con pause per giocare oltre che per il pranzo e per la merenda. La quota di iscrizione è di 90 euro la settimana. Chi fosse interessato a partecipare a tutta

UNDER 20 QUALIFICATA ALLE FINALI SCUDETTO Missione compiuta: la Banca Sella Biella Under 20 è tra le migliori otto d’Italia anche quest’anno e potrà tentare, nelle finali nazionali in programma nella vicina Torino (casa della Pms detentrice del titolo), l’assalto allo scudetto, un titolo a cui il glorioso settore giovanile rossoblù è sempre andato vicino senza mai riuscire nell’impresa. A consegnare il pass per la final eight in programma tra il 26 e il 28 aprile è stata la netta vittoria in trasferta 91-65 sul campo dell’Oscom Milano3. Si è trattato, per i ragazzi allenati da Luca Baroni, che è al timone anche dell’Under 18 oltre a essere uno dei due assistenti di Michele Carrea, della quindicesima vittoria su sedici partite di regular season. «Sono sincero» ha commentato coach Baroni, «a inizio campionato non mi aspettavo di ottenere così tante vittorie e invece... Siamo stati bravi nel rimanere solidi mentalmente anche durante i momenti di difficoltà. Giocando aggressivi siamo riusciti a sopperire a una mancanza di peso e altezza che ci aveva caratterizzato già ai nastri di partenza». Questione di giorni e si conoscerà anche il novero delle sette avversarie a cui contendere il titolo tricolore. Matteo Pollone – al centro – è il top scorer dell’Under 20 qualificata alle finali scudetto

la durata del camp avrù uno sconto del 50% sulla settima e ultima settimana. La quota comprende assicurazione, pranzo e merenda, due giornate in piscina e una sorpresa finale. Il Basketcamp Bielmonte è aperto alla fascia di età tra i 6 e i 13 anni. Nella natura di Bielmonte, tra le montagne delle Alpi biellesi che nelle ultime stagioni hanno ospitato anche la preparazione estiva della prima squadra, dall’8 al 14 luglio gli allenatori di Pallacanestro Biella e qualche ospite speciale guideranno una settimana di allenamenti e di divertimento. Tra le iniziative in programma sono previste escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo lungo i sentieri dell’Oasi Zegna. I ragazzi saranno ospiti dell’alberto La Pineta. La quota di partecipazione è di 390 euro e comprende vitto, alloggio, copertura assicurativa, ingresso in piscina, escursioni in mountain bike o a cavallo, bici, arrampicata, bob estivo e un set per giovani atleti con maglietta personalizzata, zaino, cappellino e altre sorprese. È una vera e propria scuola di pallacanestro quella proposta dal campo di alta specializzazione in programma al Palabonprix dal 18 al 22 luglio. Riservato

a ragazze e ragazzi tra i 12 e i 15 anni, propone cinque giorni di allenamenti per lavorare sui fondamentali, con esercizi individuali e gioco di squadra. Il tutto in compagnia dei giocatori dell’Eurotrend e di altri campioni della palla a spicchi. Due sono le proposte tra cui è possibile sce-

gliere: mezza pensione (quota assicyrativa, pranzi, merende, t-shirt e un giorno in piscina) al prezzo di 130 euro e la pensione completa che aggiunge, ai servizi già elencati, attività serali, cene, pernottamento e colazioni. Per tutti ci sarà in omaggio una sorpresa finale.

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Comincia l’ultimo sprint La fase finale della regular season: spicca Biella-Casale di Giampiero Canneddu, fotografia di Alberto Tesoro

Due derby, tante sfide di vertice nelle giornate a cavallo di Pasqua per i rossoblù a caccia dei punti per la qualificazione ai playoff nella miglior posizione possibile.

5ª giornata, domenica 17 marzo Eurotrend Biella - Givova Scafati Hype Forum, ore 18.00 Gli ex nessuno Così all’andata Givova Scafati-Eurotrend Biella 8790 d1ts (Sherrod 23, Ammannato 13; Ferguson 45, Bowers, Wheatle e Tessitori 9) La data: 3 dicembre 2017 Jazzmarr Ferguson sfodera proprio a Scafati la miglior prestazione della sua carriera in rossoblù finora: 45 punti, 14/22 dal campo e 6/8 da tre, 11/11 ai liberi, un assist. La partita è stata assolutamente decisa da lui e vincere a Scafati non è impresa semplice per nessuno.

26ª giornata, sabato 24 marzo Bertram Tortona - Eurotrend Biella Pala Oltrepo di Voghera, ore 20.30 Gli ex Luca Garri (a Biella nel 2006/2007 e dal 2008 al 2010) Lorenzo Gergati (a Biella dal 2004 al 2006) Così all’andata Bertram Tortona-Eurotrend Biella 75-76 (Ferguson 27, Bowers 12; Garri e Spanghero 17) La data: 21 novembre 2004 Al PalaScatola di via Paietta per la prima volta nella loro carriera sprotiva i fratelli Lorenzo e Francesco Gergati si trovano uno contro l’altro: uno è il giovane play di riserva di Biella, l’altro è il ragazzo delle giovanili che allunga la panchina di Siena. Sotto gli occhi di papà Pierangelo, ex playmaker da serie A, si affrontano per qualche minuto, con Siena in ampio vantaggio. 27ª giornata, sabato 31 marzo Virtus Roma - Eurotrend Biella PalaTiziano di Roma, ore 20.30

Gli ex nessuno Così all’andata Eurotrend Biella-Virtus Roma 72-70 (Ferguson 18, Sgobba 11; Roberts 32, Thomas 18) La data: 6 marzo 2018 Dopo pochi mesi di gestione e di risultati altalenanti, Luca Bechi viene esonerato dalla Virtus Roma, dove era arrivato per subentrare a un altro ex rossoblà, Fabio Corbani. Il terzo allenatore della stagione giallorossa, sempre in bilico tra salvezza diretta e zona playout, è Piero Bucchi. 28ª giornata, domenica 8 aprile Eurotrend Biella - Novipiù Casale Hype Forum, ore 18.00 Gli ex Luca Rattalino (a Casale nel 2014/2015) Così all’andata Novipiù Casale-Eurotrend Biella 8372 (Sanders 26, Marcius 14; Tessitori 23, Bowers 18) La data: 3 agosto 2017 Il grande ex di entrambe le panchine Marco Crespi viene nominato capo

allenatore dell’Italia femminile, dove succede ad Andrea Capobianco. Da due anni senza squadra, dopo l’esperienza a Verona e quella breve della stagione precedente al Baskonia in Spagna, era diventato una delle voci più apprezzate al commento tecnico delle partite trasmesse da Sky. 29ª giornata, domenica 15 aprile Cuore Napoli - Eurotrend Biella PalaBarbuto di Napoli, ore 18.00 Gli ex nessuno Così all’andata Eurotrend Biella-Cuore Napoli 92-59 (Ferguson 26, Tessitori 18; Mascolo 20, Basabe 17) La data: 30 agosto 2015 Dopo la fine del contratto con Biella dopo due stagioni con tante luci, Simone Berti sigla un accordo per diventare il playmaker titolare di Napoli in serie B. Ma l’esperienza non finisce bene: il club fallisce prima della fine del campionato, liberando i giocatori a Marzo. Berti terminerà la stagione a Cassino.

#calciodeicampioni Aspettando l’arrivo della Nazionale Under 18 di Francesca Fossati, fotografie archivio Figc

Fino all’8 aprile la mostra «Il mito del calcio - Dal glorioso passato, un esempio per il futuro» dedicata ai big del calcio sarà visitabile nei palazzi Gromo Losa e Ferrero a Biella-Piazzo. Intanto gli organizzatori e il Biellese si preparano ad accogliere la Nazionale Under 18 che sarà in città il 23 marzo per una partita amichevole con l’Olanda. Per sabato 7 aprile, invece, è in programma il «Torneo Sky Sport - Tutti i pulcini di Biella». Da gennaio ad oggi la mostra sostenuta dalla Fondazione Crb, dal Comune di Biella e da Bonprix e organizzata da Stilelibero con E20progetti ha già contato tantissimi visitatori, tra i quali diverse scolaresche. I curatori sono i giornalisti biellesi Gabriele Pinna, ex direttore del settimanale Sport7 e di Eco di Biella, e Alessandro Alciato, inviato speciale di Sky Sport che ha coinvolto nel progetto anche Figc, Assocalciatori, Panathlon International, Asl Bi, diversi istituti scolastici biellesi e altri partner. Curatori che a cinquant’anni dalla morte del ct azzurro Vittorio Pozzo, vincitore di due Mondiali (1934 e 1938) e di un’Olimpiade (1936), hanno voluto dedicare questa mostra-evento a un grande personaggi del calcio italiano. Il suo prezioso archivio, perlopiù fotografico, è stato esposto insieme alla straordinaria collezione di Alciato di maglie originali e autografate dei campioni di oggi: Ronaldo, Totti, Pirlo, Kakà, Buffon, Gilardino e altri 50 calciatori.

Due grandi eventi calcistici faranno ancora vivere la mostra. Il primo, il 23 marzo, vedrà giocare allo stadio Pozzo La Marmora di Biella la Nazionale Under 18 in un’amichevole con i coetanei dell’Olanda (la partita inizierà alle 14,30, l’ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento posti). Il Comune di Biella si è attivato con la Figc per accogliere gli azzurrini del tecnico Franceschini. Il secondo sarà il 7 aprile, sempre alle 14,30 allo stadio, il «Torneo Sky Sport - Tutti i Pulcini di Biella». Sarà una vera e propria festa del calcio con il coinvolgimento di tutta la squadra di partner che ha dato vita alla mostra che terminerà il giorno

dopo al Piazzo. Sotto la direzione tecnica del Comitato biellese Lnd/Figc e ospiti del Comune di Biella, ben 55 formazioni di Pulcini daranno vita ad un pomeriggio di partite nel segno del divertimento e del fair play. L’ingresso allo stadio sarà gratuito e nel pomeriggio è prevista la partecipazione di volti noti del calcio nazionale e di Sky Sport i cui nomi saranno svelati solo alla vigilia dell’evento. Orari della mostra: Venerdì 15-19; Sabato, domenica e festivi 10-13 e 15-19. Aperture straordinarie: domenica 1° aprile (Pasqua) 10-19; lunedì 2 aprile (Pasquetta) 10-19. Per le scuole visite guidate su appuntamento: 388 5647455.