N. 12 - NOVEMBRE 2014
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ALBErTO cErrUTI: LA sTOrIA dEL BAskET AL TEATrO sOcIALE sI ALzA IL sIpArIO
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Una squadra grande una città. 2015
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Proprietario della testata: Pallacanestro Biella Ssdarl Via XX Settembre, 10 - 13900 Biella Tel. +39 015 88.53.500 - info@pallacanestrobiella.it
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Direttore responsabile: Giampiero Canneddu
Fotoeditor: Fabrizio Lava - fabrizio.lava@e20progetti.it
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Fotografi: Stefano Ceretti, Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella Massimo Ceretti, Stefano Lanza, Michele Rosetta e Fabrizio Lava
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In copertina: Eric Lombardi va a canestro con l’Europa, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella
Hanno collaborato alla realizzazione del N°12 novembre 2014: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Niccolò Bosio, Luca Rosia Silvia Marchionatti e Rosalina Bocchio Tutti i punti di distribuzione su: http://www.pallacanestrobiella.it/news/ecco-ipunti-di-distribuzione-del-timeout
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LA SFIDA EUROPEA
Alla scoperta dell’Eurochallenge Biella, griffata Bonprix, pronta a tuffarsi in coppa di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Due italiane (Virtus Bologna e Reggio Emilia) nell’albo d’oro, trasferte lunghe e squadre da scoprire: ecco le difficoltà e il fascino di una competizione continentale. In principio sembrava tutto più semplice: la Coppa dei Campioni riservata a chi vinceva il campionato, la Coppa Korac per le piazzate, la Coppa delle Coppe per chi conquistava la coppa nazionale. Poi è arrivata l’Eurolega a fagocitare non solo le leader stagionali, ma anche le piazzate e, soprattutto, le squadre con il posto garantito a prescindere dalla stagione storta. E le carte si sono rimescolate. L’Eurochallenge, la coppa numero 3 a livello d’importanza nel panorama italiano, è nata in quest’epoca recente ed è l’unica manifestazione organizzata dalla federazione internazionale e non dall’Uleb, l’unione delle leghe europee che gestisce non solo Eurolega ma anche Eurocup. Parteciparvi è una scommessa, tra palazzetti sconosciuti, paesi lontani e squadre dal palmarés non così ricco e prestigioso. Infatti succede che le aventi diritto rifiutino (nel 2010-2011 l’Italia non era rappresentata). Ma è anche una questione di prestigio: c’è la vetrina continentale, il fascino delle lunghe trasferte, la voglia di infilarsi in un albo d’oro dove compaiono Joventut Badalona e Virtus Bologna, due squadre che hanno in bacheca almeno un trofeo anche della coppa numero uno. E da quest’anno, per la prima volta, c’è anche spazio per una squadra della categoria inferiore italiana. Spetta a Biella il “taglio del nastro”, in una sfida che in Italia ha un precedente calcistico finito piuttosto bene, un’Atalanta fine anni ‘90 qualificata alla Coppa delle Coppe come finalista della Coppa Italia ma anche retrocessa in B. In quell’anno arrivò a una storica semifinale europea e alla promozione nella massima serie. Per i rossoblù, targati Bonprix per l’occasione con un cambio di main sponsor che già si verificò nell’Eurocup 2009-2010, le avversarie possibili si chiamano Ulm (dove l’anno scorso giocava Edgar Sosa) o Francoforte, Nanterre (nella passata stagione in Eurolega) o Benfica, Siauliai o Trabzonspor. Niente spagnole né greche tra le iscritte, ma un’altra
italiana: l’Enel Brindisi del gm ex rossoblù Alessandro Giuliani. Le avversarie certe arrivano da Belgio, Francia e Finlandia. Si comincia da Kotka, nella fredda Scandinavia, per passare da Anversa e da Le Mans. La speranza è di fare una bella figura, come accadde in quell’Eurocup in cui quattro vittorie su sei non bastarono per passare il turno. E il sogno che nessuno osa nemmeno evocare è di succedere nell’albo d’oro a Reggio Emilia, seconda italiana dopo la Virtus ad alzare il trofeo. Del resto un pochino di Biella disseminata nella storia di questa competizione c’è già. Due ex hanno già conquistato non solo la coppa ma anche il titolo di Mvp delle finali: Keith Langford ci riuscì nel 2009 con la maglia della Virtus Bologna, Taylor Rochestie nel 2010 con quella dei tedeschi di Göttingen. E l’anno passato, in quella Reggio Emilia per la prima volta vincitrice di un titolo da mettere in bacheca, c’era Troy Bell.
Massimo Angelico e Stephan Elsner mostrano le canotte “europee”
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B.J. Raymond ha già giocato contro Kotka nello scorso campionato finlandese, battendola
KTP KOTKA (Finlandia) Attenzione a Lehtoranta, un Laquintana del nord La squadra. L’ossatura finlandese non è cambiata, quella americana sì: come succede spesso nelle realtà medio-piccole, gli americani vivono le stagioni come rampe di lancio per contratti migliori e tornei più prestigiosi. Lo spera Brandon Jefferson, play che in estate ha fatto qualche allenamento con i Denver Nuggets di Gallinari. LaMonte Ulmer invece è quasi un veterano dell’Europa e in Finlandia ha già giocato una stagione a Tampere. Kenneth Simms è l’ultimo arrivato, preso a settembre per sostituire il deludente Nyika Williams. Il duo finlandese del quintetto è formato dalla guardia Joonas Lehtoranta, un Laquintana del nord, con vent’anni e già 12,5 minuti a partita in Eurochallenge l’anno scorso, e dall’ala Timo Heinonen, 31 anni e leader carismatico del team. L’allenatore Sami Toiviainen compirà 40 anni due giorni prima della partita contro Biella. Il quintetto: Jefferson, Lehtoranta, Heinonen, Ulmer, Simms. La storia. La prima lezione è di pronuncia: se Kotka è il nome della città, la sigla si dice “KooTeePee”. Il club è nato nel 1957, emanazione cestistica della polisportiva dai colori bianco e verde. Di titoli nazionali in bacheca ce ne sono ben sei, ma l’ultimo risale al lontano 1994. Nelle due stagioni più recenti hanno centrato una finale nel 2013 e una semifinale nel 2014, superati solo in gara-5 dal Pyrinto Tampere di Damon Williams e Bj Raymond. Anche in Eurochallenge non sono “novizi”: nella passata stagione si sono qualificati alla seconda fase dopo aver battuto in casa anche Reggio Emilia, che poi ha alzato la coppa al cielo. La città. Con 55mila abitanti, Kotka è poco più grande di Biella. Ha un porto, il secondo più importante della Finlandia, adagiato sulla costa Sud, poco più di 100 chilometri a est di Helsinki. E l’acqua, tra il mare che ha di fronte e il fiume Kjmijoki che la attra-
versa, è la chiave della sua vita. Ospita, non a caso, un museo del mare e un acquario. Tra le attrazioni, oltre alla natura circostante, c’è il quartiere di Sunila, realizzato attorno allo stabilimento di una cartiera dall’architetto e designer Alvar Aalto. Contro Biella. Ktp-Bonprix Biella, martedì 4 novembre, ore 18,30. Bonprix Biella-Ktp, mercoledì 3 dicembre, ore 20,30.
ANTWERP GIANTS (Belgio) Tra gli americani anche l’ex Mvp del campionato finlandese La squadra. Per tre quinti dello starting five è tutta nuova: della stagione scorsa, chiusa al sesto posto in regular season e in semifinale ai playoff, sono rimasti l’ala belga ma di genitori ugandesi Jean-Marc Mwema, prodotto del vivaio, e l’ala americana Ryan Pearson. Il play Jordan Callahan arriva dalla prima stagione da pro in Polonia, la guardia Kyle Fogg è stato eletto miglior straniero del campionato finlandese scorso, meglio dell’ex rossoblù Damon Williams e del neo rossoblù Big Ben Raymond. Il centro Brandon Ubel ha centimetri da rimbalzista e un anno di esperienza in Belgio con Bruxelles. L’età media è bassa: il “nonno” del quintetto è Mwema con 25 anni appena, ma in panchina c’è Roel Moors, 36 anni e oltre 100 presenze nella Nazionale belga. L’allenatore Paul Vervaeck ha qualcosa in comune con Fabio Corbani, la militanza nello staff tecnico delle Nazionali giovanili. È infatti alla guida dell’Under 20 del Belgio. Il quintetto: Callahan, Fogg, Pearson, Mwema, Ubel. La storia. Contro il “nostro” orso c’è un gorilla: è questa la mascotte dei Giants, ennesimo nome nell’evoluzione della squadra di Anversa. Il club è nato nel 1995, un anno dopo Pallacanestro Biella, dalla fusione del Racing Mechelen e del Sobabee di Anversa. Nel 1998-99 è arrivato nella massima serie e nella stagione successiva, da ne-
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LA SFIDA EUROPEA opromosso, ha centrato l’incredibile doppietta campionato+coppa. Resta quello però l’unico titolo belga vinto, mentre il bis in coppa è arrivato nel 2007. In Eurochallenge i “giganti” sponsorizzati dal porto di Anversa sono alla quinta partecipazione consecutiva, senza mai essere andati oltre la seconda fase a gironi. La città. Il porto è perfino sponsor della squadra. Il mare in realtà è distante una novantina di chilometri, ma la foce del fiume Schelda è così ampia da consentire la navigazione fin dai tempi più remoti della storia della città. Oggi il porto è il secondo più importante d’Europa per il traffico di merci, dietro alla sola Rotterdam. E tutto o quasi in città parla di commerci: la splendida piazza principale è la Grote Markt, la piazza del mercato grande. Il Vleeshuis risalente al ‘500 è il vecchio mercato delle carni ora diventato un museo. L’altro museo da non perdere è quello dedicato a Peter Paul Rubens, cittadino illustre. E la trasferta della Bonprix lassù arriva giusto in tempo: il mercato di Natale è una delle principali attrazioni di dicembre. Contro Biella. Bonprix Biella-Antwerp Giants, mercoledì 12 novembre, ore 20,30. Antwerp Giants-Bonprix Biella, martedì 9 dicembre, ore 20,30.
LE MANS (Francia) La favorita del girone ha un ex campione Nba La squadra. Per esperienza oltre i confini nazionali e carisma, ecco la squadra da battere del girone. E se nel frattempo tornasse anche il campione Nba 2011 (con i Dallas Mavericks) Rodrigue Beaubois, alle prese con un guaio al tendine rotuleo, il tasso di talento salirebbe ancora. In sua assenza Antoine Eïto è il playmaker, Shy Ely la guardia americana, pescata da due stagioni in Svizzera e Germania, Romero Osby l’ala-centro all’esordio europeo, Dounia Issa il suo compagno di reparto nell’area pitturata. Ma è Charles Kahudi, francese nato in Congo, nei dodici che hanno vinto il bronzo ai mondiali di quest’estate, il terminale offensivo numero uno. Armon Johnson, che ha annusato l’Nba a Portland, è il sesto uomo, Michal Ignerski, il polacco ex Sassari, è il lungo pronto a
uscire dalla panchina. Il coach, il franco-turco Erman Kunter, è già arrivato in finale di Eurochallenge nel 2009, alla guida di Cholet. Il quintetto: Eïto (Beaubois), Ely, Kahudi, Issa, Osby. La storia. L’arancione è il colore della squadra, il leone la mascotte. La storia dice che a Le Mans si gioca a pallacanestro dal 1938. Il suo primo americano fu Art Kenney, nel 1968, poi una superstar dell’Olimpia Milano (che – dice la leggenda – lo strappò a Biella che lo aveva fatto arrivare in Italia). Il primo dei quattro titoli vinti è però arrivato solo nel 1978. L’ultimo risale al 2006. Insieme in bacheca c’è spazio anche per tre coppe di Francia (l’ultima nel 2009). Due sono i giocatori che hanno indossato la canotta di Le Mans prima di arrivare a Biella: Marc Salyers e Taylor Rochestie. La città. Dire Le Mans fa pensare alle auto e alle moto che rombano a tutta velocità: la città ospita infatti uno dei circuiti più famosi del mondo, grazie anche alla “24 Ore”, la cui prima edizione risale al lontano 1923. La città, oltre 150mila abitanti a Ovest di Parigi, offre anche storia e bellezza. Edificata dai romani, le cui tracce sono ancora visibili a partire dalla cinta muraria, è diventata grande nel Medioevo prima e nel Rinascimento poi. Perdersi tra le strade della “città plantageneta”, il cuore del centro storico, è come ritrovarsi nel set di un film. E non solo metaforicamente: le stesse strade e gli stessi palazzi hanno fatto da sfondo a Gérard Depardieu nel ruolo di Cyrano, nel film da Oscar del 1990. Contro Biella. Bonprix Biella-Le Mans, mercoledì 19 novembre, ore 20,30. Le Mans-Bonprix Biella, martedì 16 dicembre, ore 20,30.
EUROQUIZ Tre domande su Biella in Europa: le sai tutte? 1 - Chi è il capocannoniere di Pallacanestro Biella in Europa? A. Pietro Aradori B. Fred Jones C. Joe Smith 2 - Chi è l’unico giocatore della rosa attuale di Pallacanestro Biella ad aver già giocato con la maglia rossoblù una partita di Coppa? A. Eric Lombardi B. Niccolò De Vico C. Andrea Danna 3 - Chi ha segnato il primo canestro di sempre di Biella in Europa? A. Matteo Soragna B. Massimo Chessa C. Pervis Pasco Le risposte a pagina 24
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Tommaso Laquintana chiama uno schema
IL PRECEDENTE
Eurocup bella e sfortunata Quando Biella uscì nonostante quattro vittorie di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
I rossoblù hanno conosciuto le coppe nel 20092010, anno di cattiva sorte in campionato (salvezza all’ultima giornata) e anche in Europa, con un’eliminazione solo per differenza canestri.
Alan Voskuil e la sua specialità: il tiro da tre
La Musica
Il 2009-2010 fu la stagione dopo l’anno d’oro, quello finito al Forum in una gara-4 di semifinale scudetto, in un uragano di applausi contro una Armani Milano che non pensava di faticare così tanto. Essere nelle prime quattro d’Italia diede diritto alla qualificazione in Eurocup. Pallacanestro Biella disse sì e fu una bella avventura. Bella e sfortunata, però, come l’intera stagione chiusa con la salvezza all’ultimo tiro (sbagliato dall’ex Valerio Spinelli di Ferrara) dell’ultima giornata. L’Eurocup servì a spiegare che aria tirava, ben prima della palla a due della gara d’esordio, il 24 novembre 2009. Quella squadra era stata costruita con il ritorno di Matteo Soragna e l’arrivo dell’ex Nba Fred Jones. Ebbene, tutti e due in quella partita inaugurale al Biella Forum non c’erano. E se il capitano con il numero 7 tornò in tempo per essere un fattore nel prosieguo della partita, Jones, in campo solo nella sesta delle sei partite del girone, chiuse anzitempo la sua avventura biellese con un taglio. Nonostante questo, nonostante i minuti concessi ad Andrea Maggiotto che arrivava dalla A dilettanti e a Eric Lombardi e ai suoi 17 anni appena, la Lauretana Biella portò le sue maglie rosse (fu la novità “estetica” per l’esordio europeo) con fierezza e orgoglio. La prima partita fu una vittoria, di un punto di fronte ai cechi del Cez Nymburk. Poi arrivò la trasferta di Bamberg, in cui il Brose dal ricco palmarés nel campionato tedesco vinse in rimonta con una tripla assurda nell’ultimo minuto condita da tiri liberi per salire da -4 a +2. Contro i lettoni di Ventspils non ci furono problemi: vittoria netta all’andata e al ritorno, di 26 e di 14 punti. La partita chiave fu quella di Nymburk: la Lauretana perse di 24 punti, compromettendo la differenza canestri. Così all’ultima giornata al Forum, di fronte a quasi 3500 spettatori, battere il Brose Bamberg non era più abbastanza. Bisognava vincere di almeno 18 punti. L’effetto-Biella si fece sentire e a metà terzo quarto i rossoblù salirono fino a +15. Non bastò: i tedeschi rimontarono e il vantaggio finale fu di otto punti appena. La Lauretana fu così l’unica squadra dell’intera Eurocup a essere eliminata nella prima fase nonostante un record di quattro vinte e due perse. Una linea di credito con l’euro-sfortuna di cui si spera la dea bendata tenga conto quest’anno...
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Mini, facile da personalizzare I segreti del programma “Yours”. E la 5 porte è sul mercato di R.T., fotografie archivio Mini Italia
Allestimenti di lusso, con materiali di pregio e rifiniture a mano, colori esclusivi, abbinamenti all’insegna della classe: scopri da Biella Auto come rendere la Mini davvero “tua”. Il conto alla rovescia è finito: il 25 ottobre è stata presentata anche in Italia la nuova Mini 5 porte, il modello che arricchisce la gamma della “piccola di classe” inglese, rendendola più spaziosa senza rinunciare all’inconfondibile stile. Per la presentazione è stata scelta Pietrasanta, nel Nord della Toscana, come “campo
base” di un viaggio all’insegna del numero 5. Le strade selezionate per la prova dedicata alla stampa specializzata infatti sono state quelle intorno alle Cinqueterre, con paesaggi mozzafiato e soprattutto con tante curve, adatte per esaltare il cosiddetto “go kart feeling”, lo slogan usato dalla casa britannica per descrivere l’agilità della storica utilitaria. Il conto alla rovescia è finito anche per i fans biellesi della Mini: ora è possibile guardare da vicino il modello a cinque porte nello spazio espositivo di Biella Auto in via per Candelo, il punto di riferimento in provincia per il marchio inglese e per la “casa madre” tedesca, ovvero Bmw. Da Biella Auto è possibile anche rendere unica la propria Mini, sfruttando tutte le possibilità del programma “Mini Yours”, che consente di personalizzare il modello che si vuole acquistare scegliendo e mescolando colori, allestimenti e optional, tutti con due denominatori comuni: da un lato l’apertura all’alta tecnologia e dall’altro la classe e il pregio. Le personalizzazioni comprendono verniciature esterne e ruote in lega leggera, varianti di tappezzeria e abbinamenti di colori per gli interni, le finiture e le linee colorate, oltre a numerose opzioni specifiche come gusci degli specchietti esterni, proiettori supplementari, decorazioni sul tetto ed elementi grafici creano opzioni quasi senza limiti per rendere ogni vettura una creazione unica e su misura. Il set viene ordinato in concessionaria e affidato alle fabbriche costruttrici: quella di Oxford in Inghilterra per la maggior parte dei modelli e quella di Born in Olanda per la 3 porte. La Mini, del resto, si è configurata fin da subito come un’icona di stile. Dopo la sua nascita nell’ormai lontano 1959, si è imme-
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diatamente imposta come auto trendy, stimolando la fantasia di designer e stilisti. I creatori di moda Mary Quant e Paul Smith firmarono edizioni speciali. Queste caratteristiche sono rimaste anche dopo il rilancio del modello, nel 2001: l’attenzione al design caratterizza i dettagli e la lavorazione a mano di certe finiture mette l’accento sull’esclusività. Il tutto con un inconfondibile stile britannico, come quello dell’edizione limitata “Inspired by Goodwood”, dove il mix e l’equilibrio di elementi interni ed esterni è frutto del lavoro dei creativi della Rolls Royce in collaborazione con il team di designer della Mini. La cura per i dettagli è un altro carattere distintivo. Pellami accuratamente selezionati per i sedili, per il pannello strumenti e per il
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volante, superfici in vero legno ed in altri materiali premium, nonché una lavorazione precisa e originale si incontrano per produrre le opzioni disponibili per gli ultimi modelli. La pelle nera “lounge carbon” di uno degli allestimenti prevede anche vistose cuciture e il ricamo di una bandiera britannica sul retro del poggiatesta. Anche il volante sportivo in pelle può essere modificato inserendo l’opzione delle cuciture a contrasto color alluminio rifinite a mano. La gamma di colori “Yours” poi è ancora più ricca. Si va dal blu lapislazzulo al grigio scuro ribattezzato “high class” come colori esclusivi per le personalizzazioni, sempre abbinati a ruote in lega di colore e design coordinati. Pronti a creare la vostra Mini? Le porte di Biella Auto in via per Candelo sono aperte...
SALUTE
I benefici dell’ozono
Antibatterico, antinfiammatorio, stimola la microcircolazione di R.T., fotografie di Michele Rosetta
Dall’Ozonoterapia alle manipolazioni vertebrali, dall’agopuntura alla fisioterapia strumentale con ultrasuoni o laser: l’obiettivo principale del dottor Vittorio Allorto, fisiatra, è attenuare o far regredire dolori muscolo-scheletrici di varia natura. La sua esperienza nelle patologie che causano dolore muscolo-scheletrico è trentennale: Vittorio Allorto, medico chirurgo specializzato in Fisiatria nel 1985, nel 2000 si è diplomato in Agopuntura presso la scuola So-Wen di Milano e dal 2013, dopo un corso di formazione, è iscritto alla Società Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia (SIOOT). Quest’ultima è una disciplina, consolidata ma ancora poco conosciuta, basata sull’uso di una miscela gassosa di ossigeno e ozono da somministrare ai pazienti attraverso iniezioni intramuscolari o
sottocutanee, infiltrazioni, insufflazioni rettali, applicazioni topiche con sacchetti a tenuta stagna (le uniche praticate anche dal Servizio Sanitario Regionale, in Lombardia) o per via orale (Acqua Iperozonizzata). L’ozono ha numerosi effetti in medicina: agisce contro batteri e funghi e ha effetti positivi sulla microcircolazione, incrementando l’ossigenazione di tutti i tessuti. Diversi studi scientifici, pubblicati su riviste mediche di prestigio internazionale, ne hanno dimostrato l’elevata utilità in pazienti affetti da ernia del disco. Il dottor Allorto pratica l’ozonoterapia secondo i protocolli terapeutici della SIOOT. «Le patologie muscolo-scheletriche sono più diffuse negli anziani, ma anche nel mondo dello sport -afferma Allorto-. Solitamente ci si rivolge al proprio medico di medicina generale che prescrive farmaci analgesici o antinfiammatori: quando il dolore persiste il paziente stesso si rivolge al fisiatra per scoprire la natura del dolore e cercare una soluzione». Dopo una visita medica preliminare, Allorto propone al paziente il trattamento più adatto: infiltrazioni articolari con cortisonici (in fase acuta) o acido ialuronico, iniezioni paravertebrali con ossigeno-ozono, agopuntura, manipolazioni vertebrali, fisioterapia strumentale o rieducazione funzionale e posturale. Alla cura del dolore seguono consigli sul mantenimento di una postura corretta (come stare in piedi e seduti, come riposare, ecc.) e su come usare muscoli e articolazioni in modo corretto, anche nei piccoli gesti quotidiani (igiene artro-muscolare). Il dottor Allorto riceve nel suo studio a Vigliano Biellese, via Milano 119. Per informazioni e appuntamenti: 335/5493942. Per maggiori informazioni sull’Ozonoterapia: www.ossigenoozono.it
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Aria di novità in casa Ford
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PERSONAGGI
Alberto Cerruti: la storia del basket
Da presidente della Libertas a socio rossoblù: una vita con la palla a spicchi di Giampiero Canneddu, fotografie di Fabrizio Lava
Una passione nata con i mitici Caimani («Dove giocavano tutti, anche i brocchi») e cresciuta fino alla serie A nella Rivetti strapiena: il racconto di anni, storie, giocatori e allenatori. A cui continua a dare del lei. Anche per scaramanzia.
Ha portato in città Flaborea ragazzino e lo ha visto partire per Varese da giocatore dominante. Ha scommesso con Antonio Granger («Stavolta non ce la fate», «Invece la vinciamo») ed era ben felice di perderle quasi tutte. Oggi si coccola con gli occhi Alan Voskuil, quasi incredulo che nessuno sia venuto a portarlo via, come era accaduto ai suoi tempi con Flabo, Gavagnin o Kenney, l’americano che si allenò un giorno solo alla Rivetti. «Lo avevamo fatto arrivare in Italia noi» racconta Alberto Cerruti. «Ma fuori dalla palestra c’erano i dirigenti di Milano. Lo portarono con loro e a Biella non lo vedemmo più. Per questo non sono mai stato amico di quelli della Simmenthal». Quella era la Libertas, la prima squadra della città a conoscere la serie A: Alberto Cerruti è stato il suo presidente fino all’ultimo e, dal primo giorno di Pallacanestro Biella, creata da un’idea coraggiosa di suo nipote Alberto Savio, è tornato ad ascoltare il rumore dei palleggi sul parquet da vicino, molto vicino visto che fa tuttora parte del consiglio di amministrazione («Come si dice in politica, garantisco l’appoggio esterno» sorride). Il lanificio di famiglia, lungo il Cervo, tra via Cernaia e il torrente, è un pezzo di storia dell’industria tessile biellese. Nell’ufficio di Alberto Cerruti invece ci sono pezzi di storia della pallacanestro nostrana: la coppa un po’ minimal che la Libertas conquistò nel 1959/60, anno della prima promozione dalla serie A (l’attuale A2) al massimo campionato. O il gagliardetto del Barcellona, omaggio della squa-
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Il sindaco Bruno Blotto Baldo consegna a Alberto Cerruti l’“Orsetto d’Argento” per la promozione della Libertas in serie A, campionato 1959/1960
Un “uncino” di Ottorino Flaborea in una Rivetti strapiena
dra rivale per un giorno in un torneo amichevole giocato a Montecarlo. E le foto? Sono raccolte con meticolosa passione in album. «Le scattavo io alle partite» svela Cerruti. «Un po’ per passione, un po’ perché non riuscivo a rimanere fermo e stare a bordocampo con la macchina fotografica mi aiutava a scaricare la tensione». A Biella si continua a parlare di pallacanestro una volta al mese, da quando i reduci della vecchia Libertas si trovano per una cena che è diventata una tradizione. Ci sono Zini e Gava, i due ex giocatori che vivono ancora a Biella, ogni tanto passa Flaborea («Ancora adesso per lui c’è solo il basket» svela Cerruti), qualche volta si aggiungono Lucarelli o Caglieris. Nell’ultimo raduno hanno invitato anche Fabio Corbani, per fargli respirare un po’ di storia: «È simpaticissimo. E soprattutto è bravo» dice convinto Alberto Cerruti. La sua storia da sportivo risale ai tempi della scuola, quando con la squadra del liceo classico sfidava i rivali dell’Iti: «Poi con un gruppo di amici, come Marco Botto, Beppe Fileppo, Armando Cartiglia, decidemmo di mettere in piedi una squadra di pallacanestro. C’era una regola ben precisa: dovevano gioca17
re tutti, anche i brocchi». Così nacquero I Caimani, nome tratto da un film sulla Prima Guerra Mondiale che parlava dei fanti che di notte tagliavano il filo spinato delle trincee austriache: «Loro erano i “Caimani del Piave”. E noi i Caimani del Gorgo Moro». Poi la Libertas, che in principio rivaleggiava con la Pietro Micca in serie C, vinse il campionato e cominciò a salire: «Era arrivato un allenatore da fuori, il professor Orlando di Trieste. Scovò lui dal Veneto Flaborea e Gavagnin. Quando cominciammo a salire di categoria mio fratello Nino, che si occupava della squadra, mi chiese di dargli una mano». Cominciarono così i suoi anni alla guida del club, tra la Rivetti sempre troppo piena, imprese come quella sconfitta inflitta alla Simmenthal Milano macchina da scudetti («Ancora oggi non mi so spiegare come ci siamo riusciti» scherza l’ex presidente), volti e persone che restano parte di una grande famiglia ancora oggi: «Un giorno mi telefonarono dal Gatto Bianco, il ristorante dove ai tempi spesso cenavano i giocatori. Era arrivato Rudy Bennett in città, con la moglie olandese. Voleva farle vedere la casa dove viveva a Biella ma non c’era più. Nel frattempo l’avevano demolita...». Era in via Galilei: al piano terra la sede, a quelli superiori gli alloggi per i giocatori. «Dissero che eravamo una società all’avanguardia perché avevamo inventato il “college”. In realtà per noi erano solo le stanze al piano di sopra. Erano altri tempi, tempi eroici. Gavagnin, grande e grosso, riusciva a infilarsi in una 500. E ricordo Vesnaver, un giocatore triestino, che arrivò a Biella in Vespa». Ai raduni mensili si gioca spesso a fare i quintetti base dei giocatori preferiti. «Impossibile» scherza Cerruti. «Non ne basterebbero dieci: Flabo, Pizzichemi, Caglieris, Lucarelli...». A ogni nome il timore di dimenticarne altrettanti. E in tempi più recenti? «Antonio Granger, e credo di non sbagliarmi. E poi Blair, anche se era “negato” al tiro, ma aveva imparato a parlare italiano in meno di una stagione. Oggi non si può non amare Voskuil. Forse in serie A lo hanno creduto un grande tiratore e basta e non un uomo squadra. Ne parlavamo a quella cena con il signor Corbani». Signor Corbani? «Ho sempre dato del lei ai miei allenatori, escluso Curinga che era il più giovane. Ma la sua fu l’ultima stagione della Libertas. E poi, in tempi recenti, passai al tu con Massimo Cancellieri. È stato l’anno della retrocessione. Non sono scaramantico, ma ho imparato da mio padre a non andar contro alla sorte. Quindi per me è il signor Corbani. E continuo a dargli del lei...».
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DETTAGLI per le donne con stile Nel cuore di Biella Dettagli apre le porte ai suoi clienti alla scoperta della nuova collezione Autunno - Inverno per una donna grintosa, elegante e cosmopolita. Unicità, versatilità e cura di ogni minimo dettaglio sono le linee guida degli accessori e del look. La costante ricerca del giusto abbinamento per ogni situazione non dimentica le donne di ogni età che amano il gusto del particolare e della ricercatezza. Personalizzare. Far si che un prodotto per molti diventi invece esclusivo così da renderle uniche. Dettagli vi offre una vasta scelta di borse, cappelli, sciarpe, abbigliamento e bijoux di marchi italiani per la donna romantica e urbana. Il successo di Dettagli punta da sempre alla qualità dei suoi accessori, garantendo ai propri clienti un prodotto realizzato con i migliori materiali. Via Volpi 8a, Biella - tel. 015.35.17.93
VOCIDIDONNE parla agli uomini «Sensibilizzazione capillare, sempre di più rivolta verso gli uomini»: è il succo del mese di novembre dell’associazione Vocididonne. Il giorno 25 non è solo l’ottavo compleanno del sodalizio biellese, ma è anche la giornata mondiale contro la violenza di genere. E per parlare ai “maschi”, quest’anno lo slogan “Io rispetto le donne” sarà su una maglietta che indosseranno anche i testimonial del mondo dello sport biellese, con in prima fila gli atleti dell’Angelico Biella. Le immagini, scattate da Damiano Andreotti, diventeranno l’emblema della campagna che vivrà anche momenti pubblici, tra cui un incontro, proprio la mattina del 25 novembre a Città Studi, con i quattrocento ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori.
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DOMENICA
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MUSEO DELLA
PASSIONE
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LUNEDÌ
MOTORI
Bmw, un 2014 da record Mai così bene a settembre le vendite del gruppo di Giampiero Canneddu, fotografie archivio Bmw Italia
Il marchio tedesco con le “consociate” Mini e Rolls Royce punta per il 2014 ai due milioni di modelli venduti nel mondo. Le ultime novità sul mercato a portata di mano da Biella Auto. Ma quale crisi? In tempi di pessimismo e di cifre con il segno meno, è raro ma piacevole trovare un dato in controtendenza. Come quello del gruppo Bmw, che ha vissuto finora il miglior anno della storia dell’azienda, con oltre un milione e mezzo di veicoli già consegnati in tutto il mondo. E se la crescita fa segnare incrementi a due cifre percentuali soprattutto in Asia e in Medio Oriente, anche nella vecchia Europa i dati in territorio positivo sono da primato con, per esempio, il +11,9% della Spagna e il +11,6% della Scandinavia. L’obiettivo è di superare già a fine anno la quota “psicologica” dei due milioni di vetture vendute nell’anno solare, che la casa di Monaco puntava a raggiungere entro il 2016. In assenza di dati scorporati per l’Italia, bastino le parole dell’amministratore delegato del gruppo Norbert Reithofer: «In Italia e in
Spagna è stato superato il fondo» ha dichiarato all’Ansa, aggiungendo di vedere «un buon futuro per l’Europa e l’Eurozona. E chi lo mette in dubbio non ha ancora capito come va il mondo». A contribuire ai dati record sono tutti i marchi del gruppo, che comprende anche Mini, Rolls Royce e Bmw Motorrad, specializzato nelle due ruote. La casa madre ha registrato un +6,1% nel mese di settembre e un +9,1% rispetto ai primi nove mesi dell’anno passato, con 1.319.492 vetture consegnate. La spinta in avanti è arrivata in tutti i segmenti di mercato, con la Serie 3 e la Serie 5 a detenere la quota di maggioranza delle vendite quanto a valori assoluti. L’incremento maggiore invece è portato dalla Bmw X5: il Suv ha fatto segnare un +34,2% rispetto al 2013. E in Baviera si aspettano un incremento ulteriore dal lancio sul mercato della Serie 2 Active Tourer, la prima macchina nella storia di Bmw ad avere la trazione anteriore. Mini, che ha cambiato modelli in primavera, ha avuto il suo miglior settembre di sempre, nella corsa ad eguagliare il numero di modelli venduti l’anno scorso. Le “piccole di classe” di nuova generazione sono arrivate a oltre 15mila auto consegnate in un solo mese. Nella nicchia del super-lusso, Rolls Royce ha fatto segnare un +24,3% rispetto ai primi nove mesi del 2013. E nel campo delle due ruote, scooter e moto sono a +7,6% con la quota dei 100mila modelli venduti già superata. Ed è la prima volta che questo succede nei primi tre trimestri di un anno solare. In giro per il mondo, gli incrementi record si registrano in Cina (+17,9%) e in Medio Oriente (+21%), ma il dato dell’Europa, che per il gruppo è ancora il mercato principale, è incoraggiante: +9%. A Biella il punto di riferimento per il mondo Bmw e Mini è la concessionaria Biella Auto di via per Candelo, dove i potenziali clienti potranno guardare da vicino le ultime novità frutto del lavoro dei progettisti tedeschi. In particolare settembre è stato il mese del lancio della Serie 2 Active Tourer, la più piccola della gamma, ma con l’eleganza delle berline che hanno reso famoso il marchio nel mondo.
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RUBRICA a cura di Luca Rosia
Uno contro uno
e t n a f n I ’ Luca ‘infa
Poche partite per conquistare i tifosi, un anno per diventare capitano: Luca Infante, leader “emotivo” per la curva e prezioso uomo spogliatoio nella rosa (oltre che indispensabile pedina in campo, inutile dirlo), è entrato in fretta nel novero di quei “biellesi adottivi” che l’Angelico ha regalato alla città. Duro nei quaranta minuti di gioco, disponibile e sorridente a partita finita, ha proprio nell’allegria l’ingrediente che vorrebbe regalare ai suoi concittadini prealpini. Dargli retta si può: poi, dopo una vittoria, sorridere è sempre più facile...
Nome Luca
Film preferito? Angeli e Demoni
Cognome Infante
Che cosa guardi alla tv? Un po’ di tutto
Soprannome Infa
Libro preferito? Il codice da Vinci
Segno zodiacale Gemelli
Attore preferito? Denzel Washington
Leggi l’oroscopo? No
Che cosa c’è sul tuo iPod? Di tutto e di più
Sposato o fidanzato? Fidanzato
Facebook o Twitter? Facebook
Due aggettivi per descriverti Solare e altruista
Piatto preferito da mangiare? Gnocchi alla sorrentina
Due tuoi difetti che vorresti correggere La permalosità, poi vorrei migliorare la concentrazione
Piatto preferito da cucinare? Paccheri ai frutti di mare. Amo cucinare... Squadra preferita da bambino? Benetton Treviso Campione preferito da bambino? Giacomo Galanda Personaggio dei cartoni animati preferito? Sono due... Holly e Benji Squadra Nba per cui fai il tifo? Los Angeles Lakers Il giocatore a cui vorresti somigliare? Giacomo Galanda Il personaggio storico a cui ti piacerebbe somigliare? Un Imperatore romano... Giulio Cesare Passatempo preferito fuori dal parquet? Cucinare e navigare su internet Se non fossi stato un giocatore di pallacanestro che cosa saresti diventato? Sarei diventato fisioterapista La partita che non dimentichi Italia-Finlandia dell’agosto 2008, sfida di qualificazione agli Europei vinta 88-80 La partita che vorresti dimenticare Stagione 2000/2001, gara 5 della finale play-off persa da Reggio Emilia contro Livorno Una cosa di Biella che ti piace Il calore della tifoseria Una cosa di Biella che non ti piace I biellesi dovrebbero ridere di più...
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GIOvANILI
U15 e U17, studiando da grandi Alle spalle di prima squadra e Juniores ecco come si cresce di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Gli allenatori Andrea Monciatti e Nicola Danna raccontano le loro squadre, dove conta fare sul serio ma anche divertirsi e, soprattutto, non tralasciare la scuola. E dove il derby è contro Moncalieri...
Già a quattordici anni si comincia a fare sul serio: quattro allenamenti la settimana più la partita. E a sedici i giorni in palestra diventano sei, con la sola domenica di riposo. In più vige la regola ferrea di sempre del settore giovanile rossoblù: chi fa passi falsi a scuola non viene convocato per le partite, «perché non tutti diventeranno professionisti» spiega coach Nicola Danna. «E comunque bisogna allenarsi anche a mantenere gli impegni». Il tutto, però, con un altro impegno: «Quello di divertirsi, perché a quest’età è ancora la cosa più importante» sottolinea l’altro coach Andrea Monciatti. Il primo allena da quest’anno l’Under 17, il secondo alterna il lavoro di assistant coach della prima squadra con quello di guida dell’Under 15. Entrambi portano i loro ragazzi un passo più lontani dal gioco puro e semplice e un passo più vicini allo sport vero, con un occhio ai risultati e ai progressi tecnici e uno all’equilibrio perché, appunto, sono ragazzi. Andrea Monciatti è cresciuto a Siena, nelle palestre di quella Virtus seconda squadra della città ma capace, nel settore giovanile, di giocare derby con la Mens Sana nelle finali nazionali. Nicola Danna ha respirato pallacanestro fin dal primo vagito, figlio di Federico Danna che, incroci del destino alla mano, ha allenato per una stagione proprio la Virtus Siena, nel 2003-2004. L’Under 15, dice Monciatti, «è una squadra discreta, non fortissima, che però punta a giocare alla pari con le rivali regionali nel campionato di Eccellenza. L’obiettivo è di migliorarci giorno dopo giorno e di essere competitivi. E poi è una squadra fatta quasi esclusivamente di ragazzi biellesi, se si esclude Elia Sabatino che
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GIOvANILI arriva da Vercelli». Il regolamento dice che le prime rivali sono piemontesi: le migliori del girone si qualificano ai playoff interzona e il passo successivo sono le finali nazionali, «che ho già raggiunto una volta con i ragazzi del 1997» spiega l’allenatore, coadiuvato in panchina da Marco Cardano, un po’ più che vice visti gli impegni con la prima squadra del coach. Tutti derby, dunque, compreso quello contro la Pms, «che noi continuiamo a chiamare Moncalieri» dicono in coro Monciatti e Danna. «Del resto le giovanili giocano proprio lì e sarebbe strano chiamare la squadra con un altro nome». Sia Under 15 sia Under 17, entrambe “firmate” Banca Sella, main sponsor del vivaio rossoblù, hanno già affrontato i pari età della Pms. L’Under 15 non ce l’ha fatta, ma l’Under 17 ha vinto, in un campionato iniziato davvero con il piede giusto: «Quel derby è stata finora la partita più vera» svela Danna. «Per ora stiamo andando bene. Conosco i ragazzi, perché alleno da quattro anni i nati nel 1999 e sono stato assistente della squadra di quelli nati nel 1998». Alla fusione dei due gruppi di età si sono aggiunti i rinforzi stranieri: Carl Wheatle, il talento inglese arrivato nella passata stagione, è parte del gruppo, anche se gioca anche con Under 19 e squadra di serie C. Quando sarà completato il tesseramento, potrà scendere in campo anche il georgiano Alexandri Mamukhelashvili, quindici anni e già oltre quota due metri. «Il loro talento è supportato anche da molto impegno» sottolinea Danna. «Mamukhelashvili è arrivato da pochi mesi e già frequenta l’Iti. Fatica ancora un po’ con l’italiano ma si aiuta con l’inglese».
EUROQUIZ: le risposte 1 - C. JOE SMITH Fred Jones, arrivato come stella della squadra 2009-2010, giocò una partita appena di Eurocup, segnando 15 punti, e frenato nelle altre dai problemi fisici che lo portarono al taglio anticipato. Le due “bocche da fuoco” della squadra risultarono così Joe Smith e Pietro Aradori. La spuntò il primo, con 15,2 punti di media nelle sei partite giocate, contro i 14,4 del neo-giocatore del Galatasaray. 2 - A. Eric Lombardi Niccolò De Vico era troppo giovane per una maglia della prima squadra, fosse anche quella da panchinaro. Andrea Danna, classe 1990, invece avrebbe potuto essere dell’età giusta, ma in panchina nella gara d’esordio contro i cechi di Nymburk andò il fratello Pietro, di due anni più giovane. Eric Lombardi invece mise insieme 1’20’’ in campo (e un assist) nel successo 80-54 contro Ventspils e fu convocato anche per la gara di ritorno in Lettonia, ma senza giocare. 3 - B. Massimo Chessa Il primo punto nella storia europea di Pallacanestro Biella arrivò dalla lunetta. Il che esclude a priori Pervis Pasco, il centrone che nei tiri liberi aveva a dir poco il suo punto debole. Matteo Soragna, il giorno dell’esordio al Forum contro Nymburk, era fermo ai box con un problema fisico. Così il primo punto di sempre rossoblù in una competizione continentale fu di Massimo Chessa. Che oggi, con la “sua” Sassari, gioca l’Eurolega.
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Postura, indice di benessere Curando le cause aiutiamo a migliorare i sintomi
a cura di Andrea Nascimben (Chinesiologo/master in Posturologia specializzando in Osteopatia), fotografie d’archivio
La postura non è soltanto la risultante di complessi meccanismi neurofisiologici e biomeccanici, ma è altresì l’espressione del proprio modo di gestire le emozioni ed i propri rapporti interpersonali: la postura è un modo di stare nel mondo, affrontando e vivendo la realtà. Chi non ha notato il corrispettivo caratteriale di chi ha la tipica postura con il dorso curvo e le spalle cadenti o di chi, al contrario, cammina con il petto in fuori e la testa alta e fiera? In definitiva, i fattori psico-emotivi possono essere considerati il comune denominatore che sottende l’atteggiamento posturale nel suo insieme. La Posturologia si interessa delle cause del disturbo e pertanto non è una terapia sintomatologica, anche se inizialmente possono essere adottate tecniche antalgiche per alleviare la sofferenza del paziente.
La strategia terapeutica in Posturologia mira al riequilibrio ed alla ottimizzazione del sistema tonico posturale, cercando di individuare le cause che hanno portato ad una situazione anormale e squilibrata. Ad esempio, se i recettori piede e occhio sono squilibrati, bisogna «riprogrammarli» e poi valutare l’eventuale presenza di una vera gamba corta. Se il dolore alla cervicale è causato da un problema a livello masticatorio (denti e mandibola), la pur valida fisiokinesiterapia cervicale non può risolvere radicalmente il problema, in quanto non agisce sulla causa: è necessaria quindi una riabilitazione occluso-posturale che miri ad armonizzare nuovamente i rapporti tra bocca, mandibola e colonna cervicale. Resta comunque fondamentale nella riduzione dei sintomi e nel mantenimento di buone condizioni fisiche generali un corretto approccio Chinesiterapico ed Osteopatico. Questo metodo terapeutico mette al centro nella terapia il paziente, il quale non è solo un mero elemento passivo, ma è il protagonista, anche una volta terminata la terapia. In pratica nel nostro approccio c’è un primo periodo in cui la valutazione posturale e alcune tecniche per eliminare la tensione delle strutture muscolo-fasciali sono l’elemento cardine. Successivamente si cerca di insegnare al paziente alcuni semplici esercizi e alcune strategie ergonomiche (ovvero schemi posturali corretti) da adottare dopo la fine della fase terapeutica e formativa. Il nostro obiettivo ultimo è quello di rendere il paziente totalmente indipendente dall’operatore (e dal farmaco).
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FITNESS
Anche a novembre novità e convenienza a cura di Eleonora Incutti
Passando invece alle news di carattere commerciale, diverse sono le novità che la Metropolitan sta mettendo appunto in questo periodo, a partire dall’Offerta del mese di Novembre, che prevede l’iscrizione di DUE PERSONE con soli 69,90, consentendo ai nuovi soci di poter frequentare, per UN MESE, tutti i servizi di cui il centro dispone, dall’Area Corsi Musicali, alla Sala Attrezzi all’Area Benessere a tutte le altre iniziative interne alla struttura, anche se la soluzione annuale è quella indiscutibilmente più gettonata (319 euro per un annuale dilazionato in 8 rate oltre ai TRE mesi di sospendibilità dell’abbonamento). Per il mese di dicembre la Metropolitan presenterà una importante novità, per nuovi e vecchi soci, ma è una sorpresa.
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SCUOLA
Dal Regno Unito a Biella
Agli esami di inglese ci pensa la Cambridge School di Stefania Zorio, fotografie di Michele Rosetta
I corsi sono tenuti da insegnanti madrelingua dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 19. Prima di procedere all’iscrizione la preparazione dell’allievo sarà valutata attraverso lezioni “prova”. In questo modo per esempio i più piccoli potranno decidere se proseguire o meno e i più grandi potranno essere inseriti nel gruppo più adatto alla loro preparazione.
L’inglese alla portata di tutti è alla Cambridge School. Per i più piccoli dai 7 ai 12 anni la scuola offre i Cambridge Young Learners English Test, uno strumento utilissimo per motivare i ragazzi e per mostrare quanti progressi hanno fatto, che da quest’anno è possibile fare anche on line. I test sono disponibili a tre livelli: starters, movers e flyers. Al primo livello il bambino inizia a imparare parole e frasi semplici; proseguendo con movers e flyers si imparano invece linguaggi più stimolanti. Per i più grandi, dai 10 ai 13 anni c’è invece il Key English Test, un esame che attesta la capacità dello studente a gestire situazioni quotidiane in inglese orale e scritto, a un livello base. Il livello successivo è il Preliminary English Test for schools, meglio conosciuto semplicemente come Pet, al termine del quale viene rilasciato un certificato riconosciuto a livello internazionale da migliaia di aziende e istituti di formazione a livello professionale. Questo esame valuta la capacità dell’allievo per quanto riguarda la lettura, la produzione scritta, l’ascolto e la produzione orale. Alla Cambridge è anche possibile conseguire il First Certificate in English, ritenuto un esame di livello intermedioalto, che si rivolge a chi ha una padronanza della lingua adeguata a diverse situazioni quali per esempio quelle professionali. La filosofia della Cambridge School è rendere le lezioni piacevoli, oltre che proficue. Per questo motivo i suoi docenti sono tutti insegnanti madrelingua e la durata delle lezioni varia con il variare dell’età del bambino. E i gruppi non sono formati da più di 8 persone tutte con lo stesso livello di preparazione. via Schiapparelli 12, Biella - tel. 015 95.90.660 www.cambridgeschoolbiella.com
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IN CAMPO
Novembre senza tregua Tra A2 e Eurochallenge una partita ogni tre giorni di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti
6ª giornata, domenica 2 novembre
Angelico Biella - Assigeco Casalpusterlengo Biella Forum, ore 18.00
Gli ex
Fabio Corbani (a Casalpusterlengo dal 1999 al 2003) La data: 18 ottobre 2004 Nel girone A di B1 Casalpusterlengo perde 88-80 in casa contro la Junior Casale, in uno dei primi turni di campionato. In campo con i lodigiani c’è anche il sedicenne Danilo Gallinari, che gioca ma non “sporca” il referto. Su internet si trova ancora il comunicato stampa della Junior sulla partita. A firma Gabriele Fioretti...
Eurochallenge gruppo G, 1ª giornata, martedì 4 novembre Ktp Kotka - Bonprix Biella
Steveco Arena, Kotka, ore 18.30 La data: 4 maggio 2014 Il Pyrinto Tampere di Big Ben Raymond batte 79-67 il Ktp Kotka in gara-5 delle semifinali playoff del campionato finlandese e si invola verso la vittoria del titolo. In quella sfida decisiva Raymond segna 17 punti e cattura 6 rimbalzi.
7ª giornata, domenica 9 novembre
Fulgor Libertas Forlì - Angelico Biella Pala Credito di Romagna, ore 18.00
Gli ex
Marco Carraretto (a Biella dal 2002 al 2004) La data: 21 novembre 1999 L’attuale general manager di Forlì Alberto Bucci all’epoca era l’allenatore di Fabriano, in A2. All’undicesima di andata i marchigiani salirono a Biella e persero 87-82 con cinque rossoblù (Erdmann, Nolan, Zamberlan, Sorrentino e Masper) in doppia cifra.
Eurochallenge gruppo G, 2ª giornata, mercoledì 12 novembre Bonprix Biella - Antwerp Giants
Biella Forum, ore 20.30 La data: 12 ottobre 2014 Con 11 punti segnati in 14 minuti, nella vittoria della Virtus Roma contro Caserta, fa il suo esordio nella serie A italiana Maxime De Zeeuw, fino all’anno scorso star degli Antwerp Giants e, proprio grazie all’ultima stagione ad Anversa, vincitore del premio di giocatore belga dell’anno.
Eurochallenge gruppo G, 3ª giornata, mercoledì 19 novembre Bonprix Biella - Le Mans
Biella Forum, ore 20.30 La data: 18 maggio 2009 Il Le Mans mette sotto contratto Marc Salyers, già in Francia a Roanne con il titolo di top scorer di Eurolega due stagioni prima. Chiuderà la stagione con 12,1 punti e 4,6 rimbalzi di media prima di prendere, nell’estate successiva, la via dell’Italia per firmare con Pallacanestro Biella.
9ª giornata, domenica 23 novembre Tezenis Verona - Angelico Biella PalaOlimpia di Verona, ore 18.00
Gli ex
Alessandro Ramagli (a Biella dal 2000 al 2005) La data: 1 aprile 1998 La Mash Verona, pilotata in panchina da Andrea Mazzon, vince la Coppa Korac battendo nella seconda finale al Pionir di Belgrado la Stella Rossa per 74-63, ribaltando il -6 subito nell’andata in Veneto. Tra i gialloblù che festeggiarono quel trofeo l’ex leader di Pallacanestro Biella Giampiero Savio, tornato in A proprio con Verona.
8ª giornata, domenica 16 novembre
10ª giornata, domenica 30 novembre
Biella Forum, ore 18.00
Biella Forum, ore 18.00
Angelico Biella - Dinamica Mantova Gli ex
Riccardo Moraschini (a Biella nel 2011) La data: 18 aprile 2014 A Mantova si disputa l’All Star Game di Gold e Silver e la finale della gara delle schiacciate mette di fronte il centro di Mantova Johndre Jefferson e il capitano di Biella Tommaso Raspino. La spunta il primo anche se Tommo, che era detentore del titolo di re delle schiacciate di serie A, si conferma saltatore-doc. 29
Angelico Biella - Moncada Agrigento Gli ex
nessuno La data: 4 ottobre 1998 Nel giorno dell’inaugurazione del nuovo palasport Minardi, la Fila Biella conquista la prima vittoria della sua storia in A2 nella seconda di campionato sul campo dell’altra neopromossa Ragusa. Tra i siciliani 19 punti del futuro rossoblù Cristiano Masper e 4 dell’attuale direttore sportivo di Agrigento Christian Mayer.
TEATRO
Al Sociale si alza il sipario con Molière Riparte “Biella in Scena” con il Don Giovanni. Sul palco Alessandro Preziosi di Stefania Zorio, fotografie d’archivio
“L’auspicio che ci poniamo è che il Teatro Sociale diventi non solo luogo di intrattenimento, ma anche di passione, ispirazione e di progresso”, queste le parole del sindaco Marco Cavicchioli e dell’assessore alla Cultura Teresa Barresi alla presentazione della nuova stagione biellese. “In questi anni- commenta il direttore organizativo de Il Contato dal Canavese Mario Liore- abbiamo vissuto incontri straordinari, il pubblico è cresciuto con noi, abbiamo applaudito spettacoli divertenti e malinconici, di alcuni conserveremo un ricordo, altri si dissolveranno nella nostra quotidianità. A tutti diamo appuntamento, ancora una volta nella splendida sala del teatro Sociale, pronti a condividere, non appena si aprirà il sipario, la grande magia del teatro”. Grandi classici della letteratura e del teatro, ma anche commedie brillanti, danza e cabaret. Tutto questo e molto di più è “Biella in scena”, pronta per una nuova avventura. La “prima” è venerdì 21 novembre quando è in calendario il Don Giovanni di Molière con Alessandro Preziosi prodotto da Khora teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo. Tra gli altri appuntamenti, lunedì 26 gennaio “Il mondo non mi deve nulla” di Massimo Carlotto con Pamela Villoresi e Claudio Casadio, la regia è di Francesco Zecca, mercoledì 11 febbraio va in scena “Magazzino 18”, uno spettacolo di e con Simone Cristicchi, quindi sabato 21 marzo il Balletto di Milano interpreta “Passione Mozart”, un balletto in due atti su musiche di W.A. Mozart. Coreografie e costumi di Federico Veratti. Domenica 12 aprile va in scena
“Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov. In calendario giovedì 11 dicembre anche un concerto offerto dal Sunshine Gospel Choir, che percorre tutta la storia del Gospel, dai brani di provenienza spiritual, alle influenze Blues, R’n’B fino all’odierno Hip-Hop e Funky, coinvolgendo con i suoi ritmi e la sua energia il pubblico di tutte le fasce d’età e creando uno spettacolo variegato, anche con cambi d’abito. Biglietti e abbonamenti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Sociale e Cigna Dischi.
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