TIME OUT - N.16 Marzo 2015

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N. 16 - MARZO 2015

I D O P TEM ! E R E C VIN

Ecco i “medici di famiglia”

ConformGest E l’acquisto è sicuro

DA BIELLA AUTO: Serie 1, la compatta si fa bella


Una squadra grande una città 2015

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Hanno collaborato alla realizzazione del N°16 marzo 2015: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Niccolò Bosio, Luca Rosia Silvia Marchionatti, Rosalina Bocchio e Luca De Gasperin Tutti i punti di distribuzione su: http://www.pallacanestrobiella.it/news/ecco-ipunti-di-distribuzione-del-timeout

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In copertina: Alan Voskuil esulta dopo la vittoria su Brescia del 1 febbraio, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella

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LA STATISTICA

Più punti. E giovani che crescono Due stagioni a confronto: rispetto al 2013/2014 segni positivi di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Difficile mettere a confronto il campionato scorso con questo, dopo i ritiri di due squadre. Ma paragonando i due cammini fino a febbraio i passi in avanti sono molti. E sostanziali. Ascolti Fabio Corbani nelle conferenze stampa post partita e lo senti ripetere spesso che la squadra è giovane, con giocatori che hanno sulle spalle responsabilità che non hanno mai conosciuto prima, perfino con ruoli differenti (come Eric Lombardi all’ala piccola). E t’immagini una squadra più in difficoltà di quanto dica la classifica. Sì, perché – premettendo che un confronto è impossibile in un campionato che ha perso cammin facendo due squadre – confrontando la graduatoria dell’indimenticabile 2013/2014 e della stagione in corso, le differenze non sono poi così marcate. L’Angelico Biella dell’anno passato aveva iniziato febbraio con una sconfitta in trasferta a Napoli. Fu l’ultima, prima di una serie positiva da record, durata nove vittorie in A2 a cui si sommano le due che sono valse la Coppa Italia di Lnp. I punti, dopo 19 partite, erano 20. L’inizio di febbraio dell’Angelico 2014/2015 ha portato la vittoria contro Brescia e il punto numero 22 in carniere. Sul campo sarebbero stati 24, ma il successo su Veroli è stato cancellato con il ritiro dal campionato della squadra ciociara. Meglio dell’anno scorso, quindi, anche se la prima Corbani-band scavò il solco tra una stagione nella media e una stagione da incorniciare proprio a partire da febbraio. E i giocatori? Nel 2013/2014 in sei avevano più di 20 minuti a partita in campo, più Simone Berti con i suoi 19’57’’ di media a partita. Tra questi, c’erano Damian Hollis, Marco Laganà (la media vale fino allo stop di febbraio per l’infortunio al ginocchio) e Tommaso Raspino, oltre a Giacomo Bloise, quattro giocatori che non fanno più parte del roster attuale. Il leader quanto a minutaggio era Alan Voskuil, sul parquet per 34’56’’ a partita. Oggi sono in cinque sopra i 20 minuti: tenendo conto delle statistiche aggiornate dopo 19 partite giocate, Big Ben Raymond batte tutti con 35’59’’, segue Voskuil a 33’40’’. Tommaso Laquintana è passato dai 14’22’’ a partita a Capo d’Orlando ai 26’23’’ di Biella. Eric Lombardi è salito da 15’31’’ a 26’25’’. Chiude lo “starting five” Luca Infante, 22’26’’ in campo contro i 23’57’’ dell’anno scorso. Ma il guadagno nel minutaggio è evidente negli altri giocatori del progetto di crescita di coach Corbani: Niccolò De Vico è passato da 10’51’’ a 17’01’’, compresa la presenza in campo quando le partite scottano come nei finali punto a punto contro Brescia o Casalpusterlengo. Matteo Chillo aveva 16’09’’ e ora gioca 18’35’’. Per loro il messaggio del coach è stato chiaro: «I nostri giovani devono dimostrare di poter competere a questo livello. A fine stagione si tireranno le somme, sono loro i primi a saperlo». Passando ai punti a partita, l’attacco 2013/2014 si reggeva principalmente su quattro giocatori, diventati tre dopo l’infortunio di Laganà: Voskuil (top scorer con 18,5 punti a partita), Hollis e Raspino, tutti sopra quota 10. Tre dei quattro non ci sono più, ma Raymond (20,4) per ora segna più di Hollis (era a 17,6) e lo pareggia a rimbalzi (6,7 contro 6,6). Voskuil è stabile quanto a punti (oggi sono 18,4) ma ha aggiunto assist, 3,2 contro 2,3, segno tangibile del sapersi mettere al servizio della squadra. Laquintana è entrato a 10,3 punti a partita, contro i 4,4 che segnava a Capo 5

d’Orlando. La crescita nel peso offensivo è ancora più vistosa in Eric Lombardi, che ora viaggia a 9,3 a partita, quasi il doppio dei suoi vecchi 4,9 (e con 7,2 tiri dal campo a partita contro i vecchi 3,7) e Niccolò De Vico, salito da 2,3 a 5 punti a partita, per tacere dei rimbalzi, saliti a 2,3 contro gli 1,0 del 2013/2014. Matteo Chillo aveva 4,8 punti ed è passato a 5,8, aggiungendo 4,1 rimbalzi contro i 2,8 del passato. Nella classifica marcatori di squadra, se si escludono i due Usa, i primi quattro sono nati nel 1995, nel 1994 e nel 1993. Il primo di loro, Laquintana, è titolare designato dell’Italia Under 20 agli Europei di quest’estate. Gli altri tre sono stati convocati almeno una volta nella Nazionale sperimentale, Matteo Chillo nella passata stagione, Eric Lombardi e Niccolò De Vico a febbraio, per uno stage con coach Luca Dalmonte. Forse non è un caso se si considera Biella un vero patrimonio non solo della città ma dell’intero movimento cestistico nostrano. Big Ben Raymond, top scorer dei rossoblù


GLI EX

I “nostri” tra Cantù e Pesaro Come va la stagione di Raspino, Laganà e Hollis di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

In Brianza alti e bassi tra campionato e coppa per Lagghi e l’Elicottero, con Bloise “panchinaro”. Raspino tra i preferiti del pubblico in una squadra che lotta per salvarsi. E c’è anche Murta che sfida Siena in Dnb.

Raspino, Laganà, Hollis (più Bloise e Murta): chi dice che la Biella di quest’anno è partita bene perché aveva conservato buona parte della squadra dimentica che più della metà del quintetto base se n’è andato. Tutti e tre, tra l’altro, sono approdati in serie A, destino toccato anche a Jack Bloise, che è tornato nella natìa Cantù ma che vede pochissimo il campo. In Brianza sono approdati anche Marco Laganà e Damian Hollis. Il loro impatto non è stato semplice. Per Lagghi lo si sapeva: la prima parte della stagione è coincisa con la fine della convalescenza attiva, dopo il serio infortunio al ginocchio di un anno fa. Il rientro in campo è stato a ottobre, in una partita di Eurocup contro il Gran Canaria, quello in campionato il 22 novembre, in occasione di una rotonda vittoria sul campo di Caserta, subito bagnato con tre punti, tre rimbalzi e due assist in 8 minuti. Ironia della sorte, un successo che ha minato le fondamenta della squadra costruita dal suo “mentore” Marco Atripaldi, l’uomo che lo portò a Biella, dimessosi poi due settimane dopo. Con il passare del tempo, Laganà ha conquistato spazio e minuti, fino a un massimo di 15+5 punti nel successo esterno contro Avellino. Ma in un’intervista recente ha spiegato che il ginocchio non è ancora del tutto a posto: «Va così così, a giorni alterni potrei dire. Mi era stata prospettata questa eventualità, anche se speravo di aver messo tutto alle spalle» ha dichiarato al quotidiano La Provincia di Como.

Tommaso Raspino e, nella foto piccola, Damian Hollis in maglia Angelico

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La “rimpatriata” biellese di Bloise, Laganà, Murta e Hollis. Nelle foto piccole, Laganà e Murta in campo

Damian Hollis a Cantù ha ritrovato Laganà, Bloise e la maglia numero 22. Ma il salto di categoria e il fatto di avere meno palloni per le mani a partita lo hanno costretto a cambiare gioco rispetto alla passata stagione. Un impatto tosto, che non lo ha esentato da critiche da parte dell’esigente pubblico del Pianella: ora è a 19,6 minuti e a 5,4 punti a partita. Ma spicca una differenza: l’anno scorso 11,8 tiri a partita, ora 5,7. Nonostante questo (e nonostante le voci di taglio) ha saputo essere decisivo in più di un’occasione, specie in EuroCup: Cantù ha espugnato il campo degli Artland Dragons in Germania con cinque punti nell’ultimo minuto dell’Elicottero, due dei quali con un tap in a fil di sirena e il season high è arrivato in occasione di una prestigiosa vittoria 99-88 contro il Khimki, con 19 punti e 6/7 dal campo. Tommaso Raspino è uno dei nuovi eroi del Palas di Pesaro, gente dal palato fine costretta da qualche anno ad avere a che fare con la parte bassa della classifica. Ma anche gente che sa apprezzare chi esce dal campo con la maglia sudata dopo aver dato tutto. Nella squadra che ha un record da penultimo posto, gioca 20,8 minuti e segna 4,4 punti a partita, con il 36% da due e il 20% da tre. Aggiunge anche un patrimonio di 3,6 rimbalzi. Il suo high di 11 punti è arrivato due volte, contro Roma e Reggio Emilia, e in 7

entrambi i casi si è trattato di una vittoria per la Consultinvest. Si tratta anche del suo high di sempre in serie A. Luca Murta ha trovato casa al Cus Torino, la squadra ideale per chi, come lui, alterna palestra a università (gli manca solo la tesi per arrivare alla laurea in economia). In Dnb la squadra neopromossa ha un record con più sconfitte che vittorie, ma l’obiettivo di inizio stagione era la salvezza. Murta viaggia a oltre 28 minuti e quasi 8 punti a partita, a cui aggiunge 3,9 rimbalzi e 2,5 assist. Il suo season best è stato contro un’avversaria blasonata come Livorno, 17 punti pur nella sconfitta. Ma ne ha messi 16 anche nel paniere della Mens Sana Siena, la nobile decaduta del basket italiano. Nel frattempo continua a segnare gran canestri con #sharEat, la colletta solidale di generi alimentari che, da Biella, è arrivata anche a Torino grazie a lui.


IL CAMPIONATO

Addio a Veroli. E a due punti Si ritira un’altra squadra. Classifica ancora riscritta di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Biella perde i punti della vittoria in Ciociaria e i tifosi perdono un’altra partita in casa. Le conseguenze: niente retrocessioni in Gold? E dall’anno prossimo nella A2 unica tornano i controlli della Comtec. Meno due: dopo la sparizione annunciata (da settembre?) di Forlì, il 13 febbraio è arrivato anche l’addio di Veroli. La squadra ciociara, istituzione della provincia dei canestri (ha tenuto a battesimo la carriera di capoallenatore di Andrea Trinchieri e del “nostro” Massimo Cancellieri), ha ceduto sotto il peso dei debiti che, date firme delle liberatorie giunte in extremis la scorsa estate anche da Luca Infante e Simone Berti, si accumulavano da almeno un paio di stagioni. Il cambio di presidenza e l’accordo con la Stella Azzurra Roma non sono serviti a nulla. Anzi, l’intesa stracciata a dicembre con il team romano leader dei settori giovanili è stata l’ultima goccia. La squadra ricostruita, proprio a partire dalla gara in casa persa con Biella, è vissuta poco più di un mese, prima che la dirigenza alzasse bandiera bianca.

E adesso? La prima, vistosa, conseguenza è che con il campionato a 14 squadre quest’anno vedremo due partite in meno al Forum, visto che l’Angelico avrebbe affrontato sia Forlì sia Veroli in casa nel girone di ritorno. La seconda è che Biella ha perso due punti in classifica, quelli conquistati nella trasferta di Frosinone che ha aperto il 2015. La terza è che cambierà ancora una volta la formula del campionato. In attesa di ufficializzazione, dovrebbero sparire i playout previsti per mettere a confronto le squadre peggiori di Gold e Silver. Delle tre retrocessioni complessive, due sono già assegnate per via della sparizione delle due squadre del girone “alto”. La terza dovrebbe andare all’ultima in classifica di Silver. Vuol dire che tutte le altre sono già salve e che, al netto del rispetto del parametro per reiscriversi al prossimo campionato, ad altre squadre in difficoltà (una su tutte, Napoli) basterà arrivare in fondo a questa stagione per avere la certezza di un posto nella prossima serie A2. A proposito, la Federbasket ha ratificato nel consiglio federale del 21 febbraio la prossima formula della serie A2, già annunciata con la riforma dei campionati partita la scorsa estate. Gold e Silver spariscono per fondersi in un unico torneo con due gironi paritetici. In pratica la prossima serie A2 avrà 32 squadre divise in due raggruppamenti, probabilmente su base geografica. Significa meno trasferte impossibili da Sud a Nord e tanti derby in più: nella Silver attuale ci sono Tortona e Omegna, senza contare la presenza di piazze storiche come Reggio Calabria e Treviso, luoghi in cui la media di spettatori a partita supera quella di molte piazze della serie A. Lo stesso consiglio federale ha anche deciso di reintrodurre i controlli della Comtec, la commissione tecnica che verifica i conti delle società iscritte. L’intento è evidente: prevenire casi come quelli di Forlì e Veroli, mine sul cammino di un campionato regolare, prima che la stagione sportiva cominci. Simone Berti e Luca Infante, i due ex di Veroli oggi a Biella

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MOTORI

Serie 1, la compatta si fa bella Nuove linee e motori versatili per la più piccola delle Bmw di R.T., fotografie archivio BMW Italia

Anche da Biella Auto il modello rinnovato della “compatta premium” della casa bavarese, ridisegnata all’insegna di eleganza, sportività e tecnologica. E con motori che accontentano chi vuole la guida sportiva e chi preferisce risparmiare carburante. Con due milioni di modelli venduti negli ultimi due anni, la Serie 1 della Bmw è sicuramente un caso di successo nel panorama del mercato automobilistico. La casa tedesca però non vuole perdere lo scettro di leader della fascia delle “compatte premium” (la Serie 1 è la più piccola tra le vetture prodotte dall’azienda bavarese)

ed è pronta a lanciare sul mercato un nuovo restyling. Il modello sarà presto sotto gli occhi anche dei biellesi, nei locali della concessionaria Biella Auto di via per Candelo, punto di riferimento in provincia per il mondo Bmw e Mini. Ma che cosa c’è di nuovo nella nuova Serie 1? Basta un colpo d’occhio per accorgersi delle modifiche nel design esterno, che hanno seguito le linee guida della sportività e dell’eleganza. Il doppio rene è stato ridisegnato e le prese d’aria ingrandite, conferendo alla vettura un piglio più aggressivo. Sono cambiate anche le linee dei fanali, sia anteriori sia posteriori, che ora hanno la caratteristica forma a L tipica della casa tedesca. Bisogna avvicinarsi un po’ di più per apprezzare i tocchi di raffinatezza e tecnologia che caratterizzano i nuovi interni. È stato reso più elegante il design della sezione superiore della consolle centrale, con i comandi della radio e del climatizzatore. A proposito di equipaggiamenti, sono di serie il climatizzatore automatico e la radio Bmw professional, oltre al sensore pioggia e al sistema di comando iDrive, con display ad alta definizione integrato nella plancia portastrumenti come elemento separato. Il sistema consente di tenere “a portata di dito” i controlli delle funzioni elettroniche e digitali della vettura, dal navigatore alla radio stessa. Gli interni e gli equipaggiamenti si possono ovviamente personalizzare in base ai set dei vari modelli: Advantage, Sport Line, Urban Line e M Sport. Bisogna accendere il motore e provare la Serie 1 su strada per apprezzare le altre piccole e belle sorprese del nuovo modello. I propulsori, innanzitutto, combinano prestazioni eccellenti e caratteristiche di

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consumi e di emissioni di gas inquinanti di assoluto valore. La gamma prevede versioni benzina o diesel, a tre o quattro cilindri, con un ventaglio di scelte che accontentano tutti, gli automobilisti a caccia di prestazioni più scattanti e sportive e quelli che invece prediligono il risparmio e l’aspetto “ecofriendly”. Il campione di efficienza della nuova Serie 1 è la 116d che sviluppa 116 cavalli e consuma nel ciclo combinato 3,4 litri per 100 chilometri. Anche le emissioni sono migliorate: 89 grammi al chilometro di anidride carbonica nel ciclo di prova Ue. Le prestazioni sono “figlie” della tecnologia Bmw EfficientDynamics, che consente di selezionare uno stile di guida (e un comportamento dell’auto) votato al risparmio, che rigenera l’energia prodotta dall’impianto frenante per rialimentare la batteria e mette in funzione i dispositivi elettronici dello sterzo soltanto quando il pilota agisce sul volante. Il

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cambio manuale di serie è a sei rapporti, ma è disponibile come optional lo “Steptronic” a otto rapporti, un’offerta unica in questo segmento di mercato, così come è unico il dettaglio della trazione posteriore. Nessun’altra compatta premium ne dispone. Per chi predilige la potenza, la versione M135i “spinge” al massimo le sue caratteristiche sportive, con prestazioni che non hanno eguali nel segmento di appartenenza. E sulla versione M Performance è disponibile anche la trazione integrale. Queste sono le principali novità del modello. Ma nulla si può sostituire al fascino di vederlo da vicino, toccando con mano e ammirando con gli occhi le innovazioni. Per chi vive nella nostra provincia, basta una visita da Biella Auto in via per Candelo, dove lo staff è a disposizione per illustrare le caratteristiche di questo e degli altri modelli Bmw e Mini.


SPORT E NATURA

A cavallo per passione

In Baraggia il paradiso delle discipline equestri di R.T., fotografie archivio Tenuta La Mandria

Tenuta la Mandria: riconosciuta come centro federale già nei primi Anni 60, dai primi anni del 2000 i suoi allievi sono una presenza costante nelle manifestazioni nazionali e internazionali di tutte e tre le discipline olimpiche equestri, con partecipazioni a campionati regionali, nazionali, internazionali ed europei. E non solo. A due passi da Biella, al confine con la Baraggia, la Mandria rappresenta anche il primo agriturismo inaugurato nel “bel Paese”, oltre che un’azienda agricola con oltre 100 ettari di coltivazione diretta fondata negli Anni 20 e dal 2010 certificata totalmente biologica.

Ad avere lungimiranza e intuire che nel futuro la campagna avrebbe avuto un fascino non solo agricolo, ma anche turistico fu il giovane perito agrario originario di Lecco Davide Felice Aondio, papà di Marco, che oggi continua la tradizione di famiglia assieme alla moglie e ai figli. Una passione che fa della Tenuta un’azienda leader nel mondo della scuola dell’equitazione e delle vacanze a cavallo per appassionati di tutte le età. I cavalli fanno da sempre parte della sua storia, che si lega indissolubilmente a quella della famiglia Aondio che, oggi come allora, cerca di insegnare un concreto ed equilibrato rapporto simbiontico, impostato sulla passione, la competenza e la dedizione, base necessaria per la riuscita nello straordinario rapporto uomo/cavallo. Il centro dispone di 15 cavalli e ponies con istruttori qualificati, maneggio coperto di 1500 metri quadrati, campo in sabbia 55 x 95, parco ostacoli completo, campo di 50 mila metri quadrati con 15 ostacoli fissi per la preparazione alla disciplina del concorso completo di equitazione, decine di chilometri di sentieri nella Baraggia a disposizione per le passeggiate, club-house, disponibilità per tutto l’anno di otto box per i cavalli in transito, ma anche sette camere e servizio ristorante. La filosofia della tenuta, aperta tutto l’anno anche per la scolaresche, è la passione per la natura: per questo motivo i cavalli sono nutriti con il fieno di altissima qualità prodotto grazie a tecniche sempre più raffinate lavorato dall’azienda agricola (in parte anche venduto alle migliori scuderie italiane del Nord/Ovest), e abbeverati con acqua filtrata. A generare la corrente elettrica sono pannelli solari. Per informazioni: Tenuta La Mandria - via Castellengo 106 Candelo - tel. 015 2536078 - www.tenutalamandria.com

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MERCATO DELL’AUTO

Quando l’usato è davvero sicuro Con ConformGest la garanzia per acquisti senza sorprese di R.T., fotografie di Michele Rosetta

A Biella c’è l’azienda leader in Italia nelle garanzie per la compravendita di autoveicoli usati: migliaia di rivenditori e concessionari si affidano alla società di servizi post vendita creata da Diego e Corrado Pinzano, padre e figlio. Una scelta di garanzia.

Più di 4 mila clienti convenzionati in tutta Italia e 40 mila utenti finali con garanzia Conformgest, 15 dipendenti in sede a Biella e 35 agenti nel resto della penisola, un fatturato di 7 milioni di euro con la previsione di sfiorare i 10 milioni nel 2015: sono i numeri che fanno di ConformGest, azienda nata nel 2008 grazie all’esperienza ventennale di Diego e Corrado Pinzano, il leader nelle garanzie di conformità e convenzionali per la vendita di automobili. La sua straordinaria crescita in pochi anni è dovuta al carattere innovativo dei servizi offerti. I suoi clienti principali sono i rivenditori professionali di automobili usate. Ad essi ConformGest offre la garanzia legale di conformità che attesta che l’automobile che si sta vendendo è conforme a ciò che è dichiarato nel contratto per evitare spiacevoli sorprese. La garanzia tutela il venditore per i 12 mesi successivi, ma anche l’acquirente che sa esattamente cosa sta comprando. I diritti del consumatore sono ulteriormente tutelati dal progetto «Acquisto sicuro», un accordo fatto recentemente da ConformGest con Adiconsum per fare chiarezza nella compravendita di autoveicoli usati. «Adiconsum ha analizzato i nostri prodotti promuovendoci

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come l’unica azienda che offre garanzie in totale chiarezza -dice Corrado Pinzano-. I venditori che espongono il marchio ‘’Acquisto sicuro’’ offrono quindi un valore aggiunto ai propri clienti». E dei 4 mila clienti convenzionati con ConformGest, 2 mila sono regolarmente attivi. Ad essi si aggiungono quelli del Brasile, dove l’azienda è presente da 3 anni, e, di recente, quelli della Spagna: «Nel settore siamo l’unica azienda costantemente in crescita», aggiunge Pinzano. In caso di guasti meccanici o elettronici ConformGest gestisce tutta la pratica e la spesa si divide tra il venditore e il compratore. Alla garanzia legale si possono accostare quelle convenzionali ulteriori, ovvero riferite a un elenco di pezzi e di elementi del veicolo, nel caso in cui sia necessaria una sostituzione: il venditore può decidere di regalarle ai propri clienti o di chiedere loro un contributo. Ne è un esempio è la garanzia «Futura», contro i 15

guasti dovuti al malfunzionamento di organi che, in seguito a un normale uso del veicolo, rivelino standard diversi da quelli dichiarati in fase di vendita. Altre garanzie includono anche il soccorso stradale h24 Aci Global; altre ancora sono pensate appositamente per motociclette con meno di dieci anni di vita, camper e macchine agricole. L’esperienza della famiglia Pinzano nel settore dell’automotive è partita nel 1992 con la Nuova Servizi Auto, la prima società a portare in Italia il mondo delle garanzie convenzionali. Il mercato dell’usato è ancora in crescita, ma ConformGest si rivolge anche a chi vende veicoli nuovi o a chilometri zero proponendo estensioni della garanzia a 12, 24 o 36 mesi. ConformGest ha sede a Biella in piazza Duomo 12. Per informazioni telefonare al numero 0152490958 o consultare il sito Internet www.conformgest.it.


LO STAFF

Ecco i “medici di famiglia”

L’équipe sanitaria: «Pallacanestro Biella come una seconda casa» di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Uno specialista in cardiologia e medicina dello sport, un ortopedico, un fisiatra e un fisioterapista: il lavoro, i ricordi e le emozioni di chi fa parte della squadra ma agisce dietro le quinte.

«Quest’anno sono venti. Sarebbe uno in meno del Mine, ma lui se n’è andato altrove per qualche stagione, quindi...»: Gianni Masserano, per tutti “il doc”, è un’istituzione di Pallacanestro Biella, presenza fissa in panchina mentre giocatori e allenatori cambiavano. «Forse solo Manuela Gromo al tavolo degli ufficiali di campo ha visto più partite di me» sorride. Arrivato nel 1995, all’inizio del secondo anno di B2 («Quando Federico Danna aveva chiesto un supporto medico per la squadra» ricorda), oggi fa parte di uno staff che segue i giocatori dal primo giorno di raduno fino al “rompete le righe” di fine campionato. «E anche oltre» dice Pier Giorgio Castelli, ortopedico. «Siamo una grande famiglia, davvero. E ci occupiamo anche delle famiglie dei giocatori: le mogli, o i congiunti che accompagnano gli americani. È un ambiente splendido. E per noi è un bel modo di occupare il tempo lasciato libero dal “primo lavoro”». «Il bagaglio che ci portiamo dentro» confessa Pierpaolo Bruzzi, fisioterapista della squadra dal 1998, «è fatto dello splendido rapporto con tanti giocatori, anche stranieri, bravi ed educati».

Pier Giorgio Castelli entra in campo nel giorno della presentazione. Nella foto piccola “il doc” Gianni Masserano con Corbani e Voskuil

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“Poppi” Bruzzi con la Coppa Italia («Il giorno più bello insieme alla semifinale playoff»). Nella foto piccola Paolo Garavoglia e Pier Giorgio Castelli con Marco Laganà

In realtà il primo contatto con Biella per tutti i nuovi arrivati in squadra è con Paolo Garavoglia: medico dello sport e cardiologo, è lui a occuparsi della visita medica di idoneità all’attività sportiva. «I criteri di valutazione italiani sono i più aggiornati al mondo» racconta. «Negli Usa, per esempio, sono meno severi. E succede di trovare ragazzi usciti dai college americani con piccole patologie cardiache mai rilevate prima, da tenere sotto controllo con più attenzione». I protocolli italiani per l’idoneità sportiva sono scritti anche con il contributo del dottor Garavoglia, consigliere nazionale della società di cardiologia dello sport e presidente per Biella e Vercelli della federazione medico-sportiva italiana. La prima visita medica serve anche a dare indicazioni al preparatore atletico, per personalizzare gli allenamenti adattandoli alle caratteristiche fisiche di ogni giocatore. A stagione iniziata, il lavoro più continuo spetta a Pier Giorgio Castelli e Gianni Masserano. Tocca a loro il compito di scegliere la strada migliore per guarire dagli infortuni. E, a volte, devono anche trovare il modo di far scendere in campo giocatori non al cento per cento: «Lavorando per una squadra» spiega Masserano, «bisogna fare in modo che i giocatori tornino il più presto possibile a essere utili alla squadra». «L’ultimo lavoro è il mio» svela Pierpaolo Bruzzi, per tutti “Poppi”. «Tocca a me rimetterli in condizioni di giocare a pochi minuti dal match. Rispetto ad altri sport, la pallacanestro richiede molti più bendaggi funzionali.». I casi sono molti: la caviglia di Tommaso Raspino in gara-1 dei playoff dell’anno scorso, per esempio, o il pollice fasciato di Laquintana quest’anno per proteggerlo da una distorsione. Non sono mancati, in tutti questi anni, i problemi più seri: «Dal ginocchio di Blair a quello di Belcher, fino all’infiammazione di Di Bella, che lo accompagnò quasi per una stagione intera» ricorda Masserano. O, in tempi più recenti, l’infortunio a Marco Laganà: «Per me non sarà mai solo un paziente» sottolinea Pier Giorgio Castelli. «È arrivato a Biella da ragazzino, lo abbiamo visto crescere. È stato anche compagno di scuola di mio figlio». A contribuire alle guarigioni ottimali e rapide, c’è anche una struttura di qualità che sostiene il lavoro dei medici: Castelli è responsabile del raggruppamento chirurgico della Vialarda. «Lo dicono i nostri ex dopo aver conosciuto altre squadre» rivela Bruzzi: «il 17

nostro staff medico è davvero tra i migliori d’Italia. E poi siamo davvero legati oltre il lavoro: succede di incontrarci più di una volta la settimana, lontano dalla palestra. Castelli per me è uno zio. Masserano un fratello». E la famiglia allargata comprende anche i giocatori: «A mia volta, sono il loro zio insieme al Mine» confessa “Poppi”. «Quando sono sul lettino, sotto le mie cure, si confidano in modo aperto». Per quasi tutti la pallacanestro è una passione nata prima dei colori rossoblù. «Seguo il basket da sempre» spiega Castelli, che nel frattempo è anche diventato socio del club. «Guardavo le partite dai tempi di Ottorino Flaborea alla Rivetti» aggiunge Garavoglia. «Nasco calciofilo, ma ai tempi dell’università a Pavia guardavo le partite dell’Annabella» racconta Masserano. Fa eccezione Bruzzi: «Prima partita vista, e prima volta in panchina, l’andata di Coppa Italia del 1998 contro Treviso. Un gran bell’inizio». Nel frattempo, sono cresciute amicizie. E ragazzini sono diventati giocatori: «Chi si ricorda Eric Lombardi con lo spazzolone che fa inciampare l’arbitro al palasport di via Pajetta? Io sì...» confessa Masserano.


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BIella da vivere

Tra inverno e primavera Le nostre idee per un marzo colorato

Angelico detta lo stile per la primavera Freschissima collezione primaverile di Angelico, dedicata agli amanti dell’eleganza, ma con vivacità. Per le occasioni più formali, ecco l’abito bluette spigatino in lana, con pantalone classico senza pinces e vestibilità slim. Linea raffinata e filati pregiati per vivere con stile i momenti più importanti. Spensierata e giovanile, la giacca a quadretti verde-blu in cotone stretch è l’outfit perfetto per gli attimi di svago nelle tiepide domeniche marzoline. Disponibile nei negozi Angelico e Online su Angelico.it/shop Via Cavour 67, Gaglianico - tel. 015 25.47.319 - www.angelico.it

Biella in mostra alle Final Six di Rimini

Novità da FUORIGIOCO: le t-shirt di Pallacanestro Biella Da Fuorigioco continua la vendita di tutto il merchandising ufficiali Pallacanestro Biella e si arricchisce delle t-shirt certificate per i veri tifosi, perfette da indossare al Forum così come in trasferta. Siamo o non siamo i rossoblu? E allora mettiamoci la nuova maglietta e gridiamolo a ogni partita! Ma Fuorigioco è molto di più: venite a scoprire il nostro vasto assortimento di articoli sportivi! Vi aspettiamo. Via Galimberti 37b, Biella - tel. 015 84.09.365

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Dopo il successo ottenuto la scorsa stagione con Casa Biella, l’Angelico e i suoi Sponsor tornano protagonisti alla Fiera di Rimini con un nuovo spazio espositivo all’interno di RNB Basket Festival 2015, format innovativo di marketing e comunicazione in programma il 6-7-8 marzo e creato da LNP per favorire e rilanciare l’immagine della pallacanestro italiana. Affiancheranno e sosterranno Pallacanestro Biella Angelico, Botalla Formaggi, Brusa, Di Leo Pneumatici, E20progetti, Gabba Salumi, Lauretana, Menabrea e Tosti. La tre giorni in riviera proporrà, tra le altre, la sfida delle Final Six di Coppa Italia tra i Club del Campionato di Gold e Silver: la vincitrice alzerà al cielo il trofeo conquistato nel 2014 dall’Eurotrend Biella.


BIella da vivere

Con Raggio Verde fare la spesa è facile e solidale Per chi non ha fantasia in cucina o non ha tempo di mettersi ai fornelli perché lavora fino a tardi Raggio Verde propone «La borsa della spesa», un modo facile e conveniente per portare in tavola la freschezza e la genuinità dei prodotti di aziende biologiche locali o del commercio equo e solidale: gli ordini si fanno al lunedì e la consegna è al giovedì (a domicilio per chi vive a Biella, oppure da ritirare nella sede di Vigliano o nella bottega di Cossato). Oltre al paniere di prodotti come formaggi, salumi, riso, pasta, frutta e verdura, birre e vini, ci sono gli agnolotti e i piatti di gastronomia pronta (dall’antipasto al dolce), anche in versione vegetariana. Fai la spesa su: www.raggioverde.com (nella sezione «catering»). Per informazioni: 339 59.34.805 - catering@raggioverde.com. Prova «La borsa della spesa»! Con questo tagliando avrai lo sconto di 2 euro per la tua prima spesa.

Caffè Ferrua... novità in pasticceria La storica pasticceria Ferrua continua la produzione di prodotti di ottima qualità. La nuova specialità è la “Torta del Momba”, due strati di morbida pasta al cioccolato fondente ripieni di crema chantilly profumata al rhum, spolverata di zucchero a velo per ricordare il Mombarone innevato. Altra novità sono le “Marcelline” piccole meringate di frutta da assaporare in un sol boccone, così come i deliziosi pasticcini che ricordano i petits fours dell’epoca dei Savoia. Il Caffè Ferrua è aperto dalla 7.30 alle 20.00 escluso il lunedì. Via Italia 43e, Biella - tel. 015 20.332 - ferruabiella@gmail.com

BALOSSINO BEVANDE presenta... Outox, la bevanda per chi ama festeggiare! La qualità dei prodotti e dei servizi di Balossino Bevande si arricchisce di una straordinaria novità, che farà la felicità di molti: Outox, il drink che aiuta a ripartire con slancio dopo una serata di festeggiamenti! Riducendo la concentrazione di alcool nel sangue e facilitandone lo smaltimento, Outox attenua tutti i fastidiosi effetti del “post-bevuta”, quali il mal di testa, la difficoltà di concentrazione e i riflessi rallentati. Da oggi potete brindare alla vittorie della Biella senza avere il timore del lunedì! Comodo, no? Via P. Maffei 8, Cossato Tel. 015 93.317 balossino.bevande@tin.it

LOCANDA LA GREPPIA, sapori di una volta e serate a tema All’interno delle mura di uno dei borghi più belli d’Italia, il Ricetto di Candelo, la Locanda La Greppia propone un menu tradizionale piemontese con piatti semplici e alla portata di tutti. Tutte le domeniche pomeriggio dalle 17.30 sono in programma gustose merende senoire a base di formaggi, salumi, frittate e molto altro e il venerdì e il sabato sera vengono proposte cene a tema tra le quali la bagna cauda, i bolliti misti e il fritto misto di otto portate. Particolare cura viene posta nella preparazione dei dolci e del pane, rigorosamente fatti in casa. Interno Ricetto di Candelo 1° rua tel. 333 37.00.425

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LA PROPOSTA

La sigaretta che non fa danni Da Fumo & Vapore le e-cig che aiutano (anche) a smettere di R. T., fotografie di Michele Rosetta

Il negozio di via San Filippo a Biella «Fumo & Vapore» sfata le leggende metropolitane secondo le quali le sigarette elettroniche sarebbero dannose per la salute: «Il mondo medico, dall’oncologo Umberto Veronesi all’esperto di tabagismo Riccardo Polosa che insegna medicina interna all’Università di Catania, le ha sdoganate e persino la Liaf (Lega italiana anti fumo) le considera innocue. Nei Paesi anglosassoni sono un presidio medico». Gli stessi titolari hanno sperimentato personalmente l’efficacia della sigaretta elettronica grazie a cui hanno smesso di fumare quasi del tutto e iniziato a «svapare». Quest’ultimo è il neologismo in voga tra chi ha scelto il fumo alternativo, ovvero elettronico, a quello della normale sigaretta. Il suo successo è però messo in ombra da alcune leggende metropolitane: «Purtroppo gli interessi legati al tabacco fanno sì che sull’e-cig qualcuno punti il dito definendole pericolose -dicono i titolari di Fumo & Vapore, così specializzato nel settore da richiamare clienti da tutto il Piemonte, ma anche da Milano o da Genova-. Le sigarette elettroniche sono sicure: contengono soltanto glicerina, acqua e aromi naturali e chi le usa svapa semplicemente vapore acqueo, da cui deriva il termine svapare». Fumo & Vapore è stato il primo centro di sigarette elettroniche in Italia ad ottenere la certificazione e ancor oggi è uno dei pochi ad averla: sugli scaffali si trovano diversi modelli e un forni-

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tissimo ventaglio di pezzi di ricambio anche per articoli non presenti in negozio. Gli aromi a disposizione sono quelli creati da Mental (della Fassi farmaceutica), da Vaporart o da Flavourart e spaziano dal tabacco alla menta, dalla frutta al rum. Tra i clienti di Fumo & Vapore c’è chi, come i titolari stessi, usano l’e-cig per integrare il fumo delle sigarette tradizionali, ridotte però a 4-5 al giorno, rispetto agli iniziali 3 pacchetti. Altri, il 60 %, dopo un anno di uso della sigarette elettronica smettono di fumare del tutto. Gli appassionati, poi, sanno costruire su misura la propria sigaretta elettronica scegliendo le diverse combinazioni e l’atomizzatore che emana più o meno vapore, più o meno caldo. Per informazioni: Fumo e Vapore - via San Filippo 15 Biella tel 015 0990215 - www.fumoevapore.it


SETTORE GIOVANILE

C’è un Joseph Blair tra gli azzurrini Anche il figlio del primo Usa di Biella convocato a Progetto Azzurri a cura di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Sono stati undici i ragazzi rossoblù chiamati allo stage dei migliori talenti piemontesi guidati dal coach dell’Under 18 italiana Andrea Capobianco. Il giovane Blair è il numero 15 (ovviamente...) dell’Under 15 di Monciatti e Cardano. Sono stati undici i ragazzi del vivaio di Pallacanestro Biella che hanno partecipato, a fine gennaio, a Progetto Azzurri, il tour dello staff tecnico delle nazionali giovanili per guardare da vicino i migliori prospetti di ogni regione. La chiamata era riservata ai nati tra il 1997 e il 2000. La maggior parte di loro gioca nell’Under 17 di coach Nicola Danna, i più giovani appartengono al team Under 15 guidato da Andrea Monciatti. Ecco l’elenco completo dei convocati: tra i nati nel 1997 e nel 1998 Andrea Bergamaschi e Federico Massone, tra i nati nel 1999 e nel 2000 Andrea Bianco, Matteo Busnelli, Tommaso Lai, Jacopo Farris, Francesco Pessa, Matteo Pollone, Giacomo Sartore, Elia Sabbatino e Joseph Blair. Sì, avete letto bene, perché non si tratta di un curioso lapsus mentale di un nostalgico della Fila Biella appena approdata in serie A2. Joseph Jonathan Blair, nato nel 2000, è il secondogenito di Joseph Blair, primo americano (insieme a Nate Erdmann) della storia di Pallacanestro Biella. Il centrone che aveva i riccioli e ora non più è rimasto

Joseph Blair con i tre figli Joseph Jonathan, Juordyan e Jasen e, 22 nella foto piccola, nella sua stagione in maglia Fila Biella


La squadra Under 15 2014/2015 al gran completo

in rossoblù una stagione sola, il 1998/1999, culminata con la sconfitta nella finale promozione contro la Viola Reggio Calabria di Manu Ginobili che lui ha visto da spettatore per un infortunio al ginocchio che lo ha tagliato fuori dai playoff. Ma questo non gli ha impedito di stringere un legame forte con la città, rimasto saldo sia durante le sue dodici stagioni nella pallacanestro europea, sempre vissute da protagonista, sia dopo il suo ritiro e il suo ritorno negli Stati Uniti. Ora è nello staff tecnico degli Arizona Wildcats, la squadra di pallacanestro dell’università dove ha cominciato a imporsi come giocatore, e dove ora studia il figlio primogenito Juordyan, anche lui (logicamente) giocatore di pallacanestro fino all’High School. Joseph junior, con il fratello minore Jasen, vive a Biella e, ovviamente, è un’ottima ragione per Joseph padre per tenere ben vivo il suo rapporto con la città che per prima lo ha accolto in Italia. «È tutto

suo papà» sorride Gianni Masserano, medico sociale ma anche una delle memorie storiche di Pallacanestro Biella. «È già anche molto alto». Il numero di maglia, ovviamente, è il 15. E c’è anche il suo apporto nel buon campionato che sta disputando la squadra guidata da Andrea Monciatti e Marco Cardano: «Una squadra buona, non fortissima, che punta a giocarsela fino in fondo con le migliori del Piemonte» come ha detto Monciatti. Finora ci sta riuscendo, a regular season quasi finita, i ragazzi rossoblù sono ben piazzati al terzo posto, con ambizioni di salire ancora un po’. Joseph Blair non è l’unico figlio d’arte tra i biellesi convocati al Progetto Azzurri, guidato dal coach dell’Under 18 (ed ex coach in serie A di Teramo) Andrea Capobianco. Allo stage ha partecipato anche Tommaso Lai, guardia classe 1999, proveniente dall’Under 17, ma anche figlio di Alessandro Lai, prodotto del vivaio del Bbc anni Ottanta, protagonista anche in prima squadra.

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giovedì orario continuato

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A TAVOLA

Buon appetito con La Musica 1929 Piatti tipici, relax e arte dalla scorsa primavera a Tollegno di Stefania Zorio, fotografie di Michele Rosetta

Lo storico locale a Tollegno, giusto a due passi da Biella, cambia veste e si trasforma in un accogliente ristorante e pizzeria: La Musica 1929. Aperto dalla scorsa primavera, offre piatti freschi, ispirati alla tradizione della cucina italiana, piemontese e delle valli biellesi. Dalla sala, piacevolmente illuminata e aperta agli ospiti, si accede alle sale interne dove l’arredamento apparentemente informale predispone al convivio. Alle pareti e tra gli arredi una

consistente collezione d’arte moderna e contemporanea, rende l’ambiente unico e suggestivo. Il menù è allo stesso tempo semplice, pregiato e molto curato; piatti tipici e cucinati al momento con piacevoli ed innovativi accostamenti, così come per le pizze, le focacce, le farinate ed altri piatti preparati nel forno a legna dove viene prodotto anche il pane; deliziosi i desserts cucinati dalla casa. Ad accompagnare i piatti, acque minerali, birre e vini selezionati per il piacere del “buon bere”. A La Musica 1929, è inoltre possibile organizzare eventi gastronomici e serate a tema, in qualsiasi periodo dell’anno e per le diverse occasioni. Particolare attenzione è dedicata anche alle pausa di mezzogiorno e di lavoro, con offerte convenienti e di qualità. Molto apprezzati i servizi per gruppi, associazioni e società Sportive. Anche Pallacanestro Biella ha scelto il Ristorante “La Musica 1929” per offrire accoglienza, relax, sani e gustosi menù ai propri atleti e allo staff tecnico. Equipe CSE onlus/Sporting Vallecervo e Pallacanestro Biella sono infatti partners nell’avventura sportiva di questa stagione! La Musica è aperta a pranzo dal martedì alla domenica e a cena dal giovedì alla domenica; giornata di chiusura il lunedì. È gradita la prenotazione. Trovate il Ristorante La Musica anche su facebook. Per informazioni: La Musica 1929 - via XX Settembre 3 Tollegno - tel. 3341842610

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RUBRICA a cura di Luca Rosia

Uno contro uno

O L L I H C MATTEO

Compirà 22 anni a metà giugno, ma ha già in bacheca un oro europeo Under 20, una chiamata per uno stage della Nazionale sperimentale (a febbraio dell’anno scorso) e tre stagioni piene nella pallacanestro che conta. Matteo Chillo da Bologna mangia pane e pallacanestro dalla culla: solo così si spiegano certe risposte, come la scelta del suo campione preferito. Gary “Baron” Schull, giocatore simbolo della Fortitudo Bologna, ha smesso di giocare che non era ancora nato, ma il papà tifoso della “Effe” deve avergli raccontato per filo e per segno ogni sua partita. Quella “Effe” che resta impressa nel suo cuore. Questione di famiglia. Ma nel cuore c’è anche il posto per un po’ di rossoblù. È alla seconda stagione a Biella e ha ancora un anno di contratto. E i tortellini, almeno discreti, si possono mangiare anche qui...

Libro preferito? Eh, ne leggo pochi... L’anno scorso Berti mi ha regalato la biografia di Andre Agassi, ma ogni volta quando inizio a leggerla mi addormento. Infante: “Rispondo io per Chillo... Kamasutra!”

La partita che vorresti dimenticare. La partita di quest’anno persa a Torino

Attore preferito? Leonardo Di Caprio. Ce l’abbiamo anche in squadra

Una cosa di Biella che non ti piace. Troppe rotonde! La domenica quando veniamo alla partita c’è una fila...e ci sono solo rotonde!

Nome Matteo

Squadra preferita da bambino? È sempre stata la Fortitudo Bologna e sempre lo sarà

Cognome Chillo Soprannome Teo Segno zodiacale Gemelli Leggi l’oroscopo? No Sposato o fidanzato? Sposato (non è vero, ndr) Due aggettivi per descriverti. Solare e altruista Due tuoi difetti che vorresti correggere. La permalosità e la troppa vanità Film preferito? Balla coi lupi Che cosa guardi alla tv? La guardo poco... In generale le partite di basket

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Che cosa c’è sul tuo iPod? Un po’ di tutto Facebook o Twitter? Instagram Piatto preferito da mangiare? Eh beh! I tortellini! Piatto preferito da cucinare? Quattro salti in padella...

Campione preferito da bambino? Anche se non l’ho mai visto, Gary “Baron” Schull Personaggio dei cartoni animati preferito? I personaggi di Futurama Squadra Nba per cui fai il tifo? Memphis Grizzlies Il giocatore a cui vorresti somigliare? Matjaz Smodis o Erazem Lorbek Il personaggio storico a cui ti piacerebbe somigliare? Napoleone Passatempo preferito fuori dal parquet? Stare con la squadra e divertirmi con i miei amici Se non fossi stato un giocatore di pallacanestro che cosa saresti diventato? Un fisioterapista insieme a Poppi La partita che non dimentichi. La finale di Coppa Italia a Rimini

Una cosa di Biella che ti piace. Quando mi sveglio, le montagne dietro casa


FITNESS

Le tecniche dell’osteopatia Ecco gli strumenti della medicina manuale

a cura di Andrea Nascimben (Chinesiologo/master in Posturologia specializzando in Osteopatia), fotografie d’archivio

Una rapida carrellata sui modi in cui questa disciplina medica basata sull’uso delle mani affronta i disturbi riscontrati. Se nel numero di febbraio abbiamo analizzato le caratteristiche e i vantaggi dell’osteopatia, che si basa sull’uso delle mani come strumento di diagnosi, in questo mese pssaimo in rassegna le tecniche con le quali questa medicina complementare affronta i diversi disturbi riscontrati. Le tecniche in particolare sono quattro. Vediamole insieme.

Tecniche strutturali (Thrust). La manipolazione ad alta velocità e a bassa ampiezza, ha lo scopo di portare la mobilità dell’articolazione oltre la barriera motrice, ottenendo così una immediata liberazione dal blocco articolare. È una tecnica (chiamata in osteopatia “thrust” ) assolutamente non dolorosa, che necessita sensibilità da parte dell’operatore, metodo che vede la raccolta dinamica di una serie di parametri biomeccanici e l’applicazione di una piccolissima forza correttrice. La modifica che si ottiene è permanente per un lungo periodo di tempo poiché questa dinamica genera un circuito afferenziale a livello neurologico nuovo, ovvero adattato al quel nuovo posizionamento. È indicato in caso di ridotta mobilità e disturbi della fisiologia articolare. Tecniche cranio-sacrali. Tra le ossa del cranio vi sono movimenti involontari indipendenti dai muscoli (cinetica cranica tra le suture). Il sistema di membrane intra-craniche, denominate membrane a tensione reciproca, possono subire delle tensioni che limitano l’ampiezza e la forza di questi movimenti. La natura di questo movimento è ritmica (impulso ritmico craniale) e dipende dalla “pulsatilità” delle masse cerebrali generata dall’attività metabolica delle cellule del nevrasse e dalla loro capacità bioelettrica. Alla propagazione di questa dinamica intracranica ed extracranica partecipa anche il liquido cefalo rachidiano (liquor). In un primo tempo, l’osteopata procede con l’osservazione della forma cranica e contemporaneamente con la palpazione, al fine di verificare il movimento in atto e la corrispondenza tra forma e rispettiva funzione.Tra le numerose tecniche vi sono tecniche di stimolazione del liquido cerebrospinale, di sollevamento, di decompressione e

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di regolazione delle tensioni membranose. È indicato in caso di disturbi della sfera “orl”, mandibolo-cervico-craniali, dell’equilibrio, allergie e problematiche delle vie alte respiratorie, alterazioni della sfera stomatognatica, problematiche della sfera visiva. Tecniche viscerali. Nella medicina osteopatica il concetto di mobilità si estende anche ai visceri. Infatti i polmoni si muovono durante la respirazione, i reni si muovono quando camminiamo, l’intestino e lo stomaco si muovono nella peristalsi, la vescica si muove durante il suo svuotamento. La limitazione dei movimenti di un organo o degli organi fra di loro comporta una perdita del libero flusso dei liquidi corporei e un ostacolo al libero impulso nervoso. Esiste un movimento dell’organo rispetto ad altri, chiamato “mobilità”, ed esiste un movimento intrinseco dell’organo chiamato “motilità”, legato alla formazione embriologica nello sviluppo e all’aspetto metabolico dello stesso tessuto. Esistono manipolazioni specifiche ad ogni organo, meso, fascia, e legamento viscerale. Le problematiche disfunzionali di un viscere possono avere un’origine chimica legata a fattori alimentari e/o meccanico-posturale a causa di posizioni viziate prolungate nel tempo che generano deficit vascolari, di drenaggio e di alterato segnale bioelettrico. È indicato per ipomobilità del viscere, retrazioni le-

gamentose, riduzione della perfusione dei tessuti e dei processi metabolici, deficit vascolare. Tecniche fasciali. Le singole strutture anatomiche del corpo sono unite fra loro tramite le fasce, costituite di tessuto connettivo specializzato. Le fasce rispondono al movimento autonomo delle visceri, e ai movimenti volontari o involontari dell’apparato locomotore. Esse contengono nervi, vasi sanguinei, vasi linfatici, fluido extracellulare, e diverse cellule differenziate. Le fasce hanno proprietà elastiche e conseguentemente, ogni azione che vada a ostacolare l’elasticità delle fasce ha come conseguenza l’ostruzione alla corretta circolazione dei liquidi e il disturbo dell’ attività del nervo. L’accorciamento e la rigidità che si instaurano nella fascia che ha subito un trauma saranno motivo di ulteriore congestione, ovvero minore perfusione degli scambi gassosi, minore vascolarizzazione, maggior fibrotizzazione dei tessuti, in sostanza incremento della condizione ischemica, Questo significa restrizione di mobilità e motilità. Dal momento che la struttura delle fasce è omnipresente, queste devono essere sempre prese in considerazione nel trattamento osteopatico. Per informazioni: Metropolitan Club - piazza Vittorio Veneto 16f Biella - tel. 015 0991578 - www.metropolitanclub.it

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BELLEZZA

Subito magra subito snella

Da Maison Beauté, l’istituto di bellezza di nuova generazione di Jurgita Jasiunaite (Beauty Therapist Maison Beauté)

Liberati dall’adipe e dalla cellulite, riprendi il tono muscolare, ritrova la forma e il “bel-essere”.

Nel centro Maison Beauté è possibile provare il trattamento Starvac, il più attivo alleato della bellezza di una donna su viso e corpo perché riduce le adiposità localizzate e la cellulite, ridona elasticità alla cute, attenua le rughe e le borse sotto gli occhi, drena e stimola i muscoli in particolar modo dopo lo sforzo fisico, elimina gli indolenzimenti, attenua le smagliature. Il massaggio endodermico Starvac SP2 è la combinazione tecnologicamente più avanzata della tecnica del palper-rouler e del vuoto pulsato e combatte efficacemente fin dalla prima seduta adiposità localizzate e cellulite, problemi circolatori, invecchiamento cutaneo, contratture muscolari, pelle a buccia d’arancia. La rivista Aesthetic Surgery Journal afferma che il vacuum massage favorisce un aumento del 400% della circolazione sanguigna e del 130% di produzione di collagene. Per tutti i lettori di Time Out dal 9 al 15 marzo Maison Beauté offre il trattamento a metà prezzo (32,5 € anziché 65 €). Per informazioni: Maison Beauté - via Italia 16 Biella - tel. 015 0155123. Il centro è aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 17; Facebook: www.facebook.com/maisonbeautebiella

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IN CAMPO

La “march madness” di A2 La corsa ai playoff passa anche dal derby con Casale di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti

24ª giornata, domenica 1 marzo

27ª giornata, domenica 29 marzo

Biella Forum, ore 12.00

PalAuriga di Trapani, ore 18

Angelico Biella - Tezenis Verona Gli ex

Alessandro Ramagli (a Biella dal 2000 al 2006) La data: 13 aprile 2014 Vincendo 88-79 al Biella Forum, la Tezenis Verona interrompe l’incredibile serie positiva dell’Angelico Biella, che non perdeva dall’inizio di febbraio (sconfitta in trasferta a Napoli). La serie di vittorie durava da nove partite di campionato e da undici gare ufficiali, sommando i due successi in semifinale e finale di Coppa Italia.

Lighthouse Trapani - Angelico Biella Gli ex

Andrea Renzi (a Biella nel 2012/2013) La data: 5 maggio 2013 Andrea Renzi ottiene, in maglia-Angelico, il suo “high” in serie A: 16 punti segnati in trasferta alla Vanoli Cremona, in una partita di fine stagione, con la retrocessione di Biella già acquisita. Uno dei suoi highs in carriera era arrivato invece contro Biella: tre schiacciate in una partita, il 21 dicembre 2008, quando indossava la canotta di Treviso.

Domenica 8 marzo

Angelico Biella: riposa

Il campionato di A2 si ferma per lasciare spazio alla Final Six di Coppa Italia, in programma come l’anno scorso a Rimini. L’Angelico, detentrice del trofeo, non si è qualificata. Il programma mette di fronte, nel turno preliminare, Ravenna e Torino da una parte e Treviso e Ferentino dall’altra. La vincente della prima sfida affronterà Verona. La vincente della seconda è attesa da Brescia.

25ª giornata, domenica 15 marzo

Moncada Energy Group Agrigento - Angelico Biella PalEmpedocle di Agrigento, ore 18

Gli ex

nessuno La data: 17 marzo 2014 Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto concede la cittadinanza onoraria a Franco Ciani, allenatore della Moncada. Nelle sue prime tre stagioni alla guida dei siciliani, ha ottenuto due promozioni e una vittoria nella Coppa Italia di Dnb. Ciani è stato anche il primo allenatore a portare la Junior Casale in serie A2, nel 2004/2005. Addetto stampa di quella squadra, Gabriele Fioretti.

26ª giornata, domenica 22 marzo Angelico Biella - NoviPiù Casale Biella Forum, ore 18

Gli ex

Simone Berti (a Casale nel 2011/2012) La data: 7 dicembre 2014 La partita di andata arriva dieci giorni dopo la scomparsa di Gabriele Fioretti, casalese di nascita e biellese di adozione. Le due squadre scendono in campo onorandone la memoria con un gesto senza precedenti: tutti e ventidue i giocatori a referto portano sulla canotta non il loro cognome ma il nome “Gabri”.

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Simone Berti, unico ex del derby contro Casale


EVENTI

Appuntamento al Museo Conferenze, focus, laboratori fino a primavera di Francesca Fossati, fotografie d’archivio

Al Museo del Territorio di Biella ripartono gli appuntamenti per coinvolgere diverse fasce di pubblico: una singolare cena con i biellesi di 2000 anni fa con un percorso archeologico dedicato al vino, un laboratorio sul disegno in rete con i musei piemontesi e conferenze con esperti. Proseguiranno fino a giugno gli appuntamenti culturali e didattici al Museo del Territorio. L’intento dell’assessorato alla Cultura del Comune è rendere il museo un luogo vitale e dinamico non solo nel fine settimana. «Un luogo aperto a iniziative che coinvolgano altre realtà biellesi e che si inseriscano nell’ambito piemontese

-dice l’assessore Teresa Barresi-. Ne è un esempio il laboratorio didattico ‘’Disegniamo l’arte’’ del 24 maggio, dedicato ai bambini, che fa parte del programma della Fondazione Torino Musei». Ogni mese sono previsti incontri che spaziano dall’archeologia all’arte, alla storia, e il 22 maggio ci sarà un evento speciale in collaborazione con l’istituto alberghiero di Trivero: s’intitola «A cena con i biellesi di 2000 anni fa», un percorso archeologico dedicato al vino con cena romana. Le conferenze: «La Vergine delle rocce: il segno di Leonardo sull’arte e sul territorio ai piedi delle Alpi», a cura di Stefano Zuffi, storico dell’arte (10 marzo); «La chiesa di San Sebastiano di Biella: echi bramanteschi in Piemonte nel primo quarto del XVI secolo», con l’architetto Antonella Perini (26 marzo); «La pittura dell’Ottocento in Piemonte nelle collezioni del Museo del Territorio», con Alessandra Montanera (22 aprile); «Sapori d’Egitto, la tradizione enogastronomica al tempo dei faraoni», con Sabina Malgora dei Musei Civici di Trento (12 maggio); «Lorenzo Delleani e il paesaggio biellese» con Alessandra Montanera (3 giugno). I laboratori didattici, guidati da Chiara Rossi, Elena Taverna e Francesca Nicoli, faranno scoprire ai bambini i fossili, la geometria delle tassellature, com’era apparecchiata la tavola degli antichi, le costruzioni e il disegno (7 e 22 marzo, 11 e 19 aprile, 9,17 e 24 maggio). Due i focus sull’archeologia: uno sull’alimentazione nel Biellese romano attraverso i reperti di Biella e Cerrione (1 marzo); l’altro, intitolato «In vino veritas», sulla bevanda di Celti, Etruschi e Romani (3 maggio); sulle collezioni storico-artistiche ci sarà il focus sui Santi pellegrini (5 aprile). Per informazioni: tel. 015 2529345 - www.museo.comune.biella.it

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