TIME OUT - N.17 Aprile 2015

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N. 17 - APRILE 2015

F F O Y A PL O M A I V ARRI

Quelli tra tuta e cravatta Un lavoro a Biella?

La festa per il nuovo store Angelico


Una squadra grande una città 2015

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Hanno collaborato alla realizzazione del N°17 aprile 2015: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Niccolò Bosio, Luca Rosia Silvia Marchionatti, Rosalina Bocchio e Luca De Gasperin Tutti i punti di distribuzione su: http://www.pallacanestrobiella.it/news/ecco-ipunti-di-distribuzione-del-timeout

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In copertina: Stelle filanti dalla curva prima di Angelico-Tezenis Verona, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella

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L’IMPRESA

Ancora playoff. Ma contro chi? La qualificazione è matematica. Ora sprint per il quarto posto di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Come l’anno scorso è decisiva una vittoria su Trapani. Nelle ultime due partite si tenterà il sorpasso su Torino e Casale: solo le prime quattro “saltano” il primo turno di post-season contro le prime quattro di A2 Silver. Domenica 30 marzo 2014: l’Angelico Biella sconfigge 104-85 Trapani al Forum e si qualifica ai playoff di A2 con tre settimane di anticipo. Domenica 29 marzo 2015: l’Angelico Biella vince 85-75 in trasferta contro Trapani e si qualifica ai playoff di A2 con tre giornate di anticipo. Sembra incredibile, ma il destino, gli incroci di calendario e quelli di classifica hanno riservato una coincidenza degna della sceneggiatura di Sliding Doors. Manca solo Gabriele Fioretti, il cui abbraccio con Fabio Corbani che, incredulo, si teneva una mano sulla fronte, fu la fotografia simbolo dell’impresa dell’anno scorso. Ma questa squadra, capace di ripetersi ad alti livelli, ha cominciato a costruirla proprio lui. A voler cercare qualche differenza, classifica alla mano, i rossoblù l’anno scorso arrivarono a tre giornate dalla fine con 18 vittorie e 9 sconfitte, mentre quest’anno il record dice 14 vinte e 10 perse, che sul campo diventano 15 vinte e 11 perse considerando anche i match giocati con Forlì e Veroli. Ma, ieri come oggi, un piazzamento migliore del quinto posto con cui si entra nell’ultimo scampolo di regular season è ancora possibile. C’è uno spartiacque, intanto: arrivando terza o quarta, l’Angelico entra nel tabellone principale dei playoff saltando il turno preliminare. Se si classificasse tra il quinto e l’ottavo posto (tutti piazzamenti ancora possibili sulla carta), scenderà in campo il giovedì dopo l’ultima di campionato, il 23 aprile, per affrontare al meglio delle tre partite una delle prime quattro di A2 Silver. Lo sprint per il terzo e quarto posto è soprattutto su Manital Torino, che ora ha due punti di vantaggio su Biella, e Novipiù Casale, a

pari punti, con Ferentino e Agrigento che inseguono a -4. Tutte e tre le piemontesi resteranno “ferme un giro” in una delle prossime tre settimane. E Biella ha con entrambe lo svantaggio negli scontri diretti, accertato dalla differenza canestri nella doppia sfida contro la squadra di Luca Bechi e sancito finora dalla differenza canestri in campionato contro Casale, +79 contro +47, data l’assoluta parità tra punti segnati e punti subiti nei due derby. Bisogna superarne almeno una, insomma: all’Angelico servono quattro punti tra match in casa contro Barcellona e trasferta di Napoli e una sana “gufata” sulle due rivali, pensando che alla penultima giornata, in Monferrato, si gioca il derby di ritorno tra Novipiù e Manital. Partite non semplici nemmeno nella giornata rimanente: Casale ha la trasferta di Casalpusterlengo, a caccia dell’ultimo treno per raggiungere i playoff. Torino chiuderà in casa con la capolista Tezenis Verona. Per aspirare alla “top 4”, Ferentino e Agrigento avranno bisogno di un percorso netto, tre vittorie nelle ultime tre giornate, ma solo una ci potrà riuscire perché la settimana prossima è in calendario lo scontro diretto. Con entrambe, in caso di parità, Biella è in vantaggio. E se non si entrasse tra le prime quattro? Un’occhiata alla classifica di Silver, a tre giornate dalla fine, non chiarisce ancora il quadro delle qualificate. Solo la De Longhi Treviso, con un +27 su Ravenna davanti agli oltre 5000 spettatori di Villorba, ha centrato la qualificazione in anticipo. Alle sue spalle tre squadre sono alla pari: la Remer Treviglio dove gioca il rossoblù Prokop Slanina, la Mobyt Ferrara che Biella ben ricorda per uno spareggio salvezza in A e Recanati. Due punti più dietro ci sono Ravenna e un’altra nobile in risalita, Reggio Calabria. Tortona, l’ennesima piemontese, è ancora potenzialmente in corsa. Le prime quattro di Silver affronteranno le squadre di Gold con accoppiamenti “inversi”: prima contro ottava di Gold, seconda contro settima, terza contro sesta, quarta contro quinta. Le squadre di Gold cominciano in casa e hanno il vantaggio di giocare sul parquet amico l’eventuale gara-3. Rossoblù in festa: anche quest’anno playoff garantiti

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IL VOLTO NUOVO

Ciao Alan, benvenuto KJ

Per lo sprint di fine stagione ecco l’anglo-canadese di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Mentre Voskuil inizia la convalescenza dopo l’operazione alla caviglia, la squadra e i tifosi imparano a conoscere Kyle Johnson, l’ex di Montegranaro, Ferentino e Cremona che lo ha sostituito.

Il danese del Texas saluta con un fiume di lacrime, l’inglese del Canada arriva con un sorriso e con un contrattempo, i documenti in ritardo che lo costringono a esordire in casa contro Barcellona, con una settimana di ritardo rispetto al previsto. L’Angelico Biella costretta al cambio forzato dai guai alla caviglia di Alan Voskuil, si è affidata alle mani esperte di Kyle Johnson, che in Italia ha già vestito tre maglie, quella di Montegranaro (con la quale ha affrontato i rossoblù sconfiggendoli due volte), di Ferentino per uno scampolo della passata stagione anche in quel caso per sostituire un americano infortunato (arrivato troppo tardi per sfidare l’Angelico all’andata e già rilasciato quando fu la domenica della gara di ritorno), e di Cremona per il resto del 2013/2014. Quest’anno niente Europa fino a pochi giorni fa: la sua squadra era canadese, i Brampton A’s che ha fatto in tempo a guidare fino alla semifinale della Nbl, la principale lega professionistica del Canada. Nella decisiva gara-5 dei quarti di finale lui è stato decisivo, con 28 punti e 8 rimbalzi nel successo sui London Lightning. Era venerdì 21 marzo. Meno di 48 ore dopo, nella sala stampa Gabriele Fioretti del Forum, il gm Marco Sambugaro ufficializzava il suo arrivo per il finale di stagione: «La società ha deciso di operare un ulteriore sforzo economico e di mettermi in condizione di aggiungere un giocatore al posto di Voskuil» ha detto Sambugaro. «Pallacanestro Biella e i nostri abbonati sono parte lesa per quanto successo

Kyle Johnson contro gli Usa in marcatura su Westbrook. Nella foto piccola, Alan Voskuil il giorno del saluto con la sorella Abby Kai

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Johnson in palleggio contro Chris Paul in Gran Bretagna-Usa del 2012. Nella foto piccola, la prima immagine in tuta Angelico

quest’anno in campionato: il ritiro di due squadre ha gravato sulle casse di molti club in termini di incassi mancati e di spese sostenute per le trasferte. Nonostante la situazione, il presidente Massimo Angelico e i soci hanno deciso però di compiere un ulteriore investimento e di fare alla città e ai tifosi un regalo non da poco». Per Biella il danno è stato massimo: ha fatto in tempo ad affrontare entrambe le trasferte a Forlì e a Veroli e ha saltato entrambe le partite in casa, con i relativi introiti al botteghino (senza contare i due match in meno per gli abbonati). Tornando al campo, Kyle Johnson, detto KJ o “SmoothKJ” come recita il suo nickname su Twitter e Instagram, è nato in Canada a Scarborough da padre cittadino inglese, da cui il doppio passaporto, ma si è formato come cestista a New York, alla Long Island University, con la cui squadra, in quattro anni, ha tirato da tre abbastanza per diventare il secondo giocatore di sempre nella storia del college come tentativi e canestri segnati da oltre l’arco. In questo, ricorda senza dubbio Alan Voskuil e la sua mano torrida. «È un giocatore di striscia» ha ricordato anche Sambugaro, sottolineando che, nelle serate in cui le triple entrano, anche KJ non smette di provarci. Il suo numero di maglia sarà l’1, mai usato prima da nessun giocatore nella storia della Pallacanestro Biella, una scelta condizionata dal fatto che dei suoi due numeri preferiti il 15 era già sulle spalle di Raymond e il 5 è appeso al soffitto del Forum, consegnato per sempre a Nicola Minessi. Le prime informazioni su Biella le ha chieste a Kieron Achara, suo compagno di Nazionale nella Gran Bretagna che ha disputato le Olimpiadi del 2012. E sono state positive: «Non sono Voskuil, ho le mie caratteristiche, ma sono certo che sarete contenti». Prima delle Olimpiadi ha anche sfidato in un’amichevole a Manchester il Dream Team americano: fu un -40, ma anche una bella esperienza, che KJ ricorda sempre, usando uno scatto di quella partita come fotografia del profilo su Twitter. 7

E Voskuil? Ora inizia la convalescenza. L’operazione chirurgica alla caviglia si è svolta alla Vialarda, con uno dei medici sociali di Pallacanestro Biella, Pier Giorgio Castelli, a guidare l’équipe. È il segno che Cape Canaveral ha grande fiducia nello staff e nell’ambiente che lo ha eletto a giocatore simbolo e che lo ha salutato, alla fine della partita in casa contro Casale, con quindici minuti di standing ovation. E Alan ha ricambiato con un doppio giro di campo e con lacrime di commozione vera. Così, quando a Sambugaro in sala stampa hanno chiesto se rientrasse nei programmi del club una terza stagione di Voskuil a Biella, lui ha levato il congiuntivo: «No, rientra nei nostri programmi». Prima aveva detto, parlando del derby: «Ha fatto una partita clamorosa, un insieme di emozioni. Io non ricordo americani così, che non pensassero prima al proprio fisico e alla carriera per andare oltre».


L’EVENTO

Streetball, il meglio a piazza Cisterna Al Piazzo una tappa del circuito italiano 3vs3 di Giampiero Canneddu, fotografie d’archivio

A luglio il memorial Jimenez entra tra i tornei principali della pallacanestro “da strada”. Con tre biellesi (tra cui il rossoblù 2013/2014 Luca Murta) tra i candidati alla Nazionale per gli Europei di quest’estate. Biella città del basket? Era uno slogan molto usato qualche anno fa, che ora può tornare molto di moda. Non c’è solo l’Angelico con le sue gesta nel secondo campionato nazionale e con una media spettatori che molte squadre in serie A invidiano. C’è anche il movimento della pallacanestro da playground, quella che si gioca a metà campo tre contro tre e che in Italia sta conquistando non solo un gran numero di proseliti ma anche un riconoscimento federale. Mentre la costituenda Nazionale della disciplina si sta avvicinando ai campionati europei in programma in estate, con tre biellesi nella lista ristretta dei trenta convocati al primo raduno di marzo a Rimini, la Fip ha dato mandato alla Fisb (acronimo di Free Italian Streetball, la lega italiana degli amanti di questa disciplina) di organizzare il primo campionato italiano riconosciuto dalla federazione. Lo scudetto si assegnerà a Riccione dal 24 al 26 luglio. Ma per conquistare un posto nel tabellone delle finali bisognerà ottenere la qualificazione in una delle dieci tappe dell’Italian Streetball Tour. Una di queste sarà a Biella, nello splendido scenario di piazza Cisterna al Piazzo. L’appuntamento è per l’11 e 12 luglio e sarà l’evoluzione a livello nazionale di un appuntamento classico degli “amanti del campetto” di Biella e dintorni, il Memorial Jimenez che da tre anni ormai è un irrinunciabile appuntamento estivo per gli amanti della pallacanestro spettacolare da strada. Per definire il livello del torneo, basta ricordare chi sono gli ultimi vincitori. Il team #sharEat comprendeva Luca Taffetani, Gabriele

Una delegazione azzurra di Streetball nello stand di “Casa Biella” alle finali di Coppa Italia di Rimini

Ianno, Davide Raucci e Luca Murta. Gli ultimi due, oltre a essere prodotti del vivaio di Pallacanestro Biella (con Murta nella rosa 2013/2014 dell’Angelico/Eurotrend vincitrice della Coppa Italia), sono stati inseriti nella rosa dei trenta convocati al primo raduno della Nazionale prima degli Europei, insieme a un terzo biellese, Djibril Favario, e all’ex rossoblù Andrea Maggiotto, decimo uomo in serie A per metà stagione nel 2009/2010. Al secondo raduno, in programma a Roma il 5 e 6 aprile, l’elenco dei convocati si è ristretto a 24 e se Raucci e Favario sono tra le riserve a casa, Luca Murta è ancora nel novero degli “azzurrabili”. Umberto Pareschi, biellese, giocatore del Biella Basket nelle “minors” piemontesi, animatore del mitico campetto di Cossila San Grato, ritrovo numero uno degli streetballers in città, è anche, con Andrea Antoniotti, il referente piemontese della Fisb e uno degli organizzatori del memorial Jimenez, uno dei giovani habitué del campetto, scomparso tre anni fa. «Per la prima volta il circuito ha riconoscimento federale e regolamento chiaro per l’assegnazione del titolo italiano» spiega. «Tre sono le tappe principali, i raggruppamenti di Milano, Firenze e Salerno. Dieci sono le tappe Gold, che fanno ottenere ai giocatori punteggi più alti per salire nel ranking nazionale e per qualificarsi alle finali di Riccione. Poi ci sono altre tappe denominate Silver. Biella è tra gli appuntamenti Gold. E credo che nessun altro torneo in Italia abbia uno scenario così spettacolare come piazza Cisterna». Chi vince a Biella, dunque, ha un posto nel tabellone delle finali di Riccione. «Qui si va a eliminazione diretta, come in un torneo di tennis. E in ogni torneo i giocatori acquisiscono punteggi per la graduatoria nazionale. Sarà quella, dai prossimi appuntamenti internazionali, a stabilire chi giocherà con la maglia dell’Italia».

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MODA

La festa per il nuovo store Angelico La squadra e tanti fans per il negozio rinnovato sulla Trossi di R.T., fotografie di Stefano Ceretti

Stesso indirizzo (via Cavour 67 a Gaglianico) ma allestimento nuovo per il punto vendita del lanificio sponsor di Pallacanestro Biella, ospite d’onore all’aperitivo d’inaugurazione. Vestire una squadra di pallacanestro è stressante: sono tutti oversize, alti più della media, a volte grossi più della media (presente il giro-bicipite di B.J. Raymond?), più assuefatti a tute comode e sneakers che alla moda formale, anche perché con due allenamenti al giorno si fa prima a sfilare una felpa che a slacciare una cravatta. Ma si può essere eleganti anche senza rinunciare alla sportività: la collezione primavera-estate 2015 dello shop Angelico inaugurato nel suo nuovo allestimento a Gaglianico lo dimostra. E lo ha dimostrato, tra una foto ricordo e un piatto di finger food, la sera dell’inaugurazione. La squadra quasi al gran completo (Alan Voskuil sotto antibiotici ha resistito pochi minuti, Niccolò De Vico con la febbre a 40 è rimasto sotto il piumone) ha partecipato all’evento, venerdì 14 marzo. Insieme a loro staff, soci, sponsor, qualche tifoso hanno fatto festa accolti da Massimo e Alberto Angelico, pper una volta senza la giacca (elegante) di dirigenti e sponsor di Pallacanestro Biella e con quella (altrettanto elegante) di guide dell’azienda di famiglia. Il negozio di via Cavour 67 (lungo la strada Trossi, alla sinistra di chi si allontana da Biella, 500 metri prima del cavalcavia della ferrovia Biella-Santhià) ha modificato solo un pochino l’allestimento dello spazio espositivo, per fare spazio al tavolo degli aperitivi, pure loro made in Biella, con la sapienza culinaria della famiglia Ramella. Dal giorno dopo, i visitatori e i clienti hanno potuto curiosare nei nuovi spazi, che mostrano le proposte-moda per la bella stagione per donne e uomini. Per il gruppo Angelico quello della vendita diretta è un settore chiave dell’azienda: se il negozio biellese è dedicato al “pubblico di casa”, il marchio è presente in Italia (Bologna, Milano, Treviso e in

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dieci outlet sparsi in tutta la penisola) e all’estero con i punti vendita in Cina, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Lituania. Nel 2014 per l’azienda il fatturato della vendita diretta è salito del 7%. Nel frattempo la famiglia Angelico può vantare qualche piccolo successo: i tessuti hanno superato gli stress test a cui vengono sottoposti a ogni partita un po’ calda da Fabio Corbani. Il coach entra in campo con la giacca scura in perfetto ordine e la cravatta allacciata, ma la prima finisce tra le braccia di Viola o Monciatti al primo fischio arbitrale controverso. E la seconda, nonostante il colore azzurro tenue che invita alla calma, viene allargata a ditate per lasciare libero il collo. Senza contare gli exploit come la famosa “esultanza da fallo tecnico” a base di corsa saltellata e cinque alto a Marco Laganà a bordo campo, gestita in scioltezza anche in abito formale. A proposito di cravatta, da una stagione e tre quarti i fratelli Angelico sono riusciti a farne annodare una al colletto di Nicola Minessi, il cestista-biker che arrivò a Biella alternando una Vespa e una Harley Davidson e che ha sicuramente indossato nella sua vita più jeans che fresco-lana. Ma tutto dipende da come si porta un capo, dalla personalità che ci si mette dentro: poche cose sono rock ‘n roll come un completo Angelico, quando a indossarlo è un Fabio Corbani scatenato in panchina...

All’inaugurazione dello store Angelico di Gaglianico, foto di gruppo anche per la squadra


OPPORTUNITà

Un lavoro a Biella?

C’è chi scende in campo alla ricerca di nuovi talenti di R.T., fotografie di Stefano Ceretti

Non è un miraggio, ma una vera occasione quella offerta dall’Agenzia Biella Est di Generali Italia: un percorso di formazione sul campo che può concludersi in un inserimento lavorativo a binario doppio, ovvero con la possibilità di un contratto da dipendente oppure di una attività commerciale come libero professionista. In controtendenza con l’andamento generale del mercato del lavoro c’è chi sta mettendo in atto un’operazione di reclutamento del personale: durante le ultime partite di campionato della Pallacanestro Biella di marzo e di aprile (ed eventualmente anche in quelle dei play-off) Generali è presente al Forum con un corner dedicato alla raccolta di nominativi di persone interessate al tipo di lavoro proposto per poi contattarle per un colloquio. Si cercano persone dinamiche ed estroverse sulle quali investire. Non solo giovani, ma anche chi ha perso il lavoro o lo vuole cambiare: l’importante è sentirsi portato per le relazioni commerciali più che per un lavoro amministrativo d’ufficio. L’area di

lavoro è il Biellese, dove l’agenzia Generali Biella Est è presente con 5 uffici (quello centrale a Biella in viale Roma, e quelli di Candelo, Ponzone e Valle Mosso) e con un organico di 23 persone. Una squadra che si vuole ampliare con nuovi consulenti commerciali nel settore delle assicurazioni. «Pensiamo, dopo un periodo di inserimento formativo che dura dagli 8 ai 10 mesi, di consolidare almeno 4 figure all’anno -annuncia Luigi Civra Dano, titolare, insieme a Roberto Machetto, dell’Agenzia Biella Est-. Contrariamente a quanto si possa pensare in un periodo in cui molti biellesi sono senza lavoro, per noi non è così semplice trovare personale ambizioso e motivato. Perciò scendiamo in campo per selezionare nuove figure a cui insegnare il nostro mestiere». L’investimento di Generali per formare nuovi talenti si traduce per questi ultimi in un investimento su se stessi, per entrare per la prima volta e a gamba tesa nel mondo del lavoro o per rimettersi in gioco e crescere professionalmente. Per informazioni: Generali Italia Spa - Agenzia di Biella Est Viale Roma,7 - Biella - tel. 015 23666 biellaest@agenzie.generali.it - www.biellaest.generali.it

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MODA SOLIDALE

La felpa Emergency è made in Cossato Dal tessuto alla confezione: un progetto tracciabile che coinvolge l’industria locale di R.T., fotografie archivio Raggio Verde

L’idea è sviluppata dalla cooperativa Raggio Verde di Cossato nell’ambito del progetto Becotton, che dal 2006 si occupa di produzione e promozione di capi in abbigliamento in cotone biologico e certificato proveniente da progetti di commercio equo, che crea un ponte diretto tra il Nord e il Sud del mondo.

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La filiera della produzione delle felpe per l’associazione umanitaria di Gino Strada è interamente locale: il tessuto viene prodotto a Cossato, tinto a Gaglianico, tagliato a Benna e confezionato a Quaregna. I colori sono diversi: blu navy e il classico rosso. Ma il rapporto tra Emergency e la cooperativa cossatese nato nel 2006 non si esaurisce qui, perché Raggio Verde si occupa anche della commercializzazione di t-shirt importate dai Paesi del Sud sempre seguendo i principi del commercio equo, onde garantire ai piccoli produttori un accesso diretto e sostenibile al mercato e assicurare la garanzia dei diritti per produttori e lavoratori marginalizzati. Un’esperienza nel settore per Raggio Verde a cui ne sono seguite molte altre tra le quali la collaborazione con Greenpeace, Libera, Timberland, il Parco delle 5 Terre, il Parco Nazionale degli Abruzzi, ma anche realtà più piccole i cui capi sia bio che equo possono essere personalizzati con stampe di ogni genere secondo le indicazioni del cliente. Nata nel 2000 per sviluppare progetti nell’ambito del commercio equo solidale, Raggio Verde oggi spazia dal settore dell’abbigliamento, a quello della fornitura dei distributori automatici (ottimi anche i panini, le focacce e la pizza, serviti nell’intervallo nelle scuole della provincia, realizzati con prodotti a chilometro zero, dal pane alla farcitura), al catering: in questo caso le materie prime sono sempre bio e si cerca di utilizzare il meno possibile stoviglie usa e getta (e quando lo si fa sono rigorosamente riciclabili nei composter), e detersivi che abbiano particolare attenzione per l’ambiente. La cooperativa si occupa inoltre della commercializzazione di bomboniere Altromercato. Per informazioni: Bottega Raggio Verde - via Ranzoni 12, Cossato tel. 015 93600 - www.raggioverde.com


LO STAFF

Quelli tra tuta e cravatta

Ritratto dei collaboratori più stretti di Fabio Corbani di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Nicola Minessi esordì in rossoblù quando Roberto Marocco faceva ancora le elementari. E Francesco Viola diventò presto uno dei suoi fans dalle tribune del PalaScatola. Insieme a Andrea Monciatti formano la “task force” al lavoro con coach e prima squadra.

Andrea Monciatti in un prepartita della passata stagione. Nella foto piccola Francesco Viola con la Coppa Italia

Sabato 23 dicembre 1994 l’Ing Biella sconfigge, davanti agli oltre mille spettatori del PalaScatola, il Cassano Magnago. «Ottima la prestazione di Minessi, 8 punti correndo tantissimo» scrisse La Stampa, parlando del giocatore di vent’anni appena arrivato da Brescia, scovato dal general manager Marco Atripaldi per rinforzare la rosa di Federico Danna nella prima stagione di B2. Per il Mine era l’esordio casalingo, dopo quello in campionato di sette giorni prima in una sconfitta esterna contro la Robur et Fides Varese. Sono passati vent’anni e qualche mese: nel dicembre 1994 Andrea Monciatti aveva quasi quindici anni, Francesco Viola quattordici e mezzo. Roberto Marocco ne aveva dieci. Oggi tutti insieme fanno corona attorno a coach Fabio Corbani, in partita dalle parti della panchina e ogni singolo giorno nel lavoro insieme alla squadra. E se Nicola Minessi rappresenta la storia, gli altri aiutano a scriverla. Nella foto di gruppo del marzo 2014, con quella Coppa Italia che rappresenta l’unico trofeo conquistato finora da Pallacanestro Biella, ci sono tutti. Il Mine è “a casa sua”: pensando alla squadra di allora, restano lui e Federico Danna nella famiglia allargata rossoblù, ieri come oggi. Perfino il medico sociale Gianni Masserano ha cominciato un anno dopo anche se, come dice il “doc”, «Mine ha lasciato Biella per qualche anno, quindi...». Non molti, in realtà: giocatore con tutte e tre le promozioni vissute da protagonista

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Il sorriso di Nicola Minessi e, nella foto piccola, la concentrazione di Roberto Marocco

(dalla A2 alla A1 anche da capitano, anche se giocò poco), tornato per esordire in serie A in rossoblù, autore del primo canestro dal campo della sua carriera nel massimo campionato contro Cantù (e venne giù il Biella Forum), poi di nuovo lontano per un paio di stagioni, per poi tornare con i panni eleganti del team manager. La prima preoccupazione (scherzosa)? Trovarsi a proprio agio in completo scuro e cravatta, come si conviene a un componente dello staff. Ma, dopo mesi di allenamento, oggi non corre più a cambiarsi a partita finita, più veloce dei giocatori. E il suo ruolo, prezioso per quel che concerne l’organizzazione di quello che riguarda la squadra, è anche quello dello “zio”, amico e consigliere dei giocatori più giovani, ricordandosi bene di quando in campo ci andava lui. Il tutto condito dal solito entusiasmo e dalla solita passione: «Biella è ormai una fede» disse in un’intervista l’anno scorso «e i veri credenti non mollano la fede». Del resto dello staff, Francesco Viola è l’unico ad averlo visto in campo: «Quando venivo al palazzetto come tifoso, Minessi mi faceva sognare» ha raccontato in un’intervista a Eco di Biella. «Ritrovarmelo quest’anno è stato bellissimo e sono felice, quando andiamo in trasferta, di dividere la stanza con lui». Anche per lui Pallacanestro Biella è una passione ben radicata: prima fan, poi allenatore nel minibasket, coinvolto da Massimo Grigatti, fino al salto di categoria con la chiamata in prima squadra. Era il 2007, il primo anno di Jonas Jerebko, quello che iniziò con Troy Bell e con il giro di boa al secondo posto e finito con Keith Langford. In mezzo ci sono state la semifinale scudetto contro Milano, due salvezze all’ultima giornata, la retrocessione, la Coppa Italia, il ritorno dell’entusiasmo. Ha allenato accanto a Bechi, Cancellieri e ora Corbani, con il sogno nel cassetto, svelato in una vecchia video-intervista, di «diventare un grande allenatore». Le dinamiche di gruppo, invece, non sono un problema: è il secondogenito in una famiglia con altri otto fratelli. Andrea Monciatti, nato e cresciuto a Siena, è sbarcato a Biella nel 2009. Prima, la sua storia cestistica ha conosciuto le palestre della Virtus Siena, ombra della Mens Sana che vinceva gli scudetti ma capace spesso di essere rivale alla pari nei campionati giovanili, e quelle di Grosseto, dove era responsabile del vivaio, quando Federico Danna lo ha chiamato a Biella. Per lui l’esperienza con la 17

prima squadra è cominciata nel 2013. Ma, grazie agli anni del settore giovanile, volti come quello di Niccolò De Vico gli erano assai familiari. A proposito, se il posto designato di un viceallenatore è seduto accanto alla panchina, mentre l’head coach è in piedi con lo sguardo al campo, è naturale capire perché i suoi pensieri siano vicini anche a chi gioca meno. Come testimonia quel messaggino inviato dal bus di ritorno da Rimini e dalla vittoria in Coppa Italia, che sottolineava: «L’ha vinta anche Slanina, undicesimo uomo mai in campo perché straniero ma per tutta la stagione uno della squadra fino in fondo, a ogni allenamento». Anche Roberto Marocco è a Biella dal 2013, dopo gli anni di Claudio Gaudino (condiviso con l’Italia campione del mondo di Marcello Lippi) e Luigi Talamanca. Piemontese di Chieri, manager dello sport e allenatore di minibasket, docente alla facoltà di Scienze Motorie di Torino, ha vissuto la promozione da Dna alla LegaDue di Trento da preparatore atletico, ruolo che ora riveste a Biella. In uno sport in cui lo spirito di squadra è fondamentale, lui è quello che “divide” il team per procedere con allenamenti individuali e personalizzati, per assecondare e migliorare le caratteristiche atletiche dei giocatori. «È bello lavorare con Corbani» raccontò l’anno scorso «perché chiunque nel suo staff si sente valorizzato». Nascono anche così le squadre vincenti.


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BIella da vivere

Pronti per la primavera? Diamo un tocco di colore alla bella stagione

Collezione Angelico primavera-estate: sboccia lo stile per la bella stagione Due freschissimi suggerimenti, direttamente dalla nuova collezione. L’elegante abito uomo blu a quadri in lana con riga vinaccia abbinato al pantalone classico senza pinces con vestibilità slim è perfetto per le occasioni più eleganti. Sportiva e versatile, nonchè adatta per lo spezzato, la giacca uomo azzurra in lana, sfoderata e con due bottoni e tasche applicate e stondate, è la soluzione ottimale per le temperature primaverili. Per trovare altre combinazioni di stile, sfogliate sul sito l’intero catalogo Angelico: qualità certificata made in Italy. Disponibile nei negozi Angelico e Online su Angelico.it/shop Via Cavour 67, Gaglianico - tel. 015 25.47.319 - www.angelico.it

Pallacanestro Biella veste Errea Republic! Da Fuorigioco fioriscono le occasioni imperdibili. Non è ancora giunto il tempo di indossare i bermuda, ma se volete anticipare le tendenze della stagione, da Fuorigioco troverete molte e irresistibili proposte. Pantaloni, t-shirt, giacche primaverili… per i tipi dinamici e sportivi c’è davvero l’imbarazzo della scelta. E in più, per i tifosi Pallacanestro Biella che presentano l’abbonamento 2014/2015 c’è lo sconto speciale del10%. Cosa state aspettando? Via Galimberti 37b, Biella - tel. 015 84.09.365

GAGNA, il pittore dei rossoblù Per lui Voskuil non è convalescente: in un suo quadro è ritratto come un supereroe, stile Marvel, di quelli che magari possono trovarsi in difficoltà ma poi vincono sempre la loro battaglia. Il dipinto, è uno degli ultimi realizzati da Giorgio Gagna nel suo mini-ciclo di opere dedicate ai giocatori di Pallacanestro Biella: pittore per hobby, appassionato di fumetti prima ancora di cimentarsi con pennello e tele, Gagna ha scoperto il basket da poco: «La prima partita è stata quattro stagioni fa» racconta. «Assisto a una grande prestazione di Aubrey Coleman e, anche se non sono un tecnico, capisco di aver visto un giocatore speciale». A casa, decide di seguire l’ispirazione e di provare a mettere sulla tela le emozioni vissute in partita. Da allora sono arrivati i ritratti di Jurak, Soragna, ancora Coleman in tenuta da Batman come alla gara delle schiacciate all’All Star Game, Hollis, Lombardi, Laganà, più qualche progetto speciale: il ritratto dei due capitani Soragna e Raspino insieme e, appunto, Voskuil in stile fumetto. «Non lo faccio per soldi, ma per passione» spiega Gagna. «Ho regalato un quadro al presidente Angelico, altri ai giocatori che ho dipinto, come Laganà, con cui sono ancora in contatto. Il prossimo? Raymond è uno che ha l’aria del supereroe...». 19


BIella da vivere

Passione equitazione: alla Tenuta “La Mandria” è il momento giusto Siete mai stati alla Mandria? Una elegante tenuta fondata nel 1960 all’interno di un paradiso di 100 ettari di prati a dieci minuti dal centro città, dove potrete cavalcare, imparare o semplicemente ammirare quattordici splendidi esemplari di cavalli e pony. Il team di istruttori certificati a livello federale vi accompagnerà per lezioni e passeggiate nella natura aperta, nell’ampio campo esterno o nella palestra di 15.000 mq.Non ci sono limiti d’età per scoprire e coltivare la passione per l’equitazione e da oggi, con le nuove promozioni, è ancora più facile e alla portata di tutti. Venite a provare! Via Castellengo 106, Candelo - tel. 015 2536078 - www.tenutalamandria.com

Caffè Ferrua... dolci tentazioni per Pasqua La Pasticceria Ferrua propone uova di cioccolato decorate artigianalmente e colombe classiche realizzate con ingredienti di ottima qualità. Novità assoluta è il cestino di croccante da riempire con ovetti di cioccolato oppure con pasticceria mignon. Il laboratorio Ferrua mantiene inoltre la tradizionale e antica ricetta del Pan d’Oropa, che è un dolce da forno con un impasto di cioccolato ricoperto di polvere di cacao. Caffè Ferrua rimane aperto anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta per esaudire le vostre dolci richieste. Via Italia 43e, Biella - tel. 015 20.332 - ferruabiella@gmail.com

BALOSSINO BEVANDE propone una privamera frizzante con il villanova rosè Sarà una fioritura di sapori e pregiate bollicine con il delizioso Villanova Rosé di Tenuta Villanova, distribuito da Balossino Bevande. L’inconfondibile colore rosa intenso e il perlage fine e prolungato seducono la vista, il delicato profumo fruttato cattura l’olfatto e infine il gusto, morbido e persistente, conquista i favori di chi si concede questo piacere. Stupite i vostri ospiti, accompagnando il Villanova Rosè con fine pasticceria secca, crostate di frutta e macedonie di bosco e fragole. Via P. Maffei 8, Cossato Tel. 015 93.317 balossino.bevande@tin.it

LOCANDA LA GREPPIA, sapori di una volta e serate a tema All’interno delle mura di uno dei borghi più belli d’Italia, il Ricetto di Candelo, la Locanda La Greppia propone un menu tradizionale piemontese con piatti semplici e alla portata di tutti. Tutte le domeniche pomeriggio dalle 17.30 sono in programma gustose merende senoire a base di formaggi, salumi, frittate e molto altro e il venerdì e il sabato sera vengono proposte cene a tema tra le quali la bagna cauda, i bolliti misti e il fritto misto di otto portate. Particolare cura viene posta nella preparazione dei dolci e del pane, rigorosamente fatti in casa. Interno Ricetto di Candelo 1° rua tel. 333 37.00.425

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SETTORE GIOVANILE

Minibasket d’estate a Bielmonte Sei giorni con la palla a spicchi e con Pallacanestro Biella a cura di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Il Camp 2015 è nel cuore dell’Oasi Zegna: è aperto a ragazzi e ragazze nati tra il 2002 e il 2005 ed è limitato ai primi quaranta iscritti. Tra allenamenti e divertimento, anche le promozioni per piscina, mountain bike e un’escursione a cavallo. Sei giorni con tanta pallacanestro e tanto divertimento, circondati dai panorami e dall’aria fine delle montagne biellesi: sarà Bielmonte a ospitare l’edizione 2015 del Minibasket Camp di Pallacanestro Biella, aperto a ragazzi e ragazze nati tra il 2002 e il 2005, ovvero tra la quarta elementare e la seconda media, e in programma da domenica 14 a sabato 20 giugno. Le iscrizioni sono già aperte e i giovani fans della palla a spicchi non possono temporeggiare troppo: i posti disponibili sono limitati. Saranno accolte solo le prime 40 iscrizioni. Che cosa serve per partecipare? La voglia di stare insieme e di fare sport è fondamentale. Il fatto di non essere tesserati di Pallacanestro Biella non è rilevante, ma chi non lo è dovrà consegnare, insieme ai moduli di iscrizione, anche la fotocopia del certificato di buona salute (per i minori di 11 anni) o del certificato medico agonistico (per i maggiori di 11 anni). La competenza dello staff rossoblù garantisce che impegno e divertimento saranno mescolati nelle giuste dosi: «Fino all’età dei campionati, è giusto pensare soprattutto a divertirsi» è il credo di Luca Monteleone, coordinatore dell’intero settore giovanile di Pallacanestro Biella. E il divertimento non mancherà: tra un allenamento e l’altro sono sempre in programma attività collaterali. Viste le caratteristiche del luogo

in cui ci si troverà, nel cuore dell’Oasi Zegna (che collabora all’organizzazione), non mancheranno le passeggiate nella natura e le attività all’aria aperta. In più gli iscritti potranno usufruire di tre promozioni: un ingresso nella piscina di Pray, un’escursione in mountain bike e una a cavallo all’interno dell’Oasi Zegna, sempre di più punto di riferimento non solo in provincia di Biella per il turismo che si lega allo sport e al movimento. Il programma delle giornate al camp sarà intenso: la sveglia è alle 7,30, il tempo per la colazione e alle 9 tutti in campo per la prima sessione di allenamenti. La pausa-merenda alle 10,45 divide in due la mattinata che proseguirà con gare e giochi attitudinali. Dopo il pranzo e un po’ di riposo pomeridiano, alle 15,30 si ricomincia con i tornei con palla e canestro. Dopo la doccia e la cena, dalle 20,45 alle 22,30 le serate si divideranno tra animazione e passeggiate. E alle 22,45 luci spente per tutti. Il raduno dei giovani atleti è tra le 14 e le 18 di domenica 14 giugno all’albergo La Pineta di Bielmonte. Il “rompete le righe” è fissato per le 14 di sabato 20 giugno. La quota di partecipazione è di 350 euro, comprensivo di vitto, alloggio, assicurazione ed equipaggiamento da giovane cestista. A ogni partecipante saranno consegnati la canotta “double” da allenamento (due colori, uno al diritto e uno al rovescio, per facilitare la divisione in squadre durante gli esercizi e i tornei), i pantaloncini, il cappellino e lo zainetto, tutti con la “griffe” di Pallacanestro Biella. Per più informazioni è possibile contattare i responsabili del settore minibasket del club rossoblù Luca Monteleone (330.209521) e Massimo Grigatti (347.5029237).

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RUBRICA a cura di Luca Rosia

Uno contro uno

i l o i a z r a Domenico M

“L’altro campano” di Pallacanestro Biella (con lui c’è il nocerino Luca Infante) è arrivato dalla Juve Caserta con la patente di “ammazza-Cantù”, grazie al suo best di sempre in serie A con tanto di punti decisivi in una vittoria dei bianconeri al Pianella. Oggi mette allenamenti duri, spirito di squadra e minuti preziosi nella causa rossoblù. E di Biella dice che manca un treno per Milano. Diventando in un attimo amico e portavoce di generazioni di pendolari...

Piatto preferito da mangiare? Pasta al forno

Nome Domenico

Personaggio dei cartoni animati preferito? Holly e Benji

Cognome Marzaioli

Squadra Nba per cui fai il tifo? Los Angeles Lakers

Soprannome Marza

Il giocatore a cui vorresti somigliare? Due miei ex compagni di squadra: Alex Righetti e Alessandro Gentile

Segno zodiacale Sagittario Leggi l’oroscopo? Quasi mai Sposato o fidanzato? Fidanzato Due aggettivi per descriverti Simpatico e altruista Due tuoi difetti che vorresti correggere A volte sono troppo testardo e permaloso Film preferito? Il sapore della vittoria Che cosa guardi alla tv? Guardo tutto, dai film ai concerti, alle partite di basket Libro preferito? “Un posto nel mondo” di Fabio Volo. Ne leggo pochi... Attore preferito? Tom Cruise Che cosa c’è sul tuo iPod? Ogni genere musicale Facebook o Twitter? Facebook 25

Piatto preferito da cucinare? Spaghetti alle vongole Squadra preferita da bambino? La squadra della mia città: Maddaloni Campione preferito da bambino? Michael Jordan

Il personaggio storico a cui ti piacerebbe somigliare? Carlo Magno Passatempo preferito fuori dal parquet? Divertirmi con gli amici e stare con la mia ragazza Se non fossi stato un giocatore di pallacanestro che cosa saresti diventato? Non saprei... Mi sono impegnato per diventare a tutti i costi un giocatore di pallacanestro. Oggi voglio solo continuare a crescere La partita che non dimentichi La partita di Cantù del 1° aprile 2013. Caserta vinse di un punto, 66-65 La partita che vorresti dimenticare Una finale persa qualche anno fa da Maddaloni contro Agrigento, Gara 3 di B2 Una cosa di Biella che ti piace Il codice di Pralungo (Marza è ispirato da coach Francesco Viola, ndr). Di Biella mi piacciono i parchi. E poi è una città tranquilla e ordinata Una cosa di Biella che non ti piace Manca l’aeroporto! E un treno diretto per Milano


FITNESS E SALUTE

Osteopatia, ecco come cura

L’approccio terapeutico applicato a un caso clinico: la spalla dolente a cura di Andrea Nascimben (Chinesiologo/master in Posturologia specializzando in Osteopatia), fotografie d’archivio

Dopo aver esaminato le sue caratteristiche generali, ecco un esempio pratico del metodo che l’osteopatia usa per far ritrovare il benessere ai pazienti. Nei due precedenti numeri, abbiamo trattato delle caratteristiche generali e passate in rassegna i diversi approcci terapeutici che l’osteopatia può offrire, in questo articolo vi illustreremo invece alcuni casi clinici. Caso clinico 1. Il paziente presenta una sintomatologia dolorosa che persiste da sei mesi senza interruzione, in particolare negli orari serali, al tratto cervicale con irradiazione alla parte nucale (dolore dichiarato di livello 6) inoltre lamenta dolori alla spalla in ambito scapolo omerale e scapolo toracica (con dolore dichiarato di livello 8). Nonostante le ripetute somministrazioni farmacologiche antinfiammatorie e antidolorifiche il quadro sintomatologico rimane immutato. Soffre di reflusso

gastro esofageo da due anni circa, contro il quale le viene somministrato farmaco antiacido. L’esame strumentale (radiografia) mette in luce rettilineizzazione. I raggi X evidenziano ridotta lordosi cervicale. All’esame obiettivo il paziente si presenta con accentuate limitazioni nel range di movimento del capo in rotazione (con particolare nella rotazione a destra), flessione laterale (sempre a destra) flessione anteriore ed estensione. L’articolazione scapolo omerale sinistra risulta estremamente limitata nella abduzione ed elevazione, la scapolo toracica sostanzialmente “congelata”. Le masse paravertebrali sono contratte, associate a disfunzioni nel tratto superiore (in C2-C3-C4). La muscolatura del collo (sternocleidomastoideo, scaleni, trapezio) è ipertonica e dolente alla palpazione. Il diaframma si manifesta rigido e dolente, limitata la funzione di espansione toracica (in particolare l’emicupola destra) durante le fasi respiratorie forzate. Le masse paravertebrali, in particolar modo quelle del tratto lombare, presentano forti contratture. Il paziente è morfologicamente normolineo con tendenza al dominio ortosimpatico. Al primo trattamento il paziente viene curato a partire dal ripristino della funzionalità diaframmatica attraverso riduzione del blocco in inspirazione, parallelamente viene data una prima induzione viscerale in area ipocondrica sinistra, inoltre si interviene con tecniche di drenaggio epatico per decongestionare il sistema viscerale nel suo complesso. Posteriormente si agisce sulle masse paravertebrali lombari al fine di poter agire sui pilastri del diaframma (principio di inibizione reciproca). In ambito cervicale la priorità viene data al trattamento miofasciale degli scaleni, sternocleidomastoideo e trapezio. Successivamente vengono liberati i blocchi articolari delle vertebre disposte in condizione disfunzionale, ma solo dopo aver eliminato la tensione nella parte con approccio fasciale e di bilanciamento delle tensioni legamentose. Il trattamento si completa con l’intervento cranio-sacrale per il rilancio

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FITNESS E SALUTE ne quasi completa della scapolo toracica. In conclusione, l’approccio terapeutico ha voluto, come quasi sempre accade, seguire un percorso neurologico (nervo frenico) che vedeva la sintomatologia alla spalla, verosimilmente, una semplice manifestazione esterna di un disturbo originato da un diaframma in disfunzione (bloccato in inspirazione) e da un viscere (stomaco) che attraverso la via fasciale (legamento gastro frenico-centro frenico-pleura sinistracupola pleurica-legamenti pleuricovertebrali) conduceva il sintomo alla componente mediastinica del cingolo scapolare. Il dolore alla muscolatura cervicale altro non era che espressione somatica di quel tratto di cervicale in disfunzione a causa di una condizione di facilitazione neuronale attivata dal forte segnale afferenziale del nervo frenico (C3-C4-C5). Lo stesso nervo verosimilmente arrecava disturbo al plesso cervico-brachiale (sempre sulla base di quel concetto di facilitazione neurogenica) il quale innervando vasi, capsula articolare e strutture muscolofasciali dell’arto superiore, metteva il proprio territorio di competenza procurava deficit funzionale del complesso articolare. Se è vero che nel fenomeno della spalla congelata vi è molto frequentemente un aspetto psico-emozionale, che complica senz’altro il quadro, è altrettanto vero che se si riesce ad entrare nel circuito disfunzionale attraverso un qualsiasi ingresso (selettivamente neurologico) si genera facilmente un circuito virtuoso tra aspetto emotivo, miglioramento della funzionalità e riduzione del dolore. Questo è uno dei numerosi casi nei quali agendo, attraverso diversi strumenti terapeutici, lontano dalla zona del dolore, sempre ricostruendo un pattern neurologico, si riesce ad intervenire con efficacia sulla causa che ha generato il quadro sintomatologico, ripristinando di fatto le condizioni di fisiologia generale. Per informazioni: Metropolitan Club - piazza Vittorio Veneto 16f Biella - tel. 015 0991578 - www.metropolitanclub.it

del sistema nella suo globalità (concetto olistico del sistema corpo). Al secondo trattamento, dopo sette giorni, il paziente si presenta con una sintomatologia alla spalla ridotta sensibilmente passando da livello 8 a livello 3-4 e il dolore al tratto cervicale da livello 6 a livello 2. Il range articolare della spalla è passato da 45° circa di abduzione a oltre 90°, la scapolo toracica inizia ad avere una mobilità. La terapia ricalca sostanzialmente quanto effettuato nel primo incontro, accentuando di più l’intervento in relazione al disturbo di reflusso gastro-esofageo, togliendo tensione nei tessuti gastrici e perigasrtici con tecniche fasciali. Si effettua una prima mobilizzazione della spalla contro resistenza. Il paziente dichiara uno stato di benessere globale.Viene dato suggerimento di provare a sospendere la terapia farmacologia antiacida (inibitori della pompa protonica) dopo aver però avuto benestare del proprio medico. Al terzo trattamento, dopo sette giorni, la sintomatologia alla spalla risulta ridotta sensibilmente passando da livello 4 a livello 1 e il dolore al tratto cervicale da livello 2 alla scomparsa pressoché totale del sintomo. Il range articolare della spalla è passato da 90° circa di abduzione a 120° circa e la scapolo toracica conseguentemente molto più libera nella sua dinamica rispetto al precedente incontro. L’approccio terapeutico è il prosieguo dei due precedenti con la sola differenza relativamente al maggior tempo impiegato per la mobilizzazione della spalla contro resistenza e al completamento del trattamento contro il reflusso. L’interruzione del farmaco antiacido da quattro giorni non ha procurato il ritorno del fastidioso fenomeno. A distanza di ulteriori dieci giorni il paziente comunica la scomparsa totale di qualsiasi sintomo oggetto di indagine, la scomparsa del reflusso gastroesofageo nonostante la sospensione del farmaco da 14 giorni e il range articolare salito a 160-170° in abduzione con rotazio-

Prof. Umberto Veronesi “La sigaretta elettronica è assolutamente innocua, tanto è vero che, per esempio, è utilizzata per un protocollo scientifico ufficiale che coinvolge tre IRCSS milanesi. La sigaretta elettronica può essere uno strumento molto utile per iniziare un processo di disassuefazione, soprattutto in chi ha una forte dipendenza psicologico-gestuale, che è una delle componenti fondamentali e più difficili da eradicare della dipendenza del fumatore”.

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CUCINA

Dall’orto alla tua tavola

Dalla terra biellese per te, con un semplice ordine on line di R.T., fotografie archivio PiProBi

Basta un solo semplice click. E l’ordine è fatto. Oppure andare allo spaccio in via per Candelo 33 il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 10 alle 19, e scegliere che cosa comprare per assaporare i prodotti del territorio coltivati da una ventina di produttori riuniti sotto un’unica realtà, la cooperativa PiProBi, Piccoli Produttori Biellesi. La filosofia è una sola: soddisfare le richieste di un cliente attento alla qualità, ma anche amante della natura, e valorizzare il territorio, dalle sue aziende ai suoi prodotti. Chi ha mai detto che il sapore della terra è solo quello dell’orto di casa nostra o del vicino che molto cortesemente tutti i giorni ci

dà da assaggiare qualche pomodoro, piuttosto che una testa di insalata? Che, diciamocelo francamente, non ha proprio niente a che vedere con quella che si trova al supermercato. Da oggi c’è PiProBi: gli agricoltori si trovano per fare il programma delle semine e del raccolto, quindi ogni socio mette sul sito i prodotti di cui può disporre, li raccoglie e li prepara in base agli ordini ricevuti. Tra i “freschi” ci sono frutta, verdura, carne, ma anche “trasformati” come salumi, formaggi freschi e stagionati, miele, nocciole, farina di mais, di grano e di farro, miscele per pane (macinate a pietra con cadenza settimanale per mantenere il più possibile inalterate le proprietà del cereale), biscotti, pane e grissini, sono disponibili da PiProBi, on line, o allo spaccio di Biella. E proprio perchè sarebbe un peccato sprecare i frutti della terra appena raccolti, con le eccedenze i soci della cooperativa preparano composte, sughi di pomodoro, spremute, verdure in agrodolce e concentrati sempre di verdure ottimi per dar sapore anche a semplici piatti. Non mancano salse particolari come quelle piccanti. Sugli scaffali c’è anche il riso il cui produttore è di Benna. PiProBi propone inoltre vino di una ditta di Viverone e un olio di un’azienda toscana della famiglia di un socio della cooperativa. Nello spaccio è poi sempre possibile ricevere consigli sull’utilizzo dei prodotti grazie a qualche ricetta particolare e all’esperienza diretta dei soci che rappresentano i primi consumatori dei prodotti delle loro aziende. Promo per i lettori di Time Out: 10% di sconto sulla spesa on-line o in negozio. Per informazioni contattare l’assistenza clienti tel. 345 0221149 www.piprobi.it - via Candelo, 33 Biella Orari apertura spaccio: lunedì, mercoledì, venerdì 10.00 - 19.30.

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IN CAMPO

Ultimi fuochi, poi playoff Aprile tra sprint finale e post-season di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti

28ª giornata, sabato 4 aprile

secco a Treviso 112-80. Tra i rossoblù di Malik Dixon, Andrea Niccolai e Michael Batiste, il miglior marcatore è Matteo Malaventura con 22 punti in 27 minuti e un 6/7 da tre punti che è tuttora il suo record personale da oltre l’arco in carriera.

Angelico Biella - Orange Moon Barcellona Biella Forum, ore 20.30

Gli ex

Luca Garri (a Biella nel 2005/2006 e dal 2008 al 2010) La data: 17 ottobre 2010 Brindisi torna a calcare i parquet della serie A dopo un digiuno di 28 anni. A Roma contro la Lottomatica di Gigi Datome arriva una sconfitta 86-61. In panchina siede Giovanni Perdichizzi, attuale allenatore di Barcellona. Il capitano brindisino è Luca Infante: per lui 0 punti in 8 minuti.

Domenica 19 aprile

Angelico Biella: riposa

Nell’ultima di campionato Biella avrebbe dovuto affrontare Veroli, che però ha abbandonato il campionato poco dopo il match di andata vinto dai rossoblù e poi “annullato”. Per Biella è la seconda gara in casa saltata su due.

Playoff, Da giovedì 23 aprile

29ª giornata, domenica 12 aprile

Playoff, ottavi di finale

Givova Napoli - Angelico Biella PalaBarbuto di Napoli, ore 18.00

Gli ex

Matteo Malaventura (a Biella dal 2000 al 2002) Gabriele Ganeto (a Biella dal 2003 al 2007) La data: 17 novembre 2001 La Lauretana Biella ai primi passi della prima stagione in A1 perde

Le squadre dalla quinta alla ottava classificata di A2 Gold e le prime quattro di A2 Silver si affrontano nel turno preliminare di playoff promozione con il seguente tabellone: ottava di Gold contro prima di Silver, settima contro seconda, sesta contro terza, quinta contro quarta. Gara-1 è sul campo della squadra di Gold, gara-2 a campi invertiti è domenica 26 aprile, l’eventuale gara-3 è fissata per giovedì 30.

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MUSICA

Al Biella Jazz Club è tempo di duetti Aprile all’insegna del jazz con artisti italiani di Francesca Fossati, fotografie archivio Jazz club

Si prepara per i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario del prossimo anno il Biella Jazz Club, fondato il 17 luglio 1966 da un gruppo di musicisti e di appassionati della musica suonata nei locali fumosi e in penombra di New Orleans, Chicago e New York. Ora quei locali non sono più fumosi, ma l’atmosfera è sempre intima e nella sede del Biella Jazz Club, Palazzo Ferrero, il silenzio e l’acustica

perfetta della vecchia cantina fanno da contorno ad artisti di fama nazionale e internazionale. In attesa del cinquantenario, il Bjc prosegue nell’organizzazione di eventi e di concerti, con cadenza settimanale richiamando pubblico anche da fuori provincia, sotto la guida del direttivo riconfermato di recente: Damiano Meliconi è il presidente, Massimo Tempia il suo vice e Massimo Serra il direttore artistico. Ad aprile i concerti spaziano dai virtuosismi di un duetto al fingerpicking (il pizzicare le corde con le dita) e al tapping (l’uso di entrambe le mani per suonare direttamente sulla tastiera della chitarra). Palazzo Ferrero, sede del Bjc al Piazzo, il borgo storico di Biella, ospiterà il 9 aprile un evento speciale il cui protagonista è Walter Tessari, un chitarrista veneto che con la mano ritmica crea sonorità multiple, originali e straordinariamente suggestive, tra tapping e fingerpicking. Il suo stile l’ha condotto a vincere numerosi premi come musicista di strada. Il 19 aprile sarà la volta di Duello, il duo composto da Adalberto Ferrari (clarinetto) e Nadio Marenco (fisarmonica), la cui virtuosa tecnica di esecuzione spazia tra diversi generi, in prevalenza jazz, ma arrangiati ad hoc. Il 21 aprile, da Torino, arriveranno al Bjc l’organista Alberto Marsico, che ha suonato con diversi musicisti importanti e inciso un disco a Londra, e la cantante Sabrina Oggero Viale che fin da ragazzina si dedica al canto e che, tra esibizioni dal vivo, collaborazioni con musicisti e stage a Boston, è risultata finalista in diversi concorsi nazionali e internazionali. In collaborazione con Maurice Debernardi il Bjc organizza anche lezioni di percussioni e di danze africane per bambini e per adulti.

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