N. 18 - MAGGIO 2015
, F F O Y A L P I UN GIOCO DI SQUADRA SELVATICA: NATURA IN FESTIVAL
Stephan Elsner: Il tedesco che ha scoperto il basket a Biella
Tessile, abbigliamento, moda: Il futuro è nelle competenze multidisciplinari
Una squadra grande una città 2015
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Proprietario della testata: Pallacanestro Biella Ssdarl Via XX Settembre, 10 - 13900 Biella Tel. +39 015 88.53.500 - info@pallacanestrobiella.it
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Direttore responsabile: Giampiero Canneddu
Fotoeditor: Fabrizio Lava - fabrizio.lava@e20progetti.it
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Fotografi: Stefano Ceretti, Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella Massimo Ceretti, Stefano Lanza, Michele Rosetta e Fabrizio Lava
Via Milano, 94 - 13900 Biella tel. 015 25.29.201 - info@e20progetti.it
In copertina: Il momento in cui la squadra si carica, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella
Hanno collaborato alla realizzazione del N°18 maggio 2015: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Niccolò Bosio, Luca Rosia Silvia Marchionatti, Rosalina Bocchio e Luca De Gasperin Tutti i punti di distribuzione su: http://www.pallacanestrobiella.it/news/ecco-ipunti-di-distribuzione-del-timeout
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LA SFIDA
Ancora derby, ma contro Casale Biella è ai quarti. Come l’anno scorso sfida a una “vicina” di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Dopo Torino nella passata stagione, ecco la Novipiù: in regular season assoluta parità tra le due squadre. Attenzione a Marshall e Martinoni. E curiosità per la consapevolezza da protagonisti dei giovani della Corbani-band. Non c’è playoff senza derby, a quanto sembra. Del resto, con tre squadre piemontesi sulle otto rimaste in lizza per la promozione in serie A, era quasi impossibile evitare incroci. Ma come l’anno scorso c’è una vicina di casa sulla strada dell’Angelico Biella ai quarti di finale: ieri Torino, oggi Casale. Le due squadre arrivano all’uno contro uno in condizioni differenti, ma reduci da un equilibrio incredibile e raro nelle due partite di regular season: +18 per la Novipiù nella partita di andata, quando Biella era ancora la squadra costruita a inizio stagione, con Alan Voskuil nel ruolo di bombardiere, +18 per l’Angelico al ritorno, quando Cape Canaveral stava per fermarsi per mettere a posto la caviglia in disordine. Nel frattempo, i rossoblù del Monferrato hanno riposato, forti di quel quarto posto ottenuto grazie alla differenza canestri complessiva su Biella (sì, perché in classifica hanno pure finito a pari punti). L’Angelico invece ha dovuto gettare il cuore sul campo per superare lo scoglio del turno preliminare, contro una Remer Treviglio che ha giocato una serie di altissimo livello e contro le avversità della sorte, che sembrano non voler abbandonare la Corbani-band in questa stagione. Ma la partenza di B.J. Raymond per gli Stati Uniti, per partecipare al funerale del nonno, ha fatto sì che in gara-3 il resto della squadra facesse un passo avanti, prendendosi più minuti, responsabilità e palcoscenico da protagonisti del solito. La conseguenza? Laquintana (classe 1995, è bene ricordarlo) top scorer, Chillo a 13 punti e 7 rimbalzi, Berti in campo il doppio dei minuti rispetto alla media della regular season, segnando canestri pesanti e smazzando assist, Lombardi dominatore sotto i tabelloni con 17 rimbalzi, De Vico decisivo nello sprint dell’ultimo quarto con una tripla, un canestro in penetrazione, una palla recuperata e un fallo antisportivo subito. Quella vittoria diventata fuori pronostico (alzino la mano quelli che, alla notizia della partenza di B.J. Raymond, non hanno pensato che fosse finita) può aver dato una nuova consapevolezza all’intera squadra che, fino a quel Biella-Casale nell’ultimo scampolo di regular season, otteneva il 48% dei punti dal duo Voskuil-Raymond. Vincere una gara-3 senza appello, senza il 48% potenziale della produzione offensiva, vorrà pur dire qualcosa. Dovrà pensarci coach Marco Ramondino, sapiente condottiero della Casale di quest’anno, società che ha tradizione di grandi allenatori (Marco Crespi, Giulio Griccioli) almeno quanto Biella. Nelle ultime due stagioni Ramondino è 3-1 su Corbani, con le due vittorie secche ottenute con Veroli l’anno scorso e l’1-1 del 2014-2015. Il coach milanese lo sa bene, come ha pronosticato nella conferenza stampa dell’ultimo dopogara di Biella-Treviglio: «Sarà una serie molto tattica. Casale è una squadra che lavora molto sul tentativo di limitare i punti di forza degli avversari». Nulla di simile, insomma, al corri e tira di quella gara-3, in cui le due squadre hanno collezionato la cifra record di 138 conclusioni dal campo.
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Dando uno sguardo agli avversari, Jermaine Marshall e Niccolò Martinoni sono i leader statistici: il primo è un rookie, uscito dall’università di Arizona State (la super-rivale di Arizona, dove è vice allenatore il “nostro” Joseph Blair) ma subito impattante nell’A2 con 15,8 punti e 4,7 rimbalzi a partita. Martinoni è il capitano e leader emotivo della squadra, ma ha cifre ragguardevoli: 12,4 punti e 7,4 rimbalzi. Il secondo americano è Samuels, che abitualmente esce dalla panchina, il “passaportato” è Brett Blizzard, da anni specialista nel tiro da tre. Abdel Fall è l’alter ego di Lombardi quanto ad atletismo esplosivo. Tomassini, ex Veroli come Samuels e coach Ramondino, è il disciplinato playmaker. Matteo Chillo a canestro
LE STATISTICHE
Cifre a confronto, più Usa-dipendenti I rendimenti della regular season di questa e della passata stagione di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Quasi la metà dei punti (playoff esclusi) è arrivata dalle mani di Voskuil e Raymond. Ma sono saliti di tono i giovani che hanno avuto ancora più spazio in campo.
Due regular seasons a confronto, un obiettivo (ieri e oggi) che in fondo è lo stesso: dare spazio ai giovani, farli crescere e mettere attraverso di loro le basi per provare a risalire, in un giorno non così lontano, nella graduatoria del basket italiano. Ma anche, come disse coach Fabio Corbani, «schierarli nel ruolo in cui possono eccellere ad alto livello e vedere se davvero possono fare il salto di qualità». Per constatare quanti passi sono stati fatti verso questi obiettivi, l’esame delle statistiche è ancora una delle vie maestre, anche se le cifre non sempre dicono tutto. Gli americani. Cominciamo dal duo straniero, a cui il sistemaCorbani affida il compito di “fare canestro”, lasciando al resto della squadra il margine per crescere senza troppe pressioni. L’anno scorso il duo Voskuil-Hollis ha garantito nelle trenta gare di regular season 36,1 punti di media a partita. Voskuil ne ha giocate solo 23 nel 2014/2015, con 16,9 punti contro i 18,5 della stagione passata. Raymond ha fatto meglio di Hollis sia come produzione offensiva (22,0 contro 17,6) sia come rimbalzi (8,0 contro 6,6). La somma dei punti made in Usa è di 38,9, pari al 48,9% del totale di squadra. L’anno scorso la quota era “solo” al 44,8%. Nelle due partite di regular season disputate (ma a playoff già acquisiti), si sommano gli 11 punti a partita (in 27,3 minuti in campo) di Kyle Johnson.
Simone Berti in sottomano: i giocatori di Casale possono solo guardare. Nella foto piccola B.J. Raymond e Luca Infante lanciati in contropiede
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Tommy Laquintana sfida la difesa di Casale
I “veterani”. Se i punti arrivano dall’estero, la leadership morale della squadra è garantita dai giocatori di maggiore esperienza. Biella ne aveva “due e mezzo” nella passata stagione, sommando ai molti campionati di Infante e Berti l’esperienza più breve di Tommo Raspino. In questa stagione sono rimasti solo i primi due, con la promozione ad ala piccola titolare, in alternanza, di Eric Lombardi e Niccolò De Vico. Per Infante si è passati da 6,9 punti e 3,5 rimbalzi a partita a 5,7 punti e 4,5 rimbalzi, specialità in cui la squadra è salita di tono passando da 30,6 a 32,9 complessivi. Simone Berti ha chiuso la regular season a 4,5 punti, 1,5 rimbalzi e 1,4 assist contro i 6,3, 2,1 e 2,2 del 2013/2014, ma è anche scesa di quasi 5 minuti a partita la sua presenza media in campo, fatto salvo il finale in crescendo, sia come peso in squadra sia come minutaggio. Tommaso Raspino, con 10,3 punti a gara, era il terzo terminale offensivo della squadra pressoché al pari (fino a quando l’infortunio non lo ha fermato) di Marco Laganà. Alle sue spalle c’erano i 2,3 punti a partita di Niccolò De Vico. Oggi la cooperativa De Vico-Lombardi ha messo insieme 13,5 punti a match, con i 5,2 del primo sommati agli 8,3 del secondo. Lombardi, benché più lontano dal canestro, ha migliorato la quota-rimbalzi, da 4 a 4,2. Entrambi hanno moltiplicato i minuti: da 15 a 25 per Air-ic, da quasi 11 a oltre 19 per De Vico. I giovani. Detto di Lombardi e De Vico, la linea verde del 2014/2015
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è completata da Tommy Laquintana e Matteo Chillo. Il primo ha preso il posto, in quintetto e negli equilibri, di Marco Laganà: 23 minuti e 10,5 punti per Lagghi prima dell’infortunio, 26,2 minuti e 10,1 punti per il play classe 1995, al primo anno in quintetto base. Il contributo di Matteo Chillo è cresciuto da 16 a 19 minuti in campo, da 4,8 a 6,6 punti e da 2,8 a 4,2 rimbalzi. Il resto della panchina. L’anno scorso la rotazione era a nove uomini, con Luca Murta (1,5 minuti e 0,3 punti a partita) unico della squadra sotto i 10 minuti in campo. Quest’anno sono stati otto a superare il “quorum” dei dieci minuti, a cui si sommano i 6 di Marzaioli e i 4 di Danna, il primo forse un po’ sotto le aspettative e il secondo, da quando è stato inserito nel roster, più presente del previsto. Per i due 1 e 0,8 punti a partita. Il record complessivo. Meno punti segnati, più rimbalzi catturati ma anche più tiri dal campo, a dimostrazione che nel dna di Biella c’era e c’è la corsa: 65 conclusioni a canestro contro le 60,5 dell’anno scorso (per una squadra che già non andava piano) sono la sintesi dell’idea di pallacanestro di Fabio Corbani. Di poco superiori i tiri da due punti (34,8 contro 33,3) sono saliti quelli da tre più nettamente, 30,2 contro 27,6. La percentuale da due è scesa dal 55 al 52%, così come quella da tre dal 37 al 34%. Biella va meno spesso in lunetta rispetto alla stagione passata: 16,7 tiri liberi contro 18,5 con una percentuale leggermente migliore, 77% contro 75%.
NUMERI
Pillole (e cifre) di storia rossoblù Dalle 365 partite in casa alle 233 in campionato di Soragna di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Alla ventunesima stagione di storia, ecco un po’ di curiosità su Pallacanestro Biella tutte fatte di numeri. 365 sono le partite ufficiali disputate in casa finora da Pallacanestro Biella nelle 21 stagioni della sua storia, dalla B2 alla serie A, fino alla A2 Gold che è la casa rossoblù nelle ultime due annate. Come se si fosse giocato per un anno intero ogni singolo giorno. Di queste, 107 (dall’esordio del 1 marzo 2009 contro la Premiata Montegranaro) sono state disputate al Biella Forum. Gara-3 contro la Novipiù Casale in questa serie di playoff è la partita numero 366 in casa e, per amor di completezza, la numero 744 totale. 3 soltanto sono le partite di Coppa Italia, ai differenti livelli, che Biella ha disputato in casa sulle 12 totali, con un record di due vinte e una persa. Le vittorie, curiosamente, sono state entrambe contro squadre venete: nel 1997/1998, quando la coppa di B1 si assegnò al PalaScatola, il quintetto di Federico Danna superò Padova in semifinale prima di cedere nel match decisivo a Roseto. Nella stagione successiva, alla prima volta nella Coppa Italia dei “grandi”, ci fu la storica prima volta tra i professionisti contro la Benetton Treviso campione d’Italia. E fu un’altrettanto storica vittoria. 41 sono le partite giocate nella stagione più lunga, la 1998/1999 in A2, con Nate Erdmann, Joseph Blair e Nicola Minessi in campo
e Federico Danna in panchina. Merito di un campionato allungato da una fase a orologio dopo andata e ritorno, delle sette partite di playoff (quattro per eliminare Pesaro, tre per vedere Manu Ginobili battere i rossoblù in finale promozione) e delle due di Coppa Italia. Due sono le stagioni più lunghe in A, la 2006/2007 (eliminazione a gara-5 contro la Virtus Bologna) e la 2008/2009 (quella della semifinale scudetto contro Milano). L’annata successiva, la 2009/2010, è stata l’unica a vedere Biella essere in lizza in tre competizioni contemporaneamente: campionato, Coppa Italia (sconfitta in semifinale contro Cantù) ed EuroCup. 4 sono i capitani stranieri di Pallacanestro Biella: il primo è stato Alex Bougaieff, che ha ereditato la fascia in una fetta della stagione 2004/2005 da Fabio Di Bella, quando il play è stato costretto ai box da un infortunio. Il secondo è stato Troy Bell, che cedette il posto quando fu tagliato, poi venne Joe Smith e infine Alan Voskuil, capitano “di coppa” della Bonprix Biella di quest’anno, mentre la fascia in campionato è rimasta a Luca Infante. 233 sono le partite in rossoblù di Matteo Soragna, recordman di presenze in campionato, limitandosi ad A2 e A1, nella storia di Pallacanestro Biella. Il giocatore non italiano con più partite è Alex Bougaieff, a quota 151. Nicola Minessi ha 108 presenze tra A2 e A1, a cui somma quattro stagioni quasi complete tra B1 e B2.
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SPORT E TURISMO
Il Golf Hotel nel cuore del Piemonte Immerso nel verde con il nuovo percorso a 18 buche di R.T., fotografie d’archivio
L’UNA Golf Hotel Cavaglià è uno splendido resort nel cuore del Piemonte facilmente raggiungibile dalle autostrade Torino-Milano e Genova-Aosta, ad un chilometro dal casello di Santhià. L’hotel a quattro stelle si presenta come l’ideale punto di riferimento sia per la clientela business che leisure. Dispone di 37 ampie camere con ogni tipo di comfort: una palestra ed una magnifica piscina estiva completano l’offerta di questo meraviglioso resort immerso nel verde. Presso la reception è possibile trovare l’attrezzatura golfistica sia per giocatori principianti che per quelli più esperti, prenotare lezioni di golf singole o collettive, iscriversi alle gare ed organizzare giornate di golf anche per gruppi aziendali. La Club House è sede del Rossocuoco Café, uno spazio accogliente dedicato ai propri ospiti per organizzare aperitivi, cene e altri eventi. Il ristorante Rossocuoco Steak House, con vista sul campo da golf, è particolarmente apprezzato per le specialità di carne alla brace in stile USA come il Tenderloin, il Ribeye, la T-bone e la Porter House. UNA Golf Hotel Cavaglià dispone di 7 sale meeting, 3 delle quali con vista sul campo da golf, in grado di ospitare fino a 150 persone; nella terrazza con vista sulle buche, è possibile organizzare cerimonie e banchetti fino a 250 invitati. Le sale riunioni hanno in dotazione tutti i comforts tecnologici più moderni: connes-
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sione ad internet in Wi-Fi con accesso libero oppure con cavo e switch per più computers. Adiacente all’albergo vi è il percorso a 18 buche del Golf Club Cavaglià ed il campo pratica che ospita il Mizuno Fitting Centre. UNA Golf Hotel Cavaglià è un’ottima base per chi vuole organizzare un golf tour fra i migliori campi italiani (Biella, Torino La Mandria, Royal Park I Roveri, Castelconturbia e Bogogno). Gli amanti dello shopping, infine, troveranno a pochi chilometri di distanza dal resort gli outlet convenzionati di Ermenegildo Zegna, Gucci, Agnona, La Perla e Piacenza Cashmere. Per informazioni: UNA Golf Hotel Cavaglià - via Santhià 75, Cavaglià - tel. 0161.96.67.71 - una.cavaglia@unahotels.it - www.unahotels.it
NIGHTLIFE
Al via la stagione estiva del Galileo “Collaborazione vincente” con la famiglia Ramella di R.T., fotografie d’archivio
Da oltre vent’anni il cuore di Biella pulsa al ritmo di una musica che riempie l’aria. È quella del “Gali”, il locale preferito da diverse generazione di persone, quelle che vogliono bere la “bionda giusta” o provare un cocktail diverso dal solito. A giugno, come ogni anno, si apre la stagione estiva e le novità sono tante: prima fra tutte la collaborazione con la famiglia Ramella che opera, dal 1946, nella ristorazione di alta qualità.
Un connubio nato nei locali di Città Studi che promette un’estate ricca di eventi nuovi e tradizionali. Non mancheranno, come di consueto, gli appuntamenti all’Alba Marina, mentre nei giardini del Ristorante Villa Carla al Circolo sportivo I Faggi di Biella, si prospetta un’estate all’insegna dell’accoglienza e del glam raffinato. Servire un cocktail è un’arte. Lo sanno bene Patrick e Simone che si affiancano alla conduzione del locale di Via Galilei e che propongono, stagione dopo stagione, eventi pianificati a puntino, come quelli presso il giardino del Ristorante Villa Carla, appunto, le cui serate avranno inizio a partire dalle 18. Il panorama, che si gode dalla balconata della storica Villa, non ha eguali e mostra la bellezza di Biella, dei suoi antichi – e sinuosi - dintorni. Gli spazi sono ampi e danno modo a chiunque di consumare in tutta tranquillità aperitivi, aperi-cena o menu a scelta, al riparo da caos e stress cittadini. Quella tra la famiglia Ramella e i due imprenditori è un’intesa consolidata nel corso di un evento (organizzato dall’Uib presso citta’ studi, ndr) e “che rappresenta” - spiega Patrick - “un cambiamento volto a collaborazioni vincenti”. Per informazioni: Patrick 338 9891048 - Simone 328 2878534 Villa Carla Terrace Restaurant c/o I Faggi Sport Club - via E. Ramella Germanin 7 Biella.
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A SCUOLA
Tessile, abbigliamento, moda Il futuro è nelle competenze multidisciplinari di R.T., fotografie di Fabrizio Lava
Disegnare il proprio futuro dopo il diploma? All’Its di Biella si può, diventando un esperto in grado di dare a un’azienda un contributo manageriale e creativo avendo appreso tutti gli aspetti della produzione e della vendita. Un corso biennale e gratuito permette di specializzarsi nel campo del tessile con professionisti del settore e tirocini in azienda: il 90% degli studenti dei primi due corsi ha già trovato lavoro.
A Biella c’è un innovativo corso di formazione strettamente legato al mondo del lavoro e dedicato al Made in Italy nell’ambito tessile. Si tiene all’Istituto tecnico superiore per le nuove tecnologie, nella succursale dell’IIS Q. Sella a Città Studi, ed è rivolto ai diplomati, giovani e adulti, provenienti da qualsiasi istituto. Gli Its sono stati pensati per formare tecnici in aree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività italiani. In particolare, dalla scuola di Biella escono tecnici superiori di processo, prodotto, progettazione tessile e design per i settori tessile, abbigliamento e moda (il titolo di studio è un diploma di V livello nel quadro europeo delle qualifiche). Settori nei quali l’Italia eccelle per competenze, conoscenze e innovazioni, ma che negli ultimi 10 anni hanno subìto cambiamenti nel loro approccio artigianale e oggi sono in cerca di figure nuove che sappiano coniugare la razionalità manageriale e la creatività. Ed è proprio ciò che si impara all’Its a Città Studi. Il tecnico superiore ha una visione completa dell’azienda: conosce i filati e i tessuti, i tempi e le risorse del processo produttivo, sa pianificare una collezione e progettare nuovi tipi di tessuti, sa cogliere le esigenze del mercato e le nuove tendenze e
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sa relazionarsi con i responsabili di tutti i reparti produttivi, ma anche con i fornitori, l’ufficio stile e l’ufficio marketing. Il corso dura due anni ed è gratuito. Inizierà a ottobre 2015 per terminare a luglio 2017 per un totale di 1800 ore delle quali almeno 600 dedicate a stage in azienda supportati da tutor scolastici. Il collegamento con il mondo del lavoro si ritrova anche in uno dei punti di forza del corso, ovvero il fatto che il 50 % delle lezioni sono tenute da professionisti che lavorano nel settore e possono trasmettere agli studenti la loro esperienza e il loro modo di operare, il rimanente 50 % da docenti delle discipline specialistiche. Nel corso dei due anni, seminari monotematici da frequentare in aula e laboratori dedicati sono affiancati dai tirocini presso le aziende più prestigiose del settore al fine di percorrere l’intera filiera del tessile-abbigliamento con l’opportunità di applicare e sperimentare sul campo le competenze acquisite. Gli sbocchi professionali sono negli ambiti tecnico, creativo e di sviluppo delle strategie di mercato all’interno di aziende del settore tessile-abbigliamento-moda. L’idea di attivare questo corso si è rivelata vincente perché il livello occupazionale degli studenti usciti dai due corsi che si sono già conclusi è pari al 90 %. Per informazioni e iscrizioni: I.I.S. Q. Sella - succursale Città Studi - corso Pella, 4 Biella - tel. 015403213; 3281509990; 3938526184 - its@itis.biella.it - www.its-tessileabbigliamentomoda.it 15
PERSONAGGI
Il tedesco che ha scoperto il basket a Biella A tu per tu con Stephan Elsner, direttore generale di “bonprix Italia”, sponsor e tifoso di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
La prima partita vista al palasport di via Pajetta e lo stupore perché «il mio insegnante aveva detto che non era uno sport di contatto», la passione per Biella, «luogo ideale per la nostra azienda nonostante la logistica», e quell’aiutino per riavere Voskuil...
Il suo primo impatto con la pallacanestro? Stupore e spavento. Stupore, perché ai tempi della scuola l’insegnante di educazione fisica di Stephan Elsner, direttore generale di “bonprix Italia”, gli aveva spiegato che il basket non era uno sport di contatto. «E per questo» racconta «pensavo che non mi sarebbe mai piaciuto. All’epoca giocavo a calcio e seguivo soprattutto il calcio anche da tifoso». Poi, dal parterre a filo di parquet del vecchio PalaScatola (oggi, non a caso, Palabonprix) di via Pajetta, ha visto da vicino giocatori e partite: «E ho capito che il mio maestro non aveva detto proprio la verità. Sono rimasto a bocca aperta per quelle guerre negli uno contro uno. E mi dispiace non aver provato a giocare prima». E lo spavento? Deriva sempre da quella prima partita: «Mi hanno fatto sedere in prima fila, nel posto più vicino alla curva. Credo fosse una sfida casalinga alla Pompea Napoli. Quando è iniziato il tifo, con tutto quel rumore, mi sono spaventato. Anche mia figlia, alla sua prima volta, era molto piccola e non l’ha presa bene. Oggi tutta la famiglia è supertifosa». È passato un po’ di tempo, da quell’esordio, e le cose sono cambiate. «Oggi ho montato un canestro fuori da casa mia. E con mio figlio, che ha otto anni, facciamo lunghe “sedute di tiro”. Fra poco sarà pronto per qualche uno contro uno. E quando esco a correre, ho sempre un pallone a portata di mano perché mi piace conclu-
Stephan Elsner in veste ufficiale e in quella di tifoso
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La presentazione di bonprix come main sponsor di EuroChallenge. Nella foto piccola, Elsner con Eric Lombardi
dere l’allenamento con qualche tiro. Il bello della pallacanestro è che, rispetto al calcio, si può giocare anche da soli. E divertirsi». Nel frattempo leggere “bonprix” sulle canotte di Pallacanestro Biella è diventata un’abitudine, da questa stagione anche nel ruolo di main sponsor per le partite di EuroChallenge, un teatro naturale per un’azienda che ha radici in Germania e clienti in tutto il mondo: «La mia speranza era di vincerne almeno una e di non fare figuracce, visto che eravamo l’unica squadra della competizione ad arrivare dalla seconda divisione. Invece quello che abbiamo fatto in casa, vincendole tutte, è stato un miracolo». E certe imprese sportive aiutano a rinsaldare il legame tra il “biellese acquisito” Elsner e la sua nuova squadra preferita: «Anche in EuroChallenge mostrare il nostro marchio ai potenziali clienti era un obiettivo secondario. Quello principale era presentare i nostri valori, che sono simili a quelli di Pallacanestro Biella: nella nostra azienda amiamo dare spazio ai giovani, così come fa la squadra. Allo stesso modo vogliamo mostrare la nostra responsabilità per il territorio che ci ha accolto: il Biellese non è la soluzione logistica ideale per un’azienda come la nostra, non così vicina ad autostrade e ferrovie. Ma lo è per il modo in cui siamo stati accolti e per lo staff che abbiamo in azienda, uno staff che ama stare qui e che probabilmente a Milano non sarebbe stato così fedele». Il legame con il territorio è stato consolidato negli ultimi tempi con il sostegno ad altre attività sportive e non solo alla pallacanestro: «Nell’anno della retrocessione ci siamo guardati intorno e abbiamo deciso di dare una mano a qualcuna delle molte realtà che fanno sport con grande impegno senza avere molti aiuti». Ma non è venuto meno il “primo amore”, quello per Pallacanestro Biella. «Proprio quell’anno con la retrocessione è stato particolarmente importante» sottolinea Elsner. «Scendere di categoria forse era destino, se non fosse successo quell’anno sarebbe capitato una o due stagioni più avanti. Certi episodi sono dolorosi ma danno l’opportunità di fare reset. Ora il team di gestione della società 17
è molto affiatato e molto “sul punto”, nessuno ha mai parlato di salire subito, né di fare il passo più lungo della gamba. E poi sono convinto sia più entusiasmante un campionato di vertice al “piano di sotto” di una stagione sempre sul filo della zona retrocessione in serie A». Anche per vedere in campo i giovani, che a Elsner piacciono di più «degli americani che magari vengono senza troppo entusiasmo per una stagione e basta e tengono in panchina i ragazzi. Laganà non giocava nemmeno a Biella, in serie A. Certo, ci vuole un allenatore come Fabio Corbani che li mette in campo, anche se sbagliano». Per questo Stephan Elsner ha più una mentalità che un giocatore preferito, nella storia di Biella. Con, nel suo cuore, una eccezione: Alan Voskuil: «Il legame che ha saputo creare con la città e con i tifosi è eccezionale. Quello che ha fatto anche quest’anno è incredibile, buttandosi dentro e andando anche oltre il limite, nonostante le condizioni fisiche precarie. Devo confessare che in estate, al momento di rifirmarlo, anche la nostra azienda ha aumentato un pochino il nostro impegno...».
A.D. NATALIA CORBETTA / FOTOGRAFIA MARIO CIAMPI
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I colori di primavera Moda, sapori e sport per la bella stagione
Angelico: il piacere di indossare la giacca primaverile perfetta Abbiamo due ottimi suggerimenti di stile per chi cerca la giacca giusta per le fresche giornate primaverili: il primo è il pregiato husky blu reversibile: un capo sportivo e versatile, un classico perfetto per passeggiate serali degustando un buon gelato artigianale; il secondo è l’elegantissimo ed essenziale impermeabile ghiaccio corto sfoderato: con il dettaglio dell’abbottonatura nascosta, si abbina splendidamente a tutti i completi della nuova collezione ANGELICO. Concedetevi un assaggio dell’eccellenza biellese, passate a trovarci nel nostro rinnovato showroom. Disponibile nei negozi Angelico e Online su Angelico.it/shop Via Cavour 67, Gaglianico - tel. 015 25.47.319 - www.angelico.it
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Bambini, torna il BONPRIX CAMP Per la seconda stagione torna al vecchio palasport di via Pajetta il “bonprix day camp”, un’occasione per bambini e ragazzi (e bambine e ragazze) dai 6 ai 14 anni di incominciare le vacanze, a scuola appena finita, dedicandosi allo sport e alla pallacanestro. Si comincia il 22 giugno per tre settimane consecutive, dal lunedì al venerdì: la quota settimanale è di 80 euro e comprende assicurazione, pranzo, merende, t-shirt, un giorno in piscina, una lezione di tennis presso il Circolo Tennis Biella e un regalo. A dettare il ritmo tra giochi e sport saranno gli istruttori di minibasket di Pallacanestro Biella, coadiuvati dai giocatori della prima squadra dell’Angelico. Per informazioni: 347.5029237 (Massimo Grigatti), 339.7949156 (Angelo Petrillo). 19
BIella da vivere
La scuola di equitazione della Tenuta “La Mandria” di Candelo sempre presente con successo in campo agonistico Il successo di una scuola si vede dai risultati conseguiti dai sui allievi. I binomi della Tenuta La Mandria sono presenti, sempre piazzati nei primi posti, a livello regionale, nazionale ed internazionale in tutte e tre le discipline olimpiche: salto ostacoli, concorso completo e dressage. via Castellengo 106, Candelo - tel. 015 25.36.078 www.tenutalamandria.com - info@tenutalamandria.com FB Tenuta La Mandria
Riscopri i piccoli piaceri della vita al BABEL di Candelo Tornare al Babel è, ogni volta, come ritrovare un vecchio amico, che ti accoglie con una buona birra artigianale e un tagliere di salumi e formaggi, per parlare di libri, di musica, della vita. È questo lo stile, genuino e gioviale, del Babel: qui potrete sorseggiare una Duel o una Duca D’O del Birrificio Un Terzo e accompagnarla con la varietà dei piatti del menù stagionale, oppure degustare una pizza preparata ad arte e concludere in bellezza con lo sfizioso tortino al cioccolato, dal cuore caldo. Babel è aperto dal martedì alla domenica, dalle 19:00 all’1:00. Via S. M. Pozzo 4, Candelo - tel. 015 01.51.885 - 377 70.74.259 info@babel-babel.it - www.babel-babel.it
Rinfrescate il palato con le deliziose birre Poretti, distribuite da BALOSSINO Una birra gelata di fronte al tramonto dopo una lunga giornata di lavoro: la fatica si scioglie in un momento di puro e meritato piacere. E proprio perché questo piacere non manchi mai, BALOSSINO dedica la massima cura nella selezione e distribuzione delle bevande migliori: tra queste, Poretti è uno splendido esempio di qualità e di varietà. Le note fruttate della chiara 4 Luppoli, il gusto deciso della ambrata doppio malto 5 Luppoli, la rossa 6 Luppoli, dal corpo rotondo, sposa perfetta di formaggi stagionati ma anche di dolci al cioccolato, le speciali fragranze delle 7 Luppoli: una sinfonia di colori e gusti, per i vostri preziosi momenti di serenità, da soli o in compagnia. Via P. Maffei 8, Cossato Tel. 015 93.317 balossino.bevande@tin.it
Più sicurezza installando serramenti in PVC WERU Avete mai avuto la sensazione di non sentirvi sicuri in casa vostra? Anche chiudendo finestre ed imposte il timore di un’effrazione rimane? La sostituzione dei serramenti abbinati a sistemi di sicurezza è la scelta migliore per la vostra casa. Falegnameria “la Stazione”, ditta specializzata Portas, ha la soluzione adatta a voi! Partner commerciale di WERU, azienda tedesca con 150 anni di esperienza nel PVC, “La Stazione” vanta un’ampia gamma di soluzioni per rendere la vostra casa sicura. Solo noi infatti abbiamo il modulo “Weru Secur” un sistema di allarme acustico abbinato alla maniglia. Venite a scoprire di più presso il nostro showroom in Biella, via S.M. di Campagnate 28/C tel. 015.404570 - andrea@gruppoinfix.it www.falegnamerialastazioneportas.it
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DESIGN
CReA. Laboratorio d’Interni
A Biella un modo differente di vedere e progettare il tuo spazio di R.T., fotografie d’archivio
Una casa-laboratorio, nata a Biella a settembre del 2014, si propone come un’oasi di creatività che consente a tutti di realizzare la propria idea. CReA, nato a Biella a fine settembre, si propone come un’innovativa e propositiva casa-laboratorio, dove il cliente si possa sentire più partecipe nella sua scelta di interior. Si tratta di un laboratorio creativo che attraverso tutti i materiali presenti in negozio e l’attenta guida dei progettisti, permette di realizzare la propria idea d’interno. Arredi, piastrelle, parquet, gres, resine, carte da parati e molto altro sono a vostra disposizione per progettare con creatività i vostri spazi abitativi e non. CReA Laboratorio d’Interni vive grazie alla passione di entrambi i soci di concepire il progetto e la sua realizzazione secondo la filosofia “sei lo spazio in cui vivi”. “Progettiamo interni per la tua vita interiore con la creatività di chi fa ciò che ama» è il grande messaggio che CReA vuole trasferire ai suoi fruitori, anche attraverso la collaborazione con note aziende italiane di design quali Lago, Presotto, Riflessi, Martinelli Luce, Dibisse Cucine, Ditre Italia Imbottibi eccetera. È un progetto a 360 gradi: cucine, living, camere, bagni e molto altro sono gli ambienti studiati e realizzati dai professionisti di CReA.
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Se non avete ancora avuto modo di conoscere questa innovativa realtà non perdetevi “Casa CReA. Feeling home”. Dal 5 al 13 giugno il negozio CReA di Biella diverrà un luogo di incontro e convivialità, ospitando corsi ed eventi decisamente coinvolgenti. Vi metteremo in contatto con realtà insolite che vi piacerebbe conoscere e scoprire maggiormente. Per informazioni: Via Vescovado 16, Biella - tel. 015.27028 - info@ crealabo.it - www.crealaboratoriodinterni.it e sulla pagina Facebook: CReA Laboratorio d’Interni
SETTORE GIOVANILE
Banca Sella Under 19 alle finali L’interzona di Pesaro ha premiato il team di Federico Danna a cura di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
La settima finale nazionale juniores nelle ultime dieci stagioni (a Torino a fine maggio) arriva dopo un inizio difficile e un percorso netto negli spareggi. Il coach: «L’obiettivo finali sembrava impossibile, ma siamo stati capaci di reagire». Chiamatela juniores, squadra di Dng, Under 19. Ma soprattutto, chiamatela finalista. La Banca Sella Biella di coach Federico Danna, punta di diamante del vivaio rossoblù, si è qualificata alla finale nazionale di categoria di Torino, la settima presenza nelle ultime dieci annate nella top 16 del massimo torneo giovanile italiano. E lo ha fatto passando dalla porta secondaria: quinta al termine della regular season, quindi prima delle escluse per la qualificazione diretta, ha dovuto affrontare gli spareggi di Pesaro che hanno messo insieme le sedici rimaste fuori per un soffio, con quattro posti supplementari a disposizione. E ha superato l’esame a pieni voti: tre partite e altrettante vittorie, allo sprint contro la Fortitudo Bologna, netta (62-48) contro gli umbri della Sicoma Valdiceppo e sudata ma rotonda nella terza giornata contro la Smg Basket School Latina.
Il selfie nello spogliatoio dopo la qualificazione ottenuta a Pesaro
«Abbiamo disputato tre buone partite contro squadre forti» ha commentato nel dopo-spareggi Federico Danna. «Tra l’altro l’aver conquistato l’accesso alle finali senza quello che durante la stagione è stato il nostro miglior giocatore, Luca Pollone, è da considerarsi un valore aggiunto. In gare come quelle la tensione è elevatissima perché ogni errore può costarti la qualificazione. Nel secondo e nel terzo incontro abbiamo condotto ampiamente, nella sfida di esordio invece c’è stato un pizzico di fortuna». Pollone, già intravisto in panchina in prima squadra, è uno dei ragazzi terribili del team rossoblù: a Pesaro hanno brillato altri classe 1997 (quindi non all’ultimo anno di categoria) come Edoardo Gatti, 10 punti contro Valdiceppo e 11 contro Latina, o come gli ancora più giovani Carl Wheatle, l’inglese del 1998 che ha chiuso il minitorneo con 11 punti a partita, o Sandro Mamukelashvili, il gigante georgiano classe 1999 assolutamente decisivo nella prima uscita contro la Fortitudo con i suoi 22 punti. La rosa che ha partecipato all’interzona nelle Marche era completata dai playmaker Lorenzo Dello Iacovo e Giovanni Blotto, che è anche capitano, dall’atletico Kamal Ouro Bagna, dai totem Leonardo Calabrese e Marco Chiavassa, anche loro spesso con la prima squadra (il primo
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L’Under 19 al completo
ha anche esordito in EuroChallenge), da Francesco Thiebat, Lorenzo Sasso, Cristian Bertotti, Matteo Pavone e Federico Massone. «A livello giovanile le finali nazionali sono da sempre un traguardo importante» aggiunge Federico Danna, ricordando che arrivarci non era affatto scontato. «A inizio stagione siamo partiti con cinque sconfitte nelle prime cinque giornate di campionato, a fine ottobre l’obiettivo delle finali nazionali sembrava lontano, per non dire addirittura impossibile. I ragazzi sono stati molto bravi a recuperare posizioni in classifica. Quelle sconfitte non erano figlie di una squadra debole, ma di una squadra che in quel momento era fortemente penalizzata dagli infortuni. Siamo stati capaci di reagire e di vincere tante partite di fila e lì è maturata la nostra
La Musica
forza. Non così tante da avere l’accesso diretto alle finali, sufficienti però per arrivare a Pesaro, all’Interzona, e arrivarci per certi versi fortificati e convinti delle nostre possibilità». L’appuntamento con la top 16 che vale lo scudetto giovanile è a Torino, dal 25 al 31 maggio. Delle sedici contendenti, ben tre sono piemontesi: la Banca Sella Biella si è aggiunta a Pms Moncalieri e Junior Casale, che già avevano ottenuto il pass nel girone A, che fa del Piemonte la seconda regione più rappresentata dietro le cinque lombarde (Olimpia Milano, Cantù, Casalpusterlengo detentrice dello scudetto, Bergamo e Desio), al pari del Lazio che schiera Virtus Roma, Stella Azzurra Roma e Palestrina. Completano il lotto Reyer Venezia, Aquila Trento, Virtus Bologna, Pistoia e Pesaro
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RUBRICA a cura di Luca Rosia
Uno contro uno
I D R A B M ERIC LO
Si scrive Eric, ma anche Air-ic, per la sua propensione a decollare e catturare rimbalzi o inchiodare schiacciate con la testa che sfiora il ferro. Non a caso all’All Star Game ha vinto lui la speciale gara, imitando il suo ex capitano Tommo Raspino. Del resto entrambi sono biellesi fino al midollo: hanno frequentato il parquet della serie A prima con lo spazzolone in mano e oggi sono in campo da protagonisti. Forse è anche questione di sangue se a Lombardi di Biella piace tutto...
Facebook o Twitter? Facebook
Piatto preferito da mangiare? Il tiramisù Piatto preferito da cucinare? Spaghetti allo scoglio Squadra preferita da bambino? Biella Campione preferito da bambino? Michael Jordan
Nome Eric Cognome Lombardi Soprannome Giandu Segno zodiacale Acquario Leggi l’oroscopo? No Sposato o fidanzato? Fidanzato Due aggettivi per descriverti. Simpatico e solare Due tuoi difetti che vorresti correggere. Permaloso e... Solo permaloso! Film preferito? The Wolf of Wall Street Che cosa guardi alla tv? Tutto, dalle serie tv allo sport, al cinema. Libro preferito? La serie di Harry Potter Attore preferito? Will Smith Che cosa c’è sul tuo iPod? Un po’ di tutto
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Personaggio dei cartoni animati preferito? Asterix e Obelix Squadra Nba per cui fai il tifo? Los Angeles Lakers Il giocatore a cui vorresti somigliare? Kobe Bryant Il personaggio storico a cui ti piacerebbe somigliare? Alessandro Magno. Voglio tutto! Passatempo preferito fuori dal parquet? Stare con la mia ragazza, con gli amici e portare a spasso il cane. Se non fossi stato un giocatore di pallacanestro che cosa saresti diventato? Non lo so... Infa mi prende in giro e dice che sembro un banchiere. Ecco, forse lo sarei diventato. La partita che non dimentichi. La finale dell’Europeo a Tallin con la Nazionale Under 20. La partita che vorresti dimenticare. Di sicuro gara4 contro Torino nei Playoff della scorsa stagione. Del mio anno a Brescia, invece, gara5 con Pistoia. Una cosa di Biella che ti piace. Ho sempre vissuto qua... Di Biella mi piace tutto. Una cosa di Biella che non ti piace. Manca un collegamento autostradale.
SALUTE
Dolori alla cervicale e disturbi alla lettura Una patologia da vita sedentaria e la soluzione dall’osteopatia a cura di Andrea Nascimben (Chinesiologo/master in Posturologia specializzando in Osteopatia), fotografie d’archivio
Dagli specialisti della palestra Metropolitan un altro caso clinico “di scuola” curato con le terapie solo manuali e senza farmaci caratteristiche dell’osteopatia. Il secondo caso clinico che presentiamo riguarda un paziente con sintomatologia diffusa al tratto cervicale in particolar modo all’area suboccipitale (dolore 6-7 scala Vas) da lungo tempo (circa 7-8 mesi), inoltre ricorrenti episodi cefalgici soprattutto a fine giornata in occasione di sforzo visivo (lettura e pc). Ad aggravare il quadro sintomatologico abbiamo leggero incremento del battito cardiaco e nausea. Il paziente viene trattato con terapia antidoloriifica e antinfiammatoria con risultati molto contenuti. Indossa ausili di lettura. Nessun deficit rifrattivo dichiarato. Il paziente è poco attivo sul piano motorio.
All’esame obiettivo e palpatorio il paziente evidenzia forti rigidità paravertebrali, sottonucali con limitazioni funzionali soprattutto nella flessione del capo. Il cingolo scapolare e la muscolatura di inserzione appaiono retratte e dolenti. Il diaframma poco dinamico in entrambe le fasi. Al cover test si manifesta Exsoforia a destra. La dinamicità craniosacrale è ridotta. Durante il primo trattamento si interviene a partire dalla “periferia”: riduzione dell’ipertono diaframmatico, causato (e poi causante) verosimilmente da una probabile condizione di facilitazione midollare cervicale (oltre che dalla scarsa attività aerobico/ossigenativa) attraverso tecniche miotensive abbinate alla respirazione forzata. Posteriormente si agisce sugli antagonisti dei pilastri diaframmatici (si ricorda che tale struttura muscolo/connettivale svolge un ruolo fondamentale nella funzione di drenaggio vascololinfatico, oltre a quello relativo alla mobilità viscerale e ai ben noti incarichi respiratori). A paziente supino, vengono ridotte le rigidità muscolo fasciali cervico-toraciche evidenziando punti trigger e asimmetrie di movimento; poi vengono liberati i segmenti C7/D1 e tutti i blocchi osteoarticolari cervicali attraverso tecniche ad alta velocità e bassa ampiezza. Sulle componenti sottooccipitali (retti e obliqui) viene ridotta la tensione agendo direttamente sugli stessi e indirettamente attraverso l’intervento degli oculomotori. Viene effettuata tecnica di liberazione dei mascellari e dei frontali al fine di migliorare l’area di contenimento oculare e oftalmica. Le componenti della oculomotricità vengono trattate attraverso esercizi visivi attivi e successivamente con tecniche fasciali. A fine trattamento la disfunzione riscontrata al Cover test appare meno evidente. Si suggerisce, compatibilmente con il dolore, la sospensione dei farmaci.
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SALUTE Al secondo trattamento, dopo sette giorni, il paziente comunica che la sintomatologia si è notevolmente attenuata (dolore 3-4 scala Vas) e le manifestazioni neurovegetative (nausea, emicrania ed incremento del battito) sono diventate più contenute e non sempre presenti a fine giornata. La terapia farmacologica è interrotta da 6 giorni.Viene ripercorso il trattamento sul diaframma e il detensionamento cervico occipitale con le medesime modalità, integrando con il drenaggio dell’outlet toracico e dei seni venosi intracranici. Viene inoltre effettuata tecnica cranio-sacrale di liberazione del foro giugulare (articolazione occipito-mastoidea, petro-giugulare) attraverso mobilizzazione dei temporali bilateralmente. Gli esercizi isotonici sulle componenti oculomotorie risultano di più facile esecuzione da parte del paziente e con minor affaticabilità del complesso cervico-cranico. Ritmo cranio sacrale più presente. Dopo venti giorni, al terzo trattamento, il paziente dichiara che i segni neurovegetativi già menzionati non sono più presenti, nemmeno a fine giornata, permangono seppur con entità minore (dolore 1-2 scala Vas) i sintomi al tratto cervicale, la terapia farmacologica è ancora sospesa. Si ricalca la prima parte del trattamento integrando con tecniche strutturali anche per il tratto dorsale. Si interviene maggiormente sull’aspetto intracranico attraverso tecniche sulle strutture connettivali (tintorio) e tecniche di “rilancio” del complesso (di decompressione). Cover test in decubito e in posizione seduta non evidenzia il disturbo funzionale visivo. Al quarto trattamento, dopo sessanta giorni dal primo, i sintomi sono pressoché scomparsi, la somministrazione farmacologica è sospesa da 6 settimane.
In conclusione, il disturbo cervico-occipitale e le manifestazioni neurovegetative sopra citate avevano una eziopatogenesi verosimilmente di origine oculomotoria anche se non è escludibile a priori l’aspetto “ambientale” lavorativo protratto nel tempo che attraverso l’affaticamento cervico occipitale (in particolare del complesso C0-C2) generava un esito neurofacilitatore dei nuclei oculomotori (in particolar modo nervo abducente). Nella prima ipotesi si può pensare ad un circuito neurologico di questo tipo: nuclei mesencefalici dei nervi oculomotore/abducente che attraverso la mediazione della sostanza reticolare, scaricavano potenziali al nucleo ambiguo bulbare (e conseguente ipertonia di SCM, trapezio e segni neurovegetativi attraverso il vago). Condizione che, per rapporti neuroanatomici con le altre strutture cervicali ha creato una condizione di complessivo coinvolgimento cervico occipitale (conseguentemente anche ai nuclei motori midollari C2-C4 del diaframma). Sempre all’interno di una logica neurofacilitatoria, si è realizzata verosimilmente disfunzione del foro giugulare con ulteriore aggravamento del quadro sintomatologico per compressione meccanica delle strutture alloggiate al suo interno (distonia). Va da sé che il meccanismo di start up potrebbe avere anche un’eziologia posturale-ambientale in un sostanziale circuito neuronale esattamente invertito. Seguendo le logiche della neurofisiologia ed agendo attraverso l’azione manuale osteopatica siamo riusciti a risalire quantomeno alla patogenesi (presunta) ottenendo un sostanziale esito positivo e in termini di funzionalità che di salute. Per informazioni: Metropolitan Club - piazza Vittorio Veneto 16f Biella - tel. 015 0991578 - www.metropolitanclub.it
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WELLNESS
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I PLAYOFF
Le quattro sfide ai raggi x Date, dati e statistiche dei quarti di finale di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti
Tezenis Verona - Moncada Energy Group Agrigento
Gara 1: Tezenis-Moncada 84-76 (Monroe 17; Dudzinski 24) Gara 2: Tezenis-Moncada 75-83 (Umeh 25; Dudzinski 17) Gara 3: giovedì 7, ore 20.30, PalaEmpedocle di Agrigento Gara 4 (eventuale): sabato 9, ore 20.30, PalaEmpedocle di Agri-
gento
Gara 5 (eventuale): martedì 12, ore 20.30, PalaOlimpia di Verona Statistiche: in regular season Verona è 2-0 (+11 in trasferta e +9
Centrale del Latte Brescia - Pallacanestro Trieste 2004
Gara 1: Centrale del Latte-Pallacanestro Trieste 86-78 (Brownlee 27; Holloway 21)
Gara 2: martedì 5, ore 20.30, Palasport San Filippo di Brescia Gara 3: venerdì 8, ore 20.30, Palasport Rubini di Trieste Gara 4 (eventuale): domenica 10, ore 18, Palasport Rubini di Trieste Gara 5 (eventuale): mercoledì 13, ore 20.30, Palasport San Filippo di Brescia
in casa). Il suo leader è Darryl Monroe, 17,7 punti e 9,4 rimbalzi a partita. Nel primo turno di playoff due vittorie e una sconfitta nella serie contro Treviso per Agrigento. La vincente affronterà la vincente di Novipiù Casale-Angelico Biella.
Statistiche: in regular season è 2-0 per Brescia (+6 in trasferta
Novipiù Casale M.to - Angelico Biella
Manital Torino - Fmc Ferentino
Gara 1: Novipiù-Angelico 71-60 (Blizzard 21; Laquintana 15) Gara 2: Novipiù-Angelico 76-67 (Tomassini 15; Johnson 21) Gara 3: giovedì 7, ore 20.30, Biella Forum Gara 4 (eventuale): sabato 9, ore 20.30, Biella Forum Gara 5 (eventuale): martedì 12, ore 20.45, PalaFerraris di Casale Statistiche: in regular season è 1-1 (+18 a Casale per la Novipiù,
+18 a Biella per l’Angelico). Il leader statistico di Casale è Jermaine Marshall, 15,8 punti a partita. Nel primo turno di playoff due vittorie e una sconfitta nella serie contro Treviglio per Biella. La vincente affronterà la vincente di Tezenis Verona-Moncada Agrigento.
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e +8 in casa). Il leader statistico di Brescia è Justin Brownlee, 16,7 punti a partita. Nel primo turno di playoff due vittorie e una sconfitta nella serie contro Ferrara per Trieste. La vincente affronterà la vincente di Manital Torino-Fmc Ferentino.
Gara 1: Manital Torino-Fmc Ferentino 88-72 (Lewis 18; Starks 28) Gara 2: martedì 5, ore 20.30, PalaRuffini di Torino Gara 3: venerdì 8, ore 20.30, Palasport Ponte Grande di Ferentino Gara 4 (eventuale): domenica 10, ore 18, Palasport Ponte Grande di Ferentino
Gara 5 (eventuale): mercoledì 13, ore 20.30, PalaRuffini di Torino Statistiche: in regular season è 1-1 (a Ferentino +13 per i ciociari, a Torino +10 per i gialloblù). Il leader statistico di Torino è Ron Lewis, 20,3 punti a partita, terzo miglior marcatore di A2 Gold (il primo è B.J. Raymond). Nel primo turno di playoff due vittorie e una sconfitta nella serie contro Recanati per Ferentino. La vincente affronterà la vincente di Centrale del Latte BresciaPallacanestro Trieste.
CULTURA
Selvatica: natura in festival Dal 22 maggio al 28 giugno la IV edizione di Francesca Fossati, fotografie d’archivio
A Biella la natura si celebra con immagini e opere d’arte capaci di coinvolgere il pubblico in un’emozione unica e vera, in un’esperienza di scoperta di un mondo fatto di bellezze, di colori e di profumi, ma anche di pericoli, che va tutelato. Il meraviglioso mondo della natura torna ad essere protagonista a Biella nella IV edizione di Selvatica, il festival di fotografia, pittura, scultura e cinema dove la bellezza e i segreti della flora e della fauna sono rappresentati in tutta la loro complessità. Il festival è un progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con E20progetti e quella del 2015 sarà un’edizione speciale perché ospiterà gli scatti di uno dei concorsi internazionali di fotografia naturalistica più importanti d’Europa, il Glanzlichter, che ogni anno si tiene in Germania. Le immagini presentate nell’edizione del 2014, tra paesaggi sconfinati, colori e protagonisti della natura, saranno esposte per la seconda volta in Italia, dopo una tappa a Comacchio. Al festival ci saranno altre importanti presenze: il pittore torinese Marco Ramasso, con una mostra personale; lo scultore sardo Giuseppe Carta che espone alcune opere in contemporanea all’Expo Milano 2015 e, dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, la mostra fotografica «Insecta: scienza e arte tra forme e colore», con le gigantografie realizzate da Franco Borrelli e da Piergiorgio Migliore per ammirare gli insetti in un’esplosione di colori e di forme e valorizzare il loro affascinante mondo, spesso oggetto di pregiudizi. Il tutto sarà esposto a Biella-Piazzo all’interno di Palazzo
Gromo Losa e di Palazzo Ferrero, dove troveranno spazio anche gli scatti dei Fotoamatori e le opere presentate da BI-BOx Art space, mentre nello Spazio cultura della Fondazione Crb sarà ospitata la mostra del pittore biellese Maurizio Corona. Il filo conduttore sarà la natura in tutte le sue declinazioni, anche nelle opere degli scultori Thomas Zimmermann e Bruno Nicolo e della pittrice Chiara Simone che saranno esposte alla Trappa di Sordevolo. Le esposizioni saranno affiancate da una rassegna di cinema e da laboratori per bambini e per adulti organizzati dal Wwf, mentre il naturalista Lucio Bordignon realizzerà speciali laboratori alla scoperta del «Giardino delle farfalle» di Palazzo Gromo Losa. Inoltre Legambiente presenterà nella sua sede di Sala Biellese «Sette storie di biodiversità». L’appuntamento con il Festival Selvatica è a Biella, dal 22 maggio al 28 giugno: la partecipazione a tutti gli eventi e alle mostre è gratuita per rendere la scoperta e l’amore per la natura alla portata di tutti. Per informazioni: www.selvaticafestival.net.
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