TIME OUT - N.19 Giugno 2015 by E20progetti Editore

N. 19 - GIUGNO 2015

summer edition

D’Adamo: «Costruiamo il domani» 200 ANNI DI PASSIONE

Felice compleanno, BiellaDanza: Un programma più ricco che mai

Una squadra grande una città 2015

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TIMEOUT Mensile ufficiale di Pallacanestro Biella lifestyle, cultura e attualità biellese

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Proprietario della testata: Pallacanestro Biella Ssdarl Via XX Settembre, 10 - 13900 Biella Tel. +39 015 88.53.500 - info@pallacanestrobiella.it

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Stampa: Tipolitografia Botalla srl Via F.lli Cairoli, 140 - 13894 Gaglianico (BI) Progetto grafico: Fabrizio Lava e Michele Tolu, E20progetti Impaginazione: Michele Tolu - michele.tolu@e20progetti.it Marketing e pubbliche relazioni: Silvia Marchionatti - commerciale@e20progetti.it

Direttore responsabile: Giampiero Canneddu

Fotoeditor: Fabrizio Lava - fabrizio.lava@e20progetti.it

Editore, redazione e amministrazione:

Fotografi: Stefano Ceretti, Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella Massimo Ceretti, Stefano Lanza, Michele Rosetta e Fabrizio Lava

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In copertina: Niccolò De Vico, Eric Lombardi, Matteo Chillo, la Baraggia e le montagne biellesi, fotografia di Fabrizio Lava

Hanno collaborato alla realizzazione del N°19 giugno 2015: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Niccolò Bosio, Luca Rosia, Silvia Marchionatti, Rosalina Bocchio e Luca De Gasperin Tutti i punti di distribuzione su: http://www.pallacanestrobiella.it/news/ecco-ipunti-di-distribuzione-del-timeout

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IL BILANCIO

Angelico, una stagione in cifre Statistiche e confronti tra regular season e playoff di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Una squadra dall’attacco made in Usa che nel momento clou si è trovata senza (o quasi) i suoi americani, la crescita dei giovani, l’esplosione di De Vico nelle serie con Treviglio e Casale: i numeri da riguardare aspettando il prossimo campionato.

sopra i 10 punti di media a partita. E c’è Eric Lombardi come quarto produttore offensivo dell’Angelico. Con queste proporzioni una domanda è spontanea: con Voskuil in salute e Raymond non costretto all’andata e ritorno negli Usa per i funerali del nonno, come sarebbe finita la serie con Casale?

Come si resiste a una lunga estate senza campionato? Con i ricordi delle emozioni della stagione appena finita, con i sogni su quella che verrà e con l’analisi di quello che è accaduto, a caccia di miglioramenti da valorizzare e di errori da evitare. Attacco made in Usa. La prima statistica la si sarebbe forse potuta scrivere in busta chiusa anche a ottobre: la maggioranza relativa dei punti rossoblù e delle conseguenti responsabilità in attacco è arrivata dai due americani: Voskuil e un Raymond sopra le righe hanno messo insieme in regular season 38,9 punti sui 79,6 dell’intera squadra. E il numero sarebbe stato più alto se Cape Canaveral non avesse giocato più di una partita in condizioni fisiche precarie. È normale che succeda così in una squadra con tanti giovani, alcuni dei quali in ruoli e con responsabilità che non avevano mai avuto prima. Fa piacere, quindi, vedere che c’è anche Tommy Laquintana (classe 1995, è bene ricordarlo sempre)

B.J. Raymond a canestro e, nella foto piccola, Alan Voskuil, primo e secondo realizzatore dell’Angelico 2014/2015

Niccolò De Vico, protagonista di una crescita super nei playoff

infografica 2014-2015:infografica PB 08/06/15 11:12 Pagina 1

IL RIASSUNTO IN CIFRE DELLA STAGIONE Benjamin RAYMOND Alan VOSKUIL Kyle JOHNSON Tommaso LAQUINTANA Eric LOMBARDI Luca INFANTE Niccolò DE VICO Matteo CHILLO Simone BERTI Domenico MARZAIOLI Andrea DANNA TOTALI

minuti

punti

% da 2

% da tre

36’13’’ 34’00’’ 33’08’’ — 27’35’’ 24’17’’ 26’25’’ 25’22’’ 25’00’’ 22’17’’ 22’30’’ 20’27’’ 19’04’’ 25’50’’ 19’01’’ 21’34’’ 14’17’’ 19’50’’ 6’04’’ 7’11’’ 4’14’’ 6’59’’ — —

22,0 17,2 16,9 — 11,0 10,7 10,1 10,7 8,3 8,0 5,7 4,3 5,2 10,4 6,6 6,6 4,5 5,3 1,0 1,8 0,8 1,0 79,6 72,9

52% 43% 51% — 54% 52% 44% 36% 62% 63% 48% 38% 49% 54% 57% 44% 63% 57% 41% 20% 40% 50% 52% 47%

44% 36% 33% — 20% 7% 26% 26% 30% 24% 31% 29% 22% 44% 28% 38% 40% 24% 36% 43% 20% 0 34% 29%

playoff

regular season % ai liberi rimbalzi

79% 79% 85% — 100% 76% 78% 57% 71% 71% 67% 75% 85% 71% 69% 64% 72% 86% 0 0 60% 75% 77% 69%

8,0 6,5 3,7 — 4,0 5,4 3,8 2,6 4,2 7,3 4,5 5,6 2,3 2,7 4,2 4,9 1,5 2,0 0,4 0,3 0,3 0,6 32,9 38,1

perse

recuperate

assist

valutazione

2,1 2,7 2,0 — 2,5 1,3 1,7 2,0 1,4 1,9 1,2 0,6 1,2 1,7 1,1 1,4 0,9 1,1 0,4 0 0,2 0,4 12,1 12,6

0,8 0,3 0,9 — 0 0,3 1,0 0,7 0,8 0,4 0,4 0,1 0,4 0,4 0,4 0,6 0,4 0,3 0,1 0 0,1 0 5,1 3,1

2,1 2,3 3,1 — 1,5 1,6 2,1 1,6 1,5 0,9 1,2 1,0 1,1 0,4 1,0 1,9 1,4 2,3 0,2 0,5 0,2 0,8 13,6 12,6

24,1 15,3 15,1 — 6,0 10,4 10,0 3,4 9,0 11,4 6,6 7,6 3,0 5,6 6,6 7,6 4,7 4,0 0 0,8 0,3 0,6 76 63

I punti Under 23. Se i due americani “titolari” (ma anche Johnson ha fatto il suo, dopo l’arrivo in corsa) hanno sfiorato i 40 punti a partita in due, la quota offensiva degli Under 23, gli stessi che con il loro minutaggio hanno garantito all’Angelico il premio giovani, non è da buttare via. Sommando le medie in regular season di Laquintana, Lombardi, De Vico e Chillo si arriva a 30,2 punti a partita. Il bello è che nei playoff, quando il gioco si fa duro, la quota-giovani è addirittura salita: 35,7 nei sette match

di postseason, un gran bel segno di personalità e maturità. Se si aggiunge che hanno aggiunto anche più minuti, da 89’30’’ a 93’03’’, è il segno di quanto l’idea di Biella di costruire la sua casa sulle fondamenta dei giovani sia più che una realtà. E nei playoff ci sono state occasioni in cui si sono visti in campo insieme De Vico, Lombardi e Danna, ovvero tre su cinque usciti dal vivaio. L’effetto De Vico. Guardando le statistiche, si scopre che il rendimento di Biella è sceso nei playoff rispetto alla regular season. Le cause sono molte: reinventarsi un gioco senza Voskuil e con un giocatore dalle caratteristiche differenti come Johnson, giocare una partita senza Raymond e almeno due con lui a mezzo servizio, affrontare nei quarti una squadra bravissima a tenere a bada gli avversari di turno come Casale. Così sono scese le percentuali dal campo e i punti a partita, sono salite le palle perse e calate quelle recuperate. Ci sono due eccezioni: la quota-rimbalzi è decollata con Chillo, Infante e soprattutto Lombardi più padroni dei tabelloni rispetto alla stagione regolare. L’eccezione più lampante e piacevole è rappresentata da Niccolò De Vico: nei playoff, senza Voskuil e con Lombardi spostato spesso in ala forte, ha giocato più minuti a partita (oltre 25, solo Raymond è rimasto in campo più di lui), ha segnato più punti (il doppio, da 5,2 a 10,4, terzo terminale offensivo di squadra), ha tirato molto meglio da tre (44%, aveva il 22%), ha quasi raddoppiato anche la valutazione. Corbani dice spesso che s’impara solo giocando e s’impara il doppio se si giocano le partite importanti. Niccolò De Vico, 21 anni, a Biella da quando ne aveva 15, ne è stato la prova. 6

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Vi aspettiamo dal 6 giugno, dalle 17,00 alle 21,30 tutti i fine settimana prima di ogni rappresentazione della Passione

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L’EVENTO

200 anni di Passione

Dagli Stati Uniti e dal Giappone per assistere agli ultimi giorni della vita di Gesù di R.T., fotografie d’archivio

Dalla “prima” del 6 giugno fino alla fine di settembre, torna a Sordevolo la sacra rappresentazione fatta dalla gente. Se il testo è religioso, l’organizzazione è laica. Se le figure sono evangeliche, storicizzate, la rappresentazione è umana immediatezza. Se il testo è letterario, l’interpretazione è realistica. Scriveva Marco Neiretti ex sindaco di Sordevolo: “L’istituzionalizzazione della Passione, al contrario di quanto possa supporsi, ravviva anziché cristallizzare la tradizione: il compenetrarsi fra le rappresentazioni e la popolazione si fa sempre più intenso; e con il tramonto d’altri valori comunitari, la tradizione della “Passione” diventa arte di tutto un popolo, di tutta una comunità”. Da due secoli, ogni cinque anni, da giugno a settembre per tre sere la settimana quattrocento sordevolesi (tra comparse, attori, musicisti e operatori di scena) danno vita alla Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, su un testo del 1500 di Mons. Giuliano Dati, cappellano della Chiesa dei Santi Martiri in Trastevere a Roma. Per statuto del comitato organizzatore il ricavato degli spettacoli è devoluto a opere pie. E l’edizione 2015 passerà anche alla storia: ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Pontificia Commissione per i Beni Culturali per la Chiesa. Lo spettacolo dura circa tre ore. Si svolge a Sordevolo, in un anfiteatro all’aperto capace di ospitare circa 3000 spettatori su apposite tribune coperte. In un’area di 4000 mq. è scenograficamente riprodotto un piccolo lembo di Palestina: il Cenacolo, il Sinedrio,

il Getsemani, la Reggia di Erode, il Pretorio di Pilato, il Calvario. Da segnalare inoltre La “Passione dei Bambini” rappresentazione curata e gestita interamente dai bambini di Sordevolo che mettono in scena la stessa rappresentazione in piena autonomia. L’edizione 2015 della Passione di Sordevolo andrà in scena dal 6 giugno al 27 settembre. I biglietti sono in vendita anche presso la sede Atl di Biella, in piazza Vittorio Veneto, oppure online sul sito web ufficiale www.passionedicristo.org cliccando sul link “prenota”. Per informazioni: www.passionedicristo.org

SPETTACOLO

Felice compleanno, BiellaDanza

Un programma più ricco che mai per i 10 anni della manifestazione di R.T., fotografie d’archivio e Viola Pantano

Spettacoli in via Italia e al teatro Sociale, stage per ragazzi e adulti, un concorso fotografico e, tra le sorprese, performance nelle vetrine dei negozi e perfino “in volo” dal campanile del Duomo. MCF.Belfioredanza

Adriana Cava Jazz Ballet

In via Italia o al teatro Sociale Villani, sbirciando nelle vetrine dei negozi trasformate in palcoscenico o con il naso all’insù per una eccezionale esibizione dall’alto del campanile di Santo Stefano: il programma di BiellaDanza propone sorprese, spettacoli e performances nel cuore della città per una settimana, dal 27 giugno al 4 luglio. La manifestazione è organizzata da Art’è Danza in collaborazione con Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Assessorato alla Cultura della Città di Biella. «La nostra è una storia di continuità, solidità e successo» spiega la direttrice artistica Claudia Squintone «che ci incoraggia a festeggiare ampliando la nostra tradizionale formula dedicata alla danza con un corollario di eventi che coinvolga tutto il tessuto sociale biellese, per vivere e far vivere alla città un momento di interazione, spettacolo, conoscenza, cultura e divertimento. Quest’anno BiellaDanza aggiunge al suo tradizionale palinsesto di spettacoli dal vivo e stage un calendario di eventi che uniscano città e cittadini sull’onda del “movimento”». Movimento che partirà sabato 27 giugno: il primo palcoscenico sarà via Italia. Il cuore dello shopping offrirà un’esperienza unica: “Vetrine in danza” con una serie di performance create ad hoc per i negozi dalle coreografe Mariacristina Fontanelle, Francesca Roi, Alessandra Pomata, Simona Drago ed eseguite dagli allievi

Stage di Opificiodellarte, Arte in Movimento e dalla compagnia Mfc Belfioredanza. Si comincia alle 16 e le performances nelle vetrine si alterneranno con la “danza urbana” di Andrea Gallo Rosso, Daniele Ninarello, Sara Marasso e Tecnologia Filosofica. A Trame Rete Teatro Diverse Abilità spetterà il compito di invitare gli spettatori a superare le barriere delle differenze con una performance teatrale da non perdere. L’ultima sorpresa sarà al tramonto, con Erika Bettin che volteggerà sospesa sulle architetture del campanile di Santo Stefano. Domenica 28 giugno si resta in via Italia per la versione biellese di “Defilé”, uno show che ha debuttato alla 16ª Biennale de la Danse di Lione. La sfilata, realizzata da BiellaDanza, in collaborazione con Torinodanza festival/Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Biennale de la Danse de Lyon e Compagnia di San Paolo, sarà l’occasione per veder danzare le fantasiose marionette e gli immaginifici burattini creati dai bozzetti di Emilie Valantin, su coreografie di Elena Rolla. Si comincia alle 16,30 e si finisce in tempo per trasferirsi, alle 21, al teatro Sociale Villani per il consueto galà di apertura, con Adriana Cava Jazz Ballet, Compagnia EgriBiancoDanza e Compagnia Mcf Belfioredanza. Venerdì 3 luglio alle 21 il teatro Sociale ospiterà una prima nazionale: debutta lo spettacolo “Convivio” - Prove, tentativi e sforzi di convivenza -, di Ritmi Sotterranei contemporary dance company (MDA produzioni danza) diretta e coreografata da Alessia Gatta. Sabato 4 luglio lo spettacolo conclusivo, alle 21, vedrà sul palco più prestigioso della città gli allievi dello stage BiellaDanza. Durante la serata saranno anche premiati i vincitori del concorso fotografico “BiOnDance”, riservato a bambini e ragazzi dai 6 ai 19 anni, chiamati a rappresentare la danza attraverso i loro occhi. 11

Un evento unico nel panorama biellese che rappresenta un consolidato punto di riferimento per insegnanti, allievi e danzatori. Ad Opificiodellarte si terranno lezioni di alta formazione dedicate a bambini, ragazzi ed adulti desiderosi di perfezionarsi e confrontarsi con insegnanti ed artisti di grande esperienza.

LEZIONI Danza Classica base (per allievi di moderno)

Danza Classica

Danza Classica Bambini

Danza Modern - Jazz

Danza Modern Bambini

Sabrina Colombo - dal 29.06 al 4.07

Danza Contemporanea

Danza contemporanea Bambini

Martina Amosso - 2 e 3.07

Giuseppe Della Monica - dal 29.06 al 4.07 Luciano di Natale - dal 29.06 al 4.07 Alessia Gatta - dal 29.06 al 1.07 Maria Cristina Fontanelle - dal 2 al 4.07

Hip-Hop/Video Dance

Paola Iachini, Sonia De Cillis - dal 29.06 al 4.07 Francesca Roi - dal 29.06 al 4.07

Sara Formicola - dal 29.06 al 1.07

Coreologia (scrittura della danza) Elena Rolla - 29 e 30.06

Danza Gioco per disabili Riequilibrio Posturale per il Danzatore Dott.ssa Annamaria Salzano - dal 2 al 4.07

Alessia Gatta - dal 29.06 al 1.07

Grazie alla collaborazione di Confesercenti, Confartigianato, Ascom, Oadi e Cna a tutti gli allievi della scuole di danza biellesi verrà offerto il braccialetto “Negozi uniti per BiellaDanza” che dal 27 giugno al 4 luglio darà diritto a delle agevolazioni presso i negozi che esporranno il logo BiellaDanza. BiellaDanza è organizzata con il contributo di Fondazione CRB, Banca Simetica, Lauretana ed il sostegno di ATL, Hotel Agorà, Hotel Augustus, Edilnol. I biglietti per gli spettacoli del Sociale Villani sono in prevendita da Cigna Dischi in via Italia 10 e all’agenzia viaggi Le Marmotte in corso Risorgimento 15. Per informazioni: tel. 015 30901 - www.opificiodellarte.it

ESTATE A CANDELO

Tra Medioevo e buona birra Giugno e luglio ricchi di eventi al Ricetto di Francesca Fossati, fotografie d’archivio

Questo mese nel borgo storico si respirerà un’atmosfera medievale, tra mostre, duelli, teatro, musica e giochi a tema. A luglio, invece, debutterà la manifestazione «Birrincontro», all’insegna delle birre artigianali. Il programma degli eventi del 2015 al Ricetto di Candelo è stato pensato mantenendo gli appuntamenti ormai consolidati, ma con un occhio a Expo 2015, aggiungendo eventi sul tema della nutrizione in linea con quello dell’esposizione internazionale. Nei mesi di giugno e luglio questa alternanza si traduce in due eventi principali: «Sapor di Medioevo», giunto ormai alla nona edizione, e «Birrincontro», dedicato alle birre artigianali di qualità, che invece debutta quest’anno.

La rassegna sul Medioevo è già iniziata e i prossimi appuntamenti saranno sabato 13 (dalle 14,30 alle 23) e domenica 14 giugno (dalle 10 alle 19), quando nella magica atmosfera del Ricetto si susseguiranno animazioni con figuranti tra le rue, mostre, spettacoli di teatro di strada, musica, laboratori del gusto e cortei in costume medievale, con la regia dell’associazione Il Mastio. Nel borgo ci saranno anche stand espositivi legati all’artigianato e all’enogastronomia, giardini in stile medievale allestiti dai florovivaisti Gugliotta, Rosso & Croce, Zamuner Ezio e Furno Edoardo, con la partecipazione dell’istituto Vaglio Rubens di Biella. Ci saranno, poi, un’area giochi a tema per i bambini, il tiro con l’arco, duelli, racconti, stregonerie e scene di vita quotidiana. La curiosità di sabato sera sarà la cena medievale in costume: nel piatto i commensali troveranno il tagliere della norceria, le uova ripiene allo zafferano, la torta alle erbe e alle radici dei campi, le frittelle di formaggio, la zuppa asciutta di orzo e farro, i ravioli di arrosto, il brodetto di cappone, il pasticcio di cacciagione e la diriola, una torta di crema cotta e pinoli. La quota di partecipazione, 70 euro, comprende il banchetto, il noleggio dell’abito medievale, l’animazione e un boccale in regalo (la prenotazione è obbligatoria). Domenica, invece, si assisterà alle ronde armate, al cambio della guardia e, alle 16, al raduno dei gruppi storici. Durante i due giorni si potranno visitare anche le mostre «La Zecca di Masserano» e quelle sugli abiti e sulle armi medievali. Birrincontro. La novità dedicata alle birre sarà ospitata dal ricetto il 4 e il 5 luglio: i birrifici artigianali del Piemonte e delle regioni limitrofe s’incontreranno a Candelo affiancati da laboratori del gusto e animazione. Per informazioni: Pro loco di Candelo tel. 01525366728 - info@ prolococandelo.it

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L’INTERVISTA

D’Adamo: «Costruiamo il domani» La stagione finita e il futuro: parla l’Ad di Pallacanestro Biella di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti

Il campionato parallelo dei bilanci nelle parole dell’amministratore delegato del club rossoblù: «Ultime scadenze rispettate grazie ai soci. Ora due anni per gettare le basi e risalire. Sarebbe bello farlo con una squadra tutta fatta in casa».

Negli ultimi due anni si sono giocati due campionati paralleli: uno era sul parquet, con doppia qualificazione ai playoff di A2, un giro in Europa non da comparse, il primo trofeo della storia messo in bacheca e la crescita, anche dal punto di vista dei risultati, del settore giovanile. L’altro ha visto come allenatore, capitano, tiratore da tre e rimbalzista Gianni D’Adamo, dall’estate 2013 amministratore delegato di Pallacanestro Biella. Lo immaginiamo appena entrato in sede: il tempo di una stretta di mano e poi una montagna di libri contabili, di conti da far quadrare e di cifre con il segno meno sulla scrivania. Un ostacolo all’apparenza difficile da sormontare: «Sono un ottimista di natura» sorride. «Un pessimista non avrebbe potuto gestire la situazione». Ma ora, a quasi 24 mesi dal primo approccio con i bilanci del team rossoblù, la situazione è più serena: «Diciamo che è sotto controllo» sottolinea l’amministratore delegato, di professione (non a caso) commercialista. «Ancora una volta, grazie all’impegno dei soci, l’ultimo impegno incombente per rispettare i parametri della Comtec è stato affrontato. Ora la situazione di emergenza è dietro le spalle e possiamo pensare a costruire, piano piano, un progetto per il futuro».

I tempi, nella mente di D’Adamo, sono certi: «Due anni per sistemare i conti e poi provare a tornare “al piano di sopra” con le nostre forze. Vuol dire che oggi gettiamo le basi per il futuro di domani. E lo facciamo valorizzando i nostri giocatori, quelli che stiamo crescendo in casa, senza pensare troppo ai risultati». Che poi arrivano lo stesso, come dimostrano le due qualificazioni ai playoff, il terzo e il quinto posto in regular season, la vittoria in Coppa Italia e la bella figura in EuroChallenge: «Certo, ma un conto è fare risultato con le nostre forze e un conto è farlo investendo cifre importanti sul mercato, senza poi la garanzia che i risultati arrivino in proporzione allo sforzo economico. Sarebbe bello poter arrivare un giorno in serie A con una squadra fatta da ragazzi italiani o comunque da giocatori “fatti in casa”». La mente va a Carl Wheatle e “Sandro” Mamukelashvili, il primo inglese, il secondo georgiano, punti di forza dell’Under 17 e dell’Under 19 che, fra qualche stagione (e fatti salvi cambi di regolamento) potranno essere considerati giocatori “di formazione italiana” a prescindere dalla loro nazionalità. «Il lavoro sul vivaio di questi anni ha già portato i suoi frutti» dice con orgoglio D’Adamo. «Si pensi ai risultati di questa stagione delle squadre giovanili, con il ritorno sul podio nazionale degli juniores». Un lavoro che ha il suo sbocco naturale in prima squadra: «I ragazzi alla prima esperienza, ovviamente, cominciano la stagione da rincalzi. Ma è meglio dare a loro la possibilità di guadagnarsi spazio in campo, come è accaduto nelle ultime due stagioni, piuttosto che andare a cercare giocatori da fuori affidando loro lo stesso ruolo». È una questione di budget ma anche di filosofia: «È la strada tracciata da Gabriele Fioretti» sottolinea l’ad «sarà quella che seguirà anche Marco Sambugaro». E non è detto che non porti frutti, non solo dal punto di vista economico: Biella e Trieste, vincitrici del premio per i minuti in campo giocati dagli Under 23, sono arrivate fino ai quarti di finale non andando lontano (soprattutto Trieste che ha portato a gara-5 la serie contro Brescia) dal passaggio al turno successivo. «Sarebbe bello se questo diventasse un modello per la pallacanestro italiana. Ma tra i tanti difetti del mondo cestistico contemporaneo c’è anche la mancanza di comunicazione tra club. 15

Credo che il basket porti messaggi forti e positivi. Alla federazione dico: sfruttateli meglio». È un messaggio che vale anche per le aziende del territorio e non: «Quando mi trovo a parlare a qualcuno di marketing insieme a Niccolò Bosio» sottolinea D’Adamo «dico sempre che siamo un veicolo d’immagine importante. Il nostro marchio ha un valore, per le aziende che sono brave a utilizzarlo. Credo che Bonprix abbia avuto benefici dall’abbinamento sulle nostre maglie in EuroChallenge. E lo stesso vale per Eurotrend con cui abbiamo vinto la Coppa Italia». Può valere anche per il territorio: «Expo insegna che dovremmo essere più bravi a portare gente dalle nostre parti. Sicuramente qualcuno è arrivato, in occasione delle partite in casa di coppa. Ci sono i presupposti per sfruttare ancora meglio queste possibilità». Sarebbe altro cemento da gettare nelle fondamenta di una casa che Gianni D’Adamo sta vedendo consolidarsi, lui che fino al 2008/2009 non si era mai avvicinato al mondo della pallacanestro. «Sono stato scelto anche perché per nulla “dentro” il club» sorride. «Non ho visto nemmeno una partita al palasport di via Pajetta, è vero. Ma quando ho cominciato è stata passione vera. Ricordo la trasferta di Bamberg, per esempio, la prima volta in Europa. È stato esaltante. E con un po’ di fortuna l’avremmo vinta e forse avremmo raccontato un’altra storia».

LE STORIE

Fuori dal parquet una città da scoprire

Che cosa piace di Biella ai non biellesi tra i rossoblù di Giampiero Canneddu, fotografie di Fabrizio Lava e archivio ATL Biella

Marco Sambugaro, Nicola Minessi, Andrea Monciatti, i “grandi” del passato e i loro angoli preferiti della città e dei dintorni. Le foto su Instagram di Blair, la passione per la corsa di Crespi e Sambugaro...

Narra la leggenda che Paolo Barlera prese una supermulta per violazione della zona a traffico limitato: aveva portato la fidanzata appena arrivata a Biella a vedere il Battistero di notte come gli aveva suggerito Ale Frosini, per farla innamorare della città. Solo che, ancora inesperto di sensi unici e affini, passò da via Italia anziché da piazza Duomo. È solo uno dei tanti episodi che provano una regola: chi è arrivato a Biella senza conoscerla, magari con un velo di scetticismo sulla città e le sue bellezze, ha finito per innamorarsene. C’è chi ha messo su famiglia (Luca Garri o Walter Santarossa, per citare due esempi) e c’è chi la considera una seconda casa, come Joseph Blair e Nicola Minessi. Il centrone di Tucson viene a Biella almeno due volte l’anno, per far visita ai due figli che vivono qui. E non è raro, quando arriva, scoprirlo dal suo profilo Instagram, improvvisamente pieno di fotografie di paesaggi, natura, montagne. Un annetto fa una sua immagine scattata dalla Biella-Cossato, dell’arco delle Alpi biellesi che si liberava dalle nuvole dopo un temporale, ricevette fior di commenti dai suoi amici statunitensi, meravigliati dalla bellezza del panorama. In fondo Blair è stato l’anticipatore dell’hashtag #innamoratidelBiellese, diventato il marchio sui social network di

chi omaggia con una fotografia le bellezze del territorio. Le montagne sono nel panorama ideale anche di Nicola Minessi, che dopo tanti anni ha scoperto la maggior parte dei segreti di città e dintorni: «Ma sono ancora un ospite qui» sorride, «e quando entro da ospite, chiedo permesso. Quando torno, però, è bello guardare verso nord e guardare verso le montagne. E poi godersi la luce che le illumina fino all’ultimo all’ora del tramonto». Quando ci si allontana da Biella, invece, i segreti svelati dal Mine sono altri: «Andare in Vespa al lago di Viverone è come percorrere la Route 66. E io l’ho percorsa, là negli Usa, con l’Harley Davidson. E quando si va verso la pianura, in questa stagione, il paesaggio delle risaie è splendido». Un consiglio da team manager a un giocatore appena arrivato? «Gli direi di guardarsi intorno e di stare insieme alla gente normale». E un consiglio ai biellesi? «Questa città ha molto di più di quello che pensa di avere». E lo ha anche nei punti meno attesi, come quelli che ha scoperto, nei suoi pochi mesi in città, Marco Sambugaro: «Non esco molto» dice. «Potrei dire Cotton e Menabrea, dove passo qualche serata quando mi portano fuori». Ma quando la mattina presto o all’ora del tramonto esce a correre, il general manager ha un percorso “segreto” in mezzo alla campagna: «Parto da Sandigliano, seguo le stradine verso l’aeroporto e mi perdo nei miei pensieri. Ecco, forse è quello il mio angolo di Biellese preferito». La passione per la corsa lo accomuna con un altro lombardo “prestato” alla Pallacanestro Biella: Marco Crespi aveva creato il suo percorso fitness nei dintorni dello stadio La Marmora, come raccontò nel pezzo di commiato dalla città che scrisse per Eco di Biella. Il suo vice – e poi capoallenatore – Alessandro Ramagli invece era spesso di casa ai giardini pubblici, con tanto di passeggino: all’epoca i suoi figli erano piccoli. Anche Andrea Monciatti, l’assistant coach che viene da Siena, ha nelle montagne biellesi il suo angolo del cuore: «Bielmonte, Oropa, sono posti splendidi. Nella mia città natale ho tanta arte, storia e cultura, e qui ho trovato qualcosa di diverso: le montagne, la 17

natura, la bellezza della Burcina. Sono luoghi che vivo soprattutto nella stagione fredda e sono quelli che mi hanno colpito di più». Poi capita di ricambiare: «Con l’Under 15 siamo stati a un torneo a Siena» scherza. «E i genitori dei ragazzi, dopo aver visto la mia città, mi hanno detto: “Ma che ci fai a Biella?”».

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MUSICA

Adelina, la lirica al Sociale

Un melodramma d’estate per la Festa Europea della Musica di R.T., fotografie d’archivio

L’evento ha raccolto il consenso e la disponibilità di una dozzina tra associazioni ed enti. Oltre ai “capofila” della Festa della Musica (Archivio di Stato, Università Popolare Biellese, Touring Club, Assessorato alla Cultura della Città - anche con Museo del Territorio e Biblioteca Civica), operano per il raggiungimento del risultato i Lions e i Leo Biellesi, il DocBi, l’Associazione Dode, l’Associazione Amici per la Lirica Cesira Ferrani, Musica Antica a Magnano. L’opera di Pietro Generali, con libretto di Gaetano Rossi, è ambientata a Zurigo, nella casa in cui vive Varner con le figlie Adelina e Carlotta. Accanto abita il maestro del villaggio, Simone. Adelina, dopo un’assenza, ritorna a casa con una figlia illegittima, spaventata all’idea di riferire la notizia al padre. Simone le suggerisce di inviargli una lettera anonima. Varner quando apprende la notizia compiange «la poverina». Entra in scena Erneville, il padre della bimba. Gradatamente le cose si chiariscono e Varner, quando realizza che la lettera è una confessione di Adelina, ipotizza di abbandonare le proprie terre per evitare un’inesorabile vergogna. L’intervento risolutivo di Simone dà al melodramma un finale positivo: Adelina ed Erneville si sposano con il perdono e la benedizione del burbero genitore. Una storia che scandalizzò la società dell’epoca, al punto che per la rappresentazione alla Scala di Milano nel 1816 la “figlia illegittima” diventò il “frutto di un matrimonio segreto”. UPBeduca e DocBi hanno curato la stampa del libretto di 32 pagine disponibile dal 10 luglio.

La rappresentazione andrà in scena venerdì 19 giugno. Nel cast: Enrica Maffeo (Adelina), Erinco Masserano (Simone), Pierantonio Rasolo (Varner), Sebastain Ferrada (Erneville), Licia Stara (Carlotta), Luigi Maffeo (Firmino). L’orchestra ricalca l’organico della “prima” al San Moisè a Venezia nel 1810 ed è diretta da Andrea Albertini. Scenografia e supporto alla narrazione sono del “Teatro delle Ombre”. La prevendita dei biglietti e la prenotazione all’Università Popolare da lunedì a venerdì 10-12,30 e 16-19,30, sabato 10-12. Associazioni/enti coinvolti hanno diritto al biglietto ridotto.

SETTORE GIOVANILE

La primavera della #roadtoscudo Under 19 sul podio, ora tocca all’Under 17 di Giampiero Canneddu, fotografie di Emile Martano

Stagione da incorniciare per il vivaio rossoblù: la Banca Sella juniores ha eguagliato il miglior risultato di sempre. Dal 15 giugno Under 17 alle finali scudetto di Treviso. Anche l’Under 15 è arrivata tra le migliori 32 squadre italiane.

Un tiro libero di Leonardo Calabrese. Nella foto piccola Edoardo Gatti punta il canestro

Comunque andrà a finire, sarà una primavera difficile da dimenticare per il settore giovanile di Pallacanestro Biella: due squadre sono entrate nella top 16 italiana e quella che ha già disputato le sue finali ha chiuso sul podio, eguagliando il miglior risultato rossoblù di sempre. E la terza si è arrampicata fino alla top 32, chiudendo la stagione agli spareggi interregionali. Pensare di fare meglio era difficile anche se l’hashtag lanciato dall’Under 19 – #roadtoscudo – pensava decisamente in grande. Hanno festeggiato lo stesso, anche se il tricolore è finito sul petto della Stella Azzurra Roma, con parte della rosa che aveva iniziato la stagione tra Juniores e A2, con la maglia di Veroli. E dire che l’avventura alle finali di Torino non era partita bene: due sconfitte contro Pistoia e Milano nelle prime due partite e un dentro-fuori per il terzo posto nel girone all’ultima giornata contro la Blubasket Bergamo, società gemella di quella Treviglio che ha incrociato la strada dell’Angelico nei playoff “dei grandi”. Il team di Federico Danna ha risposto alla grande, sconfiggendo i lombardi e qualificandosi per lo spareggio per l’accesso ai quarti. La rivale? Trento, a proposito di corsi e ricorsi, già sconfitta allo sprint nella finale del memorial Raspino. Stavolta niente volata: la Banca Sella Biella ha dominato volando quasi a +30 durante la partita e non lasciando mai agli avversari lo spazio per rientrare.

L’Under 19 al completo

Il playmaker Lorenzo Dello Iacovo in palleggio Nella foto piccola Federico Danna guida un time out

L’ultimo capolavoro è stato nei quarti contro la Pms Torino: 66-55 al PalaRuffini e la prima soddisfazione della leadership piemontese (Casale era stata eliminata già nella fase a gironi). In semifinale, nella replica contro Pistoia, non c’è stato nulla da fare. Ma nella finale per il terzo posto, contro Casalpusterlengo all’ultima partita con il tricolore sulle maglie, è stato trionfo: 80-57 e medaglia di bronzo. «Abbiamo eguagliato il miglior risultato dell’Under 19 di Pallacanestro Biella» ha sottolineato un orgoglioso coach Federico Danna. «Terzi eravamo arrivati solo con la squadra di Raspino, Murta, Rotondo, di mio figlio... Erano i ragazzi del 1989 e del ’90. Abbiamo costruito un’impresa giocando bene; siamo andati oltre ogni rosea aspettativa. Come società e come staff dobbiamo essere fieri di questi ragazzi, di più non era possibile fare». L’Under 15 ha chiuso la sua stagione a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, in uno degli otto quadrangolari interregionali che davano l’accesso al tabellone principale. Finita in un girone di ferro, con Stella Azzurra Roma, Don Bosco Livorno e Nuovo Basket 2000 Pordenone, la squadra di coach Andrea Monciatti ha chiuso con tre sconfitte, ma senza troppi rimpianti. «Abbiamo giocato una buona stagione» dice l’allenatore. «Il nostro obiettivo è stato raggiungere gli spareggi interzona e ce l’abbiamo fatta. Di più era difficile pensare». Ora manca solo l’Under 17. Le finali nazionali sono in programma a Treviso, a lungo la casa di uno dei vivai migliori d’Italia (e di un allenatore che conosciamo bene come Fabio Corbani). La squadra è guidata da Nicola Danna, assistente di papà Federico nella Juniores, e qualche giocatore (come l’inglese Carl Wheatle e il georgiano

“Sandro” Mamukelashvili) è “in comune” con l’Under 19. Si gioca dal 15 al 21 giugno e la Banca Sella Biella è inserita nel girone A che, sulla carta, è tosto con Pistoia, Venezia e la vincente dello spareggio residuo tra Virtus Bologna e Battipagliese. Ma una squadra che nel girone di interzona ha già compiuto notevoli imprese, come superare sia in casa sia in trasferta quella Reggio Emilia che poi, vincendo il girone, si è qualificata direttamente alle finali, può fare bene. Tanto più che l’ultimo ostacolo, lo spareggio per staccare il biglietto per Treviso, è stato superato di slancio: una vittoria 67-58 in trasferta contro Varese.

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RUBRICA a cura di Luca Rosia

Uno contro uno

A N N A D ANDREA

Decimo uomo a chi? Andrea Danna aveva iniziato la stagione come “rinforzo” per gli allenamenti. Poi è stato messo sotto contratto a ottobre, ma pochi s’immaginavano un suo ruolo da protagonista. Invece è stato la prova vivente che il lavoro e la dedizione pagano: ha esordito (e segnato) in EuroChallenge, ha ampliato il suo minutaggio fino ad arrivare a una doppia serie di playoff in cui è stato stabilmente nelle rotazioni: il suo high di minuti in gara-2 contro Treviglio, oltre 11. Il suo high di punti, 6, è stato nel match in casa contro Barcellona. Quello degli assist, 4, nella trasferta contro Le Mans, la squadra probabilmente più forte e tecnica affrontata dall’Angelico quest’anno. Niente male, per un presunto decimo uomo e un vero timido, come confessa lui stesso... Nome Andrea Cognome Danna Soprannome Dod Segno zodiacale Sagittario Leggi l’oroscopo? No Sposato o fidanzato? Ne sposato ne fidanziato Due aggettivi per descriverti Sincero e introverso Due tuoi difetti che vorresti correggere La timidezza e il rito Film preferito? Non ne ho uno in particolare. Quelli di Denzel Washington Che cosa guardi alla tv? Serie tv Libro preferito? Non sono un gran lettore... Attore preferito? Denzel Washington 25

Che cosa c’è sul tuo iPod? Un po’ di tutto Facebook o Twitter? Facebook

Piatto preferito da mangiare? Bella domanda... Sto sul classico: la pizza Piatto preferito da cucinare? Pasta in diversi modi Squadra preferita da bambino? Italiana Biella, americana Chicago Bulls Campione preferito da bambino? Michael Jordan Personaggio dei cartoni animati preferito? Bugs Bunny Squadra Nba per cui fai il tifo? Chicago Bulls Il giocatore a cui vorresti somigliare? Tony Parker Il personaggio storico a cui ti piacerebbe somigliare? Leonardo Da Vinci Passatempo preferito fuori dal parquet? Stare con gli amici, andare in bicicletta in montagna Se non fossi stato un giocatore di pallacanestro che cosa saresti diventato? Credo un tecnico di radiologia La partita che non dimentichi Sono tre. La finale di C1 con il CUS a Torino, la finale di C2 con la Sinflex Biella e l’esordio in Prima Squadra con l’Angelico La partita che vorresti dimenticare Nessuna. Si apprende qualcosa da tutte le partite Una cosa di Biella che ti piace È una città tranquilla Una cosa di Biella che non ti piace Francesco Viola (ride, ndr). Francy, scherzo ovviamente!

SALUTE

Il dolore alla caviglia, il problema altrove Un caso clinico particolare risolto dall’approccio dell’osteopata a cura di Andrea Nascimben (Chinesiologo/master in Posturologia, Osteopata), fotografie d’archivio

Un’articolazione che non migliora con gli anti-infiammatori, una valutazione, le prime terapie, i miglioramenti: ecco l’esempio di scuola del mese dall’esperienza degli specialisti della palestra Metropolitan. Il caso clinico che viene proposto questo mese riguarda un paziente uomo di 40 anni, presentatosi in studio per episodi ricorrenti di dolore alla caviglia destra, associato ad edema, fenomeno che si presenta sia durante l’attività motoria di semplice camminata che in situazioni di assoluta sedentarietà (auto, lavoro d’ ufficio, eccetera). Il paziente riferisce di aver effettuato più di una terapia farmacologica a base anti-infiammatoria e antidolorifica senza esito se non con efficacia transitoria.

I dolori sono diffusi anche in sede cervicale. Alla valutazione palpatoria loco regionale si evidenzia una maggior rigidità all’articolazione tibio-tarsica destra rispetto controlaterale (che va oltre l’aspetto edematoso), maggior pronazione dell’avampiede e valgismo calcaneare, flexum del ginocchio tutto in quadro di strategia di compenso rispetto ad un arto controlaterale eterometricamente più lungo. Troviamo una catena muscolo fasciale crociata destra (di apertura) retratta. Altro elemento importante che si denota e che costituisce fattore eziologicamente significativo è una evidente sofferenza nel drenaggio venoso (varici agli arti inferiori, capilarizzazione delle aree toraciche laterali similmente al fenomeno di caput medusae). Il primo approccio è come spesso accade incentrato sul ripristino della funzionalità diaframmatica, struttura deputata non solo all’aspetto respiratorio bensì alla mobilizzazione e alla stessa motilità intrinseca dei visceri ad esso correlati nell’alloggiamento addominale sotto diaframmatico, in questo caso del fegato. Successivamente viene effettuata tecnica di drenaggio epatico e del circolo portale: viene richiesto al paziente di presentarsi in occasione prossimo trattamento munito di esiti ematochimici effettuati nel mese precedente. Localmente si interviene semplicemente riposizionando “posteriormente” l’astragalo poiché sofferente in una condizione di eccessiva pronazione. Si decide di risalire lungo il decorso della catena crociata di apertura (destra) con tecniche miotensive per ridurre le condizioni di globale rigidità a partire dall’arto inferiore, liberazione della articolazione sacro-iliaca destra, fino all’arto superiore controlaterale. A fine trattamento

l’articolazione appare con tutta evidenza meno edematosa e con una netta diminuzione della sintomatologia associata. Il secondo appuntamento avviene sette giorni dopo. Il paziente evidenzia la scomparsa totale della sintomatologia e con esso il gonfiore, dichiara inoltre di aver effettuato in tre occasioni diverse nel corso della stessa settimana, la tradizionale camminata senza che si manifestasse alcun disturbo. Il trattamento riprende sostanzialmente il percorso precedente (diaframma e circolo portale) integrandolo con detensionamento delle aree cervicali ed approccio cranio-sacrale conclusivo al fine di liberare tensioni

fasciali profonde. Gli esami del sangue che presenta evidenziano effettivamente una sofferenza epatica. In conclusione l’approccio terapeutico è stato ancora una volta sostanzialmente lontano dall’area che manifestava la sintomatologia poiché il vero fattore eziologico risiedeva ben oltre, anche se verosimilmente ulteriori e contemporanei elementi causali (disfunzioni somatiche) possono aver contribuito ad alimentare la disfunzione locale. Per informazioni: Metropolitan Club - piazza Vittorio Veneto 16f Biella - tel. 015 0991578 - www.metropolitanclub.it

WELLNESS

Porte aperte al biolifting

Due giorni dedicati ai trattamenti per viso, collo e décolleté di Jurgita Jasiunaite (Beauty Therapist Maison Beauté)

Da Maison Beauté in via Italia c’è l’occasione di provare le tecniche innovative per combattere gli inestetismi. Basta una telefonata per prenotare un posto e scoprire le promozioni.

Maison Beauté invita tutte le donne l’11 e il 12 giugno alle giornate porte aperte dedicate alla bellezza del viso. Provate la tecnica innovativa dedicata al trattamento degli inestetismi che interessano la zona del contorno occhi, contorno labbra, ovale del viso, collo e décolleté. Le manualità nascono da uno studio approfondito della muscolatura mimica, del drenaggio locale, delle fasce e delle linee di distensione della cute, di tutte le loro connessioni e implicazioni. Il fine è quello di riportare un profondo equilibrio tra tutte le strutture in modo da ottenere un netto miglioramento della funzionalità. Questo ne determina una maggiore ossigenazione, nutrimento ma soprattutto permette il “ri-posizionamento” dei tessuti. Si tratta di un metodo unico per la particolarità e minuziosità d’intervento e per i risultati eccellenti: effetto lifting immediato, profonda stimolazione del drenaggio locale, riempimento di tutti i segni d’espressione e rughe (profonda risposta anti-age). Per informazioni e prenotazioni: Maison Beauté - via Italia 16 Biella - tel. 015 0155123. Il centro è aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 17; Facebook: www.facebook.com/maisonbeautebiella

I TORNEI

Il basket d’estate è in piazza È pronta a cominciare la stagione dei “3 contro 3” di Giampiero Canneddu, fotografie Zetablue Blog

A giugno in piazza del Monte in Riva il Città di Biella dedicato anche alla memoria di Gabriele Fioretti, a luglio in piazza Cisterna al Piazzo il memorial Jimenez è anche una tappa del campionato italiano di streetball. In estate la pallacanestro a Biella non si ferma, cambia solo sede. E superficie. Il parquet lucido su cui le scarpette scricchiolano e il pallone rimbomba lascia spazio all’asfalto e al cemento dei campetti. E le sfide cinque contro cinque diventano battaglie tre contro tre a metà campo e con un canestro solo. Per Biella i campetti sono un’istituzione tutto l’anno e non è un caso se nel giro dei convocati al primo raduno pre-Europei della Nazionale di streetball (nome internazionale della pallacanestro a metà campo), i biellesi erano ben tre: Djbril Favario, Davide Raucci e Luca Murta, con quest’ultimo sopravvissuto ai vari tagli e oggi riserva a casa della rappresentativa che si prepara a disputare il primo torneo continentale, a Baku in Azerbaigian. E ormai sono un’istituzione anche i tornei. A tra giugno e luglio saranno ben due, entrambi ospitati in piazze storiche nel cuore della città, e uno di questi è entrato a far parte del circuito Fisb Streetball, offrendo punti sia per qualificarsi alle finali scudetto di Riccione sia per la graduatoria Fiba, individuale e simile al ranking del tennis mondiale, che dà diritto a un “posto al sole” per le prossime convocazioni in azzurro. Il primo appuntamento è in piazza del Monte, in Riva, sabato 20 giugno. Il “3vs3 Città di Biella” è alla sesta edizione e da quest’anno è dedicato alla memoria di Ed e Gabry. Il primo è Ed Jimenez, il secondo Gabriele Fioretti. «Il primo era un assiduo frequentatore del campetto di Cossila» racconta Luca Murta che del

29Nei tornei 3 contro 3 (qui una vecchia edizione del

“Città di Biella”) ci sono anche le gare del tiro da tre

torneo è tra gli organizzatori, «quello che in inverno non gioca in nessuna squadra, ma che da maggio a settembre è onnipresente ai campetti. Il secondo era il general manager di Pallacanestro Biella, quello che dalla retrocessione l’ha portata a vincere una Coppa Italia di Gold. Entrambi vivevano di basket e per il basket, in maniera viscerale, passionale e soprattutto pura. Ed entrambi vanno ricordati». In piazza del Monte saranno installati tre campi per far giocare in contemporanea i tornei maschile e femminile, Under 14 e minibasket. E tra una partita e l’altra ci sarà anche spazio per partenza e arrivo della “Mola nen run”, corsa podistica organizzata da Bi Young. Offerte e tasse di iscrizione dei due eventi sportivi andranno in parte in beneficenza, alla colletta alimentare di #sharEat e all’associazione Elisa Gentile. Il secondo appuntamento è con il circuito nazionale Fisb in piazza Cisterna, al Piazzo, sabato 11 e domenica 12 luglio. Una superficie liscia e un canestro trasformeranno il lastricato nel cuore del borgo medievale in un’arena dello streetball. In questo caso le iscrizioni sono riservate alle categorie senior maschili e femminili. E anche in questo caso il torneo onorerà la memoria di Ed Jimemez. Nell’albo d’oro di questa manifestazione spiccano gli azzurri Murta, Favario e Raucci ma anche il play dell’Angelico di questa stagione Andrea Danna, un altro degli affezionati del campetto, impegni di prima squadra permettendo.

CULTURA

Quaranta dipinti sulla Passione di Cristo In mostra dal 4 luglio al 27 settembre al Museo del Territorio di Biella di Francesca Fossati, fotografie d’archivio

È stata la principale fonte d’ispirazione per gli artisti occidentali per molti secoli: la Passione di Cristo sarà anche il tema della mostra organizzata dalla Città di Biella, dal Museo del Territorio e da E20progetti in sinergia con la rappresentazione storica che quest’anno richiama a Sordevolo migliaia di spettatori. Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Rubens, Bernini, Tiepolo e tanti altri: i più importanti artisti italiani vissuti tra il Rinascimento e il Barocco hanno dedicato opere straordinarie al tema della Passione di Cristo e delle stazioni della Via Crucis, soprattutto tra il Cinquecento e il Settecento. È questo il periodo su cui si concentra l’esposizione di quaranta dipinti provenienti in gran parte da Palazzo Chigi in Ariccia (Roma), una delle più importanti dimore storiche romane e sede del Museo del Barocco; altre opere sono della prestigiosa Fondazione Marignoli di Montecorona e di una importante collezione privata inglese. La mostra, il cui curatore è Francesco Petrucci, affiancherà le rappresentazioni sacre in

programma da giugno a settembre dall’Associazione Teatro Popolare e dalla Pro loco di Sordevolo nell’imponente anfiteatro del paese. Petrucci anticipa alcune opere esposte: «Dipinti di cultura michelangiolesca, come la migliore versione della celebre “Orazione nell’Orto” di Marcello Venusti e una straordinaria “Deposizione” di Jacopino del Conte, un’inedita “Crocifissione” firmata da Leandro Bassano, un giovanile “Cristo flagellato confortato da un angelo” del genovese Bernardo Strozzi, cui si affiancano capolavori di alcuni fra i principali artisti del Barocco romano. Il misticismo visionario del Seicento è espresso dalla “Crocifissione sul Mare di Sangue”, opera ispirata ad una celebre invenzione del Bernini il quale è presente anche con un inedito “Cristo crocifisso” identico a quelli modellati con la collaborazione di Ercole Ferrata per gli altari della Basilica Vaticana, ma in argento e non in bronzo dorato. Tra gli artisti piemontesi figurano Giovan Battista Beinaschi, con il “Transito di San Giuseppe” e Claudio Francesco Beaumont, con una struggente “Addolorata confortata da un angelo”». Nel Biellese. Alcuni pannelli della mostra e alcune pagine del catalogo saranno dedicati alla valorizzazione delle rappresentazioni iconografiche della «Passione» nel Biellese grazie alla ricerca degli storici dell’arte Alessandra Montanera e Simone Riccardi. Lo scopo è invitare i visitatori ad ammirarle nelle chiese locali. Due esempi sono l’affresco che raffigura la Crocifissione nella chiesa di San Sebastiano a Biella e il ciclo di affreschi sulla Via Crucis, che risale alla metà del Quattrocento, nella chiesa di San Giacomo a Sostegno. Per informazioni: Museo del Territorio Biellese - tel. 015 2529345

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