N. 20 - SETTEMBRE 2015
O D R A U G S LO O R U T U F L A
Addio Gold e Silver, ecco Est e Ovest
Sito web: si cambia (in meglio)
Ancora un mese con Bernini, Bassano e Mengs
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Registrazione presso il Registro dei Giornali e dei Periodici del Tribunale di Biella n° 578 del 29/11/2013
Proprietario della testata: Pallacanestro Biella Ssdarl Via XX Settembre, 10 - 13900 Biella Tel. +39 015 88.53.500 - info@pallacanestrobiella.it
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Direttore responsabile: Giampiero Canneddu
Fotoeditor: Fabrizio Lava - fabrizio.lava@e20progetti.it
Editore, redazione e amministrazione:
Fotografi: Stefano Ceretti, Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella Massimo Ceretti, Stefano Lanza, Michele Rosetta e Fabrizio Lava
Via Milano, 94 - 13900 Biella tel. 015 25.29.201 - info@e20progetti.it
In copertina: il nuovo allenatore rossoblù Michele Carrea, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella
CAMPIONATO NAZIONALE DI SERIE A2 - STAGIONE 2015/2016
Hanno collaborato alla realizzazione del N°20 settembre 2015: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Niccolò Bosio, Luca Rosia, Silvia Marchionatti e Luca De Gasperin Tutti i punti di distribuzione su: www.timeout.pallacanestrobiella.it www.facebook.com/timeoutbiella
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IL CAMPIONATO
Addio Gold e Silver, ecco Est e Ovest La nuova serie A2: due gironi, tre retrocessioni, una promozione di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Le 32 squadre della seconda serie italiana ora sono suddivise in due gruppi “pari grado” secondo la collocazione geografica. Per Biella anche Siena e Roma. Dimenticate la serie A2 unica. E dimenticate anche la suddivisione “di merito” tra A2 Gold e A2 Silver, a cui ci eravamo abituati nelle ultime due stagioni. Ora la A2 è una sola, con 32 squadre che partono tutte sullo stesso piano, nel senso che tutte hanno – dal punto di vista della pura statistica – le medesime possibilità di salire al piano di sopra (c’è solo un posto disponibile) o di scendere in serie B (le retrocessioni saranno tre). Ma restano due i gironi, con un’invisibile barriera a tagliare in due lo stivale nel senso della lunghezza, come dimostra la denominazione Ovest e Est. L’Angelico Biella è, ovviamente, nel girone Ovest, il che garantirà una serie di derby piemontesi come i rossoblù non hanno mai vissuto. Tra le sedici del girone, infatti, c’è la Junior Casale, affrontata fino ai quarti dei playoff l’anno scorso, ma anche le new entries Omegna e Derthona. Altre squadre mai affrontate prima sono Latina e Agropoli, ripescata in extremis. Sono ritorni quelli di Rieti, Reggio Calabria, Scafati e soprattutto Siena, che ha compiuto nella passata stagione il primo passo verso la risalita dopo il fallimento, e Roma, che si è auto-declassata per resistere alla crisi economica. Sono invece squadre che abbiamo imparato a conoscere nelle passate stagioni le siciliane Agrigento, Barcellona e Trapani, il “covo degli ex” Ferentino e la vicina Casalpusterlengo. Dall’altra parte spiccano, a proposito di grandi ritorni, Treviso e Fortitudo Bologna, che sfideranno le lombarde Brescia, Treviglio, Mantova e Legnano, le emiliane Ferrara, Imola e Ravenna, le marchigiane Jesi, Recanati, le abruzzesi Roseto e Chieti, la lucana Matera, la veneta Verona e la giuliana Trieste, in un mix di volti nuovi e piazze di grande tradizione.
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La regular season servirà a designare i posti per playoff e playout e le prime due retrocessioni dirette. Cadranno direttamente in serie B infatti le ultime due di entrambi i gironi. Terzultima e penultima dei due gruppi invece sono destinate agli spareggi, con “semifinali” (le vincenti si salvano) e “finale”, la cui perdente diventa la terza retrocessa. Quanto ai playoff sarà una maratona che parte dagli ottavi di finale, con le prime otto di ogni girone ammesse da subito al tabellone principale. Qui i gironi si mescolano: la prima del gruppo Ovest avrà come avversaria l’ottava del gruppo Est al primo turno e la vincente, ai quarti, se la vedrà con la vincente di quarta del gruppo Est contro terza del gruppo Ovest. Di sedici sfidanti, ne resterà soltanto una, al termine di un percorso che potrebbe durare venti ulteriori partite. Tutti gli “uno contro uno” di post-season infatti saranno al meglio delle cinque partite, con le prime due e l’eventuale gara-5 in casa della squadra meglio piazzata in regular season.
Jazzmarr Ferguson fa amicizia con i tifosi, nella foto piccola Marcel Jones in azione
LA NUOVA STAGIONE
Buon viaggio, rossoblù
Verso il campionato: impariamo a conoscere la squadra di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
L’età media più alta e l’allenatore più giovane dopo l’estate degli addii, delle mille voci di mercato e dei tanti volti nuovi arrivati in maglia Angelico. “Buon viaggio” è uno degli slogan, tratto da una canzone di Cesare Cremonini, che l’Angelico Biella ha usato su Facebook durante questa lunga estate. Lunga, perché fatta di saluti, qualcuno inatteso, tutti commoventi (chi non ha letto le parole di Fabio Corbani, Simone Berti, i messaggi incrociati sui social che hanno coinvolto anche Matteo Chillo). Lunga perché il basket-mercato ha offerto più nomi del solito, accostandoli alle canotte rossoblù e aumentando la pressione sulle spalle di Marco Sambugaro, alla prima stagione con un roster da costruire. E ha dovuto farlo cominciando quasi daccapo.
Vi siete guardati intorno in palestra il giorno dell’open day? Nel silenzio rispettoso che ha accompagnato l’allenamento pubblico (il primo applauso alle 17,20 circa, dopo un po’ di riscaldamento e “torchio” a cura del preparatore atletico Roberto Marocco), c’era chi indicava un giocatore e chiedeva sottovoce al vicino se fosse uno dei nuovi, e chi. Dovremo imparare a conoscerli, piano piano, aggrappandoci ai ricordi (due stagioni fa in A2 Jazzmarr Ferguson era un giocatore super, anche se in una squadra da retrocessione), alle statistiche passate e alla fiducia, che il pubblico di Biella ha dimostrato in più di un’occasione di regalare a piene mani alle sue squadre, anche quelle meno considerate alla vigilia dei campionati. Per fortuna Michele Carrea, il nuovo allenatore, quel giorno al Forum portava una divisa diversa. Altrimenti, alto com’è, qualcuno avrebbe potuto scambiarlo per un giocatore. Del resto, se l’età media della squadra è salita con gli ultra-trentenni Banti e Pierich al posto degli under 25 Lombardi e Chillo e con un americano come Marcel Jones, che ha più anni da professionista giramondo alle spalle rispetto a Hollis e Raymond, mai l’Angelico aveva affidato la squadra a un coach così giovane. A un esordiente sì: Ramagli, Bechi e Cancellieri avevano, prima di Biella, scarsissima esperienza di responsabili della squadra: in tre avevano nel curriculum da capoallenatore mezza stagione Ramagli e due Cancellieri, prima di afferrare il timone rossoblù. E poi già dai primi passi si intravede una linea di continuità con il recente passato: a Carrea piace la pallacanestro veloce, quella di corsa, difese aggressive, palle recuperate e attacchi rapidi al canestro altrui. Uno stile, insomma, non così dissimile da quello del ciclo fortunato di Fabio Corbani. “Amerai il finale” prosegue la canzone di Cremonini. Noi, per adesso, non vediamo l’ora che cominci...
Immagini dai primi giorni di allenamenti: la preparazione atletica a Tollegno e il gruppo al Forum
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LA SQUADRA
Sette volti nuovi. Più il coach Ecco il roster 2015/2016. Solo Infante e De Vico i confermati di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Due americani che hanno giocato agli antipodi, due giovani di scuola romana, due esperti accanto al canestro. E il capo allenatore più giovane di sempre nella storia di Pallacanestro Biella. Il campionato è alle porte, ma il Forum è ancora un cantiere di lavoro. C’è un’Angelico Biella tutta nuova da costruire ed è nuovo anche l’architetto, Michele Carrea che ha conquistato i tifosi da lontano, anzi da lontanissimo, passando una fetta d’estate a Monze, in Zambia, a far giocare i bambini a pallacanestro in uno dei camp organizzati dalla onlus Slums Dunk. In attesa di vederli da vicino in campo, impariamo a conoscere meglio i nove rossoblù (più uno).
2 MARCEL JONES
1985 - Los Angeles, Usa. Ala, 203 cm Chi è Ha esperienza, due passaporti (statunitense e neozelandese) e un breve passaggio a Cantù nel suo passato, per una stagione non completata nella serie A italiana: ala di buon fisico ma anche dal buon tiro da fuori, si inserisce nella falsariga dei “numero 4” versatili dei recenti anni rossoblù. Nel 2014 ha mancato la convocazione ai Mondiali con i Tall Blacks neozelandesi. L’anno scorso ha sfidato Aubrey Coleman nella serie A2 turca, con la maglia dell’Akhisar Belediyespor. Una cosa che non sapete Nella stagione 2009/2010 ha cambiato ben sei squadre: nell’ordine Phoenix Hagen (Germania, lasciati già in preseason), Karhu ed Espoo in Finlandia (otto partite in tutto), Szombathely in Ungheria (un match), Everton Tigers in Gran Bretagna (da marzo a maggio) e Wellington Saints in Nuova Zelanda (quattro partite da maggio in poi). Stats 2014/2015 13,2 punti, 8,4 rimbalzi, 1,5 assist.
3 jazzmarr ferguson 1989 - Louisville, Usa. Play/guardia, 185 cm Chi è È alla terza stagione italiana, dopo l’esperienza a Forlì (con la quale venne a Biella da avversario) e il passaggio in serie A con la Vanoli Cremona, con un high di 18 punti contro Milano proprio alla prima di campionato. Prima c’erano state le ottime prestazioni nel college con l’Indiana Southeast University, un passaggio nella lega canadese e poi due stagioni nel campionato australiano da 24,6 punti a partita complessivi. Ha l’ombra di Voskuil sulla spalla, ma anche il piglio da leader e la faccia giusta in attacco. Una cosa che non sapete È tuttora il recordman di sempre quanto a punti segnati della sua università, oltre che il primo giocatore nella storia del college dell’Indiana ad aver superato i 2000 punti in carriera. Stats 2014/2015 8,2 punti, 1,9 rimbalzi, 1,1 assist.
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9 andrea la torre 7 diego banti
1997 – Viterbo, Ita. Ala, 204 cm Chi è Circondato da almeno un paio di stagioni dall’aura del predestinato (con le relative pressioni a mille sulla testa), è reduce da un’annata complicata, se non altro perché il progetto Veroli-Stella Azzurra, che gli ha consentito di esordire in A2, è naufragato a gennaio con il fallimento e il ritiro del club ciociaro. Può coprire quattro ruoli, da play a ala forte. Carrea lo vede come numero 3, in una Biella che farà della versatilità la sua cifra, con gli occhi attenti di Milano (che ne ha rilevato il cartellino) a osservarlo. Una cosa che non sapete È alla posizione numero 34 tra i prospetti internazionali per la Nba nati nel 1997, ma non è il miglior italiano. Più su c’è Leonardo Toté, centro della Reyer Venezia, alla posizione numero 14. Stats 2014/2015 7,2 punti, 3,1 rimbalzi, 1,1 assist (in A2 con Veroli)
1983 – Pescia (Pt), Ita. Centro, 204 cm Chi è Conosce la categoria e sa come si vincono i campionati: nella sua carriera ha vinto tre volte la B1 e solo quando ce l’ha fatta con Vigevano è riuscito a giocare in A2, categoria che non ha più abbandonato: Casalpusterlengo, Verona, una stagione e mezzo a Lucca (prima del fallimento del club), mezza a Omegna e due a Latina sono nel suo recente passato. In Lazio era compagno di squadra di Lorenzo Uglietti, “figlio” del vivaio rossoblù. Una cosa che non sapete Nel 2002 entrò a far parte del roster di Livorno in serie A, ma non venne chiamato nei dieci in occasione delle due sfide (entrambe vinte) contro la neopromossa Biella. Curiosità: in quella Livorno giocavano Walter Santarossa, poi capitano rossoblù, Luca Garri, Simone Pierich e perfino Marco Sambugaro. Stats 2014/2015 8,2 punti, 3,5 rimbalzi
10 luca infante 1982 – Nocera Inferiore (Sa), Ita. Centro, 204 cm Chi è Alla terza stagione a Biella, e alla seconda da capitano, il Re Leone è giocatore, motivatore nello spogliatoio e trascinatore del pubblico. Quest’anno non sarà l’unica voce esperta della squadra, che ha alzato l’età media con Banti e Pierich. Ma ha un’estate intera di voci da cancellare, quelle che lo davano in calo fisico, e non in grado di stare sul parquet per troppi minuti. Conoscendolo, darà il 110% per dimostrare il contrario. Una cosa che non sapete Ha giocato 18 partite in Nazionale, con un high di 8 punti e 5 rimbalzi, il giorno di Ferragosto del 2008, contro la Gran Bretagna, in un torneo giocato a Cagliari dove mvp fu Gigi Datome. Stats 2014/2015 5,7 punti, 4,5 rimbalzi, 1,2 assist
14 alessandro grande 1994 – Roma, Ita. Play, 177 cm Chi è È romano e come Andrea La Torre è “figlio” del vivaio della Stella Azzurra (là dove sta crescendo anche il più piccolo dei fratelli Laganà). Play-maker, è alla terza stagione in A2, dopo i pochi minuti all’esordio da senior a Verona e la stagione scorsa divisa in due, in parte a Veroli da play titolare e in parte a Mantova, dopo il crac della squadra ciociara. Nel 2013 è stato nominato miglior playmaker delle finali nazionali Under 19, dove la Stella Azzurra arrivò in semifinale. Una cosa che non sapete Nel 2012 agli Europei Under 18 nel settore piccoli, i convocati erano lui, Tommy Laquintana, Andrea Amato (ex Casale) e Luca Vencato, stellina della Casalpusterlengo Juniores allenata da Carrea. Stats 2014/2015 10,8 punti, 3,2 rimbalzi, 3,0 assist
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21 NICCOLO’ DE VICO 1994 – Monza, Ita. Ala, 200 cm Chi è Arrivato a Biella quindicenne, è il vero “veterano” dell’ambiente quanto ad anni di militanza in rossoblù. È anche l’unico rimasto del gruppo giovane messo in squadra nell’estate del 2013, dopo la partenza in successione di Laganà, Raspino, Lombardi e Chillo, oltre al ritorno a Capo d’Orlando di Laquintana dopo la stagione in prestito. Lo aspetta un posto nel quintetto base, nel ruolo di ala piccola, partendo dai grandi passi in avanti messi in mostra nei playoff dell’anno scorso, quando raddoppiò le sue cifre della regular season, abbinando al temperamento anche tanta qualità. Una cosa che non sapete Nel febbraio 2015 è stato per la prima volta chiamato a un raduno della Nazionale sperimentale. In estate è stato costretto a saltare convocazione e partite per un piccolo problema fisico. Stats 2014/2015 5,2 punti, 2,3 rimbalzi, 1,1 assist
27 LUCA RATTALINO 1997 – Fossano (Cn), Ita. Ala-centro, 205 cm Chi è Conta una sola presenza in A2, una manciata di secondi in campo in Junior Casale-Napoli dell’anno scorso, tanto per rompere il ghiaccio con il campo da senior. Casale è stata la sua terza squadra, dopo Fossano e Cuneo. Ha “annusato” anche l’aria della Nazionale: agli Europei Under 16 del 2013 ha chiuso la sfida con il Montenegro con otto rimbalzi e cinque stoppate. Numeri da giocatore verticale... Una cosa che non sapete Il suo profilo Twitter è anche una dichiarazione esplicita della sua squadra Nba preferita: sul social network è @lucaceltics. Stats 2013/2014 16,5 minuti, 5,0 punti, 2,8 rimbalzi, 0,9 assist
55 SIMONE PIERICH 1981 – Gorizia, Ita. Ala, 200 cm Chi è Sette stagioni a Casale (fino al 2013) hanno fatto di lui una bandiera dei “cugini” rossoblù, di cui è stato anche capitano. Ma nell’estate in cui la squadra che aveva “annusato” la serie A grazie a Marco Crespi stava rischiando di sparire, l’addio non è stato dei migliori. Lui è ripartito da Ferentino, dove ha centrato la finale di Coppa Italia l’anno scorso, sconfitto dalla Verona di Ramagli (a proposito di coach ex di Biella). Si fa valere sotto canestro e ha mano morbidissima dalla media e dalla lunga. Anche lui sarà mister versatilità. Conta anche quattro presenze in Nazionale. Una cosa che non sapete Il padre Elvio Pierich, bandiera della pallacanestro goriziana e poi della Reyer Venezia, ha giocato fino all’età di 42 anni. Medie a partita 8,2 punti, 4,0 rimbalzi, 0,9 assist
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michele carrea
1982 – Milano, Ita. Coach Chi è Dalle giovanili alla prima squadra all’esordio da capo-allenatore in A2: per Michele Carrea sembrerebbe un gran salto, se non fosse che, curriculum alla mano, ha già qualche alloro in bacheca. Lo scudetto Under 19 di Casalpusterlengo edizione 2014, per esempio, è opera sua, così come la crescita di giocatori come Donzelli e Vencato, già l’anno scorso in pianta stabile nel roster di A2 dei lodigiani. È il più giovane capo allenatore della storia di Biella: i suoi 33 anni battono i 36 di Luca Bechi quando prese il timone dell’Angelico nel 2006. Una cosa che non sapete Da ragazzino è stato allenato per una decina d’anni da Fabio Corbani, ai tempi in cui l’ex coach rossoblù era alla guida delle giovanili di Milano: «Già da bimbo era il più alto di tutti» ricorda il predecessore.
BELLEZZA
Le sopracciglia? Belle e naturali Anche a Biella la tecnica rivoluzionaria del microblading di Jurgita Jasiunaite (Beauty Therapist Maison Beauté)
Da Maison Beauté in via Italia un processo nuovo per l’Italia per valorizzare il proprio aspetto con un trucco semipermanente. Microblading è il nome di una tecnica manuale che non necessita l’utilizzo di un’attrezzatura da trucco permanente e che consente di regalare alle donne sopracciglia iper-naturali per incorniciare perfettamente il viso. La tecnica è nota da parecchio tempo in tutto il mondo, specialmente nei paesi del’Est. Oggi è disponibile anche in Italia e, grazie a Maison Beauté, è arrivata anche a Biella. La parola inglese microblading contiene in sé la spiegazione del processo: viene eseguito con una piccola lama (in inglese, appunto, “blade”) dai sottilissimi aghi. L’obiettivo è quello di disegnare peli molto naturali. Dalle nostre parti la tecnica è approda-
ta da poco tempo, ma già si prevede un successo strepitoso per la formazione di nuovi operatori e per le richieste di trattamenti da parte degli utenti. Quanto sono importanti le sopracciglia in un viso? Svolgono un ruolo fondamentale, come elemento di valorizzazione, caratterizzazione e correzione. Il sopracciglio non deve mai prevalere su altri elementi interni, il risultato deve conferire armonia e naturalezza. Questo trattamento è rivolto a chi vuole migliorare il proprio aspetto, oppure infoltire un sopracciglio epilato in modo scorretto, o ancora curare condizioni di alopecia. È adatto anche a chiunque voglia conferire un aspetto naturale alle sopracciglia e far risaltare lo sguardo. Anche se il dolore è soggettivo, il piccolo rumore che si avverte nell’eseguire il pelo può essere fastidioso ma non doloroso. Per scegliere un operatore preparato in microblading, assicuratevi che sia un make up artist. La conoscenza della morfologia non si acquisisce attraverso un corso di trucco permanente ma attraverso una lunga esperienza nel trucco e attitudine nel valorizzare un volto con i criteri correttivi. È necessaria anche un’esperienza adeguata nel trucco permanente dove colorimetria e pigmentologia devono essere fondamentali per eseguire un ottimo lavoro. Un Portfolio clienti è sicuramente una garanzia, per cui il consiglio è di guardare sempre le foto del prima e dopo trattamento. Un buon operatore non avrà difficoltà a mostrarvele, e Jurgita Jasiuanite è tra le primissime make up artists ad usare questa tecnica, conseguendo con successo il diploma presso la più importante Accademia di microblading, la Phibrows Academy di Branko Babic. Prenotate una consulenza gratuita per tutto il mese di settembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e sabato dalle 9 alle 17 all’istituto di bellezza Maison Beauté (via Italia 16, telefono 015.0155123 o 338.6101272). Per vedere alcuni dei nostri lavori visitate la pagina Facebook maisonbeautebiella.
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PALLACANESTRO BIELLA ONLINE
Sito web: si cambia (in meglio) Nuova grafica e più contenuti per pallacanestrobiella.it di R.T.
La casa rossoblù su internet si arricchisce. E darà una mano anche Time Out, con una sezione speciale con l’archivio delle riviste e notizie extra. Novità anche per la App: ci sarà la “diretta scritta” delle partite di campionato. L’informazione contemporanea è anche (se non soprattutto) digitale. E vale per chiunque abbia qualcosa da raccontare a qualcuno, perfino per una squadra di pallacanestro la cui principale esigenza di comunicazione è parlare ai suoi fans. Per fare le cose bene, l’Angelico Biella si è affidata a OrangePix, azienda made in Biella specializzata in progetti nel grande mondo senza carta, già protagonista dello sbarco rossoblù sugli App store, con l’applicazione ufficiale disponibile dalla passata stagione per i dispositivi Apple e Android. Oggi è la volta del sito web: all’indirizzo www.pallacanestrobiella.it dal 10 settembre c’è qualcosa di nuovo, nel disegno e nei contenuti. Gli obiettivi? Offrire qualcosa di bello da vedere e funzionale da navigare, per i fedeli tifosi dell’Angelico, aggiungere contenuti e far sì che siano perfettamente fruibili anche sugli schermi più piccoli degli smartphone. Quanto ai contenuti, i lettori possono apprezzare il restyling delle sezioni già note, dalla presentazione del roster attuale alla storia delle passate stagioni, dalle fotogra-
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fie alle notizie sulla squadra e quello che accade intorno a lei. A contribuire a dare ricchezza in più al sito, si aggiunge anche Time Out: non solo la rivista sarà sfogliabile anche online fin dal giorno dell’uscita, ma si potranno anche trovare facilmente, nella sezione dedicata, i numeri passati per curiosare nelle notizie d’archivio. In più il mensile di Pallacanestro Biella avrà anche uno spazio blog, con aggiornamenti che andranno oltre la cadenza di uscita della rivista, ogni trenta giorni. A proposito di Time Out, ora ha anche un canale su Facebook: digitando l’indirizzo www.facebook.com/timeoutbiella o cercando, all’interno del social network, “Time Out - Pallacanestro Biella” si può mettere “mi piace” alla pagina ufficiale del magazine, con altri contenuti extra in più, come il conto alla rovescia fatto di fotografie nostalgiche, che ha accompagnato i giorni nell’attesa dell’uscita di questo numero del giornale e della pubblicazione del nuovo sito web di Pallacanestro Biella. E la App? Continuerà a essere il “collettore” delle notizie sul mondo rossoblù sugli smartphone, con le consuete sezioni e, anche in questo caso, qualche extra. Un esempio? Le partite di campionato saranno seguite anche con una “diretta scritta” sia sulla pagina Facebook di Time Out, sia sulla applicazione stessa, dove i post compariranno automaticamente, senza che sia necessario cercarli sul social network.
CULTURA
Ancora un mese con Bernini, Bassano e Mengs
Aperta fino al 27 settembre la mostra al Museo del Territorio Biellese di R.T., fotografie di Fabrizio Lava
Ogni giovedì, quando il Chiostro è aperto fino alle 21, una doppia visita guidata ai capolavori sulla Passione di Cristo su prenotazione al prezzo di 8 euro: l’appuntamento è alle 18 e alle 20. Se l’evento dell’estate biellese è stata la Passione di Sordevolo, arrivata al suo duecentesimo anniversario, l’evento culturale in città è stato la mostra che alla sacra rappresentazione della Valle Elvo si è legata fin da subito. “Bernini, Bassano, Mengs e la Passione di Cristo” ha portato al Museo del Territorio quaranta capolavori dell’arte ispirati agli ultimi giorni della vita terrena di Gesù e alla sua risurrezione. Durante l’estate sono stati numerosi i visitatori, allettati anche dagli eventi speciali che si sono succeduti al Chiostro di San Sebastiano e da una caratteristica comune nelle grandi città ma nuova per Biella, l’apertura serale del giovedì.
A settembre si è aggiunta un’occasione in più: proprio nei giovedì sera di apertura prolungata della mostra sono in programma due turni di visite guidate su prenotazione. Telefonando entro il mercoledì alle 17 allo 015.2529345, si può riservare un posto per visitare l’esposizione alle 18 o alle 20 con un accompagnatore che la descriverà, rendendo l’esperienza ancora più avvincente. Il prezzo è di 8 euro e comprende anche la visita alla mostra “Altri mari, altre terre” con le fotografie di Massimo Sella e, naturalmente, alle collezioni permanenti del Museo del Territorio, dalla sala egizia con la mummia della sacerdotessa Taaset ai percorsi storico-archeologici fino alle collezioni d’arte, dal Lanino ai pittori moderni. “Bernini, Bassano, Mengs e la Passione di Cristo” è curata da Francesco Petrucci, docente di storia dell’arte e conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia, dalla cui collezione proviene la maggior parte delle opere esposte, compresi due capolavori riconducibili alla scuola di Gian Lorenzo Bernini, una “Crocifissione sul mare di sangue”, che l’artista stesso volle nella sua camera da letto, e la scultura di un crocifisso, replica di quelli che decorano l’altare della Basilica di San Pietro. Il legame con la Passione di Sordevolo si esprime anche in un’offerta: i possessori dei biglietti della sacra rappresentazione potranno visitare la mostra (aperta il giovedì dalle 15 alle 21 e dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 19) pagando il biglietto ridotto a 8 euro anziché a 10. Anche i visitatori della mostra biellese avranno diritto a uno sconto, presentando il tagliando al botteghino della Passione di Sordevolo. E l’offerta “incrociata” vale anche per il Museo del Tesoro di Oropa. Per informazioni: Museo del Territorio Biellese - tel. 015 2529345
Francesco Petrucci, curatore della mostra, ha accompagnato i visitatori in più occasioni al Museo del Territorio Biellese
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