N. 24 - GENNAIO 2016
o n r o t i r n U in doppia cifra Un gennaio ricco di idee IDW ITALIA: Una buona cucina è per sempre
Lauretana, quindici anni sul parquet
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Un nuovo anno in famiglia. CAMPIONATO ITALIANO DI PALLACANESTRO SERIE A2 STAGIONE 2015/2016
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Mensile ufficiale di Pallacanestro Biella lifestyle, cultura e attualità biellese
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In copertina: Niccolò De Vico schiaccia a canestro, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella
Hanno collaborato alla realizzazione del N°24 gennaio 2016: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Desiree Bonaldo, Niccolò Bosio e Luca Rosia Tutti i punti di distribuzione su: www.timeout.pallacanestrobiella.it www.facebook.com/timeoutbiella
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IL BILANCIO
Angelico: «Siamo vivi, ce la faremo» La determinazione e l’ottimismo del presidente a fine 2015 di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Si è chiuso un anno difficile, con una classifica in deficit e con un ambiente in subbuglio. Ma il patron rossoblù (e con lui società e staff tecnico) non smette di crederci. «Chiediamo a tutti di stare uniti» gli fa eco l’amministratore delegato Giovanni D’Adamo. «Non sono ancora stufo, la società è viva, attenta, impegnata a lavorare dietro le quinte. Siamo qui, sul pezzo, determinati a raggiungere il nostro obiettivo»: parole di Massimo Angelico, il presidente, nella lunga conferenza stampa che ha chiuso l’anno solare rossoblù. Un anno complicato per Pallacanestro Biella, chiuso al penultimo posto nel girone Ovest di serie A2, ma soprattutto terminato in mezzo a dubbi e polemiche che non sono usuali nella storia più che ventennale del club. Dubbi a cui si risponde in un solo modo: restando compatti. «La strada è in salita» ha ribadito l’amministratore delegato Giovanni D’Adamo. «Chiediamo a tutti di stare uniti nei momenti difficili, quando non è scontato farlo come dopo una vittoria. Noi abbiamo una grande fortuna: i tifosi che ci accompagnano anche durante le sconfitte, e non è cosa da tutti i giorni». Sconfitte che finora sono state più delle vittorie, rimodulando qualsiasi sogno stagionale verso un solo obiettivo, quello di salvarsi: «Potrebbe avvenire all’ultima giornata, la quindicesima di ritorno» ha sottolineato il general manager Marco Sambugaro. «Ho detto fin da settembre che sarebbe stata una stagione di lacrime e sangue. Stiamo pronti a lottare e soffrire fino alla fine». Le sconfitte sono sempre orfane, si dice, ma a casa Angelico Biella si è lavorato a fondo per cercare il padre e la madre del girone di andata tutto sbagliato: «Questo è stato un nuovo, vero anno zero» ha spiegato Massimo Angelico, «più di quanto accadde due stagioni fa quando c’erano punti di continuità rispetto alla stagione della retrocessione, dal general manager ai ragazzi che erano cresciuti nel nostro settore giovanile. Quest’anno abbiamo un general ma-
Lo staff (da sinistra a destra D’Adamo, Sambugaro, Angelico, Carrea)
5 nella conferenza stampa del 30 dicembre.
Nella foto piccola Massimo Angelico e Giovanni D’Adamo
nager alla sua prima vera stagione, un allenatore giovane e nuovo, una squadra completamente rimodellata. E c’è stata una buona dose di sfortuna: quando Eric Lombardi ci ha annunciato la volontà di partire abbiamo subito pensato a Tommaso Raspino, che però aveva firmato due giorni prima per Ferentino. Quando abbiamo affrontato Reggio Calabria è stata l’unica partita in cui erano al completo e abbiamo perso altre partite per un soffio. Forse sarebbero bastati uno o due risultati positivi per invertire la rotta e il morale». Tra le scelte sbagliate, se c’è quella di un americano («Ma adesso» dice il presidente «abbiamo la coppia Usa forse più forte della categoria»), non rientra quella dell’allenatore. Lo ha ribadito Sambugaro: «Michele Carrea è il nostro coach da qui alla fine del campionato». «Se, come è accaduto nel derby contro Omegna» ha aggiunto Angelico, «la squadra ha sbagliato tiri aperti, vuol dire che erano stati ben costruiti. Non può essere colpa dell’allenatore
Roberto Marocco, Nicola Minessi e Marco Sambugaro leggono le statistiche sotto il tunnel. Sotto, il “cinque” a La Torre di Carrea e Infante
se non sono entrati». E nemmeno i giocatori meritano la croce addosso, almeno non in pubblico. Ancora Angelico: «Ho imparato una lezione da due grandi presidenti, Cerruti e Savio: i giocatori, come hanno sempre detto, sono come figli. Non devono essere presi a schiaffi in pubblico. Vanno, questo sì, rimproverati e se necessario puniti, ma poi vanno aiutati e sostenuti». Così fanno le squadre unite, che risolvono i loro problemi dentro lo spogliatoio ma che si mostrano all’esterno compatte e convinte, anche con un budget limitato come quello rossoblù. Anche se con ottime ragioni per non destinare ogni risorsa alla prima squadra: «Il nostro settore giovanile» ha detto Angelico «non sta
facendo solo bene, ma benissimo, con Federico Danna che forse è il migliore d’Italia nel ruolo di responsabile di un vivaio. Non è un mistero che ci abbiamo sempre creduto molto. E lo facciamo a volte a costo di tirare la cinghia in altri settori della nostra attività». Di certe scelte, insomma, nessuno è pentito. E, soprattutto, nulla è ancora perduto: «Ritengo che la squadra, anche così com’è sia competitiva» ha detto Angelico, senza nascondere che però dal 18 gennaio Marco Sambugaro ha il mandato di monitorare che cosa offre il mercato. «In ogni caso lotteremo fino alla fine» ha però aggiunto il general manager, «con orgoglio e a testa alta». A Biella, in fondo, si è sempre fatto così. 6
FORNITORE UFFICIALE
DI LEO FRANCO PNEUMATICI Via Trento, 28 - 13900 Biella Tel./Fax 015 8461470 - dileofrancopneumatici@yahoo.It - dileofrancopneumatici.com
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LE STATISTICHE
Tutti i numeri dell’andata
Il bilancio in cifre (e in chiaroscuro) dell’Angelico al giro di boa di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Attacco in crescita, ma con percentuali basse, le peggiori del girone Ovest sia da due sia dall’arco. Ferguson è il top scorer del campionato al giro di boa. E con Hall e Pierich insieme in campo la media è da playoff.
Le cifre, nella pallacanestro, spiegano (quasi) tutto. Del resto è il maledetto “difetto” di uno sport in cui conta la classifica e in cui, per fare punti in classifica, bisogna segnare a ogni partita almeno un punto in più degli avversari. L’Angelico Biella ha chiuso l’andata con 10 punti in 15 partite, pari a cinque successi e dieci sconfitte. Al giro di boa solo il 2012/2013, l’anno della retrocessione, fu peggiore con 3 vinte e 12 perse. Allora però uno dei tre successi fu ad Avellino. Quest’anno i rossoblù non hanno mai ottenuto punti lontano da casa, nemmeno quando la trasferta è stata breve e con tanti tifosi al seguito come nei due derby poco fortunati di Casale contro la Novipiù e di Verbania contro la Paffoni Omegna. Statistica nella statistica, il record di Biella con la coppia Hall-Pierich in campo è di 5 vittorie e 3 sconfitte, una media da playoff per una squadra che – evidentemente – dipende sul serio dall’esperienza e dal carisma del numero 1 e del numero 55. La produzione offensiva è di 74,6 punti a partita, risalita nettamente dopo le due prestazioni casalinghe che hanno chiuso l’andata, i 90 punti contro Tortona e i 91 contro Siena. È il nono miglior attacco delle sedici squadre del girone Ovest. Restano in deficit le percentuali dal campo: a fronte di 66,7 tiri a partita (nessuno fa meglio nel raggruppamento, visto che Siena insegue a 65,6) di cui ben 30,5 da tre (anche qui il miglior dato del giro-
Il passo di danza di Mike Hall, re dei rimbalzi. Nella foto piccola Jazz Ferguson, il top scorer
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Niccolò De Vico è il migliore di A2 nella percentuale ai tiri liberi dopo l’andata. Nella foto piccola Hall mostra il suo spirito di squadra esultando dopo una tripla di La Torre
ne), l’Angelico segna con il 46% da due e con il 31% da tre. In entrambi i casi è la peggior quota di canestri realizzati nel gruppo Ovest. In compenso Biella primeggia dalla lunetta con l’85% ai tiri liberi. E, passando alle prestazioni individuali, spicca il 39/41 a cronometro fermo di Niccolò De Vico, pari al 95% di realizzazioni, miglior giocatore di tutta l’andata insieme a una vecchia conoscenza come Alan Voskuil che – incredibilmente – ha chiuso le prime 15 partite con la stessa quota: 39/41. Restando alle classifiche individuali, Jazzmarr Ferguson è il re dei bomber del girone con i suoi 23,5 punti a partita, gli stessi di Marc Trasolini, l’italo-canadese di Agropoli. Mike Hall è invece il leader dei rimbalzi per distacco: i suoi 13,8 a partita sono guardati da lontano da Will Mosley di Latina (10,7) e Trasolini (9,5). Alla vetta nella graduatoria generale Hall aggiunge quelle “di settore”: nessuno come lui nei rimbalzi offensivi (5,2 di media) e difensivi (8,6). Con queste cifre è quasi scontata la posizione altissima di Hall anche nella classifica della valutazione media: è secondo, dietro al solito Trasolini, a quota 21. Il numero 1 rossoblù è già a cinque doppie-doppie (punti più rimbalzi) dopo il girone di andata e ha un high di 8 assist (nell’ultima in casa contro Siena), segno di una buona disposizione a mettere in ritmo anche i compagni. Passando all’altra metà campo, l’Angelico concede 79,1 punti a partita, proprio come Omegna: solo quattro squadre fanno peggio e due di queste (Agropoli che è la peggiore di tutte e Trapani) sono di alta classifica. La percentuale da due delle avversarie di Biella è del 58%, il che rende quella rossoblù la difesa meno impenetrabile della categoria in questo parametro, al pari di quella di Barcellona. La percentuale concessa da tre è un po’ migliore: 35%, mentre Trapani fa tirare con il 38% e squadre come Ferentino, Latina, Siena o Reggio Calabria lasciano alle rivali il 36% dall’arco. Solo Barcellona (come è lecito aspettarsi classifica alla 9
mano) concede alle avversarie una valutazione media superiore a quella che lascia sul piatto Biella: 88 a 87. Tra le curiosità individuali, l’Angelico ha tre giocatori sopra la doppia cifra: Ferguson con i suoi 23,5 punti a partita, Hall con 13,5 e De Vico con 11,7. Pierich è appena sotto con 9,3. Il miglior assistman non è un play né una guardia: guida Hall con 3,4 di media. Sempre lui è il leader quanto a palloni recuperati, 1,3 a partita, mentre le 3,1 palle perse di Ferguson sono figlie anche del suo minutaggio altissimo, oltre 38’ in campo a partita. Un’altra curiosità? Andrea La Torre ci ha messo dieci partite per tornare a segnare una tripla: prima di quella realizzata al Forum contro Siena, ce n’era stata una soltanto, nella trasferta di Latina.
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NEGOZI STORICI
La quarta generazione di Ottica Longhi Ottant’anni di professionalità tramandata di padre in figlio di R.T., fotografie d’archivio
Protezione e comfort per gli occhi, soluzioni all’avanguardia per risolvere i problemi della vista e un fiore all’occhiello: un laboratorio interno per la lavorazione precisa e il montaggio delle lenti. I fratelli Nicola e Andrea Longhi sono gli attuali conduttori della storica attività di famiglia iniziata dal bisnonno nel 1931. Nel negozio di via San Filippo, a Biella, offrono ai propri clienti la precisa valutazione del difetto visivo consigliando la soluzione ottica più confortevole; la vendita di occhiali da vista e da sole, incentrando la scelta non solo sulle migliori marche, ma anche sui piccoli produttori con particolare attenzione al Made in Italy; la consulenza sulle montature che più si adattano alle diverse forme del viso. Oltre alla sala per l’esame della refrazione, dove cioè si controlla la vista e si consiglia a ciascuno l’eventuale correzione, la famiglia Longhi ha una marcia in più che non tutti gli ottici hanno: un laboratorio interno all’avanguardia che si occupa del taglio e della lavorazione precisa e differenziata delle lenti, nonché del loro montaggio e del controllo degli occhiali. «Quella della lavorazione precisa, rapida e accurata delle lenti è un’operazione delicata e molto importante per la qualità degli occhiali (e quindi della vista) alla quale preferiamo dedicarci noi stessi con attenzione piuttosto che affidarla all’esterno», afferma Nicola Longhi specia-
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lizzato nei controlli della vista e nell’attività del laboratorio. Il fratello Andrea, invece, si dedica al settore delle lenti a contatto, da quelle a sostituzione frequente (ad esempio, giornaliere), la cui disponibilità è immediata, a quelle annuali preparate ad hoc per il cliente. L’applicazione delle lenti a contatto viene eseguita con professionalità e l’assistenza è garantita. In questi mesi invernali sugli scaffali sono esposti diversi modelli di maschere, ideali per lo sci e gli altri sport invernali, e di occhiali sportivi avvolgenti, pensati per i ciclisti e per chiunque ami l’attività sportiva all’aria aperta: entrambi personalizzabili con lenti da sole graduabili.
AGENDA
Un gennaio ricco di idee
Gli eventi del mese in provincia di Biella tra sport e teatro di R.T., fotografie d’archivio
Arte, teatro, idee per i più piccoli, sport invernali anche in notturna: e tra le proposte del territorio c’è anche Claudio Bisio all’Odeon con tre repliche. Esordisce con questo numero un nuovo appuntamento fisso di Time Out, quello con l’agenda degli appuntamenti del Biellese. Consultatela e usatela come promemoria, per pensare a che cosa si può fare giorno dopo giorno. Biella, fino a domenica 17 gennaio LA MONTAGNA DI BINI E DI FRANCA REIVELLA S’intitola “Vicini al cielo” la mostra organizzata al Museo del Territorio e dedicata alle fotografie di Gianfranco Bini e ai dipinti di Franca Reivella, entrambi artisti biellesi, entrambi appassionati di montagna. Museo del Territorio, via Quintino Sella, Biella Orari: da mercoledì a domenica dalle 15 alle 18,30. Info www.museodelterritorio.biella.it Verrone, venerdì 15 gennaio LETTURE PER I PICCOLI AL MUSEO DEL FALSO Favole, filastrocche e racconti per bambini dai 18 mesi ai 5 anni sono le protagoniste di questo lavoratorio organizzato al Falseum, il museo del falso ospitato nel castello di Verrone. È consigliata la prenotazione. Gli incontri sono aperti anche agli insegnanti e i bambini accompagnati da un adulto non pagano il biglietto d’ingresso. Falseum, castello di Verrone, via della Valletta 1 Iscrizione al laboratorio 3 euro. Prenotazioni: 331.6689668
Biella, venerdì 15 gennaio ANTONIO ARGUS, UN MENTALISTA A TEATRO Il mentalista è colui che legge nel pensiero, un’arte tornata a essere popolare grazie a serie tv e show televisivi. Antonio Argus, uno degli esperti di questa arte, giocherà con il pubblico del teatro Sociale in uno spettacolo-performance inserito nel calendario della stagione 2015/2016, primo appuntamento di una “tre giorni” dedicata alla magia. Teatro Sociale Villani, piazza Martiri, Biella Inizio ore 20,30. Ingresso 15 euro. Prevendite Cigna Dischi (via Italia 10) o www.ilcontato.it Biella, sabato 16 gennaio LA MAGIA DA STRADA DI MISTER DAVID Mister David, “pupillo” di Arturo Brachetti, mischia nello spettacolo “Extreme magic circus varieté” le abilità da prestigiatore con l’escapologia, la comicità e l’arte da funambolo per uno spettacolo all’insegna del divertimento puro. Visto nell’edizione 2014 di Italia’s got talent, detiene il record di salto con la corda in sella a un monociclo. Teatro Sociale Villani, piazza Martiri, Biella Inizio ore 20,30. Ingresso 15 euro. Prevendite Cigna Dischi (via Italia 10) o www.ilcontato.it
Laboratori per bambini al Falseum, il museo del falso di Verrone
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Biella, domenica 17 gennaio LA SECONDA EDIZIONE DEL BIELLA MAGIC SHOW Il Biella Magic Show è uno spettacolo da quasi due ore che vede alternarsi sul palcoscenico del Sociale gli artisti del Circolo Amici della Magia di Torino. Tra questi c’è anche un campione italiano: Andrea Petrosillo ha vinto il titolo nel 2013. Teatro Sociale Villani, piazza Martiri, Biella Inizio ore 16,30. Ingresso 15 euro. Prevendite Cigna Dischi (via Italia 10) o www.ilcontato.it Cossato, giovedì 21 gennaio UN INCONTRO SUL CINEMA DI WOODY ALLEN Woody Allen è il primo dei registi passati “ai raggi x” nel ciclo di incontri per appassionati di cinema organizzato a Villa Ranzoni a Cossato. L’appuntamento è alle 18,30: si proseguirà per cinque giovedì consecutivi. Il 28 gennaio è la volta di Tim Burton. Area eventi di Villa Ranzoni, via Ranzoni 28, Cossato Inizio ore 18,30. Iscrizioni entro il 14 gennaio a informagiovani@ comune.cossato.it Bielmonte, sabato 23 gennaio CIASPOLE E FONDO SOTTO LE STELLE La stagione della neve all’Oasi Zegna è pronta a entrare nel vivo, anche se in ritardo: una delle proposte per godersi la montagna nella sua versione bianca è un’uscita con sci da fondo o ciaspole in notturna dal Bocchetto Sessera all’Artignaga, con vin brulé e cena al Bocchetto Luvera. Bocchetto Sessera, Bielmonte Informazioni presso Amici del Fondo 360.672583 Biella, sabato 23 gennaio VERSO LA BIBLIOTECA SULLE TRACCE DEI DIRETTORI Il terzo incontro del ciclo “Verso la nuova biblioteca” parlerà dei direttori della Rivista Biellese: Alessandro Roccavilla, Pietro Torrione e Giuseppe Cavallo, uomini che hanno segnato la cultura biellese del Novecento. La partenza è dai portici del Municipio, l’arrivo nella sede di via Pietro Micca della Biblioteca. Portici di palazzo Oropa, via Italia, Biella Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria allo 015.2529345 Bielmonte, sabato 23 gennaio UNA NOTTE BIANCA SULLA NEVE Il Bielmonte Night Skiing era originariamente in programma per il 26 dicembre. Ma mancava una materia prima indispensabile: la neve. Con le dita incrociate e un occhio alle perturbazioni che si muovono, gli organizzatori di BI Young stanno completando il programma che prevede sciate notturne dalle 19, giochi come il bowling umano e il big airbag, pattinaggio e il dj set di Andrea Rey e Maxxuel. Oasi Zegna, Bielmonte - Informazioni www.oasizegna.com Cossato, domenica 24 gennaio LA RASSEGNA TEATRALE IN PIEMONTESE “Torta bignola... Moscato e pasta frola” è il titolo dello spettacolo che fa parte della minirassegna di teatro in piemontese di Cossato. La messa in scena è della compagnia “Siparietto di San Matteo” ed è un intreccio di storie d’amore con gag degne di Macario. Teatro Comunale, piazza del Mercato, Cossato Inizio ore 16,30. Ingresso 10 euro. Biglietti al botteghino del teatro, alla libreria Arcadia (via Mazzini 88) o su www.ilcontato.it Biella, lunedì 25 gennaio LE DONNE NELLA MUSICA DEL NOVECENTO S’intitola “Bellissime” e vedrà in scena cantanti e musicisti del te13
Claudio Bisio protagonista all’Odeon di “Father and son”
atro Nuovo di Torino lo spettacolo in cartellone al teatro Sociale, dedicato alle eroine femminili dell’opera e della musica del secolo scorso, dalla Carmen di Bizet a Bocca di Rosa di De André. Teatro Sociale Villani, piazza Martiri, Biella Inizio ore 20,30. Ingresso 15 euro. Prevendite Cigna Dischi (via Italia 10) o www.ilcontato.it Biella, da martedì 26 gennaio C’È CLAUDIO BISIO CON FATHER AND SON Claudio Bisio resterà a Biella per tre sere consecutive con il suo nuovo spettacolo “Father and son”, tratto dai best seller di Michele Serra “Gli sdraiati” e “Breviario comico”. Le repliche proseguiranno fino a giovedì 28. Teatro Odeon, via Torino, Biella Inizio ore 20,30. Ingresso da 22 a 29 euro. Prevendite Cigna Dischi (via Italia 10) o www.ilcontato.it Bielmonte, sabato 30 gennaio CARNEVALE SULLA NEVE E SUL GHIACCIO Una serata dedicata al pattinaggio in maschera è la proposta di Bielmonte per questo sabato sera: al palazzetto dello sport la pista da ghiaccio è aperta e a disposizione per divertirsi. Palasport di Bielmonte, Oasi Zegna Informazioni www.oasizegna.com Biella, domenica 31 gennaio TEATRO PER RAGAZZI ALL’OPIFICIODELLARTE La Trg Onlus, acronimo di “Teatro ragazzi e giovani”, porta a Biella il suo spettacolo “Luna delle mie brame”, nella rassegna Famiglie a teatro, ospitata da Sociale Villani e, come in questo caso, da Opificiodellarte. La storia narra di Cappuccetto e della complicatissima missione che le è stata affidata: rimettere al suo posto la luna. Opificiodellarte, piazza De Agostini, Biella Inizio ore 16,30. Ingresso libero fino a esaurimento posti Bielmonte, domenica 31 gennaio CARNEVALE SUGLI SCI PER I BAMBINI Trucchi, scherzi, giochi e sorprese in compagnia della Volpina e gimkana per i bambini con i maestri di sci sono nel programma di questa giornata all’insegna di neve e allegria. Inoltre dalle15 il Bar Massaro offre frittelle, chiacchere e cioccolata calda a tutti i bambini. Bielmonte, Oasi Zegna - Informazioni www.oasizegna.com
L’AZIENDA
Lauretana, quindici anni sul parquet Dal 2001 a oggi sempre accanto ai rossoblù di Giampiero Canneddu, fotografie d’archivio
L’acqua minerale più leggera d’Europa è il partner storico di Pallacanestro Biella: primo main sponsor in serie A, primo a “marchiare” le maglie in una coppa europea. E il primo spot in tv aveva come protagonista Michael Batiste.
Correva l’anno 2001: Pallacanestro Biella si era appena affacciata alla serie A, dopo il campionato delle 30 vittorie, ed era già l’orgoglio sportivo della città. Quell’estate non si cambiò solo categoria, ma anche il logo sulle maglie: lo sponsor divenne Lauretana, l’acqua minerale di Graglia più leggera d’Europa. E da allora si può dire che il marchio ha comunciato a girare il mondo, cominciando dai parquet più prestigiosi del basket nostrano. Oggi il brand biellese è di casa sulle tavole di mezzo mondo, comparso nelle foto “paparazzate” di Kirk e Michael Douglas insieme in un ristorante della California o in uno dei mille selfie con cui Gianni Morandi farcisce la sua pagina Facebook, mentre scarica il baule dell’auto dopo aver fatto la spesa. Ma oggi come quindici anni fa nel pool di aziende che sostengono l’attività di Pallacanestro Biella c’è ancora Lauretana. Del resto uno dei primi testimonial con cui la fonte di Graglia cominciò a fare marketing maneggiava proprio una palla a spicchi: nello stesso anno in cui diventò main sponsor, Lauretana produsse uno spot che passò sulle principali televisioni nazionali. Il protagonista? Michael Batiste, all’epoca un americano alla prima esperienza in Italia, che si esibiva nel video nella “specialità della casa”, una schiacciata volante simbolo della stessa leggerezza che alberga in ogni bottiglia di minerale. L’esperienza televisiva portò fortuna a Batiste che, lasciata Biella, è diventato uno dei giocatori più vincenti nella storia degli americani rossoblù, con i titoli vinti in Grecia e in Eurolega con la maglia del Panathinaikos. E la pallacanestro portò fortuna a Lauretana: «Stavamo cercando
La prima Pallacanestro Biella “griffata” Lauretana è quella 2001/2002, primo anno di A1
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L’esordio al Forum in Eurocup fu con maglia rossa e sponsor Lauretana. Nella foto piccola Michael Batiste, protagonista di uno spot televisivo
di affermarci ed espanderci sul mercato» spiegò in un’intervista del marzo 2004 Antonio Pola, che insieme a Giovanni Vietti guida l’azienda. «L’abbinamento con Pallacanestro Biella ha certamente accelerato il piano previsto per farci conoscere e imporci nel nostro settore. Il giudizio è più che positivo». Il legame non si è mai sciolto anche quando, nel 2005, dopo la stagione chiusa con la salvezza mozzafiato del PalaDozza di Bologna, si chiuse il rapporto quadriennale come main sponsor. Lauretana è sempre rimasta nell’orbita di Pallacanestro Biella: da sempre sono in plastica blu con l’etichetta rossa e le montagne sullo sfondo le bottigliette che dissetano giocatori e staff durante gli allenamenti. Nel 2009 Lauretana tornò a essere main sponsor per le partite di Eurocup, prima esperienza europea del club rossoblù. Fino al 2013 il nuovo palasport che ha ospitato anche la semifinale scudetto con Milano si chiamava Lauretana Forum. E anche con il salto all’indietro di categoria, il supporto non è mai mancato: le bottigliette sono ancora lì accanto alla panchina e nel pool degli sponsor c’è ancora l’azienda di Graglia che, nel frattempo, si è consolidata come l’acqua preferita dagli sportivi. Il motivo? Il residuo fisso, ovvero i minerali che restano dopo aver fatto bollire fino a completa evaporazione un litro d’acqua, è il più basso d’Europa: soli 14 milligrammi. Se a questo si aggiunge il basso contenuto di sodio, ecco svelato perché non c’è solo marketing negli abbinamenti che, nel corso del tempo, Lauretana ha stretto con la federazione sport invernali, con le squadre ciclistiche, con gli Internazionali di tennis del Foro Italico, con la federazione italiana fitness. Sommando made in Biella all’eccellenza del made in Italy, anche il contenitore ha avuto la sua parte nel successo, specie da quando è stato commissionato il design di una bottiglia 15
speciale a Pininfarina. Preziosa l’acqua, prezioso l’involucro e per Biella un po’ d’orgoglio c’è. E anche per Pallacanestro Biella, visto che i due brand sono cresciuti assieme, come spiegano le parole del presidente Massimo Angelico: «Insieme siano diventati grandi come club, siamo andati in Europa nel 2009, abbiamo inaugurato un palazzetto bellissimo ed ora proseguiamo con questa eccellenza biellese che ha sempre dimostrato grande sensibilità verso il club e attenzione alla sua terra d’origine».
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Gennaio non è soltanto il mese degli affari nei negozi
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#GIALLOVERDEROSSOBLU un calendario per il 2016 Angelico Pallacanestro Biella e Biella Rugby Club finalmente insieme per il calendario più pazzo del 2016! Dodici fotografie, una per ogni mese dell’anno, per scherzare sulle peculiarità di questi due splendidi sport, per un prodotto originale e divertente, adatto ad allietare il vostro ufficio o la vostra casa. Disponibile dal 12 dicembre al Biella Forum, presso la Club House del Biella Rugby e presso il negozio Fuorigioco. 17
BIella da vivere
La lotteria di San Cassiano Sono ancora in vendita i biglietti della ricca lotteria organizzata da parrocchia e confraternita di San Cassiano per finanziare i lavori appena ultimati di rifacimento del tetto e delle facciate della Chiesa. L’estrazione è in programma per domenica 31 gennaio alle 16 nella sala palestra Don Bosco, nel giorno della festa dedicata a san Giovanni Bosco fondatore dei Salesiani. Il primo premio è un orologio d’oro Damiani offerto dalla Gioielleria Arnaldi. Il secondo premio è uno scooter 50 cc Peugeot. Il terzo premio è un televisore a 32 pollici. Seguono altri ricchi premi per i quali hanno contribuito i commercianti di Riva e di Biella. I biglietti sono in vendita in numerosi negozi del rione e della città e all’Oratorio. Chi volesse dare una mano nella vendita può rivolgersi in parrocchia telefonando allo 015.26878. I numeri vincenti saranno pubblicati sui giornali locali, sulla pagina Facebook e sul sito della parrocchia www.sanca.it.
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Tempo di mele in cucina in un nuovo, gustosissimo, libro Piccola storia della mela nel Biellese con incursioni culinarie di Mina Novello e dello chef Sergio Vineis del ristorante Il Patio di Pollone, da molti anni protagonisti in cucina tra ricerca storica e innovazione. Una trentina di ricette, in parte raccontate dalle fotografie di Fabrizio Lava, per allietare il palato senza dimenticare la tradizione. In vendita nelle migliori librerie biellesi e sul sito www.e20progetti.it
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LA VOSTRA CASA
Una buona cucina è per sempre Cinque consigli utili prima di scegliere quella giusta di R.T., fotografie archivio IDW Italia
Da IDW Italia in via Milano 87 a Chiavazza lo staff è a disposizione per dare buoni consigli. Ma prima ecco un piccolo vademecum per guidare la propria decisione. Scegliere una cucina nuova, al momento di mettere su casa o di ristrutturare quella in cui si vive da anni, è sempre un passo molto delicato e complesso. E non solo perché si tratta di una spesa non indifferente, se si sommano agli elementi di arredo anche i necessari elettrodomestici. Ogni dettaglio è importante per raggiungere l’obiettivo di avere in casa una cucina di qualità, completa nell’allestimento e durevole. In casa IDW Italia, nello showroom di via Milano 87 a Biella-Chiavazza, lo staff è pronto a darvi i consigli giusti. Ma, nel frattempo, ecco cinque piccole riflessioni che potranno aiutare a orientarvi. Lo stile. Prima ancora di iniziare a sfogliare riviste e cataloghi, avrete sicuramente pensato a uno stile particolare per la vostra cucina: innovativo e all’avanguardia oppure più classico? Meglio un’eleganza minimale o l’allegria delle tinte sgargianti? Prima di uscire di casa, fermatevi a rispondere a queste domande, poi domandatevi se lo stile che avete immaginato per la vostra cucina sia in linea con gli altri ambienti della vostra abitazione. I materiali. Avete appena trovato la vostra cucina ideale e volete che vi accompagni per molti anni senza accusarne il peso. Bene: tutto dipende dai materiali. Il legno è un’ottima scelta, specie se alla domanda precedente avete risposto pensando a uno stile classico. Ma esistono nuovi materiali innovativi e altrettanto validi. E poi la struttura deve essere solida, le ante resistenti, i ripiani saldi, le finiture di qualità: controllate che sia tutto in ordine nella scheda tecnica.
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La prova. Provate sempre di persona le opzioni che si candidano a diventare la vostra nuova cucina. Aprite tutte ante e cassetti, toccate i materiali e le superfici: dovrete utilizzarla ogni giorno per i prossimi anni ed è bene che sia facile da pulire e difficile da rovinare, specie se cucinare è tra le vostre passioni insieme all’arredamento. Lo spazio. Ogni casa è unica e tutti vorremmo una cucina pressoché su misura, come l’abito di un sarto. La soluzione migliore è far prendere le misure della stanza a un consulente di fiducia e acquistare una cucina perfetta per lo spazio disponibile. Potreste risparmiare scegliendo una cucina monoblocco, con misure standard, ma siete certi che il risultato vi soddisferà allo stesso modo? Il budget. Rincorrere il risparmio a tutti i costi potrebbe costare caro sul lungo periodo. La qualità si paga, sempre, ed è il corrispettivo di tutta la professionalità e l’impegno che creano un prodotto. Per questo, per quanto i biellesi siano parsimoniosi, ricordatevi che una cucina di qualità è “per sempre”. Ed è più conveniente di un diamante...
AMARCORD
La vecchia Libertas fa lezione a Carrea Cronaca del raduno della “hall of fame” della pallacanestro biellese di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Flaborea e Vittori, Lucarelli e i fratelli Castagnetti, fino a Raspino e al presidente Cerruti: quattro generazioni di basket nostrano si sono radunate snocciolando aneddoti anche per il coach e per Marco Sambugaro. La pallacanestro, dicono i coach, s’impara in campo, sudando in quel rettangolo di parquet tra un cesto e l’altro. Ma la storia della pallacanestro si può imparare anche a cena, almeno a Biella. Basta sedersi nella serata giusta, quel lunedì che capita una volta al mese, al ristorante Roma, all’ombra di vecchie foto in bianco e nero e al cospetto di monumenti viventi del basket nostrano. E italiano. Chi c’era, alla cena della vecchia Libertas Biella, di dicembre, narra di Michele Carrea e di Marco Sambugaro in silenzio, intenti ad ascoltare e sorridere mentre Ottorino Flaborea e Paolo Vittori da un lato e Alberto Cerruti dall’altro snocciolavano un aneddoto dietro l’altro dei tempi in cui la casa della pallacanestro era la Rivetti. Mica noccioline: “Flabo” e Vittori sono due dei venti atleti inseriti, dal 2006 a oggi, nella “hall of fame” della pallacanestro italiana. E solo per un imprevisto dell’ultimo momento mancava il terzo “all star” di tutti i tempi, Charlie Caglieris. Alberto Cerruti è il trait d’union di quattro generazioni
di basket nella nostra città, dalla Libertas che conquistò la serie A negli anni Sessanta alla Pallacanestro Biella dei nostri tempi. Ma alla cena degli auguri di Natale si potevano schierare due o tre quintetti base davvero da “hall of fame”. «Abbiamo riportato a Biella i fratelli Castagnetti» racconta Gigi Marino, una delle anime del ritrovo mensile del ristorante Roma. «C’era Lucarelli, ha “esordito” Dario Raspino...». E lo spirito di squadra si è ricreato in un attimo, come se canotte e scarpette fossero ancora nei borsoni in palestra e quella fosse la cena degli auguri dopo l’ultimo allenamento dell’anno. C’è stato il tempo per ricordare Vitale Calvino, scomparso poche settimane fa, con un minuto di silenzio. E per chiedere informazioni sulla salute di Sergio Zini, il “decano”, assente perché in convalescenza. Poi, ovvio, quando Armando Cartiglia ha tirato fuori i suoi raccoglitori con la copertina azzurra, è partita la girandola degli aneddoti, che stavolta ha avuto anche il profumo del derby: “colpa” della disposizione a tavola che ha messo vicini Flaborea e Vittori. Uno collezionava scudetti con l’Ignis Varese e l’altro, prima di diventare suo compagno di squadra, ne aveva vinti tre con la Simmenthal Milano. Michele Carrea, poco lontano, ascoltava in silenzio le storie di quando “attaccare il ferro” si diceva “terzo tempo”, sentendosi probabilmente come dentro un’enciclopedia che aveva preso
Il gruppo dei partecipanti alla cena di Natale della Libertas
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Michele Carrea in “posizione di ascolto” al centro della tavola e i due della Hall of Fame, Vittori e Flaborea
improvvisamente vita. Marco Sambugaro, dal canto suo, avrebbe forse avuto a sua volta qualche aneddoto da raccontare, pensando ai tanti anni passati girando i palazzetti di serie A. Ma niente: impossibile guadagnare terreno nel monopolio di casa Libertas. «E non solo» svela Gigi Marino. «I ricordi spaziavano dalle partite della Juniores ai campionati studenteschi. E c’era anche tempo per rivangare qualche episodio non proprio glorioso». Un esempio? Un Milano-Libertas juniores al Palalido pieno di spettatori: «Togliendo uno zero al loro punteggio avremmo vinto di otto» scherza Marino. Finì 158-50. «Ma mi levai la soddisfazione di fare un “tunnel” a Masini, un altro grande del basket nazionale: si era parato davanti a me e non c’era spazio per un passaggio. L’unico modo? Fargli scivolare la palla sotto le gambe...». Quando arrivarono alla Belletti Bona però anche agli squadroni giovanili come Varese e Milano toccava pagare pegno, come poteva accadere anche in serie A, anche grazie ai “rinforzi” come Lucarelli, che ebbe come prima auto una 500. Ma le sue gambe erano così lunghe che per guidarla dovette smontare il sedile anteriore e sedersi su quello posteriore. «In quelle partite c’era così tanto pubblico che entrare era una fatica» racconta ancora Marino. «E quando andavano in scena i campionati studenteschi era anche peggio: all’epoca erano seguitissimi». E potevano mancare gli aneddoti anche su quelle partite? Parola a Marino: «Palla a due di un Iti-Bona, la prende Ezio Dionisi che fugge verso il canestro e segna indisturbato in terzo tempo mentre compagni e avversari lo guardavano stupefatti e immobili. Era partito verso il canestro sbagliato». Piccoli segreti che restano tra i tavoli del ristorante Roma. O quasi...
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L’ALTRO SELFIE
Orso Bruno, il tifoso numero 1 Faccia a faccia con la mascotte del tifo rossoblù di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Intervista semiseria al fan più morbido e peloso di Pallacanestro Biella. E in anteprima la sua nuova idea: farsi fotografare con i tifosi e poi creare un album di immagini sul sito web ufficiale della squadra con l’hashtag #OrsoBrunoBiella...
Ben detto. Hai già qualche giocatore preferito? Prima lasciami dire una cosa: sono al settimo cielo per quei ragazzi che ho visto bambini con lo spazzolone che mi facevano compagnia a bordocampo e adesso sono diventati campioni. Ma hai visto quanto salta Eric Lombardi anche in serie A?
Innanzitutto bentornato, Orso Bruno Grazie. Vi sono mancato, vero?
Allora è lui il tuo giocatore del cuore. Mah, io li preferisco più “orsacchiotti”, grandi e grossi ma con il cuore buono. Mi stava simpatico Jason Keep ma non è andata tanto bene tra lui e Biella. Però ti ricordi quel Brunner? Un orso fatto e finito: gli mancava solo la pelliccia, anche sulla testa.
Eh sì. Ma dov’eri stato tutto questo tempo? In letargo? Più o meno. Ho provato a dedicarmi ad altri sport, più adatti ai miei ambienti. Ma non sopportavo il rumore del motocross, non c’era una mountain bike adatta alla mia misura e sono troppo pigro per la corsa campestre. E comunque il mio cuore era sempre rossoblù. Ho sempre seguito la squadra nella buona e nella cattiva sorte, anche da lontano. Te ne sei andato che eravamo in serie A e sei tornato che siamo in A2, e pure in una stagione difficile. Rimpianti? Nemmeno un po’. Come scrivono i tifosi della curva? Non ci ferma nessuna categoria.
Su, Bruno, non fare l’orso... Ma no, scherzavo. Era lui il primo a farsi le foto come il cattivo di Austin Powers. E poi hai presente quel canestro a Roma? La piccola Biella che va in semifinale scudetto: meglio di una scorpacciata di miele. Ah ecco, sei un golosone anche tu? Mi piace il miele, naturalmente. Ma anche la carne, il pesce, le verdure, i dolci e perfino la frutta. Sai qual è il mio frutto preferito? La bagna cauda? Ho detto frutta, sciocchino. Vado pazzo per l’arancia, grande e a spicchi. Ah, ho capito: era una battuta... Non è che una domenica al Forum ti mangi il pallone? Ma no. Quel pallone lì proverei a prenderlo per imparare a palleggiare a tirare. E poi ho un sogno: riuscire a fare una schiacciata. Ma non ho il fisico adatto. E comunque, visto che Miki Carrea non mi convoca, mi piace tanto stare in mezzo al pubblico. Credo che tu sia simpatico anche a loro. Hai qualche idea nuova per farli divertire? Beh, una ce l’avrei. Tanto ormai quasi tutti vengono alla partita con il telefono che scatta le fotografie, giusto? Immagino di sì. Che cos’hai in mente? I ragazzi di Pallacanestro Biella mi stanno preparando una cornice di cartone. Vorrei portarla un po’ a spasso per le gradinate e poi farmi scattare un po’ di selfie con i tifosi con il mio faccione e il loro sorriso dentro la cornice. Bello. Ma poi come fai a fartele spedire? Ah, è semplice. Loro le pubblicano su Instagram con l’hashtag #OrsoBrunoBiella, io le vedo e poi i ragazzi di Pallacanestro Biella hanno promesso che le mettono anche sul sito web. Pensa che bell’album rossoblù verrà fuori. Bello davvero. Posso fare una foto anche io con te? Solo se mi porti un vasetto di miele. O convinci Carrea a farmi giocare un minutino.
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SELFIE!
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L’INIZIATIVA
Il successo degli Gnomi della Lana Ecco come è nata la nuova tradizione natalizia biellese di R.T., fotografie d’archivio
Dall’idea (arrivata in una notte insonne) di Hanne Langhave alla simpatica invasione di 700 personaggi con il cappello rosso che hanno ravvivato strade e vetrine del centro storico e non solo... «Come ho avuto l’idea? In una notte in cui faticavo ad addormentarmi...»: scherza Hanne Langhave, radici in Danimarca ma cuore a Biella, ripensando a come sono nati gli Gnomi della Lana, i grandi protagonisti del Natale in città. Dietro il bancone del negozio “Piumini Danesi” ha un osservatorio privilegiato su via Italia. E in quella notte insonne pensava a come sarebbe stato bello ravvivare il centro storico dopo tanti anni in cui il pessimismo delle saracinesche abbassate stava prevalendo sui colori dei giorni di festa. «Gli gnomi sono ovunque e in ogni tradizione nella mia terra natale» racconta Hanne Langhave. «Ho pensato che sarebbe stato bello renderli “biellesi”». Missione compiuta, visto il proliferare degli esserini di legno dentro e fuori dalle vetrine e non solo nel cuore della città, ma viste anche le strisce a fumetti comparse su La Stampa e – soprattutto – le 120 favole inventate dai bambini di materne ed elementari con gli Gnomi della Lana come protagonisti, consegnate al Villaggio degli Gnomi che è rimasto aperto fino al 24 dicembre in piazza Fiume. «All’inizio avevo l’idea ma non sapevo bene come realizzarla» racconta Hanne Langhave. «Poi, con l’aiuto dello staff di Confesercenti e di altri negozianti, abbiamo trovato la strada giusta». E poi sono tutti “made in Biella” dalla testa, o meglio dal cappello rosso, ai piedi. Il legno è biellese, i nasi rossi vengono da una fabbrica della valle di Mosso, la canapa usata per le braccia è di un’altra impresa di Lessona e il cappello è di feltro lavorato a Miagliano, da lana di pecore allevate sulle nostre montagne. «In origine il cappello dove-
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va essere di lana e fatto a maglia» sorride Hanne Langhave. «Avevo anche iniziato a realizzarli, quando pensavamo che se avessimo distribuito un centinaio di gnomi sarebbe stato un successo. Invece poi siamo arrivati quasi a settecento...». Il bello dell’iniziativa è che, con vero spirito natalizio, in tanti hanno dato il loro contributo a titolo gratuito: chi si è offerto per assemblarli, chi ha dato una mano a cucire i cappelli, chi ha regalato la lana per gli altri cappelli prendendola dal magazzino della sua azienda. «È un imprenditore» dice Hanne Langhave «che ha preferito non essere mai citato, che lo ha fatto solo per amore della sua città. Abbiamo pensato alla lana, tra l’altro, perché è e resta un simbolo di Biella. Vogliamo che i nostri piccoli gnomi diventino una nostra tradizione». Forse lo è già diventata e le prove si sono viste proprio da Piumini Danesi: «Tra i clienti di Natale in negozio, ricordo questa famiglia di Ivrea. Ho chiesto come mai fossero dalle parti di Biella e mi hanno detto che erano venuto in via Italia a vedere gli gnomi». Meglio di così...
SETTORE GIOVANILE
L’Under 20 dei successi e Sandro re di Roma Una squadra del vivaio al mese: cominciamo dai più grandi di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Mamukelashvili (in prestito alla Stella Azzurra) nel quintetto ideale del torneo satellite dell’Eurolega è uno dei pilastri dell’Under 20 di Federico Danna, seconda in classifica e vera anticamera della prima squadra. «Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo. È un passo importante nella mia vita. Voglio anche ringraziare tutti coloro
che mi sono stati di supporto durante questo torneo. Il meglio deve ancora venire»: questa è la lunga didascalia che Sandro Mamukelashvili ha scritto in calce alla fotografia scattata a Roma, mentre riceveva il premio come componente del quintetto ideale dell’Adidas Next Generation Tournament. Il torneo “figlio” dell’Eurolega, disputatosi a Roma durante le vacanze di Natale, ha visto il georgiano in campo in prestito con la maglia della Stella Azzurra Roma, una delle accademie numero uno della pallacanestro italiana. La squadra italiana è arrivata in finale, sconfitta dal Mega Leks Belgrado di Alexsandar Aranitovic, top player del torneo con 28 punti, 7 rimbalzi e 4 assist nella finalissima. Mamukelashvili, alla seconda stagione a Biella, è un classe 1999, con centimetri da lungo e mano dolce anche dalla lunga distanza: a Roma, con il 44,4% da tre, è stato più facile raggiungere i 14,4 punti di media. Le avversarie? Oltre ai serbi vincitori in finale, la Stella Azzurra ha incrociato Cska Mosca, Virtus Bologna e Efes Istanbul, una buona fetta del gotha della pallacanestro europea. A 17 anni, Mamukelashvili è uno dei giocatori dell’Under 20 di coach Federico Danna, la squadra di punta del vivaio nella nuova suddivisione per fasce di età di quest’anno, fatta apposta per “assecondare” quella in vigore nei tornei internazionali. Il team, “griffato” Banca Sella, ha chiuso il 2015 al secondo posto del girone A
Sandro Mamukelashvili è uno dei “magnifici” della Banca Sella Biella Under 20
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e soprattutto lo ha fatto infilando un +20 in trasferta nella retina della Pms Moncalieri, agganciandola al secondo posto nel girone alle spalle della Pallacanestro Cantù, unica squadra a punteggio pieno. Il 2016 inizierà con un’altra trasferta sul campo delle giovani “scarpette rosse” dell’Olimpia Milano, già superate all’andata al Biella Forum. Federico Danna può schierare un intero quintetto di ragazzi che hanno già “annusato” la prima squadra: Luca Pollone e Luca Rattalino sono il decimo e l’undicesimo uomo del team di Michele Carrea. Kamal Ouro Bagna e Carl Wheatle hanno svolto la preparazione estiva con la prima squadra, così come lo stesso Mamukelashvili. Gabriele Marletta e Andrea Bergamaschi arrivano dall’Under 17 approdata l’anno scorso alle finali nazionali con Nicola Danna al timone. Edoardo Gatti dall’Under 19 che ha centrato il podio nella corsa allo scudetto. Christian Bertotti ed Edoardo Caroli sono figli di una lunga militanza in rossoblù. E manca ancora all’appello Federico Massone che sta recuperando da un lungo infortunio. Questo non gli ha impedito di presentarsi con le insegne rossoblù anche fuori dalla palestra: a novembre è stato relatore, insieme a Federico Danna, in una serata organizzata alla Fondazione Fila Museum di Biella. Il tema era “White line, oltrepassare la linea dello sport”, rivolto all’allenamento mentale che deve andare di pari passo con quello fisico. E un altro ingrediente che non può mancare si chiama disciplina: all’esordio in campionato due giocatori avevano dimenticato uno le scarpe da gioco e l’altro la sopramaglia. Nonostante avessero cercato di porre rimedio, coach Danna li ha lasciati in panchina per l’intero incontro. Incontro perso, ma a una sconfitta si può porre rimedio, mentre accantonare una lezione di rispetto pur di ottenere un risultato, nel credo di Pallacanestro Biella, è un errore da non commettere mai.
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TEMPO LIBERO
Benvenuti al Go Bar
Un nuovo locale dalle colazioni alla sera in piazza Adua di R.T., fotografie d’archivio
La proposta dei titolari Thomas e Alessandro? Menu ricercati e ambiente familiare. È aperto dal lunedì al sabato, dalla mattina fino all’ora dei cocktail. E non mancherà la musica dal vivo. Si chiama Go Bar la novità aperta da qualche settimana in piazza Adua 8/a. È aperto dalla prima mattina fino a tarda sera, dal lunedì al sabato, e sa accompagnare i clienti dalla colazione fino al relax del dopocena. A guidare, dietro il bancone, ci sono Thomas e Alessandro che hanno scelto come linee guida l’ambiente familiare e la ricercatezza del menu: «Il primo» spiegano i titolari «vogliamo che si respiri fin dal momento in cui si apre la porta e si varca la soglia del locale. Il secondo è frutto anche di attenzione e ricerca».
Il menu comincia, appunto di prima mattina con le colazioni a base di brioches fresche di pasticceria (anche vegane), torte e cappuccini decorati. All’ora di pranzo alla ricca scelta di panini, piadine e focacce per uno snack più veloce si affianca quotidianamente il “menu del giorno” a base di piatti “espresso”. «Non rimarrete mai delusi» promettono i titolari, «e nemmeno il vostro portafoglio». Dal pomeriggio fino a tarda sera è il momento di rilassarsi e di divertirsi. Ogni sera l’aperitivo sarà accompagnato da taglieri al tavolo e buffet per passare poi a serate con cocktail bar dove il divertimento sarà la parola d’ordine. Senza dimenticare la ricercatezza delle proposte: ogni mese vengono proposti nuovi cocktail direttamente dal passato. Un esempio? Il Satan circus. Originario del 1860, viene riportato in vita e rielaborato un distillato a base di whiskey e ciliegia straordinario che già ha riscontrato grande successo. Non mancheranno “polibibite” futuriste e i classici. E non mancherà la buona musica. «Go Bar» affermano i titolari «è e sarà sempre vicino alle band e ai musicisti emergenti di Biella. Saranno proposte serate con musica dal vivo, contest e l’occasione di conoscere e scambiare opinioni con molti dei cantanti e band del Biellese. Potremmo dedicare altro tempo per raccontarvi perché provare questo bar. Ma l’unico modo che conosciamo è invitarvi a venirci a trovare». Per cominciare, magari, con un semplice caffè: «È ottimo» garantiscono Thomas e Alessandro «ed è al prezzo più basso di tutta Biella». Per tenersi in contatto con i clienti, c’è anche la pagina Facebook: cercate il locale alla voce “Go Bar”.
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IN CAMPO
Dopo il giro di boa
Il derby con Casale, il viaggio a Ferentino di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti
Domenica 10 gennaio 2016
20ª giornata, domenica 7 febbraio
Modigliani Forum di Livorno, ore 18.00
Palasport Ponte Grande di Ferentino, ore 18.00
All Star Game di serie A2 I rossoblù in campo
Andrea La Torre (eletto dai tifosi nel referendum web) Alessandro Grande (eletto dai tifosi nel referendum web) Niccolò De Vico (selezionato dal coach Giovanni Perdichizzi) La data: domenica 16 dicembre 2012 Tommaso Raspino diventa il primo giocatore italiano a vincere una gara delle schiacciate in un All Star Game di serie A2: succede al Biella Forum e il numero 8 rossoblù batte una concorrenza agguerrita in una competizione in cui Alexander Czyz ballò il Gangnam Style dopo un’evoluzione e Dominic James chiese la mano della fidanzata tra un tentativo e l’altro.
17ª giornata, domenica 17 gennaio Angelico Biella - Novipiù Casale Biella Forum, ore 14.15
Gli ex
Simone Pierich (a Casale dal 2006 al 2013) Luca Rattalino (a Casale dal 2012 al 2015) Michele Carrea (a Casale nel 2008/2009) La data: 15 aprile 2012 Con 17 punti in 23 minuti e 4/5 da tre punti, Simone Pierich realizza il suo best in career in serie A nella sfida casalinga di Casale contro la Montepaschi Siena degli scudetti. Non basta per vincere: i toscani s’impongono 82-76 con 14 punti ciascuno degli ex Biella Pietro Aradori e Marco Carraretto.
18ª giornata, domenica 24 gennaio
La Briosa Barcellona - Angelico Biella
PalaAlberti di Barcellona Pozzo di Gotto, ore 18.00
Gli ex
nessuno La data: 27 ottobre 2013 Il 74-63 sulla Novipiù Casale è l’unica vittoria stagionale dell’Aget Imola edizione 2013/2014: Alessandro Maccaferri, ora playmaker di Barcellona, segna un punto in poco meno di 16 minuti in campo. Per Maccaferri quella era la prima stagione in A2: l’anno scorso ha giocato a Mantova.
19ª giornata, domenica 31 gennaio
Angelico Biella - Benacquista Latina Biella Forum, ore 18.00
Gli ex
Diego Banti (a Latina nel 2014/2015) Lorenzo Uglietti (a Biella nel 2012/2013) La data: 28 agosto 2006 Diego Banti segna 15 punti e cattura 6 rimbalzi nella vittoria di Latina contro la Bakery Piacenza, nel passato campionato di A2 Silver. Per il centro nato a Pescia è stata la miglior prestazione stagionale, in un anno in Lazio passato a 8,2 punti e 3,5 rimbalzi di media a partita. come Pozzecco. 29
Fmc Ferentino - Angelico Biella Gli ex
Tommaso Raspino (a Biella dal 2005 al 2009 e dal 2012 al 2014) B. J. Raymond (a Biella nel 2014/2015) La data: 18 maggio 2014 Con 16 punti in 33 minuti, con 5/9 dal campo, 5/5 ai liberi, 11 rimbalzi e 4 assist, B. J. Raymond è decisivo nella gara-4 della finale per il titolo finlandese: il suo Pyrinto Tampere grazie a quel successo si aggiudica il campionato. Nella stessa squadra è tra i leader statistici ed emotivi l’altro grande ex rossoblù Damon Williams.
L’INIZIATIVA
Ai giardini la super ruota panoramica Alta 30 metri, animerà il centro insieme al pattinaggio di R.T., fotografie d’archivio È la più grande d’Italia tra quelle itineranti e resterà a Biella in largo Cusano fino al 15 febbraio. Prorogata anche la pista su ghiaccio degli “Zumaglini”: funzionerà fino a domenica 24 gennaio. Il “Natale nel cuore di Biella” quest’anno dura fino a San Valentino fino a febbraio: da sabato 9 gennaio in largo Cusano è in funzione la ruota panoramica itinerante più grande d’Italia. Resterà in città fino al 15 febbraio e, con lei, resterà più a lungo in città anche la pista di pattinaggio dei giardini Zumaglini. Le evoluzioni sul ghiaccio saranno possibili per due settimane in più, fino a domenica 24 gennaio. La ruota panoramica è alta 30 metri, illuminata da 6mila punti luce a led pensati per il risparmio energetico e con un display centrale, ha 108 posti e promette di essere spettacolare anche di sera. Arriva dalla Francia, da Antibes, dove è rimasta per il periodo natalizio e la tappa a Biella è stata resa possibile in extremis anche dai problemi tecnici che hanno costretto a rinviare quella di
piazza del Duomo a Milano. Nel giorno dell’inaugurazione, sabato 9, le prime due ore sono state gratis e altre tre mattine ancora da definire saranno gratuite e dedicate al sociale: sarà il Comune a decidere a quali categorie rivolgere l’invito per divertirsi a guardare la città dall’alto senza pagare il biglietto. Nei giorni ordinari il prezzo di una corsa è di 4 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini. Il mercoledì ci sarà lo sconto del 50%. La pista di pattinaggio invece sarà sul lato Nord dei giardini Zumaglini, la collocazione di quest’anno visti i cantieri in zona piazza Duomo, fino a domenica 24 gennaio con gli orari ormai consueti: nei giorni feriali dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 19. L’ingresso comprensivo del noleggio dei pattini costa 5 euro per gli adulti e 4 euro per gli Under 14. Resta valida anche la possibilità di aperture straordinarie la mattina per le scolaresche al prezzo di 2,50 euro a studente. In questo caso è necessaria la prenotazione al 339.4418357.
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