N. 26 - MARZO 2016
o n r o t i r n U da leoni
I Di Leo, una famiglia nella #BiellaFamily Enrico Gremmo, l’ex “trooper” giramondo
CON BIELLA IN I sapori nostrani emigrano all’estero
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In copertina: Capitan Luca Infante guida il gruppo rossoblù, fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella
Hanno collaborato alla realizzazione del N°26 marzo 2016: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Luca Murta, Desiree Bonaldo, Maria Adelaide Picci, Niccolò Bosio e Luca Rosia Tutti i punti di distribuzione su: www.timeout.pallacanestrobiella.it www.facebook.com/timeoutbiella
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L’EVENTO
L’Italia a Biella? Quanti volti noti Il 30 giugno al Forum amichevole contro Porto Rico di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Gli azzurri prepareranno il torneo preolimpico di Torino anche all’ombra del Mucrone. Ecco le ultime volte in cui abbiamo incrociato gli sguardi delle stelle di ItalBasket. Pietro Aradori. Estate 2008: c’è questo ragazzo bresciano di cui si dice un gran bene ma che, nelle big che se lo prestano a vicenda, gioca pochino. Marco Atripaldi ha le antenne dritte e quando, dopo una stagione tra Milano e Roma, il giocatore diventa disponibile, non se lo lascia scappare. I 16,8 punti di media a partita del 2009/2010, la sua seconda stagione in rossoblù, restano il suo high in serie A. In entrambe le sue annate ha saputo essere decisivo, che si trattasse di giocare al vertice (una semifinale scudetto raggiunta nel 2009) o di salvarsi all’ultimo respiro (22 punti nello spareggio del 2010 contro Ferrara). A Biella c’è chi lo guarda ancora storto per le sue parole d’amore verso Cantù a così poca distanza dalla sua esperienza in città. Ma è e resta uno dei migliori prospetti mai visti all’ombra del Mucrone. E da prospetto è diventato realtà. Azzurra. Andrea Bargnani. Il 9 maggio 2004, ultima giornata di regular season, la Lauretana Biella è già salva quando approda a Treviso
Pietro Aradori ai tempi della Lauretana Biella in Eurocup, nel 2009
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per sfidare la Benetton. La partita resta nelle statistiche perché Kyle Hill totalizza il record societario di triple (10/12, polverizzato poi da Alan Voskuil), ma anche perché un ragazzo romano con la patente del potenziale campione esce dalla panchina, gioca 24 minuti e mette nel cesto 18 punti con 8/10 dal campo e 5 rimbalzi, facendo girare la testa a Brooks Sales e Alex Bougaieff che passano dalle sue parti. Per Andrea Bargnani è il primo passo importante nel basket che conta. Certo, nulla rispetto a essere il primo italiano a diventare prima scelta della Nba... Marco Belinelli. Il 26 maggio 2006 il Beli ha solo 20 anni e due mesi, ma riesce già a essere un veterano dopo l’esordio da quindicenne nel 2001. In maglia Fortitudo Bologna, dopo essere cresciuto sull’altra sponda di Basket City prima che il fallimento la spazzasse via, parte in quintetto base nella gara 4 dei quarti playoff al PalaScatola. Per arrivare in doppia cifra però deve aspettare l’ultimo minuto: lui palleggia, Sefolosha gli ruba l’arancia e vola in contropiede, ma un fischio dell’arbitro lo frena. Fallo, due giri in lunetta, punteggio fissato sul 76-80, stagione finita e pandemonio dagli spalti pensando tutto il male possibile degli arbitri. Quei duellanti, poi, si sono incrociati di nuovo, dall’altra parte dell’oceano.
Datome contro Raspino. Nella foto piccola Cusin nel 2005/2006 a Biella
Marco Cusin. In quella stessa partita Marco Cusin è un po’ meno giovane di Belinelli, ma sempre promessa da far crescere più che giocatore affermato. Ci sono Garri e Frosini in quella Angelico e per il pordenonese dalle braccia infinite lo spazio è quello che è. Non a caso nella sua testa c’era già probabilmente l’idea di cambiare aria. Il suo giorno di gloria in quell’ultima stagione fu il 28 ottobre: c’erano gli osservatori Nba a sbirciare Sefolosha in una Biella incerottatissima che sconfisse Roseto contro il pronostico: videro anche Cusin, 11 punti, una schiacciata, 7 rimbalzi, una stoppata. E uno di loro chiese chi fosse. Luigi Datome. Rivali spesso, amici mai: da quando Marco Atripaldi cercò di prenderlo mentre lui dominava a Olbia nelle giovanili e non solo, ma arrivò con più appeal Siena, il Cristo del parquet (soprannome affibbiatogli nella sua esperienza Nba per via di barba e capelli fluenti), ha visto Biella solo da rivale. Compresa un’occasione in cui la delusione bruciò: 2009, gara-5 dei quarti di finale playoff, Datome capitano di Roma e Biella ipersfavorita nella serie e nella sfida decisiva. Come andò a finire, non c’è bisogno di ricordarlo.
Danilo Gallinari. Il 4 novembre 2006, sesta di andata di serie A, l’Angelico Biella di Gaines, Frosini e Paolone Barlera viaggia fino a Milano, per sfidare l’Armani Jeans di Joseph Blair e di questo ragazzino di 18 anni appena compiuti, figlio d’arte, con un talento straripante quanto il fisico. Perché è una partita a suo modo memorabile? Delle quattro volte in cui il Gallo ha sfidato Biella, questa è l’unica vittoria, chiusa con 16 punti, 5/9 dal campo, 5 rimbalzi, 4 recuperi e un +/- di +17 punti. Quando ha giocato in città però ha sempre perso. A giugno invertire la tendenza, please. E prima di ogni altra cosa arrivarci con la caviglia a posto. Nicolò Melli. Contro Biella non lo abbiamo visto spesso (l’ultima volta a tre giornate dalla fine del calvario nella stagione della retrocessione, a Milano con vittoria – ovviamente – dell’Armani). Ma nella sua carriera hanno influito molto due personaggi che conosciamo bene. Il primo? Alessandro Ramagli. Nel 2009/2010, quando il “cinno” aveva 18 anni, scelse anche il suo talento per ricostruire una Reggio Emilia scottata da un’annata deludente in LegaDue. E ne parlò da subito come di un giocatore potenzialmente da hall of fame. Nell’estate 2015, dopo gli alti e bassi con Milano, è arrivata la chiamata di Daniele Baiesi, l’altra metà della coppia italiana alla guida del Brose Bamberg insieme a coach Trinchieri. E lui nel campionato tedesco e in Eurolega sta giocando davvero da hall of fame. Ettore Messina. Nelle vacanze di Natale 1995 il coach che ha guidato Bologna al grande slam, tremando proprio contro la Fila Biella in un quarto di finale di Coppa Italia, siede sulle panchine del PalaScatola per guidare gli azzurrini nel torneo Ing, organizzato da Pallacanestro Biella. L’Italia juniores non ebbe fortuna contro croati e greci, ma quel coach siciliano trapiantato in Emilia aveva già la patente del guru. Primo europeo a guidare da capoallenatore (complici problemi di salute dell’head coach dei San Antonio Spurs Popovich) una squadra Nba, è stato salutato come un messia al suo ritorno in azzurro. E oggi c’è anche il suo ritorno a Biella. 6
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IL VOLTO NUOVO
Saunders, la torre di Londra Ritratto dell’inglese che ha sostituito Mike Hall di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Ha sfiorato Capo d’Orlando, ha quasi firmato in Ungheria per l’Alba Fehervàr ed è stato tagliato da Casale prima di arrivare a Biella, dopo buone cifre da universitario negli Usa e un pezzo d’estate da nazionale britannico con Achara.
Con Alfred Hitchcock, il maestro del brivido al cinema, condivide il luogo di nascita, il sobborgo di Leytonstone, zona nord-occidentale di Londra. Con Kieron Achara (e con Carl Wheatle) condivide la nazionalità britannica, ottenuta per nascita e non per naturalizzazione come era accaduto per Kyle Johnson arrivato nel finale della scorsa stagione come vice-Voskuil. Con Robert Pattinson (quello di Twilight), Roger Waters e David Gilmour (quelli dei Pink Floyd) e – pare – con la regina Elisabetta condivide il tifo calcistico per l’Arsenal. Cestisticamente parlando Will Saunders è, dopo Simone Pierich, il secondo ex di Casale a indossare la canotta rossoblù quest’anno. E ha il curioso primato di aver affrontato due volte Biella da avversario prima di diventare parte della squadra. Saunders ha compiuto 25 anni il 4 marzo ed è alla prima stagione da professionista dopo gli anni all’università di Charleston Southern, dall’altra parte dell’oceano. Con la maglia numero 1 (lo stesso numero di Mike Hall, curiosamente) ha disputato le ultime due stagioni, dopo aver iniziato a Central Florida la sua esperienza americana, alternando il parquet agli studi (è laureato in scienze): nell’anno da senior ha tirato da tre quasi come da due, il 40,4% contro il 41,4%, per una media di 13 punti e 6 rimbalzi a partita. Proprio la presenza sotto i tabelloni è stata la Una delle specialità di Saunders: puntare dritto al canestro
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Le prime due uscite in casa sono bastate a Saunders per ricevere il “battesimo” della curva
gradita sorpresa per i fans rossoblù e per coach Michele Carrea, che ha più volte sottolineato questo dettaglio commentando le sue prestazioni: certo, nulla di paragonabile alla doppia-doppia fissa di Hall, ma i 6 rimbalzi di media a partita sono comunque un signor contributo alla causa dell’Angelico. Tra l’altro le sue cifre sono in crescita rispetto alle 20 partite disputate con la maglia di Casale: da 6,7 punti e 4,1 rimbalzi a partita a 8,5 più 6, con una doppia-doppia messa in carniere nella trasferta sfortunata di Agropoli dove il suo minutaggio avrebbe potuto essere più alto se non fosse stato limitato dai falli. A Biella ha scelto la maglia numero 22, lo stesso di Damian Hollis, il suo terzo numero di maglia della carriera, dopo l’1 dell’università e di Casale e il 14 scelto per i primi passi nella nazionale britannica. L’esordio è arrivato nell’estate del 2015, in una squadra che sta cercando una dimensione stabile dopo le Olimpiadi di Londra e l’effetto-trascinamento di una superstar come Luol Deng (indovinate, tifoso pure lui dell’Arsenal). Nel primo raduno ha incrociato Kieron Achara, l’ex rossoblù che ormai ha una lunga esperienza nella pallacanestro europea. E Saunders, in una intervista rilasciata al sito web della federazione britannica, ha detto che proprio i consigli dei “veterani” come Achara sono stati preziosi per orientarsi nel vecchio-nuovo mondo. Però, prima di trovare una collocazione stabile, il londinese Will ha girato davvero mezza Europa. In preseason è stato aggregato a Capo d’Orlando, chiamato da coach Giulio Griccioli (ex di Casale), per puntellare la squadra negli allenamenti e magari strappare un ingaggio forte del passaporto comunitario. Prima che i siciliani decidessero di scegliere altre strade, ha fatto in tempo a mette9
re 14 punti in uno scrimmage contro Milano. Così ha accettato la chiamata dell’Alba Fehervàr, pluricampione di Ungheria dove brillò proprio Hollis prima di arrivare a Biella e dove brillò un po’ meno Ramone Moore, il primo taglio della sciagurata stagione 2012/2013. Il giorno delle foto ufficiali di squadra però squillò il telefono e la chiamata era dall’Italia: Casale voleva a tutti i costi lui come secondo straniero per la A2. Saunders salì su un aereo e partì. Con la Novipiù non è stato amore assoluto, ma c’è sempre un’altra possibilità. Quella con Biella, ad esempio, con il gusto dolce di aver dato una mano, in quattro partite, a scavalcare in classifica proprio Casale...
BUONA TAVOLA
I sapori nostrani emigrano all’estero Presto anche a Biella uno showroom di Biella Sas di R.T., fotografie d’archivio
I prodotti biellesi commercializzati da Biella Sas hanno conquistato Montecarlo, dove si trovano sugli scaffali di diverse gastronomie, e gli Emirati Arabi, dove a breve saranno allestiti dei «temporary shop». Per Pasqua sono in arrivo colombe e agnelli ripieni di crema al cioccolato.
Il sogno di Alberto Zambito continua. Il giovane biellese circa un anno fa avviò un’attività per distribuire i prodotti biellesi, perlopiù dolci, ma anche salumi e formaggi, in Italia e soprattutto per esportarli all’estero. Diverse presentazioni e degustazioni, incontri con buyers esteri e sponsorizzazioni di eventi hanno portato Zambito ad avere possibili contatti per esportare in Europa e negli Stati Uniti e a trovare clienti tra le aziende in cerca di confezioni personalizzate con il proprio logo da regalare ai dipendenti o ai professionisti e alle aziende con cui collaborano. «Di recente sono stato con il mio staff a Dubai dove un distributore ha organizzato una degustazione dei nostri prodotti per albergatori e negozianti e abbiamo riscontrato un grande interesse per i sapori biellesi afferma Zambito -. Di sicuro a breve nei centri commerciali di altri Paesi degli Emirati Arabi apriremo dei temporary shop». Le colombe e gli agnelli pasquali prodotti in un laboratorio dolciario biellese, i torcetti al burro, i canestrelli, le praline di cioccolato, le composte di frutta, il riso, i salami e i formaggi delle piccole aziende di fiducia della società di Zambito iniziano a sbarcare all’estero. Le specialità sono già presenti, infatti, in diverse gastronomie di Montecarlo e presto lo saranno anche in Svizzera.
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BUONA TAVOLA
È sempre possibile l’acquisto online sul sito Internet (www.biellain.com), dove con un ordine minimo di 65 euro la spedizione è gratuita, o al bar Glamour. La grande novità è che tra qualche mese in città, in via Italia, Zambito aprirà un negozio per mettere in vetrina la sua selezione di prodotti della gastronomia locale. «Per la selezione prestiamo particolare attenzione agli ingredienti usati e al processo di produzione delle piccole realtà dalle quali ci riforniamo - precisa Zambito -. La crema da spalmare, ad esempio, è prodotta usando solo tre ingredienti: le nocciole, il cacao e lo zucchero». Per la Pasqua che è ormai alle porte le golosità sfornate sono le colombe, tradizionali, ai frutti esotici e al cioccolato, e gli agnelli ripieni di crema al cioccolato da abbinare al vino passito di Caluso. Per confezionare le raffinate praline di cioccolato, sempre molto apprezzate perché prodotte in un laboratorio cittadino che usa ingredienti scelti come le nocciole del Piemonte o il Ratafià (liquore biellese alla ciliegia), ci sono nuove scatole rigide da conservare e riutilizzare, ad esempio, come portagioie. Nel frattempo il numero dei prodotti commercializzati ha raggiunto il centinaio e tra di essi ci sono anche il riso biellese e due presidi Slow Food: il formaggio Macagn, ottenuto dalla lavorazione del latte di vacca appena munto, e la Paletta biellese, un insaccato prodotto in particolare a Coggiola il cui nome deriva dalla conformazione a paletta dell’osso della scapola del maiale sul quale si appoggia il muscolo della spalla. Nella sezione newsblog del proprio sito Biella Sas suggerisce golose ricette da preparare usando questi prodotti. 11
Recentemente Biella Sas ha supportato un evento organizzato a Milano da «Gomitolo rosa», la Onlus che raccoglie fondi per la lotta contro i tumori al seno, fornendo biscotti e cioccolatini alle donne che hanno partecipato ai laboratori di lavoro a maglia. Di Zambito, infine, è l’idea di lanciare una raccolta fondi per regalare alla città di Biella un grande albero decorato per il Natale 2016. Per informazioni: Biella s.a.s. di Zambito Alberto & C. via Pietro Volpi 6, Biella - tel. 015 23635 - info@biellain.com www.biellain.com
AGENDA
Gli appuntamenti di marzo
Accorsi e Mario Biondi all’Odeon, Cartier-Bresson al Piazzo di R.T., fotografie d’archivio
Un mese ricco di eventi a Biella e dintorni: c’è anche la riapertura primaverile del Bungee Center al ponte della Pistolesa.
Libreria Arcadia di via Mazzini 88 oppure online. Teatro Comunale, piazza Tempia 54, Cossato. Inizio ore 16 Info: www.ilcontato.it
Che torni la primavera non è una gran notizia. Ma che nel Biellese arrivino eventi di rilievo sì: a marzo la città e la provincia avranno molto da offrire tra cultura, arte, fotografia (con la mostra evento di Henri Cartier-Bresson a palazzo Gromo Losa) e teatro con i decamerone di Stefano Accorsi.
Veglio, domenica 13 marzo RIAPRE IL BUNGEE CENTER AL PONTE DA 152 METRI Lo chiamano “Colossus bridge” perché non è usuale vedere un ponte sospeso a 152 metri d’altezza: non a caso è diventato uno dei centri per il bungee jumping, il salto nel vuoto ben allacciati a un elastico, più celebri d’Italia. Domenica 13 è in programma la riapertura stagionale. Ogni weekend ci sarà da divertirsi fino all’autunno. Veglio, ponte tra Veglio e Pistolesa, a partire dalle 10 Info: www.bungee.it
Biella, dal 9 marzo al 3 aprile SILVANA SICLARI AL MUSEO DEL TERRITORIO Silvana Siclari, artista biellese che ha iniziato la sua carriera negli anni ‘60 con personali e collettive in Italia e all’estero, torna “a casa” con una personale ospitata nelle sale del Museo del Territorio Biellese. L’esposizione sarà visitabile da mercoledì a domenica dalle 15 alle 18,30 e resterà aperta anche il lunedì di Pasquetta. Museo del Territorio Biellese, via Quintino Sella, Biella Info: tel. 015 2529345 - www.museodelterritorio.biella.it Cossato, domenica 13 marzo I NUOVI CAMMINANTI AL TEATRO DI COSSATO Parla biellese e non solo piemontese l’appuntamento di marzo con la rassegna di teatro dialettale a Cossato: sul palco salirà infatti la compagnia “I nuovi camminanti” con “Na fomna an poc... ondriaca”. Biglietti a 10 euro, a disposizione al Teatro Comunale, alla
Un’immagine di Henri Cartier-Bresson
Biella, da venerdì 18 marzo UNA CELEBRAZIONE DELLA FAMIGLIA GIANADDA S’intitola “Un cammino verso il mondo: i Gianadda da Curino a Martigny” la mostra fotografico-documentaria che sarà proposta dalla Fondazione Cassa di Risparmio in abbinamento alla mostra Cartier Bresson a Palazzo Gromo Losa. L’appuntamento è allo Spazio Cultura. La mostra, a ingresso libero, è aperta da lunedì a venerdì dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 17,30 e sabato e domenica dalle 16 alle 19. Spazio Cultura, via Garibaldi ang. Via Gramsci, Biella Info: www.fondazionecrbiella.it
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Mario Biondi, a Biella il 21 marzo
Biella, sabato 19 marzo STEFANO ACCORSI PORTA BOCCACCIO ALL’ODEON Passa da Biella la torunée di Stefano Accorsi, che mette in scena “Decamerone: vizi, virtù, passioni”, un adattamento di Marco Baliani sul capolavoro di Giovanni Boccaccio. Lo spettacolo, inizialmente previsto per il 16 marzo, è stato posticipato di tre giorni. Prevendite alla biglietteria del Sociale (dalle 9 alle 12 ogni sabato), da Cigna Dischi (via Italia 10) o sul sito web www.ilcontato. it. Biglietti tra 20 e 27 euro. Teatro Odeon, via Torino, Biella. Ore 20,30 Info: www.ilcontato.it Piedicavallo, sabato 19 marzo CINEMA DI MONTAGNA, LA SECONDA SERATA La seconda serata della nona rassegna di cinema di montagna organizzata da Pro Loco e Cai propone tre proiezioni a partire dalle 21: “Contadini di montagna” di Michele Trentini (Italia, 2015), “Orizzonti vicini”, premio Luigi Vittorio Bertarelli del Touring Club Italiano e “Always above us” di Eric Crosland (Canada, Stati Uniti, 2014). Teatro Regina Margherita, Piedicavallo Info: www.piedicavallo.com Bielmonte, sabato 19 marzo CIASPOLE IN NOTTURNA SOTTO LA LUNA PIENA Nel plenilunio con le ciaspole e gli sci da fondo: l’escursione porterà dal Bocchetto Sessera fino all’Artignaga, per ammirare il paesaggio montano nella sera di plenilunio, lungo un itinerario adatto a tutti con un gustoso vin brulè e in compagnia dell’astrofilo per ammirare la bellezza del cielo. Bielmonte, dalle20 circa Info: Ass. Amici del Fondo tel. 360 672583 - www.oasizegna.com Bielmonte, sabato 19 marzo SCI IN NOTTURNA E DEGUSTAZIONE DI VINO Piste aperte e anche buona cucina e ottimo vino sono nel menu della serata a Bielmonte: al rifugio Monte Marca sarà proposta una degustazione di Nebbiolo con cena a tema e serata sulle piste. Bielmonte, dalle 20 circa Info: Albergo Bucaneve tel. 015 744184 - www.oasizegna.com Biella, da sabato 19 marzo BIELLA PIONIERA DELLA FOTOGRAFIA La seconda mostra correlata all’evento legato a Henri CartierBresson s’intitola “Biella pioniera della fotografia”: si tratta di un un affascinante viaggio a partire da Giuseppe Venanzio Sella, proposto al Museo del Territorio. Orari mostra: da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30, sabato e domenica dalle 15 alle 18,30. Ingresso gratuito con il biglietto della mostra “Henri Cartier-Bresson”. Museo del Territorio Biellese, via Quintino Sella, Biella Info: tel. 015 2529345 - www.museodelterritorio.biella.it
Biella, da domenica 20 marzo LA MOSTRA-EVENTO DI HENRI CARTIER-BRESSON Promette di essere uno degli eventi culturali dell’anno la mostra dedicata a Henri Cartier-Bresson che troverà spazio al Piazzo. La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella porta a palazzo Gromo Losa oltre 150 fotografie della più consistente raccolta di opere dell’artista francese in mani private. La mostra resterà aperta fino al 15 maggio ed è visitabile il venerdì e il sabato dalle 15,30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19. Le porte del palazzo di corso del Piazzo saranno aperte anche il lunedì di Pasquetta. Palazzo Gromo Losa, corso del Piazzo 24, Biella Info: www.fondazionecrbiella.it
Biella, fino al 20 marzo AL MACIST LE OPERE DI UMBERTO MARIANI La mostra del Macist di costa di Riva, intitolata “Prima del piombo”, è dedicata a Umberto Mariani, artista milanese che ha fatto del panneggio il soggetto principale di tutta la sua produzione artistica. Sono in esposizione opere storiche dal 1975 a oggi, con particolare attenzione al ciclo di lavori realizzati negli anni ‘80. La mostra è aperta sabato e domenica dalle 15 alle 19.30. Museo Macist, costa di Riva 11, Biella Info: www.macist.it - info@macist.it
Biella, lunedì 21 marzo IL BLUES DI MARIO BIONDI IN CONCERTO ALL’ODEON La voce più nera d’Italia arriva dalla Sicilia e fa tappa a Biella: il “Beyond Tour” di Mario Biondi si ferma al teatro Odeon. Prevendite a Biella da Cigna Dischi (via Italia 10) e a Cossato alla libreria Arcadia (via Mazzini 88). I prezzi vanno da 69 a 40 euro, oppure online su www.ilcontato.it o www.ticketone.it. Teatro Odeon, via Torino, Biella. Ore 21 Info: www.ilcontato.it
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LO SPONSOR
I Di Leo, una famiglia nella #BiellaFamily Storia di una passione nata per una gomma da riparare a Jurak... di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Isadora e Franco Di Leo un giorno videro entrare in officina un uomo alto con un problema a uno pneumatico: da quell’incontro con Goran Jurak l’inizio di un sodalizio non solo commerciale ma anche di cuore.
Per Franco Di Leo e la moglie Isadora Zanella la pallacanestro era stato a lungo un argomento di conversazione da cene di famiglia: il padre di lei era un tifoso fedelissimo, dai tempi della Rivetti e della Libertas fino al Forum, passando per il PalaPajetta. Poi un giorno si presentò all’officina di via Trento un omone alto con l’accento straniero: aveva una gomma a terra e un’urgenza perché doveva arrivare all’allenamento. La riparazione fu immediata e quell’omone non si beccò una lavata di capo dal coach. Era Goran Jurak e l’episodio non solo fece nascere un’amicizia ma anche una nuova passione: Isadora e Franco approfittarono di un set di biglietti omaggio procurati dal gigante sloveno e guardarono la loro prima partita al Forum. «Non ricordo l’avversaria» racconta Isadora. «Ma ricordo il risultato: vincemmo. E da allora non abbiamo più lasciato la squadra». Ecco, se c’è una storia che spiega bene il concetto di #BiellaFamily, hashtag ufficiale sui social network di questa stagione di Pallacanestro Biella, quella di Isadora e Franco Di Leo è perfetta: «Con Jurak non abbiamo mai smesso di sentirci e ci frequentiamo ancora. Con Marco Laganà pure: abbiamo passato da poco un paio di giorni insieme in montagna. E Luca Infante ci aiuterà a organizzare la trasferta a Scafati, che è poco lontano da casa sua». Nella foto piccola Isadora e Franco Di Leo, al volante “inseguito” da Big Ben Raymond in un’immagine dell’anno scorso
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L’abbraccio dopo una vittoria con capitan Luca Infante
Già, perché alla passione da portare al Forum si aggiunge quella da esportare in trasferta: «Quando ci è possibile andiamo e seguiamo la squadra». E naturalmente c’è anche il sostegno diretto alla vita della società: Di Leo pneumatici è nel pool di sponsor e dal 2015 ha anche aiutato a far entrare tra i marchi che circondano l’universo rossoblù Gmp Italia, azienda bergamasca che produce e distribuisce cerchi in lega. Non solo: il contributo alla squadra si arricchisce con la fornitura di un’auto e di un minivan nove posti, «una risorsa preziosa» come ha sottolineato l’amministratore delegato Giovanni D’Adamo quando fu presentata l’intesa «al fine di perseguire l’obiettivo di contenere i costi». Ma c’è sempre la passione a far sì che sia sempre stato più di un accordo commerciale: «Volevamo diventare sponsor ma non abbiamo potuto farlo subito per il “veto” di un altro marchio» spiega Isadora Zanella. «Ora che ci siamo vorremmo girare l’invito a tutti i nostri colleghi e alle aziende del territorio. Pallacanestro Biella è forse l’unica realtà in città a creare tanto entusiasmo e a dare un simile spettacolo. Merita l’aiuto di tutti». Come in una famiglia, appunto, in cui i legami sono stretti e solidi qualunque cosa accada. Se Isadora e Franco hanno ancora contatti con Goran Jurak e Marco Laganà e con Luca Infante trascorrono anche le vacanze, anno dopo anno nascono nuove amicizie con i giocatori che si succedono in rossoblù. «Capita che passino da noi anche solo per fare due chiacchiere» racconta Isadora Zanella. «Jurak per esempio era tra quelli che bussava almeno una volta la settimana alle nostre porte, anche solo per bere un caffè insieme. E poi c’è chi ha ancora da noi il set di gomme in deposito, come Matteo Chillo. Era davvero affezionato alla squadra e alla città. Mi dispiace che abbia cambiato maglia». Tra i ricordi più curiosi c’è anche la fotografia di B.J. Raymond “appeso” fuori dall’auto del coach, guidata per l’occasione da Franco Di Leo: «Anche lui è tra i nostri giocatori preferiti di sempre, insieme a Coleman o a Eric Lombardi. È bello vederlo giocare bene anche in serie A a Pistoia, anche se dispiace non averlo più con noi». 15
Così la passione di papà è diventata una passione davvero di famiglia, anche se il signor Zanella non ha mai abbandonato il suo posto al palazzetto: «Noi siamo sul lato rosso, lui predilige il blu, dietro le panchine. Così vive meglio anche l’atmosfera dei time out. Del resto, quando nacque mio fratello, lo ha chiamato Manuel in onore di Manuel Raga...».
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Prof. Umberto Veronesi “La sigaretta elettronica è assolutamente innocua, tanto è vero che, per esempio, è utilizzata per un protocollo scientifico ufficiale che coinvolge tre IRCSS milanesi. La sigaretta elettronica può essere uno strumento molto utile per iniziare un processo di disassuefazione, soprattutto in chi ha una forte dipendenza psicologico-gestuale, che è una delle componenti fondamentali e più difficili da eradicare della dipendenza del fumatore”.
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Il Minibasket all’Oasi Zegna Due settimane tra le montagne biellesi dedicate alla palla a spicchi e organizzate dal Minibasket di Pallacanestro Biella in collaborazione con Oasi Zegna. Dopo il successo della precedente edizione, quest’anno si raddoppia! La prima settimana, dal 12 al 18 giugno, sarà dedicata alle annate che vanno dal 2003 al 2006, mentre la seconda settimana, dal 3 al 9 luglio, vedrà protagonisti i ragazzi del 2001, 2002 e 2003. Il costo di iscrizione è di 380 Euro. Info e prenotazioni: Luca Monteleone: 330 209521 Massimo Grigatti: 347 5029237
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BIella da vivere
EXPI, nel nome dell’eccellenza Per essere ExPi servono due requisiti: essere piemontesi e rientrare tra le eccellenze della regione. È questa la mission della start up fondata a Biella che si propone di offrire una vetrina a quanto c’è di bello e di buono sul nostro territorio. Una vetrina digitale, naturalmente: all’indirizzo excellencefrompiedmont.com si trova il punto d’ingresso nato per valorizzare al meglio le piccole e medie imprese della regione che non hanno ancora sfruttato del tutto il loro potenziale per mostrarsi al mondo. E l’avventura è appena cominciata. ExPi - Excellence from Piedmont www.excellencefrompiedmont.com
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La lotteria dell’AISM Sostenere la lotta alla sclerosi multipla con il biglietto di una lotteria: tutti i biellesi possono farlo acquistando uno dei tagliandi numerati messi a disposizione dalla sezione biellese dell’Aism. Un punto vendita è stato anche al Biella Forum in occasione del match casalingo contro Roma. L’estrazione è prevista per il 28 maggio. La sede di Biella è in Via Piave 11 a Biella, aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, mentre quotidianamente l’associazione fornisce non solo un servizio di trasporto grazie a quattro mezzi attrezzati, ma anche tutta una serie di servizi rivolte a persone con sclerosi multipla. Questo progetto è reso possibile anche grazie al gruppo young di AISM, ovvero volontari under 35 che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo ad iniziative benefiche e sociali.
Babel vi fa rivalutare il piacere di essere studente! Il 17 marzo alle 20.00 vi mettiamo un bicchiere in mano e vi guidiamo alla conoscenza dei vini biellesi. Le lezioni si ripetono anche il 24 e il 31 marzo. Programma? Vini bianchi, Rossi e Passiti rigorosamente del nostro territorio. Il tutto accompagnato da un Menù d’eccezione! Nel primo giovedì i bianchi di Orsolani e Manfrinati sono abbinati a un antipasto di pesce (Coregone), al Risotto di mele e renette e al gustoso Dolce della casa. Volete sapere di più? T Via S. M. Pozzo 4, Candelo - tel. 015 01.51.885 - 377 70.74.259 info@babel-babel.it - www.babel-babel.it
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Esplorare il mondo con Rewoolution ExPi racconta il mondo di Reda Rewoolution di Luca Murta, fotografie d’archivio
Dalla cima Mucrone, a quelle delle Ande. Dai sentieri aridi della Baraggia, a quelli ancor più aridi dell’outback australiano. Viaggi che chiunque vorrebbe compiere. Viaggi che il marchio Reda Rewoolution ha già intrapreso e continua ad intraprendere attraverso propri tessuti, con l’obiettivo di creare un abbigliamento non per semplici turisti, ma per veri viaggiatori. Si parte dalla Nuova Zelanda, dai suoi laghi incastonati nelle montagne e dalle sue verdi colline: habitat perfetto e naturale per le pecore merinos. In queste terre così lontane vengono allevati più di 30.000 capi a cui, una volta l’anno, vengono tosati i soffici velli di lana. La seconda tappa del viaggio è nel nostro biellese, nel lanificio ecosostenibile di Valle Mosso, luogo in cui i velli delle pecore merinos neozelandesi vengono trasformati in indumenti tecnici sportivi, adatti a tutte le esigenze degli amanti dell’outdoor e dell’avventura. Anche i più esigenti ed estremi. L’esperienza centocinquantenaria di Reda permette di creare un prodotto dal comfort assoluto anche a contatto diretto con la pelle, termoregolato, traspirante ed in grado di proteggere dai raggi UVA. In altre parole, un prodotto Rewoolution. Indossando questi capi, si ha subito la percezione che siano nati per rispondere a diverse necessità, confermando il binomio tra performance e stile, legati tra loro da un “filo di lana” che intreccia sostenibilità, artigianalità e alte prestazioni. Reda Rewoolution genera un approccio positivo e nuovo verso la lana, il più tradizionale dei materiali, ma ancora considerato inusuale nel settore.
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La terza tappa del viaggio infine siamo noi, siete voi. Amanti della natura, trekker, sciatori, arrampicatori o runner. Persone che vogliano esplorare il mondo portandosi con sè indumenti performanti e naturali, per partire leggeri e tornare carichi di esperienze. Questa tappa è un viaggio infinito, in continua evoluzione ed in cui i protagonisti siamo noi e la nostra sacca da viaggio. Per essere parte della “Rewoolution” puoi postare una foto sul tuo account Instagram utilizzando gli hashatag #followtheleadersheep e #redarewoolution. Tra gli utenti che posteranno la foto tra marzo e aprile 2016, ne verranno scelti 30 che potranno partecipare gratuitamente al “Gran Trekking della Valsessera” guidato dai due biologi e guide naturalistiche Mauro Fanelli e Max Tarello. Cosa aspettate ad intraprendere il vostro viaggio “Rewoolution”? Ci trovi su: www.reda1865.com/rewoolution/
L’ANNIVERSARIO
La Coppa Italia, due anni fa La finale e la festa di Rimini: era il marzo del 2014 di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Biella-Trento 100-94 diceva il tabellone a fine match: ma per arrivare alla vittoria quante emozioni, dal quarto fallo di Voskuil prima di metà partita alla tripla di tabella che costrinse i rossoblù ai supplementari, fino al trionfo, gustato fino in fondo sugli spalti (erano in 400) o da casa (dove c’era anche Gabriele Fioretti).
Domenica 9 marzo 2014 una buona fetta della Biella dei canestri era alla fiera di Rimini. L’altra fetta era attaccata a tv, diretta internet, Facebook, Twitter e qualsiasi altro strumento che potesse fornire aggiornamenti sulla partita dell’anno: l’Eurotrend, sponsor per un fine settimana al posto del marchio Angelico, era in campo contro Trento, per giocarsi la Coppa Italia di serie A2. La Biella dei canestri mancava da una finale dal 1998, quando venne sconfitta al PalaScatola da Roseto in quella della coppa di B1. E al piano di sopra era arrivata al massimo in semifinale. Trofei, niente. Al grido di “Non succede ma se succede...” il popolo rossoblù passò una domenica ad aspettare il momento della palla a due. L’Aquila Trento aveva già affrontato Biella in regular season e aveva perso, donando ai rossoblù i due punti che consentirono di entrare proprio nel tabellone della Coppa Italia dalla porta principale, saltando la sfida del turno preliminare che – per esempio – costà l’eliminazione per mano di Ferrara all’ambiziosissima Manital Torino. Ma una finale, in campo neutro, è tutta un’altra faccenda. Davanti ai 400 tifosi che occupavano una bella porzione delle tribune telescopiche di Rimini Fiere, in effetti, le mani più incerte e le gambe più ferme sembravano quelle di Biella, che aveva faticato un po’ ma non troppo per liberarsi della Capo d’Orlando di Soragna, Basile e Pozzecco in semifinale. Il massimo svantaggio fu un -13 sul 26-39, arrivato in concomitanza con il terzo e quarto fallo (il primo di gioco, il secondo tecnico) fischiati a Voskuil. Sembrava
Dall’album dei ricordi: la festa del dopogara con Chillo, Infante e Raspino e la foto di gruppo a coppa appena consegnata
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La Coppa Italia al Forum: Massimo Angelico e Gabriele Fioretti la mostrano ai fans
l’inizio della disfatta. Ma la Corbani-band non è mai stata squadra da lasciarsi andare troppo facilmente. E così mattoncino dopo mattoncino si andò al riposo sul -5 e una tripla di Hollis sancì il primo sorpasso sul 56-54. Inerzia cambiata una volta per sempre? Macché. A 41 secondi dalla fine una tripla di Triche portò Trento sul +1 e non bastò nemmeno un miniparziale 4-0 di Biella perché sull’ultimo possesso Spanghero sparò una tripla fuori equilibrio dal casello dell’autostrada adriatica: tabella, canestro e 80-80. Sembrava già finita e invece bisognava rifare tutto daccapo. Nessun problema: Biella si rimboccò le maniche e Voskuil, Hollis e Raspino non sbagliarono pressoché nulla. In cinque minuti di supplementare l’Eurotrend mise nel cesto di Trento 20 punti e alla sirena finale il tabellone recitava 100-94. Al primo trofeo di sempre nella storia del club si erano aggiunti, tra l’altro, i risultati individuali: Damian Hollis miglior giocatore delle finali, Eric
Lombardi miglior Under 22 del torneo. E le ragioni per festeggiare, ognuno a modo suo, furono molte: Tommaso Raspino tirò fuori da chissà dove un sigaro per fare come Larry Bird quando vinse uno dei suoi anelli con i Boston Celtics. Fabio Corbani approfittò della prima telecamera e del primo microfono che gli passavano a tiro per urlare “Gabriiii!” dedicato a Gabriele Fioretti che era rimasto a casa per problemi di salute che poi si rivelarono immensamente più seri di quanto tutti s’immaginavano. E Gabri a casa, preso da mille scaramanzie da rispettare (dai pantaloni della vittoria indossati all’intervallo al ritardo tattico dell’amico tifoso), che già pregustava il momento in cui Nicola Minessi gli avrebbe portato la coppa da guardare e toccare, il giorno dopo, a viaggio in bus finito. Intanto la festa aveva già cambiato lo slogan: si era partiti al grido di “Non succede ma se succede...” e si tornò urlando forte “Succede!”.
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RUBRICA a cura di Luca Rosia
IL PERSONAGGIO
Enrico Gremmo, l’ex “trooper” giramondo Cinque anni di viaggio e 30 paesi raggiunti in bicicletta di R.T., fotografie d’archivio
Il biellese, 35 anni, e la sua passione per le due ruote e per la solidarietà: i suoi itinerari servono anche a promuovere progetti benefici a cui anche Pallacanestro Biella ha contribuito. Inevitabile, visto che da ragazzo era uno dei tifosi-doc dei Troopers. Quando fece una sosta con la sua bicicletta carica di quaranta chili di utensili e bagagli nella piazza di San Luis Potosì, in Messico, i primi curiosi furono i bambini. «E dove vai con quella bici?». «Da nessuna parte». Enrico Gremmo, 35 anni, biellese, già “tamburo” dei Troopers ai tempi della serie B e del PalaPajetta, ha fatto no-
tizia così sul quotidiano locale della cittadina centramericana, ennesima tappa di un viaggio che dura da sei anni attorno al mondo. Dall’obiettivo iniziale, pedalare fino al Giappone, gli orizzonti si sono allargati: e l’esploratore biellese ha toccato Europa, Australia, Patagonia e ha valicato i confini di trenta paesi, fermandosi quando è necessario e procurandosi il necessario trovando lavori saltuari nei luoghi della sua sosta. «Quanto meno uno possiede, più uno è libero» ha dichiarato allo stesso quotidiano messicano. Proprio in Centroamerica si è bloccato provvisoriamente il viaggio di Enrico Gremmo: fermatosi a novembre a Vancouver in Canada, dove la sua bicicletta è parcheggiata in attesa di riprendere il cammino, il biellese aveva deciso di trascorrere l’inverno proprio in Messico, a Huatulco. Da qui però è rientrato a dicembre, per affrontare un lieve intervento chirurgico in Italia. Questione di poche settimane però e, secondo i suoi programmi, il viaggio ricomincerà: da Vancouver, estremo Ovest del Canada, il percorso del 2016 dovrebbe prevedere l’attraversamento dell’intera America del Nord fino a Est, destinazione New York. Il suo viaggio ha anche una finalità benefica: al suo fianco è nata “Enrico in the world”, una Onlus animata da Nelly Tolosi, madre di Enrico (e tifosa doc dell’Angelico Biella), che raccoglie spunti frutto delle testimonianze che l’esploratore biellese ha raccolto lungo il percorso per portare avanti progetti a fin di bene. Qualche Enrico Gremmo e la sua fedele bicicletta. Nell’immagine piccola una foto di gruppo dei vecchi Troopers
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esempio? Nel 2013/2014 il club rossoblù mise il Forum a disposizione dell’associazione, impegnata in una raccolta fondi per la comunità peruviana di Rapayan, sostenuta da due ragazzi biellesi dell’Operazione Mato Grosso. Comunità che di lì a poco sarebbe stata raggiunta da Enrico Gremmo nella tappa della sua risalita dalla Patagonia fino al Messico, ripercorrendo dall’estremo Sud a Nord l’America Latina. «Nelle mie esperienze di viaggio» racconta Enrico sul suo sito «ho potuto constatare che il mondo non è solo violento e cattivo, come ce lo mostrano i mass media: questo meraviglioso pianeta è anche popolato da gente che vuole vivere felice e aiutare il prossimo. Sono stato ospitato nelle case di tante persone che mi hanno mostrato con semplicità il loro grande cuore. Sento perciò il desiderio di ricambiare questo favore e di attivarmi in prima persona per aiutare, anche grazie al vostro aiuto le popolazioni meno fortunate di noi». A proposito di pallacanestro, un “gemellaggio” era nel destino: il quindicenne Enrico era di casa al palasport di via Pajetta, dove il club rossoblù muoveva i primi passi. «Mi ricordo con estremo piacere» racconta «i pomeriggi e le serate al palazzetto a battere su un tamburo con il gruppo di tifosi, allora meno organizzati e imponenti di ora, ma sicuramente genuini. Avevo circa 14/15 anni ai tempi ed erano le uniche uscite serali concesse da mia madre, ancora un’accanita tifosa. Tra l’altro per me è stato un privilegio aver visto salire di categoria “la Biella”...». I giocatori preferiti? «Hotteyan, Francesco Rey, Stefano Pillepich, che è mio cugino, Max Lo Savio, Alessandro Muzio e il grande Nicola Minessi». Le iniziative benefiche di “Enrico in the world” riguardano il Biellese, come Coltiviviamo: si tratta di una rete comunitaria di cittadini, sovente persone che tentano di resistere alla perdita di un
Enrico Gremmo porta in Cile lo stemma di Biella
reddito stabile o che sono alla ricerca di un posto di lavoro, che si impegna a recuperare i terreni incolti pubblici e privati. I raccolti vengono distribuiti tra i soci lavoratori e consumatori. Del resto è proprio a Biella che tutto è incominciato, con i primi allenamenti e la scoperta della bicicletta. «I motivi per cui mi piace viaggiare in bici» racconta Enrico Gremmo sul suo sito «sono la totale indipendenza negli spostamenti, la possibilità di osservare e assorbire ogni singolo metro che la strada mi regala. Spesso per ammortizzare i costi e per sentirmi ancora più libero mi accampo con la tenda. Questo mi permette di vivere ancora di più a contatto con la natura, uno dei principali interessi del mio viaggio, una scusa quindi per stare sempre sotto il cielo».
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SETTORE GIOVANILE
Vacanze di Pasqua con i tornei Al Palabonprix prima la Novipiù Cup, poi il Memorial Raspino di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Da mercoledì 23 a sabato 26 la pallacanestro giovanile fa tappa in via Paietta: prima le eliminatorie del maxitorneo Under 15 (con finali a Casale), poi il quadrangolare Under 20 di cui la Banca Sella Biella è campione uscente.
Altro che vacanze: la pausa di Pasqua ferma la scuola, rallenta i campionati ma moltiplica l’attività giovanile. Per quattro giorni di fila il Palabonprix di via Paietta sarà il teatro di due differenti tornei, ormai appuntamenti tradizionali in città: si comincia con le eliminatorie della Novipiù Cup, riservata alla categoria Under 15, si prosegue con il memorial Raspino, per Under 20, di cui la Banca Sella Biella di Federico Danna è campione uscente. La Novipiù Cup da qualche edizione è passata alla formula “diffusa”, che coinvolge buona parte del Piemonte dei canestri e non soltanto Casale Monferrato, dove la competizione è nata e cresciuta. Accadrà anche quest’anno: le fasi eliminatorie saranno suddivise tra Biella e Moncalieri, “case” di Pallacanestro Biella e Pms, ovvero dei vivai che insieme a Junior Casale spingono verso l’alto il movimento cestistico giovanile della regione. Sono dodici le squadre iscritte, suddivise in quattro gironi eliminatori. Il vecchio palasport cittadino ospiterà quello rosso e quello blu. Nel primo raggruppamento la squadra griffata Banca Sella e allenata da quest’anno da Luca Baroni, ex Casalpusterlengo, alla prima stagione nello staff tecnico del team rossoblù, affronterà Olimpia Milano e Reyer Venezia. L’altro girone con sede a Biella mette di fronte Junior Casale, Reggio Emilia e Eurobasket Roma. Le partite sono in
Niccolò De Vico con il premio di miglior giocatore del memorial Raspino edizione 2014. Nella foto piccola un’azione di Biella-Omegna della Novipiù Cup 2015
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programma mercoledì 23 e giovedì 24 marzo: proprio a Biella toccherà l’onore di aprire il torneo, alle 16 di mercoledì 23, nel faccia a faccia contro Venezia. L’indomani sono in programma due partite. Alle 10,30 l’Olimpia Milano se la vedrà con la perdente della sfida del giorno precedente e alle 16 affronterà la vincente, per completare calendario e classifica. Stessa falsariga anche nell’altro girone: mercoledì alle 18 è in cartellone Junior Casale-Eurobasket Roma, giovedì alle 12,30 Reggio Emilia affronta la perdente della prima sfida e alle 18 la squadra vincente. In contemporanea a Moncalieri giocheranno gli altri due raggruppamenti: nel girone giallo Pms Moncalieri-San Mauro, Virtus Bologna e Mens Sana Siena, in quello verde Novipiù Campus Team, Fortitudo Bologna e Stella Azzurra Roma. Venerdì tutti a Casale dove le migliori due di ogni girone saranno mescolate in due gironi di semifinale, in cui ogni squadra affronterà tutte le avversarie. La classifica determinerà gli accoppiamenti per le sfide decisive: saranno le due prime a contendersi nella finalissima il trofeo. L’anno scorso fu la Stella Azzurra Roma a vincere con il suo giocatore Mattia Palumbo incoronato mvp del torneo, con il trofeo dedicato alla memoria di Gabriele Fioretti. E la Stella Azzurra è stata poi anche la squadra a laurearsi campione d’Italia di categoria. Fu invece la Banca Sella Biella a centrare il successo nell’edizione 2015 del Memorial Paolo Raspino, a sua volta un classico per la pallacanestro giovanile nostrana. I ragazzi di Federico Danna superarono prima la Stella Azzurra Roma in semifinale (non male, visto che si tratta del team che poi ha vinto lo scudetto) e poi l’Aquila Trento nella partita decisiva, che fu un remake della finale di Coppa Italia del 2014. Finì a Biella anche il titolo di miglior giocatore, assegnato al playmaker Federico Massone. I rossoblù saranno in campo anche quest’anno, con la loro squadra Under 20: a cercare di sbarrare loro la strada la Tiber Roma, la Pallacanestro Alto Sebino (di Costa Volpino, in provincia di Bergamo) e i serbi del Kk Vizura Shark di Belgrado. Il programma del torneo si svilupperà tutto al Palabonprix appena lasciato libero dalla Novipiù Cup: venerdì 25 marzo le semifinali (alle 17 Vizura-Alto Sebino, a seguire Banca Sella-Tiber), sabato 26 marzo le finali dalle 15 precedute la mattina da un clinic per allenatori guidato da Federico Danna e da Marco Polidori, coach del team romano. Il torneo commemora Paolo Raspino, a lungo giocatore prima nella Libertas e poi nel Bbc e poi allenatore, con una predilezione per le squadre giovanili. Bastano i nomi di chi si è messo in luce nel recente passato nel torneo a far capire che la sua memoria è onorata al meglio. Tre su tutti: Marco Laganà, Eric Lombardi, Andrea La Torre.
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Paolo Raspino in azione con l’Aramis Biella nella vecchia Rivetti
BELLEZZA
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IN CAMPO
Marzo, il penultimo sprint
Trapani e Reggio in casa, la trasferta a Scafati. E due soste di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti
Da venerdì 4 a domenica 6 marzo Final Eight di Coppa Italia di A2
Rimini Fiera Quarti di finale Casale-Brescia 84-65 - Scafati-Treviso 56-53 Mantova-Agrigento 79-69 - Agropoli-Imola 76-71 Semifinali Scafati-Casale 69-67 - Mantova-Agropoli 76-75 Finale Scafati-Mantova 72-62
25ª giornata, domenica 13 marzo
Angelico Biella - Lighthouse Conad Trapani Biella Forum, ore 18.00
Gli ex
Andrea Renzi (a Biella nel 2012/2013) Massimo Chessa (a Biella dal 2009 al 2012) Gabriele Ganeto (a Biella dal 2003 al 2007) Così all’andata Lighthouse Conad Trapani-Angelico Biella 98-82 (Mays 23, Renzi 22; Ferguson 35, De Vico 22) La data: 8 marzo 2014 Keddric Mays è il playmaker dell’Upea Capo d’Orlando allenata da Gianmarco Pozzecco, avversaria in semifinale dell’Eurotrend Biella nella Final Six di Coppa Italia di Lnp. I suoi 26 punti con 9/18 dal campo lo rendono il top scorer dei siciliani ma non della partita, superato dai 27 punti di Alan Voskuil. E in finale ci andò Biella.
26ª giornata, domenica 20 marzo Givova Scafati - Angelico Biella PalaMangano di Scafati, ore 18.00
Gli ex
nessuno Così all’andata Angelico Biella-Givova Scafati 63-73 (Spizzichini 17, Portannese 16; Ferguson 19, De Vico 18) La data: 25 agosto 2014 A Pesaro la Victoria Libertas organizza la presentazione dei primi due acquisti della stagione: insieme a Nicholas Crow, oggi a Scafati, c’è Tommaso Raspino, arrivato dopo un’ottima annata da capitano di Biella. Per il primo la stagione si chiuse con 1,9 punti in 8,9 minuti a partita, per Tommo 3,3 punti in 17,1 minuti.
Domenica 27 marzo
Il campionato è fermo per le festività di Pasqua
27ª giornata, domenica 3 aprile
Angelico Biella - Bermé Reggio Calabria Biella Forum, ore 18.00
Gli ex
Craig Brackins (a Biella nel 2012/2013)
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Così all’andata Bermé Reggio Calabria-Angelico Biella 82-69 (Rullo 19, Dobbins 14; Ferguson 26, Grande 13) La data: 28 dicembre 2012 In una conferenza stampa nella “pancia” del Biella Forum Marco Atripaldi annuncia il taglio di Craig Brackins: l’ex Nba, in poco più di due mesi con la canotta numero 21 dell’Angelico, aveva giocato 10 partite, tutte partendo dal quintetto base, con una media di 12,3 punti a gara e un high di 22 punti nel successo esterno contro Avellino. Craig Brackins in rossoblù: tornerà a Biella con Reggio Calabria
CULTURA
Le giornate Fai di primavera
L’appuntamento con i tesori nascosti del Biellese il 19 e 20 marzo di R.T., fotografia di Fabrizio Lava L’anno scorso si aprirono le porte di giardini e palazzi. Presto il programma completo di quest’anno. E da maggio riprende il censimento dei “Luoghi del cuore”. L’anno scorso si aprirono le porte di tre dimore storiche e dei loro giardini: villa Era e il castello di Montecavallo a Vigliano e villa Rosazza a Cerreto Castello. E i visitatori fecero la coda, approfittando di una giornata propizia anche dal punto di vista meteorologico, per guardare da vicino architetture e giardini oltre cancelli che di norma restano chiusi. È questo il senso delle Giornate Fai, l’appuntamento che si ripete ogni anno in primavera e in autunno, per mostrare al grande pubblico alcuni dei tanti tesori nascosti d’Italia. Per quest’anno l’appuntamento è già fissato per il 19 e il 20 marzo, il weekend che precede quello di Pasqua. La manifestazione taglia quest’anno il traguardo della 24ª edizione e coinvolge 380 città per un totale che si avvicinerà ai 900 luoghi aperti. Il programma del 2016 non è stato ancora comunicato ufficialmente, ma Biella non mancherà di fare la sua parte, grazie all’impegno di alcuni dei 110mila volontari che hanno consentito in questi anni lo svolgimento degli eventi. E il numero dei visitatori coinvolti in 23 anni
parlano di un successo: 8,5 milioni secondo le stime del Fondo Ambiente Italiano. «Centinaia di chilometri di code ordinate» spiegano dall’associazione «che raccontano come il Fai sia stato in grado di portare nelle piazze persone di tutte le età disposte a fare la fila per vivere l’emozione regalata da un’opera d’arte vista dal vivo. Italiani, per una volta, non rumorosi ma pronti ad ascoltare le vicende – spesso intricate, sempre avvincenti – racchiuse nei monumenti che li circondano, se narrate con passione». Per il Fai la primavera 2016 è anche il momento di un altro evento importante: i Luoghi del Cuore è l’iniziativa che raccoglie le segnalazioni dei cittadini per stilare un elenco di luoghi, monumenti, bellezze naturali da proteggere e tutelare, per poi sottoporle ai voti dei cittadini stessi e dirottare gli sforzi sui più apprezzati per contribuire al loro mantenimento. Nell’ultimo censimento, chiusosi nel 2014, la meglio piazzata tra le bellezze di casa nostra è stato il torrente Cervo, con poco meno di 2500 preferenze, che sono valse il 153° posto in Italia. Più indietro la chiesa di Santa Marta di Sordevolo con il museo della Passione (189ª), il Brich di Zumaglia (215°), la torre Nord Ovest del Ricetto di Candelo con la sua veduta sul paesaggio della pianura e dell’arco alpino biellese (480ª).
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