N. 27 - APRILE 2016
L’ULTIMO SPRINT
Botalla formaggi, gusto di successo Da IDW Italia l’eccellenza del design
La famiglia Errebi nella famiglia rossoblù
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Un nuovo anno in famiglia. CAMPIONATO ITALIANO DI PALLACANESTRO SERIE A2 STAGIONE 2015/2016
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Mensile ufficiale di Pallacanestro Biella lifestyle, cultura e attualità biellese
Registrazione presso il Registro dei Giornali e dei Periodici del Tribunale di Biella n° 578 del 29/11/2013
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Direttore responsabile: Giampiero Canneddu
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In copertina: Foto di gruppo con linguaccia (di Marco Venuto), fotografia di Stefano Ceretti fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella
Hanno collaborato alla realizzazione del N°27 aprile 2016: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Stefania Zorio, Luca Murta, Desiree Bonaldo, Maria Adelaide Picci, Niccolò Bosio e Luca Rosia Tutti i punti di distribuzione su: www.timeout.pallacanestrobiella.it www.facebook.com/timeoutbiella
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IL CAMPIONATO
Quello sporco, ultimo sprint Speranze e incroci per due posti nei playoff di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
All’ultima curva Biella ancora davanti alle rivali. Il gioco degli scontri diretti (da cui l’Angelico è esente) sembra favorire i rossoblù. Ma è ancora difficile azzardare pronostici. Stracciate le tabelle dello sprint salvezza (pratica archiviata con cinque giornate di anticipo), a Biella sono tornati a comparire quaderni a quadretti, matite e fogli excel per le tabelle di un’altra volata, quella per i playoff. Con la linea del traguardo a poche pedalate di distanza, l’Angelico ha un vantaggio da difendere: è sbucata dall’ultima curva prima del rettilineo finale con la sua ruota davanti a tutti. Il combinato di graduatoria e differenza canestri dice che Biella e Trapani sono quelle meglio piazzate per occupare il settimo e l’ottavo posto, i due rimasti liberi nel tabellone di post season in A2 Ovest, considerando al sicuro (matematicamente o no) tutte le squadre davanti. In caso di parità tra le due anche dopo la trentesima giornata, i siciliani sarebbero settimi e i rossoblù ottavi per la differenza canestri, favorevole a Ganeto e compagni per la larga vittoria ottenuta all’andata. Al contrario di Casale che, in caso di parità con la sola Biella (cioé senza che entri in gioco la classifica avulsa tra più di due squadre con gli stessi punti) è in svantaggio proprio con la differenza Jazzmarr Ferguson in palleggio nella sfida contro Siena, che si ripeterà all’ultima giornata
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canestri e sarebbe dietro. All’inizio del rettilineo finale navigava quattro punti più indietro il plotoncino composto da Latina, Roma e Casalpusterlengo. Le prime due sarebbero in vantaggio con Biella in caso di parità, l’ex squadra di Michele Carrea no. Non basta: nessuna delle tre può dirsi tranquilla di essere fuori dalla zona playout, con le ultime giornate che hanno visto Reggio Calabria e Rieti approfittare dell’adrenalina data dall’avere le spalle al muro. Da qui alla fine tali e tanti sono gli incroci degli scontri diretti che non tutte le contendenti potranno fare bottino pieno. Per la precisione, solo Biella e Trapani, le due più avanti, non hanno nelle ultime tre giornate nessuna delle altre pretendenti ai due posti residui per il tabellone di postseason. Delle due sono i siciliani ad avere il calendario migliore nelle ultime tre giornate, con due partite in casa (Rieti e la già retrocessa Barcellona) e una fuori, ad Agrigento ancora in lizza per il miglior piazzamento possibile in ottica playoff. Biella ha due trasferte toste a Tortona e Rieti e il derby in casa con la pericolante Omegna che per mille ragioni, anche di prestigio regionale, nessuno vorrà perdere. Alle spalle iniziano le sfide incrociate. Casale, che è la più vicina, ne ha due su tre: superato lo scoglio Agropoli in casa, andrà al Campus di Cologno da Casalpusterlengo e attenderà Roma. I lodigiani devono affrontare anche Latina nell’ultima giornata. E Latina e Roma è il
Esultanze assortite: Niccolò De Vico e, nella foto piccola, Simone Pierich e Luca Infante
derby laziale in programma alla terzultima. In sintesi, se Casale farà sei punti eliminerà dalla contesa Roma e Casalpusterlengo. Se li farà Roma sarebbero brutte notizie per Casale e pessime per Latina. Se l’exploit riuscirò a Casalpusterlengo, ci rimetteranno punti e speranze Casale e Latina. Il tutto con l’ansia di guardarsi alle spalle, sapendo che Rieti e Reggio Calabria non sono soltanto in lotta tra loro per evitare il terzultimo posto e i conseguenti playout. Provare a fare pronostici fa venire il mal di testa. Si possono solo “analizzare i flussi”. La classifica virtuale del girone di ritorno tra
le sprinter verso i playoff a tre turni dalla fine vede Biella leader a 16 punti, Trapani e Roma a 10, Casale, Latina e Casalpusterlengo a 8. Inerzia ed energia sono altri due fattori: sembrano messe peggio Latina e Casalpusterlengo (tra l’altro sconfitta due volte di fila da un tiro all’ultimo secondo). I laziali hanno anche perso Will Mosley, il suo rimbalzista leader, che ha finito anzitempo la stagione per un problema fisico, ma si sono rinforzati con Fall (in uscita da Napoli) e Lilov, ex Chieti. Casale, dopo una frazione di girone di ritorno da incubo, è in ripresa. Roma sembrava solida e pronta allo sprint, ma la sconfitta casalinga nel finale punto a punto contro Trapani è stata una “foratura” pesante. L’altro fattore è il tasso tecnico e l’abitudine alle sfide “dentro o fuori”. Proprio Biella ha sperimentato sulla sua pelle quanto pesi avere giocatori scafati (alla Mordente e alla Crosariol) quando il gioco si fa duro. E infatti Reggio Calabria resta finora l’unica squadra che contro i rossoblù ha vinto due volte nella stagione. Quindi riflettori puntati su Martinoni, Blizzard, Maresca, Callahan, Mays, Fultz, che sanno come si vince anche mantenendo il sangue freddo quando si hanno le spalle al muro. Ma nessuna paura, perché uomini così li ha anche Biella. Non affidereste l’ultimo tiro di una partita decisiva a uno come Simone Pierich? 6
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L’ANALISI
Il grande salto di Air-ic e Tommy Lombardi e Laquintana protagonisti anche in serie A di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Troppo divario tra A2 e il massimo campionato? Ecco gli esempi (anche biellesi) che affermano il contrario. E che dimostrano una tesi enunciata in un’intervista da Carlton Myers: in A2 si impara a fare la differenza e rende pronti per il passaggio di categoria.
Dida: Air-ic Lombardi e Tommy Laquintana: dall’Angelico alla serie A continuando a lasciare il segno
«La A2 ti consente di poter fare la differenza. E tu devi essere capace di farla. Se ci riesci, allora puoi essere pronto per la serie A»: sono parole pronunciate pochi giorni fa da Carlton Myers, non uno qualsiasi né uno che conosca marginalmente la pallacanestro, in un’intervista a Stefano Valenti, responsabile della comunicazione della Lnp. «La A2 è l’autentico campionato di sviluppo» ha aggiunto l’ex numero 10 di Italia, Scavolini e Fortitudo. «Per questo il consiglio è di soggiornarci almeno uno, se non due anni in più di quello che si è portati a fare. Perché per la serie A bisogna essere pronti anche sul piano mentale, non contano solo il fisico e la tecnica». Teniamo a mente le sue parole e abbiniamole alle prestazioni di quest’anno di due giocatori che conosciamo bene: Eric Lombardi e Tommy Laquintana (senza contare altri “figli della seconda serie” come Stefano Tonut o Davide Pascolo). E magari ricordiamo il tutto a coloro che parlano di basso livello tecnico della serie A2, specie in relazione alla stessa serie A. Qualche cifra? Air-ic a Pistoia viene impiegato per 17,7 minuti a partita da coach Enzo Esposito, secondo italiano per minutaggio dietro Antonutti, con 4,6 punti, 3,3 rimbalzi e 0,5 assist. L’anno scorso chiuse a 25 minuti e 8,3 punti il suo processo di crescita da sesto uomo a numero tre del quintetto base, secondo il progetto di Fabio Corbani. Tommaso Laquintana a Capo d’Orlando resta in campo 23,4 minuti, segna 7,2
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Eric Lombardi è alla prima stagione a Pistoia, Tommaso Laquintana è tornato a Capo d’Orlando
punti e distribuisce 2,2 assist. Per sette volte è partito nel quintetto base, sua collocazione naturale nell’Angelico di A2 e nella Bonprix di Eurochallenge dell’anno scorso, a nemmeno vent’anni. E il minutaggio da allora a oggi è quasi uguale: a Biella Tommy restava in campo 26,2 minuti, segnando 10,3 punti a partita. Le loro cifre e il loro impatto dimostrano in modo pressoché scientifico la teoria di Myers. In due anni di A2 Lombardi è diventato giocatore non solo fisico ma versatile. E oggi è più facile dare ragione a Fabio Corbani che, a chi gli chiedeva perché avesse spostato Air-ic in ala piccola, rispondeva: «Cerco di mettere i giocatori nel ruolo in cui possono esprimere al meglio le loro potenzialità, anche se non è quello in cui sono abituati a giocare». Ala piccola sui generis, poi, in grado di andare sotto a prendere rimbalzi in cielo ma anche di abbassare glutei e ginocchia e sbattersi in difesa su play e guardie. Anche Laquintana, in due anni di A2 tra Capo d’Orlando e Biella, ha imparato a trasformare la faccia tosta innata in efficacia: chiedetelo alle difese di Eurochallenge, che lo hanno visto tirare da tre con percentuali più alte di Voskuil. La chiave, ovviamente, non è solo la forza individuale ma anche il sistema di squadra in cui si approda. Lo spiega bene anche Carlton Myers: «Il rischio del salto prematuro? Trovarsi nella squadra sbagliata, non giocare, disperdere in un anno di panchina quanto di buono si è fatto in A2. Per questo devi essere capace di sopportarlo, di testa». Nella Cantù che ha fatto ruotare 18 giocatori (più uno, Kyle Johnson, mai schierato), chissà se Marco Laganà avrebbe trovato ancora spazio senza il maledetto infortunio dopo l’esonero di Corbani. E chissà se Amedeo Tessitori, talento cristallino fino a tre anni fa in A2, riuscirà a riemergere dalla terza stagione a bassissimo minutaggio (due a Sassari e una proprio in Brianza). E chissà se qualcuno chiede ancora ad Andrea Amato, protagonista dei playoff anche contro Biella l’anno scorso con la maglia di Casale, se ha fatto bene a lasciare il ruolo di dodicesimo uomo di Milano per trasferirsi a Pistoia, dove viaggia a 12 minuti 9
e 3,8 punti a partita. Tra i “figli” della serie A2 che non hanno minimamente patito il salto spicca ovviamente Davide Pascolo: punti e rimbalzi nella Trento promossa del 2013/2014 e da due stagioni punti e rimbalzi in faccia a chi diceva che non aveva abbastanza chili né centrimetri per ripetersi tra i mille americani del massimo campionato. Se poi analizziamo l’Italia Under 20 dell’oro europeo scopriamo un nocciolo di giocatori che in serie A sta lasciando il segno, grazie anche all’apprendistato in A2: se Laganà e prima di lui Imbrò hanno avuto la crescita rallentata dagli infortuni ma conoscono la serie A, di quella rosa troviamo al piano di sopra i triestini – e ora veneziani – Michele Ruzzier e Stefano Tonut (13,7 e 12,5 minuti a partita), “il nostro” Eric Lombardi e le eccezioni Awudu Abass e Andrea Della Valle, che in A2 non hanno mai giocato ma da quest’anno sono tra i leader di Cantù e Reggio Emilia.
L’AZIENDA
La famiglia Errebi nella famiglia rossoblù Ambasciatori del made in Biella anche con campionari e stand di R.T., fotografie archivio ErreBi
L’azienda di Vigliano ha oltre 30 anni di storia fatta di crescita e novità: l’ultimo comparto è rivolto ai marchi che hanno bisogno di stand per fiere ed eventi, progettati e costruiti “in casa”. «I nostri valori onestà e impegno, come Pallacanestro Biella».
Nella pagina dedicata ai loro clienti, sul sito web aziendale, è elencata la “crema” dell’imprenditoria biellese, mescolata a marchi nazionali e internazionali di rilevo: è il segno del successo del made in Biella e del made in Italy, marchio di fabbrica della Cartotecnica Errebi. L’azienda di Vigliano ha 33 anni di vita e non smette di crescere: ha fatto notizia, nel 2015, l’assunzione a tempo indeterminato di 15 dipendenti, che hanno portato a 60 l’organico dell’impresa. Segno dei tempi, certo, ma anche di un successo fatto in casa e in un ambiente che sembra una famiglia: per i trent’anni di vita, per esempio, venne organizzata una grande festa con una “battaglia” tra band musicali il cui ricavato è andato in beneficenza, a sostegno delle cure per il Francy, l’undicesimo uomo dell’Angelico, guarito da un tumore grazie ai medici dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. È quasi inevitabile che un’azienda con questo dna entrasse a far parte del mondo Pallacanestro Biella, nel pool dei partner della società. «Ci piace essere vicini al territorio» spiegano dall’azienda di Vigliano, «partecipare alla sua vita anche dal punto di vista sociale. E nell’onestà e nell’impegno di Pallacanestro Biella abbiamo visto gli stessi valori che ci contraddistinguono». Errebi è nata da un’idea di Antonio Ramella Gal e Giorgio Barbera, che ebbero
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L’AZIENDA
l’idea nel 1980 a poco più di vent’anni. Il nome Errebi compare per la prima volta nel 1983 e da allora si è costruito una solida reputazione nel campo della realizzazione dei campionari e del mailing, ovvero nel confezionare prodotti da inviare per posta nelle case dei clienti. Quest’ultimo comparto si appoggia anche su un ufficio postale interno, tale è la mole di lavoro che esce dai magazzini di Vigliano, con un terminal per le partenze gestito direttamente da Poste Italiane. Il più recente ramo di azienda riguarda la realizzazione degli stand per fiere, manifestazioni e showroom: «Differenziare è sicuramente un punto di forza, in anni di crisi, e ci ha consentito di crescere anche in tempi difficili. Ai nostri clienti siamo in grado di fornire un servizio completo, che parta dall’idea di base, passando per la realizzazione del progetto a cura di un architetto, per arrivare alla scelta dello stile e dei materiali fino alla costruzione in loco, che si tratti di Italia o di estero. Ma possiamo anche lavorare sulla base di un progetto già fatto redigere dal cliente stesso». Il tutto con i principi del made in Biella: «È una delle nostre bandiere. E tutta la lavorazione è seguita direttamente dal nostro personale». Nel portafoglio dei clienti di Errebi spiccano i grandi marchi del territorio biellese, dalla A di Angelico alla Z di Zegna (che si affidano all’azienda di Vigliano per i loro campionari), ma nell’elenco compaiono anche marchi come Gucci, Versace, Dolce e Gabba11
na, Aston Martin, Emirates, Bikkembergs (che ha commissionato all’azienda biellese lo stand per Pitti a Firenze) e, per quanto riguarda la sezione mailing, anche colossi come Bonprix, Mondadori, Otto Versand. Ed è un successo tutto particolare per il made in Biella il fatto che ci sia anche Fila Europe: la multinazionale dell’abbigliamento sportivo era nata qui, è ormai “emigrata” in Corea, ma nelle nuove collezioni disegnate in Asia orientale hanno deciso di usare il nome di Biella su tute e magliette, per riallacciare il legame con la propria storia. Un legame riallacciato anche grazie al fatto che i campionari sono firmati da un’azienda con sede a Vigliano.
AGENDA
Musica, natura e arte
Gli eventi di aprile, tra Vespa e Candelo in Fiore di R.T., fotografie d’archivio
Con l’arrivo della primavera iniziano gli eventi all’aperto: spiccano i tre weekend dedicati ai fiori al Ricetto e il ritorno del Mercato Europeo a Biella. Aprile dolce dormire? Non a Biella dove tra teatro, cultura, gastronomia e spettacolo sarà un mese di eventi per tutti i gusti. Tra gli appuntamenti chiave i festeggiamenti per i settant’anni della nascita della Vespa, che ha visto la luce proprio a Biella quando la Piaggio era “sfollata” da Pontedera a causa della guerra. Ma in calendario c’è molto di più. Biella, da venerdì 15 a domenica 17 aprile AI GIARDINI ZUMAGLINI IL MERCATO EUROPEO Cibi, bevande e artigianato dalle regioni d’Italia e dell’Europa sono gli ingredienti di successo del Mercato Europeo. Quest’anno l’appuntamento è da venerdì 15 a domenica 17 aprile: le bancarelle saranno come di consueto nell’area tra i giardini Zumaglini e viale Matteotti, in pieno centro. Trivero, sabato 16 aprile UNA SERA NELLA NATURA CON L’ORNITOLOGO Alla Brughiera di Trivero comincia alle ore 17 la passeggiata per imparare a riconoscere i canti vesperali e notturni degli uccelli, in compagnia dell’ornitologo Lucio Bordignon. Seguirà una cena tipica. Ristorante Il Castagneto, Trivero Brughiera Info: tel. 015.7158175, www.oasizegna.com
Biella, sabato 16 aprile L’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA BIBLIOTECA È in piazza Curiel l’appuntamento per il taglio del nastro della nuova biblioteca di Biella. Completato il trasloco da via Pietro Micca, la struttura è pronta a ospitare gli appassionati di lettura (e non solo) nei suoi tre piani rivolti al pubblico. Tra le novità il wi-fi libero e la possibilità di prelevare autonomamente i libri dagli scaffali aperti. Nuova Biblioteca Civica, piazza Curiel 13, Biella Info: www.polobibliotecario.biella.it Biella, martedì 19 aprile AL JAZZ CLUB IL FEDERICO MONETTA QUARTET Il pianoforte di Federico Monetta sarà accompagnato da Manuel Pramotton al sax, Luca Curcio al contrabbasso e Giacomo Reggiani alla batteria nel concerto in programma nel cartellone del Biella Jazz Club. Biella Jazz Club, palazzo Ferrero, Biella Piazzo Info: www.biellajazzclub.com Cossato, mercoledì 20 aprile A TEATRO “LA SCUOLA” CON SILVIO ORLANDO Più di vent’anni dopo il film (datato 1995), con un testo tratto dai libri di Domenico Starnone, torna sul palcoscenico “La scuola”. Oggi come allora il protagonista sarà Silvio Orlando, accompagnato da Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli e Maria Laura Rondanini, diretti da Daniele Luchetti. Teatro Comunale, piazza Tempia 54, Cossato. Inizio ore 20,45 Info: www.ilcontato.it
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Biella, da sabato 23 a domenica 24 MAXIRADUNO INTERNAZIONALE IN ONORE DELLA VESPA Due giorni di festeggiamenti dedicati alla Vespa e ai suoi settant’anni saranno celebrati a Biella in un weekend che porterà in città gli appassionati da tutta Italia e forse oltre. Ecco il programma dettagliato: sabato alle 14 inaugurazione ed apertura “Vespa Village”, alle 14.30 apertura iscrizioni al raduno e tour enogastronomico sulle colline Biellesi con visita guidata presso una delle cellule ecomuseali del territorio, alle 15 al Museo del Territorio, inizio proiezioni film sulla Vespa, alle 16 al Museo del Territorio, premiazione della 4ª edizione del concorso d’arte “Lettere d’artista” sul tema “Disegna la tua Vespa”, alle 19 apertura “Street Food Zone”, alle 21 serata rock “Cammelli Generation”. Domenica alle 9 apertura “Vespa Village e apertura iscrizioni al raduno, alle 10.30 gran parata “…Sotto il segno della Vespa” nelle vie del centro cittadino con aperitivo enogastronomico al Piazzo, alle 12 rientro al Vespa Village, alle 14.30 tour sulle colline biellesi con visita guidata presso una delle cellule ecomuseali del territorio, alle 15 al Museo del Territorio inizio proiezioni film sulla “Vespa”, alle 18 rientro al Vespa Village, alle 21 serata rockabilly. Piazza Unità d’Italia, Biella - Info: www.vespaclub-biella.it Candelo, da sabato 23 aprile PER LA QUINDICESIMA VOLTA CANDELO IN FIORE Il Ricetto di Candelo si trasforma in un giardino per la quindicesima volta grazie a Candelo in Fiore. Per questa edizione le porte saranno aperte per tre weekend, un record. Ecco gli orari: sabato 23 aprile dalle 10.30 alle 23, sabato 30 aprile e 7 maggio dalle 10 alle 23, domenica 24 aprile e 1 maggio dalle 10 alle 22, domenica 8 maggio dalle 10 alle 20, lunedì 25 aprile dalle 10 alle 23. Nei giorni feriali l’apertura è dalle 10.30 alle 21. Prezzi: festivi e prefestivi 6 euro giornaliero, feriali 4 euro giornaliero (compresi i gruppi). Ridotto: 5 euro per soci Touring Club Italiano, Bennet Club, Borghi più Belli, tessera abbonamenti Musei, Borghi Card, Club de “I biellesi”, gruppi di camperisti (Federcampeggi), studenti universitari con tesserino;
gruppi sopra le 25 persone (gratuità per il capogruppo). Residenti a Candelo: 3 euro. Gratuito: portatori di handicap, bambini fino a 12 anni accompagnati, candelesi over 65, soci Pro Loco di Candelo. Info: www.candeloeventi.it Biella, fino al 15 maggio BIELLA PIONIERA DELLA FOTOGRAFIA La seconda mostra correlata all’evento legato a Henri Cartier-Bresson s’intitola “Biella pioniera della fotografia”: si tratta di un un affascinante viaggio a partire da Giuseppe Venanzio Sella, proposto al Museo del Territorio. Orari mostra: da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30, sabato e domenica dalle 15 alle 18,30. Ingresso gratuito con il biglietto della mostra “Henri Cartier-Bresson”. Museo del Territorio Biellese, via Quintino Sella, Biella Info: www.museodelterritorio.biella.it - tel. 015.2529345 Biella, fino al 2 giugno AL MACIST LA POP ART DI LUCA ALINARI Espone per la prima volta a Biella l’artista fiorentino Luca Alinari: al Macist ha portato una ventina di sue opere degli anni Settanta ispirate a neodadaismo e pop art. Dopo l’inaugurazione di sabato 2 aprile, la mostra resterà aperta ogni sabato e ogni domenica fino al 2 giugno dalle 15 alle 19.30. L’ingresso è libero. Museo Macist, costa di Riva 11, Biella - Info: www.macist.it Netro, sabato 30 aprile IL CICLO DI ESCURSIONI A NETRO E A BAGNERI Il ciclo di uscite “Alla scoperta degli angoli del Biellese”, organizzato da Università Popolare e Touring Club, oggi sale a Netro e Bagneri e alle loro officine del ferro. L’orario di incontro di ogni visita è fissato alle ore 14.30: ci si troverà al parcheggio del Mercatone Uno a Biella. Chi vuole, previo avviso alla guida, potrà trovarsi direttamente al luogo di visita. Info: tel. 338.5957906 - segreteria@upbeduca.it
da Giovedì a Domenica
Specialità Carne alla Griglia proveniente da pascoli di tutto il mondo: Argentina U.S.A. Brasile Nuova Zelanda Irlanda Prich steak e pizza
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Strada della Nera, 17 Biella - Tel. 015 9541019 - Cell. 392 3386223 - www.princh.it
orario: 18:00 - 23:30 è gradita prenotazione! apertura straordinaria per minimo 10 persone solo su prenotazione.
Tutti i Giovedì
FESTA DEL VINO a tutti i clienti il vino del giorno
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LO SPONSOR
Botalla formaggi, gusto di successo Così l’azienda porta nel mondo le tome biellesi di Giampiero Canneddu, fotografie archivio Botalla Formaggi
Lo sport nel dna, la tradizione come base, l’innovazione come credo: «Chi si lega alla sua storia ha una marcia in più» dice Andrea Bonino, uno dei titolari. «E Pallacanestro Biella è parte della storia del nostro territorio».
«Chi mostra qualcosa di unico e si lega alla sua storia e alla sua tradizione ha una marcia in più. E Pallacanestro Biella è parte della storia del nostro territorio»: bastano poche parole ad Andrea Bonino per spiegare perché Botalla Formaggi, l’azienda della sua famiglia, si è legata ai colori rossoblù. Questione di dna, prima ancora che di passione o affari, insieme a un amore antico per lo sport: non solo basket, ma anche pallavolo e perfino bocce. «Mio padre» racconta Bonino «ha un ruolo importante nel Crc Gaglianico, vertice di un movimento importante. E quando vedo nel bel bocciodromo cittadino 3-400 persone a seguire le partite, capisco quale sia il seguito anche di questa disciplina». Papà Bonino ha rappresentato la prima generazione della famiglia nel mondo del mercato agroalimentare: aveva una piccola azienda siderurgica, ma per motivi di salute legati alle polveri sottili della produzione, la vendette e cambiò completamente settore. Oggi, qualche anno dopo, dai cancelli di via Ramella Germanin partono formaggi biellesi che raggiungono i consumatori di tutta Italia, ma che ormai sono conosciuti e apprezzati anche all’estero. Uno dei segreti? Legarsi alla tradizione, con il desiderio di innovare: «Partiamo dalla materia prima, che deve essere di qualità. Il nostro latte arriva da allevamenti biellesi, vercellesi e canavesani.
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E, in un momento in cui i grandi marchi dettano legge, abbiamo un modo per distinguerci, nella qualità». Poi ci sono le regole da rispettare: «Il gusto del nostro formaggio deve essere uniforme, riconoscibile, deve “sapere di latte”. Per questo ogni toma della nostra linea ha una linea di invecchiamento con tempi stabiliti, in modo che venga consumata quando è al suo meglio». E l’innovazione? Basti pensare allo “Sbirro”, il formaggio alla birra che è una delle prelibatezze portabandiera di Botalla Formaggi, ma anche del “made in Biella”: «In Italia non c’era la tradizione dei formaggi aromatizzati alla birra» sostiene Andrea Bonino, «a differenza dei Paesi Bassi. Con Sbirro abbiamo creato un formaggio unico e inimitabile e, in questi anni, non solo abbiamo conquistato una buona fetta di mercato, ma abbiamo anche dato l’esempio ad altri produttori che hanno creato formaggi simili». Il sodalizio con Birra Menabrea partendo dallo “Sbirro”: continua da anni, la prossima fiera internazionale del gusto è Cibus, uno degli appuntamenti-chiave del settore, in programma a Parma dove Botalla e Menabrea saranno presenti con un progetto ribattezzato “Gusto al cubo”, insieme a un produttore di prosciutto emiliano, una formula consolidata ormai da molti anni. E, pensando alla tradizione imprenditoriale, ribaltare la proporzione tra biellesi e parmensi in un progetto è davvero senza precedenti... «Unirsi è importante» sottolinea Andrea Bonino. «Farlo sulle basi della lealtà e dei principi sani è utile alle aziende ma non solo. A Parma Botalla e Menabrea racconteranno anche un territorio che ha molto da offrire. E che se imparasse a unirsi di più avrebbe dei vantaggi». Vale anche per Pallacanestro Biella. A casa Bonino la passione è partita dalla sorella Simona per poi contagiare tutta la famiglia («Prima partita vista nel 1997» racconta «e da allora sempre presente, forse a parte i giorni in cui ero in sala parto...»). Ma la 15
convinzione sul valore del progetto rossoblù appartiene a tutti. «Avvicinarsi alla squadra, come ci è capitato prima con Savio e poi con Angelico, vuol dire accorgersi che c’è molto di più oltre alla prima squadra» prosegue Andrea Bonino. «È una società gestita bene, con accortezza, e la storia dei giocatori, dalla personalità di Voskuil all’atteggiamento dei capitani Raspino e Infante, fa capire che per loro non sia solo un lavoro. Poi c’è il settore giovanile, con i suoi successi e i suoi valori. E la cornice è l’entusiasmo del pubblico. Meriterebbe più sostegno da più aziende del territorio. L’unione che ha fatto bene a noi sul mercato potrebbe funzionare anche in questa realtà d’eccellenza che ormai fa parte della nostra storia e della nostra tradizione».
ARREDAMENTO
Da IDW Italia l’eccellenza del design Mobili e accessori su misura per ogni stile di vita di R.T., fotografie d’archivio
Tra attualità e avanguardia, lo showroom di IDW Italia racchiude le migliori espressioni del design Made in Italy riconosciute a livello internazionale. Ciò che più caratterizza il lavoro e l’impegno di Cristiano Castaldi, titolare di IDW Italia in via Milano 87 a Biella (Chiavazza), è la grande attenzione alle tendenze dell’arredamento, unita alla capacità di cogliere gli stimoli provenienti dal mondo esterno, tra viaggi di lavoro, incontri con i clienti e frequentazioni di fiere del settore. Il punto di partenza è l’ascolto del cliente e delle sue esigenze. Prima di parlare d’arredamento e di accessori è bene conoscere lo
stile di vita di ciascuno: ad esempio, una famiglia con figli in cerca di una cucina spaziosa e adatta ad accogliere tutti; un lavoratore autonomo (freelance) che deve ricavare l’ufficio all’interno della propria casa facendo attenzione a organizzare al meglio lo spazio e ad assicurarsi il comfort necessario per pensare e lavorare. Molti consigli IDW li anticipa sul blog del sito Internet www.idwitalia. com e sulla pagina Facebook, ma il team dello showroom fa il resto. Guida con mano sicura (dalla progettualità alla realizzazione) un pubblico molto differenziato per età, abitudini e esigenze, ma legato dal gusto per il design italiano d’eccellenza. Tra i marchi proposti da IDW, che ha una sede anche in Nigeria dove esporta lo stile italiano, ci sono i «grandi» del Made in Italy: Pianca, Jesse, Cesar, Battistella e Novamobili. E nell’esposizione di salotti, bagni, cucine e camere da letto si trovano oggetti contemporanei che sono già dei cult e che stanno scrivendo la storia del design. IDW è in grado di offrire l’armonia degli spazi abitativi, possiede la capacità di bilanciare i trend del design tenendo conto del lifestyle e non perdendo mai di vista lo spazio. Perché poi, in definitiva, la casa è la somma di due identità: la propria e quella di chi ci vive. Un complemento d’arredo creato con estrema ricerca dai designer italiani è in grado di fondere al meglio queste due identità, facendo in modo che la casa diventi quasi un’estensione di chi la abita. Per info: IDW Italia | Italian Design in the World - via Milano 87, Biella - tel. 015 20827 - info@idwitalia.com - www.idwitalia.com
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BIella da vivere
Vento di primavera
Le proposte di aprile tra moda, sport e buona cucina
ANGELICO veste i colori della primavera 2016 Eleganza, versatilità e cura di ogni minimo dettaglio sono le linee guida del total look. La costante ricerca del giusto abbinamento per ogni situazione non dimentica il tempo libero, dove l’uso dei tessuti colorati rende inimitabile lo stile Angelico. Nuove giacche, diversi tessuti fra i quali il lino, colori e tagli originali perfetti sia per il lavoro che per i tuoi momenti di svago. Vieni a scoprire cosa Angelico ha in serbo per te e per questa nuova stagione alle porte… Ti aspettiamo negli store e su ANGELICO.IT Via Cavour 67, Gaglianico - tel. 015 25.47.319 - www.angelico.it
Novità di primavera a Fuorigioco Sono arrivate le coloratissime Crazylight Boost marchiate Adidas per tutti gli appassionati del mondo del basket… correte a provarle! Inoltre vi ricordiamo che da Fuorigioco è possibile trovare anche tutti i prodotti del merchandising ufficiale Rossoblù oltre che i biglietti per le partite casalinghe dell’ Angelico, disponibili a partire dal martedì precedente il match. Cosa state aspettando? Via Galimberti 37b, Biella - tel. 015 84.09.365
Il Minibasket all’Oasi Zegna Due settimane tra le montagne biellesi dedicate alla palla a spicchi e organizzate dal Minibasket di Pallacanestro Biella in collaborazione con Oasi Zegna. Dopo il successo della precedente edizione, quest’anno si raddoppia! La prima settimana, dal 12 al 18 giugno, sarà dedicata alle annate che vanno dal 2003 al 2006, mentre la seconda settimana, dal 3 al 9 luglio, vedrà protagonisti i ragazzi del 2001, 2002 e 2003. Il costo di iscrizione è di 380 Euro. Info e prenotazioni: Luca Monteleone: 330 209521 Massimo Grigatti: 347 5029237
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BIella da vivere
Restauriamo la cestovia del camino Parte il 30 aprile, in concomitanza con la chiusura per il “fine vita tecnico”, la raccolta di fondi per sostenere il restauro della cestovia del Monte Camino. A guidarla è la Fondazione Funive Oropa, con il sostegno della città di Biella: servono 400mila euro per avviare i lavori di restauro e far ripartire al più presto possibile lo storico impianto che porta dal lago del Mucrone a quota 2400 metri. Il crowdfunding dovrà raggiungere almeno quota 100mila euro entro il 31 dicembre per far sì che il Comune finanzi il resto dei lavori. Nei prossimi giorni saranno comunicate le modalità della raccolta. www.funivieoropa.it
Biglietti per il PREOLIMPICO di TORINO Vedremo l’Italia dei canestri a Biella alla fine di giugno, ma l’amichevole contro Porto Rico del Biella Forum è solo l’antipasto per il torneo preolimpico, in programma al PalaAlpitour di Torino. Il torneo è in programma dal 4 al 9 luglio e mette a disposizione un posto per i Giochi di Rio de Janeiro. Gli azzurri saranno nel minigirone con Tunisia e Croazia, mentre nell’altro raggruppamento ci sono Grecia, Messico e Iran. I biglietti sono già a disposizione su www.ticketone.it e i prezzi variano da 25,50 a 100 euro.
Prof. Umberto Veronesi “La sigaretta elettronica è assolutamente innocua, tanto è vero che, per esempio, è utilizzata per un protocollo scientifico ufficiale che coinvolge tre IRCSS milanesi. La sigaretta elettronica può essere uno strumento molto utile per iniziare un processo di disassuefazione, soprattutto in chi ha una forte dipendenza psicologico-gestuale, che è una delle componenti fondamentali e più difficili da eradicare della dipendenza del fumatore”.
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I gran trekking del Piemonte Alla scoperta del Biellese camminando nella natura di ExPi, fotografie d’archivio
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi! M. Proust Mauro e Massimiliano sono due ragazzi laureati in scienze naturali, con un preciso obiettivo: far scoprire alle persone le bellezze del nostro territorio, diffondendo nel contempo piccole pillole di cultura naturalistica, che vanno dalle informazioni sulla fauna tipica locale, alle nozioni di geologia, passando per la storia naturalistica del territorio. Dopo aver percorso in lungo e in largo i sentieri delle vallate biellesi e aver collaborato con associazioni locali alla ricerca di nuovi scorci fotografici e paesaggi quasi dimenticati, hanno pensato che sarebbe stato magnifico poter condividere questi luoghi magici con i loro compaesani e non solo. Mauro è una guida con un’innata passione per gli animali (Alpine Nature Trekking il suo sito), Massimiliano è un fotografo paesaggista (cercate Nabumbo su Facebook per vedere le sue foto) e viste le loro passioni, hanno deciso di organizzare trekking guidati adatti a tutte le età. Le prime uscite del 2016 sono state un assoluto successo con oltre 30 persone iscritte di media, provenienti sia dal biellese, che da fuori regione. I trekking: Gran Trekking della Baraggia: un’escursione intensa di circa 15 km ma adatta a tutti. Percorre gli angoli più caratteristici della “Savana Biellese” in 6h di pura avventura. Gran Trekking della Serra: tra creste panoramiche e morene glaciali, la Serra offre itinerari che non possono passare inosservati. Una giornata immersi nel verde.
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Gran Trekking della Valle Oropa: un’avventura tra faggete, ruscelli e antiche vie di transito lungo un percorso di 15km. Sei ore di passeggiata per rivivere gli antichi fasti di questa magnifica valle. Gran Trekking della Valsessera: itinerari di rara bellezza nella Valsessera, tra pendii ancora innevati e lo sbocciare della primavera: uno scenario davvero suggestivo. 12km adatti a tutti. Gran Trekking della Resistenza: da Sala Biellese a Donato, al cospetto dell’alta Valle Elvo. Una camminata in memoria del 25 aprile. Gran Trekking della Transumanza: folklore e natura: un modo unico per rivivere un’ antichissima tradizione. Per info e prenotazioni: Mauro Fanelli, naturalista e guida escursionistica, fanemau@gmail.com - www.alpinanaturetrekking.com e Massimiliano Tarello, naturalista e fotografo, massimilianotarello@ gmail.com - pagina facebook Nabumbo.
IL PERSONAGGIO
Venuto, il maestro del lavoro Il simbolo della stagione? Il play protagonista inatteso di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Da decimo uomo a play titolare che i compagni cercano anche per i tiri decisivi: la crescita del friulano ha coinciso con l’esplosione della squadra nel 2016. Se avesse segnato anche la tripla dall’angolo all’ultimo secondo di Angelico-Reggio Calabria, sarebbe stato candidato a un monumento equestre nel piazzale del Biella Forum. Ma Marco Venuto forse
non è tipo da monumenti. Basta ricordare una qualsiasi delle sue presenze in conferenza stampa: aria timida, postura da persona che non è poi così abituata ai riflettori, tono di voce senza eccessi, anche se le parole che pronuncia hanno un peso. Se ci fosse un simbolo da eleggere in questa strana e complicata stagione di Pallacanestro Biella, sarebbe il play che arriva dal Friuli e da una carriera più in serie B che altrove a guadagnarsi la copertina. Marco Sambugaro lo ha firmato per ultimo, con i galloni del nono o decimo uomo, dopo aver passato qualche settimana senza contratto ad allenarsi con la squadra, sotto gli occhi di Michele Carrea che lo conosceva bene dai tempi di Casalpusterlengo. Quando le cose andavano male, le onde dello scetticismo provavano a mandare sott’acqua anche lui. La squadra ha un problema in regia, si diceva, non pensando solo al giovane talento non abbastanza emerso di Alessandro Grande. E lui, si aggiungeva, fa quello che i suoi mezzi gli consentono. Poi arrivò la partita di andata contro Tortona, un finale punto a punto. E i due canestri che colorarono lo sprint di rossoblù furono suoi, su altrettanti scarichi di Mike Hall. Era più che un segno: la squadra si fidava di lui nei momenti decisivi. Allora, con la mente annebbiata dalla bassa classifica, erano segni che la gente del Forum faticava a cogliere. Ma piano piano, tra un canestro importante e una prestazione solida, quel ruolo nel quintetto base che sembrava solo una soluzione di emergenza è di-
Marco Venuto, alla prima stagione all’Angelico
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ventata una delle chiavi della stagione. Il segreto? Lavorare sodo, come ha fatto la squadra anche quando le cose giravano storte. E non perdere l’entusiasmo per quello che si fa. Sentite le parole di Venuto, in una videointervista raccolta dall’area comunicazione di Pallacanestro Biella dopo i 20 punti segnati contro Trapani: «Giocare in questo modo qui davanti a 3500 persone, in una partita così importante, contro una squadra così forte, in una città così storica per la pallacanestro per me è stato toccare veramente l’apice della carriera». Pordenonese di San Vito al Tagliamento, 31 anni a ottobre, è uscito dal vivaio della Snaidero Udine per iniziare un giro d’Italia che lo ha portato ad Atri (B1), Fidenza (B2), Casalpusterlengo per quattro anni (tra B e A2), e poi due stagioni a Tortona con il salto dalla B e l’anno in A2 Silver. I suoi 24 minuti a partita non se li aspettava nessuno a inizio anno, forse nemmeno lui. «Sono un ragazzo che ha bisogno di emozioni e di stimoli. E qui li ho trovati tutti, per la piazza, per la storia, grazie al coach, al general manager e alla società. E sono stracontento per i complimenti che sento in giro. Qui hanno visto pallacanestro di alto livello e convincere la gente qui mi rende orgoglioso». Orgoglio reciproco, per aver visto la sua esplosione nella pallacanestro che conta un po’ di più rispetto a quella a cui era abituato. Lo stesso impegno nel parquet lo ha messo anche sui libri: laureato in economia a Parma, pensa già a qualcosa in più: «Ci ho messo otto anni a laurearmi, un po’ di più del normale ma con l’impegno sportivo ci sta. Ora mi manca un po’ lo studio, che occupava il mio tempo libero dopo gli allenamenti. Vorrei intraprendere un master o un corso aggiuntivo di finanza». Magari in Piemonte, a poca distanza dal Biella Forum. Vorrebbe dire riconferma. E adesso nessun tifoso sarebbe scettico.
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Il tiro dalla distanza, specialità della casa di Marco Venuto
EDILIZIA
Ristrutturare casa senza pensieri? Con Global System il servizio è «chiavi in mano». di R.T., fotografie archivio Global System
L’esperienza ventennale nell’edilizia e la capacità di coordinare il lavoro di tutti i professionisti e gli artigiani coinvolti nella costruzione o nella ristrutturazione di una casa sono i punti di forza della ditta del geometra Cesare Sanson. La Global System ha sede a Mongrando e ora è specializzata anche nelle piscine esterne da vere durante la bella stagione. Con la legge di stabilità 2016 il Governo ha prorogato fino al 31 dicembre le detrazioni fiscali del 65% per chi migliora l’efficienza energetica della propria abitazione e del 55% per chi ristruttura, nonché il bonus mobili, ovvero la detrazione del 50% su una spesa massima di 10 mila euro. Si tratta di incentivi che vale la pena sfruttare se si ha in mente di sistemare la casa, anche solo in
parte, magari rinnovando il bagno o sostituendo i serramenti o la caldaia puntando al risparmio energetico. Global System offre ai propri clienti anche l’assistenza per usufruire degli incentivi fiscali, ma il suo principale obiettivo è comprendere le esigenze di ciascuno per consigliare le soluzioni, i materiali, l’illuminazione e i colori più adatti. Il servizio è completo: dalla progettazione alla direzione lavori, dalle certificazioni energetiche alle pratiche edilizie e catastali, dai rilievi topografici alla sicurezza nei cantieri. L’importante intuizione che Sanson ha avuto anni fa è stata capire che i clienti non possono preoccuparsi di contattare e di coordinare l’idraulico, il piastrellista, il muratore e l’elettricista. A questo ci pensa Global System che si propone per diversi tipi di interventi: manutenzione di edifici, piccoli lavori stradali, opere edili, impianti elettrici e di energie rinnovabili, impianti idraulici, serramenti per interni e per esterni, restauri e risanamenti conservativi, tinteggiature, opere da fabbro e da lattoniere. Per chi desidera ricavare un’area relax in giardino, Global System si è specializzata anche nella costruzione di piscine in muratura o, grazie all’aiuto di operatori specializzati, nella posa di vasche prefabbricate. Anche in questo caso la consulenza parte dal sopralluogo per poi passare alle autorizzazioni, allo scavo e alla realizzazione vera e propria della piscina da godere tra nuotate, giochi e aperitivi a bordo vasca. Per informazioni: Global System - Via Roma 6, Mongrando tel. 015.2564498 - cell. 338.5624429 - c.sanson65@alice.it www.globalsystemimpresa.it
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SELFIE!
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RUBRICA a cura di Luca Rosia
AMARCORD
Forza Aramis, lo “zio” di Time Out È nata nel 1967 la prima rivista ufficiale del basket biellese di Giampiero Canneddu, fotografie d’archivio
Dai cassetti di Ugo Pinarello, che la ideò, il primo numero distribuito gratis alla Rivetti, con la cronaca della trasferta con due bus a Cantù. Nelle pagine dell’anno dopo un pezzo di storia: la nascita del Biella Basket Club. «In quanto a tifo, benché siamo alle prime armi, abbiamo vinto in largo e in lungo il confronto con il locale basket club. Infatti a un misero striscione locale, hanno fatto riscontro sei bandiere biellesi con tanto di scritta e uno striscione inneggiante ai “Moschettieri” fabbricato con pazienza da certosino dal socio Ugo Fusco»: era il 25 marzo 1967, un sabato sera, e probabilmente la palestra Rivetti era piena con largo anticipo come d’abitudine quando i tifosi potevano leggere queste parole aspettando la palla a due. Il merito era di Ugo Pinarello, creatore di “Forza Aramis” (dal nome dello sponsor stagionale), ovvero lo zio di tutte le pubblicazioni ufficiali legate alla pallacanestro biellese. La primissima rivista distribuita gratis al palazzetto (proprio come il “nostro” Time Out) aveva visto la luce a poche settimane dalla nascita del primo club di tifosi organizzati: «Poco dopo la nascita» si legge sulla prima pagina «la campagna tesseramento
ha raggiunto quota sessanta». E la prima trasferta organizzata era stata, domenica 12, quella a Cantù. Già, proprio lì: sul parquet non finì bene «di fronte a un’Oransoda più in palla che mai con Recalcati e Sarti infallibili cecchini» ma sugli spalti, prima dei faccia a faccia tra Vecchia Guardia ed Eagles, non ci fu partita. E forse anche fuori, a dar retta alle righe molto poco politically correct che ricordano come «per i match di boxe numerose sono state le vittorie biellesi ai punti». Ugo Pinarello sorride mentre ripesca dai cassetti i suoi “cimeli”: decano dei giornalisti biellesi, nel 1967 alternava ancora i primi passi in redazione («Ho iniziato a 15 anni a Eco di Biella» dice) all’attività agonistica da ciclista. «Ildo Viglieno fu il mio primo mentore, insieme a Carlo Caselli» racconta. «Avevo 15 anni quando mi diedero fiducia. Nel 1969 poi passai a “il Biellese”, quando smisi di correre in bicicletta. E sono rimasto lì fino al novembre del 2004, al momento della pensione». Oggi ha 67 anni e non ha ancora smesso, alle soglie dei cinquant’anni di carriera, alternando al lavoro in redazione le esperienze da editore. “Forza Aramis” fu la prima. La retrocessione, dopo lo sprint contro Livorno, Padova e Pesaro, non fermò lo spirito d’iniziativa e il 10 novembre del 1967, su un formato più grande e con la carta da quotidiano, venne pubblicato “Tutto Basket”. La formula era la medesima: distribuzione gratuita alla Rivetti e spazio al basket a 360 gradi, compreso il settore giovanile, le squadre femminili e i tornei amatoriali. Nel primo numero stagionale si parla della nascita della Cestistica Biella nella Promozione femminile, del doppio successo dei “granatini” della Libertas juniores su Cus Torino e Vercelli (in campo i compianti Gianfranco Sarselli, Giovanni Bocca e Walter De Biasio) e del torneo del Csi, con appuntamento ogni sabato sera alle 20,30 alla Belletti La testata di Forza Aramis, anno 1967. Nella foto grande la cerimonia del primo Sigillo d’Oro Lauretana. Era il 2004, anno delle Olimpiadi di Atene a cui parteciparono i biellesi Betty Perrone, Bea Lanza, Alberto Gilardino ed Enrico Pozzo. Ugo Pinarello è il primo accosciato a sinistra
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Bona, con sfide tra Vilianensis, Basket Via Ivrea, Frassati, Lamarmora e Cervetta. Nel secondo numero c’è anche quello che, con gli occhi di oggi, suona come uno scoop: la nascita del Biella Basket Club, colori sociali giallo oro, creata per «offrire la possibilità di svolgere attività agonistica ai giocatori “liberi”». Tra i primi giocatori c’erano l’ex della Libertas Gava (anche allenatore) e Raspino, nel ruolo di segretario chi altri se non Bruno Potasso... Era quello il primo embrione di Pallacanestro Biella, creata nel 1994 dalla fusione di Bbc e Amici del Basket. Ed è la prova che già mezzo secolo fa in città si pensava al basket sempre e comunque. Ugo Pinarello se n’era accorto e con le quattro pagine distribuite alla Rivetti coccolava questa passione: «A darmi una mano c’erano Massimino Scanzio Bais e Flavio Chiastellaro, che spesso firmavano con uno pseudonimo. Ma da “editore” ho seguito altre iniziative: nel 1973 uscì “Sport Biellese”. Insieme alla pallacanestro si parlava anche di calcio: era l’anno della Cossatese in serie C e della Biellese in serie D. E al Fila di Cossato si vedevano Udinese, Parma, Cremonese, Padova, Venezia, oltre che Paolo Sollier in campo». Tra le firme di pallacanestro spicca un certo Bruno Tabasso: «Era Bruno Potasso, sotto mentite spoglie...». C’è più orgoglio che nostalgia nei ricordi di Ugo Pinarello, anche perché bisognava arrangiarsi: «Quando ebbi l’idea di pubblicare la “Guida dello sciatore biellese” cercavo da solo la pubblicità per finanziare la stampa e su e giù da Trivero si andava in bus». In tempi più recenti, dalle sue idee sono nate altre piccole pietre miliari per lo sport locale: nel 1992 il libro, scritto da Davide Rota e Silvio Brognara, sui primi 100 anni della Biellese, nel 2004 l’idea del “sigillo d’oro Lauretana” con cui l’azienda di Graglia premia ancora oggi gli sportivi locali del momento. «Iniziammo» racconta Pinarello «con i quattro biellesi più uno che parteciparono alle Olimpiadi di Atene. Quello di Betty Perrone, Beatrice Lanza, Enrico Pozzo, Alberto Gilardino più Matteo Soragna è un record davvero difficile da ripetere». E poi, per restare alle pubblicazioni, c’è stato anche “Tante storie, tante vittorie”, raccolta di
biografie dei più forti atleti biellesi di tutti i tempi. Ma tutto cominciò alla Rivetti, con “Forza Aramis”. E con quello stralcio di lettera che Pinarello indica con il dito in un trafiletto a pagina 3: «Sono i complimenti del club dei tifosi dell’Ignis Varese per la nascita del club». La grande di allora che s’inchina alla piccola piena di entusiasmo. Chissà se c’entrava quella vittoria sugli spalti sul tifo rivale canturino...
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SETTORE GIOVANILE
Il “Raspino” è ancora rossoblù La Banca Sella Biella al secondo successo consecutivo di Giampiero Canneddu, fotografie di Stefano Ceretti
Nel quadrangolare Under 20 battute Alto Sebino e Arona, Wheatle miglior giocatore. Nella Novipiù Cup per la categoria Under 15 una vittoria e quattro sconfitte per i ragazzi di coach Luca Baroni, comunque soddisfatto dell’esperienza.
Per il secondo anno consecutivo è stata la Banca Sella Biella a mettere in bacheca il trofeo del memorial Paolo Raspino. Il quadrangolare, disputatisi il venerdì e il sabato di Pasqua al palasport di via Pajetta, ha visto un dominio rossoblù pressoché incontrastato. Ma non era affatto scontato perché delle quattro contendenti altre due hanno ottenuto, come l’Under 20 di Federico Danna, l’accesso diretto alle finali scudetto di fine aprile a Cantù. La prima ha fronteggiato Biella in semifinale: Alto Sebino, seconda dietro Venezia nel girone Nord-Est, è stata schiacciata 93-65, con una prova di forza che lascia davvero ben sperare per l’appuntamento con la corsa allo scudetto. L’altra sfida-antipasto delle finali è saltata perché contro la Tiber Roma è stata Arona (iscritta all’ultimo momento al posto della squadra serba che non è riuscita a raggiungere l’Italia) ad aggiudicarsi la seconda semifinale del venerdì. Nel derby piemontese la Banca Sella non ha però lasciato scampo ai rivali: 67-52 e secondo trofeo consecutivo in ghiaccio. Come se non bastasse, Carl Wheatle (top scorer rossoblù con 16 punti di media a partita) è stato eletto miglior giocatore della competizione. Luca Rattalino (16 punti in semifinale) e Federico Massone (10 nella finalissima) sono stati bravi a dare una mano al talento inglese, promesso rinforzo della prima squadra fin dalla prossima stagione, quando sarà considerato non più straniero ma tesserabile come giocatore di formazione italiana. Da segnalare anche i 12 punti di Marletta, nel match contro Alto Sebino.
L’Under 20 pronta alle finali scudetto e fresca vincitrice del memorial Raspino. Nella foto piccola un time out dell’Under 15
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L’Under 15 che ha preso parte alla Novipiù Cup
I giorni delle vacanze di Pasqua sono stati anche quelli della Novipiù Cup, il torneo per Under 15 nato a Casale Monferrato che da qualche edizione vede Biella non solo sul campo ma anche come società e città che ospitano le partite della prima fase. Proprio al PalaPajetta si è potuto ammirare in anteprima, nel girone eliminatorio, la vincitrice 2016, la Grissin Bon Reggio Emilia, che in finale ha superato l’Eurobasket Roma. Anche la Banca Sella di coach Luca Baroni, alla sua prima stagione in rossoblù, ha disputato la prima fase “in casa”, ma non è bastato a centrare la qualificazione al tabellone principale, nel girone tosto contro l’Olimpia Milano e la Reyer Venezia. Nelle prime due partite sono arrivate altrettante sconfitte: 74-51 contro i veneziani (con 16 punti di Artuso e 10 di Borgialli) e 86-58 contro le giovani “scarpette rosse” (top scorer ancora Artuso con 22 punti, seguito da Raise e Borgialli con 13). Nel girone di consolazione tutto piemontese, i ragazzi in rossoblù si sono levati la soddisfazione di centrare una vittoria, superando 71-66 la Junior Casale, grazie ai 18 punti di Raise e Artuso e ai 17 di Borgialli. Nelle altre due sfide,
altrettanti ko: 83-91 contro il Novipiù Campus (Artuso 27, Borgialli 21, Raise 14), 83-49 contro la Pms Moncalieri-San Mauro (Brusasca 13). «Senza guardare ai risultati, ma solo alle prestazioni, è stato un buon torneo» ha commentato coach Baroni. «Siamo cresciuti, abbiamo affrontato partite vere contro avversarie davvero toste e siamo stati capaci di reagire nei momenti di difficoltà. Per questo sono abbastanza soddisfatto di questa esperienza». Tornando all’Under 20, il conto alla rovescia per le finali scudetto è cominciato. Si giocherà a Cantù dal 25 al 30 aprile e sei sono le squadre già qualificate: i padroni di casa e Biella nel girone Nord-Ovest, Venezia e Alto Sebino in quello Nord Est e Stella Azzurra e Tiber Roma nel girone Centro-Sud. Gli altri due posti a disposizione saranno assegnati nel concentramento di Napoli in programma dall’11 al 13 aprile. In lizza nel primo girone ci sono Pms Moncalieri-San Mauro, San Paolo Ostiense Roma, Padova e Olimpia Milano e nel secondo Victoria Libertas Pesaro, Junior Casale, Eurobasket Roma e Pontevecchio.
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SALUTE E BELLEZZA
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IN CAMPO
Lo sprint finale
Le ultime tre di regular season. E poi playoff? di Giampiero Canneddu, fotografia di Stefano Ceretti
28ª giornata, sabato 9 aprile
Sabato 30 aprile-domenica 1 maggio
PalaOltrepo di Voghera, ore 21.00
La Lnp non ha ancora ufficializzato le date della post-season, che probabilmente prenderà il via la settimana dopo la fine della stagione regolare. La formula dei playoff prevede un tabellone a 16 squadre che parte dagli ottavi di finale e arriverà fino alla finalissima che stabilirà l’unica squadra promossa in serie A. Tutte le sfide saranno al meglio delle cinque partite. La formula dei playout prevede la sfida incrociata tra terzultima e penultima dei due gironi, anche in questo caso al meglio delle cinque partite. Le due sconfitte delle serie retrocederanno in serie B.
Orsi Tortona - Angelico Biella Gli ex
Marco Venuto (a Tortona dal 2013 al 2015) Luca Garri (a Biella nel 2005/2006 e dal 2008 al 2010) Così all’andata Angelico Biella-Orsi Tortona 90-84 (Ferguson 30, Hall 21; Reati 29, Brooks e Marks 16) La data: 8 marzo 2014 Marco Venuto segna due punti nella semifinale che Tortona perde contro Latina, nella Final Four di Coppa Italia di serie B a Rimini. Nel turno preliminare il play ora in rossoblù fu decisivo con 8 e 9 punti per eliminare Orzinuovi, sulla cui panchina sedeva come assistente allenatore, al primo anno dopo il ritiro dal basket giocato, lo storico play biellese Ale Muzio.
29ª giornata, domenica 17 aprile
Angelico Biella - Paffoni Omegna Biella Forum, ore 18.00
Gli ex
Diego Banti (a Omegna nel 2014) Così all’andata Paffoni Omegna-Angelico Biella 73-69 (Iannuzzi 18, Smith 17; Hall 27, Ferguson 22) La data: 17 febbraio 2002 Il neo-allenatore di Omegna Pippo Faina, che ha preso il posto dell’esonerato Alessandro Magro, non affronta Biella dalla quinta di ritorno del campionato 2001/2002: la sua Adecco Milano, già sconfitta dai rossoblù all’andata, perse al PalaPajetta 100-94, con 26 punti di Dixon e 20 di Niccolai. In quella stagione le “scarpette rosse” si salvarono all’ultima giornata, in una sfida al cardiopalma contro Imola, vinta 76-75.
30ª giornata, sabato 23 aprile
Mens Sana Siena - Angelico Biella PalaEstra di Siena, ore 21.00
Gli ex
Alessandro Ramagli (a Biella dal 2000 al 2006) Andrea Monciatti (a Biella dal 2012 al 2015) Così all’andata Angelico Biella-Mens Sana Siena 91-85 (Ferguson 32, De Vico 25; Roberts 19, Udom, Bryant, Ranuzzi e Cucci 12) La data: 14 ottobre 2001 La prima sconfitta casalinga della storia di Pallacanestro Biella in A1 arriva alla sesta di andata della prima stagione: dopo i successi all’esordio su Udine e alla quarta su Fortitudo Bologna, è proprio la Montepaschi Siena a far perdere l’imbattibilità a domicilio all’allora allenatore rossoblù Alessandro Ramagli. Nel pesante 78-104 finale (con 22 punti di Stefanov per i biancoverdi) non bastò il ventello (con 7 assist) di Malik Dixon affiancato ai 13 punti di Kevin Rankin.
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Probabile inizio di playoff e playout
CULTURA
Ecco la nuova biblioteca civica L’inaugurazione è sabato 16 aprile in piazza Curiel di R.T., fotografia d’archivio Tre piani aperti al pubblico, gli “scaffali aperti” per scegliere da soli il proprio libro, sale internet e wi-fi libero per gli utenti: ecco le novità della struttura che sostituisce la vecchia sede di via Pietro Micca. Il 16 aprile 2016 alle ore 16 aprirà ufficialmente i battenti la nuova biblioteca civica di Biella: se ci fosse bisogno di un numero fortunato per la nuova storia del cuore della cultura cittadina, che trasloca in piazza Curiel dopo ottant’anni, è fin troppo facile individuarlo giocando con la data scelta per l’inaugurazione. Cabala a parte, la strada è breve da via Pietro Micca all’ex casa della gioventù italiana, costruita secondo i precetti dell’architettura razionalista dell’era fascista. Ma i cambiamenti sono numerosi. Tre sono i piani aperti al pubblico: in quello più alto troverà spazio la Sala Biella, nocciolo della vita culturale e della storia locale, oltre che i libri rari. Una delle caratteristiche di piano terra e primo piano sarà la presenza di oltre due chilometri di “scaffali aperti”: si tratta di aree a cui gli
utenti possono accedere liberamente e scegliere un libro da prendere in prestito senza bisogno di chiedere aiuto al personale. E se nel grande atrio appena oltre le caratteristiche finestrone lunghe e strette che caratterizzano la facciata c’è il bancone dell’accoglienza, gli spazi per socializzare non mancheranno, grazie alle sale studio e incontro ricavate nell’edificio. Nella bella stagione sarà possibile anche prendere in prestito un libro e iniziare a leggerlo negli spazi all’aperto davanti alla biblioteca, compreso il nuovo parco giochi per bambini di piazza Curiel. Per restare al passo con i tempi non mancheranno le aree multimediali, ma ai computer connessi a internet si somma la rete wi-fi libera per tutti nell’intera area della biblioteca. Cambiano anche gli orari, più estesi rispetto al recente passato: la “civica” aprirà più presto nei giorni feriali, alle 8,15, per chiudere i battenti alle 18,30. Il sabato l’orario è dalle 10 alle 16. Il tutto, ovviamente, salvo eventi o manifestazioni speciali che si contano di organizzare poco dopo l’inaugurazione. Anche alcune sale saranno a disposizione del pubblico per organizzare incontri. Il progetto per il trasloco della biblioteca ha visto la luce cinque anni fa, parte del maxi-intervento del cosiddetto Pisu, il piano integrato di sviluppo urbano finanziato dall’Unione Europea attraverso la Regione. Fanno parte dello stesso Pisu altre opere come il restauro della palazzina Piacenza, sede della biblioteca dei ragazzi temporaneamente ospitata da villa Schneider. Il patrimonio della “Civic”, che dagli anni Trenta aveva sede in via Pietro Micca, si è arricchito fino a superare la soglia dei 250mila volumi. Tra i tesori più preziosi, spiccano 150 manoscritti e 15 incunaboli. Ma il passato si mescola al contemporaneo, visto che pochi mesi prima dell’inaugurazione della sede “fisica” è stato aperto il nuovo sito web www.polobibliotecario.biella.it che consente la ricerca da casa di un volume nella rete di tutte le biblioteche del territorio.
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