TIME OUT - N.32 Dicembre 2016

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N. 32 - DICEMBRE 2016

Buone feste rossoblù con un sacco di canestri in spalla

AXPO, energia e tifo per i rossoblù L’impiantologia del futuro da Clinica Odontoiatrica Villa Wildlife: scatti dalla natura


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Giovani, a Ovest nessuno come Wheatle L’inglese dell’Angelico ha il minutaggio più alto del girone tra gli Under 20 di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Lo dicono le cifre: la linea verde rossoblù vale. Considerando anche le squadre a Est solo Candi (Fortitudo) e Moretti (Treviso) giocano più del numero 24 di Biella. E la squadra di Carrea è la più costante nell’utilizzo dei giovani dietro Treviglio, Virtus Bologna e Reggio Calabria. Carl Wheatle è il giocatore Under 20 con il minutaggio in campo più alto della serie A2 Ovest. E, se si aggiungono i giovani del girone Est, solo Leonardo Candi e Davide Moretti, i talenti puri di Fortitudo Bologna e De Longhi Treviso, fanno meglio dell’inglese dell’Angelico. Non solo: i rossoblù sono sul podio, dopo quasi un terzo di campionato già alle spalle, nella graduatoria a squadre dell’impiego di giocatori nati nel 1997 e negli anni seguenti: fanno meglio solo Treviglio, Reggio Calabria e Virtus Bologna. Quasi tutte le squadre citate, tra l’altro, sono finora

da prima metà della classifica, se non qualcosa in più come nel caso di Biella. In tutta la serie A2 (trenta roster, poco più di trecento giocatori), sono diciassette gli Under 20 che riescono a stare in campo più di dieci minuti a partita. Leonardo Candi e Davide Moretti sono davvero fuori concorso. Il play bolognese, vent’anni a marzo, fan della Fortitudo prima ancora che giocatore, scavalca i 30 minuti a partita. Il figlio dell’attuale allenatore di Varese, classe 1998, non solo gioca 28 minuti a partita, ma con i 13 punti che aggiunge è anche il miglior marcatore finora della De Longhi Treviso, meglio degli americani. Carl Wheatle è al terzo posto in questa speciale classifica: l’inglese, pure lui classe 1998, ha un impatto da 20,1 minuti a gara. La differenza tra lui e i due leader sta per ora nel contributo offensivo: 4,4 punti di media, con poco più di 4 tiri a partita (a cui si aggiungono però le frequenti

incursioni verso il canestro che finiscono con un round in lunetta dopo il fallo degli avversari. Candi ha 8,9 tiri a partita (per spiegarci con un esempio Ferguson tira 18,3 volte per match), Moretti ne ha 8,6, segno del loro inserimento a pieno titolo negli attacchi della squadra. È quello che, per esempio, non è ancora accaduto a Luca Pollone. Nella classifica del minutaggio degli Under 20 lui è più indietro, con 5,9 minuti a partita. Ma le altre cifre fanno di lui uno specialista difensivo finora: 0,5 tiri a presenza in campo (e un solo “non entrato” nelle prime nove giornate di campionato), zero canestri finora. È questo il punto che deve migliorare per non correre il rischio che accada quello che si è visto nella partita contro Legnano, quando a un certo punto un giocatore lo ha “battezzato”, lasciandogli due metri abbondanti di spazio oltre la linea dei 6,75, certo che avrebbe passato e non tirato. Federico Massone, l’altro

Occhi (e capelli) da leone per Carl Wheatle

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ragazzo del 1998, ha finora 3,8 minuti a partita (ma anche 4 match su 10 senza nemmeno un passaggio in campo), 0,4 punti e uno 0,2/0,4 al tiro. Cifre più che sufficienti per essere entrato tra i convocati del miniraduno dell’Italia Under 18, svoltosi a Roma dal 27 al 29 novembre, in compagnia tra gli altri di Moretti, ma anche di Conti (giocatore di Tortona) e Baldasso, giovane della Virtus Roma di Fabio Corbani. A loro si unisce Luca Rattalino, classe 1997, che ha collezionato ingresso in campo e primo canestro da senior nel big match contro Legnano. In attesa della guarigione di Mattia Udom, ha saputo dimostrare di poter essere utile alla causa, con la faccia giusta e con un buon profitto. Schierando quattro Under 20 con una certa continuità, Biella è tra le squadre che concede più fiducia ai giovani in A2, una necessità (leggi budget) ma anche una virtù. Il record del minutaggio appartiene a Ovest alla Remer Treviglio, che schiera Luca Cesana per 18,6 minuti a partita (e con 7 punti di media), Curtis Nwohuocha per 15,2 minuti, Andrea Pecchia per 10,9 minuti e Fabio Mezzanotte (l’unico del 1998 in mezzo a tre ‘97) per 2,3 minuti. Segue non distante Reggio Calabria con Caroti (19,3 minuti e 5,9 punti a partita), Guariglia (8 minuti, 1,9 punti), Guaccio (7 minuti, 0,7 punti) e Taflaj (6,1 minuti senza canestri). A Est nessuna squadra si posa sulle spalle del vivaio più della Virtus Bologna: Penna (15,1 minuti e 4,6 punti), Oxilla (11 minuti e 3,1 punti) e Pajola (7,8 minuti e 1,7 punti) sono scelte e non ripieghi per coach Alessandro Ramagli. Nella classifica dei giovani più presenti in campo, c’è anche una rassegna dei protagonisti delle finali nazionali Under 20 dell’anno scorso. Cesana e Nwohuocha di Treviglio hanno contribuito a cucire

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Under 20 in A2: chi gioca di più? Leonardo CANDI Fortitudo Bologna

Davide MORETTI De Longhi Treviso

Carl WHEATLE Angelico Biella

Lorenzo BUCARELLI Mens Sana Siena

Leonardo TOTÈ Tezenis Verona

Lorenzo CAROTI Viola Reggio Calabria

Luca CESANA Remer Treviglio

Riccardo BOLPIN Ambalt Recanati

Giacomo SGORBATI OraSì Ravenna

Gabriele ROMEO Basket Agropoli

Luca POLLONE Angelico Biella

Federico MASSONE Angelico Biella

minuti

punti

canestri/tiri

30,1

13,4

3,9/8,9

28,0

13,3

3,6/8,6

20,1

4,4

1,5/4,1

20,1

3,3

1,1/3,4

19,6

3,3

1,3/4,1

19,3

5,9

2,0/5,6

18,6

7,0

2,6/5,2

18,2

3,8

0,7/2,4

18,2

3,8

0,7/2,4

15,8

4,3

1,1/3,3

5,9

0

0/0,5

3,8

0,4

0,2/0,4

sul petto di Cantù la coccarda tricolore. Dall’altra finalista Venezia arrivano Leonardo Toté, 19,6 minuti e 3,3 punti con la Tezenis Verona, Riccardo Bolpin, 18,2 minuti e 3,8 punti a Recanati, e Alessandro Simioni, 9,8 minuti e 2,0 punti a Trieste, tutti e tre a Est. Ha già duellato con Biella in campionato, dopo averla sconfitta nella finale per il terzo posto ai playoff

Under 20, Tommaso Guariglia, alla prima stagione a Reggio Calabria dopo il recente passato alla Stella Azzurra Roma. A Ovest con pari minutaggio rispetto a Wheatle ma meno punti a partita di media finora c’è Lorenzo Bucarelli, talento del 1998 della Mens Sana Siena, svezzato anche nel supervivaio proprio della Stella Azzurra Roma.

Federico Massone in palleggio


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Venuto, la classe operaia, il paradiso Poche statistiche, tanta sostanza: il play friulano nella scia dei suoi predecessori di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Da Losavio a Berti passando per Soragna, le migliori squadre della storia rossoblù hanno avuto un giocatore che badasse agli equilibri più che alle cifre individuali. E tutti sono rimasti nel cuore dei fans come il numero 16, per il quale in estate ci fu anche una petizione a chiederne la conferma. Tutto cominciò con Mix Losavio: plasmato a forza di allenamenti da Federico Danna, che aveva intravisto del potenziale nei suoi centimetri e nei suoi muscoli fin dalla prima stagione di B2, era nel roster anche nel 1997/1998, con la maglia numero 6 della Ing/Fila che puntava dritto alla pro-

Marco Venuto in palleggio nel derby contro Casale

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mozione in A2. Fu un cammino tutto curve: prima la sconfitta in Coppa Italia nella finale giocata in casa con Roseto, poi ancora Roseto a sbarrare la strada in gara-3 della finale promozione. Restava solo una chance, e neppure sicura: vincere lo spareggio di Viterbo contro Barcellona, per il terzo posto che garantiva la priorità per il ripescaggio. Era la squadra di Muzio, Minessi, Zamberlan. Ma nel successo 81-78 finale c’è stata anche la doppia cifra di Losavio, in una delle sue migliori giornate rossoblù, tirata fuori proprio nella partita più importante. In quella Barcellona giocava anche Matteo Soragna. Due stagioni dopo, dopo

un anno vero soltanto di serie A2 con la squadra siciliana, approdò in rossoblù, nella squadra di coach Marco Crespi che indossava la maglia con i pavesini sui fianchi (ricorda qualcosa?). In quel quintetto base c’erano Brewer, Granger, Fabio Ribeiro, la colonna Ken Lacey. A lui non restavano molti tiri a partita, che finivano nelle mani dei più talentuosi. Una storia che si sarebbe ripetuta quando attorno aveva i Dixon, i Niccolai, i Belcher, i Thomas. Ma senza di lui quelle squadre, che portarono Biella a risalire la gerarchia della pallacanestro italiana, avrebbero perso punti quanto a intensità difensiva ed equilibrio. E non fu un caso


Venuto è alla seconda stagione a Biella e alla quarta in Piemonte, dopo l’esperienza biennale a Tortona

se Teo il capitano, lasciata Biella (per poi tornarci), approdò anche in Nazionale, fino alla storica vittoria contro il Dream Team americano a Colonia e alla medaglia d’argento olimpica di Atene 2004. Arriva da lontano la tradizione rossoblù dei giocatori che sopperiscono con l’impegno, l’applicazione, l’attenzione e la voglia al talento che non abbonda come nelle mani di certi compagni di squadra. Prendiamo Marco Venuto, l’ultimo discendente di questo popolo di cestisti artigiani: una partita emblematica è quella in casa contro Legnano, la sfida che valeva il primo posto solitario. Il numero 16 ha avuto da subito pochi tiri e poche chances in attacco, almeno da finalizzatore. Ma il lavoro importante lo ha fatto nell’altra metà campo: lo si deve alle sue ginocchia piegate e alla sua pressione costante se Raivio, il marcatore numero uno degli avversari, è rimasto alla metà della quota punti a cui era abituato, tirando spesso fuori equilibrio, allo scadere dei 24 secondo, fuori dai giochi, perché la difesa non gli ha concesso respiro. Spiega tantissimo una partita del genere, più ancora degli ultimi quarti spacca-partita giocati contro Treviglio e contro Tortona. I tifosi lo hanno capito: non succede spesso di trovare in estate una raccolta di firme per la riconferma di un giocatore e questa non è per uno da venti punti e dieci rimbalzi. Lo abbiamo capito un po’ meno talvolta noi abitanti della sala stampa. Un anno fa di questi tempi capitava di leggere, sulle pagelle del play, qualche nota sul fatto che di più non si poteva pretendere, da un play arrivato per fare il decimo uomo e per tenere alta l’intensità negli allenamenti. A tutti ha risposto Carrea nel postpartita di Casale dopo la vittoria su Tortona: «Spero che qualcuno smetta di dire che abbiamo un play non di livello». Ma forse, oltre di avere giocatori chiave benché poco appariscenti (Alex Bougaieff, Simone Cotani tanto per citarne altri due), è caratteristica recente di Biella quella di averne nel ruolo di playmaker. Prima di Venuto ci fu Simone Berti: quando Gabriele Fioretti (due anni senza di lui, ormai, e un ricordo che non si spegne) lo scelse dopo il forfeit di Mathis, lo scetticismo era alle stelle, alimentato dalle recensioni negative di un paio di tifosi di Veroli, dove aveva giocato prima di arrivare a Biella, insieme a Luca Infante. Eppure quando è stato il momento di sollevare la Coppa Italia, primo e finora unico trofeo della storia di Pallacanestro Biella, in mezzo al campo e nel quintetto base c’era lui. Del resto è la storia di ogni sport: nessuna squadra di rugby vince senza piloni, nessun sestetto di pallavolo è competitivo senza libero, nessuna squadra di calcio arriva allo scudetto con tutti numeri dieci. E nessun team di basket avrebbe un senso con dieci guardie tiratrici.

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OnlyOne®: L’implantologia del futuro di R.T., fotografie archivio Clinica Odontoiatrica Villa

Un’innovativa tecnica di implantologia dentale che permette di risolvere in 24 ore e con risultati estetici ottimali casi clinici di pazienti con piorrea e limitata quantità di osso. Negli anni Novanta il ricercatore svedese Per-Ingvar Brånemark aveva pubblicato i suoi studi su un nuovo tipo di implantologia definita «osteointegrata», una tecnica chirurgica estremamente affidabile in grado di ridare il sorriso a molte persone, pur con il limite di tempistiche lunghe e protocolli molto rigidi. Da allora l’implantologia ha fatto enormi progressi nella costante ricerca di soluzioni sempre più rapide ed efficaci per ogni tipo di situazione clinica. Uno dei pionieri di questa evoluzione è stato il dottor Roberto Villa che, circa 15 anni fa, contro tutti i dogmi scientifici del tempo, ha iniziato a trattare pazienti con parodontite avanzata (piorrea) togliendo i denti infetti e posizionando contemporaneamente gli impianti a supporto di riabilitazioni a carico immediato. Gli eccezionali risultati clinici ottenuti con questo protocollo sono stati raccolti in due studi pubblicati su riviste scientifiche

internazionali e sono disponibili online su PubMed (rassegna della letteratura scientifica biomedica mondiale). L’evoluzione di questa tecnica, abbinata allo sviluppo di procedure chirurgiche sempre emendo invasive, ha portato a un’innovativa soluzione implantare chiamata OnlyOne®, un modello di implantologia che trova una speciale indicazione per le riabilitazioni di pazienti con piorrea (parodontite avanzata), limitata quantità di osso ed esigenze estetiche elevate. Cosa prevede OnlyOne®? In una seduta chirurgica i denti irrecuperabili vengono estratti con una procedura minimamente invasiva, gli impianti dentali vengono posizionati negli alveoli post-estrattivi (le cavità rimaste dopo la rimozione dei denti) e l’osso alveolare viene ricostruito con biomateriale. Nel giro di 24 ore ai pazienti viene avvitata sugli impianti una protesi fissa con i «nuovi denti» che fuoriescono perfettamente dalla gengiva naturale e non da una falsa gengiva artificiale, come ad esempio nella riabilitazione tipo All-on-4® o barra di Toronto. Questa tecnica è inoltre particolarmente indicata nei pazienti con poco osso perché permette di sfruttare a 360° tutto l’osso

residuo al di là dell’alveolo post-estrattivo, grazie alla particolare inclinazione con cui vengono posizionati gli impianti dentali. I denti sia provvisori che definitivi sono sempre avvitati e mai cementati, sia nelle riabilitazioni di un settore che di una intera arcata dentale. Questo è indubbiamente un enorme vantaggio per il paziente in quanto, per qualsiasi evenienza (tipo frattura elementi dentali, controlli sugli impianti, ecc.) possono essere rimossi dal dentista semplicemente svitandoli con speciali cacciavite. Le manovre di igiene orale, infine, sono molto simili a quelle che si effettuano nella dentatura naturale, in quanto non esiste l’ingombro di una flangia di falsa gengiva. Possiamo dire che, se il sogno di ogni dentista e di ogni paziente è sempre stato quello di poter sostituire nel minor tempo possibile i denti irrimediabilmente compromessi con elementi artificiali che potessero simularli perfettamente, con OnlyOne® questo sogno si è avverato. Per informazioni: Clinica Odontoiatrica Villa via Duomo 10, Biella - tel.: +39 015352481 www.clinicaodontoiatricavilla.com www.implantologiaavanzata.it.

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Natale nel cuore di Biella (e del Biellese) Il calendario è ricco di appuntamenti per le feste di fine anno di R.T., fotografie d’archivio

Arrivano luci, stelle e con loro gli Gnomi della Lana, ormai diventati simboli del Natale in città. Il loro villaggio è in piazza Duomo, accanto a luna park e pista di pattinaggio (che resterà fino a fine gennaio). E per gli appassionati di basket è come un regalo andare a vedere Federico Buffa a teatro. Dicembre è mese di festa e di feste. Dal ponte dell’Immacolata fino a capodanno si moltiplicano le iniziative e gli appuntamenti per entrare nel clima natalizio. In città gli eventi si concentrano nel ricco cartellone di Natale nel cuore di Biella. Sarà una lunga festa, con il centro in piazza Duomo, dove hanno il loro villaggio gli Gnomi della Lana. Biella, venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 dicembre TRA IL VILLAGGIO DEGLI GNOMI E LA PISTA DI PATTINAGGIO Piazza Duomo sarà il centro vitale del Natale nel cuore di Biella edizione 2016. Nel lungo weekend dell’Immacolata saranno aperti sia il villaggio degli Gnomi della Lana, con il mercato natalizio ospitato dalle casette di legno che circondano la statua del Mosé, sia il luna park nella parte Nord della piazza, sia la pista di pattinaggio, aperta venerdì dalle 14,30 alle 19 e dalle 20,30 alle 23 e il sabato e la domenica anche tra le 10 e le 12,30. La Pro Loco di Biella invece porterà all’ombra del Battistero la Snow Ball gigante, una palla di Natale gonfiabile perfetta per le foto ricordo. Per spostarsi lungo l’asse di via Italia, ci sarà il trenino degli gnomi, il cui biglietto costa 1 euro per gli adulti, mentre gli under 14 viaggiano gratis. Info: www.comune.biella.it Biella, sabato 10 dicembre IN BIBLIOTECA L’ALBERO DI NATALE A TEMA LETTERARIO Dalle 10, con l’orario di apertura della biblioteca di piazza Curiel, i lettori e gli

Giuse Gallery sas Via F. Rosselli, 37 Biella Tel. 015 405768 giusegallery@gmail.com Giuse Gallery 12

Il villaggio degli Gnomi della Lana in piazza Duomo

abituali frequentatori saranno chiamati a un impegno in più: decorare l’albero di Natale che il Garden Club di Biella donerà perché sia collocato nel grande atrio. Il suggerimento è di personalizzare ogni decorazione con una frase a tema letterario. Alle 10,30 ci sarà anche un laboratorio per bambini alla biblioteca dei ragazzi di villa Schneider, in cui realizzare altre decorazioni, per l’albero della “Civica” ma anche da portare a casa. Info: www.comune.biella.it Candelo, domenica 11 dicembre IL MERCATO DI NATALE INVADE IL RICETTO Nella cornice d’eccezione del Ricetto di Candelo, dentro e fuori le mura fortificate di uno dei Borghi più belli d’Italia, le leggende e le tradizioni del territorio, gli spettacoli e Babbo Natale per i più piccoli faranno da contorno a un ricco mer-

catino di Natale, con idee regalo e prodotti enogastronomici di qualità tra arte, artigianato e sapori. Ingresso al borgo medievale: adulti 2,50 euro (di cui 0,50 euro per sostenere il mantenimento e la gestione del monumento e del paese), gratuito per tutti fino ai 14 anni. Info: www.candeloeventi.it Biella, lunedì 12 e martedì 13 dicembre L’UFFICIO POSTALE DI SANTA CLAUS IN VIA ITALIA Sarà via Italia 27 a ospitare quest’anno l’ufficio postale di Babbo Natale, un’iniziativa dell’Ascom. Allo sportello si potrà consegnare la letterina che sarà recapitata fino al Polo Nord, nella casa di Santa Claus. Ma si potranno anche consegnare giocattoli e generi alimentari a favore degli empori solidali di Caritas Biella. L’ufficio è aperto dalle 10 alle 18. Info e biglietti: www.accademiaperosi.org

È gradita la prenotazione di panettoni farciti, cioccolatini, torte e paste fresche


Federico Buffa è il protagonista di “Le Olimpiadi del 1936” al teatro Odeon

Biella, mercoledì 14 dicembre FEDERICO BUFFA IN SCENA AL TEATRO ODEON Il nome dice moltissimo agli appassionati di pallacanestro: Federico Buffa, per anni la seconda voce insieme a Flavio Tranquillo della Nba su Sky, arriva a Biella come protagonista di uno spettacolo teatrale che racconta un pezzo di storia dello sport. Il titolo è “Le Olimpiadi del 1936” e Buffa è autore e protagonista. L’appuntamento è alle 20,30 al teatro Odeon. Info e biglietti: www.ilcontato.it Biella, venerdì 16 dicembre IL CONCERTO DI NATALE DELL’ACCADEMIA PEROSI Palazzo Gromo Losa al Piazzo ospiterà il concerto di Natale dell’Accademia Perosi. Si esibiranno Fabiola Tedesco e Gabriele Ceci, entrambi al violino, che saranno accompagnati dal Perosiensemble. L’inizio è alle 20,45. Info e biglietti: www.accademiaperosi.org

Biella, sabato 17 dicembre AR...RIVA BABBO NATALE IN PIAZZA SAN GIOVANNI BOSCO Anche il rione Riva, grazie al suo Ente Manifestazioni, partecipa alle manifestazioni natalizie in città. Il programma, a partire dalle 14,30 in piazza del Monte e dintorni, è ricco: animazione musicale con la Street Band La Piola, postazioni giochi Lego per tutti, casa di Babbo Natale con sportello di raccolta giocattoli a cura della Banca del Giocattolo, truccabimbi e animazione a cura di Alice Eventi, laboratorio di pizze c/o Pizzeria La Lanterna, grande spettacolo di magia a cura di Animazione Magica, merenda offerta a tutti i bambini. Info: www.comune.biella.it Biella, giovedì 22 dicembre IL SUNSHINE GOSPEL CHOIR AL TEATRO SOCIALE È un classico appuntamento natalizio quello con il gospel al teatro Sociale: il

Sunshine Gospel Choir è il protagonista dello spettacolo “20th Celebration Tour”, in programma a partire dalle 20,30. Info: www.ilcontato.it Biella, da lunedì 26 dicembre IN PIAZZA DEL BATTISTERO RESTA LA PISTA DI PATTINAGGIO Lasceranno piazza Duomo il mercatino degli Gnomi della Lana e la Snow Ball della Pro Loco, si fermerà il trenino. Ma la pista di pattinaggio in piazza Monsignor Rossi resterà a Biella fino al 29 gennaio. Ecco gli orari: dal lunedì al giovedì dalle 14,30 alle 19, venerdì e prefestivi dalle 14,30 alle 19 e dalle 20,30 alle 23, sabato e domenica dalle 10 alle 12,30, dalle 14,30 alle 19 e dalle 20,30 alle 23. Il costo è di 5 euro per gli adulti, di 4 euro per i ragazzi nati tra il 2002 e il 2008, di 2,50 euro per le scolaresche, gratis per nati nel 2009 e anni seguenti se accompagnati. Info: www.comune.biella.it

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Axpo, energia e tifo per i rossoblù L’azienda partner di Pallacanestro Biella. E fan sugli spalti di R.T., fotografie di Alberto Tesoro

Esperti di efficienza energetica, pronti a far risparmiare le grandi aziende e le famiglie, sono alla seconda stagione come sponsor dell’Angelico. Ma Carlotta e Massimo Masucci non si perdono una partita, quando possibile anche in trasferta. Saper dosare le energie è un problema molto cestistico: Michele Carrea si trova ad affrontarlo ogni benedetta domenica, quando deve scegliere il momento giusto del match, per esempio, per consentire a Mike Hall e Jazz Ferguson, i giocatori con più minuti in campo dell’intera A2 Ovest, di riprendere un attimo il fiato e avere ancora benzina nelle azioni chiave della partita. Ma è un tema che tocca tutti noi, se portato nella nostra vita quotidiana e se l’energia diventa quella elettrica che alimenta le case e quella termica che le riscalda. A Biella c’è un team di esperti che se ne occupa e lo sa fare per le grandi aziende come per gli appartamenti. Lo studio si chiama Eefficiency, ha la sede in pieno centro, in via Losana, e si occupa, come dice il nome, di efficienza che vuol dire anche risparmio. È partner esclusivo per il territorio di Axpo e con il marchio della multinazionale dell’energia con sede in Svizzera è alla seconda stagione da sponsor di Pallacanestro Biella.

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Ma per Carlotta e Massimo Masucci, al timone dell’azienda nata nel 2013, l’amore per i colori rossoblù non è solo business. «Non mi perdo una partita in casa e quando posso vado anche in trasferta» sottolinea Carlotta Masucci. «E la passione è nata prima di diventare sponsor. Vale lo stesso per Massimo, che era presente alle partite già ai tempi d’oro del

basket locale». La firma sul contratto che ha legato il nome Axpo a quello del club rossoblù risale all’inverno del 2015, un accordo biennale che ha rappresentato una doppia buona notizia per Pallacanestro Biella: un marchio non italiano che s’interessa della squadra di casa nostra e una testimonianza di quanto il team sia un prezioso veicolo di marketing.


«È vero» spiega Carlotta Masucci. «La nostra azienda nasce come consulente per le grandi imprese, quelle particolarmente “energivore”, per le quali prepariamo progetti su come essere più efficienti e quindi risparmiare, per esempio con il vantaggio concreto e immediato di predisporre l’illuminazione a Led. Ma quando ci siamo aperti al mercato delle piccole e medie imprese e a quello delle famiglie, Pallacanestro Biella ha aiutato a farci conoscere meglio». Per chi volesse il parere degli esperti su come risparmiare su elettricità e riscaldamento, lo studio è al numero 13/f di via Losana, aperto dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 18 dal lunedì al venerdì. «Tutto comincia dall’esame della bolletta» racconta la titolare. «Basta una lettura attenta per capire come e dove intervenire. Da partner di Axpo, poi, possiamo offrire l’esperienza di uno dei principali fornitori di gas ed energia d’Europa per garantire anche alle famiglie lo stesso servizio che mettiamo a disposizione delle aziende». Niente appuntamenti, però, nell’ora delle partite perché, appunto, il tifo arriva prima del business. «Per me ogni partita è un’emozione» dice Carlotta Masucci. «E poi l’ambiente del nostro palazzetto e dei nostri tifosi è davvero speciale. Per

me è difficile anche pensare a un match più indimenticabile degli altri. Se proprio devo ricordarne uno in particolare, scelgo quello del 2014, quando al primo canestro si scatenò la pioggia di orsacchiotti di peluche sul campo per un’iniziativa benefica». Era un Biella-Trapani e il Teddy Bear Toss promosso nel mondo della pallacanestro italiana, copiando un’iniziativa in viga negli Stati Uniti, si scatenò dopo un sottomano di Eric Lombardi. I pupazzetti andarono nell’angolo dei giocattoli

del reparto di pediatria degli ospedali italiani. Per Carlotta Masucci vale lo stesso anche per i giocatori: «Non ne ho davvero uno preferito. Per me la preferita è la squadra. E quando la vedo unita, come accade quest’anno, non c’è bisogno di avere un campione nel cuore più degli altri. Anche se, devo ammetterlo, la scorsa estate sono stata contenta di sapere che Mike Hall e Jazz Ferguson sarebbero stati ancora una stagione con noi. E anche Michele Carrea è un ottimo allenatore».

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Lo shopping delle feste

Consigli utili (anche rossoblù) in vista del Natale

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Joseph Blair in maglia Fila Biella

I campioni di ieri: Joseph Blair

È bastata una stagione in rossoblù per renderlo biellese-doc di Giampiero Canneddu, fotografie d’archivio

Il centro della prima stagione in A2 ora è viceallenatore in D-League in Texas, gestisce una fondazione che aiuta bambini e famiglie e si è laureato con quindici anni di ritardo. Ecco la sua carriera da romanzo. Ci sono vite che sembrano un romanzo. Se quella di Joseph Blair diventasse un libro costringerebbe, almeno a Biella, l’editore alla ristampa. All’ombra del Mucrone non si vedeva un americano con la canotta della squadra di casa dai tempi della Gelati Cecchi, quando arrivò lui, scelta (o meglio scommessa) di Marco Atripaldi e Federico Danna, nella prima missione oltreoceano della storia rossoblù. Arrivò e alla prima partita ufficiale diede il suo contributo per battere la Benetton Treviso nell’andata del turno preliminare di Coppa Italia. Se fosse mai servita ancora una scintilla per accendere il fuoco del basket a Biella, eccola arrivata. E poi a Blair bastava poco, il tempo di una sessione di riscaldamento, per far innamorare il PalaScatola. Gli altri correvano su e giù e appoggiavano l’arancia al tabellone per prendere confidenza con i canestri? Lui la scagliava con una mano contro il muro del lato corto del palazzetto, la riprendeva al volo e la schiacciava senza pietà. Del resto la sua ultima squadra, prima di quella estate 1998, erano stati gli Harlem Globetrotters. In precedenza c’erano state quattro stagioni nel college agli Arizona Wildcats, ma finite male, a un semestre dalla laurea. Poi la scelta dei Seattle Supersonics, ma senza giocare un minuto in Nba. Poi il Pau Orthez in Francia, un infortunio e il ritorno negli Stati Uniti con la squadra che non perde mai e che fa divertire sempre. Atripaldi e Danna avevano visto i suoi video ma al primo incontro lo trovarono sovrappeso, non esattamente quello che ci si aspetta da un giocatore che può fare la differenza. Si fidarono, il contratto fu firmato. E fu la fortuna di entrambi. Biella trovò un giocatore spettacolare, tagliato fuori dallo sprint playoff da un guaio al ginocchio che gli fece vivere solo da spettatore la finale promozio-

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Joseph Blair il giorno del suo addio negli spogliatoi degli Arizona Wildcats di cui è stato viceallenatore

ne persa contro Reggio Calabria. Poi ci furono Pesaro, Paok Salonicco, Ulker Istanbul, Armani Milano, la Russia, il titolo di miglior giocatore della regular season di Eurolega e quello di miglior straniero del campionato turco. Nel 2009, a 35 anni, ha appeso la canotta all’attaccapanni dell’armadietto, non prima di aver sperimentato, per un mese in preseason, il mondo Nba, grazie a un contratto a termine con i Chicago Bulls. Tornato in Arizona, non è rimasto con le mani in mano: ha fondato il Blair Charity Group, una fondazione dedicata a bambini e famiglie disagiate, da assistere anche e soprattutto attraverso lo sport. E poi, nel 2013, è arrivata la chiamata della sua vecchia università. I Wildcats, la squadra che aveva contribuito a portare alla Final Four Ncaa quindici anni prima,

avevano bisogno di lui. L’accordo fu senza precedenti: in cambio del suo lavoro da assistente allenatore con specializzazione nel reparto lunghi, Blair poté frequentare l’ultimo semestre di università e completare gli studi, nello stesso college dove stava iniziando a studiare il suo primogenito Juordyan. Nell’estate del 2015 non è stato riconfermato dai Wildcats, ma aveva fatto in tempo a forgiare due lunghi come Kaleb Tarczewski (in D-League con la seconda squadra di Oklahoma City) e Brandon Ashley, ora all’Alba Berlino nella Bundesliga tedesca. Pochi mesi dopo la firma in D-League anche per lui: è alla seconda stagione da assistente allenatore dei Rio Grande Valley Vipers, squadra satellite degli Houston Rockets. Tra i suoi giocatori ci sono due figli d’arte: Gary

Payton II, figlio dell’ex guardia dei Seattle Supersonics inserito nella Hall of Fame, e Jean-Pierre Tokoto, il cui nonno era Nazionale del Camerun che ai Mondiali di calcio del 1982 sfidò l’Italia e il cui padre biologico Brian Oliver era in quella Viola Reggio Calabria della finale promozione del 2009. Il bello è che Blair è davvero di casa a Biella. Qui vivono due dei suoi tre figli (entrambi nelle giovanili di Pallacanestro Biella, ovviamente). Era sulle gradinate del Forum nel 2012 per la partita numero 500 in serie A dei rossoblù. E in una delle sue visite più recenti, nell’estate del 2015, fece un allenamento con la squadra di A2 tenendo testa, a quarant’anni compiuti, ai suoi più giovani eredi. Se non è un romanzo questo...

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I R O T I S TEdSalla A alla Z

RUBRICA L’alfabeto rossoblù

a cura di Luca Rosia

A tavola pesce, in libreria fumetti, nel lettore mp3 Battisti e De André. Conosciamo il centro rossoblù

A B C D

Alessio e Alberto, i miei fratell

Battisti, il mio primo cantante preferito

Canestri

R S

Rosso, il colore che mi piace di più

S.H.I.E.L.D. Sono appassionato di fumettistica

T

U V Z

Unione

Valeria e Vittorio, i miei genitori

Zafferano. Sono un produttore

Tex, il mio soprannome

Decisioni, quelle che ho dovuto prendere durante la mia carriera

E F

Entusiasmo

Fabrizio De Andrè, il mio secondo cantante preferito

G H I L M N O

Giramondo

Horror, mi piacciono!

Infortuni

Las Vegas, dove mi alleno in estate

Musica, molto importante nella mia vita

Non si sbaglia mai a fare la cosa giusta

O basket o Esercito (senza pallacanestro mi sarei arruolato)

P Q

Pesce, il mio cibo preferito

Quentin Tarantino, il mio regista preferito

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Under 13 Elite

Under 13, vincere e divertirsi Il profilo delle due squadre più giovani ad affrontare il campionato di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

L’approccio con l’agonismo, le prime regole da seguire, l’attenzione ai fondamentali: ecco le ricette della Banca Sella che si sdoppia tra campionato regionale e torneo Elite, dove è in serie positiva dall’inizio della stagione. «Divertirsi è la cosa più importante. Ma ci si diverte di più se si vince»: Alessandro Scaglia, coach dell’Under 13 Elite di Pallacanestro Biella, spiega in una battuta la differenza che passa da un anno all’altro. A undici anni, in prima media, si è esordienti, l’ultima categoria del minibasket, dove non ci sono campionati né classifiche. A dodici anni, in seconda media, si è Under 13. E qui, di punto in bianco, i canestri si contano, e contano anche i due punti in palio ogni fine settimana. Il piccolo grande team è griffato Banca Sella come tutto il settore giovanile rossoblù ed è diviso in due squadre: gli Elite di Alessandro Scaglia e la squadra che partecipa al campionato regionale, allenata da Massimo Acquadro. I primi hanno iniziato bene la stagione: «Abbiamo inanellato una serie positiva» dice il coach «e non siamo distanti dalla certezza della qualificazione alla seconda fase». La quinta partita su cinque è stata vinta domenica 4 in trasferta, sul campo temibile del College Borgomanero, con un 79-71 che ha consolidato il primo posto. La squadra regionale ha vissuto qualche battuta d’arresto in più ma si è fatta apprezzare per l’atteggiamento positivo e battagliero anche nelle giornate più difficili. Dopo una miniserie negativa ha

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aiutato il morale il successo largo sul fanalino di coda Trino. Il risultato, per la prima volta nella carriera sportiva di questi ragazzi, ha un peso. Ma vincere non è il primo obiettivo. «Rispetto al minibasket» spiega Alessandro Scaglia, che ha anche la responsabilità degli Esordienti nati nel 2005 «cambia certamente qualcosa: pretendiamo rispetto degli appuntamenti, impegno, ma soprattutto la creazione dello spirito di squadra». Tutti i giovanissimi giocatori sono al primo anno nella categoria. «Ma da quest’anno» aggiunge Scaglia «faccio partecipare qualcuno del gruppo dei 2005 agli allenamenti dell’Under 13, per provare quello che vivranno fra pochi mesi». Il lavoro in palestra, con giocatori

che hanno un fisico tutto da costruire, è fatto di fondamentali: «Colui che è il più alto della squadra oggi potrebbe non esserlo più fra qualche tempo» sottolinea l’allenatore. «Per questo tutti devono imparare ogni movimento: dal più piccolo al più grande, devono imparare a portare palla in palleggio, e allo stesso modo quando mi capita di fare esercizi “da lunghi”, come l’uso del piede perno, spettano a tutti con il medesimo impegno». E poi bisogna divertirsi. «Deve succedere a tutte le età» sorride il coach, «anche tra i senior. Ma ancora di più vale per i ragazzi. C’è un bell’entusiasmo attorno alla squadra, per merito anche dei genitori che sono i primi tifosi. E poi quando si vince è ancora più divertente...».

Under 13 Regionale


Al Forum un giorno per la cestovia del Camino Domenica 18 dicembre fa tappa al Forum la raccolta fondi per lo storico impianto di R.T., fotografie d’archivio

Nella partita contro Rieti agli ingressi del palazzetto ci saranno i banchetti di Funivie Oropa. Tra i testimonial più convinti per il salvataggio c’è anche il presidente Massimo Angelico: «Fa parte della nostra storia». Tra i cesti che dal lago del Mucrone salgono al monte Camino e i canestri di un campo da basket l’assonanza è evidente. Lo è ancora di più se si pensa alle parole di Massimo Angelico nei giorni in cui partiva la raccolta di fondi per finanziare il restauro. Il presidente rossoblù diede all’epoca cinque buone ragioni per tenere in vita lo storico impianto di risalita. Tra queste ce n’era una che parlava al cuore: «Fa parte della nostra storia, sono le montagne care a tutti noi biellesi e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Sono tradizioni uniche, abbiamo l’obbligo di mantenerle in vita per le generazioni future». Così, dal gemellaggio tra Fondazione Funivie Oropa e Angelico Biella, è nata l’iniziativa “Un cesto... e via”. La raccolta di fondi #restauriAMOlacestovia si sposterà

La Musica

al Forum per la partita casalinga del 19 dicembre contro Rieti. I banchetti dello staff delle Funivie saranno pronti ad accogliere i tifosi e soprattutto a raccogliere le loro offerte, staccando i coupon da 5 e da 25 euro dai blocchetti che ormai da maggio circolano in città, ma anche lasciando una monetina (o una banconota, sempre benvenuta) nelle scatole-salvadanaio che si troveranno agli ingressi. Il crowdfunding aveva come obiettivo raccogliere 100mila euro. Finora la raccolta è a circa il 60 per cento del cammino ma è quasi certo che il termine che gli organizzatori si erano dati in primavera, ovvero il 31 dicembre, sarà prorogato, ora che sono scesi in campo anche gli Alpini: l’Ana provinciale ha sposato la causa e ha garantito l’organizzazione di iniziative speciali per rimpolpare i fondi. A obiettivo raggiunto, i 100mila euro si sommeranno ai 300mila già messi a disposizione del Comune di Biella per finanziare i lavori. La donazione al palazzetto è solo uno dei modi in cui contribuire alla raccol-

ta fondi per la cestovia: si può dare una mano anche da casa con un versamento via internet, attraverso il sito web www. funivieoropa.it cercando, in alto a destra sulla homepage, il link #restauriAMOlacestovia, l’hashtag che ha accompagnato la campagna sui social.

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Un calendario rivoluzionato Giornate che saltano e recuperi nello strano dicembre rossoblù di Giampiero Canneddu, fotografia di Alberto Tesoro

È tutta “colpa” del campionato europeo Under 18, che quest’anno si gioca dal 16 al 23 dicembre. E sono almeno sette le squadre di A2 tra Est e Ovest che hanno qualche giocatore nel potenziale giro della Nazionale giovanile. È il caso di Federico Massone, per esempio. Per questo il calendario delle ultime giornate di andata è stato rivoluzionato. Biella salta i match contro Scafati e Siena, che saranno recuperati a gennaio. 11ª giornata, giovedì 8 dicembre Angelico Biella - Fmc Ferentino Biella Forum, ore 16.30 Gli ex Benjamin Raymond (a Biella nel 2014/2015) Così l’anno scorso: Biella-Ferentino 74-69 (Ferguson 23, De Vico 16; Raymond 22, Gigli 13); Ferentino-Biella 78-57 (Imbrò 17, Raymond 15; Ferguson 19, Infante 14). La data: 12 aprile 2015 Bj Raymond fa segnare nella penultima giornata di regular season la miglior prestazione dell’anno quanto a punti segnati: contro Napoli, in trasferta, ne mette 42 sui 95 totali dei rossoblù, aggiungendo 10 rimbalzi. Raymond chiuse quell’annata, la sua unica a Biella dopo le esperienze in Belgio e in Finlandia, con

22,0 punti a partita di media in A2 Gold che scesero a 17,4 durante i playoff. 13ª giornata, domenica 18 dicembre Angelico Biella - Npc Rieti Biella Forum, ore 18.00 Gli ex Matteo Chillo (a Biella dal 2013 al 2015) Così l’anno scorso: Rieti-Biella 80-79 (Pepper 21, Buckles 16; Hall 28, Ferguson 20); Biella-Rieti 77-73 (Ferguson 27, Pierich 26; Parente 21, Buckles 15). La data: 17 aprile 2016 Roberto “Picchio” Feliciangeli disputa la sua ultima partita da giocatore a 42 anni compiuti: si tratta dell’ultima giornata di regular season e a Rieti serve una vittoria per conquistare la salvezza senza playout. Vittoria che arriva, su Tortona, e con 14 punti del capitano. In estate l’annuncio del ritiro dal parquet: oggi è il team manager della squadra laziale. 15ª giornata, giovedì 29 dicembre Angelico Biella - Roma Gas & Power Roma Biella Forum, ore 20.30 Gli ex Matteo Malaventura (a Biella dal 2000 al 2003) Così l’anno scorso: Non disputata: la Gas & Power è neopromossa in A2.

La data: 4 novembre 2001 Alex Righetti parte in quintetto base e segna 12 punti in 30 minuti nella sua prima sfida contro Biella: l’ala figlia di un pugile professionista era alla sua seconda stagione nella Virtus Roma e sconfisse 82-77 la Lauretana Biella di Dixon, Batiste e Niccolai. Righetti, che compirà 40 anni ad agosto, sarebbe rimasto nella Capitale ininterrottamente fino al 2007. 12ª giornata (recupero), martedì 3 gennaio Givova Scafati - Angelico Biella PalaMangano di Scafati, ore 20.30 Gli ex nessuno Così l’anno scorso: Biella-Scafati 63-73 (Ferguson 19, De Vico 18; Spizzichini 17, Portannese 16); Scafati-Biella 67-72 (Portannese 21, Simmons 9; Ferguson 28, Infante 14). La data: 24 luglio 2011 Marco Santiangeli, marchigiano e prodotto del vivaio dell’Aurora Jesi, gioca la finale del campionato europeo Under 20, finendo sconfitto insieme agli azzurri dalla Spagna. Tra i suoi compagni di squadra Ale Gentile, Niccolò Melli, Achille Polonara e il futuro rossoblù Riccardo Moraschini. Dopo sette stagioni a Jesi, Santiangeli è da quest’estate a Scafati.

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Wildlife: scatti dalla natura A Palazzo Ferrero le immagini più belle del mondo di Francesca Fossati, fotografie archivio Wildlife photographer of the year.

Dall’11 dicembre all’8 gennaio Biella ospita le immagini di Wildlife 2016, il concorso internazionale di fotografia naturalistica più importante, promosso dal Museo di storia naturale di Londra, che quest’anno è giunto alla 52esima edizione. La mostra delle fotografie più belle, un centinaio, selezionate tra le 50 mila giunte da 95 Paesi del mondo e già esposte a Londra, approda a Biella. Le meraviglie della natura e del mondo degli animali sono state immortalate da fotografi di diverse nazionalità. Ognuno, con la propria sensibilità, ha scelto un soggetto, un’azione, un attimo da cogliere con la tecnica più indicata e con la pazienza di attendere il momento cruciale. Il vincitore assoluto è un americano, Tim Laman, che con una GoPro posizionata a trenta metri di altezza ha fotografato un orango che si arrampica su un albero della foresta pluviale indonesiana, rappresentata in tutta la sua profondità. Ed ecco quindi sdoganato l’uso dell’«action camera» al posto delle attrezzature tradizionali. Tra i

protagonisti delle altre fotografie, ognuna delle quali racconta una storia, ci sono pesci (come i dentici rossi durante la deposizione delle uova), uccelli di diverse specie e dai mille colori (tra cui un gufo pigmeo) e un leopardo in cerca di cibo in un vicolo di una cittadina indiana. C’è anche un italiano tra i vincitori: è Valter Binotto e ha fotografato la folata di vento utile all’impollinazione del nocciolo. Grazie a E20progetti e alla Città di Biella anche i biellesi possono ammirare le immagini di Wildlife, in attesa della sesta edizione di Selvatica, il festival dedicato all’arte e alla natura che si terrà in primavera in collaborazione con la Fondazione Crb. Dall’11 dicembre la mostra sarà aperta al pubblico. I bambini e le scolaresche potranno partecipare ai laboratori didattici, mentre per le famiglie ci sono i percorsi autoguidati gratuiti «La natura in uno sguardo» a cura del WWF Oasi e aree protette piemontesi di Biella. L’appuntamento del 12 dicembre (ore 21, a Palazzo Gromo Losa, ingresso gratuito) s’intitola: «Light on the wild, Storie di natura» ed è un viaggio attraverso le im-

magini del fotografo Alessandro Bee tra foreste e sederti, iceberg e laghi di lava, alla ricerca di tigri e gorilla di montagna, di giaguari e squali bianchi, di aquile di mare e cuccioli di leone. Apertura e orari della mostra: 11-17-18-24-26-27-28-29-30-31 dicembre e dal 2 all’8 gennaio. Sabato e festivi 10-13/14,30-19, feriali 14,30-19. Ingresso: 5 euro intero, 4 euro ridotto (over 65 anni e minori di 18, soci WWF), gratuito sino a 10 anni (con Hype 2 euro intero, 1 euro ridotto). Info e prenotazione laboratori: tel. 331 10.25.59.60; gboropa@gmail.it, info@e20progetti.it

30 © David Doubilet (United States), Turtle flight in alto: 97 ©Audun Rikardsen (Norway), Deep sleeper

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